Newsletter DC n 26 del 26.06.2013



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1 Newsletter DC n 26 del 26.06.2013 Sommario Faib, com è strutturato il mercato della distribuzione carburanti...a pag. 02 Carburanti, continua la bonaccia sulla rete...a pag. 03 Report Faib: pompe bianche raddoppiate, impianti in aumento ma erogato medio in contrazione. Se ne parla nel convegno del 26 giugno.a pag. 04 Startup, garanzia a costo zero e accesso semplificato al fondo centrale per imprese innovative e incubatori.. a pag. 06 Carburanti, sulla rete regna la bonaccia... a pag. 06 Allarme Unione Petrolifera, raffinerie a rischio...a pag. 08 Erg cresce ulteriormente nell eolico dell Europa dell Est....a pag. 09 Saras e Rosneft, è jv per il commercio di petrolio e prodotti petroliferi a pag. 09 Carburanti, sulla rete regna lo standby. a pag. 10 Acquisti verdi, i comuni utilizzeranno lubrificanti rigenerati e biodegradabili per politiche energetiche sostenibili. a pag. 11 Prezzi carburanti, sulla rete c è chi scende e c è chi sale.a pag. 12

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2 25.06.2013 Faib, com è strutturato il mercato della distribuzione carburanti Sono sette le compagnie petrolifere integrate verticalmente che operano attraverso marchi commerciali e rappresentano oltre il 91% delle vendite e dominano il mercato della distribuzione dei carburanti nazionale. Agli oltre 21 mila punti vendita colorati si aggiungono le duemila pompe bianche e tra gli 80/95 esercizi della Grande Distribuzione. Il quadro emerge dal report sulla situazione delle distribuzione carburanti prodotto dalla Faib in vista del convegno di domani in programma nel palazzo della Confesercenti a Roma. Secondo l Antitrust quasi un quarto delle pompe bianche attive nel Paese in realtà sono indipendenti solo per la fornitura di gpl, la dimensione media di un impianto della GDO, in termini di erogato annuo, è pari a circa 5 volte la dimensione di un punti vendita colorato e a circa 4,5 volte quella di una pompa bianca. Per quanto riguarda invece la localizzazione degli impianti della Gdo, quelli di maggiori dimensioni, sono localizzati nel Nord-Est, dove vendono in media circa 8,9 milioni di litri di carburanti, a fronte dei 7,4 milioni di litri mediamente erogati al Nord-Ovest, 6,1 milioni di litri al Centro e 5,5 milioni di litri al Sud. Il 25% dei punti vendita colorati si concentra nel Nord Ovest, il 19% nel Nord Est, il 22,3% nel Centro Italia e infine il restante 34% al Sud e nelle Isole. Il tradizionale sistema CODO (impianto di proprietà della società petrolifera dato in comodato gratuito al gestore) copre poco più di metà (circa il 55%) dei punti vendita colorati. Oltre il 40% (42,5%) sono invece impianti di terzi convenzionati con le petrolifere ( DODO ). Poche, inferiori al punto percentuale, sono le gestioni dirette delle petrolifere ( COCO ). Infine il 20,2% dei punti vendita ha come titolare una donna, l 11% un giovane e il 3% ha un titolare straniero. Per quanto riguarda la rete è bene sottolineare anche la crescita dei punti vendita a metano che nell arco di 10 anni sono più che raddoppiati, nel 2012 si contano 878 esercizi già attivi sul territorio nazionale e 45 in costruzione.

3 25.06.2013 Carburanti, continua la bonaccia sulla rete La benzina raggiunge i livelli minimi di metà maggio mentre il gasolio fa registrare un rimbalzo, dovuto però soltanto all'indebolimento dell'euro rispetto al dollaro. Sulla rete, invece, situazione stazionaria per i prezzi alla pompa. E il quadro che emerge dalla rilevazione della Staffetta Quotidiana secondo cui il prezzo internazionale della benzina ha chiuso ieri la prima sessione della settimana a 550 euro per mille litri (-2), quello del diesel a 575 euro per mille litri (+3). Per il quinto giorno consecutivo restano ferme le medie ponderate nazionali dei prezzi tra le diverse compagnie in modalità servito: benzina a 1,815 euro/litro, diesel a 1,710 euro/litro, Gpl a 0,759 euro/litro, metano a 0,99 euro/kg.

