Pavia Il Welfare locale tra continuità e innovazione Il caso dei servizi prima infanzia in Provincia di Pavia. 7 luglio 2015

Documenti analoghi
Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

Sistema di accreditamento ed integrazione tra pubblico e privato.

BANDO DI ACCREDITAMENTO SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA - REQUISITI RICHIESTI

Primo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n del 1925.

L UTILIZZO DEI VOUCHER COME STRUMENTO DI POLITICA SOCIALE

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione

COMUNE DI SANTA CRISTINA E BISSONE (Prov. di Pavia)

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti

DECRETO N Del 04/08/2017

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016

Piano Annuale di Vigilanza e Controllo della ATS Insubria sulle Unità d offerta Sociali Anno 2017

IL PERCORSO DI LAVORO - AREA INFANZIA - ZONA VALDARNO INFERIORE

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

Adozione e sostegno alle famiglie

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del

RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CURE INTERMEDIE

Gli strumenti per l ascolto, l partecipazione e la rilevazione del gradimento

ATS VAL PADANA. Piano di Organizzazione Aziendale Strategico (P.O.A.S.) ORGANIGRAMMA AZIENDALE

REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO UNITA D OFFERTA SOCIALE STRUTTURE SOCIALI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE PER MINORI

La nuova normativa sull accreditamento socioassistenziale nella Regione Lazio: cosa cambia. Ma è davvero facoltativa?.

Le modalità della verifica tra procedure, requisiti e problematiche: differenze e analogie tra sanitario e socio-sanitario

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.

Pratiche innovative per il sostegno e la promozione della genitorialità: il Programma PIPPI in Toscana

1. Rapporti con i destinatari: comunicazione e valutazione Presenza di una Carta dei Servizi 1 in cui siano illustrati servizi offerti, gli orari di a

REGOLAMENTO PER L ACCREDITAMENTO DELLE UNITÀ DI OFFERTA SOCIALI PER LA PRIMA INFANZIA AMBITO TERRITORIALE VALLE BREMBANA. Premessa

sociosanitaria sociosanitaria

Patto per il Welfare Monza e Brianza

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale

DELIBERAZIONE N IX / 4331 Seduta del 26/10/2012

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali

Scheda per la redazione del Progetto

L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI

AVVISO PUBBLICO PER L ACCREDITAMENTO DELLE UNITA DI OFFERTA SOCIALI PER LA PRIMA INFANZIA

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO

Serie Ordinaria n Mercoledì 13 luglio 2011

REQUISITI PER L'ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PRIMA INFANZIA: NIDI, MICRONIDI E NIDI FAMIGLIA

Linee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico

DISPENSA N. 7 9 NOVEMBRE 2012

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato

CENTRO INTERAZIENDALE PER IL BILANCIO SOCIALE nelle Aziende Sanitarie dell Umbria

Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale Programma Attuativo 2011

D.ssa Lorella Cecconami Direttore Sanitario ATS della Montagna

SERVIZIO DI ASILO NIDO COMUNALE POLLICINO PROGETTO (ART.279 DEL DPR 207/2010)

PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE

Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio

e la formazione delle nuove figure professionali

Verona, 16 febbraio Marco Cavallo, Regione Lombardia - D.G. Sanità

AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE VITERBO

web:

Scheda finale ai fini dell autorizzazione dei servizi itineranti - L.R. 9/2003 Ambito Territoriale n 19

REQUISITI DI ACCREDITAMENTO UNITA D OFFERTA SOCIALE PER DISABILI

LA LEGGE DI RIFORMA DEI SERVIZI SOCIALI (LR 328/2000)alla luce della successiva RIFORMA COSTITUZIONALE (LC N. 3/2001)

SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE E DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIALAVORO IN LOMBARDIA. Milano, 7 febbraio 2013

Domanda per l accreditamento e l iscrizione all Albo delle unità d offerta sociale per la prima infanzia del Sistema Pubblico

Programma di attività di SERVIZIO POLITICHE FAMILIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA. Versione: 2/2015 (14/09/2015) Stato: Approvato

Comune di Vicenza PREMESSO CHE. Programma di attività per l avvio del progetto sperimentale denominato nido in famiglia ;

I SERVIZI RESIDENZIALI PER MINORI L'IMPLEMENTAZIONE DI UN PERCORSO DI QUALITA'

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

LINEE GUIDA E FORMAZIONE IN SERVIZIO

I CONSULTORI FAMILIARI INTEGRATI DEL TERRITORIO DI ASL MILANO

SCHEDA POSSESSO REQUISITI QUALITA'

Criteri Accreditamento Unità di Offerta Sociale Residenziali per minori. Ambito di Busto Arsizio

Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani

L esperienza degli ospedali in Campania

Il recupero delle eccedenze alimentari in Veneto

All. C SCHEDA TECNICA 1) REQUISITI PER L'ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PRIMA INFANZIA AUTORIZZATE: ASILI NIDO

ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI, SICUREZZA E SPORT

PROTOCOLLO D INTESA TRA

INDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO

in ottemperanza a quanto disposto dal P.D.Z.

