IL BAROMETRO DEI MERCATI Novembre 2014



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Transcript:

Strumenti di finanza per commercialisti IL BAROMETRO DEI MERCATI Novembre 2014 Commissione Finanza e Controllo di Gestione -Milano

Premessa : il concetto del barometro Il barometro è uno strumento che indica il tempo atmosferico (precisamente, la pressione atmosferica) del momento in cui si compie la misurazione, e non compie alcuna predizione : confrontando il dato attuale a quello precedente, è possibile fare trarre ipotesi sul futuro; è uno strumento incompleto: ad esempio, mancano indicazioni sulla intensità e direzione del vento ma è un ottimo metodo per le previsioni del tempo la cui validità predittiva è legata alla capacità di analisi e alla esperienza dell utilizzatore. Anche sui mercati possiamo confrontare i dati passati con quelli attuali per formulare delle previsioni, buon senso ma sempre con prudenza e Nel Barometro dei Mercati si offre una visione sintetica delle principali dinamiche dei mercati, da utilizzare per valutare la politica di acquisizione dei fattori produttivi avere una base di analisi per la definizione di previsioni e dei budget Il Barometro è diviso in tre sezioni: Un approfondimento sui temi di maggior interesse Economia EU, tassi d interesse europei EURIBOR e credito dedicata alla gestione finanziaria Economia Mondo, tasso di cambio eurodollaro e commodity focalizzata ai mercati che interessano alla produzione/vendita 2 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Approfondimento del mese 3 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Approfondimento del mese Aspettando la BCE Come abbiamo avuto modo di approfondire nella recente conferenza effettuata per l'ordine, le attuali e prossime decisioni delle banche Centrali sono diventati nel tempo uno degli elementi decisivi delle strategie di sostegno alle economie post grande recessione. L'impatto che hanno avuto non solo sui mercati finanziari ma anche sull'economia reale è stato senza precedenti, perchè senza precedenti è stato il loro l'intervento congiunto. La recente volatilità dei mercati finanziari si è proprio espressa nell'attesa e nelle decisioni che le singole banche centrali hanno preso. Dopo l'avvenuto tapering (fine degli acquisti di asset finanziari) da parte della BCE, è evidente che la palla è passata alle altre banche centrali, che però singolarmente non possono muovere la stessa liquidità della FED: esclusa forse la BCE. E' per questo motivo che in queste ultime settimane le parole uscite dal Board della BCE sono diventati i più importanti market movers. Però in questo momento è la BOJ la banca Centrale più aggressiva sul versante monetario. 4 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Approfondimento del mese Aspettando la BCE 5 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Approfondimento del mese Aspettando la BCE 6 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Approfondimento del mese Aspettando la BCE Il board della BCE è diviso tra chi pensa che i dati della crescita e dell'inflazione europea necessitano di un immediata implementazione attraverso politiche monetarie espansive, e chi pensa che questa strategia senza riforme strutturali rischia di spostare gli investimenti solo sulle aree più forti creando il rischio di una bolla speculativa. Weidmann e i banchieri Centrali che si oppongono al QE sono attualmente una minoranza nel Board, e la situazione economica dell'area potrebbe comunque far propendere alcuni di loro per accettare una operazione di QE. Attualmente la BCE non ha mai fatto un vero QE, perchè ha sempre sterilizzato gli acquisti di Titoli di Stato fatti tra il 2010 ed il 2012; e tutte le operazioni implementate fino ad oggi o prevedono la sterilizzazione o hanno natura di prestito e non di acquisto. Le operazioni attuali sembrano inefficaci nello stabilizzare al tasso desiderato le aspettative di inflazione dell'area euro (vedi nella pagina seguente il grafico Barclays). I mercati finanziari chiedono con forza il QE dell'europa, in quanto è l'unico che può sostenere l'economia globale oltre a quello della FED. Naturalmente fare il QE ha degli effetti positivi ma non risolve tutti i problemi economici: e nel lungo periodo può diventare un problema. 