Istituto nazionale per il Commercio Estero ROMANIA NOTA CONGIUNTURALE 1º SEMESTRE 2008

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ROMANIA NOTA CONGIUNTURALE 1º SEMESTRE 2008 SETTEMBRE 2008

CONGIUNTURA Secondo i dati dell INS (Istituto Nazionale di Statistica) il valore del Prodotto Interno Lordo nel primo semestre 2008 e stato di 195,76 miliardi di Lei, pari a 53,48 miliardi di Euro (ad un cambio medio annuo di 1 euro = 3,66 lei), con un incremento dell 8,8% rispetto al primo semestre 2007. La Romania e tra i Paesi dell Unione Europea che hanno segnato il maggior tasso di crescita economica nel primo semestre dell anno. Analizzando i fattori che hanno contribuito alla crescita dell 8,8% del PIL, si evidenzia il ruolo dominante del settore dei servizi, con un contributo del 3,8%, e del settore delle costruzioni, con il 2,2%. L industria ha contribuito per l 1,6% alla crescita del PIL, sebbene abbia un peso del 26,5 % nella formazione del PIL stesso. L analisi della ripartizione settoriale del PIL nel primo semestre 2008 conferma, come nel 2007, il forte contributo dei servizi e delle costruzioni, che insieme detengono una quota pari al 57,6%. La restante parte e composta dall industria (26,5%), dall agricoltura (3.6%) e dalle imposte nette sui prodotti. Relativamente alla crescita dei vari settori produttivi, si segnala il forte incremento del settore delle costruzioni (+33,3% rispetto al primo trimestre 2007), un incremento medio nei servizi i (+ 7,6% rispetto al primo trimestre 2007) e dell industria in generale (+5,8%), mentre l agricoltura, la silvicoltura e la pesca registrano un crescita più contenuta, pari al 2,6%. Rilevante la crescita degli investimenti nazionali, con un incremento del 31,8% nel primo semestre 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007, mentre per gli investimenti esteri la crescita e stata del 60% in termini di flussi di capitale. Oltre che dagli investimenti, la crescita produttiva e stata stimolata da un forte incremento della domanda interna (+12,4%). Il tasso di disoccupazione registrato nel mese di giugno 2008 e stato del 3,8% rispetto alla popolazione attiva ed e in diminuzione dello 0,8% rispetto al giugno 2007 (4,0%). Secondo le statistiche dell Agenzia Nazionale per l Occupazione, i disoccupati alla fine di giugno 2008 erano 337.100, 17.800 unità in meno rispetto al giugno 2007. Alti tassi di disoccupazione si registrano ancora nelle provincie orientali e meridionali del Paese (Vaslui 8,3%, Mehedinti 8,3%, Teleorman 6,7%). I livelli più bassi si riscontrano nella provincia di Timis (1,3%), nella municipalità di Bucarest (1,8%) e nella regione di Ilfov, nei pressi della capitale (1,2%). La forza lavoro di 4,8 milioni di persone, su una popolazione di oltre 22 milioni, e ripartita, a livello produttivo, per il 40% nei servizi, per il 30% nell agricoltura e per il 30% nell industria. Preoccupante l aumento del tasso di inflazione, che secondo i dati dell INSSE nel primo semestre 2008 ha raggiunto un tasso medio superiore al 6%, con picchi a marzo e a giugno superiori all 8%; le cause principali di tale impennata sono il forte incremento dei prezzi dei prodotti agro-alimentari e l aumento del prezzo del petrolio. Sarà molto arduo raggiungere gli obiettivi prefissati dalla Banca Nazionale Romena, che ha programmato per il 2008 un tasso di inflazione del 3,8%. - 2 -

