Rivista di Agraria.org Rivista online di agricoltura, zootecnia, ambiente

Documenti analoghi
Frutti Antichi. Tipologia: Nome del frutto: Pesco. Orion

SUSINO. CULTIVAR: Jannelli

ALBICOCCO. CULTIVAR: Cibo del Paradiso

CILIEGIO. CULTIVAR: Capo di Serpe

Frutti Antichi. Tipologia: Pesco. Nome del frutto: Michelini

Piante da Frutto. Tipologia: Nome del frutto: Albicocco. Aurora

La maggior parte delle nuove cultivar

Frutti Antichi. Tipologia: Nome del frutto: Susino. Angeleno

Lunghezza: 5,6 cm Larghezza: 5,7 cm Spessore: 4,7 cm

Olivo Pesco Fragolina di bosco BARIDDARA 1. Catalogo accessioni di. Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l europa investe nelle zone rurali

SCHEDE AMIGDALOGRAFICHE

Nuovo che avanza. Tipologia: Nome del frutto: Ciliegio. Ferrovia (su G5)

Le cicorie. Cicoria selvatica da campo. Cicoria. spadona da taglio. Cicoria. Cicoria zuccherina da taglio Triestina. variegata di Lusia.

Tree Work Bando Cariplo 2013/14 U.A.1

Nome scientifico: Prunus armeniaca Nome volgare: Albicocco Varietà: Pisana (antica) Epoca di Maturazione: 20/25 Luglio Vigoria: Media Resistenza a

OLIVA ITRANA IN SALAMOIA AL NATURALE

SCHEDE PER L IDENTIFICAZIONE VARIETALE ARANCIO

varietà e portinnesti consigliati

mutazione di fuji selezionata da Austin Nelson NZ PERCORSO DI SELEZIONE GENETICO-SANITARIA PRESSO LE STRUTTURE DI VENETO AGRICOLTURA

MELANZANE cont. da 48 piante in pak da 6 cad.

Linea CIPOLLA e ZUCCA

Aurora * Consistenza della polpa. Spring Blush EA 3126 TH (1)

Nome scientifico: Pyrus communis Nome volgare: Pero Varietà: Kaiser Epoca di Maturazione: 10 Settembre Vigoria: Elevata Resistenza a malattie: Media

Frutti Antichi. Maturazione: luglio Frutto: grosso, rosso Polpa: rossa, tenera, carnosa, delicata Note: adatta anche per confetture

Frutti Antichi. Tipologia: Susino. Nome del frutto: Regina Claudia Violetta

CONFRONTO DATI METEO SERIE STORICA E ANNO 2016

Viti Resistenti. Tipologia: Nome del frutto: Vite. Lilla

- Drupacee Albicocco Prunus armeniaca Cultivar Maturazione Note. Maggio 2^ decade. Precoce. Giugno 1^ decade. Tyrinthos. Giugno 1^ decade.

Stazione di Manta : confronto dati meteo serie storica e anno mm

Incontro Tecnico MELO e PERO: Varietà e Portinnesti PERO. Lorenzo Berra, Davide Nari

Evoluzione varietale di pesche e nettarine in zone costiere del Mezzogiorno

SangioveSE R 10 R 24. Sangiovese

OLIVO. Ogliarola Garganica

NOME COMUNE SINONIMI --- Pesca Marscianese PP004 CODICE ACCESSIONE

La Catalanesca: Varietà Interessante Coltivata In Campania SCAGLIONE G.*, FEDERICO R.*

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Dipartimento di Arboricoltura, Botanica e Patologia vegetale


schede di aggiornamento 2010 LA SELEZIONE GENETICO-SANITARIA DELLE PIANTE DA FRUTTO

peperone e melanzana La ricerca italiana si presenta...

Pomodori e Peperoni: grandi, colorati, saporiti e senza spaccature

Pesco: con le molte varietà disponibili un piccolo pescheto che dà frutti a lungo

MELONI E IL LORO RETROGUSTO. 16 BOLOGNA ZSeeds Italia

anguria e melone La ricerca italiana si presenta...

