Appendice 4. Il lavaggio delle mani

Documenti analoghi
M s i ur u e d i d i p r p ot o ezio i n o e n p e p r g l g i l i O pe p rator o i i S a S ni n t i ari

Procedura di vestizione e rimozione dei dispostivi di protezione individuale per malattia virus ebola. Lorena Martini

Dispositivi di Protezione Individuale DPI

Malattia da Virus Ebola (MVE) Approfondimento sui dispositivi di protezione individuale: caratteristiche tecniche ed uso

La cultura della sicurezza: scelta e gestione dei D.P.I. in ambito agricolo. Dott. Massimiliano Mochetti Business Stewardship Manager

Presidi, dispositivi: difficoltà di scelta, di utilizzo e di approvvigionamento

UNIVERSITÀ DI PISA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI

CERTIFICAZIONE PRESTAZIONI PRIMO ANNO

Sono di importanza fondamentale:

OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO

le misure di prevenzione e protezione dott. Massimiliano Tacchi Tecnico della Prevenzione U.F.C. P.I.S.L.L.

GESTIONE IN SICUREZZA: SOMMINISTRAZIONE FARMACI ANTIBLASTICI

PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v

MISURE DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI/PROBABILI/ACCERTATI DELLA SINDROME INFLUENZALE DEL TIPO AH1N1

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA

PRECAUZIONIUNIVERSALI

SCHEDA INFORMATIVA N 03 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NELLE U.O. CON LOCALI DEDICATI

GESTIONE DEI CASI SOSPETTI DI INFLUENZA A(H1N1) NELL AMBULATORIO DEI MMG E DEI PLS

TITOLO X D.Lgs 81/2008. Tutte le attività lavorative nella quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER IL CONTROLLO E LA NOTIFICA DI EVENTUALI CASI DI SARS

Protezione offerta dal DPI in relazione alle. DPI Immagine esemplificativa. Limitazioni /peculiarità del DPI. Parte del corpo da proteggere

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RISCHIO BIOLOGICO E PROCEDURE DI SICUREZZA

Protezione del paziente Protezione dell operatore Prevenzione della trasmissione delle infezioni per contatto diretto e indiretto

Procedura di vestizione e rimozione dei dispostivi di protezione individuale per malattia virus ebola

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

Titolo: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTI GENERATI MODELLI MODELLO DI LIBRETTO DI CONSEGNA E UTILIZZO DPI. Indice

U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DIRETTORE

1 Scheda sintetica delle PRECAUZIONI STANDARD

5.3 Mascherine di protezione respiratoria

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.P.I.

NORME IGIENICHE, PRINCIPI DI PROTEZIONE E UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

E almeno uno dei seguenti sintomi:

NOTA INFORMATIVA SULL INFLUENZA H1N1 E SULLE MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PER GLI OPERATORI SANITARI IN AMBULANZA

GESTIONE IN SICUREZZA: ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

LORO SEDI. Oggetto: Epidemia di Influenza da virus A/H1N1. Prime indicazioni operative

REGOLAMENTO LABORATORIO DIDATTICO DI MICROBIOLOGIA E PARASSITOLOGIA

altri campioni assimilabili TITOLO X D.Lgs 81/2008

A Z I E N D A U S L D I P E S C A R A

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro

DPI Rischio Virus Ebola

La corretta applicazione degli agrofarmaci. Massimiliano Mochetti Stewardship Manager

PROTEZIONE DAL RISCHIO DI PATOLOGIE A

LE MISURE D ISOLAMENTO

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE RESPONSABILE: ING. ALESSANDRO SELBMANN

CORSO BASE SULLA SICUREZZA PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI

FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE AUTOOFFICINE. a cura del Tecnico della Prevenzione Antonio GULMINI SPISAL ULSS 18 di Rovigo

Gestione infermieristica del paziente neutropenico febbrile

ELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI CHE DEVONO ESSERE A DISPOSIZIONE PRESSO LE UNITA OPERATIVE DELL AZIENDA SANITARIA

SICUREZZA DEGLI OPERATORI

LA SICUREZZA NEI LABORATORI SCIENTIFICI! Prof. Gianluigi Mauriello! 2 CFU! 6 ore in aula!

Prevenzione del rischio infettivo nelle strutture residenziali per anziani

ELENCO PRESIDI SANITARI PER LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E SEGNALETICA

SCHEDA DI SICUREZZA. Direttiva CEE 91/155

ISTRUZIONE OPERATIVA

PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA PERCORSO DI ABILITAZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE - BRINDISI

FRESATRICE. Rischi nell asportare i trucioli di lavorazione durante il moto.

