La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel secondo trimestre 2013

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Transcript:

CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI Report n. 11 Settembre 2013 La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel secondo trimestre 2013 A cura dell Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale

La congiuntura nel commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel secondo trimestre 2013 La consueta indagine congiunturale condotta da Unioncamere del Veneto ha coinvolto, nel corso del secondo trimestre 2013, un campione complessivo di quasi 1.100 imprese per un totale di 13.500 addetti a livello regionale; a livello provinciale il campione risulta composto da 188 imprese con oltre 2.000 addetti 1. Dopo la forte contrazione su base congiunturale registrata nel primo trimestre 2013 (quasi l 8%) il fatturato derivante dalle vendite al dettaglio delle imprese trevigiane a metà anno, nonostante il perdurare del segno negativo, si è mantenuto quasi stazionario (-0,4%) rispetto al trimestre precedente mentre risulta ancora negativa la variazione tendenziale (-2,3%) a fronte di un lieve aumento dei prezzi di vendita su base annua (+0,3%). e in Veneto: FATTURATO Variazioni percentuali congiunturali trimestrali. Serie storica 2009-2013 1 5,0-5,0-1 -15,0 4 Per. Media Mobile (Treviso) -2 Treviso 3,3 0,2-6,3-7,8-3,4-1,4-1,8-1,6-2,5-9,8-1,3-15,7 0,9-1,7 0,1-7,9-0,4 Veneto 1,4-1,6 2,9-1 0,6 5,5 5,6-2,9-0,2-1,1 9,7-12,0-1,9-1,1-9,1-0,5 1 Il 75% del campione trevigiano (pari a 140 unità) appartiene al commercio al dettaglio di prodotti non alimentari, il restante 25% è ripartito quasi equamente tra le imprese del commercio al dettaglio di prodotti alimentari (12%, n. 23 unità) e quelle appartenenti al gruppo degli ipermercati, supermercati e grandi magazzini (13%, n. 25 unità). Con riferimento invece alle superfici di vendita quasi il 72% delle imprese (n. 135 unità) è costituito da piccole superfici di vendita (<400 mq.) mentre solo il restante 28% (n. 53) appartiene alla categoria delle medie e grandi superfici di vendita (>=400 mq.). Infine per quanto riguarda la classe dimensionale il 78% delle imprese (n. 147 unità) risulta classificato nella classe 3-9 addetti, il 20% (n. 38 imprese) si posiziona nella classe intermedia 10-49 addetti e solo l 1,6% (n. 3 imprese) appartiene alla classe con 50 addetti e più. CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 1

e in Veneto: FATTURATO Variazioni percentuali tendenziali trimestrali. Serie storica 2009-2013 4,0 2,0-4,0-8,0-1 4 Per. Media Mobile (Treviso) Treviso -0,8-1,3-2,1-2,2-1,9 0,1-7,7-7,2-2,4-7,3-1,7-6,6-5,7-2,3 Veneto -6,5-4,5-3,3-0,5 2,3 0,2 2,7-0,7-2,6-3,4-4,2-1,5-8,7-5,1-7,8-6,8-2,5 L analisi per settore merceologico evidenzia che, rispetto alla media provinciale del fatturato tendenziale, risultano più penalizzati il settore del commercio al dettaglio di prodotti alimentari (-3,8%) e quello del commercio al dettaglio di prodotti non alimentari (-5,4%) mentre le vendite della grande distribuzione (ipermercati, supermercati e grandi magazzini) sono cresciute del +1,6%. Con riferimento invece alla superficie di vendita permane il forte divario tra piccole e medio/grandi superfici: le prime hanno visto diminuire il loro fatturato del -6,9% mentre le seconde si sono fermate al -0,4%. 6,0 3,0 FATTURATO per gruppo merceologico Variazioni percentuali trimestrali tendenziali. Serie storica 2009-2013 1,1 1,1 3,4 2,4 4,3 1,9 1,6-0,3-1,3-0,5-1,5-2,9-2,7-2,5-2,6-3,1-1,4-0,1-1,8-4,3-2,5-1,2-1,6-3,2-4,0-4,1-3,8-5,4-9,0-12,0-7,1-7,5-8,1-9,9-10,1-10,7 Alimentare Non alimentare Ipermercati, superm. e grandi magazzini* Media provinciale * a partire dal I trimestre 2013 i risultati relativi al settore merceologico non sono direttamente confrontabili con quelli della serie storica precedente in quanto, al fine di uniformare le tavole provinciali con quelle regionali, è stato scorporato, dal campione provinciale, il settore relativo a ipermercati, supermercati e grandi magazzini. CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 2

