La misura della frequenza di malattia nelle popolazioni. Popolazione e casi

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Transcript:

La misura della frequenza di malattia nelle popolazioni Popolazione e casi 1) Tutti gli studi epidemiologici sono basati su una particolare popolazione ( popolazione sorgente o base dello studio) che viene studiata per un definito periodo (periodo di rischio). 2) In genere la frequenza della malattia è espressa da un rapporto: numero casi di malattia popolazione/ a rischio

I CASI INCIDENTI E PREVALENTI la malattia come evento: frequenza di comparsa di nuovi casi >> misure di incidenza. la malattia come stato: frequenza dell essere malati >> misure di prevalenza. Casi di malattia in un definito periodo di a b e c d f g t 0 t 1 = durata della malattia dal suo inizio Casi incidenti nel periodo t1-t0 : b+c Casi prevalenti nel periodo t1-t0: a+b+c+f+g MISURE DI INCIDENZA Esperienza di un evento in due popolazioni differenti: pop A pop B = evento in studio (malattia, morte) = La variabile rilevante è il a cui si verifica l evento: ogni misura d incidenza è definita nel.

MISURE DI INCIDENZA Per definire una misura di incidenza è necessario specificare: a) l evento in studio (in genere prima occorrenza): - infarto cardiaco (primo attacco) - k seno (prima diagnosi) - reinfarto (prima ricorrenza) b) la popolazione candidata (a sperimentare l evento in studio): - in uno studio di incidenza di reinfarto la popolazione a rischio sarà costituita da tutti i soggetti che hanno avuto uno e uno solo infarto - in uno studio sull incidenza di tumore all utero la popolazione a rischio è definita dalle donne con utero (le donne isterectomizzate vanno tolte dalla popolazione candidata) Non appena un individuo sperimenta il primo evento in studio, esce dalla popolazione candidata!!! POPOLAZIONE Popolazione fissa o coorte: costituita da un insieme di individui caratterizzati dallo sperimentare un comune evento al t 0 e che vengono seguiti nel : - nati nel 1951 - pz. Con prima diagnosi di Ca laringe tra il 1975-1980 - operai di una fabbrica assunti tra il 1940-1945 Popolazione dinamica: insieme di individui caratterizzati da un comune stato di appartenenza. Tale popolazione è caratterizzata da un elevato turn-over dei suoi membri (nascite, morti, immigrazioni, emigrazioni ) - popolazione della città di Verona - popolazione italiana nel 1951 - bacino di utenza di un ospedale N N t 0 t 0 Dimensione di una popolazione fissa e dinamica (in stato stazionario) in funzione del

Incidenza Cumulativa [CI]: stima del rischio che un individuo, libero da malattia, sviluppi la malattia in un definito periodo di malattia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 t 0 t 1 t in t 0 : 6 soggetti esenti da malattia (a rischio) t 0 - t 1 : 3 soggetti diventano malati 3 CI = 6 = 0.5 In generale, se: n = popolazione a rischio in t 0 d = nuovi casi nel periodo t 0 - t 1 CI = d n in t 0 - t 1 Esempio: In uno studio sulla relazione tra contraccettivi orali e sviluppo di infezione urinaria, 486 donne utilizzatrici di C.O. tra i 16-45 anni, che non presentavano infezioni urinarie, sono state seguite per 3 anni. Tra il 73 e il 76, 27 di queste svilupparono l infezione. CI = 27/486 = 0.056 5.6% la probabilità che una donna utilizzatrice di C.O. abbia un infezione urinaria in tre anni è del 5.6% (95%CI 3.7%-8.0)

All inizio del 1986 una popolazione di 1.000 individui tra i 50 e 70 anni presenta 50 casi di angina. Tra il 1986 e il 1987 70 soggetti presentano angina per la prima volta. L incidenza cumulativa di angina tra il 1986 e il 1987. Popolazione a rischio = 1.000-50 = 950 nuovi casi nell anno = 70 CI = 70 950 = 0,071 7.1% 95%CI 5.7 9.2 Limiti di CI L incidenza cumulativa ha senso solo in riferimento all intervallo di su cui è determinata. Il confronto tra CI può essere fatto solo se i tempi di osservazione sono identici CI 3 anni = 9% CI 2 anni = 9% CI 1 anno = 9% Viene ignorata l informazione sul in cui si è verificato l evento La probabilità dell evento viene assunta costante per tutto il periodo di osservazione Molto spesso i soggetti entrano nello studio a tempi diversi e il a rischio può variare da soggetto a soggetto

