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Transcript:

L evoluzione del Risk Management in uno scenario in trasformazione L esperienza ChiantiBanca Credito Cooperativo Alessandro Barbato, Responsabile Risk Management Basilea 3 - Risk & Supervision 2014 14 evento annuale ABI sul Risk Management, il capitale e la vigilanza europea Roma, 17 giugno 2014 Questo documento è la base per una presentazione orale, senza la quale ha quindi limitata significatività e può dar luogo a fraintendimenti. Sono proibite riproduzioni, anche parziali, del contenuto di questo documento senza la previa autorizzazione di ChiantiBanca.

Contesto esterno... Le filiali come luogo fisico devono essere riconfigurate Crescente impulso alla razionalizzazione dei costi Le condizioni di economicità sono peggiorate Margini netti Commissioni unitarie Crisi finanziaria Tecnologia Progressiva disgiunzione tra il banking, inteso come processo, e la Banca (intesa come unica organizzazione che si occupa di banking) Regulators Spinta verso la componente di core capital Nuova enfasi sulla gestione ed il controllo del rischio di liquidità Crescente volatilità e maggiore reattività dei mercati ai mutamenti di contesto I modelli organizzativi e distributivi tradizionali delle banche retail sotto pressione Altri cambiamenti Introduzione di misure per ridurre la «pro-ciclicità» Rafforzamento dei processi di governance/gestione dei rischi Il controllo della relazione sta passando dalla Banca al cliente 1

...in continua trasformazione L entrata a regime di Basilea 3 è prevista per il 2019... Verso l Unione Bancaria Europea... Quali saranno gli esiti dell AQR? Rischio di liquidità: le misure non convenzionali della BCE sono di natura temporanea Entrata in vigore di nuove normative Nascerà in Italia una bad bank? In Italia l 85% delle operazioni si salda in contanti (in Europa solamente il 35%) L Italia è al 49 posto tra i paesi evoluti nel mondo per competitività......e con specifico riferimento al sistema delle Banche di Credito Cooperativo Necessarie ristrutturazioni operative ed istituzionali, in parte già in atto, anche attraverso l impiego intensivo della tecnologia ed il raggiungimento di maggiori dimensioni medie 2

ChiantiBanca key figures ChiantiBanca Credito Cooperativo nasce il 7 giugno 2010 dalla fusione per unione tra Banca del Chianti Fiorentino Credito Cooperativo e Banca Monteriggioni Credito Cooperativo 31 mag 2014 Il Territorio di ChiantiBanca Raccolta diretta ( M) 1.884 Impieghi ( M) 1.633 Fondi Propri ( M) 219 Dipendenti Soci Clienti 280 12.419 66.522 Prato Firenze Sportelli 35 CET1 13,8% Leverage ratio 8,0% Siena Totale Attivo Posizionamento in Toscana^ 1 BCC Posizionamento in Italia 9 BCC ^All interno della FTBCC 3

L evoluzione del Risk Management in ChiantiBanca DA MISURATORE DEL RISCHIO A GESTORE DEL RISCHIO Area Controlli Ispettorato Controllo andamentale credito 2006 Area Controlli Area Controlli Internal Ispettorato Controllo andamentale credito Risk Controlling 2007 Compliance & Antiriciclaggio Ispettorato Controllo andamentale credito Risk Controlling 2008 Auditing Compliance & Antiriciclaggio Risk Management 2013 Funzioni di controllo accorpate in un un unica Area Controlli Introduzione della funzione di Risk Controlling nell Area Controlli Introduzione della funzione di Compliance & Antiriciclaggio nell Area Controlli Introduzione della figura del Risk Manager separata dalle altre funzioni di controllo di II e III livello DA FOCUS SUL RISCHIO DI CREDITO A GESTIONE INTEGRATA DEI RISCHI 4

Collocamento organizzativo del Risk Management O.d.V. D.Lgs 231 Revisione Legale conti Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale Pianificazione & Controllo Direzione Generale Internal Auditing Personale & Legale Comitato Direzione Comitato Rischi Risk Management Compliance e Antiriciclaggio Area Crediti Area Mercato Area Operativa Area Finanza Un efficace sistema di Risk Management non può prescindere da un pieno coinvolgimento dei vertici aziendali e da un atteggiamento dei responsabili delle linee di business attento in egual misura ai ritorni ed ai rischi (centralità dei controlli di linea) 5

Misurazione dei rischi... La funzione di Risk Management elabora mensilmente un Risk Report, nell ambito del quale è oggetto di misurazione e monitoraggio: l esposizione della Banca ai diversi profili di rischio il sistema de limiti e delle soglie di alert definiti nelle Policy di gestione dei rischi (esempi) Nota: i dati ed i trend esposti sono a titolo esemplificativo 6

