Ambasciata d Italia ad Ankara Ufficio Economico e Commerciale



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Ambasciata d Italia ad Ankara Ufficio Economico e Commerciale Ultimi Sviluppi Investire in Turchia: esperienze ed opportunità Turchia, raddoppiate le imprese italiane negli ultimi sei anni Per Babacan non c e crescita senza fiducia THY acquista 95 aerei dalla Boeing La Turchia spinge per l uso di risorse interne per la produzione e- nergetica Aumentano le esportazioni minerarie turche Ad Expomed 2013 grande successo italiano Economia e Politica Economica Cresce a febbraio l indice della produzione industriale Il Tesoro ha venduto bond a scadenza di 30 anni realizzando 1,5 miliardi di USD La nuova borsa rafforza le aspirazioni finanziarie di Istanbul Il Vice Presidente della BERS visita la Truchia Annunci e Gare Vai direttamente alla Pagina Indicatori Macroeconomici PIL, Inflazione, Interscambio, Borsa di Istanbul, Cambio N.11 11-19/04/2013 Prot. Nr. 1084 Ambasciata d Italia in Ankara, Ufficio Commerciale, Atatürk Bulvarı 118, 06680, Ankara, www.ambankara.esteri.it ; commerciale.ambankara@esteri.it ; tel. 0090-312-4574275; fax 0090-312-4574282 Responsabile: Cons. Leg. Irene Castagnoli

Ultimi Sviluppi Investire in Turchia: esperienze ed opportunità Le opportunità e gli incentivi per chi intende investire in Turchia e un'analisi della presenza dell'imprenditoria italiana nel Paese sono stati al centro di un incontro organizzato ad Istanbul dall Ufficio Economico-Commerciale dell Ambasciata d Italia l'11 aprile dal titolo Investire in Turchia: esperienze ed opportunità, che ha visto la partecipazione della comunità imprenditoriale italiana in Turchia e non solo. Introdotti da un saluto dell Ambasciatore Gianpaolo Scarante, che ha sottolineato gli ottimi risultati registrati nei rapporti commerciali fra Italia e Turchia nel 2012 e messo in evidenza gli sforzi effettuati dall Italia per il risanamento economico ed il rilancio della crescita, sono intervenuti la Dottoressa Derun Ülgen di ISPAT, l Agenzia del Governo turco per il Supporto e per la Promozione degli Investimenti in Turchia, ed il Dottor Massimo Deandreis di SRM, il Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno del Gruppo Intesa San Paolo. Nella consapevolezza dell importanza che la Turchia riveste per le imprese italiane, che nel 2012, nonostante la difficile situazione congiunturale, hanno effettuato investimenti in crescita del 58% rispetto all anno precedente, l incontro e stato l occasione per fare un bilancio di una storia di grandi successi che vede oggi oltre 1000 aziende a capitale italiano ben affermate nello straordinario mercato turco ed attive in numerosissimi settori, molti dei quali di rilevanza strategica, come quello bancario, dell energia, dell automotive, delle infrastrutture, della difesa e molti altri. Al riguardo, il dott. Deandreis ha presentato uno studio sulla presenza industriale italiana in Turchia, che mostra come quest ultima sia diventata per le imprese italiane un mercato strategico ed una delle porte principali verso l Asia Centrale ed il Medioriente. Dal 2006, la presenza italiana e infatti in costante crescita, salvo la battuta d arresto fatta registrare nel 2010 per gli effetti della crisi del 2008/2009 e, in parte in contro tendenza con quello che succede in molte aree del mondo, e caratterizzata anche da diversi grandi investimenti produttivi dei principali gruppi italiani, oltre che da una miriade di piccole e medie imprese. Ampio spazio e stato poi dedicato all illustrazione dettagliata delle future opportunità che si aprono grazie anche al grande pacchetto di incentivi varato lo scorso anno dal governo turco, a partire da settori particolarmente promettenti quali l automotive, i trasporti, l energia, l immobiliare, l ICT, la finanza e l