PIANO REGOLATORE CIMITERIALE RELAZIONE



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Area: Governo del Territorio Settore: Edilizia Privata e Urbanistica PIANO REGOLATORE CIMITERIALE RELAZIONE

INDICE INTRODUZIONE p. 4 1. QUADRO NORMATIVO p. 4 2 IL PROGETTO p. 4 3. ANALISI DEMOGRAFICA p. 5 3.1 Andamento medio della mortalità p. 5 3.2 Ricettività delle strutture cimiteriali esistenti p. 7 3.3 Andamento storico delle sepolture nel Comune di Desio p. 8 4. LINEE DI POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STRUTTURA CIMITERIALE DI DESIO p.9 4.1 Determinazione del fabbisogno minimo legale di posti salma p. 9 4.2 Valutazione del fabbisogno reale p. 9 4.3 Variazioni ipotizzabili delle pratiche funebri e delle forme di sepoltura p. 12 4.4 Il modello di calcolo p. 12 4.5 Valutazioni quantitative p. 12 4.6 Proiezioni conclusive p. 15 5. MODALITÀ OPERATIVE p.17 5.1 Le politiche di sepoltura p. 17 5.2 Il rituale dell inumazione p. 18 5.3 Il rituale della tumulazione p. 19 5.4 Il rituale della cremazione p. 19 5.5 Sicurezza dei visitatori e degli operatori cimiteriali p. 19 5.6 La sicurezza delle opere d arte p. 20 5.7 Riduzione o abbattimento delle barriere architettoniche p. 20 5.8 Le tombe di pregio storico-artistico p. 20 5.9 Gli spazi di riposo, meditazione e socializzazione p. 21 5.10 La nuova disciplina edilizia proposta in zona di rispetto cimiteriale p. 21 PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 2

6. LINEE GUIDA DEL PROGETTO p.24 6.1 Obbiettivi p.26 6.2 Aree di Intervento p.26 6.3 Tutela e conservazione p.26 6.4 Valorizzazione e riqualificazione p.26 6.5 Riconfigurazione morfologica p.26 6.6 Saturazione e completamento p.26 6.7 Crescita ed espansione p.27 6.8 Cimitero di via delle Rimembranze p.27 Localizzazione e descrizione p.27 Applicazione ambiti di intervento p.27 Scelte progettuali p.27 Considerazioni sui servizi presenti p.28 Adeguamento dimensionale dei campi p.29 6.9 Cimitero di piazza della Divina Misericordia p.30 Localizzazione e descrizione p.30 Ambiti di applicazione p.30 Scelte progettuali p.30 Considerazioni sui servizi presenti p.31 Cartografia di progetto p.31 7. NORME TECNICHE ATTUATIVE DEL PIANO REGOLATORE CIMITERIALE DEL COMUNE DI DESIO P. 32 7.1 Lapidi e monumenti cimiteriali p. 32 7.2 Monumenti funebri, lapidi, targhe, norme generale p. 33 7.3 Rimozione di manufatti e ornamenti p.35 PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 3

INTRODUZIONE L adozione dei Piani Cimiteriali avviene ai sensi dell art. 54 del D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285 Approvazione del Regolamento di Polizia Mortuaria e del punto 10 della Circolare del Ministero della Sanità 24 giugno 1993 n. 24 Regolamento di Polizia Mortuaria - Circolare esplicativa. Su tale impianto normativo la Regione Lombardia ha emanato la L.R.18 novembre 2003 n. 22 Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali, il Regolamento Regionale 9 novembre 2004 n. 6 Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali e la L.R n.33 del 30 dicembre 2009 Testo unico delle leggi regionali in materia di Sanità. Per quanto riguarda il Comune di Desio, si tratta della prima stesura in ottemperanza all art.13 del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria e fotografa lo stato di fatto dei cimiteri comunali. 1. QUADRO NORMATIVO Si fa riferimento all apposito Allegato I del presente Piano Regolatore Cimiteriale. 2. IL PROGETTO Allo strumento di Piano Regolatore Cimiteriale si intende affidare sostanzialmente il ruolo di previsione delle necessità specifiche sul territorio comunale articolate secondo i seguenti contenuti: 1) analisi dell andamento medio della mortalità; 2) ricettività delle strutture esistenti; 3) previsione del fabbisogno di sepolture; 4) evoluzione attesa e necessità integrative; 5) individuazione di zone omogenee per tipologia di sepoltura; 6) programma di utilizzazione delle aree e dei loculi disponibili ed eventuale espansione; 7) definizione della normativa tecnica per la realizzazione degli inter- venti e per il recupero delle strutture riutilizzabili; 8) individuazione degli interventi di recupero e dei monumenti soggetti a vincolo. Il presente Piano Regolatore Cimiteriale prende in esame i due impianti cimiteriali esistenti sul territorio comunale di Desio e precisa- mente siti in: Via delle Rimembranze; Piazza della Divina Misericordia. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 4

3. ANALISI DEMOGRAFICA 3.1 ANDAMENTO MEDIO DELLA MORTALITÀ Preliminarmente alla verifica dimensionale degli impianti cimiteriali esistenti, si analizzano i dati demografici attinenti alla mortalità sul territorio di Desio. Tali dati non sono indicativi della reale utilizzazione degli impianti in quanto, in conformità con le vigenti normative, gli spazi presenti all interno delle strutture possono essere occupati da defunti provenienti dal Comune di Desio o anche da altri comuni; al contrario, nei dati riguardanti la mortalità dei residenti in Desio, possono comparire soggetti che vengono seppelliti a loro volta in altri impianti. Si ritiene quindi che, nella loro approssimazione, i dati riportati delle sepolture possano essere considerati sufficientemente attendibili ai fini della presente ricerca. Si riporta la tabella ISTAT di crescita demografica dal 1861 al 2001 del Comune di Desio (dati rilevati nei censimenti): TABELLA A PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 5

Dall analisi dei dati, di seguito riportati in tabella, risulta che la mortalità media annua, con riferimento al periodo 2001-2013, ammonti allo 0,6786% della popolazione, pari ad un valore medio annuale di 262,08 unità. È da rilevare, a tal proposito, che il dato medio ha una varianza molto limitata e quindi risulta fortemente consolidato. TABELLA B - Trend d sepolture (media annua): ANNO POPOLAZIONE N. SEPOLTURE % SEPOLTURE 2001 35.073 256 0,7299 2002 35.434 264 0,7450 2003 36.522 273 0,7475 2004 37.262 241 0,6468 2005 37.742 287 0,7604 2006 38.259 239 0,6247 2007 39.023 155 0,3972 2008 39.831 290 0,7281 2009 40.312 291 0,7219 2010 40.661 317 0,7796 2011 40.342 274 0,6792 2012 40.937 266 0,6498 2013 41.530 254 0,6116 MEDIA 262,08 0,6786 PARAMETRO PER LE PROIEZIONI 0,7 Il dato medio pari a 0,6786 viene arrotondato per eccesso a 0,7 tenendo conto della maggiore incidenza del tasso di invecchiamento della popolazione di età superiore ai 65 anni. I dati Istat, infatti, riportano un indice di vecchiaia in costante aumento che si attesta, nel 2013, su 130,5 anziani (ultrasessantacinquenni) ogni 100 giovani (fino ai quattordici anni). PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 6