FATTURATO per tipologia distributiva Variazioni percentuali trimestrali tendenziali. Serie storica 2009-2013 6,0 3,0-9,0-12,0 0,5 0,6 1,0 0,9 1,2 0,3-0,3-0,2-0,4-0,9-1,2-1,4-2,1-2,8-3,7-3,7-3,5-3,4-3,6-3,2-3,5-5,0-5,3-6,5-6,4-6,1-7,3-7,3-7,0-6,9-8,1-8,9-9,3 Piccola sperficie Media e grande superficie Media provinciale Per gli ordini ai fornitori si registra, dopo tre anni consecutivi di variazioni negative, una prima inversione di segno a livello congiunturale (+0,5%) anche se permane il segno negativo dal confronto con lo stesso trimestre dell anno precedente (-4,4%). e in Veneto: ORDINI AI FORNITORI Variazioni congiunturali trimestrali. Serie storica 2009-2013 1 8,0 6,0 4,0 2,0-4,0-8,0-1 4 Per. Media Mobile (Treviso) -12,0 Treviso 2,2 2,6 7,3-9,0-4,7-1,2-0,2-3,3-6,5-6,4-2,3-2,6-2,1-2,2-4,3-9,1 0,5 Veneto -2,5-3,3 0,7-5,4-0,7-0,5 2,5-3,2-1,0 5,1-5,9-2,3-3,8-3,8-9,4-1,1 CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 3

e in Veneto: ORDINI AI FORNITORI Variazioni tendenziali trimestrali. Serie storica 2009-2013 4,0 2,0-4,0-8,0 4 Per. Media Mobile (Treviso) -1 Treviso -4,5-2,8-4,9-7,5-1,9-0,5-3,3-6,3-6,5-4,5-1,2-4,5-2,9-7,6-8,3-4,4 Veneto -6,5-8,3-4,9-1,2 2,4-0,8 2,2 0,6-3,8-5,5-3,3-6,8-7,1-8,6-4,4 L analisi tendenziale per settore merceologico sembra confermare, come prevedibile, la maggiore sofferenza per il settore del commercio al dettaglio di prodotti non alimentari i cui ordini flettono del -6,1%, mentre per il commercio al dettaglio di prodotti alimentari e per il comparto della grande distribuzione la diminuzione è più lieve (rispettivamente - 0,9% e -1,6%). Quanto alla tipologia dimensionale anche gli ordini, come il fatturato, penalizzano maggiormente le piccole superfici di vendita (-7,5%) rispetto a quelle medio/grandi (- 2,9%). ORDINI AI FORNITORI per gruppo merceologico Variazioni percentuali trimestrali tendenziali. Serie storica 2009-2013 6,0 3,0-9,0-12,0 2,5 2,1 1,9 0,6 0,6-0,3-0,7-1,2-0,9-1,6-1,3-1,6-2,2-2,8-3,4-3,4-3,3-3,2-3,3-3,8-4,3-4,9-5,6-5,4-5,6-6,5-5,9-6,3-6,1-7,5-7,3-8,2-8,2-8,9-9,9 Alimentare Non alimentare Ipermercati, superm. e grandi magazzini* Media provinciale * a partire dal I trimestre 2013 i risultati relativi al settore merceologico non sono direttamente confrontabili con quelli della serie storica precedente in quanto, al fine di uniformare le tavole provinciali con quelle regionali, è stato scorporato, dal campione provinciale, il settore relativo a ipermercati, supermercati e grandi magazzini. CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 4