4 24.06.2013 Report Faib: pompe bianche raddoppiate, impianti in aumento ma erogato medio in contrazione. Se ne parla nel convegno del 26 giugno 2000 2005 2010 2011 Autostradali 465 457 466 467 Stazioni di 8.150 8.628 9.419 9.596 servizio Stazioni di 7.001 6.250 6.429 6.366 rifornimento Chioschi/punti 7.398 5.963 4.806 4.638 isolati Totale campione 23.014 21.298 20.120 21.067 Totale Italia 23.900 22.400 22.900 23.100 Erogato medio 1.479 1.621 1.486 1.419 m3 (*) Fonte: Up A fine 2011 il numero di impianti in Italia è risultato pari a 23.100 unità ossia 200 in più rispetto all anno precedente. Negli anni il peso sulla rete di distribuzione si è ridotto per le stazioni di rifornimento e i chioschi/punti isolati, è rimasto stabile per i punti autostradali, è cresciuto quello delle stazioni di servizio ed è raddoppiata la presenza delle pompe bianche. Quest ultime erano circa 1.020 nel 2006 (con un peso del 4.5%) e arrivano a 2.033 a fine 2011 (8.8%). E il quadro tracciato dalla Faib nel report sulla situazione della distribuzione dei carburanti realizzato in occasione del convegno in programma per il 26 giugno prossimo (nel Palazzo di Confesercenti a Roma) dal titolo Futuro della rete, il ruolo dei gestori verso un nuovo modello. Ne è emerso che a fronte di una crescita degli impianti si assiste a una continua e significativa contrazione dell erogato medio, -4.5% in un anno, riduzione che si aggiunge a quelle che ormai si susseguono dal 2005. Negli ultimi sei anni l erogato medio ha fatto registrare un -12.5%.

5 A fare da contraltare a questi dati, però, l ammodernamento della rete dove il peso del self service pre pay è arrivato al 65% e quello del post pay al 36.5%, solo cinque anni fa erano rispettivamente del 52% e del 27,5%. Punti vendita 2010 Peso % Con gasolio 20.854 91,1% Con Gpl 1.537 6,7% Cpn benzina sp 21.023 91,8% Self service pre-pay 14.789 64,6% Self post pay 8.356 36,5% L Italia continua ad essere il paese con maggior numero di punti vendita carburanti, le reti più importanti sono poi quelle della Germania, della Francia e del Regno Unito. Ne consegue che pur avendo un parco auto che a fine 2011 ha raggiunto i 37 milioni di unità secondo per numerosità solo alla Germania, il numero delle vetture per punto vendita, pari a 1.607 è più basso di quello del Regno Unito, della Germania, della Francia, della Spagna e della maggior parte dei paesi europei. Anche l erogato medio nel nostro paese pari a poco più di 1,4 milioni di litri per anno è di molto inferiore alla media europea (di 2,3 milioni). Il distacco è pronunciato rispetto alle principali economie europee (Regno Unito, Spagna, Francia e Germania) e simile solo alla vicina Svizzera. Uno degli aspetti che continua a caratterizzare la rete italiana da quella europea, malgrado i progressi fatti negli ultimi anni, è il più basso livello di diffusione del self service post pay, ovvero dove i clienti effettuano da soli il rifornimento e pagano successivamente alla cassa il dovuto. Nella quasi totalità dell Europa la percentuale di self service post pay si attesta tra il 77-80% mentre in Italia non arriva al 40%. Le ragioni della situazione italiana spiega la Faib - sono ormai note e vanno dai problemi di sicurezza circa il pagamento, alla preferenza del consumatore italiano per il servizio da parte dell addetto, alla diffusione di impianti di piccola dimensione, oltre al fatto che in Italia anche dove sia presente il self service post pay questo non è puro ma misto con il servito. Un ultimo aspetto che è emerso dal Report prodotto dalla Faib, nel confronto Italia- Europa, è la presenza o meno di attività non-oil nei punti vendita carburanti. Anche in questo caso la percentuale nazionale è piuttosto bassa pari al 15% del totale dove nella maggioranza degli altri paesi supera il 63%. In media i gestori nel resto d Europa ricavano solamente il 40% dei propri fatturati dalla vendita di carburante, al contrario questa componente in Italia rappresenta oltre il 60%.