3.2 RICETTIVITÀ DELLE STRUTTURE CIMITERIALI ESISTENTI Si è poi analizzata la distribuzione delle sepolture nei cimiteri comunali, per i quali sono stati forniti dati dai competenti uffici comunali. I dati vengono presentati aggregati per cimitero e successivamente anche nel totale. TABELLA B Ripartizione delle sepolture all interno dei cimiteri comunali: ANNO RIMEMBRANZE MISERICORDIA TOTALE 2001 162 94 256 2002 156 108 264 2003 133 140 273 2004 115 126 241 2005 150 137 287 2006 92 147 239 2007 90 65 155 2008 127 122 249 2009 170 141 311 2010 182 141 323 2011 142 132 274 2012 163 103 266 2013 186 68 254 TOTALE 1.868 1.524 3.392 Sintetizzabili graficamente: sepolture 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 anno 2008 2009 2010 2011 2012 2013 RIMEMBRANZE MISERICORDIA Dalla tabella B si evince che negli ultimi 13 anni, su un totale di 3.392 sepolture, 1.868 salme sono state sepolte nel cimitero di via delle Rimembranze e le restanti 1.524 in quello di piazza della Divina Misericordia, corrispondenti rispettivamente al 55,07% (salme sepolte nel cimitero di via delle Rimembranze) e al 44,93% (salme sepolte nel cimitero di piazza della Divina Misericordia). Si deve tuttavia PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 7

evidenziare che la capacità residua del cimitero via delle Rimembranze è pressoché esaurita e i posti disponibili saranno esclusivamente quelli rilevabili allo scadere delle concessioni già in essere. Nel Cimitero di piazza della Divina Misericordia è invece possibile rilevare una maggiore disponibilità di posti sepoltura, in relazione all evoluzione attesa della domanda. 3.3 ANDAMENTO STORICO DELLE SEPOLTURE NEL COMUNE DI DESIO La valutazione dell andamento delle sepolture è rilevante per poter considerare gli usi e le consuetudini locali, in maniera da progettare il Piano Regolatore Cimiteriale in funzione delle necessità locali. Inoltre la conoscenza del passato è fondamentale per la determinazione di un parametro minimo dimensionale del cimitero richiesto dalla legge: il fabbisogno minimo legale di posti salma. Per la determinazione di quest ultimo dato si rimanda al successivo paragrafo 4.1. Esso si basa sul rilevamento dei dati cimiteriali comunali degli ultimi tredici anni compiuto alla data di redazione del piano regolatore cimiteriale (art. 58 D.P.R. 285/90). TABELLA C - Evoluzione (dal 2001 al 2013) nelle tipologie di sepoltura: ANNO TIPO DI SEPOLTURA TOTALE TOMBA LOCULO OSSARIO CAPPELLA 2001 141 99 6 10 256 2002 144 108 7 5 264 2003 130 125 12 6 273 2004 114 113 7 7 241 2005 158 108 12 9 287 2006 99 131 7 2 239 2007 84 62 2 7 155 2008 127 102 17 3 249 2009 193 105 9 4 311 2010 183 120 14 6 323 2011 115 132 19 8 274 2012 144 90 19 13 266 2013 135 92 21 6 254 TOTALE 1.767 1.387 152 86 3.392 MEDIA % 52,09 40,89 4,48 2,54 Sintetizzabili graficamente come di seguito riportato: 250 tipo di sepoltura 200 150 100 TIPO DI SEPOLTURA TOMBA TIPO DI SEPOLTURA LOCULO TIPO DI SEPOLTURA OSSARIO TIPO DI SEPOLTURA CAPPELLA 39% 2% 4% 55% TOMBA LOCULO OSSARIO 50 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 CAPPELLA anno PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 8

4. LINEE DI POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STRUTTURA CIMITERIALE DI DESIO 4.1 DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO MINIMO LEGALE DI POSTI SALMA Il calcolo del fabbisogno di posti salma, per i soli cimiteri comunali, risulta applicando la norma di cui all art. 58 del D.P.R. 10/9/1990 n.285 per il calcolo della superficie dei lotti di terreno destinati ai campi di inumazione sulla base di dati noti che fanno riferimento alla media di inumazioni dell ultimo decennio maggiorato almeno della metà. Questo numero deve inoltre tenere in considerazione possibili sepolture di salme non completamente scheletrizzate. Si precisa che per il futuro è necessario tenere conto delle disposizioni della circolare esplicativa n.10 del 31/07/98 relativa al trattamento dei resti mortali che si rinvengono in occasione di esumazioni ordinarie ed estumulazioni. Ma soprattutto è necessario correggere il terreno che proviene da diversi e reiterati cicli di inumazione con l integrazione di apposite miscele di additivi a base batterico enzimatica, capaci di ricreare condizioni favorenti la scheletrizzazione delle salme. Quindi in sede di progettazione del Piano Regolatore Cimiteriale occorrerà garantirsi soprattutto nel cimitero urbano un area specificatamente destinata agli inconsunti, da mantenere anche quando la cremazione avrà assunto percentuali di incidenza ben maggiori dell attuale, per garantire la sepoltura a sistema di inumazione per chi vorrà optare per tale scelta. 4.2 VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO REALE Nei prossimi decenni la mortalità crescerà con ritmi nettamente superiori agli attuali in funzione della crescita demografica, convenzionalmente definita con il nome di baby-boom, che ha interessato tutti i paesi industrializzati dopo la seconda guerra mondiale e fino al termine degli anni sessanta. Questo aumento del numero delle nascite, trascorso all incirca un periodo pari alla sopravvivenza media (attorno agli 80 anni) dapprima determinerà variazioni considerevoli degli stili di vita e poi della numerosità di persone anziane, con problematiche connesse con la sostenibilità del sistema del welfare (pensioni, sanità, ecc.) ed infine determinerà un aumento dei decessi per un paio di decenni. Per la stima del fabbisogno si è tenuto conto dell andamento del saldo naturale e delle previsioni dello strumento urbanistico del Comune. Come si evince dalla tabella riportata di seguito, il trend del saldo naturale, proiettato fino al 2034, porta a dover considerare un numero di abitanti compreso tra due dati che risultano desunti dal trend degli ultimi 7 e 3 anni, sulla base della considerazione che il trend di crescita del periodo più lungo risulta maggiore di quello più recente. Come si può vedere in tabella, lo strumento urbanistica risulta in linea con l andamento PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 9