PROCEDURA ASSISTENZIALE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO INTRAOPERATORIE

Manuale di vestizione e svestizione con dotazione Tyvek (per uso didattico)

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione

IN AMBITO ODONTOIATRICO POSSONO PRESENTARSI NUMEROSE CONDIZIONI DI RISCHIO INFETTIVO: malattie infettive sistemiche patologie infettive locali

ESERCITAZIONE SUL PROTOCOLLO DI INSERIMENTO E GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE

INDICAZIONI PER LA GESTIONE DI UN FOCOLAIO DI INFLUENZA AVIARIA

IL PAZIENTE CON TUBERCOLOSI POLMONARE: prendersi cura della stessa persona attraverso un percorso assistenziale integrato

Quale isolamento per quale germe: l importante è sapere con chi si deve combattere

19 Operazione: RADDRIZZAMENTO PUNTE GUARNIZIONI

Tatuaggio e Piercing: aspetti di igiene e sicurezza

Il microbo arriva in sterilizzazione: si salva chi può?

Il nostro servizio si basa su:

La rete integrata per le emergenze e per contrastare l influenza aviaria

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

Dispositivi di protezione individuale DPI

Protezione delle vie respiratorie per l esposizione al virus dell influenza suina / nuova influenza umana A/H1N1: Domande Frequenti (FAQ)

Raccomandazioni per l addestramento del personale sanitario alla gestione dei casi sospetti di MVE.

Le esperienze dei CCIO locali: ESPERIENZA DELL AZIENDA 18

CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008

GESTIONE IN SICUREZZA: SVERSAMENTO E CONTAMINAZIONI AMBIENTALI DA FARMACI ANTIBLASTICI

IV Sessione Rischio Clinico. Quali rischi per l operatore sanitario? Strategie di prevenzione

SCHEDA DI RISCHIO INDIVIDUALE ANNO 20

Infezioni emergenti: percorsi dei pazienti e sicurezza degli operatori

CATALOGO DPI SCHEDA n. 38 Kit antitaglio per decespugliatore ELMETTO POLIETILENE TIPO BOSCAIOLO EN 397. Data: 05/05/2016. Mansioni.

Protezione da Ebola. Cos è, come si previene il contagio, quale barriera scegliere

IL RISCHIO BIOLOGICO E LE BUONE PRASSI DI LABORATORIO


Dipartimento di Scienze Veterinarie

MINISTERO DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE UFFICIO III COORDINAMENTO USMAF UFFICIO V MALATTIE INFETTIVE E PROFILASSI INTERNAZIONALE

Influenza. A(H1N1)v. Informazioni utili per difendersi e contrastare la diffusione del virus

Sicurezza Biologica L emergenza. C.L. in Tecniche di Laboratorio Biomedico

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

Le precauzioni da contatto: strumento per prevenire la trasmissione in ambito assistenziale. Precauzioni per goccioline e via aerea

BEST PRACTICE NELL UTILIZZO DEI DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE) NELL AMBITO DELL EMERGENZA / URGENZA. REVISIONE DELLA LETTERATURA.

Rischi del soccorritore

ROLE PLAYING: SIMULAZIONE DI SITUAZIONI DI RESPONSABILITA DEL DIRIGENTE IN VARI AMBITI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO IN SANITA.

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE DELLE BASSE VIE AEREE:

PROTOCOLLI CRI PER AUTOPROTEZIONE dei VOLONTARI

SCHEDA SICUREZZA. Via G. Di Vittorio, 13/ VIMODRONE (MI) Tel Fax

Transcript:

Appendice 4 La World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha pubblicato nell Agosto 2014 la guida Interim infection control guidance for care of patients with suspected or confirmed filovirus haemorrhagic fever in health-care settings, with focus on Ebola con all interno alcune indicazioni operative sull utilizzo e la scelta dei dispositivi di protezione individuale da utilizzare in caso di sospetta esposizione al virus Ebola. Il lavaggio delle mani Prima dell indossamento e immediatamente dopo la rimozione dei dispositivi di protezione individuale è fortemente raccomandato effettuare un lavaggio accurato delle mani. Si sottolinea l importanza di questo passaggio in quanto, per le conoscenze attuali, il virus dell Ebola si trasmette per contatto diretto con sangue o fluidi corporei (come saliva o urine) della persona o dell animale infetto. La trasmissione avviene tramite il contatto con le mucose e tramite ferite o piccoli tagli della cute. 3M Italia srl Pagina 1 di 5 28 Agosto 2014

