White paper. Cercare l agilità. Accelerare l automazione dei test

White paper Cercare l agilità Accelerare l automazione dei test

Com'è la vostra procedura di test? In quanto professionisti della qualità, potrebbero venirvi i brividi a sentire parole come cloud, mobile e agile, viste le difficoltà che hanno provocato per i team QA. A tutto ciò si aggiungono le crescenti aspettative dei propri clienti per avere disponilita immediata delle migliorie e la risposta dei team di business operation per ridurre tempi a costi nei processi di rilascio software. Tutto ciò si concretizza in un problema ben noto: eseguire più test con meno risorse. L'esecuzione di più test con meno risorse richiede tuttavia una pianificazione e un'esecuzione strategica, obiettivi difficili da raggiungere se ai team qualità viene costantemente richiesto di sospendere i propri compiti per fronteggiare le emergenze. I team QA si limitano a un approccio ai test in modalita best effort, facendo il massimo possibile con le risorse di cui dispongono, nel tempo consentito e lasciando poche risorse per l'investimento in strumenti, metodologie e sviluppo delle competenze. Forse è ora di comprendere che è più conveniente fare le cose bene sin dall'inizio, piuttosto che rischiare la comparsa di problemi in seguito che possono causare la perdita di clienti, downtime di sistema o addirittura perdita di profitti. Esiste una soluzione migliore Ovviamente, i professionisti della qualità scelgono sapientemente l'automazione per ridurre i tempi di esecuzione; essa comporta però dei costi. Avete creato, ad esempio, più software e script di prova che necessitano di codifica, debug e manutenzione. Avete definito il tempo necessario per queste nuove attività che nella maggior parte dei casi devono essere eseguite da un tecnico più esperto. È anche lecito avanzare considerazioni di carattere generale su altri errori comuni relativi ai test automatizzati: Molti seguono una metodologia ad hoc, in cui ciascun tester utilizza un approccio limitato alle proprie esigenze personali e competenze. I test scritti per rispondere a esigenze immediate tendono inoltre a essere molto rigidi e, benché siano in grado di far fronte correttamente al compito immediato, perdono di efficacia non appena l'applicazione testata cambia. Inoltre, senza un'architettura di test, i test iniziano a sovrapporsi tra loro nelle operazioni; gli stessi processi, ad esempio, vengono registrati/inseriti nello script ripetutamente comportando un doppio lavoro su cui eseguire attività di manutenzione. Affinché il processo sia efficiente, è necessario che il software testato sia stabile per l'automazione. Se ci si concentra principalmente sui test di GUI, si eseguono solo test sull'ultima fase del ciclo, quando i bug sono più costosi da correggere. I business analysts (BAs) scrivono e distribuiscono la maggior parte dei test manuali. Ciò crea un gap di comunicazione tra i BAs (che comprendono i requisiti degli utenti) e gli specialisti dei test (che comprendono i requisiti dell'automazione). Inoltre, questo approccio fa sì che la costruzione dei test manuali e la costruzione degli script automatizzati siano due processi indipendenti, con una conseguente duplicazione del lavoro. Infine, benché l'automazione sia concepita per accelerare l'esecuzione dei test, mentre si scala, è facile che la manutenzione delle risorse di test manuali e automatizzate superi di gran lunga i vantaggi di questo approccio. 2 13 novembre 2012 Per ridurre la manutenzione e accelerare la creazione dei test, molti professionisti scelgono un framework di test. Un approccio consiste nell'utilizzare un framework di test basato su componenti. Il framework di test basato su componenti, o CBT, comporta la definizione di un processo di business e la relativa segmentazione in blocchi logici, dove ciascun blocco rappresenta in genere un gruppo di azioni per eseguire un'attività. La procedura di login rappresenta, ad esempio, una serie di passaggi indipendenti che vengono utilizzati in molti casi di test. Definendo e analizzando ulteriori processi aziendali, sarà possibile notare altre serie di passaggi che si sovrappongono. Questo esercizio permette di identificare gruppi di passaggi che possono essere suddivisi in componenti e riutilizzati in più test, allo stesso modo delle librerie condivise e degli oggetti nella programmazione object-oriented.

