la costituzione dell Associazione Casa delle Culture



Documenti analoghi
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo che riconoscono alla scuola

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE

C O N V E N Z I O N E TRA IL COMUNE DI TERNO D'ISOLA E GRUPPO NAZIONALE PREVENZIONE ONLUS. L anno duemilaquindici, il giorno.del mese di in Terno TRA

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO. tra

PO FESR Sicilia 2007/2013 Piano di Comunicazione

Protocollo d Intesa. tra

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio

LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)

PROTOCOLLO D INTESA TRA L ISTITUTO COMPRENSIVO CAMPAGNANO L AVIS INTERCOMUNALE SAN PIETRO

LA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n del 20 maggio 2015 ;

Modalità e requisiti per la definizione delle forme di partecipazione e rappresentanza nei tavoli di programmazione partecipata inerenti il Piano di

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE PER L IMMIGRAZIONE DI MODENA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio

Progetto Bollenti Spiriti. Giovani Open Space. Comune di Barletta

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

Comitato di Coordinamento

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

REGIONE PUGLIA PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E LA PROVINCIA DI FOGGIA FINALIZZATO ALLO SVILUPPO TERRITORIALE PROVINCIALE

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza

visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa

IL FUTURO COME VIAGGIO

Regolamento Consulta Comunale dell Associazionismo e del Volontariato

Università e Ricerca, confermata dal Dirigente dell Ufficio riferisce quanto segue: A voti unanimi e palesi espressi nei modi di legge,

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

E LE SINERGIE TRA GENERAZIONI

PROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L ENTE LOCALE/REGIONE.

CITTA DI BARLETTA Medaglia d oro al Valor Militare e al Merito Civile Città della Disfida. STAFF del SINDACO PROTOCOLLO DI INTESA

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

PROTOCOLLO D'INTESA TRA AVIS REGIONALE SICILIA. ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI PEDAGOGISTI ITALIANI (di seguito denominata ANPE- SICILIA)

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

la legge 31 maggio 1965, n. 575 recante Disposizioni contro la mafia ;

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione

REGOLAMENTO COMUNALE DEL COMITATO GEMELLAGGI, TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO

SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015)

Comune di Padova REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA PACE, DEI DIRITTI UMANI E DELLA SOLIDARIETA'

P R O V I N C I A D I U D I N E

Mo-net RETE CIVICA DI MODENA

il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani,

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA

L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART. 21 CO. 3 D.P.R. N. 022/PRES.

Protocollo d intesa tra. Associazione Culturale Pediatri (ACP) Federazione Italiana per il Superamento dell Handicap (FISH)

Protocollo di Intesa

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

PROVINCIA DI PIACENZA

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;

PROTOCOLLO D INTESA TRA. L UNIONE ITALIANA dei CIECHI e degli IPOVEDENTI ONLUS. Imera Agrigento; rappresentata legalmente dal Sig.

PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DEL MONTEPIANO REATINO INTESA di PROGRAMMA

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UN PREMESSO CHE: nell ambito delle rispettive competenze, hanno promosso la costituzione

PROVINCIA DI ROVIGO PROTOCOLLO D INTESA

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

Sviluppo di comunità

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

International Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO. ver. 3.0

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

Regione Umbria - Direzione Attività produttive e Sviluppo economico, Istruzione, Formazione, Lavoro

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Transcript:

Protocollo d intesa tra Amministrazione Provinciale di Modena Comune di Modena Associazione Servizi per il Volontariato Modena Associazione Casa delle Culture di Modena per la realizzazione del progetto Casa delle Culture. Premesso: che l Amministrazione Provinciale di Modena, il Comune di Modena, l Associazione Servizi per il Volontariato Modena e l Associazione Casa delle Culture di Modena ritengono necessario individuare e sostenere percorsi d'integrazione in grado di costruire, anche nella società multietnica e multiculturale che si sta sempre più sviluppando in Italia, un alto livello della qualità della vita per tutti; che considerano, a tal fine, che un attivo associazionismo degli stranieri rappresenti un valido strumento per attuare politiche d'integrazione, perché, da un lato, agevola la conoscenza e la comprensione reciproca fra le diverse culture e dall'altro favorisce l'attivazione, anche attraverso il coinvolgimento degli immigrati, di politiche più corrispondenti ai reali bisogni degli stessi e della collettività; che la Provincia di Modena ha sostenuto, fin dall inizio, l elaborazione dell innovativo progetto denominato "Casa delle culture, pensato e proposto dalle Associazioni straniere e italiane presenti nella Consulta Provinciale dell Immigrazione; che la Consulta Provinciale dell Immigrazione ha assunto e mantenuto la titolarità del progetto fino alla costituzione dell Associazione di Associazioni denominata Casa delle Culture di Modena, avvenuta il 16 febbraio 2005; che all Associazione Casa delle Culture aderiscono: ARFA, Associazione Nazionale del Ghana Onlus, Associazione Culturale del Marocco, Associazione Culturale Democratica Iraniana a Modena, Associazione Donne nel Mondo, Associazione Egiziana, Associazione Lavoratori Commercianti del Marocco, Centro Lavoratori stranieri CGIL, Circolo Culturale Multietnico Milinda, Comunità Ortodossa di Modena, Unione Cattolica Africana, ACLI, ARCI Nuova Associazione, AVPA Croce Blu Modena, Caritas Diocesana, Associazione Culturale Integra, Associazione DAWA, Associazione Differenza Maternità Modena, Associazione Gruppo Donne e Giustizia, Associazione Nord Africa, Casa per la Pace, Centro Documentazione Donna, Unione Donne in Italia (UDI) Modena, Associazione Ucraina Kievskaya Rus, Unione Donne Migranti per la Pace; che l Associazione Servizi per il Volontariato Modena, ente gestore del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Modena (di seguito CSV), ha partecipato fattivamente sia alla elaborazione del progetto sia alla creazione delle migliori condizioni volte a rendere possibile la sua realizzazione; essa ha sostenuto il progetto Verso la Casa delle Culture anni 2001-2002-2003-2004-2005 all interno della progettazione sociale del CSV e mettendo a disposizione risorse per: il coordinamento del progetto l organizzazione di un lungo e qualificato percorso di formazione;

la costituzione dell Associazione Casa delle Culture che il Comune di Modena ha costantemente condiviso tutto il percorso avviato nel 1999 e seguito fino ad ora, assieme alla Provincia di Modena, all Associazione Servizi Volontariato Modena e ad una parte consistente dell associazionismo italiano e degli stranieri immigrati presente nel territorio modenese, volto a consentire di avviare e svolgere tutte le attività previste dal progetto denominato Casa delle Culture ; che, a tal fine, il Comune di Modena ha inoltre individuato e ristrutturato l immobile ubicato in via Wiligelmo n. 80 Modena, con delibera di Giunta n. 1246 del 30.12.2003, ad oggetto: Lavori per ristrutturazione di porzione di edificio colonico per attività culturali multietniche sito in Via Wiligelmo.- Approvazione progetto esecutivo, come sede idonea per le attività della Casa delle Culture, immobile che il Comune s impegna a cedere in uso all Associazione Casa delle Culture di Modena per consentire l avvio e il proseguimento delle attività previste dal progetto stesso finalizzate alla realizzazione di uno specifico servizio interculturale. Tutto ciò premesso L Amministrazione Provinciale di Modena Il Comune di Modena l Associazione Servizi per il Volontariato Modena l Associazione Casa delle Culture di Modena in considerazione del forte valore innovativo del progetto sul territorio provinciale, regionale e nazionale e riconoscendo l importanza del percorso fin qui svolto, si impegnano a consolidare il progetto e a sostenerlo anche con azioni a valenza istituzionale e convengono quanto segue: Art. 1 Finalità del Protocollo Il presente Protocollo si prefigge l avvio e la promozione del progetto Casa delle Culture, condividendo le seguenti finalità: 1. salvaguardare il pluralismo culturale promuovendo iniziative volte a favorire condizioni di reciproco rispetto tra le diversità culturali, locali e straniere, presenti sul territorio, il superamento di barriere tra popoli e culture attraverso lo sviluppo della conoscenza reciproca; 2. creare occasioni di confronto in cui si possa produrre una nuova cultura della multietnicità, capace di valorizzare sia le specificità, sia gli elementi comuni ed inclusivi; 3. essere, per le associazioni, i singoli e le Istituzioni un punto di riferimento informativo, d incontro, formazione, elaborazione e progettazione di attività culturali e di scambio di esperienze; 4. promuovere occasioni di co-progettazione tra espressioni culturali ed associative italiane e straniere presenti sul territorio provinciale. Art. 2 Oggetto del Protocollo Il presente Protocollo ha come oggetto la gestione dell avvio del progetto sperimentale Casa delle Culture, rispetto a:

a) sede b) attività c) coordinamento d) formazione e) documentazione e promozione Art. 3 Funzioni della Provincia di Modena L Amministrazione Provinciale di Modena, nell ambito delle proprie competenze, si impegna a: a) sostenere le attività promosse dalla Casa delle Culture anche attraverso azioni di raccordo con Enti ed Organismi operanti sul territorio provinciale; b) attivare azioni di supporto alla programmazione delle attività della Casa delle Culture ; c) contribuire al sostegno della gestione del servizio Casa delle Culture nella sua fase di avvio, prevedendone anche l inserimento nella programmazione periodica delle politiche d integrazione, collegata ai Piani di Zona Sociale; d) individuare e garantire la presenza di un proprio rappresentante (Assessore alle Politiche per l Immigrazione o suo delegato) all interno del Coordinamento del servizio Casa delle Culture di cui all Art. 7. Art. 4 Funzioni del Comune di Modena L Amministrazione Comunale di Modena, attraverso la propria organizzazione, si impegna a : a) sostenere le attività promosse dalla Casa delle Culture attraverso i propri Assessorati, e in particolare: l Assessorato alle Politiche Sociali, per la Casa e per l Integrazione, ed il proprio Centro Stranieri, come punto di riferimento per la realizzazione del progetto e per garantire il raccordo all interno dell articolazione più ampia delle diverse attività e servizi del Comune; gli Assessorati alla Pubblica Istruzione, alla Cultura e alle Politiche Giovanili come interlocutori privilegiati per la co-progettazione e gestione di azioni e progetti; b) sostenere le attività promosse dalla Casa delle Culture anche attraverso azioni di raccordo con Enti ed Organismi operanti sul territorio comunale; c) contribuire al sostegno della gestione del servizio Casa delle Culture nella sua fase di avvio, prevedendone anche l inserimento nella programmazione periodica collegata ai Piani di Zona Sociale compatibilmente con la relativa disponibilità di bilancio; d) favorire l integrazione delle attività promosse dalla Casa delle Culture con le attività promosse dal Comune; e) individuare e garantire la presenza di un proprio rappresentante (Assessore alle Politiche Sociali, per la Casa e per l Integrazione o suo delegato) all interno del Coordinamento del servizio Casa delle Culture di cui all Art. 7. f) Al fine di sostenerne l avvio e garantire per i primi tre anni questo servizio il Comune di Modena, tramite l Assessorato alle Politiche Sociali, per la Casa e per l Integrazione, si impegna a concedere per n. 3 anni, a far tempo dalla firma del presente accordo, l uso gratuito dell immobile di via Wiligelmo n. 80 all associazione Casa delle Culture. g) Garantire la manutenzione straordinaria dell immobile di cui sopra.