6 24.06.2013 Startup, garanzia a costo zero e accesso semplificato al fondo centrale per imprese innovative e incubatori Il Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze, ha individuato, con decreto di natura non regolamentare, le modalità e i criteri semplificati di accesso all intervento del Fondo centrale di garanzia in favore delle startup innovative e degli incubatori certificati. Il decreto sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale. Con questo provvedimento, la garanzia del fondo sui finanziamenti bancari sarà concessa a titolo gratuito alle startup innovative e agli incubatori certificati. La garanzia potrà coprire fino allo 80% del credito ottenuto e sarà concessa sulla base di criteri di accesso estremamente semplificati. Il decreto fissa infine in 2,5 milioni di euro l importo massimo garantito per ogni startup o incubatore e assegna alle richieste di garanzia riferite a queste due tipologie di impresa priorità nell istruttoria e nella presentazione al Fondo. "Questo provvedimento rappresenta un importante tassello attuativo a completamento della nuova normativa a sostegno dell'ecosistema delle startup - ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato - e dà prova tangibile della prosecuzione dell impegno del Ministero dello Sviluppo Economico su questo importante fronte dell azione del Governo volta a mettere al centro l'imprenditorialità per stimolare la crescita, l'innovazione e la creazione di occupazione, soprattutto giovanile". 24.06.2013 Carburanti, sulla rete regna la bonaccia Prezzi internazionali in calo venerdì alla chiusura dei mercati, mentre i prezzi alla pompa restano invariati. La quotazione della benzina ha perso venerdì circa cinque euro per mille litri, quella del diesel circa nove. E la rilevazione della Staffetta Quotidiana secondo cui oggi è il quarto giorno di stasi invece per i prezzi alla pompa, con le medie ponderate nazionali tra le diverse compagnie in modalità servito a 1,815 euro/litro (benzina) e 1,710 euro/litro (diesel). Gpl a 0,759 euro/litro, metano a 0,99 euro/kg.

7 21.06.2013 Allarme Unione Petrolifera, raffinerie a rischio La domanda di energia in Italia è tornata ai livelli degli anni '90, con consumi a picco, tasse alle stelle e almeno 4 raffinerie sempre più a rischio. E il Dl Fare abbassa la soglia di applicazione della robin tax dai 10 milioni di ricavi e 1 di imponibile rispettivamente a 3 milioni e a 300 mila euro. Mentre l'extragettito verrà utilizzato per ridurre la componente A2 della bolletta. E il quadro che emerge si legge in una nota - dalla relazione annuale del nuovo presidentedell Up, Alessandro Gilotti, che ha lanciato l'allarme chiusura per due impianti di raffinazione, raddoppiati addirittura a quattro dal ministro dello sviluppo economico, Flavio Zanonato. In Italia la domanda di energia è tornata indietro di 20 anni, ha avvertito Gilotti. I consumi nel 2012 sono stati infatti pari a 177,8 milioni di tep (tonnellate di petrolio equivalenti), contro i 179,6 milioni del 1998 e i 171,5 del 1995. Particolarmente pesante è stato il calo del petrolio, che con 63,6 milioni di tep (-8,1%) è tornato ai consumi di fine anni '60, anche complice il crollo delle vendite di auto, tornate indietro di ben 33 anni. I carburanti, infatti, sono in retromarcia da tempo: i consumi di prodotti petroliferi, dal 2008 a oggi, hanno registrato una contrazione pari a circa 5,4 miliardi di litri, di cui oltre 3 miliardi nel solo 2012, con una flessione particolarmente pesante per la rete autostradale. L'aumento dell'iva, poi, pende come una spada di Damocle su un settore già in difficoltà: secondo i calcoli dell'up lo scatto dal 21 al 22% in programma a luglio porterebbe a un aumento dei prezzi dei carburanti di circa 1,5 centesimi al litro, infliggendo un ulteriore colpo a un settore che ha già ridotto i consumi al lumicino, ma anche pesando in modo consistente sui conti pubblici, dal momento che il gettito derivante dagli oli minerali potrebbe diminuire di un miliardo solo quest'anno. Il possibile rincaro dell'imposta non è tuttavia l'unico cruccio delle compagnie petrolifere sul fronte fiscale: è sull'odiata robin tax, alla cui eliminazione i petrolieri ''non credono più'', che le compagnie chiedono un intervento. In particolare, Gilotti ha invocato lo stop alla conferma dell'aumento del 4% disposto nel 2011, nonché l'estensione del tributo anche alla grande distribuzione organizzata attiva nella vendita di carburanti. Il ministro Zanonato, per ora, ha aperto solo alla possibilità che l'obbligo posto in capo all'autorità per l'energia di controllare che le compagnie non trasferiscano sulle bollette l'importo della tassa (1,6 miliardi 'traslati' secondo gli ultimi dati) venga meno e sia sostituito da verifiche spot.