6,0 ORDINI AI FORNITORI per tipologia distributiva Variazioni percentuali trimestrali tendenziali. Serie storica 2009-2013 3,0 0,4-9,0-12,0-1,6-1,8-1,2-1,4-1,2-1,8-2,1-3,4-2,7-3,6-2,9-4,7-4,5-4,4-5,0-5,1-5,2-4,8-5,7-6,9-7,0-6,8-7,1-7,3-7,9-8,4-8,8-7,5-10,2-10,4 Piccola sperficie Media e grande superficie Media provinciale Anche a livello nazionale i risultati della rilevazione mensile sulle vendite al dettaglio condotta dall Istat 2 evidenziano, per il secondo trimestre 2013, un attenuazione della flessione su base annua (-2,4%) rispetto ai valori tendenziali dell ultimo trimestre 2012 e del primo trimestre 2013. Dalla suddivisione per settore merceologico risulta leggermente più penalizzato il settore alimentare (-2,5%) rispetto al non alimentare (-2,3%) mentre per forma distributiva si conferma la maggiore sofferenza della piccola (-2,8%) rispetto alla grande distribuzione (-1,8%). Valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti per settore merceologico a livello nazionale Variazioni trimestrali percentuali tendenziali. Serie storica 2012 2013 4,0 3,0 2,0 1,0-1,0-4,0-5,0 3,4 0,7 0,1-0,4-0,8-1,6-1,3-2,4-2,5-1,7-3,1-2,3-2,5-2,5-3,5-3,6-3,8-4,9 I II III IV I II 2012 2013 Alimentari Non alimentari Totale Fonte: Elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati ISTAT (indagine di Giugno 2013) 2 Il campione teorico dell indagine è composto da oltre 8.000 imprese operanti sull intero territorio nazionale. CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 5

Valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti per forma distributiva a livello nazionale Variazioni trimestrali percentuali tendenziali. Serie storica 2012 2013 4,0 3,0 2,6 2,0 1,0 0,7 0,1 0,2-1,0-4,0-5,0-0,9-1,6-2,5-1,8-3,1-1,4-1,8-2,4-3,5-2,8-4,5-4,1-5,3 I II III IV I II 2012 2013 Grande distribuzione Piccole superfici Totale Fonte: Elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati ISTAT (indagine di Giugno 2013) Le previsioni degli imprenditori provinciali del commercio al dettaglio non lasciano purtroppo intravedere segnali di ripresa in quanto i saldi tra giudizi positivi e negativi permangono ancora fortemente negativi. Con riferimento alle prospettive di fatturato sale dal 47% al 51% la percentuale degli intervistati che esprime giudizi di flessione e scende dal 15,6% al 12,5% la quota di coloro che prevede invece un aumento con un saldo negativo di -38 punti percentuali (era pari a -31 lo scorso trimestre). PREVISIONI sul fatturato per i prossimi tre mesi Confronto giudizi positivi, negativi e saldi. Serie storica trimestrale anni 2011-2013 100% 90% 80% 70% 60% -26,7-2 -31,3 50% 40% -43,5-42,1-38,6 Aumento Stazionario 30% Diminuzione 20% -56,8-55,0 Saldo 10% 0% -68,2 II III IV I II III IV I II CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 6

