napoli 2 febbraio duemilaotto



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convegno nazionale SUD E SANITA : UNA NUOVA QUESTIONE MERIDIONALE? napoli 2 febbraio duemilaotto RASSEGNA STAMPA - Agenzie ANSA 2/2/08 Sanità: medici lanciano allarme, è emergenza Sud. ANSA - 2/2/08 Sanità: Lusenti (Anaao), Sud diventi questione nazionale. ANSA - 2/2/08 Sanità: Segretario Anaao accusa, Assessori regionali assenti. ANSA - 2/2/08 Sanità: per medici allarme Sud; Turco, fondi ma non solo. ADNKRONOS Salute - 2/2/08 Sanità: Lusenti (Anaao), questione meridionale diventi nazionale ADNKRONOS Salute - 2/2/08 Sanità: Troise (Anaao) qualità varia con codice postale, sud penalizzato ADNKRONOS Salute - 2/2/08 Sanità: Turco, emergenza Sud non è solo questione di risorse. ADNKRONOS Salute - 2/2/08 Sanità: Nicolais, su salute serve accordo bipartisan = Governo pronto a investimento di 100 mld per sviluppo tecnologico sud. AGI - 2/2/08 Lusenti (Anaao), a Sud ospedali sono prima emergenza. AGI - 2/2/08 Turco: liberiamoci da retorica tutto malapolitica. AGI - 2/2/08 Esperta Censis, la salute peggiora da Nord a Sud. AGI - 1/2/08 Domani a Napoli l Anaao affronta i problemi del Sud.

SANITA': MEDICI LANCIANO ALLARME, E' EMERGENZA SUD (ANSA) - NAPOLI, 2 FEB - Sul fronte della Sanità e dell'accesso e qualità delle cure e' 'emergenza sud'. I medici dirigenti e vari esperti lanciano l'allarme: ''Oggi e' fondato il rischio - affermano - di una inaccettabile differenziazione dei diritti dei cittadini meridionali per ciò che riguarda la salute''. Da Napoli, dove e' in corso il Convegno nazionale dell'anaao-assomed (il maggiore sindacato dei medici dirigenti) dal titolo emblematico 'Sud e Sanità: una nuova questione meridionale?', la categoria chiede dunque interventi urgenti per sanare una situazione ''ormai insostenibile''. Lo dice chiaramente il vicesegretario Anaao Costantino Troise: ''C'e' un incremento delle differenze tra nord e sud non solo sul piano finanziario ed organizzativo ma anche per i meccanismi di prevenzione e tutela della salute''. Un dato emblematico ad esempio, sottolinea, ''e' rappresentato dalla accessibilità ad alcuni servizi oncologici ed i programmi di screening per tumore alla mammella che nelle regioni del sud vedono inserito solo l'11% delle donne contro l'80% del nord, mentre più in generale gli adempimenti previsti dal Piano nazionale prevenzione 2005-2007 risultano realizzati per il 65% al sud e per il 90% al nord''. Insomma, avverte l'esperto, ''in certe regioni pur ammalandosi di meno si muore di più''. Ma ciò che e' davvero inaccettabile, incalza il rappresentante dei medici dirigenti, e' il fatto che ''la stessa qualità e sicurezza delle cure, come le cronache dell'ultimo anno dimostrano, e' divenuta funzione del codice postale, il rischio clinico una variabile della latitudine, e nello stesso tempo si acuisce la crisi del carattere unitario del servizio sanitario''. Non solo: oltre all'aumento delle ineguaglianze tra nord e sud, rileva Troise, ''l'introduzione della devolution in Sanità fa si che il livello di servizi sanitari cui gli abitanti delle regioni povere possono accedere rischia di dipendere essenzialmente dal grado di solidarietà manifestato dagli abitanti delle regioni ricche''. Un'analisi che non risparmia, inoltre, un attacco alla politica: ''La qualità e la sicurezza delle cure - denuncia il rappresentante dei medici - va sempre piu' peggiorando al sud, dove c'e' la percezione di una erosione lenta ma certa del sistema sanitario, e la convinzione dell'impossibilita' di controllare la presenza capillare dei partiti e delle lobbies in tutte le fasi dell'organizzazione sanitaria e non solo nei processi di nomine''. Che fare allora? ''Se la strada verso la devoution regionale appare senza ritorno - afferma Troise - vanno pero' mantenuti a livello statale alcuni elementi fondamentali come la definizione dei livelli essenziali di assistenza ed un fondo di perequazione gestito dallo Stato''. Questo perche', e' l'appello finale dei medici dirigenti, gli stessi diritti non appaiano diversamente esigibili nelle diverse regioni''. 02/02/2008 09:26