Esempio: 1/1/1997 1990 1/1/2003 1996 Sviluppo della malattia Entrata nello studio Perdita al follow-up TASSO DI INCIDENZA (I) Il tasso di incidenza esprime la velocità media di comparsa dei casi nella popolazione E espresso come n di casi per -1 I = n di nuovi casi persone -

t i Persone = t i = PT dove: = che un individuo ha passato nello studio se non ha sviluppato la malattia o = intercorso tra l inizio dello studio e il verificarsi della malattia per i casi Esempio i) Una coorte di 101 individui è seguita per 2 anni e non si verificano casi di malattia: PT = 101 2 = 202 anni ii) Idem, ma si verificano 2 casi esattamente dopo un anno PT = (99 2) + (2 1) = 200 anni I = 2 200 = 0.01 anno -1 1.000 = 10 casi ogni 1.000 p. y. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Soggetto CALCOLO DELLE PERSONE-TEMPO PER DATI INDIVIDUALI 0 1 2 3 4 5 1995 1996 1997 1998 1999 2000 contributo a PT 1 5 2 4 3 3 4 3 5 2 6 3 7 2 8 1 9 1 10 1 PT = 25 anni = evento = censoring I = 3 25 1.000 anni -1

In generale, dati: PT = persone- d = numero di nuovi casi nel periodo tra t 0 e t 1 I = d PT ( - 1 ) I viene generalmente moltiplicato per una costante di convenienza (100; 1000; ) E espresso come numero di casi per -1 Esempio: d= 2 PT=200 I= 2 200 x1000 = 10/x1000/anno -1 10 casi ogni 1000 persone osservate per un anno Esempio: In uno studio sulla relazione tra l utilizzo di ormoni nella post-menopausa e l insorgenza di CHD, si sono evidenziati 90 nuovi casi tra 32317 donne in menopausa, per un periodo totale di follow-up di 105786 persone-anno. I = 90 = 0. 0085 x anni 105786 1 0.85 casi per 100 persone all anno oppure 8.5 casi per 1000 persone all anno oppure 85 casi per 10000 persone all anno

Esercizio 3: Calcolate il tasso di incidenza sulla base dell esperienza di malattia dei 14 soggetti tra l 1/1/1986 e l 1/1/1989 rappresentata nel seguente grafico. 1/1/1986 1/1/1987 1/1/1988 1/1/1989 Tassi di incedenza specifici I rappresenta la velocità media di malattia assunta costante nel periodo studiato. Per la maggior parte delle malattie l assunzione del tasso di incidenza costante nel non è realistica (es. incidenza di K-polmone in funzione dell età) Tuttavia è ragionevole pensare che Ι sia costante per intervalli di limitati (es: classi d età quinquennali per il K del polmone) Ι può essere stimato in intervalli limitati di (incidenza specifica) Ι I 1 I 2 I 3 I 4 I 5 I 6 E t 1 t 2 t 3 t 4 t 5 t 6

survival probability Funzione di rischio (incidenza) istantanea in soggetti affetti da diabete di tipo II o da cancro gastrico con follow-up di 5 anni survival probability smoothed hazard rate deaths per 1,000 person-years smoothed hazard rate deaths per 1,000 person-years

Tasso di incidenza in popolazioni dinamiche Nelle popolazioni dinamiche le incidenze cumulative non possono essere calcolate sia perché i casi non sono generati solo dalle persone presenti all inizio del periodo sia perché sfuggono alcuni casi generati da persone presenti all inizio ma emigrate durante lo studio (turn-over di una popolazione dinamica). In una popolazione dinamica il tasso di incidenza può essere stimato da: I = D / P x (t 2 -t 1 ) dove: - I = tasso medio di incidenza nel periodo in studio; - D = n dei nuovi casi insorti nel periodo; - P = popolazione a metà periodo (popolazione media) - (t 2 -t 1 )= periodo di osservazione (in cui si sono prodotti i casi) ES: Un registro tumori di una data area registra 4130 casi di carcinoma della mammella (età 0-84) nel periodo 2003-2008. La popolazione passa nello stesso periodo da 625.000 a 686.110. P = (625.000+686.110)/2 = 655.555 t2-t1 = 5 anni I = 4130 / (655.555 x 5) = 0.00126 = 126 x 100.000 x anno -1 Ogni anno su 100.000 persone si verificano 126 nuovi casi di Ca mammella.