agroalimentare. Inoltre, la dott.ssa Ülgen ha fornito dati molto interessanti sulle regioni del Paese in cui puo convenire investire, mostrando la massima disponibilità dell organizzazione che rappresenta ad intrattenere rapporti diretti con gli imprenditori italiani. L evento, realizzato in collaborazione con Banca Intesa San Paolo e la societa TrueStar, fa parte del ciclo di incontri Orizzonti Economici, appuntamenti di approfondimento con la comunità imprenditoriale italiana, nel quadro dell iniziativa Orizzontitaliani che raccoglie tutte le manifestazioni organizzate dalle Istituzioni italiane in Turchia con il coordinamento dell Ambasciata per rappresentare in modo variegato e significativo lo straordinario sviluppo delle relazioni fra Italia e Turchia ed offrire occasioni di ulteriore approfondimento dei legami tra i due Paesi. Sul sito InfoMercatiEsteri- Turchia (Pagina Approfondimenti) e possibile trovare la presentazione della dott.ssa Ulgen ed un abstract dello studio presentato dal dott. Deandreis. TOP Turchia, raddoppiate le imprese italiane negli ultimi sei anni Nel 2006 erano meno di 500. All'inizio di quest'anno hanno superato quota mille. Per le aziende italiane la Turchia non è più una terra di delocalizzazione a basso costo, ma un mercato di riferimento che viene subito dopo i tradizionali bacini del made in Italy, e una base produttiva per l'europa e il Medio oriente. Ankara è oggi il sesto mercato di sbocco del made in Italy nel mondo (il secondo dopo gli Usa al di fuori dell'unione europea) e dà un notevole contributo al surplus della nostra bilancia commerciale (5,4 miliardi). Gli investimenti diretti italiani, dopo il forte calo

del 2010, sono in ripresa: lo scorso anno sono saliti a 139 milioni di euro, in aumento del 74% sul 2011. Sono alcune delle cifre fornite dallo studio sul business italiano in Turchia presentato a Istanbul da Srm, l'istituto di studi e ricerche sul Mezzogiorno partecipato da Intesa Sanpaolo, in un incontro organizzato dall'ambasciata italiana. Il rapporto, parte di una serie dedicata al Mediterraneo, analizza le società registrate in Turchia con una quota di capitale italiano di almeno il 15% e le mette a confronto con le imprese tedesche. La Germania è il primo partner commerciale di Ankara, ma le nostre imprese reggono bene la sfida. «Le aziende tedesche - osserva Massimo Deandreis, direttore generale di Srm - sono molto più numerose, in un rapporto di uno a cinque, però hanno un fatturato inferiore. Questo significa che, al contrario di quanto accade altrove, in Turchia la presenza italiana è contraddistinta da grossi investimenti, mentre la Germania ha una rete più ampia di Pmi». Se le aziende tedesche hanno una redditività superiore, quelle italiane hanno una quota più elevata di investimenti nel settore manifatturiero. Lo studio esamina tre casi. Il primo è Pirelli, presenza storica nel Paese, dove produce pneumatici, con un fatturato salito a oltre 500 milioni di euro. Il bilancio di Pirelli è positivo: negli ultimi anni le infrastrutture sono migliorate, così come la qualità delle risorse professionali, che ha come rovescio della medaglia l'aumento dei salari. Una criticità è l'oscillazione del cambio, che negli ultimi due anni ha visto la lira turca deprezzarsi nettamente (da 2 a 2,35 per euro), con un aumento dei costi dell'energia importata. Il secondo caso è quello di Adler Plastic, azienda napoletana che produce componenti per l'industria dell'auto. Presente dal 2001, ha scelto la Turchia per l'ampiezza del mercato locale, i vantaggi di costo e la possibilità di servire Paesi limitrofi. Il suo fatturato locale in meno di dieci anni è passato da 1 a 14 milioni di euro. L'ultimo case study è quello di Saif, gruppo che commercializza combustibili fossili. Dal 2001 l'azienda genovese ha avviato a Tarso, nel