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Repubblica italiana Provincia Autonoma di Trento Istituto Comprensivo di Cavalese Piazza Verdi, 6 38033 Cavalese (TN) - 0462-340314 - fax 0462-342294 SEGR.CAVALESE@scuole.provincia.tn.it ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO D ISTITUTO TRIENNALE Prot. icca_tn-22/02/2017-0000805 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la legge provinciale n. 05 del 07.08.2006 che definisce ai sensi delle norme di attuazione dello Statuto di Autonomia il sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino ; VISTA la legge provinciale n. 10 del 22.06.2016, recante la Riforma del sistema educativo di istruzione e formazione della provincia di Trento che dà attuazione, nel rispetto delle prerogative statutarie alla Legge n. 107 del 13.07.2015, recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; VISTO l Atto d Indirizzo concernente l Individuazione delle priorità politiche del Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca per l anno 2016; VISTO l Art. 56 della L.P. 10/2017 avente per oggetto i Piani di studio delle istituzioni scolastiche e formative ; VISTO l Art. 56 bis della L.P. 10/2017 avente per oggetto lo Sviluppo di un sistema educativo trilingue ; VISTO il piano provinciale per la scuola digitale; VISTO il Rapporto di Autovalutazione d Istituto (RAV) e il Piano di Miglioramento; VISTI i compiti posti in capo al Dirigente dell Istituzione ed in particolare le funzioni programmatorie e di indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione ai sensi degli Artt.23 e 99 secondo comma della L.P. 10/2016, modificante la L.P. 05/2006; PRESO ATTO che, l art.18 della predetta legge, prevede: c.1: Le istituzioni scolastiche e formative adottano il progetto d'istituto, che ha la durata di tre anni scolastici, con la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica, secondo principi di leale collaborazione e partecipazione e in coerenza con gli indirizzi generali e programmatici del governo provinciale e con gli obiettivi generali propri dei diversi cicli scolastici. Il progetto d'istituto è approvato entro il mese di febbraio dell'anno scolastico che precede il triennio di riferimento. Il progetto d'istituto può essere rivisto annualmente entro il mese di febbraio; c.2: Il progetto d'istituto è il documento che esplicita l'identità culturale e progettuale delle istituzioni e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa e facendo riferimento alle iniziative individuate o da individuare in collaborazione con le istituzioni e gli altri soggetti del territorio per le finalità previste da questa legge. Il progetto d'istituto garantisce la coerenza dei propri contenuti e scelte con lo statuto