...e proposta degli eventuali interventi correttivi Misurazione dei RISCHI Analisi degli SCOSTAMENTI Verifica dei LIMITI eventuale Proposta set di AZIONI CORRETTIVE (esempio) Un sistema di reporting tempestivo, snello, semplice ed efficace permette di: misurare con dati di facile lettura l esposizione ai rischi della Banca orientare la gestione della Banca in un ottica di lungo periodo, stimolando la costruzione di un vantaggio competitivo, anche a difesa dei risultati finanziari di breve periodo 7

Il Rischio-modello Misurare i rischi è un processo complesso. In ChiantiBanca importanti sforzi sono orientati alla minimizzazione del «rischio-modello» Valutazioni qualitative Misure alternative di rischio Stress testing Backtesting Benchmarking Le stime quantitative sono integrate con approcci di natura qualitativa L utilizzo congiunto di misure alternative di rischio rende possibile inquadrare lo stesso fenomeno da angolazioni potenzialmente diverse (ad es. 3 modelli di quantificazione della sensitivity rischio di tasso...) Gli stress test sottopongono a prova di resistenza le ipotesi dei modelli (es. stress test mensile su liquidity coverage ratio in tre diversi scenari,...) Le attività di backtesting sono necessarie per verificare il carattere predittivo dei modelli utilizzati nell ambito di una gestione proattiva del rischio (es. modelli di quantificazione del VAR,...) Le analisi di benchmarking consentono di valutare il posizionamento della Banca a parità di modello utilizzato 8

Analisi di benchmarking L appartenenza al network delle Banche di Credito Cooperativo permette di avere a disposizione, con aggiornamento mensile, valori di benchmark anche con riferimento ad indicatori non ricavabili da documenti pubblici (Bilanci, Pillar III, ecc.) (esempi) Nota: i dati ed i trend esposti sono a titolo esemplificativo 9

Pareri preventivi Da misuratore a gestore del rischio, la differenza non sta nel disporre di strumenti più o meno sofisticati per la misurazione del rischio, ma nella capacità di utilizzare questi strumenti nella fase di valutazione delle decisioni La funzione di Risk Management svolge un attività di supporto consulenziale prestato alle strutture operative, alla Direzione Generale o agli Organi aziendali Pareri preventivi (esempi di fattispecie a fronte delle quali sono stati forniti negli ultimi 12 mesi) Valutazione acquisto nuovo strumento finanziario Valutazione affidamento gruppo di rischio rilevante Valutazione operazione di incremento della leva finanziaria Valutazione cessione crediti non performing Valutazione annullamento bond garantito dallo Stato... Pareri preventivi sulla coerenza con il RAF delle operazioni rilevanti 10

Il Risk Appetite Framework adottato in ChiantiBanca Gruppi di indicatori Misure espressive del capitale economico Misure espressive della capacità di autofinanziamento Risk Appetite: quantificato in coerenza agli obiettivi previsti nel Piano Industriale Adeguatezza patrimoniale Leva Liquidità Misure espressive dei vincoli all operatività delle BCC Attività di rischio verso soggetti collegati Soglia di alert: determinata in termini di «lieve» scostamento dal risk appetite Risk Tolerance: fissata come devianza massima dal risk appetite, tenendo conto delle risultanze degli stress test Risk Capacity: definita tenendo conto dei limiti normativi e di analisi di benchmarking 11

RAF: raccordo con il processo di pianificazione RISK APPETITE FRAMEWORK PIANO INDUSTRIALE Rischio Formulazione delle linee di indirizzo strategico rischio - rendimento Calibrazione dei limiti operativi Pianificazione di dettaglio e iniziative Rendimento POLITICHE DI RISCHIO BUDGET ICAAP La coerenza tra il RAF, il Piano Industriale, le politiche di rischio ed il budget è oggetto di valutazione nel Resoconto ICAAP, che, nel caso di discrepanze, prevede i conseguenti interventi correttivi pianificati 12

Determinazione dell adeguatezza patrimoniale: pianificazione del capitale Costante coinvolgimento della Funzione di Risk Management nel processo di elaborazione strategica e di capital planning Cosa significa pianificare la crescita del Pianificare la crescita degli utili con l obiettivo di portare a riserva la quota non distribuita (pari almeno al 70%) Vincolo ChiantiBanca trova la sua ragion d essere nell assicurazione di un vantaggio ai soci e alle comunità locali, non può quindi limitarsi alla massimizzazione dei profitti capitale di elevata qualità per ChiantiBanca? Pianificare la crescita dei mezzi finanziari apportati dai soci (capitale sociale) Vincolo Ogni socio può acquistare azioni per un controvalore massimo di 50k Una crescita importante del capitale può quindi manifestarsi esclusivamente attraverso una crescita sostenuta della compagine sociale Orizzonte di medio-lungo termine nella pianificazione del capitale 13

