Codice di DEONTOLOGIA MEDICA Dott. Alberto Ferrando

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Transcript:

Codice di DEONTOLOGIA MEDICA Dott. Alberto Ferrando Vice Pres. Ordine dei Medici della Provincia di Genova Pres. Fed. Reg. Ordini dei Medici della Liguria aferrand@fastwebnet.it www.ferrandoalberto.eu www.apelpediatri.org

Il Codice Deontologico va considerato un: PRESIDIO DI GARANZIA PER: -Medici -Cittadini -Istituzioni (Esigenze sia del singolo che del sistema pubblico)

GIURAMENTO PROFESSIONALE Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento; di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona; di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico; di promuovere l alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l arte medica; di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina; di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali; di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione; di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico; di prestare assistenza d'urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'autorità competente; di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione.

TITOLO I OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE Art. 1 Definizione -Il Codice di Deontologia Medica contiene principi e regole che il medico-chirurgo e l'odontoiatra, iscritti agli albi professionali dell'ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, di seguito indicati con il termine di medico, devono osservare nell'esercizio della professione. Il comportamento del medico anche al di fuori dell esercizio della professione, deve essere consono al decoro e alla dignità della stessa, in armonia con i principi di solidarietà, umanità e impegno civile che la ispirano. Il medico è tenuto a prestare la massima collaborazione e disponibilità nei rapporti con il proprio Ordine professionale.. TORNA50 TORNA194

COSTITUZIONE ITALIANA TITOLO Art. II 3. Tutti i cittadini hanno DOVERI pari GENERALI dignità sociale e sono DEL MEDICO - CAP. I eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, Libertà, indipendenza e dignità della professione di razza, di lingua, di religione, Art. 3 di opinioni politiche, di condizioni - Doveri personali del medico e - sociali. Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo dalla sofferenza nel Art. rispetto 32. della libertà e della dignità La Repubblica della persona umana, tutela senza la distinzioni salute come di età, di fondamentale sesso, di etnia, di religione, nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace diritto dell'individuo e interesse della collettività, e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. e garantisce cure gratuite agli indigenti. La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona. "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia"

Capo IV Informazione e consenso 1 - l informazione (artt 33-35) Questo capo (art 33-35 ) attiene al problema della COMUNICAZIONE E fondamentale capire se il paziente (o il parente) capisce quello che gli si dice. E fondamentale rispettare la volontà del paziente in merito all informazione a terzi, fossero anche parenti stretti. E fondamentale la modalità espressa in parola ma anche l atteggiamento e la disponibilità con cui si comunica

CAPO IV Informazione e consenso Art. 33 - Informazione al cittadino Il medico deve fornire al paziente la più idonea informazione sulla diagnosi, sulla prognosi, sulle prospettive e le eventuali alternative diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze delle scelte operate. Il medico dovrà comunicare con il soggetto tenendo conto delle sue capacità di comprensione, al fine di promuoverne la massima partecipazione alle scelte decisionali e l adesione alle proposte diagnosticoterapeutiche.

In ogni caso occorre fare molta attenzione perché non tutto quello che viene comunicato arriva al ricevente. Anzi, di solito: il soggetto vuole dire 100 in realtà dice 80 il ricevente sente 50 (a causa dei disturbi dell'ambiente) capisce 30 ricorda 20

MODALITÀ COMUNICATIVE Comunicazione verbale: utilizza le parole Comunicazione non verbale: espressione del volto, gesti, tono della voce, etc. E' meno facilmente sottoponibile a "censura", e quindi tradisce gli effettivi sentimenti, stati d'animo, opinioni. Comunicazione simbolica il nostro modo di vestire, gli oggetti di cui ci circondiamo, etc, costituiscono una parte molto significativa della nostra comunicazione

ogni comunicazione avviene contemporaneamente su due piani: contenuto e relazione: Mediante le parole trasmettiamo delle informazioni e con i segnali del corpo diamo informazioni alle informazioni Paul Watzlawick

Aspetto verbale (parole e frasi): 7% Aspetto vocale (timbro, tono, ritmo): 38%. Movimenti del corpo (espressioni del viso in particolare, ma non solamente): 55% APPARE FONDAMENTALE COME LO DICI E NON COSA DICI Albert Mehrabian

I SEGNALI NON VERBALI I gesti, gli atteggiamenti, i comportamenti favoriscono o, talvolta, ostacolano la comunicazione. Il linguaggio non verbale spesso viene utilizzato come codice di controllo della comunicazione verbale.

La prossemica Fattori che influenzano le zone spaziali: -Cultura e razza: Europa meridionale e Giappone zona intima 25 cm. Australia e Europa del Nord superiore -Aree rurali e metropolitane: zona spaziale aumentata nelle zone rurali - Sesso (donne vicino a donne)

Anche la comunicazione non verbale si apprende: differenze culturali Alcuni esempi: Espressioni del viso: i giapponesi le controllano, ad esempio usano la risata per nascondere rabbia o dolore I popoli mediterranei manifestano più liberamente le emozioni. Distanza: i popoli nordici parlano a distanza maggiore rispetto agli altri. Sguardo: due arabi che conversano si guardano di più rispetto a due inglesi o due americani. Contatto: gli arabi ( e in parte gli italiani e altri popoli mediterranei) si toccano mentre discutono.

Differenti significati dei gesti: Ok per un occidentale Soldi per un giapponese Zero per un francese Insulto per turchi e brasiliani

Differenti significati dei gesti: -Richiesta di un passaggio -Ok -Insulto -Va a quel paese

-Due (USA) -Vittoria (Germania) -Pace (Francia) -Va a quel paese (GB, Australia, Nuova Zelanda, Malta)

I più luridi e miserabili mai visti" Una immagine celebre della grande emigrazione italiana. Per sapere com'erano accolti in America basta rileggere il New York Times del 6-11-1879: "Tra i passeggeri di terza classe (..) c'erano ieri 200 italiani, che il sovrintendente Jackson definì la parte più lurida e miserabile di esseri umani mai sbarcati a Castle Garden"

Ammonticchiati come giumenti Nel disegno di Beltrame sulla "Domenica" del Corriere dell'8-12-1901, la partenza da Genova di contadini che De Amicis descrisse "ammonticchiati come giumenti" Fonte: "La Domenica del Corriere"