SANITA': LUSENTI (ANAAO), SUD DIVENTI QUESTIONE NAZIONALE (ANSA) - NAPOLI, 2 FEB - ''Esiste una questione meridionale nella Sanita': o viene assunta come una questione nazionale o si continuera' a decadere giorno per giorno. Ci vuole piu' stato e responsabilita'''. E' questo il richiamo lanciato oggi dal segretario nazionale del sindacato dei medici dirigenti Anaao-Assomed, Carlo Lusenti, in occasione del convegno nazionale Anaao sul tema del sud e la sanita'. ''Tutto questo - ha spiegato Lusenti - vuol dire capire se si vuole meno federalismo e piu' responsabilita' centrale; per quanto ci riguarda, crediamo in una rinnovata responsabilita' nazionale''. Il segretario Anaao ha quindi sottolineato come ''non sia piu' di moda dire 'piu' stato', mentre e' sicuramente di moda dire 'piu' federalismo'''. Tuttavia, ha osservato, ''abbiamo visto che con questa ricetta, ovvero il federalismo, i problemi non si sono risolti. ''Al contrario - ha proseguito - dire 'piu' stato' significa dire piu' controllo e non piu' assistenza a pioggia''. Il punto, ha concluso Lusenti, e' che ''non e' tollerabile che un diritto di cittadinanza fondamentale come quello della salute, abbia una diversa considerazione a seconda delle regioni in cui il cittadino e' residente''. 02/02/2008 15:04

SANITA': SEGRETARIO ANAAO ACCUSA, ASSESSORI REGIONALI ASSENTI (ANSA) - NAPOLI, 2 FEB - ''Gli assessori regionali alla sanità quando devono gestire i fondi e le risorse sono pronti ad assumersi le proprie responsabilità, di fronte alla gestione delle emergenze sul territorio lo sono di meno''. E' volutamente caustico il segretario nazionale Anaao Assomed Carlo Lusenti, intervenuto alla tavola rotonda nel corso del convegno nazionale che il sindacato dei medici del Servizio sanitario nazionale, ha organizzato al Vesuvio di Napoli dal titolo 'Sud e Sanità. Una questione meridionale?''. ''La loro assenza non e' casuale - ha detto Lusenti -, ognuno di loro aveva assicurato la propria presenza''. L'unico ad accettare il confronto e' stato Antonio Potenza, assessore alla Sanità della Basilicata, regione virtuosa della sanità meridionale, intervenuto assieme a Guido Riva, presidente della commissione sanità di Confindustria, Amedeo Bianco, presidente di Fnamceo, e Alessio Terzi, presidente di Cittadinanzattiva. ''La questione meridionale della sanità va assunta come questione nazionale - ha detto Lusenti -. Negli ultimi 15 anni, da quando cioè le Regioni hanno più potere, non ci sono stati miglioramenti''. L'Anaao pur chiedendo maggiori poteri alle Regioni, allo stesso tempo e' per dare rinnovate responsabilità al Governo centrale. ''Più Stato deve tradursi in più controlli e non in più assistenza'' dice Lusenti. Ma anche i cittadini devono fare la propria parte. ''In alcuni luoghi gli ospedali funzionano meglio perché la società civile li sente come una cosa propria - afferma Lusenti -. La sanità ha bisogno di una politica dei valori, di una tavola i valori per la convivenza civile''. 02/02/2008 17:58