Sud, un impianto di produzione di pellet, combustibile alternativo di origine agricola, l'unico finora nel Paese, utilizzando fornitori locali. Un'altra storia positiva. «I salari - osserva l'ambasciatore italiano in Turchia Gianpaolo Scarante - sono una variabile sempre meno importante per chi investe nel Paese, mentre cresce l'attrattività del mercato interno. Ancora oggi le regioni intorno a Istanbul e Smirne restano le destinazioni privilegiate, ma non bisogna sottovalutare l'espansione delle aree orientali, favorita dalla nuova politica di incentivi varata lo scorso anno. La crisi siriana ha pesato negativamente sulle aree di confine ma lo sviluppo verso Est è una tendenza strutturale». Se poi il processo di pace con la minoranza curda dovesse proseguire, allora questa tendenza non potrà che confermarsi. Proprio ieri Moody's ha affermato che una fine del conflitto con i curdi «migliorerà la capacità delle regioni sud-orientali turche di attrarre investimenti diretti esteri». Questi sviluppi secondo l'agenzia di rating americana sono credit-positive: vale a dire che presto anche Moody's, come ha già fatto Fitch in novembre, potrebbe promuovere la Turchia a investment grade, una svolta che aprirebbe le porte a nuovi massicci investimenti finanziari nel Paese. (Fonte: Gabriele Meoni, il Sole 24 Ore, 12/02/2013) TOP Per Babacan non c e crescita senza fiducia L 11 aprile scorso il Vice Primo Ministro competente per i temi economici Ali Babacan e stato o- spite d onore alla colazione di lavoro organizzata dalla Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo (CIIM) EurAsiaMed, basata a Istanbul e competente per Turchia, Paesi Turcofoni e Medio Oriente. All evento, al quale e intervenuto l Ambasciatore d Italia in Turchia Gianpaolo Scarante, erano presenti circa un centinaio di imprenditori italiani e turchi e rappresentanti della stampa locale. Il Vice Primo Ministro ha ricordato la solidità dei legami fra Italia e Turchia, definendoli eccellenti ("siamo amici, alleati, partner"), ed ha auspicato che essi possano ulteriormente svilupparsi in futuro anche in considerazione della forte complementarità che esiste tra le strutture economico-industriali dei due Paesi. Babacan ha anche fatto espressa menzione del costante sostegno che l'italia ha da sempre assicurato alla Turchia nel processo di adesione all'u-

nione Europea, soffermandosi sui benefici che quest ultima ha portato agli Stati membri sia in termini economici che di stabilità politica ed auspicando che avvenga presto una ripresa dell area, fondamentale anche per la Turchia stessa. Passando poi a commentare piu nello specifico la situazione del suo Paese, il Vice Primo Ministro ha sottolineato come grazie alla stabilità garantita dal governo negli ultimi dieci anni la Turchia si sia profondamente trasformata fino a divenire la 18ª economia del mondo e con grandi prospettive di ulteriore sviluppo. Anche l'anno appena passato, che ha fatto segnare un brusco rallentamento del tasso di crescita del PIL (al 2,2% nel 2012 dall 8,8% dell anno precedente), è stato per Babacan un passaggio necessario per permettere al Paese di gettare le basi di una crescita più bilanciata e sostenibile, che nelle stime del governo dovrebbe attestarsi al 4% nel 2013 e al 5% l'anno successivo. Gli straordinari successi messi a segno in tutti i settori dalla Turchia, ha ricordato Babacan, hanno reso il Paese un modello di riferimento cui guardano con attenzione i Paesi arabi attualmente impegnati in u- na stagione di profondo rinnovamento. In conclusione, il Vice Primo Ministro ha rimarcato come al di là delle politiche concretamente adottate dai governi, quello che più rilevi a suo avviso in sistema economico è il livello di fiducia esistente tra i consumatori, le forze produttive ed il sistema finanziario: ed è proprio