WORKSHOP. L integrazione sociosanitaria nei percorsi di valutazione multidimensionale e multiprofessionale

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio

SPINA PATRIZIA Corso Vercelli 55/E Novara (ufficio) (ufficio)

DIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013

DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETA' SOCIALE, VOLONTARIATO E PARI OPPORTUNITA'

WORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana

Formazione per tirocini AREA PRIMA e SECONDA INFANZIA

Comune di. e/o Società della Salute.e/o Azienda Sanitaria Locale. PREMESSO CHE

Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI MILANO 31 MAGGIO 2016

Dalla legge 285/97 in favore di infanzia e adolescenza alla legge 328/00 per la realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali

SCHEDA TECNICA 2) REQUISITI PER L'ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PRIMA INFANZIA AUTORIZZATE: MICRONIDO

Considerazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza. Bruna Zani e Luigi Guerra

SISTEMA dei SERVIZI SOCIO-SANITARI: RELAZIONI INTER - ISTITUZIONALI

Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato).

Lecco Ugo De Ambrogio IRS Milano

CONSORZIO PAN SERVIZI PER L INFANZIA.

LE POLITICHE SOCIALI: IL WELFARE DELLA RESPONSABILITA

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I

Ruolo della Provincia nella promozione del coordinamento pedagogico statale Copparo-Tresigallo

IL DIRETTORE GENERALE nella persona della Dott.ssa Paola Lattuada

Le funzioni dell ambito territoriale ed i processi di regolazione e controllo sul sistema dei servizi

Direttore di Comunità Socio-Sanitaria Nuovo

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Salute e Servizi Sociali Famiglia, Minori, Giovani, Pari Opportunita', Servizio Civile - Servizio

DISPENSA N e 20 Novembre 2012

ANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA

Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano

Transcript:

Pavia Il Welfare locale tra continuità e innovazione Il caso dei servizi prima infanzia in Provincia di Pavia Le funzione dell ASL: dall attività di vigilanza all accompagnamento 7 luglio 2015 Antonella Albrigoni U.O.C. Budget Acquisto e Controllo U.O.S. Vigilanza e Appropriatezza

La normativa regionale sui servizi per la prima infanzia : L attuale normativa che regola i servizi per la prima infanzia è nata all interno di un contesto di sviluppo di specifiche politiche per la famiglia avviate da Regione Lombardia a partire dalla fine degli anni Novanta Legge Regionale : 23/99 punto di riferimento per l'intera riforma del welfare lombardo

Una legge approvata con l intento di incontrare i bisogni normali delle famiglie in una sussidiarietà orizzontale stimolando la progettualità ed il protagonismo del privato sociale e della stessa famiglia, riconoscendoli come partners validi nella conduzione e gestione dei servizi, ma anche come soggetti capaci di rinnovamento dei servizi Nido famiglia di Roberta Oldini Vita e pensiero -

Legge Regionale 23/99 accudimento dei bambini a domicilio «nidi famiglia» ( finanziati come progettualità innovativa) potenziamento della ricettività dei servizi di asili nido mediante il convenzionamento con i soggetti che gestiscono tali servizi servizi nido presso la sede di imprese pubbliche e private, a favore dei figli dei lavoratori

La riforma delle politiche sociali lombarde nel periodo 2000-2005 aveva definito alcuni obiettivi strategici: mettere al centro le libertà introdurre il quasi-mercato valorizzare il terzo settore sostenere la famiglia nello svolgimento di funzioni e compiti educativi propri

Approccio promozionale : -Favorire il protagonismo attivo delle famiglie ( ideare/gestire servizi anche in forma cooperativa- associazionismo familiare ) -Rafforzare la capacità delle famiglie di scegliere i servizi La sfida è costruire diversi strumenti che consentano al nucleo familiare di auto-organizzare le risposte ( Regione Lombardia, Giunta regionale, 2000)

DGR 20588/2005 Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi di autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali prima infanzia I servizi sociali per la prima infanzia sono identificati: Asilo Nido da 11 a 60 posti Micronido fino ad un massimo di 10 posti Centro Prima Infanzia fino a 30 posti per 4 ore consecutive Nido famiglia per un massimo di 5 bambini ( messo a sistema) Vengono definiti i requisiti organizzativi generali Carta dei Servizi: informazioni- contenuti di senso e contenuti di gestione della qualità