Per gli ordinativi il saldo, nonostante risulti in lievissimo miglioramento rispetto a quello dello scorso trimestre, rimane fortemente sbilanciato su valori negativi (quasi -41 p.p. contro -42,5 p.p. del trimestre precedente) a fronte di una percentuale di intervistati che si colloca sulla stazionarietà pari quasi al 38%. PREVISIONI sugli ordini ai fornitori per i prossimi tre mesi Confronto giudizi positivi, negativi e saldi. Serie storica trimestrale anni 2011-2013 100% 90% 80% 70% 60% -23,6 50% -31,4 Aumento 40% 30% 20% -51,9-50,1-44,8-50,9-42,5-40,7 Stazionario Diminuzione Saldo 10% 0% -64,3 II III IV I II III IV I II Quanto ai prezzi di vendita si mantiene sopra al 70% la percentuale di coloro che li prevede stabili; tuttavia dal saldo tra giudizi positivi (10,2%) e negativi (17%) si evidenzia una maggiore propensione degli imprenditori ad una diminuzione dei prezzi di vendita dopo un lunga serie storica che, a partire dal secondo trimestre 2010, vedeva prevalere i giudizi per un aumento degli stessi. PREVISIONI sui prezzi di vendita per i prossimi tre mesi Confronto giudizi positivi, negativi e saldi. Serie storica trimestrale anni 2011-2013 100% 90% 80% 70% 26,5 28,2 60% 50% 40% 30% 10,3 7,7 6,2 Aumento Stazionario Diminuzione 20% 1,3-1,9 1,5 Saldo 10% 0% -6,8 II III IV I II III IV I II CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 7

Infine permangono sempre molto critiche le previsioni sull occupazione: a fronte di una quota pari all 86,5% di intervistati che opta per la stazionarietà solo il 3% si esprime per un aumento lasciando, anche per questo indicatore, il saldo in campo negativo (-8 p.p.). PREVISIONI sull occupazione per i prossimi tre mesi Confronto giudizi positivi, negativi e saldi. Serie storica trimestrale anni 2011-2013 100% 90% 80% 70% -2,6 60% 50% 40% -8,2-8,3-8,5-8,1-8,2 Aumento Stazionario 30% 20% -11,6-11,2 Diminuzione Saldo 10% 0% -13,4 II III IV I II III IV I II Le anticipazioni sui possibili risultati per il terzo trimestre 2013, che provengono dall indicatore del clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio a livello nazionale - calcolato mensilmente dall Istat 3 - evidenziano, nell ultimo comunicato stampa di agosto 4, un miglioramento dell indicatore di fiducia rispetto ai mesi precedenti (da 81,5 di giugno a 85,9 di agosto). Il risultato è dovuto sostanzialmente alla piccola distribuzione (da 83,6 di giugno a 92,7) considerata la quasi stazionarietà nella grande distribuzione (da 80,5 di giugno a 80,6). Anche i giudizi sulle vendite correnti e le attese su quelle future sono in miglioramento grazie ai risultati della distribuzione tradizionale: per le vendite correnti il saldo, pur negativo, passa da -61 p.p. di giugno a -43 p.p. di agosto mentre per le attese sulle vendite future il saldo, sempre negativo, passa rispettivamente da -21 a -14 p.p. Con 3 L Istat conduce mensilmente l Indagine sulla fiducia delle imprese commerciali operanti tramite punti vendita al minuto in sede fissa con almeno 3 addetti nell ambito d un ampio schema d inchieste congiunturali, armonizzato a livello europeo. L indagine si propone la raccolta e la diffusione tempestiva dei dati riguardanti i giudizi sull andamento degli affari, sul livello delle scorte, sui prezzi d acquisto del settore, nonché le tendenze (per i tre mesi successivi) del volume degli ordini, del numero degli occupati, dei prezzi di vendita e del volume delle vendite. Mensilmente vengono elaborati, inoltre, gli indicatori del clima di fiducia del comparto sia nel suo insieme, sia nelle due grandi disaggregazioni (distribuzione tradizionale e grande distribuzione). 4 Clima di fiducia delle imprese, Istat Statistiche flash, 29 Agosto 2013. CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 8