demografico anche se è necessario chiarire che le previsioni del PGT sono valide per cinque anni ma lo strumento stesso identifica il numero di abitanti insediabili realizzabile in un arco di tempo molto più lungo. Ai fini del Piano Regolatore Cimiteriale si terrà quindi conto del dato più elevato, stante le finalità stesse del piano, cioè quello di verificare e programmare il fabbisogno nella condizione più sfavorevole. TABELLA D - PREVISIONE DELLA CRESCITA DEMOGRAFICA ANNO Proiezione aumento popolazione in base all'incremento demografico variazione % media annua (2007/2013) + 1,04 variazione % media annua (2010/2013) + 0,71 Proiezione aumento popolazione in base alle previsioni di PGT (approvazione C.C. n. 47 del 24 settembre 2014) ANNO POPOLAZIONE 2013 41.530 41.530 2013 2014 41.962 41.825 2014 41.619 2015 42.398 42.122 2015 2016 42.839 42.421 2016 2017 43.285 42.722 2017 2018 43.735 43.025 2018 2019 44.190 43.331 2019 43.556 2020 44.649 43.639 2021 45.114 43.948 2022 45.583 44.260 2023 46.057 44.575 2024 46.536 44.891 2025 47.020 45.210 2026 47.509 45.531 2027 48.003 45.854 2028 48.502 46.180 2029 49.007 46.508 2030 49.516 46.838 2031 50.031 47.170 2032 50.552 47.505 2033 51.077 47.842 2034 51.609 48.182 PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 10

In tabella vengono riportate le previsioni di crescita della popolazione in base alle variazioni % medie Istat e il relativo numero di sepolture previste, utilizzando il dato di sepolture medie desunto dalla tabella B: TABELLA E - PREVISIONE DEL FABBISOGNO SEPOLTURE ANNO POPOLAZIONE variazione % media annua (2010/2013) + 0,71 PROIEZIONE SEPOLTURE SEPOLTURE previsione con varizione media annua + 0,71 POPOLAZIONE variazione % media annua (2007/2013) + 1,04 SEPOLTURE previsione con varizione media annua + 1,04 2013 41.530 254,00 41.530 254,00 2014 41.825 292,77 41.962 293,73 2015 42.122 294,85 42.398 296,79 2016 42.421 296,95 42.839 299,87 2017 42.722 299,05 43.285 302,99 2018 43.025 301,18 43.735 306,14 2019 43.331 303,32 44.190 309,33 2020 43.639 305,47 44.649 312,55 2021 43.948 307,64 45.114 315,80 2022 44.260 309,82 45.583 319,08 2023 44.575 312,02 46.057 322,40 2024 44.891 314,24 46.536 325,75 2025 45.210 316,47 47.020 329,14 2026 45.531 318,72 47.509 332,56 2027 45.854 320,98 48.003 336,02 2028 46.180 323,26 48.502 339,52 2029 46.508 325,55 49.007 343,05 2030 46.838 327,86 49.516 346,61 2031 47.170 330,19 50.031 350,22 2032 47.505 332,54 50.552 353,86 2033 47.842 334,90 51.077 357,54 2034 48.182 337,28 51.609 361,26 Nelle successive proiezioni, relative alle previsioni del fabbisogno di sepolture, viene utilizzata la variazione media annua pari a + 1,04, in quanto trattasi della condizione più sfavorevole che tiene in considerazione il trend più elevato e che assicura, pertanto, un maggior margine di tolleranza. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 11

4.3 VARIAZIONI IPOTIZZABILI DELLE PRATICHE FUNEBRI E DELLE FORME DI SEPOLTURA Il fabbisogno di strutture e infrastrutture cimiteriali è la risultante tra il fabbisogno assoluto calcolato in funzione della popolazione attuale e prevedibile per il prossimo futuro e la consistenza attuale del cimitero stesso. Dall analisi dei dati demografici rilevati presso l Anagrafe comunale è possibile dedurre il fabbisogno di sepolture verosimilmente necessarie nello svolgersi dei prossimi venti anni. La domanda potrà eventualmente essere indirizzata sensibilizzando la popolazione rispetto a quelle forme di sepoltura che riducono il fabbisogno di spazi e strutture. 4.4 IL MODELLO DI CALCOLO Il modello di calcolo si basa sull assunto che ogni «bilancio» di sepolture cimiteriali sia frutto di una somma di contributi positivi e negativi. Vi sarà pertanto una situazione di partenza, dove sono conteggiate le disponibilità iniziali, distinte per tipologia di sepoltura, ed un valore finale che esprime le necessità a fine periodo. Per grande sintesi il modello si esprime con il seguente bilancio: (+) Fabbisogno posti salma da normativa (cfr. paragrafo 4.1.) (-) Rimanenze iniziali (posti disponibili alla partenza dell analisi) (-) Nuove disponibilità (pari ai posti per nuova realizzazione) (-) Riuso (pari ai posti che possono essere riutilizzati) (-) Cremazioni (riduzione di richieste per scelte differenti) ------------------------------------------------------------------------------------------ Fabbisogno reale (necessità di posti alla fine del periodo analizzato) 4.5 VALUTAZIONI QUANTITATIVE A. Il fabbisogno medio previsto per i prossimi anni, sulla base della normativa, corrisponde a: TABELLA F - FABBISOGNO MEDIO SEPOLTURE Media sepolture annue Coefficiente DPR 258/90 Posti salma Fabbisogno 262,08 1,5 393,12 Il dato della media annua delle sepolture (262,08) già comprende il 20% di cremazioni e risulta in linea con i parametri regionali. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 12

Il fabbisogno totale, ripartito per tipologie di sepoltura sulla base delle percentuali attuali, è di seguito riportato: TABELLA G - FABBISOGNO MEDIO PER TIPOLOGIE DI SEPOLTURE Tipologie tipologie % Coefficiente DPR 258/90 Posti Salma Tombe 52,09 1,5 204,78 Loculo 40,89 1,5 160,75 Ossario 4,48 1,5 17,61 Cappella 2,54 1,5 9,99 Il fabbisogno incrementale, previsto per il periodo in esame (2013-2034) e oggetto del presente Piano, risulta dalle seguenti tabelle: Fabbisogno incrementale annuale. Il valore viene calcolato tenendo in considerazione l aumento demografico previsto per il periodo oggetto di pianificazione secondo la seguente formula: (+) Fabbisogno medio previsto dell anno precedente (X) Aumento percentuale della popolazione previsto Per l anno 2013 viene riportato il dato reale, per gli anni successivi la previsione di fabbisogno. TABELLA H - FABBISOGNO REALE INCREMENTATO DALL'AUMENTO DEMOGRAFICO (PREVISIONE CRESCITA MEDIA ANNUA + 1,04) TIPO DI SEPOLTURA ANNO TOMBA LOCULO OSSARIO CAPPELLA TOTALE 2013 135,00 92,00 21,00 6,00 254,00 2014 153,01 120,11 13,16 7,46 293,73 2015 154,60 121,36 13,30 7,54 296,79 2016 156,20 122,62 13,43 7,62 299,87 2017 157,83 123,89 13,57 7,70 302,99 2018 159,47 125,18 13,72 7,78 306,14 2019 161,13 126,48 13,86 7,86 309,33 2020 162,80 127,80 14,00 7,94 312,55 2021 164,50 129,13 14,15 8,02 315,80 2022 166,21 130,47 14,29 8,10 319,08 2023 167,94 131,83 14,44 8,19 322,40 2024 169,68 133,20 14,59 8,27 325,75 2025 171,45 134,59 14,75 8,36 329,14 2026 173,23 135,98 14,90 8,45 332,56 2027 175,03 137,40 15,05 8,53 336,02 2028 176,85 138,83 15,21 8,62 339,52 2029 178,69 140,27 15,37 8,71 343,05 2030 180,55 141,73 15,53 8,80 346,61 2031 182,43 143,20 15,69 8,90 350,22 2032 184,33 144,69 15,85 8,99 353,86 2033 186,24 146,20 16,02 9,08 357,54 2034 188,18 147,72 16,18 9,18 361,26 PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 13