SANITA': TURCO, EMERGENZA SUD NON SOLO QUESTIONE RISORSE (ANSA) - NAPOLI, 2 FEB - ''Esiste una questione meridionale per la sanita' e bisogna costruire l'autosufficienza del Mezzogiorno: per questo ci vogliono risorse adeguate, ma queste non sono tutto perche' il problema del Mezzogiorno non e' solo quello della quantita' dei fondi ma e', bensi', legato alle capacita' di gestione e organizzazione''. Con queste parole il ministro della Salute Livia Turco ha risposto oggi all'allarme lanciato dai medici dirigenti sulla situazione di emergenza per la sanita' del Mezzogiorno. Intervenendo al convegno nazionale del sindacato dei medici dirigenti Anaao, Turco ha infatti sottolineato come in questi mesi ''il lavoro piu' duro sia stato proprio quello di usare le risorse che erano gia' a disposizione''. Insomma, e' l'aspetto sul quale il ministro ha insisto. ''Alla certezze delle risorse, e quelle lasciate da questo governo sono ingenti, bisogna affiancare una questione essenziale che e' quella degli strumenti tecnici e istituzionali di sostegno e controllo''. Ma qual e', dunque, la soluzione per migliorare la sanita' al Sud? Secondo Turco, ci sono tre punti ''cruciali'' per far si' che il Mezzogiorno possa diventare autosufficiente nella sanita': ''Innanzitutto - ha spiegato il ministro - bisogna dotare il federalismo di strumenti piu' efficaci di cooperazione istituzionale, il che significa rivedere il modo in cui si fanno i piani sanitari nazionali e regionali, e prevedere dei poteri sostitutivi che siano efficaci''. 02/02/2008 14:13 SANITA': TURCO, EMERGENZA SUD NON SOLO QUESTIONE RISORSE (2) (ANSA) - NAPOLI, 2 FEB - La seconda questione legata ad un miglioramento della situazione nel Mezzogiorno, ha proseguito Turco, e' che ''sono necessari una cultura e degli strumenti per la valutazione dei risultati, e la recente legge sull'ammodernamento del sistema sanitario lo prevede''. Terzo punto cruciale riguarda i livelli essenziali di assistenza (Lea): ''Bisogna avere sempre a livello nazionale - ha detto il ministro - strumenti per la valutazione dell'applicazione dei Lea; in altre parole, strumenti per tenere sotto controllo l'andamento della spesa sanitaria''. Dunque, Livia Turco ha ribadito la necessita' che il Mezzogiorno diventi ''autosufficiente'' sul fronte sanitario, ma, ha concluso, ''il Sud non ha bisogno di facile retorica sulla malasanita' o di procedure ad hoc, bensi' di un sistema sanitario unitario e che sia di sostegno''. 02/02/2008 14:17

SANITA': LUSENTI (ANAAO), QUESTIONE MERIDIONALE DIVENTI NAZIONALE = Napoli, 2 feb. (Adnkronos Salute) "Esiste una questione meridionale nella sanità: o viene assunta come una questione nazionale o si continuerà a peggiorare giorno per giorno. Quello che ci vuole è 'più Stato' e responsabilità". E' questo l'appello di Carlo Lusenti, segretario nazionale del sindacato medico Anaao Assomed, intervenuto al convegno 'Sud e sanità: una nuova questione meridionale?', in corso a Napoli. "Per cercare di risolvere i problemi sanitari del Mezzogiorno spiega Lusenti noi puntiamo su una rinnovata responsabilità nazionale. Anche se ora non è certo di moda dire 'più Stato', ma è sicuramente più di moda parlare di federalismo". Secondo Lusenti, però, con la regionalizzazione, "i problemi non si sono risolti. Per noi, però, sottolinea il segretario nazionale dell'anaao dire 'più Stato' significa dire più controllo e non più assistenza a pioggia. Non è tollerabile conclude Lusenti che un diritto come quello della salute abbia una diversa considerazione a seconda delle regioni in cui il cittadino è residente''.