DGR 20943/2005 Criteri per l accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia - Rilevazione della soddisfazione dell utenza e della qualità ( da riportare anche nella CdS) - Liberta' d accesso - Formazione del personale - Rapporto operatore /bambino - Documento che attesti tempi e modi del coinvolgimento delle famiglie( da riportare anche nella CdS)

DGR 20943/2005 Criteri per l accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia Rilevazione della soddisfazione dell utenza e della qualità ( da riportare anche nella CdS) Liberta' d accesso Formazione del personale Rapporto operatore /bambino Documento che attesti tempi e modi del coinvolgimento delle famiglie( da riportare anche nella CdS)

Requisiti di accreditamento ( anni 2005-2010) Legge regionale n.3/2008 ( art. 13 lettera d) Sono i Comuni che definiscono i requisiti di accreditamento delle unità d offerta sociali in base ai criteri stabiliti da Regione Lombardia, accreditano le unità d offerta e stipulano i relativi contratti

Legge regionale 3/2008 Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario (snellezza delle procedure semplificazione per l apertura di udo rafforzamento dei controlli ruolo centrale del Comune riconoscimento ruolo Terzo settore ) contiene la definizione delle competenze relative alla rete delle unità d'offerta sociale, fra gli altri : Comuni: programmano, progettano e realizzano la rete locale delle unità di offerta sociali; riconoscono e promuovono la sperimentazione di unità di offerta e di nuovi modelli gestionali nell'ambito della rete sociale; gestiscono il sistema informativo della rete delle unità di offerta sociali ASL: esercita la vigilanza e il controllo sulle unità di offerta pubbliche e private, sociali e sociosanitarie; gestisce i flussi informativi, a supporto dell'attività di programmazione comunale e regionale; collabora con i Comuni nella programmazione della rete locale delle unità di offerta sociali (art. 14)

ATTIVITA DI VIGILANZA : sistema di relazione Rapporto dialogico tra ASL e Uffici di Piano Rapporto dialogico tra ASL e COMUNI Rapporto dialogico tra ASL e Soggetti gestori Rapporto dialogico con le altre strutture dell ASL che si occupano di servizi prima infanzia ( es. UOC Igiene degli Alimenti e della Nutrizione)

Finalità della vigilanza: D.G.R. X/2989 del 23.12.2014 Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio sanitario regionale per l esercizio 2015 Garantire il benessere delle persone che fruiscono del servizio ( bambini famiglie )

L attività di vigilanza si svolge : nell ottica di un miglioramento continuo della qualità delle prestazioni erogate Attraverso la definizione di una metodologia strutturata e omogenea sul territorio per la verifica dell idoneità dell udo sociale ad essere in esercizio all interno della rete regionale

La vigilanza : ( D.G.R. N. X/2569 del 31.10.2014) Si realizza mediante sopralluoghi nelle strutture e comprende tutte le azioni che mirano alla verifica del possesso (es. nuove strutture) o mantenimento di requisiti di funzionamento requisiti strutturali/ tecnologici/organizzativi e gestionali Si esplica anche attraverso verifiche documentali Entra nel merito dei contenuti, con l analisi della congruità o meno tra l attività/esercizio del servizio e quanto dichiarato nei documenti Viene effettuata da equipe multiprofessionali

Il verbale come strumento di accompagnamento: La verifica di vigilanza effettuata presso l unità d offerta sociale si conclude con la redazione di un VERBALE di sopralluogo che viene rilasciato alla struttura e inviato/consegnato al Comune competente Accertamento del possesso dei requisiti previsti (con vari esiti) Stimolo ad adottare ulteriori requisiti - oltre a quelli minimi di esercizio ( Si consiglia ) Presenza di sistemi di rilevazione del grado di soddisfazione dell utenza e della qualità Formazione del personale

2008 2009 ( Ex- Protocollo 2006 funzioni autorizzative) Competenze ASL - COMUNE PIANO DI ZONA

IL PROTOCOLLO D INTESA ASL/PIANI DI ZONA È un documento cardine che viene aggiornato in presenza di nuove normative regionali che regolano l esercizio delle unità d offerta sociali

AGGIORNAMENTO AI SENSI DEL DECRETO N. 1254/2010 Prime indicazioni operative in ordine a esercizio e accreditamento delle unità d offerta sociali CPE Accreditamento Contratto Debito informativo Sperimentazione di nuove unità d offerta Modelli allegati