la creazione di una fiducia diffusa, secondo Babacan, il merito maggiore ascrivibile al suo governo. TOP THY acquista 95 aerei dalla Boeing La compagnia di bandiera turca Turkish Airlines (THY) ha annunciato alla stampa la delibera del consiglio di amministrazione con la quale e stato deciso l'acquisto di 95 velivoli 737 dalla Boeing. I velivoli dovrebbero entrare a far parte della flotta fra il 2016 e il 2021. Un dirigente Boeing ha dichiarato che il valore dell accordo è di circa 9,4 miliardi di USD sulla base dei prezzi di listino ma che sarà verosimilmente applicato uno sconto trattandosi di un ordine così imponente. L'accordo sarà finalizzato entro le prossime settimane, probabilmente in concomitanza della visita del PM Erdoğan in programma a Washington per la metà del mese di maggio prossimo. Solo il mese scorso, la THY aveva annunciato il prossimo acquisto di 117 velivoli dall'airbus con consegne fra il 2015 e il 2020. La THY attualmente vanta una flotta di 215 aerei (inclusi quelli in dotazione ad Anadolu Jet) e 9 aerei da cargo. Con destinazioni in 98 Paesi, la THY opera da uno dei più grandi hub del mondo, Istanbul, raggiunge 221 destinazioni ed é la quinta compagnia al mondo per numero di destinazioni. Il governo turco ha da poco annunciato il bando di gara per la realizzazione del terzo aeroporto di Istanbul, che avrà una capacità annua di 150 milioni di passeggeri (vedi Cronache Economiche n. 2 2013). TOP La Turchia spinge per l'uso di risorse interne per la produzione energetica La Turchia spinge sempre di più per l'uso di fonti interne per la produzione energetica, attraverso la recente revisione del sistema di incentivi per gli investimenti che favoriscono l'utilizzo di carbone e lignite, presenti in quantità abbondanti nel Paese. Fortemente dipendente dalle importazioni di gas, per sostenere la sua economia in crescita, la Turchia ha adottato numerosi provvedimenti per promuovere l utilizzo delle proprie riserve di carbone anche da parte di società energetiche straniere attraverso modifiche apportate al sistema di incentivi, rendendo l'uso di combustibili fossili di provenienza locale un interessante alternativa all'utilizzo di gas naturale importato. "La priorità riconosciuta all'utilizzo di fonti locali nella produzione di energia ha attratto investitori stranieri verso i giacimenti di carbone di Konya, Eskişehir, Elbistan e della Tracia.", ha affermato Mustafa Sönmez, presidente della Turkish Miners Association (TMD). "Società arabe e cinesi sono particolarmente interessate ad investire in centrali elettriche a carbone in Turchia. Gli incentivi rendono gli investimenti nel settore ancora più attraenti agli occhi degli investitori esteri e generano quindi una spinta del settore minerario e dell'economia turca in generale". Il nuovo sistema

di incentivi concede agli investitori nel settore energetico che utilizzo le riserve locali nella produzione di energia il diritto di beneficiare, indipendentemente dal luogo dell investimento effettivo, degli incentivi concessi alla Regione 5, il secondo più vantaggioso fra tutti i livelli di incentivi previsti per le diverse aree del Paese. In tale quadro, nel mese di gennaio, la TAQA, Abu-Dhabi National Energy Company, ha siglato un accordo di cooperazione di 12 miliardi dollari con la EUAŞ (Turkey Electricity Generation Co.) per lo sviluppo e la gestione congiunti di una centrale elettrica ad Elbistan, nella provincia di Kahramanmaraş, nel sud est della Turchia, che utilizzerà le riserve di lignite della regione. La Turchia prevede di raggiungere una capacità di 90.000 MW entro il 2023 e le centrali termoelettriche a carbone dovrebbero contribuire con una capacità compresa fra 8.000 e 9.000 MW. TOP Aumentano le esportazioni minerarie turche La Turchia, dove si trovano le più grandi riserve di boro