SAPORE MEDITERRANEO. * da Speciale Freshness SUSINE E ALBICOCCHE

ALBICOCCHE. Le varietà molto tardive (Bois IPS) Anno 2006

Valorizzazione delle varietà locali di olio toscane potenzialità e limiti

CATALOGO LINEA GARDEN

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

MONTERICCO. Endocarpo

MAIS DI ROCCACONTRADA CENNI STORICI ED AREA DI DIFFUSIONE

NOVITÀ Piante di melo TRIO

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

specialità pomodoro indeterminato determinato La ricerca italiana si presenta...

FRANTOIO CARATTERI VEGETATIVI E PRODUTTIVI. Albero Vigoria: Portamento della chioma: Densità della chioma: elevata espanso densa

Scelta varietale. standard produttivo innovazioni varietali miglioramento genetico

Vivaista incaricato della moltiplicazione: Istituto Tecnico Agrario A. Zanelli di Reggio Emilia

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

Febbraio Classe terza A: L ARANCIA

PEPERONE ORTICOLE PROFESSIONALI

Piccoli Frutti. Tipologia: Lampone. Nome del frutto: Lampone Rosso Rifiorente

23 luglio. 9 luglio. 27 settembre. 27 agosto. 6 agosto

Catalogo Fichi BROGIOTTO BIANCO BROGIOTTO NERO

Viti Resistenti da Tavola

i quaderni dell orto Ortaggi innestati La qualità superiore

Vivaista incaricato della moltiplicazione: Istituto Tecnico Agrario A. Zanelli di Reggio Emilia

Solanacee. MELANZANE cont. da 48 piante in pak da 6 cad. PEPERONI cont. da 48 piante in pak da 6 cad.

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

Tilia, Tiglio (Tiliaceae)

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

SAUVIGNON. REGIONE LIGURIA Settore Servizi alle Imprese Agricole. GERMOGLIO Apice aperto

SEMENTI PROFESSIONALI DA ORTO - PROFESSIONAL VEGETABLE SEEDS

Le novità varietali frutticole Incontro tecnico del 19 marzo 2004 Villanova di Castenaso (BO)

Il germoplasma toscano delle specie legnose da frutto: il noce

RADICI ESEMPI DI RADICI

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

Frutti Antichi. Tipologia: Nome del frutto: Pero. Spina di Modena / Carpi

Caratterizzazione di ecotipi locali di fagiolo da granella

Catalogo delle varietà da tavola resistenti

Ilex, Agrifoglio (Aquifoliaceae)

FRUTTI ESOTICI PASSIONE SENZA STAGIONE.

NOVITÀ PROFESSIONALI

FLASH ALBICOCCHE. I prezzi e le informazioni rilevate oggi nei mercati all'ingrosso. Media Italia Anno 2015 Media Italia Anno 2016

Spinacio Baby Leaf IV gamma. Gamma

Valutazione agronomica, produttiva e qualitativa di nuove varietà di patata indicate per la coltivazione nella pianura bolognese

Il noce è originario di una vasta zona che va dal Caucaso fino all India, a Sud della catena dell Himalaya. Caucaso Kashmir

Caratteristiche ed impiego in cucina LE SPEZIE

L Antica Cascina GiftBags

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

La coltivazione del POMODORO in Sicilia. Prof. Fabio D Anna Università degli Studi di Palermo

CLONE HN17. Helleborus niger

CEREALI ANTALIS ATHORIS FRUMENTO DURO

FLASH ANGURIE. I prezzi e le informazioni rilevate oggi nei mercati all'ingrosso. max 28. 0,00 apr mag giu lug ago set ott

HOYA ALDRICHII COD. 001

SCHEDA TECNICA ARANCE

Catalogo piante da frutto - ALBICOCCO

HOYA MACGREGORII COD. 028

Luoghi di conservazione ex situ:

Il tempo delle ciliegie

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE OLIVA NOCELLARA DEL BELICE

Catalogo. Albicocchi. Variétés protégées. Multiplication et diffusion interdites sans l accord de Cot International. 1

Transcript:

Storia di una Regina Categories : Anno 2006, N. 14-15 marzo 2006 di Francesca Boni Al contrario di quanto ci si possa attendere la nostra Regina non è altro che una vecchia varietà di pesca a polpa bianca che viene coltivata da tempo a Londa, la sua zona di origine, pur essendosi affermata in altre regioni d Italia nonché all estero. L inizio della peschicoltura nel Comune di Londa risale agli anni 50, quando il Signor Alfredo Leoni, esperto arboricoltore alle dipendenze del Conte Paolo Venerosi Pesciolini, ebbe l intuizione di trasformare parte delle vecchie coltivazioni promiscue tradizionali in peschicoltura specializzata. All epoca le pesche tardive erano molto apprezzate presso il mercato di Firenze e la produzione di frutta delle vicine campagne di Rosano, Villamagna e Scandicci diventava sempre più insufficiente a soddisfare le esigenze di una classe sociale in continua crescita economica e culturale. E proprio in questo periodo che viene scoperta la Regina di Londa. Le prime 4 o 5 piante, di origine sconosciuta, furono individuate in località Casi, presso il Comune di Rufina, in un podere di proprietà di certo Cartigliani che all epoca gestiva uno stand di vendita all ingrosso al mercato di Novoli. Merito di Leoni fu quello di capire il grande valore pomologico della cultivar che si distingueva da tutte le altre di pari epoca. Essa infatti eccelle per l intenso profumo, l aroma e il sapore dolce unito ad una giusta dose di acidità nonché per la grossa pezzatura dei frutti molto attraenti, marezzati di rosso nella zona esposta al sole. La polpa si presenta giallo crema con venature rosse vicino al nocciolo. Ancora oggi, per garantire il mantenimento dell ottima qualità, la raccolta viene eseguita a mano, asportando giornalmente i soli frutti maturati al sole settembrino che vengono subito destinati alla vendita, senza stazionare in frigorifero.

Regina di Londa (Foto Valter Nencetti) Leoni realizzò il primo pescheto specializzato a Londa e battezzò la cultivar Regina di Londa. Ben presto si apprezzò anche il grande valore agronomico della varietà che si ambientava perfettamente alle caratteristiche pedo-climatiche della zona dimostrando produttività elevata e costante, buona rusticità e facilità di coltivazione. Il successo commerciale conseguito da questa nuova cultivar, particolarmente apprezzata prima a Firenze, poi in Toscana e in altre regioni, ne incrementò rapidamente la coltivazione a tal punto che alla fine degli anni 60 i terreni più fertili, meno declivi e con esposizione a sud della campagna londese furono destinati alla coltivazione della pesca Regina. Nonostante lo scetticismo iniziale dei vecchi mezzadri a convertire in peschicoltura specializzata le coltivazioni tradizionali che avevano garantito per lungo tempo la sopravvivenza, in pochi anni la produzione di pesche tardive divenne la principale risorsa della comunità agricola londese. Ciò contribuì notevolmente a frenare il crescente esodo delle popolazioni rurali e a limitarlo solo alle zone più povere e disagiate. Grazie alla coltivazione della Regina di Londa molti agricoltori riuscirono ad acquistare il podere dove per lungo tempo avevano diviso col proprietario del fondo i pochi proventi guadagnati con grande fatica. L amministrazione comunale, partecipe del successo della peschicoltura, dedicò così alla Regina di Londa la festa più importante della comunità che si tiene a Londa la seconda domenica di settembre, in concomitanza con la maturazione della cultivar. Tradizione ormai vuole che nell ambito di questa manifestazione si organizzi ogni anno un concorso in cui viene premiato il miglior campione di pesche Regina di Londa fra quelli presentati, confezionati in cassette, dai frutticoltori londesi e delle zone vicine. La valutazione viene effettuata da una giuria di esperti (pomologi, entomologi e coltivatori) che attribuiscono un punteggio alle caratteristiche estetiche ed organolettiche dei frutti in concorso.