Sommatoria fabbisogno incrementale annuale. A seguire vengono riportate le previsioni del fabbisogno incrementale annuale di sepolture. Il valore viene calcolato sommando il fabbisogno incrementale previsto per ogni singolo anno. Per l anno 2013 viene riportato il dato reale, per gli anni successivi la previsione di fabbisogno. TABELLA I - SOMMATORIA FABBISOGNO INCREMENTALE ANNUALE (PREVISIONE CRESCITA MEDIA ANNUA +1,04) TIPO DI SEPOLTURA ANNO TOMBA LOCULO OSSARIO CAPPELLA TOTALE 2013 135,00 92,00 21,00 6,00 254,00 2014 288,01 212,11 34,16 13,46 547,73 2015 442,60 333,46 47,46 21,00 844,52 2016 598,81 456,08 60,89 28,62 1.144,40 2017 756,64 579,98 74,46 36,31 1.447,39 2018 916,11 705,16 88,18 44,09 1.753,53 2019 1.077,24 831,64 102,04 51,95 2.062,86 2020 1.240,04 959,44 116,04 59,88 2.375,41 2021 1.404,54 1.088,57 130,19 67,90 2.691,20 2022 1.570,75 1.219,04 144,48 76,01 3.010,28 2023 1.738,69 1.350,87 158,93 84,20 3.332,68 2024 1.908,37 1.484,07 173,52 92,47 3.658,44 2025 2.079,82 1.618,66 188,26 100,83 3.987,57 2026 2.253,05 1.754,64 203,16 109,28 4.320,14 2027 2.428,08 1.892,04 218,22 117,81 4.656,16 2028 2.604,94 2.030,87 233,43 126,44 4.995,67 2029 2.783,63 2.171,14 248,80 135,15 5.338,72 2030 2.964,18 2.312,87 264,32 143,96 5.685,34 2031 3.146,61 2.456,08 280,01 152,85 6.035,56 2032 3.330,94 2.600,77 295,87 161,84 6.389,42 2033 3.517,18 2.746,97 311,88 170,92 6.746,96 2034 3.705,36 2.894,69 328,07 180,10 7.108,22 B. Le rimanenze iniziali, nel caso specifico delle due strutture cimiteriali del Comune di Desio, vengono quantificate nella tabella N sotto riportata. I dati tengono conto dei posti disponibili esistenti in entrambi i Cimiteri e delle realizzazioni in corso, nonché dei posti medi annui provenienti da riuso. TABELLA L - POSTI SEPOLTURA DA RIMANENZE INIZIALI TIPO DI SEPOLTURA TOMBA LOCULO OSSARIO CAPPELLA RIMEMBRANZE MISERICORDIA RIMEMBRANZE MISERICORDIA RIMEMBRANZE MISERICORDIA RIMEMBRANZE MISERICORDIA 1 28 6 480 200 == == 1 (15 posti cad.) 29 486 200 15 PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 14

Ogni tipo di sepoltura individuata nella tabella sopra riportata prevede spazi circostanti destinati a vestiboli (loculi, ossari e cappelle), i cui dettagli sono evidenziati nelle tavole 05a e 05b, ovvero spazi liberi/liberabili (tombe a terra) pari a 2,00 mt per i campi trentennali e pari a 1,85 mt per i campi comuni nel Cimitero di Piazza Divina Misericordia e pari invece a 1,75 2,00 mt per il cimitero di viale Rimembranze (spazi dettagliati nelle tavole 05a e 05b). C. Il riuso viene quantificato attraverso un analisi del dato statistico di circa 120 esumazioni annuali, eseguite negli ultimi anni, di cui il 45% in loculo e il 55% in tomba; della prima tipologia solo il 10%, pari a una media di 5,4 unità, al momento dell esumazione risulta completamente decomposto e quindi il posto riutilizzabile mentre per la seconda il 90%, pari a una media di 59,4 unità, può essere riutilizzato. TABELLA M - MEDIA POSTI SEPOLTURA DA RIUSO TIPO DI SEPOLTURA TOMBA LOCULO OSSARIO CAPPELLA 59,4 5,4 == == D. La cremazione: per quanto riguarda forme alternative di sepoltura quali la cremazione si può ipotizzare un incremento della scelta di tale modalità per un valore stimato di circa il 10% sul totale delle sepolture; questo elemento genera quindi una riduzione della futura richiesta di posti all interno dei cimiteri comunali. 4.6 PROIEZIONI CONCLUSIVE La successiva tabella evidenzia lo stato delle necessità future che avranno un andamento differenziato a seconda delle tipologie di sepoltura; in alcuni casi, infatti, si andranno a saturare più velocemente i posti disponibili mentre in altri esiste un margine di tolleranza maggiore. Ai sensi dell art. 75 comma 2 della L.R. n.33 del 30 dicembre 2009, il fabbisogno reale di posti alla fine del periodo analizzato, cioè nell arco dei prossimi venti anni fino al 2034, applicando la formula del modello matematico precedentemente proposto, si concretizza come indicato nella tabella N che fa riferimento alla proiezione demografiche adeguata con il coefficiente di cui al DPR 258/90. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 15