SANITA': TROISE (ANAAO) QUALITA' VARIA CON CODICE POSTALE, SUD PENALIZZATO = Napoli, 2 feb. (Adnkronos Salute) "In Italia la qualità dell'assistenza sanitaria varia in funzione del codice postale, a svantaggio dei cittadini del Sud. Le cronache dell'ultimo anno sono lì a dimostrarlo". Ad affermarlo è Costantino Troise, vicesegretario Anaao Assomed, il principale sindacato dei medici dirigenti che ha organizzato il convegno nazionale 'Sud e sanità: una nuova questione meridionale?', in corso a Napoli. "Un altro dato emblematico dice è rappresentato dai programmi di prevenzione, come lo screening contro il tumore della mammella, che nelle Regioni del Sud vede coinvolto solo l'11% delle donne contro l'80% della popolazione femminile che vive al Nord. Con l'eccezione della Liguria, ferma al 27,7%". "Il diritto alla salute spiega Troise è un obiettivo che va perseguito nella sua pienezza in ogni area territoriale. A cominciare dal Meridione. Se la strada verso la devoluzione regionale appare senza ritorno, alcuni elementi fondamentali, come la definizione dei livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'uniformità dei requisiti di accreditamento di strutture e professionisti, devono però mantenere un principio unitario". Troise pone quindi l'accento sul problema dell'equità e della giusta distribuzione delle risorse tra le Regioni. Ma non solo. "I finanziamenti non sono il solo valore in gioco", precisa. "In un sistema sempre più regionalizzato, dove l'unità nazionale è messa in crisi, il rischio è che a rimetterci siano i cittadini e gli operatori sanitari. Finendo conclude Troise col non beneficiare più degli stessi principi di giustizia sociale".

SANITA': TURCO, EMERGENZA SUD NON E' SOLO QUESTIONE DI RISORSE = Napoli, 2 feb. (Adnkronos Salute) "Per risolvere l'emergenza sanitaria del Mezzogiorno è necessario costruire l'autosufficienza delle Regioni meridionali. Per far questo ci vogliono risorse adeguate, ma non solo. Il problema del Sud non è solo legato ai fondi, ma anche alle capacità di gestione e organizzazione". Lo dice il ministro della Salute Livia Turco, intervenendo oggi al convegno organizzato dal sindacato medico Anaao Assomed 'Sud e Sanità: una nuova questione meridionale?', in corso a Napoli. "In questi mesi aggiunge il lavoro più duro è stato proprio quello di usare le risorse che erano già a disposizione. Alla certezza dei finanziamenti, e quelli erogati da questo Governo sono ingenti precisa il ministro bisogna affiancare una questione essenziale, che è quella degli strumenti tecnici e istituzionali di sostegno e controllo". Secondo Turco, ci sono tre punti chiave per far sì che il Mezzogiorno possa diventare autosufficiente nella sanità. "Innanzitutto spiega bisogna dotare il federalismo di strumenti più efficaci di cooperazione istituzionale, ad esempio nella messa a punto dei piani sanitari nazionali e regionali. Sono inoltre necessari prosegue una cultura e degli strumenti per la valutazione dei risultati, e la recente legge sull'ammodernamento del Ssn lo prevede". Terzo e ultimo punto riguarda i livelli essenziali di assistenza: i Lea. "Bisogna avere sempre aggiunge a livello nazionale strumenti per la valutazione dell'applicazione dei Lea. In questo modo conclude si potrà tenere sotto controllo l'andamento della spesa sanitaria".

SANITA': NICOLAIS, SU SALUTE SERVE ACCORDO BIPARTISAN = GOVERNO PRONTO A INVESTIMENTO DI 100 MLD PER SVILUPPO TECNOLOGICO SUD Napoli, 2 feb. (Adnkronos Salute) "Sui grandi temi, come quello della tutela della salute dei cittadini, ci deve essere un accordo politico bipartisan. E non si può cambiare strategia a ogni cambio di Governo". Lo afferma il ministro per le Riforme e l'innovazione nella pubblica amministrazione Luigi Nicolais, intervenuto oggi al convegno organizzato dal sindacato medico Anaao Assomed 'Sud e Sanità: una nuova questione meridionale?', in corso a Napoli. "Anche al prossimo esecutivo aggiunge bisogna chiedere un rilancio del Paese proprio partendo dal Sud. Anche e soprattutto nella sanità, per esempio dotandola di nuovi strumenti tecnologici. Il nostro Governo, a questo proposito assicura sta avviando un programma di investimento con una spesa di oltre 100 miliardi di euro nei prossimi anni proprio a sostegno dello sviluppo tecnologico delle Regioni meridionali".