L ultimo importante riconoscimento è la promozione della Regina a presidio Slow Food con la creazione di un disciplinare di produzione volto ad ottenere il prodotto senza l uso di fitofarmaci e concimi chimici ma attraverso tecniche di difesa e di nutrizione delle piante a minor impatto ambientale. Ciò ha dato impulso anche alla prima realizzazione di confetture di qualità prodotte con la pregiata cultivar che si possono acquistare nei migliori negozi o direttamente dal produttore (info@lanocedifrancesca.com), particolarmente adatte per l abbinamento con formaggi caprini o di pecora non stagionati.

Scheda pomologica della cultivar Ottenuta a Londa, Firenze (Italia), da genealogia sconosciuta. Individuata casualmente da Alfredo Leoni di Londa intorno al 1955. Sinonimi: Regina d Autunno, Tardiva di Londa.

- RAMI MISTI corti, con internodi corti; la corteccia è di colore rosso e verde intermedio; le gemme a fiore sono distribuite prevalentemente nella parte basale, l indice di fertilità è medio-elevato. - FOGLIE lunghe mm 162 e larghe mm 44, con rapporto diametrico di 3,68; la larghezza massima è centrale; il lembo è liscio, talora ondulato; l angolo apicale è stretto e quello basale è medio; il margine è crenato; le glandole sono reniformi, presenti sul picciòlo e sul lembo in numero elevato (Tav. 2). - FIORI campanulacei di media grandezza; i petali sono ellittici molto allungati, di colore rosa intenso; il pistillo è alto meno degli stami (Tav. 1); l epoca di fioritura è intermedia. - FRUTTI grossi (alti mm 69, larghi mm 77, spessi mm 80; con peso di g 259 e volume di cc 254), di forma rotonda, leggermente schiacciata ai poli, in sezione longitudinale e rotonda in sezione trasver sale; la cavità peduncolare è poco profonda e larga; la linea di sutura è mediamente profonda; l apice è leggermente incavato, senza umbone; la buccia ha una colorazione di fondo bianco verdastro chiaro, ampiamente macchiata e marezzata di rosso vivo, maggiormente nella parte esposta al sole, è semiaderente alla polpa, di spessore medio, con poco tomento; la polpa è di colore bianco crema, estesamente venata di rosso vivo al nocciolo, soda, molto dolce, gradevole, aromatica e assai profumata; spicca (Tav. 1). I noccioli sono medi (alti mm 34, larghi mm 30, spessi mm 22; con peso di g 10 e volume di cc 7,5), di colore marrone scuro, slargati, con profilo asimmetrico; l angolo apicale è ampio; la superfi cie è mediamente corrugata, con rilievi lisci solo in parte e con cresta stretta (Tav. 2). - CARATTERI BIO-AGRONOMICI: la pianta è di vigoria media, con portamento regolare; la cascola delle gemme è media; la fioritura è molto abbondante; l allegagione è elevata e costante (grado di autocom patibilità medio, grado di fertilità elevato); la cascola dei frutti è scarsa; il grado di produttività è elevato; necessita di un forte diradamento. Il fabbisogno in freddo è medio. La resistenza dei frutti alle manipolazioni ed ai trasporti è elevata. Matura il 10 Settembre a Follonica (GR) e tra il 10 e il 20 settembre a Londa; (62 giorni dopo Redhaven ). I parametri di riferimento utilizzati sono quelli indicati nella Monografia delle Principali Cultivar di Pesco Volume II CNR, 1976.

Francesca Boni è laureata in Scienze Agrarie presso l'università degli Studi di Firenze (tesi in

Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Rivista di Agraria.org entomologia agraria); attualmente lavora come docente di biologia applicata presso l'istituto Tecnico Agrario di Firenze. www.lanocedifrancesca.com