del mondo e più di un terzo delle riserve mondiali di marmo, sta rapidamente aumentando le sue esportazioni nel settore minerario. Secondo i dati della IMMIB (Istanbul Minerals and Metals Exporters' Association), le entrate delle esportazioni dell'industria mineraria turca hanno raggiunto 1,17 miliardi di USD nel primo trimestre del 2013, con un aumento del 40,23% rispetto allo stesso periodo del 2012. La Cina risulta essere il maggior cliente della Turchia con un incremento superiore al 100% rispetto all anno scorso. Seguono gli Stati Uniti, il Belgio, l'iraq e l'italia. Le esportazioni di pietre naturali, come marmo e travertino, sono aumentate del 23% nel primo trimestre del 2013, raggiungendo i 418 milioni di USD. I principali acquirenti risultano essere la Cina, gli Stati Uniti, l'iraq, l'arabia Saudita e la Francia. Nello stesso periodo, le vendite di rame sono aumentate considerevolmente (+77% rispetto allo stesso periodo del 2012), salendo a 185,5 milioni di USD. La Turchia possiede giacimenti di 77 dei 90 minerali commerciabili nel mondo ed, in particolare, di boro, feldspato, marmo, barite, celestina, smeriglio, calcare, magnesite, perlite e pomice. Anche il rame e la cromite sono tra i minerali metallici prodotti in Turchia. Le esportazioni minerarie del Paese hanno raggiunto i 4,3 miliardi dollari di USD nel 2012, in crescita dell'8% rispetto all'anno precedente. L industria mineraria mira a raggiungere un volume di esportazioni pari a 15 miliardi di USD entro il 2023, centenario della Repubblica. TOP Ad Expomed 2013 grande successo italiano Si e' svolta la scorsa settimana ad Istanbul 'Expomed 2013', la fiera che da 20 anni rappresenta l'evento di riferimento per l'industria medicale turca. Come per il passato, molte aziende italiane erano rappresentate dai loro partners locali ma in quest'ultima edizione erano direttamente presenti in fiera aziende importanti, fra le quali Artsana, Karismedica, Sterylab, Meditalia, Flow- Meter, KW Apparecchi Scientifici e Esafarma. Salvatore Maggiori, direttore per l Italia di Reed E- xhibitions, fra gli organizzatori della fiera, ha confermato l'ottima considerazione che i turchi hanno per i prodotti italiani e l'interesse sempre maggiore dell'industria medicale italiana per il mercato turco, che importa l'85% dei dispositivi medici, attrezzature e materiali di consumo sanitari. Secondo alcune stime, il business per questo tipo di prodotti dovrebbe passare dagli attuali 2,1 miliardi di dollari a 3,12 miliardi entro la fine del 2015. Infine, va sottolineato che la Turchia attira molti capitali stranieri per la realizzazione di nuovi ospedali, sia pubblici che privati, ed anche il cosiddetto 'turismo sanitario' sta avendo molto successo dato l'ottimo rapporto qualita'-prezzo delle cure mediche. La costante crescita dell'industria della salute in Turchia e' inoltre in linea con l'aumento dei redditi e con una sempre maggiore presa di coscienza del vivere in salute (Fonte: Consolato generale d Italia ad Istanbul) TOP

Economia e Politica Economica Cresce a febbraio l indice della produzione industriale TürkStat ha annunciato che la produzione industriale della Turchia è aumentata del 4,4% nel mese di febbraio 2013 rispetto allo stesso mese del 2012. L incremento rispetto a gennaio 2013 è stato dell 1,5%. Fra i sub settori dell'industria, rispetto a gennaio 2013, la produzione nel settore miniere e cave è aumentata del 2,2%, nel settore manufatturiero del 2%, mentre in quello di energia elettrica, gas, vapore e condizionamento si e registrato un calo dell 1,9%. TOP Il Tesoro ha venduto bond a scadenza di 30 anni realizzando 1,5 miliardi di USD Il Tesoro turco ha annunciato di aver collocato sul mercato titoli per 1,5 miliardi di USD con un interesse del 4,95%, 2,01% in piu dei bond del Tesoro USA. La richiesta sarebbe