7 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Approfondimento del mese Aspettando la BCE 8 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Approfondimento del mese Aspettando la BCE 9 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Approfondimento del mese Conclusioni: Aspettando la BCE Nella slide precedente, utilizzando uno studio di Citigroup, abbiamo evidenziato le componenti dei falchi all'interno del board BCE, ed in quale riunioni di politiche monetarie del 2015 essi saranno assenti per la normale rotazione dei membri non permanenti nelle votazioni di politica monetaria. Nonostante la fiera opposizione della Buba, a nostro avviso il QE verrà implementato, anche se più lentamente di quanto atteso dal mercato. Occorre tenere presente che ci sono diverse problematiche da affrontare per il QE europeo che sono specifiche dell'area, e questo aumenta le difficoltà di successo dell'operazione. Ad esempio consideriamo le difficoltà ad acquistare titoli di stato con prezzi e rating differenti l'uno dall'altro; consideriamo la situazione dei tassi di deposito presso la BCE negativi che quindi disincentivano a depositare soldi presso l autorità monetaria; consideriamo l'enorme divergenza tra le varie economie ed infine consideriamo il fatto che il principale canale di trasmissione del QE europeo potrebbero essere i cambi piuttosto che la compressione dei rendimenti. Possibile che il QE Europeo sia legato ad una maggiore disciplina per quanto riguarda il fiscal compact, e molte delle dichiarazioni ultime di Draghi e dei membri del board sembrano andare in questa direzione. Il meeting di gennaio diventa quindi un evento catalizzatore: ma c'è da considerare che il periodo da oggi al 22 gennaio sembra davvero troppo lungo per le attese dei mercati. 10 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Area Euro Le notizie più significative (headlies) 11 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Area Euro Le notizie più significative (headlines) 12 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Area Euro Le notizie più significative (headlines) 13 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Area Euro Commento sintetico: area Euro La crisi economica europea peggiora, nonostante le attese per il 2015 siano ancora moderatamente positive: il pessimismo nasce dalla ormai normale riduzione delle previsioni in corso d anno, tali che dall ottimismo iniziale per il 2014 si è arrivati ad una chiusura deludente, specie per i paesi più deboli. Il braccio di ferro politico blocca ancora le azioni necessarie ad una vera ripresa: a livello europeo il progetto Junkèr è ancora sottocapitalizzato, e la Commissione Europea ha lasciato a Francia ed Italia fino a marzo per dare più contenuto alle proposte di riforma. Proprio commentando le osservazioni della Commissione, Merkel ha espresso il parere che anche per lei le proposte siano troppo deboli: ma a sua volta la Germania, unica a poter utilizzare la leva fiscale grazie alla sua posizione di bilancio, esita a dare impulso agli investimenti e ai consumi interni, manovra che porterebbe beneficio a tutta l eurozona e persino alla Germania stessa, dato che anche l economia tedesca dà segni di rallentamento. L attesa è concentrata sulle manovre monetarie della BCE con il QE più volte richiesto e sempre rimandato: una attesa così forte ed unanime da far temere l ipotesi che venga negata. Un esempio è dato dallo spread BTP BUND che è ancora praticamente ai minimi e lontanissimo dal massimo a quota 500, nonostante l ulteriore declassamenti di S&P: ma la eventuale delusione dal mancato intervento della BCE potrebbe avere ripercussioni molto pesanti La Germania vede rallentare la propria economia, al punto da minacciare la ripresa dell intera eurozona che proprio sulla locomotiva tedesca aveva appeso le speranze. Netto calo del PMI manifatturiero, sceso a sorpresa sotto 50 ed indicando così contrazione, che si attesta a 49,5 dai 51,4 della precedente rilevazione : un calo che trascina tutta l eurozona verso il dato del PMI manifatturiero di 50,1 contro il precedente 50,6. Le difficoltà di Francia e Italia sono ben rappresentate nei grafici del PMI della pagina successiva: in Francia il PMI scende da 48,5 di ottobre a 48,4, Italia resta a 49. Le tre principali economie europee sono quindi sotto il livello 50, che divide tra espansione e riduzione del settore. Buoni i dati spagnoli a 54,7 punti, come buoni restano i dati di Irlanda e Olanda: ma senza il traino delle maggiori economie si teme che non possa durare neanche per loro il momento positivo 14 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Area Euro eurozone composite PMI fonte: http://www.markiteconomics.com/public/page.mvc/pressreleases aggiornamento del 3 dicembre 2014 Il Purchasing Managers Index (PMI) è l'indice composito dell'attività manifatturiera di un Paese, il valore è espresso in percentuale. Il PMI è un indice prodotto da Markit Group e riflette la capacità dell'acquisizione di beni e servizi. Tiene conto di nuovi ordini, produzione, occupazione, consegne e scorte nel settore manifatturiero. In linea generale, un valore inferiore al 50% indica una contrazione del settore, mentre un valore superiore al 50% indica un'espansione. 