Casi si leucemia linfatica occorsi tra il 1968 e il 1972 (registro tumori di Birmingham UK) e dimensione della popolazione coperta dal registro. età t Casi (1968-72) Popolazione 1970 I. annuale 100.000 0 1 2 45.300 1.103 1-4 4 47 182.400 6.441 5-9 5 30 228.300 3.285 10-14 5 13 202.500 1.604 Calcolate l incidenza età specifica Stimate il rischio che un bambino sviluppi leucemia prima dei 14 anni Confronto tra misure di incidenza CI (o rischio) esprime una probabilità: è riferito a un definito intervallo di ed aumenta con l'aumentare di tale intervallo. In una coorte europea di 10.000 persone tra i 20-44 anni seguite per 5 anni CI di asma era del 2.5% Per un individuo europeo tra i 20-44 anni il rischio di sviluppare asma in cinque anni era di ~ 0.025 Il TASSO (I) esprime il numero medio di casi insorti (forza della malattia/mortalità) per unità -persone. Nel 2008 il tasso di mortalità in Italia è stato di 10.6 x 1000. In media, ogni 1.000 residenti si sono avuti circa 11 decessi.

PREVALENZA (Pr): proporzione della popolazione affetta da una particolare malattia in un dato istante (point prevalence) o periodo di (period prevalence) t 0 t 1 In t 0 : numero di casi = 3 numero di soggetti = 9 Pr = 3/9 Tra t 0 e t 1 : numero di casi = 7 numero di soggetti = 9 Pr = 7/9 In generale: n = numerosità della popolazione al t 0 o nel periodo tra t 0 e t 1 d = numero di casi al t 0 o nel periodo tra t 0 e t 1 Pr = d n Esempio: Al 1 gennaio 1999 in una città di 150.000 abitanti, 8000 soggetti risultavano ( sulla base del consumo di farmaci e dei registri dei centri antidiabetici) affetti da diabete di tipi II. 8000 Pr = = 0. 053 Pr = 150000 5. 3 %

Prevalenza e durata della malattia La dimensione della prevalenza dipende in larga misura dalla durata della malattia: - malattie a decorso rapido hanno bassa prevalenza - malattie letali hanno bassa prevalenza Le variazioni della prevalenza dipendono da: - variazioni nella durata (letalità, curabiltà) - variazioni nell incidenza La relazione tra prevalenza e durata (Dur) è del tipo: Pr = I x Dur * * Valida per malatie a bassa prevalenza Relazione fra incidenza e prevalenza incidenza guarigione morte prevalenza Pr = I * durata media della malattia

Esercizio 1: 1/1/1999: 4 casi di asma presenti in una popolazione di 100 soggetti 1/1/1999-1/1/2003: 3 soggetti sono guariti 1 soggetto sano ha sviluppato la malattia ed è guarito 2 soggetti sani hanno sviluppato la malattia ma non sono guariti A) Qual è la prevalenza di asma all 1/1/1999? B) Qual è la prevalenza di asma all 1/1/2003? C) Qual è la prevalenza di asma nel periodo 1/1/1999-1/1/2003? 93 soggetti 1/1/1999 1986 1/1/2003 1990 Selezione dei casi CASI INCIDENTI : nuovi casi di malattia. I determinanti misurati sui casi incidenti sono potenzialmente correlati all insorgenza della malattia. CASI PREVALENTI : sottoinsieme selezionato dei casi incidenti (i sopravvissuti). I determinanti misurati sui casi prevalenti sono potenzialmente correlati all insorgenza che alla prognosi della malattia