8 Ma i rischi derivanti da una domanda così stagnante pesano soprattutto sull'industria della raffinazione, dove c'e' un forte eccesso di capacità. L Up lancia l'allarme sulla possibile chiusura di due impianti (sui 14 esistenti in Italia), mentre il ministro Zanonato vede ancora più nero e ne considera a rischio ben quattro, di ''grandi dimensioni'', senza tuttavia indicare quali potrebbero essere quelli in pericolo. 21.06.2013 Erg cresce ulteriormente nell eolico dell Europa dell Est LUKERG Renew, joint venture tra ERG Renew (100% ERG) e LUKOIL- Ecoenergo ha sottoscritto due accordi con Vestas per l acquisizione del 100% di due parchi eolici già operativi (capacità istallata complessiva di 84 MW): Gebelesis in Romania e Hrabrovo in Bulgaria. Il parco eolico di Gebelesis si trova nella regione di Galati (Romania), pienamente operativo da febbraio 2013, ha una capacità istallata complessiva di 70 MW (35 WTG Vestas V90-2 MW) e una produzione annua media attesa superiore ai 165 GWh. Il valore dell acquisizione, in termini di Enterprise Value, è di 109,2 milioni di euro. Il parco eolico di Hrabrovo si trova nella regione di Dobrich (Bulgaria), pienamente operativo da marzo 2012, ha una capacita istallata complessiva di 14 MW (7 WTG Vestas V90-2 MW) e una produzione annua media attesa superiore ai 34 GWh. Il valore dell acquisizione, in termini di Enterprise Value, è di 17,6 milioni di euro. L operazione, che si inserisce in un più ampio ambito di collaborazione, rafforza la partnership strategica tra ERG Renew e Vestas e permette ad ERG di imprimere una significativa accelerazione al raggiungimento dei target di crescita nell Europa dell Est previsti dal piano industriale al 2015. Inoltre, a seguito di queste acquisizioni e della realizzazione del parco eolico in Romania (vedi CS del 17 dicembre 2012) la capacità istallata all estero di ERG Renew raggiungerà circa il 20% dell intero portafoglio. Il closing delle due operazioni, per Hrabrovo subordinato all approvazione dell Autorità AntitrustBulgara, è previsto entro luglio di quest anno. La produzione di energia elettrica dei due nuovi impianti eviterà emissioni di CO2 in atmosfera per circa 77 mila tonnellate all anno.

