ESPOSIZIONE PROFESSIONALE (durante e a causa del lavoro)

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, 97/43/EURATOM

Transcript:

ESPOSIZIONE PROFESSIONALE (durante e a causa del lavoro) Possibili esposizioni alle radiazioni ESPOSIZIONE MEDICA (nell ambito di pratiche diagnostiche o terapeutiche) ESPOSIZIONE DEL PUBBLICO (radiazione ambientale, rilasci radioattivi, situazioni accidentali, ricerca scientifica)

RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE (esposizione medica)

Considerazioni generali (I) La normativa radioprotezionistica è nata e per lungo tempo si è sviluppata soprattutto al fine di tutelare la persona esposta alle radiazioni per ragioni di lavoro e professionali. Negli ultimi tre decenni è andato tuttavia aumentando, fino a divenire prevalente, l interesse per la radioprotezione della popolazione e di quel gruppo particolare della popolazione che è rappresentato dalle persone sottoposte a prestazioni mediche con radiazioni ionizzanti, diagnostiche o terapeutiche. Ciò è dovuto principalmente a due ragioni:

Considerazioni generali (II) A. La diminuzione, fino alla scomparsa, delle lesioni deterministiche e cancerogenetiche, che hanno portato a riconoscere la possibilità di danno da radiazioni in categorie professionali sia mediche (radiologi, medici nucleari e radioterapisti) che non mediche (minatori, ecc.). Il sistema di protezione che ne è derivato si è mostrato oltremodo efficace; soltanto a causa di incidenti vi sono, oggi, lesioni professionali sicuramente riconducibili a causa radiante.

Considerazioni generali (III) B. La considerazione che, al di fuori della radiazione naturale, la maggior esposizione della popolazione nel suo complesso è di gran lunga dovuta all attività medica. Si stima infatti che per ogni individuo essa contribuisca mediamente a 1.4-1.8 msv annui di dose efficace, contro 0.02 msv dovuto al fallout radioattivo e 0.01 per l impiego dell energia nucleare. La Medicina Nucleare contribuisce per un decimo circa all esposizione medica: in Italia 0.1-0.2 msv/anno secondo le più recenti stime dosimetriche.

Le disposizioni di legge (I) La direttiva 97/43/Euratom ed il decreto di recepimento n.187/00 integrano la direttiva 96/29/Euratom ed il decreto di recepimento n.241/00 e definiscono i principi generali della protezione radiologica di persone in relazione alle esposizioni mediche. I possibili contesti clinici presi in considerazione sono stati:

Le disposizioni di legge (II) (a) Esposizione di pazienti nell ambito della rispettiva diagnosi o trattamento medico; (b) esposizione di persone nell ambito della sorveglianza sanitaria professionale; (c) (d) esposizione di persone nell ambito di programmi di screening sanitario; esposizione di persone sane o di pazienti che partecipano volontariamente a programmi di ricerca medica o biomedica, diagnostica o terapeutica; (e) esposizione di persone nell ambito di procedure medicolegali; (f) esposizione di persone che coscientemente e volontariamente, al di fuori della loro occupazione, assistono e confortano persone sottoposte ad esposizioni mediche.

Le disposizioni di legge (III) Il decreto 187/00 prevede la preliminare giustificazione delle esposizioni mediche che utilizzano radiazioni ionizzanti, l ottimizzazione delle esposizioni mediche, tenuto conto di fattori economici e sociali, la definizione e l impiego di livelli diagnostici di riferimento per esami di medicina nucleare di cui in a), b), c), e), tenendo conto dei riferimenti europei se disponibili, l adozione di vincoli di dose per le persone indicate in d), la minimizzazione delle dosi per le esposizioni in f). Fornisce, inoltre, disposizioni inerenti le apparecchiature, le procedure, le pratiche speciali, i controlli di qualità, la formazione continua, la qualificazione e la responsabilità del personale nei luoghi in cui si effettuano esposizioni mediche.