TABELLA N - PROIEZIONE CONCLUSIVA DEL FABBISOGNO POSTI SEPOLTURA IN RELAZIONE AL FABBISOGNO REALE INCREMENTATO DALL'AUMENTO DEMOGRAFICO (PREVISIONE CRESCITA MEDIA ANNUA + 1,04) COEFFICIENTE INCREMENTALE DPR 258/90 (1,5) TIPO DI SEPOLTURA ANNO TOMBA LOCULO OSSARIO CAPPELLA TOTALE 2014-49,31 383,30 186,84 7,54 528,38 792,57 2015-129,04 279,48 173,54 0,00 323,99 485,98 2016-210,23 174,53 160,11-7,62 116,79 175,19 2017-292,87 68,42 146,54-15,31-93,23-139,84 2018-377,00-38,84 132,82-23,09-306,11-459,16 2019-462,61-147,28 118,96-30,95-521,88-782,81 2020-549,74-256,90 104,96-38,88-740,56-1.110,84 2021-638,39-367,72 90,81-46,90-962,19-1.443,29 2022-728,57-479,74 76,52-55,01-1.186,81-1.780,21 2023-820,32-592,99 62,07-63,20-1.414,43-2.121,64 2024-913,63-707,47 47,48-71,47-1.645,09-2.467,64 2025-1.008,54-823,19 32,74-79,83-1.878,83-2.818,24 2026-1.105,05-940,18 17,84-88,28-2.115,67-3.173,50 2027-1.203,18-1.058,44 2,78-96,81-2.355,65-3.533,47 2028-1.302,94-1.177,98-12,43-105,44-2.598,79-3.898,19 2029-1.404,37-1.298,83-27,80-114,15-2.845,14-4.267,72 2030-1.507,46-1.420,99-43,32-122,96-3.094,73-4.642,10 2031-1.612,25-1.544,47-59,01-131,85-3.347,59-5.021,38 2032-1.718,74-1.669,29-74,87-140,84-3.603,75-5.405,62 2033-1.826,96-1.795,47-90,88-149,92-3.863,24-5.794,86 2034-1.936,93-1.923,02-107,07-159,10-4.126,11-6.189,17 Di seguito si riportano le potenziali disponibilità dei Cimiteri stante la definizione delle aree evidenziata nelle tavole del PRC. TABELLA O - NUOVE DISPONIBILITÁ POSTI SEPOLTURA TIPO DI SEPOLTURA TOMBA LOCULO OSSARIO CAPPELLA TOTALE 3.012* 2.288 1.314 315 6.929 * Il dato relativo alle nuove disponibilità di tombe tiene conto dei posti destinati gli inumati (480 unità), ai non cattolici (416 unità) alle fosse comuni (438 unità) e per la restante parte alle tombe trentennali totali. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 16

Le disponibilità previste, come risulta dalla precedente tabella O, soddisfano ampiamente il fabbisogno stimato. A riguardo si tengano in considerazione, inoltre, i seguenti fattori: 1. a distanza di dieci anni dall adozione del presente piano (ed eventualmente su volontà dell Amministrazione comunale anche prima) la legge impone una revisione del piano per verificare se gli andamenti previsti corrispondono alla realtà; 2. nel Cimitero di Piazza della Divina Misericordia il PRC lascia all interno dello spazio recintato ancora ampi spazi per gli ampliamenti delle tombe e dei loculi; 3. il tasso di cremazione ipotizzato potrebbe contestualmente aumentare di un ulteriore 10% come nel trend ipotizzato da Regione Lombardia; 4. le fasce di rispetto cimiteriale, anche così come ridefinite nella proposta di riduzione, garantiscono amplissimi margini per eventuali nuove realizzazioni di strutture. 5. MODALITA OPERATIVE Il PRC è stato calcolato per un fabbisogno di posti salma stimato fino al 2034. Per l arco di tempo considerato è da prevedere, dopo un decennio dall adozione, una revisione che verifichi l effettiva propensione delle famiglie verso le differenti tipologie di sepolture e pratica funebre, oggi stimate e, come possibile, soggetta ad errori di valutazione. Difatti le ipotesi effettuate possono variare sia per una diversa risposta verso la cremazione sia per la naturale propensione verso la inumazione. 5.1 LE POLITICHE DI SEPOLTURA Il piano assume come riferimento che le attuali politiche di sepoltura possano rimanere invariate. In realtà nel corso del tempo ciò non è detto che avvenga. Si è assunto come dato che la pratica della cremazione a Desio possa incrementarsi di un ulteriore 10%, rispetto al dato attuale del 20% in linea con i parametri regionali. Detti parametri prevedono che l incremento possa essere anche più elevato (fino al 20%) e la politica regionale relativa alla realizzazione di impianti di cremazione è orientata infatti al raggiungimento del 40%. Pur risultando, dal punto di vista della dotazione degli spazi, garantito il fabbisogno per i prossimi venti anni, si potranno comunque operare scelte volte a favorire una minore necessità di interventi realizzativi, sia attraverso la limitazione delle concessioni cimiteriali in assenza di salma sia attraverso variazioni regolamentari tese a favorire il riuso degli spazi. In questi aspetti, le decisioni che verranno prese potranno portare a una più o meno veloce saturazione dei PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 17

posti disponibili e di conseguenza ad una differente politica di intervento per la realizzazione dei manufatti. ORGANIZZAZIONE DEL RITUALE: 5.2 IL RITUALE DELLA INUMAZIONE Il paesaggio dei cimiteri attuali in altre zone del Paese è diventato sempre più cementificato. Fortunatamente a Desio ciò è ben limitato, vista la recente costruzione del cimitero di Piazza della Divina Misericordia, e gli usi e le consuetudini locali consentono di mantenere modalità di progettazione cimiteriale a misura d uomo. Il PRC mantiene buona parte delle soluzioni già presenti, in particolare per il sistema di inumazione, ed evita interventi stravolgenti, limitandosi invece ad un riordino dell esistente, per quanto riguarda il cimitero di viale delle Rimembranze. In altre zone del Paese laddove permane il campo ad inumazione i tentativi di darne una soluzione architettonica si scontrano con gli interessi economici dei marmisti che spesso, in nome della libertà di espressione, contrabbandano copie senza valore di decori prodotti in forma industriale. Allo stesso tempo le necessità di contenimento della spesa di gestione cimiteriale sta influendo sui processi organizzativi per dar luogo a sepolture in modo più veloce, meccanizzate, meno faticose per il personale. Il risultato è un forte impatto con le tradizioni locali, con i tempi e le procedure proprie di una ritualità che è un bisogno primario di chi dà sepoltura ad un proprio caro. L effettuazione di buche in forma meccanica con escavatori, il riempimento delle stesse e ora anche la calata del feretro con sistemi meccanici, sono ormai soluzioni ineludibili. Ma diversi possono essere i metodi per raggiungere uno stesso scopo: a) innanzitutto le buche possono essere scavate in orari non coincidenti con quelli di seppellimento, senza quindi la presenza dei parenti; b) analogamente il riempimento, ad esclusione di un piccolo strato di terra al momento dell ultimo addio al feretro; c) la calata del feretro deve essere pensata con strumentazioni silenziose e di basso impatto visivo. Il campo di inumazione deve essere progettato nel suo insieme, prevedendo gli opportuni varchi per i mezzi di servizio, ma studiando come organizzarlo in funzione del suo utilizzo in fasi temporali diverse: - accesso per macchine operatrici; - accesso per la cerimonia di sepoltura; - spazi consentiti per l affollamento dei dolenti nell intorno della buca, con adeguato sistema di protezione; - spazi protetti (tenda) per cerimonie di sepoltura in presenza di agenti atmosferici sfavorevoli PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 18