HP Business Process Testing per framework HP Business Process Testing fornisce gli strumenti e l'infrastruttura necessaria per predisporre un framework in breve tempo. I gruppi di passaggi vengono definiti all'interno di un componente business che può essere sfruttato in seguito da altri tester. È possibile combinare i componenti per creare test completi di procedure aziendali. Inoltre, i componenti possono fungere da riferimento per i tester o essere eseguiti con uno strumento di automazione, utilizzando HP Unified Functional Testing. Il lato positivo di questo approccio si manifesta in due modi. I tester che desiderano costruire nuovi test possono approfittare del lavoro svolto in precedenza e utilizzare i componenti esistenti per assemblare un test. Il secondo vantaggio è la ridotta manutenzione. Immaginate se la schermata di accesso venisse modificata. Moltiplicate questo cambiamento per il numero di casi di test che si basano sull'accesso e otterrete un'enorme quantità di lavoro di manutenzione da eseguire. Tuttavia, in un framework, aggiornerete il componente dell' accesso una volta sola, e tutti i test che utilizzano quel componente verranno aggiornati automaticamente. Il risultato è un risparmio di tempo, una risposta più veloce al cambiamento e casi di test sempre aggiornati. Il vostro team addetto ai test è ora più agile e reattivo. Il caso di un cliente Un'intervista presso un'azienda fornitrice di vernici e rivestimenti a livello mondiale ha condiviso i pensieri e le opinioni di un tecnico che utilizzava un framework con HP Business Process Testing (BPT): Abbiamo implementato BPT per i nostri test automatizzati su Oracle e i nostri componenti sono ora piuttosto riutilizzabili. L'idea è di estendere l'applicazione oltre le istanze Oracle e iniziare a testare gli altri sistemi che entrano ed escono dall'erp, automatizzare i test e provare a costruire un vero e proprio test end-to-end [utilizzando HP Unified Functional Testing]. Andy: il processo di automazione ha avuto inizio con l'implementazione della nostra istanza nazionale di Oracle. Ora, quando introduciamo un'istanza di un nuovo Paese, una buona parte del lavoro di automazione è già stato fatto. Eseguiamo i test delle procedure di business per verificare che non vi siano interruzioni e infine aggiungiamo alla suite le differenze di requisiti specifiche per la regione interessata in modo tale che per il Paese successivo si possa sfruttare il lavoro di automazione. Adesso possiamo fare molto di più con il nostro piccolo team. Dopo aver automatizzato l'istanza nazionale, quando abbiamo avviato l'istanza per l'asia, il nostro responsabile ci ha indicato di concentrarci sull implementazione di un framework con BTP. Fino a quel momento avevamo utilizzato l'automazione seguendo un approccio basato sul best effort.. Nulla era suddiviso in moduli; utilizzavamo solo script lunghi e di grosse dimensioni che non si adattavano bene ai cambiamenti. La nostra visione dei test non considerava le procedure aziendali. Tuttavia, l'implementazione di BPT ha contribuito a modificare i nostri ragionamenti. Abbiamo rimosso tutti i vecchi script (registrazione/ riproduzione) e utilizzato BPT e un approccio basato sui componenti. Oltre all'adozione di BPT, abbiamo rielaborato gli script per sfruttare altre funzionalità come le librerie condivise, gli archivi di oggetti condivisi e i parametri per rendere i test più flessibili. Ora disponiamo di una libreria di buona qualità e lo sviluppo automatizzato è molto più veloce e ottimizzato. Abbiamo raggiunto un'efficienza ENORME. 3 13 novembre 2012