15 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Area Euro Il punto sui mercati: accesso al credito e tassi di interesse Lettura consigliata: RAPPORTO MENSILE ABI novembre2014 Lettura consigliata: RAPPORTO CRIF http://www.crif.it/barometro/imprese Lettura consigliata: OSSERVATORIO PAGAMENTI CERVED http://www.cervedgroup.com/osservatorio-su-protesti-e-pagamenti L asta di dicembre del TLTRO, i prestiti BCE alle banche a tassi bassissimi ma focalizzati esclusivamente a generare credito alle imprese, spiega ancora una volta che purtroppo il problema non è nella liquidità ma nel rischio sistemico. Le banche infatti ora avrebbero ampie disponibilità per erogare finanziamenti alle imprese, ma non riescono a trovare possibilità a rischi accettabili: il valore erogato di 129 miliardi, in linea con le aspettative, è assai deludente perché sommato al precedente si arriva a circa 210 miliardi, la metà di quanto stimato e desiderato dalla BCE Le sofferenze bancarie non accennano a diminuire, sintomo chiaro delle difficoltà dell economia reale e vincolo operativo per gli istituti di credito, che anche a causa degli incagli non riescono ad allentare il credit crunch Valutare con attenzione le necessità di liquidità e i rapporti con le banche Le banche e persino i partner economici cominciano a valutare il rischio anche in forma prospettica: in presenza di bilanci in perdita si corre il rischio di essere valutati come clienti o fornitori poco affidabili, oltre a creare preoccupazioni sulla possibilità di onorare i rimborsi dei prestiti. Gestire in anticipo le comunicazioni, fornire piani finanziari e produrre Business Plan da tenere sempre aggiornati. Le banche hanno difficoltà a prestare ad aziende considerate rischiose: occorre quindi ridurre il livello di rischio percepito dell azienda, tramite riequilibri degli assetti finanziari con aumento di Mezzi Propri, azioni rivolte all ottenimento dell equilibrio economico e soprattutto all equilibrio finanziario: se non si riesce nel breve periodo a compiere queste azioni, occorre dimostrare con Business Plan specificatamente orientati ai flussi finanziari come le azioni future garantiscano la continuità aziendale e soprattutto il rimborso di prestiti. Monitorare e gestire con attenzione i ritardi di pagamento della clientela: le banche osservano con attenzione gli andamentali, e dato che si implicitamente e indirettamente affidare una impresa significa affidare anche i clienti della impresa stessa, ogni ritardo negli incassi si riflette negativamente sul rating aziendale Mantenere attento e costante controllo del circolante, specie sui crediti sia per dimensione che per qualità: predisporre una politica degli affidamenti, procedure per il blocco degli ordinativi ai clienti fuori fido e un sistema di monitoraggio delle esposizione effettive e della durata degli eventuali ritardi: la presenza di procedure consente di evitare pericolose perdite di tempo nella reazione a intoppi finanziari, con effetti anche catastrofici. 16 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Prestiti alla clientela : fonte Rapporto ABI 17 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Tassi d interesse alla clientela : fonte Rapporto ABI 18 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Sofferenze sistema bancario : fonte Rapporto ABI 19 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

-coin fonte: Banca d Italia 20 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Tassi di interesse europei EURIBOR fonte:http://www.mutuionline.it Si noti la correlazione tra EURIBOR tre mesi e tasso BCE Nel grafico si apprezza l aumento BCE di metà 2011, che accompagna la crescita dei tassi a breve e segue la crescita dei tassi a lungo, che iniziano la loro discesa già nel primo trimestre 2011 fino a raggiungere gli attuali minimi storici ; I tassi di di breve restano ai minimi grazie agli interventi BCE, la politica monetaria espansiva resterà accomodante come da dichiarazione di Draghi, e il costo del finanziamento è essenzialmente legato agli spread : Anche i tassi a lungo termine dimostrano contrazione, grazie alla posizione espansiva