(pioggia, solleone, ecc.); - percorsi adeguati di accesso alle sepolture, con particolare attenzione alle persone con difficoltà motorie; - segnaletica per la pronta individuazione dei luoghi. 5.3 IL RITUALE DELLA TUMULAZIONE Il rituale della tumulazione prevede l introduzione del feretro nel tu- mulo, con calata in profondità o con alzata e introduzione (frontale o laterale) nel posto salma. In tutti i casi è ormai previsto l utilizzo di mezzi meccanici (cosiddetti alza o calaferetri). Anche in questo caso è rilevante l utilizzo di sistemi di limitato impatto visivo, ben mantenuti, periodicamente controllati. È comunque difficile prevedere soluzioni alternative. Altro elemento del rituale è la chiusura del manufatto; elemento simbolico, ma al tempo stesso di osservanza di disposizioni normative. È preferibile utilizzare soluzioni che consentano la chiusura rapida, quindi piastre prefabbricate, sigillate con opportuni prodotti. 5.4 IL RITUALE DELLA CREMAZIONE Con la crescita del ricorso alla cremazione, una soluzione per la quale la ritualità è stata fino ad ora scarsamente valutata, occorre pensare al rito accompagnatorio anche per tale pratica funebre. Finora abbiamo posto attenzione alla ritualità con la quale si saluta il proprio caro, cioè alla cerimonia civile o religiosa precedente alla cremazione vera e propria. È da dedicare particolare attenzione al momento di consegna dell urna cineraria, che è di grande intensità emotiva per i parenti, da farsi con personale capace (per portamento, vestiario e sensibilità). È pure importante già fin d ora normare con precisione le modalità di dispersione delle ceneri; a tale fine è stata prevista un area appositamente destinata e progettata all interno del cimitero di piazza della Divina Misericordia. 5.5 SICUREZZA DEI VISITATORI E DEGLI OPERATORI CIMITERIALI La sicurezza dei visitatori è garantita dall utilizzo oculato di mezzi meccanici, ma soprattutto evitando che possano permanere due situazioni di pericolo: a) botole o fosse aperte non dotate di adeguata protezione nell intorno; b) dislivelli superiori a 1 metro non protetti adeguatamente. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 19

5.6 SICUREZZA DELLE OPERE D ARTE La sicurezza per le opere d arte è garantita con periodiche frequentazioni dei cimiteri dal servizio di operatori cimiteriali, presenti al lavoro. È opportuno prevedere saltuari pattugliamenti da parte di mezzi del Comando dei Vigili Urbani in funzione preventiva. Anche a cimitero chiuso può infatti sussistere interesse di qualche malintenzionato per rubare statue, basso o altorilievi di pregio. Più complicato, per l estensione dei luoghi, l uso di apposite apparecchiature antintrusione o antifurto in genere. È utile inoltre prevedere una schedatura, anche con rilievo fotografico dell esistente, delle sepolture di pregio storico e artistico dell intero colonnato e inoltre delle altre tombe che, per motivi storico o artistici, si ritenesse di preservare nei cimiteri del Comune. 5.7 RIDUZIONE O ABBATTIMENTO DI BARRIERE ARCHITETTONICHE Per le aree cimiteriali vige la normativa relativa all abbattimento delle barriere architettoniche. Al fine di agevolare l accesso al cimitero dell utenza con problemi motori, è da prevedere la presenza di parcheggi riservati. Il posto riservato evidenziato con apposita segnaletica, dovrà essere in aderenza al passaggio pedonale o con dislivello massimo di 2,5 cm. ed avere una larghezza minima di mt. 3.00 per garantire la possibilità al disabile il posizionamento della carrozzella all esterno del veicolo. È consigliabile prevedere la possibilità di accesso all interno del perimetro cimiteriale di mezzi privati di utenti con problemi motori, previa esposizione dell apposito contrassegno. I vialetti interni al cimitero hanno un andamento quanto più possibile lineare evitando salti di quota. Il dimensionamento e la sezione stradale dovranno essere eseguite secondo la normativa vigente in materia di disabili. Il superamento di dislivelli superiori al limite di legge, siti all interno del cimitero, saranno garantiti dalla presenza di rampe, con pendenza nelle prescrizioni di legge, eseguite con materiale antisdrucciolevole simile a quello utilizzato nei percorsi, tenuto conto della particolarità dei luoghi e dei dislivelli orografici. 5.8 LE TOMBE DI PREGIO STORICO-ARTISTICO È compito del Comune individuare quali tombe, indipendentemente dal fatto che presentino un particolare pregio architettonico, debbano essere salvaguardate, ripristinate, rifatte, per onorare il ricordo di persone alle quali siano stati riconosciuti particolari meriti o che abbiano concorso ad eventi significativi. Si è previsto di assoggettare, nel cimitero principale di Desio, l intera zona porticata, la zona dell ingresso con valore storico monumentale e una serie di cappelle ed elementi edilizi per il loro valore storico, artistico e testimoniale, così come indicato nella tavola 04b. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 20

5.9 GLI SPAZI DI RIPOSO, MEDITAZIONE E SOCIALIZZAZIONE Il cimitero moderno è uno dei pochi posti di socializzazione delle nostre città, come lo sono divenuti gli ospedali, i supermercati, gli ipermercati. La particolarità del cimitero, rispetto agli altri luoghi, è che la frequentazione è principalmente di persone anziane, con necessità particolari date dal loro stato (fisico ed emotivo). Il cimitero diviene per queste persone un rifugio, un luogo di incontro, di condivisione di esperienze e di sofferenze. La tomba è al tempo stesso elemento che ricorda il dolore e che dà sicurezza; in un certo senso è considerata una proprietà, assieme ai ricordi che vi sono contenuti. È per questo motivo che si sono effettuate scelte progettuali capaci di esaltare queste caratteristiche: grande attenzione al mantenimento e al rinnovo delle dotazioni di verde esistenti e, ove possibile, un suo incremento; individuazione di apposite zone di sosta per il riposo e la socializzazione, dove le distanze dall ingresso e dai parcheggi consiglia la presenza di panchine; distanze dalle fontanelle e dai contenitori di rifiuti contenute; percorsi chiari, da dotare di segnalazioni adeguate. 5.10 LA NUOVA DISCIPLINA EDILIZIA PROPOSTA IN ZONA DI RISPETTO CIMITERIALE Premesso che il Comune di Desio a seguito della formazione del nuovo cimitero è ampiamente dotato di spazi per futuri ampliamenti. La normativa in merito alla fascia di rispetto cimiteriale è governata dalle seguenti leggi e decreti: - Art. 338 del Regio Decreto n.1265 del 1934 - Art. 28 comma 1 della Legge n.166 1 agosto 2002 Sostanzialmente...Il Consiglio Comunale può approvare, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la costruzione di nuovi cimiteri o l ampliamento di quelli già esistenti ad una distanza inferiore a 200 metri dal centro abitato, purché non oltre il limite di 50 metri, quando ricorrano, anche alternativamente, le seguenti condizioni: a) risulti accertato dal medesimo consiglio comunale che, per particolari condizioni locali, non sia possibile provvedere altrimenti; b) l impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade pubbliche almeno di livello comunale, sulla base della classificazione prevista ai sensi della legislazione vigente, o da fiumi, laghi o dislivelli naturali rilevanti, ovvero da ponti o da impianti ferroviari. c) per dare esecuzione ad un opera pubblica o all attuazione di un intervento urbanistico... Già in sede di approvazione definitiva del PGT dell anno 2009, il Consiglio Comunale accoglieva un osservazione volta alla riduzione della fascia di rispetto di cimiteriale, a cui non si è potuto dare seguito PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 21

per mancanza del PRC. Viene quindi finalmente definita in questa proposta la riduzione delle fasce di rispetto secondo quanto segue. Cimitero di via Rimembranze L intervento mira a una razionalizzazione dei confini ridefinendo e uniformandoli alle dimensioni degli spazi pubblici circostanti. A nord, vista la presenza di edificazione, a seguito della normativa esistente, la fascia di rispetto è proposta in riduzione fino al limite consentito di 50 metri. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 22