Incorporare i test manuali Benché i framework siano spesso associati ai test automatizzati, integrando i test manuali con un framework di HP Business Process Testing, è possibile approfittare pienamente dei vantaggi di un framework: riutilizzo, creazione dei test più rapida, manutenzione dei test ridotta e rappresentazione dei casi di test per procedure business globali; tutto ciò utilizzando un linguaggio naturale e un approccio di parole chiave che i tester e i business analysts possono adottare facilmente. Il framework di HP Business Process Testing può essere utilizzato esclusivamente per i test manuali, tuttavia, quando il framework viene integrato anche con i test automatizzati di HP Unified Functional Testing, si viene a creare un ponte di comunicazione tra i business anlysts e i tecnici dell'automazione. È possibile eseguire un test manualmente, oppure un tester può contrassegnare il test da convertire in test automatizzato facendo clic su un pulsante. Una volta convertito il test, il tecnico dell'automazione dispone di un test case automatizzato interamente documentato che può essere adattato con facilità all'archivio di automazione esistente. In altre parole, è stato possibile portare la competenza applicativa dei business analysts ai tecnici addetti all'automazione dei test. 4 13 novembre 2012

Accelerare il framework Nonostante i framework sembrano essere la soluzione ottimale per i problemi legati ai processi di test, la verità è che i framework stessi diventano architetture dinamiche che necessitano di manutenzione e gestione costanti, come avviene anche per l'utilizzo dell'automazione che crea script su cui eseguire attività di manutenzione. Proprio come l'automazione, i framework necessitano di lavoro e pianificazione anticipati per funzionare a dovere. Ciò comporta l'aggiunta di tempo e risorse al piano di progetto al fine di ottenere efficienza in un secondo momento. Senza l'appoggio e il supporto della gestione, non sarà possibile constatare i vantaggi del proprio framework. È possibile creare un framework di test da zero senza alcun strumento. Si utilizza semplicemente una guida documentata per l'authoring dei test con una minima esecuzione integrata. HP Business Process Testing è stato progettato per semplificare la creazione di un framework. Sia che gestiate risorse di test manuali, risorse di test automatizzati o entrambe, BPT rende semplice il processo di creazione e applicazione del framework. Uno dei principali vantaggi di HP Business Process Testing, è la possibilità di approfittare degli acceleratori TurnKey. Acceleratori di test di TurnKey Le soluzioni di accelerazione HP Functional Test Automation affrontano le sfide del timeto-market fornendo librerie di test e strumenti pronti all'uso e una più semplice creazione di test. Costruiti sulle potenzialità del software HP Unified Functional Testing e HP Business Process Testing, gli strumenti di accelerazione sviluppati da Turnkey Solutions includono tre componenti: cfactory : una soluzione di creazione di test rapida e "sensibile alle applicazioni" per qualsiasi applicazione. cfactory analizza le schermate, le forme e gli oggetti delle applicazioni, identifica automaticamente gli elementi da testare, visualizza icone per la creazione di test tramite trascinamento della selezione. cfactory rileva inoltre variazioni nel software e aggiorna automaticamente HP Quality Center. docengine : miglioramenti della reportistica per HP Quality Center e ALM con la capacità di creare nuovi report utilizzando qualsiasi editor XML e libreria standard di report di test comuni personalizzabili. Acceleratori: librerie di test di procedure di business di HP BPT per pacchetti di applicazioni come PeopleSoft, Oracle e SAP. Automazione dei test pronta all'uso Basato sul software HP Business Process Testing, l'acceleratore include casi di test preautomatizzati per i moduli di applicazioni più comuni. L'acceleratore comprende casi di test interamente automatizzati, un sistema di gestione dei dati di test basati su dati (datadriver ) e una piattaforma di report di processi aziendali automatizzati (docengine ), tutti progettati per essere incentrati sul business ed estensibili per il vostro specifico ambiente. I test di integrazione diventano semplici Per i test di integrazione end-to-end, come le procedure aziendali di ricezione ed elaborazione delle vendite e quelle dall'ordine al pagamento, il modulo Test Lab in HP ALM e HP Quality Center consente agli utenti di combinare casi di test individuali all'interno di serie di test più ampie. Utilizzando un processo di trascinamento della selezione facile da comprendere, gli utenti collocano i casi di test nel flusso di un processo di business endto-end e quindi eseguono l'intera serie, sia immediatamente che programmandola per un momento successivo. I risultati vengono visualizzati in un formato chiaro e in linguaggio naturale, che comprende clip di tutte le schermate delle applicazioni testate per l'intero processo end-to-end. Per aiutarvi a risolvere rapidamente i problemi, vengono fornite inoltre informazioni dettagliate e approfondite che è possibile esportare con facilità e inviare agli sviluppatori o ad altro personale di supporto al prodotto. 5 13 novembre 2012