della BCE: lo IRS a 20 anni è sceso ulteriormente a 1,44% 21 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Tassi di interesse europei EURIBOR Grafico spread BTP BUND fonte: www.borse.it/spread/spread-btp-bund Importante e rapida riduzione dello spread dopo le dichiarazioni di Draghi di luglio 2012, evidentissima sul grafico ; raggiunti i minimi di periodo dopo la violazione della quota 200, la cui rottura segnò l inizio della crisi nel luglio 2011: Tassi BUND che esprimono uno scenario deflattivo, mentre i BTP beneficiano di rendimenti più alti : lo spread scende per la variazione dei prezzi del BUND e del BTP in ottica di fly-to-quality in uno scenario di tassi interbancari a breve ormai negativi e di attesa del QE della BCE 22 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Tassi di interesse europei EURIBOR grafico BUND Il Bund oscilla seguendo le vicende politico-economiche europee, La forte risalita dei corsi è la reazione al tapering della FED, con una riallocazione dei fondi in posizioni risk-free Risalita da gennaio, probabilmente anche per riallocazione dei portafogli dopo le preoccupazioni sui paesi emergenti, rapida discesa in concomitanza con la crisi Ucraina, recupero per fly-to-quality Data la politica di remunerazione negativa dei fondi lasciati presso la BCE, i Bund sono adesso un parcheggio sicuro, anche se scarsamente remunerato, per la liquidità in eccesso delle banche e quindi sono ancora comprarti anche se scarsamente remunerativi : Le preoccupazioni per la Grecia, il rallentamento economico della Cina, il brusco calo del petrolio spingono al fly-to-quality su nuovi massimi per il BUND 23 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Forecast BCE Survey of Professional Forecasters SPF Release : 13 November 2014 Next release:20 January 2015 24 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Mondo Le notizie più significative (headlines) 25 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Mondo Le notizie più significative (headlines) 26 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Mondo Commento sintetico: economia mondiale L economia americana è una delle più forti del momento, grazie al recupero dalla crisi testimoniato dalla riduzione della disoccupazione e dai dati del PIL positivi sia per il 2014 che in previsione per il 2015. Il terzo trimestre chiude con un +3,9%, superiore al consensus degli analisti di un +3,3%, e con le componenti di investimenti aziendali e consumi interni a fare da traino, segno di una ripresa sostenuta dai fondamentali, e consolidata dal valore delle trimestrali dei profitti, +3,8% sullo scorso anno. Le ombre su questo scenario paradossalmente vengono dall estero, con una eurozona in rallentamento e dove tornano le preoccupazioni politiche a causa della Grecia e delle tensioni tra Commissione Europea e alcune nazioni, e con la Cina che non cresce come previsto. La FED potrebbe quindi essere un poco più cauta nei tempi e modi dell irrigidimento della offerta monetaria, in attesa che a situazione globale non crei problemi alla economia USA E un problema in effetti è già sorto con il calo del prezzo del petrolio, settore importante per l economia americana sia per il PIL prodotto che per l occupazione che ha creato negli ultimi anni. Effetti paradossali del calo del greggio sono quello di negare alla economia USA il vantaggio energetico sugli altri competitors, creare una possibilità agli europei di approvvigionarsi anche in presenza dell embargo con la Russia, ed infine una possibile tensione finanziaria nel settore obbligazionario, se i prestiti ad alto rischio concessi alle aziende estrattive non venissero confermati. In Cina il PIL cresce del 7,3% : crescita che resta costante nonostante gli stimoli varati da Pechino, che aveva come obiettivo il +7,5%. Per il prossimo anno, S&P prevede una crescita del +7,0% nonostante gli stimoli monetari messi in campo da Pechino: il sistema bancario cinese mostra però un quadro preoccupante, con crediti in sofferenza cresciuti di 12 miliardi di dollari dal trimestre precedente per attestarsi a 770 miliardi di Yuan ( 125 miliardi $) Il Giappone ha rinviato l aumento delle imposte sui consumi, ma la ripresa stenta a decollare e la mancata presenza delle riforme unita ad un debito pubblico crescente ha portato ad un downgrade del debito pubblico da AA3 ad A1, sotto Cina e Corea : le elezioni anticipate definiranno lo scenario politico e l eventuale sostegno degli elettori alla Abenomics 27 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Economia Mondo