11:42, Sabato 2 Febbraio 2008 LUSENTI (ANAAO), A SUD OSPEDALI SONO PRIMA EMERGENZA (AGI) - Napoli - Le strutture ospedaliere, vecchie, come nel resto d'italia ma nel Mezzogiorno in percentuale maggiore, sono la prima emergenza da affrontare nel servizio sanitario che ripropone "una questione meridionale, antica, che ha connotati nuovi". Lo sostiene il segretario nazionale dell'associazione Anaao-Assomed, Carlo Lusenti, a margine del convegno organizzato a Napoli dall'associazione dei medici dirigenti, su 'Sud e sanita'. Una nuova questione meridionale?'. "La seconda emergenza - dice Lusenti - e' la rete ospedaliera. Ci sono troppi ospedali piccoli e non messi in regola. La terza, invece, riguarda la necessita' di costruire dei servizi di assistenza territoriali che nel Sud sono presenti in modo molto minore che nelle altre regioni". Dal convegno nazionale di Napoli l'anaao intende "lanciare l'allarme su una sorta di disaggregazione del Servizio sanitario nazionale e della tutela alla salute", precisa Lusenti, ricordando che la questione meridionale non e' solo una frattura tra Nord e Sud ma "e' una differenziazione tra i livelli di assistenza regionali che si divarica sempre di piu'". Questioni per i quali "il contesto economicosociale e' fondamentale e quello che va fatto e' evidenziare problemi e avere diagnosi chiare, poi sostenere una buona politica e una buona amministrazione che sono il presupposto di un servizio sanitario di qualita'". -

15:18, Sabato 2 Febbraio 2008 TURCO: LIBERIAMOCI DA RETORICA TUTTO MALAPOLITICA (AGI) - Napoli - L'impegno del Governo e' stato finalizzato a migliorare la sanita' pubblica fissando come priorita' "quella di investire" in un settore che e' "una grande opportunita', ma liberiamoci dalla retorica della malasanita' e dalla retorica che tutto e' malapolitica". Cosi' il ministro della Salute, Livia Turco, nel corso del suo intervento al convegno nazionale dell'anaao-assomed su 'Sud e sanita': una nuova questione meridionale?'. "Dobbiamo migliorare, dobbiamo combattere la malapolitica - aggiunge il ministro - ma dobbiamo migliorare cio' che e' migliorabile del servizio sanitario pubblico. La questione meridionale e' una questione nazionale perche' cio' che succede in Calabria e in Campania riguarda anche la Lombardia, il Veneto, perche' non e' solo una partita a due". Il ministro sottolinea anche che in Calabria "c'e' stata malasanita', ma c'e' anche stata una buona sanita' e una buona politica che si e' assunta la responsabilita' di fare un buon accordo, di programmare, di chiedere una commissione e poteri sostitutivi efficaci, una politica vicino al dolore delle famiglie perche' e' incivilta' profonda morire cosi' come si e' morti all'ospedale di Vibo Valentia". -