Generazione dei casi di test Oltre a sfruttare i test pre-integrati, gli utenti non tecnici, come i business analysts e gli esperti in tematiche specifiche, possono inoltre creare e gestire casi di test personalizzati e test di integrazione utilizzando il primo generatore di casi di test di terza generazione del settore interamente automatizzato e non tecnico: cfactory. Gli utenti puntano cfactory verso le schermate dell'applicazione su cui desiderano eseguire i test automatizzati, il generatore analizza le schermate e crea componenti di test interamente automatizzati con il semplice clic di un pulsante. cfactory supporta un'ampia serie di ambienti, consentendo agli utenti di automatizzare con facilità i test delle procedure aziendali. Grazie alla tecnologia di terza generazione degli Acceleratori, la creazione di test automatizzati è facile come scrivere casi di test manuali. Gestione dei dati dei test L'Acceleratore incorpora datadriver, un sistema integrato di gestione dei dati dei test. Basato sulle potenzialitò e sulla facilità di utilizzo di Microsoft Excel, datadriver memorizza, gestisce ed esegue la manutenzione dei vostri dati dei test. Durante l'esecuzione dei test, il motore di datadriver analizza i dati dei test sfruttando l innovativa tecnologia basata su dati e modifica automaticamente il flusso dei test al fine di utilizzarne correttamente i dati. Ciò permette agli utenti di impostare la modalità di esecuzione dei test inserendo semplicemente i propri dati dei test all'interno di normali cartelle di lavoro Microsoft Excel. Gestendo i test automatizzati con una modalità simile a quella dei test manuali, l'acceleratore semplifica il processo di adozione, assicura facilità di utilizzo e massimizza il ROI a lungo termine. Manutenzione dei test per assistenza e aggiornamenti dei miglioramenti Anche la manutenzione dei singoli test e dei test end-to-end nell Acceleratore è semplice e ottimizzata. Per le modifiche consistenti, come gli aggiornamenti di patch o gli aggiornamenti critici, riceverete automaticamente casi di test aggiornati come previsto dal servizio di assistenza dell Acceleratore. Per le modifiche meno rilevanti, l'architettura chiave fondata sulle parole dell'acceleratore vi consente di eseguire la manutenzione sui casi d'uso e modificarli con facilità senza utilizzare i complessi e difficili linguaggi di programmazione. Quando avviene una modifica, tutte le differenze a livello di forma dell'applicazione vengono salvate tramite semplici menu a discesa. Dopo il salvataggio, l'acceleratore popola le modifiche in tutti i casi di test raggiungendo automaticamente le forme aggiornate. L'Acceleratore può quindi verificare che l'ambiente dell'applicazione sia completamente pronto per l'uso in produzione. 6 13 novembre 2012

Gli strumenti sono ottimi, ma... Da soli non risolvono i problemi. Per affrontare l'automazione o la creazione di un framework è necessario che l'organizzazione abbia raggiunto un buon livello di maturità. Di seguito è riportata una semplice guida su livelli per aiutarvi a identificare a che punto si può trovare la vostra organizzazione nella curva di maturità dei test funzionali e a trovare spunti per passare alla fase successiva. Livello 1 Test manuali Livello 2 Test a silos Livello 3 Centro di eccellenza per l'automazione (A-CoE) Livello 4 A-CoE strategico Solo GUI, nessuna automazione Casi/dati di test non gestiti correttamente Processi inefficienti, soggetti a errori Iniziate con piccoli progetti di automazione per essere certi di completarli con successo Gli