riferimento invece alla grande distribuzione sono in lieve peggioramento i giudizi sulle vendite correnti (da -41 a -45 p.p.) e stazionari quelli sulle vendite future (-9 p.p.). In linea con il clima di fiducia delle imprese anche il clima di fiducia dei consumatori 5 che prosegue in miglioramento; l indice di agosto 2013 (98,3) si porta oltre i livelli di due anni fa (96,0 di agosto 2011). Rispetto a luglio 2013 migliora la quota di quanti intravedono possibilità future di risparmio e di acquistare beni durevoli mentre risulta in calo la quota di quanti valutano opportunità attuali di risparmio. Con riferimento ai prezzi al consumo, il saldo dei giudizi sulla dinamica degli ultimi dodici mesi è in aumento per effetto di un aumento della quota di coloro che esprimono i prezzi in moderata crescita. Anche le attese future circa la dinamica inflazionistica sono valutate in aumento. 6 Clima di fiducia dei consumatori a livello nazionale Indici destagionalizzati (Base 2005=100). Gennaio 1996 Agosto 2013 (*) 125 120 115 110 105 100 95 (*) 90 85 80 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 (*) A partire dal mese di giugno 2013 sono state introdotte innovazioni riguardanti il campione e le tecniche di rilevazione che potrebbero causare discontinuità nel confronto con i risultati dell indagine relativi ai mesi precedenti. Fonte: Elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati ISTAT (indagine di Agosto 2013) 5 L indagine congiunturale sul clima di fiducia dei consumatori viene svolta mensilmente dal 1982 nell ambito di un progetto armonizzato dell'unione su un campione rappresentativo della popolazione adulta italiana di numerosità pari a circa 2000 unità. Le opinioni sono richieste nella forma di giudizi riguardanti il recente passato (i precedenti dodici mesi) oppure nella forma di attese sull evoluzione futura a breve termine (nei successivi dodici mesi). In dettaglio l indagine comprende domande mensili sui seguenti aspetti: giudizi e attese sulla situazione economica dell Italia; attese sulla disoccupazione; giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia; giudizi sul bilancio familiare; giudizi e attese sull andamento dei prezzi; opportunità attuale e futura di risparmio; opportunità attuale e intenzioni future di acquisto di beni durevoli. Per ogni domanda i risultati sono espressi in termini di frequenze relative delle singole modalità di risposta e di saldi, calcolati come differenza fra le frequenze percentuali delle modalità favorevoli e di quelle sfavorevoli. Il clima di fiducia è un indicatore sintetico complessivo dei risultati dell indagine ed è finalizzato a valutare l ottimismo/pessimismo dei consumatori italiani; esso può essere disaggregato sia nei climi economico e personale, sia, alternativamente, nei climi presente e futuro. Tutti gli indicatori del clima di fiducia sono espressi come numeri indici destagionalizzati in base 2005=100. 6 Clima di fiducia dei consumatori, Istat Statistiche flash, 29 Agosto 2013 CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 9

Clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio a livello nazionale Totale e per tipologia distributiva Indici destagionalizzati (Base 2005=100). Gennaio 2011 Agosto 2013 11 105,0 10 95,0 9 85,0 8 75,0 7 65,0 6 Totale Grande distribuzione Piccole superfici 1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 1 2 3 4 5 6 7 8 Fonte: Elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati ISTAT (indagini di agosto 2013) GIUDIZI SULL'ANDAMENTO DELLE VENDITE CORRENTI Saldi dei giudizi di aumento e diminuzione per tipologia distributiva a livello nazionale Gennaio 2011 Agosto 2013 3 2 1-1 -2-3 -4-5 -6-7 -8 Totale Grande distribuzione Piccole superfici 1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 1 2 3 4 5 6 7 8 Fonte: Elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati ISTAT (indagini di agosto 2013) ATTESE A 3 MESI SULL'ANDAMENTO DELLE VENDITE Saldi delle previsioni di aumento e diminuzione per tipologia distributiva a livello nazionale Gennaio 2011 Agosto 2013 3 2 1-1 -2 Totale Grande distribuzione Piccole superfici -3 1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 1 2 3 4 5 6 7 8 Fonte: Elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati ISTAT (indagini di agosto 2013) CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 10