Cimitero di via della Divina Misericordia Il cimitero della Divina Misericordia e situato al confine sud del territorio comunale, ed è contornato da ampi spazi verdi. Pertanto si è ritenuto di ridurre la fascia di rispetto uniformandola al sistema viabilistico che circonda il cimitero e comunque garantendo a nord un ampiezza di 115 metri, a est di 112 metri, a sud di 200 metri e ad ovest di 130. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 23

6. LINEE GUIDA DEL PROGETTO Una visione estremamente suggestiva che si ha degli spazi cimiteriali è quella di luoghi che custodiscono i segni dello scorrere del tempo e degli eventi. La perdita di forma, di relazione tra lo spazio costruito e quello naturale, la perdita di qualità e di identità, è stato un processo che ha coinvolto negli ultimi cinquanta anni la città, come i cimiteri. Con la perdita di monumentalità il cimitero ha abbandonato il ruolo di luogo di incontro e scambio, riducendosi ad attività di servizio insediata in un area urbana di scarsa dignità progettuale. Il nuovo Piano Regolatore Cimiteriale del Comune di Desio intende ricostruire il dialogo interrotto tra i cimiteri e il loro contesto. Come le mura erano il simbolo della città storica, il recinto è l emblema del cimitero; la cesura tra la città e il suo doppio deve recuperare la sua qualità originaria, di elemento con una propria riconoscibilità urbana e ambientale. La risposta è nell architettura. L incontro tra il margine urbano e il recinto deve trasformarsi da spazio di risulta a luogo di progetto, offrendo una risposta ai bisogni della città e ai valori della memoria. Il Piano Cimiteriale si articola principalmente su due livelli, che spaziano dagli aspetti urbani ai temi ambientali, fino alla scala architettonica. Dal punto di vista strettamente funzionale il Piano si occupa del dimensionamento futuro delle strutture cimiteriali, in funzione del fabbisogno stimato sulla base delle proiezioni statistiche dei dati demografici. Inoltre individua elementi e funzioni filtro a scala urbana, capaci di riqualificare la relazione tra ciascun cimitero ed il proprio contesto. Gli aspetti ambientali riguardano in primo luogo l adozione di misure di controllo per monitorare lo sviluppo di eventuali rischi di inquinamento dovuti alla presenza delle sepolture. Il Piano approfondisce l impatto delle strutture cimiteriali sull ecosistema ambientale e norma gli interventi necessari per la tutela delle acque e del suolo. L altro livello è quello architettonico, finalizzato al recupero della qualità originaria delle strutture, della solennità e monumentalità perdute, anche attraverso interventi progettuali mirati che invoglino i privati a produrre monumenti funebri di più alta qualità formale, come è stato nei decenni che hanno seguito la fondazione dei cimiteri. Il cimitero storico, con la variabilità della sua articolazione, è stato il principale modello di riferimento per le soluzioni tipologiche e gli spunti progettuali proposti, che sono sempre scaturiti dall analisi dell esistente, cercando di recuperare le qualità latenti emerse preliminarmente. L architettura è, ancora una volta, la chiave della riqualificazione del sistema cimiteriale e degli spazi intermedi, che possono essere recuperati alla città. Dal momento che soprattutto il cimitero di via delle Rimembranze si è sviluppato secondo criteri dati dall emergenza del reperimento dei posti salma, prima della costruzione del cimitero di piazza delle Divina PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 24

Misericordia, il Piano si propone di guardare oltre i termini previsti dalla legge per l individuazione di Linee Guida generali, che tengano in conto di scenari che è realistico prevedere. Il Piano si fa carico del soddisfacimento di una serie di presupposti urbanistici e socio-culturali importanti, che in alcuni casi travalicano coscientemente i tempi di applicazione dello strumento stesso. Uno dei principali obiettivi del Piano è la conservazione degli spazi della memoria, attraverso una normativa di tutela delle parti storiche; è infatti possibile pensare ad un restauro delle parti storiche e monumentali attraverso progetti unitari finalizzati al recupero della qualità materica e formale dei manufatti ed al loro mantenimento in uso, al fine di limitarne il rischio di abbandono. Altra finalità è la riqualificazione architettonica e ambientale del sistema dei cimiteri attraverso prescrizioni normative che prevedano il miglioramento dell inserimento ambientale, un maggior controllo dell attività dei privati e di chi opera all interno delle strutture, e l incentivo alla realizzazione di monumenti funebri di pregio. Il Piano si propone di ottimizzare la gestione delle strutture esistenti e di limitarne la crescita attraverso il raggiungimento della massima efficienza del sistema; questa ultima finalità è indispensabile per evitare il rischio di abbandono futuro degli spazi cimiteriali previsto in base all aumento delle nuove scelte funerarie (cremazione) e alla diminuzione della mortalità. Il Piano si pone quindi come obiettivo la ricerca di utilizzi alternativi per le parti fuori standard e l ottimizzazione di utilizzo degli spazi esistenti. Il Piano mira a riqualificare gli spazi di inumazione, privilegiando l uso di elementi unitari, organizzati in modo conforme alla partitura delle architetture circostanti, per sottolineare il disegno del cimitero. E indispensabile concepire i campi di inumazione come vere e proprie architetture a cielo aperto, progettate di volta in volta sia per quanto riguarda le soluzioni di arredo che l organizzazione formale e il disegno dei percorsi e del manto vegetale. In relazione all immagine e alla qualità ambientale dei campi di inumazione sono le sepolture distinte, che appaiono essere uno dei fattori di maggior scadimento formale all interno del cimitero. Queste ultime, per favorire il decoro generale e la riqualificazione di campi di inumazione altrimenti disordinati, dovrebbero essere manufatti di elevata qualità formale, oggetto di progettazione più attenta e controllati da normative dettagliate riguardanti i materiali, le forme e le dimensioni consentite. Altro fattore di riqualificazione è la previsione di interventi architettonici puntuali legati all inserimento negli spazi liberi minori di elementi di arredo o di memoria, come vasche d acqua e monumenti scultorei, anche ad opera di privati. Tra gli obiettivi del Piano vi è inoltre il miglioramento delle dotazioni di servizio, con il reperimento di spazi di deposito e percorsi alternativi adeguati alle esigenze delle singole strutture, e con il reperimento di aree destinate ai servizi richiesti dalla normativa. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 25