9 21.06.2013 Saras e Rosneft, è jv per il commercio di petrolio e prodotti petroliferi Saras ha siglato un accordo con Rosneft per la creazione di una joint venture per il commercio di petrolio e prodotti petroliferi. E' quanto rende noto la compagnia petrolifera russa in un comunicato, precisando che il documento è stato siglato dai due presidenti delle due compagnie. Secondo l'accordo, la jv al 50% sarà operativa nel 2014 e gli obiettivi, oltre alle operazioni di trading sono favorire l'ingresso in nuovi mercati usando il potenziale di entrambe le società. L'Opa di Rosneft sul 7,3% del capitale di Saras si è conclusa qualche giorno fa, portando la compagnia russa a detenere il 21% della società della famiglia Moratti. Positivo il titolo Saras, in rialzo di un marginale 0,10%. 21.06.2013 Carburanti, sulla rete regna lo standby Questa mattina per benzina e diesel sulla rete carburanti regna la calma. Di conseguenza, come rilevato dalla Staffetta Quotidiana, la media ponderata nazionale tra le diverse compagnie in modalità servito della benzina non si muove da 1,815 euro/litro e quella del gasolio da 1,710 euro/litro. Ieri sera in chiusura il prezzo internazionale della benzina è sceso in Mediterraneo a 557 euro per mille litri (-1) e quello del gasolio a 581 euro per mille litri (-4). A penalizzare i consumatori, il tonfo del cambio euro/dollaro da 1,3406 a 1,3200, che ha annullato il crollo delle quotazioni Cif Med, espresso in $/t, che andava dal -17 al -22 $/t.

10 20.06.2013 Assemblea Confesercenti: No all inerzia, serve un progetto Italia. Venturi riconfermato alla guida Si è svolta, presso l Auditorium Parco della Musica, l Assemblea Nazionale Confesercenti che ha riconfermato la guida del Presidente di Confesercenti Marco Venturi. Abbiamo apprezzato gli interventi del Governo varati nei giorni scorsi: dal fisco al fondo di garanzia per le Pmi, dai processi ad internet, dalla pubblica amministrazione all uso del suolo. Ma i problemi aperti che stanno penalizzando il nostro Paese sono molto più ampi, ha detto Venturi, che ha avanzato all esecutivo cinque proposte per le PMI. In primis, lo Stato incominci a pagare i suoi debiti verso le imprese, ha detto. Poi, le sanzioni, per ritardato pagamento di tributi regolarmente dichiarati, sono abnormi e quindi devono essere drasticamente ridotte così come mora, interessi ed aggio relativi al debito fiscale vanno contenuti, ha aggiunto Venturi. Via libera, inoltre, allo stop del pignoramento della prima casa, ma va introdotta anche l impignorabilità dell immobile in cui opera l impresa e va ribaltato il principio per cui prima si paga l imposta e poi si contesta la legittimità della stessa. Serve un Progetto Italia - chiede il presidente della Confesercenti. Tra le richieste avanzate dalla Confederazione la riduzione della pressione fiscale, il ritorno dell Iva al 20%, niente Imu sui beni strumentali delle imprese, l irrobustimento dei Confidi per rimettere in moto i finanziamenti alle imprese, il varo di un piano strategico per il turismo e l approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare su Libera la Domenica contro la liberalizzazione sfrenata degli orari e delle aperture commerciali introdotta dal decreto Salva Italia.