Tav. 1 - SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO Indicatori congiunturali per territorio Serie storica 2009 2013 (variazioni congiunturali e tendenziali) PRINCIPALI INDICATORI 2009 2010 FATTURATO variazione rispetto: trimestre precedente 3,3 0,2-6,3-7,8-3,4-1,4-1,8-1,6-2,5-9,8-1,3-15,7 0,9-1,7 0,1-7,9-0,4 stesso anno preced. -0,8-1,3-2,1-2,2-1,9 0,1-7,7-7,2-2,4-7,3-1,7-6,6-5,7-2,3 ORDINI AI FORNITORI variazioni rispetto: trimestre precedente 2,2 2,6 7,3-9,0-4,7-1,2-0,2-3,3-6,5-6,4-2,3-2,6-2,1-2,2-4,3-9,1 0,5 stesso anno preced. -4,5-2,8-4,9-7,5-1,9-0,5-3,3-6,3-6,5-4,5-1,2-4,5-2,9-7,6-8,3-4,4 PREZZI DI VENDITA variazioni rispetto: stesso anno preced. 0,7-0,5-0,3-0,5-3,7-0,5 0,8 2,9 3,5 3,9 1,3 0,8 1,6 0,2-0,5 0,3 0,3 TREVISO 2011 2012 2013 FATTURATO variazioni rispetto: trimestre precedente 1,4-1,6 2,9-1 0,6 5,5 5,6-2,9-0,2-1,1 9,7-12,0-1,9-1,1-9,1-0,5 stesso anno preced. -6,5-4,5-3,3-0,5 2,3 0,2 2,7-0,7-2,6-3,4-4,2-1,5-8,7-5,1-7,8-6,8-2,5 ORDINI AI FORNITORI variazioni rispetto: trimestre precedente -2,5-3,3 0,7-5,4-0,7-0,5 2,5-3,2-1,0 5,1-5,9-2,3-3,8-3,8-9,4-1,1 stesso anno preced. -6,5-8,3-4,9-1,2 2,4-0,8 2,2 0,6-3,8-5,5-3,3-6,8-7,1-8,6-4,4 PREZZI DI VENDITA variazioni rispetto: stesso anno preced. -0,3-2,2-0,9 0,4-0,9 1,4 4,1 2,0 1,2 1,9 1,0 0,5 0,5 0,2 0,3 0,3 Fonte: Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto - CCIAA Treviso VENETO Tav. 2 - SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO Serie storica trimestre 2009 trimestre 2013 % di giudizi di previsione sui principali indicatori per territorio per i prossimi 6 mesi PRINCIPALI INDICATORI 2009 2010 2011 (*) 2012 2013 (*) TREVISO VENDITE in aumento 19,2 23,4 20,4 15,5 21,8 14,8 17,7 32,9 12,8 2 9,3 4,2 14,8 7,4 15,6 12,5 stazionario 41,4 44,3 43,4 49,6 31,2 61,4 52,7 37,3 47,7 4 31,8 37,8 32,9 28,6 30,2 37,4 36,4 in diminuzione 39,4 32,2 36,2 34,9 46,9 23,9 29,6 29,8 39,5 4 68,2 52,9 62,8 56,6 62,4 46,9 51,1 ORDINI AI FORNITORI in aumento 4,7 14,6 14,6 14,0 15,4 12,7 16,8 17,4 7,4 10,8 3,1 2,8 3,3 8,2 3,1 9,8 10,7 stazionario 57,1 54,4 47,8 55,9 48,3 61,4 54,9 51,7 61,6 47,0 29,5 42,5 42,7 39,0 42,9 37,8 37,8 in diminuzione 