dell'istituzione, con la dinamica delle risorse finanziarie, umane e organizzative assegnate all'istituzione. c.3: Il progetto d'istituto, nel rispetto delle diverse opzioni metodologiche e della competenza didattica, metodologica e valutativa del personale docente, contiene l'offerta formativa e in particolare: a) le scelte educative e i piani di studio dell'istituzione scolastica e formativa; b) i progetti e le attività che costituiscono l'offerta formativa complessiva anche con riguardo alle iniziative di educazione permanente nonché di formazione in apprendistato e di alta formazione professionale, in attuazione delle politiche del lavoro; c) la progettazione curriculare ed extracurriculare che le singole istituzioni adottano nell'ambito della loro autonomia; tale progettazione comprende anche l'attività didattica alternativa all'insegnamento della religione cattolica e le attività di sostegno, di orientamento e di formazione integrata, valorizzando l'acquisizione di esperienze nell'ambito del sociale, della cooperazione, della solidarietà; c-bis) le principali caratteristiche dei profili professionali coerenti con il progetto di istituto; d) le misure per l'integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali; e) la ripartizione dell'orario complessivo secondo quanto previsto dall'articolo 56, comma 2, e i criteri per la formazione delle classi nel rispetto di quanto stabilito dalla Provincia ai sensi dell'articolo 86; f) criteri per l'autoanalisi e la valutazione dei processi e dei risultati conseguiti in ordine agli obiettivi; g) le effettive opportunità di coinvolgimento delle famiglie e degli studenti nell'attività della scuola; h) le iniziative d'informazione e di comunicazione da realizzare, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 5; h-bis) i progetti e le iniziative per il raggiungimento degli obiettivi formativi indicati dall'articolo 2, comma 1, lettere d), f) e n), indicando le necessarie risorse umane, comprese quelle derivabili dalla valorizzazione delle professionalità interne, nonché le dotazioni finanziarie. c.4: Nel rispetto degli indirizzi generali per l'attività, la gestione e l'amministrazione della scuola e tenendo conto delle proposte della consulta dei genitori e, per le istituzioni del secondo ciclo, della consulta degli studenti, il consiglio dell'istituzione approva il progetto d'istituto, sulla base di quanto deliberato dal collegio dei docenti in relazione agli aspetti di programmazione dell'azione didattico-educativa, secondo quanto previsto dall'articolo 24, comma 2. c.5: Il progetto d'istituto è pubblico e reso disponibile sul sito internet dell'istituzione, che ne cura la consegna agli studenti all'atto dell'iscrizione, anche in estratto. Il progetto d'istituto è trasmesso al competente dipartimento provinciale. c.6: Nelle istituzioni scolastiche e formative frequentate da un numero significativo di studenti provenienti dai comuni mocheni e da quello cimbro individuati dall'articolo 01 del decreto legislativo n. 592 del 1993 è prevista la realizzazione di specifici progetti o interventi per la tutela e la promozione della conoscenza della lingua e della cultura mochena e cimbra. Il numero degli studenti è individuato secondo criteri stabiliti dalla Provincia, sulla base di un'intesa definita con la conferenza delle minoranze linguistiche di cui all'articolo 6 della legge provinciale n. 4 del 1999. TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti in occasione degli incontri formali ed informali; delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali

presentate dagli Enti Locali e dal Servizio socio-sanitario del Territorio; delle risultanze del processo di autovalutazione dell Istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione e nello specifico delle criticità da esso emerse; VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali ed internazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e provinciale, a parità di indici di background socio-economico e familiare; gli esiti delle prove interne in ingresso ed uscita dai quattro bienni e strutturate per competenze; PREMESSO che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla legge n.10/2016; che l obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l identità dell istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Progetto Triennale d Istituto; che il collegio dei docenti è chiamato ad elaborare il Progetto Triennale d Istituto ai sensi del comma 4 della Legge provinciale n.10/2016 sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico; come l effettiva realizzazione del Progetto resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa Istituzione scolastica delle risorse umane e strumentali ivi individuate; che il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di febbraio per tener conto di eventuali modifiche necessarie; EMANA Il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti orientativo della Pianificazione dell Offerta Formativa triennale e dei processi educativi e didattici. Il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Progetto d Istituto che decorre dall anno scolastico 2016-2017 nell esercizio della sua discrezionalità tecnica. Per l elaborazione del documento il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni: l elaborazione del PdI deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell utenza; l Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission già condivise e dichiarate, nonché al patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l immagine della scuola; È pertanto necessario: rafforzare i processi di costruzione del curricolo verticale e caratterizzante l identità dell istituto; strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell esercizio del

diritto-dovere all istruzione; Dalla legge 10/2016 l Istituto ha determinato dei precisi punti per l elaborazione del Progetto Triennale d Istituto: nell area del curricolo e delle competenze di Cittadinanza: migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per plesso, ordine di scuola, curricolo d istituto); promuovere l innovazione didattico-educativa e della didattica per competenze così come formulata nelle indicazioni concernenti i piani di studio provinciali; superare la dimensione trasmissiva dell insegnamento e modificare l impianto metodologico in modo da contribuire, mediante l azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione nelle lingue straniere, competenze logico- matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); implementare un sistema di valutazione secondo criteri unitari condivisi mediante prove comuni per discipline e classi parallele al fine di garantire equità negli esiti; individuare percorsi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica nelle due aree delle competenze comunicativo-relazionali e dei comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale; promuovere una didattica centrata sull alunno al fine di sviluppare competenze personali legate alla capacità di agire efficacemente nelle diverse situazioni e all acquisizione dell autonomia nell organizzazione dello studio; orientare i percorsi formativi offerti nel PdI, al potenziamento delle competenze linguistiche, logico-matematiche, scientifiche e digitali; nell area del successo formativo e dell inclusione: operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; potenziare l inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali, con interventi di personalizzazione dei percorsi formativi nell ambito di un inclusività che coinvolga tutto l Istituto; monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di potenziali casi DSA/BES) intensificando i percorsi di screening; abbassare le percentuali di insuccesso, di dispersione e abbandono; implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell offerta formativa e del curricolo; nell area della comunicazione: migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti; intensificare i rapporti con le famiglie e i momenti di confronto in un ottica di collaborazione; migliorare la trasparenza e le possibilità di accesso ad informazioni e materiali