11 20.06.2013 Acquisti verdi, i comuni utilizzeranno lubrificanti rigenerati e biodegradabili per politiche energetiche sostenibili Sensibilizzare i Comuni sulle tematiche ambientali, aiutando i governi locali ad assumere un ruolo di punta nel processo di attuazione delle politiche in materia di acquisti verdi. E questo l obiettivo del protocollo d intesa firmato dall ANCI, l Associazione Nazionale Comuni Italiani, e il GAIL, Gruppo aziende industriali della lubrificazione di Federchimica Aispec. Il protocollo servirà a favorire l utilizzo di oli lubrificanti rigenerati e oli biodegradabili da parte dei Comuni, e a divulgare nelle amministrazioni e presso l opinione pubblica le informazioni sul loro minore impatto ambientale. L olio lubrificante rigenerato, infatti, possiede caratteristiche e prestazioni equiparabili ai lubrificanti ottenuti da cicli produttivi di prima raffinazione; perciò garantisce ai motori prestazioni adeguate, con vantaggi ambientali ed economici per le amministrazioni locali. La rigenerazione degli oli, che ne consente un uso prolungato, ha un effetto importante sull ambiente: innesca infatti un circolo virtuoso che porta a minori emissioni di particelle sottili e di CO2, minor consumo di energia, minori emissioni di sostanze cancerogene, riscaldamento atmosferico ed effetto serra. Con la firma del protocollo, GAIL e ANCI si impegnano ad avviare iniziative mirate a promuovere l informazione e l uso di questi prodotti. In particolare, ANCI predisporrà schemi di bandi di gara ispirati a criteri ecologici, da diffondere presso le Amministrazioni comunali per incoraggiare l utilizzo di prodotti lubrificanti composti da una quota di olio rigenerato e da una quota di oli biodegradabili provenienti da fonti rinnovabili, fra i criteri per la selezione previsti nei bandi di gara. L accordo prevede anche momenti di formazione/informazione del personale delle amministrazioni comunali sui lubrificanti rigenerati e biodegradabili e sugli impatti ambientali dei prodotti maggiormente utilizzati nell ambito dei piani di formazione per gli acquisti pubblici verdi. Gli Acquisti Verdi della PA dichiara Filippo Bernocchi, Delegato ANCI alle politiche energetiche ed ai rifiuti - non sono soltanto un sistema di economia di risorse, sono anzi, la testimonianza che tutta la filiera, partendo da una corretta raccolta differenziata, fino al reprocessing delle varie tipologie, e infine al reinserimento in prodotti utilizzabili, è di

12 effettiva utilità per l ambiente e si risolve anche in un fattore di risparmio sul piano delle finanze sempre più ristrette. Questo Protocollo d Intesa che mira a favorire l utilizzo di oli lubrificanti rigenerati e oli biodegradabili da parte dei Comuni rende tangibile per i cittadini il vantaggio del riutilizzo: una leva importante per superare le diffidenze e i dubbi che ancora condizionano una corretta gestione dei rifiuti in molte aree del nostro Paese. Il comparto industriale della rigenerazione degli oli usati rileva Cesare Puccioni, Presidente di Federchimica - è fondamentale per il nostro Paese; una branca della chimica virtuosa, che valorizza un rifiuto utilizzandolo come materia prima, salvaguardando così l ambiente. Federchimica firma questo accordo con grandissimo apprezzamento per la sensibilità che le autorità locali, attraverso ANCI, dimostrano oggi insieme al mondo della chimica verso i temi della salvaguardia ambientale. Incoraggiare gli acquisti pubblici verdi è un preciso obiettivo per Federchimica. L obiettivo è che tali acquisti siano applicati in modo più possibile omogeneo sul territorio nazionale, non prescindano da una solida interazione con il mondo industriale, siano adeguati e conformi alle linee guida europee. "In Italia - spiega il direttore tecnico operativo del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, Franco Barbetti - viene rigenerato quasi il 90% dell'olio lubrificante usato che il COOU raccoglie su tutto il territorio nazionale, un dato che fa del nostro il Paese leader in Europa. Il Sistema Consorzio, che coordina l'attività delle aziende di raccolta e dell'industria della rigenerazione, da 29 anni consente di trasformare un rifiuto pericoloso in risorsa. 20.06.2013 Prezzi carburanti, sulla rete c è chi scende e c è chi sale Sulla rete dei carburanti, stamattina, si rilevano rialzi. Stando al consueto monitoraggio della Staffetta Quotidiana questa mattina Shell ha aumentato di 10 millesimi la benzina e di 5 il diesel, portandosi rispettivamente a 1,822 e 1,720 euro/litro. Esso invece, che aveva ritoccato all'insù il prezzo nei giorni scorsi, oggi è scesa di 5 millesimi sulla benzina a 1,807 euro/litro. Stabile la media ponderata nazionale tra le diverse compagnie in modalità servito della benzina a 1,815 euro/litro, in lieve aumento quella del gasolio a 1,710 euro/litro. Ieri sera in chiusura il prezzo internazionale della benzina è salito a 558 euro per mille litri (+3), quello del gasolio a 586 euro per mille litri (+1).