Nel mercato valutario, da segnalare il progressivo apprezzamento dell Euro nei confronti del Leu; a fronte di un cambio medio annuo nel 2007 di 3.33 Lei per Euro si e registrato nel primo semestre 2008 un cambio medio di 3,66 lei per euro. Per rispettare gli impegni presi in sede UE, il Governo ha previsto nella legge di bilancio 2008 il contenimento del deficit nel 2008 al 2,75% del PIL (rispetto al 2,35 del 2007), ma l aumento delle spese sociali e la riduzione della pressione fiscale rischiano di portare il deficit oltre la soglia massima consentita del 3%. Secondo i dati della Banca Nazionale Romena, il debito pubblico si mantiene su livelli intorno al 17% del PIL. Il deficit di conto corrente e cresciuto del 10,9% nel primo semestre 2008, fino a 3,5 miliardi di euro, spinto dal saldo negativo della bilancia commerciale. Rischio Paese. Secondo la società Dun & Bradstreet, nel primo semestre 2008 la prospettiva di rischio globale del paese non e variata rispetto al 2007; il rating e DB4a, che indica un rischio moderato, con una certa incertezza sul ritorno dagli investimenti. Agli esportatori con bassa propensione al rischio si consiglia di adottare cautele assicurative contro il rischio. L andamento del rischio e invariato, con una prospettiva di rischio globale del paese che non mostra variazioni di rilievo; non sono da escludere però mutamenti minori a livello politico, commerciale, macroeconomico e/o di rischio. Per quanto riguarda il rischio SACE, la Romania e inserita come nel 2007 nella categoria di rischio medio 3/7, con condizioni di assicurabilita aperte sia per il rischio sovrano che per il rischio bancario e corporate. La situazione politica rimane alquanto incerta, con divergenze tra il Presidente Basescu ed il Primo Ministro Tariceanu. Le elezioni locali di giugno hanno delineato lo scenario delle prossime elezioni politiche di novembre, con tre partiti in ascesa: il PNL (Partito del Primo Ministro) e i due principali partiti di opposizione, il PD-L (Partito Democratico Liberale) e il PSD (Partito Socialdemocratico), partito di maggioranza in Parlamento. Tale instabilità non ha effetti positivi sul processo di riforme amministrative, giudiziarie e fiscali avviato dopo l ingresso nell UE. Un quadro più chiaro della situazione politica si avrà dopo le importanti elezioni politiche previste per il 30 novembre 2008. - 3 -

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI Secondo i dati dell ARIS (Agenzia Romena per gli Investimenti Stranieri) il volume degli investimenti diretti esteri attratti dalla Romania nel primo semestre 2008 ha raggiunto la cifra di 4,758 miliardi di euro, con un numero di 6.680 nuove aziende a partecipazione estera. Rispetto al primo semestre 2007 (2,965 miliardi di euro e 7.994 aziende registrate) si registra un netto incremento dei flussi di capitale (+ 60%) mentre il numero di aziende e diminuito (-16%). Tali dati indicano una tendenza ad investimenti più qualificati, da parte di aziende di media-grande dimensione. Le stime di fine 2008 indicano il raggiungimento di un valore tra gli 8 e i 9 miliardi, quindi superiore ai 7 miliardi registrati nel 2007 e intorno ai valori record registrati nel 2006. La tabella seguente illustra la serie storica degli IDE negli ultimi quattro anni. Investimenti diretti esteri in Romania (valori in milioni euro) 2004 2005 2006 2007 Flussi in entrata 5183 5200 9060 7076 Var. Annue % + 166,3 + 0,3 + 73,1-28,5 Fonte: Elaborazione ICE Bucarest su dati Istituto Nazionale di Statistica Negli ultimi anni, i settori preferiti dagli investitori stranieri sono stati: componenti auto, materiali da costruzione e servizi (in particolare servizi bancari-assicurativi e servizi IT). Secondo i dati dell Istituto Nazionale di Statistica, nel primo semestre 2008 delle 6.680 nuove società con capitale estero, ben 1.407 hanno avuto una partecipazione italiana, quindi oltre il 20%. L Italia continua ad essere, da oltre 10 anni, il principale paese investitore per numero di aziende registrate, mentre detiene il quinto posto tra i primi investitori per capitale investito. Primi 10 paesi investitori per numero di imprese 1991 30 giugno 2008 N. Paese Nr. Aziende % Totale Romania 154.343 100 1 ITALIA 25.854 16,7 2 GERMANIA 16.127 10,4 3 TURCHIA 10.492 6,8 4 CINA 9.204 6,0 5 UNGHERIA 8.756 5,7 6 FRANCIA 5.677 3,7 7 USA 5.585 3,6 8 ISRAEL 5.525 3,5 9 IRAK 5.435 3,5 10 SIRIA 5.234 3,4 Elaborazione ICE Bucarest su dati Ufficio del Registro del Commercio - 4 -