prodotti dall Istituto grazie al sito Web; nell area dello sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all interno dell istituzione; acquisire curriculum, esperienze formative del personale per gestire al meglio le risorse umane; operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo; nell area della formazione: promuovere l uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell innovazione metodologico- didattica; implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; nell area dell orientamento e della continuità: rafforzare le procedure per l orientamento e la continuità educativa tra diversi ordini di scuola; realizzare azioni specifiche di accompagnamento dell alunno negli anni ponte; nell area dell integrazione con il territorio: accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, intese e progetti al fine di rendere l offerta formativa sempre più rispondente alle esigenze culturali, sociali ed economiche della nostra vallata; valorizzare l identità specifica della comunità (mediante la promozione del patrimonio artistico, culturale) coniugata ad una dimensione irrinunciabile di apertura alle dimensioni europea e globale; nell area dell autovalutazione di Istituto: implementare il sistema di autovalutazione previsto dall Art.27 della legge 10/2016 con la raccolta e l elaborazione di dati utili all analisi della qualità del servizio scolastico; implementare il piano di miglioramento; nell area delle dotazioni strumentali e innovazioni tecnologiche: ampliare la dotazione tecnologica e l offerta di formazione nell ambito delle tecnologie digitali per la promozione dell uso delle tecnologie nella didattica quotidiana; garantire a tutti i plessi l accesso alle tecnologie più funzionali allo scopo di supportare la propria azione educativa; avvalersi di tutte le tecnologie disponibili al fine di ridurre i costi di gestione e di agevolare l attività lavorativa del personale nell area della sicurezza: aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle procedure, dei comportamenti corretti in caso di emergenza e delle tematiche inerenti la sicurezza nel posto di lavoro; attuare correttamente i piani di sicurezza con il coinvolgimento di tutto il personale; collaborare con Enti locali per una continua manutenzione e messa in sicurezza degli edifici. Il Progetto dovrà pertanto includere: l'offerta formativa; il curricolo verticale caratterizzante;

le attività progettuali; i regolamenti; quanto previsto dalla Legge n.10/2016 Artt.56 e 56 bis relativamente ai piani di studio provinciali e d istituto, l articolazione dell orario scolastico e il quadro attuativo del progetto trilingue; le iniziative di eccellenza per gli studenti sui temi della legalità, dell affettività, della sicurezza e della tutela ambientale; il piano annuale dell aggiornamento per il personale docente ed ATA; la definizione delle strategie al fine di dare attuazione ai principi delle pari opportunità, al contrasto ai pregiudizi di genere, alle discriminazioni di razza e religione, (con specifico impegno alla realizzazione di attività di sensibilizzazione rivolte al territorio e alle famiglie degli alunni); percorsi formativi e iniziative dirette all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti; azioni volte all integrazione degli alunni stranieri; azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e del personale attraverso il Piano Provinciale per la Scuola Digitale; Il Progetto viene elaborato dal Dirigente Scolastico coadiuvato da un gruppo di lavoro indicato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi e delle scelte di gestione e di amministrazione definite in premessa. Il piano è approvato dal Consiglio dell Istituzione. Ai fini della predisposizione del PdI, il Dirigente promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dalla consulta dei genitori e da tutto il personale. Il Dirigente Scolastico Prof. Marco Felicetti Cavalese 22 febbraio 2017