6.1 OBBIETTIVI Gli obbiettivi che il piano si è posto sono i seguenti: A) analizzare per un periodo sufficientemente esteso l evoluzione delle sepolture nei due cimiteri di Desio. Il rilevamento dello stato di fatto e le simulazioni condotte si ritengono sufficienti a documentare lo sviluppo della mortalità, delle sepolture attese e la distribuzione tipologica delle stesse in un arco di tempo che va dal 2013 al 2034. B) individuare soluzioni di riorganizzazione interna al perimetro dei due cimiteri esistenti al fine di raggiungere il soddisfacimento dei requisiti richiesti rispetto all andamento della mortalità prevista. 6.2 AREE DI INTERVENTO Nel documento di pianificazione cimiteriale sono state individuate, delle aree di intervento al fine di rendere uniforme e/o migliorare le zone che si distinguono per caratteri comuni o accomunabili. 6.3 TUTELA E CONSERVAZIONE Il PRC individua specifici ambiti di tutela e valorizzazione, nel cimitero di viale delle Rimembranze (Tav. 04b). Nel cimitero di piazza della Divina Misericordia vengono invece prescritti i particolari architettonici dei monumenti funebri al fine di mantenere l omogeneità con quanto originariamente progettato (Tavv. 09, 10, 11 e 12). Per i monumenti posti nel cimitero di viale delle Rimembranze vengono prescritte solo le dimensioni dell ingombro per le tombe. 6.4 VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE Si tratta di aree che per la loro collocazione e per le loro caratteristiche, necessitano di essere valorizzate attraverso interventi di manutenzione, nonché di interventi di pulizia stilistica in modo da evidenziare quelle che sono le peculiarità dei luoghi. 6.5 RICONFIGURAZIONE MORFOLOGICA Si tratta di aree che per la loro adiacenza ad aree specifiche, e/o in quanto strategiche per una processo di uniformità e valorizzazione del cimitero necessitano una riconfigurazione sia stilistica e/o funzionale. 6.6 SATURAZIONE E COMPLETAMENTO Si tratta di quelle aree già stilisticamente definite ma con spazi per sepolture ancora da completare. In tal caso si prevede il mantenimento dei caratteri stilistici degli spazi circostanti. PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 26

6.7 CRESCITA ED ESPANSIONE Sono quelle aree in cui è previsto l ampliamento degli spazi rispettando e coordinandosi con i caratteri stilistici degli spazi analoghi all interno del singolo cimitero. 6.8 CIMITERO DI VIA DELLE RIMEMBRANZE Localizzazione e descrizione Il cimitero principale del Comune di Desio si colloca in una zona relativamente centrale del territorio comunale con due accessi principali da via delle Rimembranze ed un ingresso di servizio lungo via Gabellini. La superficie complessiva è molto estesa ed organizzata sostanzialmente, seguendo l impianto del cimitero tradizionale, in circa 36 campi di inumazione (destinati a tombe perpetue, trentennali e comuni), cappelle private (sia isolate che disposte lungo un porticato a carattere tradizionale) ed una serie di loculi e ossari accorpati in blocchi organizzati su più livelli. Applicazione ambiti di intervento Il cimitero viene suddiviso in ambiti di intervento che, nel caso specifico di quello di via delle Rimembranze, vengono individuati come: - zona monumentale quella parte che raccoglie il Famedio, l area destinata ai caduti e alle targhe delle varie associazioni benefiche ecc.; - zona storica i lunghi portici che delimitano la parte ovest del cimitero opposta ai due ingressi principali. All interno di queste porzioni del cimitero si propongono degli interventi di tipo omogeneo che ne garantiscano il mantenimento dei caratteri stilistici e di rappresentatività dei luoghi. Scelte progettuali L impianto attuale del cimitero di via delle Rimembranze non prevede un futuro ampliamento oltre il perimetro già occupato; per questa ragione l intervento proposto consiste in una riorganizzazione complessiva delle aree funzionali, ordinando gli spazi e stabilendo delle precise gerarchie. Nel dettaglio gli interventi proposti saranno caratterizzati da: 1) riorganizzazione dei campi esistenti attraverso il disegno dei per- corsi interni e degli accessi; 2) consolidamento del viale principale, in asse con il primo ingresso su via delle Rimembranze, di rappresentanza, attraverso la destinazione a tombe perpetue lungo i percorsi principali; 3) riorganizzazione della zona monumentale attraverso una serie di azioni puntuali: PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 27

- raccolta in un unico manufatto di tutte le targhe delle Associazioni; - geometrizzazione delle aree destinate a verde; - posizionamento di alcune panchine negli spazi di sosta. 4) manutenzione straordinaria della zona storica del portico previa analisi che evidenzi le specifiche necessità delle sue parti costitutive; 5) realizzazione di un ballatoio di accesso ai loculi più alti per la porzione degli stessi adiacente all ingresso di servizio; 6) la viabilità interna al cimitero viene confermata nella sua struttura complessiva con qualche modifica affinché i percorsi presentino un andamento quanto più possibile semplice e regolare, in relazione alle principali direttrici di accesso, ed essere privi di strozzature, arredi, ostacoli di qualsiasi natura che riducano la larghezza utile di passaggio o che possano causare infortuni. La loro larghezza, comunque non inferiore a 90 cm., deve essere tale da garantire la mobilità e le aree di manovra da parte di una persona su sedia a ruote. Questo tipo di interventi ovviamente potrà essere realizzato sul medio e lungo periodo, mano a mano che le aree diventeranno disponibili, ma risulta importante alla luce del presente studio ipotizzare un disegno complessivo e unitario dell intera area cimiteriale. Considerazioni sui servizi presenti All interno del recinto del cimitero sono presenti servizi di varia natura e in diverse condizioni di manutenzione. Analizzando le dotazioni dei servizi presenti si intende ottimizzare quelli già esistenti e adeguarli alle normative igienico-sanitarie attuali. Considerando le differenti tematiche è possibile sintetizzarle come di seguito descritto: 1) il cimitero è dotato di servizi igienici per il personale addetto e per il pubblico, questi ultimi hanno le caratteristiche di accessibilità per i disabili e sono posizionati in zona appartata, anche se ben segnalata e facilmente accessibile; di questi, viste le condizioni attuali, si rende necessario prevedere una ristrutturazione; 2) la normativa prevede che sia presente almeno una camera mortuaria per ogni comune, essendone stata realizzata una con tutte le caratteristiche di legge nel cimitero di piazza della Divina Misericordia ed essendo l edificio esistente all interno del cimitero di via delle Rimembranze di dimensioni troppo ridotte per questa funzione, si opta per la destinazione dello stesso ad un uso temporaneo di deposito delle casse e a locale per il custode e per gli addetti a seguito di opportuna ristrutturazione; PIANO REGOLATORE CIMITERIALE - RELAZIONE 28