Primi 10 paesi investitori per capitale investito 1991 30 giugno 2008 N. Paese Mil. Euro % Totale Romania 20.324 100 1 OLANDA 3.775 18,5 2 AUSTRIA 2.293 11,2 3 GERMANIA 1.954 9,6 4 FRANCIA 1.568 7,7 5 ITALIA 862 4,2 6 CIPRO 767 3,7 7 USA 636 3,1 8 GRECIA 590 2,9 9 GRAN BRETAGNA 583 2,8 10 SPAGNA 582 2,8 Elaborazione ICE Bucarest su dati Ufficio del Registro del Commercio Al 30 giugno 2008, secondo i dati dell Ufficio del Registro del commercio, erano registrate complessivamente 25.854 imprese italiane, per un capitale versato di 862 milioni di euro. Rispetto alla fine del 2007, sono state registrate 1.407 nuove aziende italiane, dato che fa presupporre il mantenimento di una media annuale intorno alle 3.000 nuove imprese, in linea con la tendenza registrata negli ultimi due anni. Gli investimenti italiani in Romania si sono inizialmente concentrati nei settori labour intensive, sviluppando tipologie di lavorazione per conto terzi di materie prime o semilavorati provenienti dall'italia. In seguito si è assistito ad un evoluzione della nostra presenza imprenditoriale, con l'affermarsi di joint ventures o contratti con produttori locali per la fornitura e l'assemblaggio di parti meccaniche o di beni strumentali, fino a investimenti diretti di alcuni grandi gruppi italiani per lo sviluppo delle infrastrutture. Pertanto sono ora presenti, oltre alle piccole e medie imprese, anche aziende italiane medie e grandi che hanno trasferito in Romania considerevoli investimenti finanziari e tecnologici, con una ricaduta in termini occupazionali di oltre 800 mila posti di lavoro creati tra impiego diretto ed indotto. La presenza italiana è diffusa in molte aree del Paese, anche se nel corso dell'ultimo decennio ha manifestato la tendenza a concentrarsi in alcune zone specifiche. Tra queste, è rilevante la presenza dei nostri imprenditori nel Nord-Ovest, in particolare nella provincia di Timişoara dove si è riprodotto un vero e proprio modello distrettuale italiano (oltre 2.700 aziende italiane e miste registrate). In tale area geografica e nelle province limitrofe (Arad, Bihor, Cluj) e ancora concentrato oltre un terzo delle presenze imprenditoriali italiane in Romania, mentre un quinto delle nostre aziende ha investito nella municipalità di Bucarest. Nella tabella della pagina seguente e illustrata la ripartizione territoriale della presenza italiana in Romania al 31 dicembre 2007. - 5 -

PRESENZA TERRITORIALE DELLE AZIENDE ITALIANE ATTIVE IN ROMANIA DATO CUMULATO AL 31.12.2007 No. Provincia Numero aziende Percentuale sul totale 1 Municipiul Bucuresti 3,798 20.0% 2 Timis 2,744 14.4% 3 Arad 1,321 6.9% 4 Bihor 1,310 6.9% 5 Cluj 981 5.2% 6 Brasov 657 3.5% 7 Alba 466 2.4% 8 Prahova 446 2.3% 9 Dolj 437 2.3% 10 Constanta 406 2.1% 11 Hunedoara 399 2.1% 12 Sibiu 385 2.0% 13 Mures 382 2.0% 14 Arges 366 1.9% 15 Iasi 349 1.8% 16 Maramures 336 1.8% 17 Ilfov 324 1.7% 18 Neamt 323 1.7% 19 Bacau 290 1.5% 20 Satu Mare 226 1.2% 21 Dambovita 218 1.1% 22 Buzau 215 1.1% 23 Galati 215 1.1% 24 Olt 195 1.0% 25 Suceava 194 1.0% 26 Caras Severin 191 1.0% 27 Vrancea 190 1.0% 28 Braila 184 1.0% 29 Bistrita Nasaud 182 1.0% 30 Salaj 166 0.9% 31 Valcea 162 0.9% 32 Botosani 157 0.8% 33 Mehedinti 138 0.7% 34 Tulcea 108 0.6% 35 Ialomita 81 0.4% 36 Teleorman 80 0.4% 37 Gorj 79 0.4% 38 Calarasi 75 0.4% 39 Vaslui 74 0.4% 40 Giurgiu 71 0.4% 41 Harghita 57 0.3% 42 Covasna 44 0.2% Totale 19.022 100.0% Elaborazione ICE Bucarest su dati del Registro del Commercio - 6 -