38,2 31,0 37,6 30,1 36,3 25,9 28,3 30,9 31,0 42,2 67,4 54,7 53,9 52,7 54,0 52,3 51,4 PREZZI DI VENDITA in aumento 6,4 17,4 10,8 7,9 22,1 16,2 40,5 28,6 23,4 29,8 37,4 23,0 15,6 21,5 17,7 12,8 10,2 stazionario 72,0 55,4 61,9 74,6 65,2 76,0 52,7 58,7 63,5 66,9 53,4 61,7 70,8 63,1 62,6 75,8 72,8 in diminuzione 21,6 27,2 27,4 17,5 12,6 7,8 6,8 12,7 13,1 3,3 9,2 15,3 13,6 15,3 19,6 11,4 17,0 OCCUPAZIONE in aumento 2,7 7,3 4,0 4,5 8,3 1,8 6,6 0,5 8,1 1,0 1,8 1,1 2,7 stazionario 83,6 79,6 79,8 82,6 86,2 88,7 85,0 83,9 90,8 91,7 86,6 81,2 88,2 86,6 87,9 89,7 86,5 in diminuzione 13,7 13,1 16,3 12,9 5,5 9,5 15,0 9,5 8,7 8,3 13,4 10,7 11,8 12,3 10,3 9,2 10,9 VENETO VENDITE in aumento 21,5 19,4 13,0 21,4 25,1 23,8 17,3 26,1 15,5 26,2 9,7 16,6 11,2 16,1 8,7 16,6 12,3 stazionario 37,8 39,3 40,6 43,3 41,4 49,1 54,0 46,7 46,2 37,0 31,6 31,1 29,4 28,7 27,2 32,4 38,1 in diminuzione 40,7 41,2 46,4 35,2 33,5 27,0 28,7 27,2 38,2 36,8 58,6 52,3 59,4 55,2 64,0 51,0 49,6 ORDINI AI FORNITORI in aumento 11,8 11,1 10,5 14,6 18,9 12,0 11,1 16,4 9,4 13,8 7,1 10,8 7,7 9,8 5,8 11,2 9,4 stazionario 49,0 47,7 45,1 54,8 50,3 64,8 64,2 57,4 60,6 52,1 39,4 41,2 38,8 38,3 37,8 36,3 44,2 in diminuzione 39,2 41,2 44,4 30,6 30,7 23,1 24,7 26,1 3 34,1 53,5 48,0 53,4 51,9 56,3 52,4 46,4 PREZZI DI VENDITA in aumento 10,1 12,9 12,6 12,6 19,7 23,0 3 36,9 22,8 25,3 32,5 24,3 19,4 23,9 22,6 9,4 9,5 stazionario 74,9 69,0 69,5 75,2 71,4 69,4 62,0 56,6 67,7 66,1 54,7 63,8 65,7 62,8 62,0 75,8 75,1 in diminuzione 15,0 18,1 17,9 12,2 8,9 7,6 7,9 6,5 9,4 8,6 12,9 11,9 14,9 13,3 15,4 14,7 15,4 OCCUPAZIONE in aumento 6,1 2,2 4,6 6,7 4,0 1,8 3,6 3,5 0,7 2,9 2,0 3,1 1,3 1,3 1,6 2,4 1,8 stazionario 74,8 82,1 81,7 81,5 87,5 88,0 83,1 86,4 92,9 86,3 79,6 82,6 84,8 83,7 84,4 86,1 87,5 in diminuzione 19,1 15,7 13,7 11,8 8,5 10,2 13,3 10,1 6,4 10,7 18,5 14,3 13,9 15,0 13,9 11,5 10,7 (*) dal secondo trimestre 2011 l'orizzonte temporale della domanda è stato modificato da 6 a 3 mesi. Fonte: Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto - CCIAA Treviso CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI N. 11/2013 CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO 11