Commento sintetico: commodity La crescita mondiale in rallentamento e soprattutto la stazionarietà della eurozona rallentano le speculazioni sulle commodity, e la fine del QE statunitense ha tolto la fonte di liquidità con cui era possibile impostare operazioni di acquisto di stock a lungo periodo. In generale, come si può vedere dall indice sintetico CCI che rappresenta il prezzo ponderato di 17 delle principali commodities, dopo una ripresa nella prima metà dell anno, le aspettative globali per il 2014 e il 2015 ( e la possibile riduzione della liquidità globale) hanno iniziato una discesa dal mese di giugno 2014, che non si è ancora arrestata Il petrolio subisce la doppia stretta di una domanda in calo e di una offerta esuberante: ma ormai è anche guerra tra i produttori, dopo che l OPEC ha deciso di non tagliare l estrazione e quindi di iniziare una gara di resistenza che si giocherà sulle riserve accumulate, dato che al livello attuale dei prezzi tutti i produttori sono in perdita ( si veda il precedente Barometro per i dati dei BEP delle diverse nazioni) Per il rame, i prezzi oscillano in una area abbastanza depressa a causa della abbondanza di offerta e delle stime di ripresa mondiale, che sono andate via via calando nelle ultime settimane. La ripresa USA ha aiutato un rimbalzo dai minimi, e la manovra espansiva della Cina (tradizionalmente un forte acquirente del metallo) ha stimolato gli operatori agli acquisti. Da osservare il settore immobiliare cinese, grande utilizzatore di rame, che potrebbe beneficiare direttamente delle manovre monetarie e quindi far crescere la domanda fino al 4%, secondo stime di alcuni analisti. Fattore limitante resta sempre l abbondanza dell offerta: l International Copper Study Group stima infatti che nel prossimo anno l offerta supererà la domanda di 390mila tonnellate. Nel lungo periodo, stime di crescita globale del 3-4% potrebbero portare i prezzi a crescere nel prossimo quinquennio: ma si tratta di visioni di lungo periodo. 28 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Commodity CCI Thomson Reuters Equal Weight Continuous Commodity Index is recognized as a major barometer of commodity prices. The index comprises 17 commodity futures that are continuously rebalanced: Cocoa, Coffee C, Copper, Corn, Cotton, Crude Oil, Gold, Heating Oil, Live Cattle, Live Hogs, Natural Gas, Orange Juice, Platinum, Silver, Soybeans, Sugar No. 11, and Wheat. The index trades on the ICE Futures Exchange. 29 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Tassi di cambio : eurodollaro Il punto sui mercati: eurodollaro il cross eurodollaro è in trend discendente, a causa della doppia spinta della contrazione USA e della attesa espansione EU; i movimenti intermarket di liquidazione degli asset dal mercato equity europeo agevolano l aumento del biglietto verde. A questi livelli però è orami l incertezza a dominare gli animi degli operatori, come ben dimostrato dalla volatilità intraday e dalla mancanza di trend degli ultimi giorni, con sedute positive che si alternano alle negative. I fondamentali macro però restano sempre a sfavore dell euro, e alcuni operatori stimano che si arrivarà ai minimi quadriennali di 1,20 e persino a 1,15. Dal punto di vista grafico, la discesa iniziata dopo i massimi di maggio ha subito qualche arresto in special modo in ottobre ma, sotto la spinta della cause macroeconomiche viste sopra, sta proseguendo verso nuovi minimi di periodo dal 2012 : la resistenza a quota 1,2250, valore di un certo significato dal punto di vista grafico, ha contenuto il trend e ha dato avvio ad un modesto recupero Si veda il grafico trimestrale a pagina seguente per vedere con chiarezza come le riunioni della BCE abbiano fortemente influenzato il cross La volatilità implicita resta compressa, ma ora ha superato la sua media mobilie a 100 giorni dando un segnale di negatività al cross: resta comunque a livelli ancora piuttosto bassi e il costo di una eventuale copertura non è ancora eccessivo anche se sta via via crescendo, indirizzando gli operatori verso strategie zero cost come i vertical spread ( zero_cost_collar o cylinder) Il valore del future scadenza giugno 2015 è 1,2479 (*) A titolo di semplice indicazione, i valori diopzioni (*): le call ATM base 1,2700 scadenza giugno 2015 sono pari a 0,0035 le put ATM base 1,2200 scadenza giugno 2015 sono pari a 0,0037 (*) Dati aggiornati al12 dicembre 2014 sul mercato CME Un esempio dell utilizzo del nostro Barometro è dal confronto con la pagina eurodollaro del numero precedente: Nel valutare i