Sin dagli anni 90 la Romania ha attuato una politica di forte liberalizzazione degli investimenti esteri, incentivata anche da una serie di misure di agevolazioni fiscali e dalla semplificazione delle procedure per la costituzione delle società. La Legge sulle società commerciali (Legge 31/1990), modificata ed aggiornata con la Legge 441/2006, non distingue i soci persone fisiche/giuridiche romeni da quelli esteri, per un principio ormai acquisito dalla normativa romena, di parità di trattamento tra operatori locali ed esteri. Pertanto, non vi è alcuna distinzione tra società mista ed investimento estero al 100%, né è prevista un'autorizzazione preventiva all'investimento, salvo per quelli nel settore bancario, che richiedono l approvazione della Banca Centrale. Gli investitori esteri possono acquisire l'intero capitale nella maggior parte delle imprese da privatizzare oppure già privatizzate, con la sola eccezione dei settori della difesa e della sicurezza nazionale, per i quali è necessario il nulla osta delle autorità competenti. Da segnalare anche l impegno del Governo per l implementazione definitiva del processo di privatizzazione delle principali aziende statali tramite l agenzia AVAS Agenzia per la Valorizzazione degli Attivi statali. COMMERCIO ESTERO Il grado di apertura al commercio internazionale dell economia romena e molto elevato, favorito da un economia aperta e dal recente ingresso nell Unione Europea. I dati relativi al primo semestre 2008 evidenziamo un ulteriore crescita degli scambi. La dinamica delle esportazioni e stata superiore a quella delle importazioni, ma il saldo commerciale rimane fortemente negativo, con un valore pari a 39,53 miliardi di lei ( 10,79 miliardi di euro) nel primo semestre 2008 ed un incremento di 7,1 miliardi (1,07 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel primo semestre 2008 le esportazioni FOB hanno raggiunto un valore di 61,38 miliardi di Lei, pari a 16,75 miliardi di euro ed una crescita del 18,1% rispetto al primo semestre 2007, considerando i valori in euro. Le importazioni CIF nel primo semestre 2008 hanno registrato un valore di 100,92 miliardi di lei, pari a 27,54 miliardi di Euro, con un incremento del 15,3% rispetto al primo semestre 2007, considerando i valori in euro. Bilancia commerciale della ROMANIA (valori in miliardi euro e variazioni %) 2006 2007 2008 (I-VI) Esportazioni 25,9 29,4 16,7 Var. annua % 16,6% 13,7% 18,1 Importazioni 40,7 50,9 27,4 Var. annua % 24,8% 25,1 15,3 Saldo (negativo) bilancia commerciale 14,9 21,5 10,7-7 -