La rimozione dei DPI potenzialmente contaminati La tipologia di DPI e il relativo grado di protezione utilizzato varia in base alla esposizione al virus e quindi al livello di protezione necessaria. La procedura di seguito illustrata per indossare e rimuovere i DPI deve essere adattato alla tipologia di DPI utilizzato seguendo le specifiche istruzioni d uso. 1. GUANTI L esterno dei guanti è potenzialmente contaminato Afferrare la parte esterna di un guanto con l altra mano (ancora protetta) e tirare Mantenere il guanto rimosso nella mano protetta Far scorrere le dita della mano senza guanto sotto la parte interna dell altro guanto dalla parte del polso Rimuovere il secondo guanto in modo da includere all interno il primo guanto rimosso Eliminare i guanti in un contenitore apposito 2. VISORI O OCCHIALI A MASCHERINA L esterno dei visori o degli occhiali a mascherina è potenzialmente contaminato Rimuoverli tenendoli dalle parti più esterne quali le astine per gli occhiali a mascherina o la postazione per le cuffie antirumore per i visori Introdurre i DPI in un contenitore apposito per le successive operazioni di pulizia/sanificazione 3M Italia srl Pagina 2 di 5 28 Agosto 2014

3. CAMICE O TUTA PROTETTIVA La parte frontale del camice o della tuta protettiva e le maniche sono potenzialmente contaminate Non toccarle Slegare il camice nella parte posteriore o aprire la tuta protettiva tramite la zip di chiusura Rimuovere l indumento partendo dal collo e le spalle toccando solo la parte interna Piegare o arrotolare su se stesso l indumento ed eliminarlo in un apposito contenitore 4. RESPIRATORE O MASCHERINA CHIRURGICA La parte frontale del respiratore o mascherina chirurgica è potenzialmente contaminata Rimuovere il respiratore toccandolo nella parte posteriore tramite gli elastici o le cinghie in gomma Eliminare in un contenitore apposito Le informazioni sopra citate e le immagini sono tratte dal poster del Department of Health and Human Services NIOSH - USA 3M Italia srl Pagina 3 di 5 28 Agosto 2014

Quali dispositivi di protezione utilizzare a seconda della possibile esposizione al virus Il WHO raccomanda come protezione minima, utile per la maggior parte delle attività con possibilità di contagio, questa tipologia di DPI: Guanti Protezione del corpo Stivali o scarpe chiuse con sovrascarpe Respiratore o maschera chirurgica/maschera resistente ai fluidi Occhiali di protezione Alcune attività necessitano però di protezione aggiuntive. In particolare alcune specifiche attività richiedono adeguata protezione delle vie respiratorie. Di seguito alcuni esempi di attività con possibile contagio con il virus Ebola e relative raccomandazioni per la scelta del DPI. Personale (o visitatore) che accede ad un locale in cui è presente una persona infetta deve indossare: Guanti Camice Tuta Stivali /scarpe chiuse con sovrascarpe Occhiali di protezione Infermiere che trasporta o movimenta un paziente o effettua attività per cui è maggiore la probabilità di contatto con sangue o fluidi corporei deve indossare: Due paia di guanti Grembiule impermeabile sopra il camice oppure tuta impermeabile Stivali oppure sovrascarpe e protezione delle gambe Occhiali a mascherina Personale che esamina o movimenta una salma deve indossare: Due paia di guanti Tuta impermeabile Scarpe chiuse o stivali Occhiali a mascherina Personale che pulisce i locali in cui c è stata presenza di persone potenzialmente infette o che movimenta rifiuti potenzialmente infetti deve indossare: Guanti in gomma resistente e impermeabile Tuta impermeabile Scarpe chiuse o stivali 3M Italia srl Pagina 4 di 5 28 Agosto 2014

Se l attività di pulizia ha rischio di contatto o schizzo di sangue o fluidi corporei si aggiungono: Protezione del viso (occhiale a mascherina non ventilato in combinazione con respiratore o maschera chirurgica resistente ai fluidi o visore intero) Per attività quali: attività di laboratorio, cure o analisi che possono generare aerosol da parte del paziente (ad esempio: broncoscopia, intubazione endotracheale, aspirazione nelle vie aeree) e autopsie, oltre alle protezioni già citate è fortemente raccomandata la protezione delle vie respiratorie. Per le procedure in cui è prevista generazione di aerosol l infermiere deve indossare un respiratore con un livello di protezione FFP3 1. Per il personale di laboratorio che gestisce campioni potenzialmente infetti è raccomandato un respiratore FFP3. I lavoratori che suddividono, realizzano centrifughe di composti o effettuano altre attività che possono causare aerosol devono utilizzare un sistema elettroventilato. Il personale che effettua autopsie deve indossare un respiratore FFP3 o un sistema elettroventilato. 1 il WHO suggerisce nel suo articolo la protezione FFP2, ma per analogia con indicazioni passate in occasioni di possibili pandemie in Italia si raccomanda il livello di protezione più alto quindi l FFP3. 3M Italia srl Pagina 5 di 5 28 Agosto 2014