.ANNO 2008. 2015 Accordo tra l ASL Piani di Zona Comuni per l informazione e l accompagnamento dei Soggetti gestori delle unità d offerta sociali (e socio-sanitarie): L UOC Budget, Acquisto e Controllo attraverso l UOS effettua attività di informazione ed accompagnamento per la realizzazione di nuove unità d offerta sociali. Tale attività ha la finalità di facilitare i soggetti gestori nel percorso di attivazione delle nuove UDO della rete sociale e di orientare il funzionamento di tale strutture nella direzione di garantire condizioni di sicurezza e qualità, secondo le normative vigenti. L attività di informazione viene svolta anche per interventi di modifica, trasferimento,etc. ( ai sensi della L.R.3/2008 e circolare attuativa n.8/2008)

INFORMATIVA ALL UTENZA Sito ASL Anagrafica unità d offerta sociali ( Piani di Zona ASL)

Anagrafica delle unità di offerta sociali (2015) La D.G. Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato, al fine di semplificare e migliorare le modalità di rilevazione delle informazioni relative alle unità di offerta della rete sociale, ha sviluppato un sistema informativo dedicato ad alimentare l anagrafica delle unità di offerta sociale in modo certo,puntuale e univoco attraverso uno strumento di compilazione che, con l introduzione del codice struttura, diventi il punto unico di riferimento dei sistemi informativi sociali esistenti. Il flusso rappresenta un punto di forza per agevolare il processo di scambio informativo e per consentire lo sviluppo di azioni di indirizzo, programmazione, coordinamento nonché di controllo e verifica delle unità di offerta a livello locale e regionale.

Rapporto dialogico tra ASL e Soggetti gestori Rapporto dialogico tra ASL e COMUNI/ Piani di Zona Rapporto dialogico con le altre strutture dell ASL che si occupano di servizi prima infanzia ( es. UOC Igiene degli Alimenti e della Nutrizione)

ANNO 2011 Analisi delle criticità emerse dai sopralluoghi e dalle verifiche documentali Analisi delle criticità emerse dalle verifiche svolte dai colleghi del SIAN ( UOC Igiene Alimenti e Nutrizione) Richieste di formazione da parte dei Soggetti gestori Finalità: costruire le condizioni migliori per il loro operare

Gruppo tecnico- operativo per la progettazione della formazione Asili Privati PERCORSO FORMATIVO RIVOLTO A TUTTI I GESTORI / OPERATORI DI SERVIZI PRIMA INFANZIA PRIVATI ( 3 +1 EDIZIONI ) Anno 2011 = Prima edizione Anno 2012 = Due edizioni Anno 2013 = Ultima edizione

Il percorso di accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia nel nostro territorio : 2009 2010-2011 e oltre Gruppo di lavoro ASL/ Piani di Zona

Premessa: Circolare n.1 del 16.01.2009 prevedeva che entro la conclusione del 2009 si realizzasse l allineamento di tutti i territori rispetto alla definizione di sistemi di accreditamento istituzionale per le principali unità d offerta sociali - Percorso formativo IRS di Milano: ASL Piani di Zona referenti comunali dei servizi prima infanzia Obiettivo: costruire insieme un sistema di valutazione della qualità non limitato al semplice adeguamento procedurale o adempimento normativo, ma fortemente orientato al miglioramento e allo sviluppo dei servizi prima infanzia - Metodologia: prevede un ottica di lavoro partecipata, ovvero attenta alla valorizzazione massima delle competenze e dei sapere di tutti i soggetti in campo Gruppo tecnico- operativo ( Pavia Cilavegna Casorate Vigevano ) - Costruzione del sistema di accreditamento istituzionale per i servizi prima infanzia comprensivo di procedure, regolamenti e bando:

Anno 2011 Accreditamento di servizi di asili nido, micronido, nido famiglia e centro prima infanzia: alcuni requisiti - Presenza di un progetto educativo e organizzativo - Rapporto operatore/bambino 1-7 - Formazione e aggiornamento - Almeno un operatore laureato - Incontri a cadenza regolare di programmazione pedagogica ed organizzativa

Anno 2014-2015 Vigilanza integrata ASL Comuni/Piani di Zona per la verifica della qualità erogata: integrazione operativa ASL requisiti di esercizio / Comuni- Piano di Zona requisiti di Accreditamento Costruzione del percorso relativo agli adempimenti sanzionatori nell ambito dell attività di vigilanza (ASL/COMUNI/PIANI DI ZONA)

Deliberazione N. IX /2505 del 16/11/2011 Per gli attori del territorio diviene necessario operare in modo integrato e condiviso, per non disperdere le risorse in interventi frammentati e per presidiare tutte le possibilità di generare risorse nelle reti, sia tra attori pubblici, sia con tutti gli altri attori dei territori. Si impone una strategia di alleanze : di fronte alla fase che si è aperta, l isolamento degli enti e l intervento solitario si traducono in una strategia perdente

Grazie per l attenzione