L analisi settoriale dell intercambio romeno, illustrata nelle tabelle seguenti, evidenzia un peso preponderante sia nell export che nell import delle voci macchinari e dispositivi meccanici, apparecchiature ed attrezzature elettriche, prodotti minerali metalli comuni ed altri articoli in metallo, autoveicoli e altri mezzi e attrezzature da trasporto, materiali tessili. Tale connotazione intrasettoriale indica un interscambio generato in gran parte da scambi di semilavorati e prodotti finiti in un contesto di delocalizzazione produttiva e di lavorazioni in conto terzi. ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI Principali sezioni della Nomenclatura Combinata Dati: gennaio giugno 2008 Esportazioni FOB 1.01 30.06.2008 Principali gruppi merceologici Tipologie merci Valore -milioni Euro- Quota % sul totale export Variazione % 2007 / 2006 Macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche 3.848,0 23 +23,6 Metalli comuni ed altri articoli in metallo 2.764,1 16 +10,7 Autoveicoli e altri mezzi ed attrezzature da trasporto 1.923,5 11,4 +17 Materiali tessili ed altri articoli connessi 1.826,8 10,9-7,5 Prodotti minerali 1.757,4 10 +87,9 Materie plastiche, gomma e articoli connessi 900,4 5,1 +25,5 Totale Esportazioni Mondo 16.746,9 100 Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Importazioni CIF 1.01. 30.06.2008 Principali gruppi merceologici Tipologie merci Valore milioni Euro Quota % sul totale Variazione % 2007 / 2006 Macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche Autoveicoli e altri mezzi ed attrezzature da trasporto 6.360,7 23 +6,3 3.887,5 14,1 +17,9 Prodotti minerali 3.847,4 13,9 +45,2 Metalli comuni ed altri articoli in metallo 3.080,0 11,1 +13,2 Prodotti dell industria chimica 2.212,6 8 +22,8 Materiali tessili ed altri articoli connessi 1.778,9 4,2-4,6 Totale Importazioni Mondo 27.563,2 100 Elaborazione ICE Bucarest su dati INS - 8 -

In merito alla ripartizione geografica per aree, si consolida la leadership dell Unione Europea, che detiene una quota di circa il 70% del totale dell interscambio; da notare però una leggera flessione rispetto al primo semestre 2007 a vantaggio del commercio extracomunitario, come illustrato nelle tabelle seguenti. Esportazioni FOB 1.01 30.06.2008 (valori in milioni di Euro) Valore Quote % sul totale - milioni Euro - Variazioni % 2008/2007 Gen-Giu 2008 Gen-Giu 2007 Gen-Giu 2008 Gen-Giu 2007 Mondo 16.746,9 14.117,2 100 100 +18,1 1. Commercio intracomunitario (UE 27) 11.663,4 10.202,7 69,6 72,3 +13,6 2. Commercio 5.083,5 3.914,5 30,4 27,7 +29,9 extracomunitario (non UE 27) Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Importazioni CIF 1.01 30.06.2008 (valori in milioni di Euro) Valore Quote % sul totale - milioni Euro - Variazioni % 2008/2007 Gen-Giu Gen-Giu Gen-Giu Gen-Giu 2008 2007 2008 2007 Mondo 27.563,2 23.873,3 100 100 +15,4 1. Commercio intracomunitario 19.147,0 17.111,14 69,5 71,7 +11,8 2. Commercio 8.416,2 6.761,9 30,5 28,3 +24,4 extracomunitario Elaborazione ICE Bucarest su dati INS - 9 -

INTERSCAMBIO CON L ITALIA E PRINCIPALI PARTNERS COMMERCIALI Secondo i dati dell INS, l interscambio commerciale tra Italia - Romania ha raggiunto nel primo semestre 2008 un valore complessivo di 5,962 miliardi di Euro; in particolare l Italia ha esportato verso la Romania un valore di 3,313 miliardi di euro, mentre ha importato un valore di 2,649 miliardi di Euro. Interscambio commerciale Romania - Italia (valori in miliardi di euro e variazioni %) 1^semestre 2008 1^semestre 2007 Variazione % Export verso l'italia 2,649 2,549 +3,9 Import dall'italia 3,313 3,268 +1,3% Saldo -0,664-0,719 +8,2% Fonte: Elaborazione ICE Bucarest su dati INS (Istituto Nazionale di Statistica) Nel primo semestre 2008 l Italia ha mantenuto la posizione di primo Paese di destinazione dell export romeno, con un valore di esportazioni pari a 2,649 miliardi di euro e una quota del 15,8%, distanziando leggermente la Germania che conseguito esportazioni pari a 2,646 miliardi di euro e una quota del 16,7%. Per la fine dell anno potrebbero invertirsi le posizioni, considerato il forte trend ascendente delle esportazioni tedesche (+ 9,25 rispetto al primo semestre 2007), superiore alla crescita dell export italiano (+ 2,9%). Relativamente alle importazioni romene, la Germania ha consolidato la propria posizione di primo Paese fornitore, con 4,583 miliardi di euro e una quota del 16,7%, mentre l Italia consolida la seconda posizione con 3,313 miliardi di euro e una quota del 12%. Da segnalare il netto aumento delle importazioni dal Kazakistan, presumibilmente attribuibile agli approvvigionamenti energetici. Oltre che con l Ungheria, aumenta inoltre l interscambio con alcuni Paesi extra-ue come la Turchia (terzo mercato di sbocco dell export romeno), l Ucraina e la Russia. Nelle tabelle seguenti sono riportate le graduatorie dei primi 10 partners commerciali della Romania, relativamente alle esportazioni ed alle importazioni. - 10 -