Art. 5 Funzioni dell Associazione Servizi per il Volontariato Modena L Associazione Servizi per il Volontariato Modena, in continuità con il progetto Verso la Casa delle culture, si impegna a prevedere all interno della progettazione sociale 2006 del CSV il proseguimento del progetto volto a sostenere l avvio e il consolidamento della Casa delle Culture. In particolare, in seguito alla approvazione del Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato della Regione Emilia Romagna, si metteranno a disposizione servizi relativamente a: a) coordinamento del progetto sociale 2006, per la facilitazione del lavoro di rete all interno dei componenti l Associazione Casa delle Culture e con gli altri soggetti significativi del territorio, pubblici e privati; b) cura dell organizzazione dell inaugurazione della Casa delle Culture, in collaborazione con gli altri soggetti firmatari del protocollo; c) organizzazione di eventi promozionali relativi all inaugurazione e all avvio delle attività; d) formazione per le nuove associazioni che entrano nel Consiglio di Gestione della Associazione Casa delle Culture; e) creazione di materiale di documentazione del progetto Verso la Casa delle Culture. Inoltre, per gli anni a seguire, l Associazione Servizi per il volontariato si impegna, compatibilmente con gli obiettivi del Piano di ripartizione del Co.Ge. e dell ASVM e le risorse generali del CSV, a: f) promuovere, in accordo con l Associazione Casa delle Culture, attività formative specifiche per accrescere e sostenere le competenze dei componenti l Associazione Casa delle Culture; g) mettere a disposizione i servizi tipici del CSV e le relative competenze per sostenere le finalità di cui all art. 1 del presente Protocollo e la progettualità della Casa delle Culture; h) individuare e garantire la presenza di un proprio rappresentante (Presidente o suo delegato) all interno del Coordinamento del servizio Casa delle Culture di cui all Art. 7. Art.6 Funzioni della Associazione Casa delle Culture L Associazione Casa delle Culture si impegna a : a) assicurare il coordinamento delle attività che verranno realizzate all interno della Casa delle Culture, valorizzando la partecipazione di tutte le associazioni italiane e straniere che costituiscono l Associazione Casa delle Culture; b) proporre, in sintonia con le finalità di cui all art.1, una programmazione annuale delle attività al Comitato di Coordinamento di cui all art.7; c) presentare semestralmente al Comitato di Coordinamento del servizio Casa delle Culture il resoconto delle attività svolte sulla base della programmazione approvata dal Comitato stesso; d) valorizzare l apporto dei rappresentanti e dei membri delle associazioni aderenti alla casa delle culture, in sintonia con l Assessorato alla Pubblica Istruzione e le istituzioni scolastiche interessate, per la promozione di iniziative e progetti volti a favorire l incontro e lo scambio tra comunità immigrate, genitori e mondo della scuola, individuare un quadro complessivo condiviso all interno del quale evidenziare esigenze, specificità, metodologie e priorità su cui focalizzare dei processi educativi e di integrazione tra culture;

e) assicurare che le attività proposte nella programmazione annuale siano il più possibile a carattere innovativo e non in sovrapposizione con altre attività già presenti sul territorio; f) garantire ampia collaborazione, proponendosi anche come punto di riferimento formativo e informativo collegato alle specifiche attività della Casa delle Culture, per tutte le Associazioni, Enti ed Organismi operanti sull intero territorio provinciale; g) assicurare la gestione della sede con particolare attenzione alla manutenzione ordinaria, alla sua apertura e chiusura, alla vigilanza della stessa, al pagamento delle utenze relative ai consumi di elettricità, acqua e gas, all utenza telefonica; h) garantire adeguata copertura assicurativa relativamente allo svolgimento delle attività e più in generale alle persone che frequentano i locali della sede; i) garantire la funzionalità della struttura, l accesso della stessa ( anche a beneficio della città, tenuta dei calendari e prenotazioni), la calendarizzazione delle attività; j) individuare e garantire la presenza di un proprio rappresentante (Presidente o suo delegato) all interno del Coordinamento del servizio Casa delle Culture di cui all Art. 7. Art. 7 Coordinamento servizio Casa delle Culture Al fine di delineare periodicamente e per vie generali un quadro condiviso entro cui l Associazione Casa delle Culture di Modena dovrà operare, nonché monitorare le attività, i soggetti sottoscrittori costituiscono il Comitato di Coordinamento. Il Comitato di Coordinamento potrà avvalersi della partecipazione di altre istituzioni ed organismi per la programmazione e la realizzazione delle attività del servizio Casa delle Culture; Il Comitato di Coordinamento si doterà di un proprio regolamento di funzionamento. Art. 8 Validità e durata del protocollo Il presente Protocollo, data la valenza sperimentale del progetto, ha durata triennale dalla data di sottoscrizione. Di seguito è rinnovabile tacitamente di anno in anno. I soggetti firmatari del presente Protocollo possono recedere dagli impegni assunti, con preavviso scritto di almeno un anno. Il Comune di Modena, nella sua qualità di proprietario dell immobile, può recedere da questo protocollo in ogni momento, previa diffida, per provata inadempienza, da parte dell Associazione Casa delle Culture, di impegni previsti nei precedenti articoli che riguardino in senso stretto lo svolgimento del servizio oggetto del presente protocollo. Art. 9 Definizione di atti successivi I soggetti sottoscrittori del presente Protocollo s impegnano ad assumere, entro congrui termini di tempo, i successivi atti, conseguenti ed accessori, che si renderanno necessari.

Letto, firmato e sottoscritto, per il Comune di Modena L Assessore alle Politiche Sociali, per la Casa e per l Integrazione per la Provincia di Modena L Assessore alle Politiche per l Immigrazione per l Associazione Servizi per il Volontariato di Modena il Presidente per l Associazione Casa delle Culture il Presidente