smoke test sono facili da stabilire e consentono di dimostrare il ROI in poco tempo Concentratevi sui test di regressione e in seguito sulle nuove funzionalità Automazione best effort con team in silos Esperienza negli smoke test e nei test di regressione Ai tecnici addetti ai test viene richiesto di abbandonare l'automazione per fronteggiare le emergenze Supporto o budget del management scarsi o assenti Potrebbe essere adeguato per le organizzazioni di dimensioni più ridotte Considerate l'eventualità di limitare l'ambito per rendere gli obiettivi raggiungibili Continuate ad automatizzare nuove funzionalità Integrate l'esecuzione dei test automatizzati in processi costruttivi Ingaggiate tecnici dell'automazione per creare un team SWAT con responsabile Architettura di automazione: costruite un framework maturo, determinate l'architettura, condividete le risorse Infrastruttura e strumenti: scegliete strumenti e integrazioni di strumenti, come affrontare le nuove tecnologie Governance: trattate A-CoE come un qualunque altro team di sviluppo con strategia di livelli di prodotti, KPI, monitoraggio delle risorse, strumenti e modalità per verificare se siete sulla strada giusta Costruite un framework che consenta di estendere il lavoro di automazione a meno tester tecnici Aiutate i team ad affrontare i test di livello API per Agile, i servizi e gli scenari di applicazione composita Integrate l'automazione con framework di integrazione continua Unite gli sforzi di automazione agli obiettivi a livello di business Vi concentrate sulla misurazione e sull'incremento del ROI 7 13 novembre 2012

Risorse Per maggiori informazioni su HP Business Process Testing e sulle soluzioni software TurnKey, visitate il sito hp.com/go/bpt. È anche fondamentale comprendere il rapporto tra il proprio investimento e il ritorno. In altre parole, è bene chiedersi quale sia il ROI della propria soluzione di test. Quando pensate al ROI, considerate le seguenti voci nei calcoli: Parametri per il calcolo del ROI: Costi hardware e software Costi di manodopera Costi di formazione Costi di esecuzione Costi di manutenzione Valore aggiunto: Copertura estesa Rilevazione tempestiva dei problemi e cicli di test più brevi Riutilizzo delle risorse di automazione Consultate la tabella per un calcolo a titolo di esempio. Le soluzioni di test funzionali HP HP offre una suite completa di software e servizi per test funzionali, basata sull'esperienza degli utenti e capace di svilupparsi a seconda delle vostre esigenze. Progettata, per accelerare la maturità dei test e affrontare la più ampia gamma di tecnologie di settore, la suite di test funzionali HP vi aiuta a eseguire più test in meno tempo ottenendo un'elevata qualità con la metodologia Agile. Iniziate con i test manuali a elevata efficienza, convertite con facilità i set di test manuali in test automatizzati, sfruttate l'esperienza unificata degli utenti per passare dai test di GUI e API a test end-to-end completi e costruite un framework di componenti riutilizzabili in ogni fase del percorso per facilitare la gestione e promuovere il ROI nei vostri processi di test. Solo la suite di test funzionali di HP vi offre la flessibilità di eseguire test in base alle vostre esigenze e la semplicità di un ambiente di test completo end-to-end. Scoprite di più sul sito hp.com/go/functionaltesting. Registratevi per ricevere gli aggiornamenti hp.com/go/getupdated Valutate il documento Copyright 2007, 2011-2012 Hewlett-Packard Development Company, L.P. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza preavviso. Le sole garanzie sui prodotti e i servizi HP sono quelle espressamente indicate nelle dichiarazioni di garanzia che accompagnano tali prodotti e servizi. Nulla di quanto contenuto nel presente documento potrà essere interpretato come garanzia supplementare. HP non è responsabile degli eventuali errori tecnici o editoriali, né delle omissioni contenute nel presente documento. Oracle è un marchio registrato di Oracle Corporation e/o delle sue affiliate. Microsoft e Excel sono marchi di Microsoft Corporation registrati negli Stati Uniti. 4AA1-1466ITE, novembre 2012