10:51, Sabato 2 Febbraio 2008 ESPERTA CENSIS, LA SALUTE PEGGIORA DA NORD A SUD (AGI) - Napoli - La salute e' peggiore al Sud. E' il quadro disegnato dall'intervento di Concetta Vaccaro per il Censis al convegno nazionale "Sud e sanita': una nuova questione meridionale?" organizzato da Anaao Assomed. Il quadro che emerge attraverso l'analisi di alcuni macro-indicatori sintetici di salute, di offerta e di livelo socio-economico, dice Vaccaro, evidenzia un gradiente negativo Nord-Sud con "un tendenziale peggioramento della situazione della salute dei cittadini residenti mano mano che si procede verso le regioni meridionali". In una tabella costruita su dati del Ministero della Salute ed Istat che considera anni tra il 2004 e il 2006, l'indicatore sintetico di salute della popolazione (al quale contribuiscono mortalita', morbosita', speranza di vita, stili di vita, prevenzione e autopercezione), la regione che ha un indicatore piu' alto e' il Trentino Alto Adige (74,9), seguito dal Veneto (58,1) e dal Friuli Venezia Giulia (58,7) e poi da tutte le regioni del Nord e del Centro; tra quelle meridionali, che occupano l'ultima parte della classifica insieme a Lazio (48,0), Umbria (46,2) e Liguria (41,9), la Campania e' la meglio posizionata (48,9), a pari merito con il Piemonte, mentre la Sardegna ha la posizione piu' bassa con 37,9. "La vecchia dicotomia Nord- Sud - aggiunge Vaccaro - in cui si descrive un Meridione caratterizzato da una popolazione piu' giovane e quindi tendenzialmente piu' sana nonostante un livello di offerta meno soddisfacente, appare sostanzialmente superata". La capacita' dell'offerta sanitaria, e' legata alla capacita' socioeconomica del territorio; i livelli di offerta sembrano ricalcare quelli della situazione socioeconomica e al Sud quindi non appaiono in grado di mitigare gli effetti del gap delle condizioni sociali di partenza rispetto al Nord. Ad esempio, rispetto alle due piu' importanti cause di mortalita', e cioe' tumori o problemi cardio-circolatori. Nell'analisi del Censis la dicotomia nei livelli di performance sanitaria Nord-Sud e di benessere garantiti alla popolazione ricalcano aspetti sociali in negativo nel Meridione, quali ad esempio il divario nella raccolta differenziata, che in Italia ha una media del 24,3, al Sud l'8,7, al Centro il 118,4 a al Nord il 38,1; cosi' come il numero di siti potenzialmente inquinanti che vede la Valle d'aosta con solo due censiti e la Sicilia con 1.009. Anche le condizioni socio-economiche di contesto (ottenute confrontando livello di istruzione, incidenza della poverta' e tassi di attivita' e disoccupazione) mostrano una sovrapponibilita' tra livelli di salute piu' problematici e difficili condizioni socio-economiche di contesto, con la Valle d'aosta che ha un indicatore di contesto sociale pari a 88,1 e la Sicilia 20,1. "Le condizioni socioeconomiche - conclude Vaccaro - sembrano quindi confermarsi uno dei fattori piu' rilevanti nella determinazione delle condizioni di salute sia in positivo che in negativo e, in effetti, le regioni meridionali che si collocano nelle ultime classi della garduatoria che misura la situazione socioeconomica, occupano tendenzialmente posizioni piu' basse anche in quella dell'indicatore di salute". -

11:18, Venerdì 1 Febbraio 2008 DOMANI A NAPOLI L'ANAAO AFFRONTA I PROBLEMI DEL SUD (AGI) - Roma - Sud e Sanita' una nuova questione meridionale? E' questo il tema del convegno nazionale promosso dall'anaao, il piu' rappresentativo sindacato dei medici ospedalieri che si terra' domani a Napoli all'hotel Vesuvio dalle ore 9. Esperti del ministero della salute e assessori regionali alla sanita' di Campania, Puglia, Basilicata e Sardegna, insieme ai rappresentanti degli ordini dei medici, delle associazioni di cittadini e al segretario nazionale dell'anaao Carlo Lusenti affronteranno gli aspetti sociali della tutela della salute nel Mezzogiorno, il rispetto dei livelli essenziali di assistenza nelle regioni meridionali, lo sviluppo della sanita' nel sud e l'esperienza dei piani di rientro delle regioni. E' previsto l'intervento del ministro della salute Livia Turco e del ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione Luigi Nicolais. -