Esportazioni della Romania Principali Paesi acquirenti Paese Valore Quote Variazioni % - milioni Euro - 2008/2007 Gen-Giu 2008 Gen-Giu 2007 Gen-Giu 2008 Gen-Giu 2007 Mondo 16.747 14.117 100 100 +18,6 1. Italia 2.649 2.549 15,8 18 +3,9 2. Germania 2.646 2.422 15,7 17,1 +9,2 3. Turchia 1.394 1.007 8,3 7,2 +38,4 4. Francia 1.245 1.082 7,4 7,6 +15 5. Ungheria 871 762 5,2 5,4 +14 6. Bulgaria 717 363 4.2 2,6 +97 7. Gran Bretagna 568 632 3,4 4,5-11 8. Ucraina 460 217 2,7 1,5 +111 9. Olanda 385 288 2,3 2 +33,6 10. Spagna 371 313 2,2 2,2 +18,5 Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Importazioni della Romania - Principali Paesi fornitori Paese Valore Quote Variazioni % - milioni Euro - 2008/2007 Gen-Giu 2008 Gen-Giu 2007 Gen-Giu 2008 Gen-Giu 2007 Mondo 27.563 23.873 100 100 +15,4 1. Germania 4.583 4.122 16,7 17,2 +11,1 2. Italia 3.313 3.268 12 13,6 +1,3 3. Ungheria 1.826 1.621 6,6 6,8 +12,6 4. Russia 1.762 1.469 6,4 6,2 +19,9 5. Francia 1.652 1.556 6 6,5 +6,1 6. Turchia 1.466 1.395 5,3 5,9 +5 7. Austria 1.363 1.113 5 4,7 +22,4 8. Kazakistan 1.345 332 4,9 1,4 +305,1 9. Cina 1.043 675 3,8 2,8 +54,5 10. Olanda 1.033 836 3,8 3,5 +23,5 Elaborazione ICE Bucarest su dati INS - 11 -

L analisi seguente dell interscambio dell interscambio commerciale Romania-Italia dal 2003 al primo semestre 2008 mostra una stabile crescita dei valori, con un incremento significativo nel 2006. Nello stesso tempo si sta assistendo, dal 2007 in poi, ad un tasso di crescita inferiore rispetto agli anni precedenti, con una diminuzione della quota di mercato italiana sul totale, a vantaggio della Germania ( cfr. tabelle della pagina precedente). Tale fase di consolidamento e attribuibile in gran parte ad un cambiamento di strategia nell approccio italiano al mercato romeno: diminuiscono i flussi di import-export legati alla delocalizzazione produttiva o alla lavorazione in conto terzi, che sovrappesavano in un certo senso i valori negli anni precedenti, mentre aumenta la presenza italiana con investimenti più qualificati. INTERSCAMBIO COMMERCIALE ROMANIA-ITALIA DAL 2003 AL 1 SEMESTRE 2008 (valori in milioni di euro) 2003 2004 2005 2006 2007 1 sem 2008 Export verso l Italia 3.774 4.014 4.270 4.637 5.013 2.649 Import dall Italia 4.140 4.515 5.032 5.955 6.485 3.313 Totale interscambio 7.914 8.529 9.302 10.592 11.498 5.962 Saldo -0.366-0.501-0.762-1.318-1.472-0.664 Fonte: Elaborazione ICE Bucarest su dati INS (Istituto nazionale di Statistica) Nelle pagine seguenti riportiamo i dati ISTAT relativi alla graduatoria dei principali prodotti scambiati dall Italia con la Romania nel primo semestre 2008, prendendo in considerazione prima le esportazioni e poi le importazioni. - 12 -