187/00 Livelli diagnostici di riferimento

Giustificazione degli esami diagnostici: appropriatezza delle richieste In Medicina Nucleare ed in Radiologia Diagnostica, definire l appropriatezza di una richiesta e della conseguente prestazione significa quindi: accertarne necessità ed efficacia in una determinata situazione clinica e organizzativa; giustificare la prestazione dal punto di vista proteximetrico con particolare attenzione a: bambini; donne gravide.

Ruoli e Responsabilità Il D.L. 187/00, per le esposizioni mediche a scopo diagnostico, in particolare definisce: chi può assumere il ruolo di prescrivente (art 2.1r); la necessità di una preventiva giustificazione della prestazione richiesta (art 3); la responsabilità dello stesso nella prescrizione in uno con lo specialista Radiologo o Medico Nucleare (art 5.1).

Ruoli e Responsabilità Se il Radiologo o il Medico Nucleare ritiene, in accordo con linee guida o dati di lettaratura, di poter ricavare le medesime informazioni diagnostiche impiegando tecniche che non fanno uso di radiazioni ionizzanti, è tenuto PER LEGGE a non procedere alla esecuzione dell'indagine radiologica o medico nucleare, richiesta ed a suggerire o eseguire direttamente tale altra tecnica diagnostica (es. ecografia, RM, ecc...).

Ottimizzazione degli esami diagnostici Preparazione del paziente e accorgimenti per ridurre la dosimetria La scelta delle attrezzature La scelta dei radiofarmaci (in MN)

Esposizioni per esigenze mediche ICRP 60 (1991): Poiché la maggior parte delle procedure che danno luogo ad esposizioni mediche sono chiaramente giustificate e poiché le procedure stesse vanno di solito a beneficio diretto dell individuo esposto, l attenzione dedicata alla ottimizzazione della protezione nell esposizione medica è stata inferiore rispetto a quella della maggior parte delle altre applicazioni delle sorgenti di radiazione. Di conseguenza vi sono ampi margini per ulteriori riduzioni della dose nella radiologia diagnostica.

Ottimizzazione nella protezione del paziente (I) Ad eccezione della Radioterapia e della Terapia Radiometabolica, lo scopo non è quello di somministrare DOSE, ma unicamente quello di impiegare le radiazioni ionizzanti per fornire una informazione diagnostica. Tuttavia la dose viene comunque erogata deliberatamente e non può essere ridotta indefinitamente senza pregiudicare il risultato diagnostico finale.

Ottimizzazione nella protezione del paziente (II) Deve permeare tutte le fasi dell impiego delle radiazioni in Medicina: planimetria del sito; caratteristiche delle apparecchiature; procedura d indagine; applicazioni giornaliere.

Ottimizzazione nella protezione del paziente (III) L ottimizzazione della protezione viene di solito applicata su due livelli: disegno, costruzione e installazione di nuove apparecchiature; metodologie di lavoro giornaliere, altrimenti dette working procedures.

Ma bisogna ricordare che l ottimizzazione nelle esposizioni mediche non sempre si traduce in una effettiva riduzione della dose al paziente. Ad esempio in radiologia convenzionale, l impiego di una griglia antidiffusione comporta tanto un aumento di contrasto che di risoluzione dell immagine, ma a scapito di un aumento di dose erogata al soggetto in esame pari ad un fattore 2-4.

Infatti nella radiografia del torace di un adulto la componente diffusa è elevata. Pertanto, il beneficio netto che si avrebbe togliendo la griglia (dose minore) sarebbe inferiore a quello ottenibile con la griglia inserita (alta qualità) dato che, in tal caso, il livello qualitativo dell immagine risulterebbe non sufficiente ad una corretta diagnosi.

Invece nella radiografia del torace di un bambino la componente diffusa è modesta. Pertanto, eseguendo il radiograma senza la griglia antidiffusione si ha un beneficio netto importante in quanto la qualità dell immagine non è sensibilmente alterata dalla assenza di tale dispositivo.