Determinazione dell adeguatezza patrimoniale: allocazione del capitale Costante coinvolgimento della Funzione di Risk Management nel processo di allocazione del capitale, che deve risultare coerente con la propensione al rischio, il processo di gestione dei rischi e le politiche di governo dei rischi 12% 7% Distribuzione del capitale assorbito in ChiantiBanca 81% Capitale assorbito dal rischio di credito e di concentrazione (clientela) Capitale assorbito dal rischio di mercato e di controparte (Tesoreria) Capitale assorbito dagli altri rischi Il processo di allocazione del capitale in ChiantiBanca è strettamente correlato alle strategie di erogazione del credito (obiettivo di crescita dei crediti verso clientela, con quale granularità, in quali settori e branche, con quali garanzie a copertura e con quale incidenza) Il capitale e la sua allocazione assumono un importanza fondamentale nella definizione delle strategie 14

...e gli indicatori RAPM? Le misure di redditività corretta per il rischio consentono di pianificare l allocazione ottimale del capitale disponibile tra le unità organizzative, anche se in una BCC gli indicatori RAPM hanno una valenza e una significatività profondamente diversa dal resto del sistema bancario Banche non-bcc BCC Politiche di distribuzione dell utile Generalmente gran parte degli utili viene distribuita, sotto forma di dividendi, agli azionisti Almeno il 70 % degli utili viene portato a riserva Capitale complessivo Generalmente il valore dei mezzi di terzi supera abbondantemente le riserve Il valore delle riserve supera abbondantemente i mezzi di terzi (6:1 nel caso di ChiantiBanca) Costo del capitale Rendimento richiesto dagli azionisti ROE obiettivo Livelli di redditività ROA mediamente più elevati delle BCC ROA mediamente più bassi delle banche non- BCC Livelli di patrimonializzazione CET1 ratio mediamente più bassi delle BCC CET1 ratio mediamente più elevati delle banche non-bcc Indicatori RAPM Generalmente positivi Generalmente negativi 15

Verifica del corretto svolgimento del monitoraggio andamentale sulle singole esposizioni creditizie La funzione di Risk Management, nel rispetto delle disposizioni di Vigilanza, verifica il monitoraggio del credito, finalizzato non solo a descrivere l evoluzione del rischio e l adeguatezza dei presidi, ma anche a stimolare le unità operative ad auto-valutarsi e a rafforzare i comportamenti virtuosi Monitoraggio nel continuo degli indicatori di early warning e verifiche a campione Adeguatezza delle classificazioni delle partite anomale Adeguatezza del processo di valutazione delle garanzie Adeguatezza delle procedure di recupero Congruità degli accantonamenti Netta separatezza tra le attività qualificabili come controlli di linea (gestione della relazione, monitoraggio, recupero, ecc.) ed il Risk Management 16

Rischio di liquidità FUNDING GAP LIQUIDITY COVERAGE RATIO NET STABLE FUNDING RATIO Rischio di liquidità in ChiantiBanca Tassi interni di trasferimento TIT = Tasso + base Funding Spread Il funding spread è determinato a partire da una curva «blended», rappresentativa del costo medio ponderato della raccolta della Banca ed integrata con le informazioni relative alla curva dei Titoli di Stato (per le poste a vista «core» viene utilizzato un modello comportamentale che consente di considerarle come poste a scadenza) I costi indiretti della liquidità sono definiti in termini di costo opportunità della liquidità assorbita da operazioni che possono dar luogo ad un fabbisogno inatteso di liquidità + Costi indiretti L adeguatezza del sistema dei TIT è oggetto di valutazione da parte del Risk Management 17

Conclusioni In ChiantiBanca la funzione di Risk Management svolge un ruolo importante ai fini della produzione di risultati sostenibili nel lungo periodo: la capacità di «indirizzare» le azioni strategiche ed operative della Banca rende la funzione non più un centro di costo, ma un elemento cruciale della catena di creazione del valore A tal fine, poichè i modelli riproducono necessariamente con semplificazioni la realtà, devono essere adattati alle peculiarità di una banca locale ed utilizzati, in combinazione con il giudizio individuale, per sviluppare la comprensione dei rischi Riteniamo che la combinazione dei modelli con il giudizio ed una cultura del rischio diffusa nella banca ed improntata alla prudenza sia un valido punto di partenza per costruire un efficace sistema di Risk Management, elemento necessario per difendere il vantaggio competitivo del modello di banca relazionale Come ci ha ricordato il nostro Governatore Occorre perseguire la crescita qualitativa del management delle BCC e il miglioramento di processi e strumenti di supporto per le funzioni di governo e controllo e per la gestione dei rischi creditizi e finanziari [...] L evoluzione del contesto di riferimento pone rilevanti sfide alle piccole banche Borghi, distretti e banche locali; Intervento del Governatore della Banca d Italia Ignazio Visco; Roma, 20 novembre 2012 18