297 - Apparecchi per uso domestico Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT Principali prodotti scambiati dall'italia con la Romania (valori in migliaia di Euro) Graduatoria secondo le esportazioni Periodo: Gennaio - Giugno 2008 Esportazioni Importazioni 2007 2008 2007 2008 Gen-Giu Gen-Giu var % Gen-Giu Gen-Giu 295 - Altre macchine per impieghi speciali 166.371 221.130 32,91 47.215 59.753 26,56 341 - Autoveicoli 118.617 201.471 69,85 18.184 22.949 26,20 172 - Tessuti 169.245 168.195-0,62 14.388 18.023 25,26 191 - Cuoio (esclusi indumenti) 182.880 151.264-17,29 12.509 19.623 56,87 292 - Altre macchine di impiego generale Var % 119.019 132.740 11,53 25.386 32.851 29,41 19 3 - Calzature 138.116 131.406-4,86 288.675 265.643-7,98 287 - Altri prodotti in metallo 98.423 113.218 15,03 29.885 33.984 13,72 182 - Articoli di abbigliamento in tessuto e accessori (esclusi 81.980 101.054 23,27 371.642 359.388-3,30 quelli in pelle 271 - Prodotti della siderurgia 81.362 88.890 9,25 75.389 113.398 50,42 252 - Articoli in materie plastiche 75.484 87.286 15,64 13.641 18.947 38,90 274 - Metalli di base non ferrosi 57.717 72.631 25,84 84.780 45.963-45,79 241 - Prodotti chimici di base 58.048 72.601 25,07 44.974 73.409 63,23 999 - Merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno 291 - Macchine e apparecchi per la produzione e l'impiego di energia meccanica, 60.109 69.834 16,18 56.313 59.872 6,32 61.466 67.895 10,46 19.577 28.329 44,71 171 - Filati di fibre tessili 93.992 66.581-29,16 45.952 26.228-42,92 011 - Prodotti dell'agricoltura, dell'orticoltura e della floricoltura 25.937 65.498 152,53 15.350 9.886-35,60 175 - Altri prodotti tessili 58.479 53.401-8,68 14.647 10.998-24,91 343 - Parti ed accessori per autoveicoli e loro motori 33.180 52.667 58,73 11.526 25.059 117,41 294 - Macchine utensili 67.153 52.125-22,38 15.596 20.226 29,69 46.908 49.797 6,16 70.544 69.128-2,01-13 -

182 - Articoli di abbigliamento in tessuto e accessori (esclusi quelli in pelle Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT Principali prodotti scambiati dall'italia con la Romania (valori in migliaia di Euro) Graduatoria secondo le importazioni Periodo: Gennaio Giugno 2008 Importazioni Esportazioni 2007 2008 2007 2008 Gen-Giu Gen-Giu var % Gen-Giu Gen-Giu 371.642 359.388-3,30 81.980 101.054 23,27 193 - Calzature 288.675 265.643-7,98 138.116 131.406-4,86 271 - Prodotti della siderurgia 75.389 113.398 50,42 81.362 88.890 9,25 160 - Tabacco e prodotti a base di tabacco Var % 18.019 80.372 346,04 -. - 241 - Prodotti chimici di base 44.974 73.409 63,23 58.048 72.601 25,07 361 - Mobili 71.747 73.314 2,18 38.304 46.286 20,84 272 - Tubi 84.225 70.005-16,88 27.015 41.027 51,87 297 - Apparecchi per uso domestico 70.544 69.128-2,01 46.908 49.797 6,16 177 - Articoli di maglieria 63.217 66.344 4,95 24.231 21.902-9,61 999 - Merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e res 295 - Altre macchine per impieghi speciali 56.313 59.872 6,32 60.109 69.834 16,18 47.215 59.753 26,56 166.371 221.130 32,91 274 - Metalli di base non ferrosi 84.780 45.963-45,79 57.717 72.631 25,84 287 - Altri prodotti in metallo 29.885 33.984 13,72 98.423 113.218 15,03 292 - Altre macchine di impiego generale 25.386 32.851 29,41 119.019 132.740 11,53 313 - Fili e cavi isolati 30.236 29.945-0,96 21.552 31.181 44,68 291 - Macchine e apparecchi per la produzione e l'impiego di energia meccanica, 192 - Articoli da viaggio, borse, marocchineria e selleria 311 - Motori, generatori e trasformatori elettrici 19.577 28.329 44,71 61.466 67.895 10,46 30.286 27.547-9,04 10.466 15.215 45,38 22.661 27.466 21,20 23.926 30.202 26,23 251 - Articoli in gomma 31.960 27.272-14,67 16.799 18.361 9,30 171 - Filati di fibre tessili 45.952 26.228-42,92 93.992 66.581-29,16-14 -