prezzi delle opzioni, considerate come il time-decay inizi ad erodere i prezzi quandio ci si avvicina alla scadenza 30 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Tassi di cambio eurodollaro Grafico eurodollaro scala daily analisi degli ultimi tre mesi con l ottica degli operatori del FOREX il grafico mostra le reazioni del cross eurodollaro alle dichiarazioni BCE di ottobre novembre e dicembre, segnalate con una freccia azzurra: evidenti gli ampi movimenti intraday, ed evidente anche l interruzione del trend positivo di inizio anno prima che la politica accomodante dichiarata da Yellen e soprattutto le dichiarazioni di Draghi del 3 luglio ne invertissero la direzione. Evidente il calo di che prosegue da luglio e la reazione alla riunione BCE del 4 settembre, 3 ottobre e 6 novembre : rinnovate tensioni e incertezze sul QE muovono il cross in modo disordinato in dicembre 31 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Tassi di cambio eurodollaro Grafico eurodollaro Sovrapposta la media mobile 100, indicatore comunemente utilizzato per mostrare il trend. Dopo le lunghe oscillazioni nel canale 1,28 -- 1,35, superamento della quota 1,35 e consolidamento sopra tale livello: L inizio del tapering ha sostenuto il dollaro, le dichiarazioni BCE e i dati USA hanno poi riportato i corsi a quota 1,39 massimi livelli da tre anni Le dichiarazioni BCE su un cambio troppo sfavorevole alle imprese europee, e quindi la possibilità di un intervento sul cross, hanno bruscamente portato dai massimi di 1,40 a un nuovo livello di equilibrio intorno a 1,36 I dati economici negativi per la eurozona usciti da luglio e agosto hanno fatto credere agli operatori in un intervento della BCE, attesa che si rinnova di mese in mese e viene data sempre più imminente dagli operatori 32 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Tassi di cambio eurodollaro Andamento della volatilità implicita sull eurodollaro L indicatore è calcolato con la metodologia del VIX : volatilità implicita delle opzioni ATM a 30 giorni oscillazioni che seguono la forza dell euro dal luglio 2012, fino ai minimi biennali: ripresa per le tensioni precedenti lo speech BCE, ridiscesa rapida ai minimi assoluti di periodo a 4,69, risalita in seguito alle tensioni sul cross e violazione della trendline: sempre su valori contenuti e inferiori alla media degli ultimi due anni, ma ora in ripresa e ormai sopra la media a 100 giorni. La costruzione di eventuali strategie di copertura con opzioni beneficeranno della riduzione della volatilità 33 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Commodity Grafico andamento prezzi del rame, considerato proxy dell andamento dell economia La media mobile sovraimposta aiuta a leggere i trend storici dopo una discesa costante dagli inizi del 2013, una ripresa dai minimi biennali: la situazione migliora da luglio, seguendo le previsioni sulla economia mondiale e soprattutto della economia cinese, massimo consumatore ed utilizzatore anche indiretto come garanzia per prestiti bancari. Violazione della trendline e discesa dei corsi verso i minimi di luglio 2013 dopo i dati cinesi, il rimbalzo da metà giugno ha portato al massimo del quadrimestre ed appiattito la media mobile: la debolezza dell economia spinge i corsi verso il minimo annuale e rapido rimbalzo tecnico: si confrontino le oscillazioni con i dati del PMI cinese nella slide successiva. 34 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Commodity Grafico comparativo tra prezzi Rame e PMI manifatturiero cinese Source: Capital Economics, Markit, Thomson Datastream http://www.mining.com Il grafico a sinistra mostra la stretta correlazione pluriennale tra la manifattura cinese e i prezzi del rame sul London Metal Exchange Il grafico a destra mostra il PMI cinese aggiornato a fine ottobre 35 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

Commodity Grafico andamento prezzo petrolio Brent Oscillazioni nel 2013 che pur essendo ampie e legate a circostanze geopolitiche, restano compresse nella fascia 90-100, con un trend praticamente costante. tensioni legate alle crisi mediorientali hanno spinto i corsi fino a quota 110, rapida discesa fino a 95 per allentamento delle tensioni e eccesso di domanda; stabilizzazione della media mobile per i recenti rialzi, legati alla crisi Ucraina e alla eccezionale ondata di freddo negli USA : L eccesso di produzione USA e la mancata stretta da parte dell OPEC hanno portato ad una vera guerra dei prezzi, con minimi decrescenti ad ogni seduta 36 Commissione Finanza e Controllo di Gestione