PREVISIONI PER IL SECONDO SEMESTRE 2008 I dati di previsione diramati dalla CNP (Commissione Nazionale di Previsione) indicano una crescita del PIL intorno al 6,5% per il 2008, con il raggiungimento di un valore pari a 133,8 miliardi di Euro e del 6,1% per il 2009, ma in alcuni ambienti politici ed economici si stima un incremento per il 2008 fino al 9%. Per gli anni successivi si prevede in linea generale una crescita media intorno al 5,7%. L'analisi settoriale evidenzia per il 2008 una stima di crescita nell'industria del 5% (5,1% nel 2007), nelle costruzioni del 21,8% (rispetto al 33,4% nel 2007), nei servizi del 5,7% (rispetto al 7,1% del 2007), e una ripresa dell'agricoltura, con una crescita del 4,2% rispetto al forte calo produttivo del 16,9% nel 2007. Quindi si prevede un rallentamento per i settori che hanno vissuto un vero e proprio boom nel 2007 (costruzioni e servizi), mentre l'agricoltura dovrebbe crescere anche in virtù di condizioni climatiche migliori (lo scorso anno i raccolti hanno subito pesanti perdite per le condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli). Nella bilancia commerciale, in pesante deficit, si prevede un ulteriore incremento a 19,2 miliardi; il ritmo di crescita sarà comunque inferiore rispetto a quello degli anni precedenti, perché e prevista una buona perfomance delle esportazioni. Si stima inoltre un aumento dell'inflazione, legato all aumento del costo dei beni di consumo, con un tasso medio intorno al 6% nel 2008, rispetto al 4,8% del 2007. Per il 2008 e' atteso un apprezzamento dell euro, con cambio medio atteso di 3,55 lei/euro, rispetto ai 3,33 lei/euro del 2007. Riguardo agli investimenti esteri, le stime dell ARIS (Agenzia Romena per gli Investimenti Esteri) prevedono per il 2008 un valore complessivo tra gli 8 ed i 9 miliardi di euro, quindi superiore al valore registrato nel 2007 di 7,076 miliardi di euro. E attesa, infatti, la realizzazione di circa 100 nuovi progetti da parte di investitori esteri già presenti sul mercato romeno e anche nuovi progetti in settori ad alto valore aggiunto. Forti investimenti sono previsti nel settore immobiliare, proseguendo una tendenza registrata negli ultimi anni, in cui si e assistito ad un vero e proprio boom del settore. Un altro settore di grande interesse per gli investitori sarà quello dei servizi, in particolare IT, telecomunicazioni, banche e assicurazioni. Anche il tema delle energie rinnovabili, pur rappresentando una novità in Romania, sta suscitando un forte interesse, a seguito delle Direttive europee per lo sviluppo di fonti energetiche non inquinanti. L interesse degli investitori sarà orientato anche su altri settori più tradizionali, quali i componenti per l industria automobilistica, i materiali da costruzione, l industria del legno, quella farmaceutica, l elettronica e i beni di consumo. Nei prossimi anni lo sviluppo dell economia romena riceverà inoltre un grande impulso dalle risorse finanziarie dei fondi strutturali UE. Sono state avviate varie misure nell ambito dei 7 Programmi Operativi, stabiliti in accordo con la Commissione Europea, la cui definitiva implementazione e prevista per il 2013: PO per la Crescita della Competitività economica: PO Trasporti; PO Ambiente; PO Sviluppo Regionale; PO Sviluppo risorse umane; PO Sviluppo Capacità amministrative; PO Assistenza Tecnica. - 15 -