stata tripla rispetto all offerta. Gran parte dei bond sono stati venduti a investitori statunitensi (55%), seguiti da Gran Bretagna (16%), Turchia (16%) ed altri Paesi UE (12%). La precedente vendita di bond con scadenza trentennale, del dicembre del 2012, aveva fatto registrare interessi al 4,35%. Con l asta di questi giorni la Turchia ha realizzato il 55% dell obiettivo annuale, incassando sino ad oggi 4,2 miliardi di USD dei 7,6 miliardi di USD previsti sino alla fine del 2013. TOP La nuova borsa rafforza le aspirazioni finanziare di Istanbul La nuova Borsa di Istanbul, che riunisce nel suo ambito la borsa precedente (IMKB) e la borsa dell'oro, é stata inaugurata il 5 aprile dal Primo Ministro Erdoğan che ha dichiarato che la nuova borsa rafforza le aspirazioni di Istanbul di divenire un centro della finanza come New York, Tokyo e Londra". Nel suo discorso, pronunciato in occasione della cerimonia, Erdoğan ha inoltre dichiarato che: Se Ankara è la capitale della politica e Istanbul quella della finanza, dobbiamo trasferire i più importanti istituti di controllo della finanza e le banche pubbliche a Istanbul, inclusa la Banca Centrale". TOP Il Vice Presidente della BERS visita la Turchia Philip Bennet, Vice Presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, ha di recente visitato la Turchia per discutere le opportunità di investimento con i principali gruppi industriali e bancari e diverse autorità governative. La BERS, istituita originariamente per aiutare i Paesi dell'ex Unione Sovietica a trasformare le proprie economie in economie di mercato, investe in Turchia sino dal 2009. Nel 2012, gli investimenti della Banca in Turchia sono stati pari a 1,05 miliardi di Euro per un totale di 28 progetti, facendo attestare la turchia al secondo posto fra i Paesi di investimento della BERS. Durante la sua visita, Bennett ha incontrato il Sottosegretario del Ministero del Tesoro turco, Ibrahim Çanakçı, e il Sottosegretario del Ministero dell'energia e delle Risorse Naturali, Metin Kılcı. Ha inoltre avuto colloqui con gli amministratori delegati delle maggiori imprese e dei gruppi bancari, tra cui la direzione dell hub internazionale Asyaport nel nord-est della Turchia, Işbank, Akfen, AES/Entek ed Energaz-STFA Inv. La visita di Bennett si è tenuta alla vigilia del meeting annuale della BERS del Business Forum in programma ad Istanbul fra il 10-11 maggio 2013, in occasione del quale politici e imprenditori discuteranno per cercare soluzioni alle principali sfide affrontate dai Paesi nei quali la BERS opera. Dal 2009 ad oggi la BERS ha investito circa 2,6 miliardi di Euro in 78 progetti. In Turchia, la BERS si concentra nei settori dell'energia sostenibile, delle infrastrutture regionali e rurali, dell agroalimentare e del microfinanziamento e del finanziamento delle PMI. TOP

Annunci e Gare DHMİ, nuovi investimenti nell aeroporto di Atatürk A quanto si apprende dalla stampa specializzata, la Direzione Generale degli Aeroporti di Stato (DHMİ) sta per annunciare il bando della gara d'appalto per la realizzazione di una nuova area di sosta per 43 aerei nell Aeroporto di Atatürk, Istanbul. Gli studi preliminari sono in corso e la gara dovrebbe essere lanciata entro la prima metà del 2013. TOP TEİAŞ, appalto per la linea elettrica Gelibolu Unimar Turkish Electricity Transmission Co. (TEIAŞ) ha annunciato il bando di gara per la realizzazione della linea elettrica a doppio circuito di 380 KV fra Gelibolu e Unimar. Il bando è stato pubblicato sul Bollettino degli Appalti pubblici il 2 aprile 2013 con il numero 2013/38757. La data termine per la presentazione delle offerte è il 7 maggio 2013. I soggetti interessati possono acquistare il capitolato di gara al costo di 300 TL presso TEİAŞ General Directorate, Trade Department, Nasuh Akar Mah. Türkocagi Cad. No: 2 Block: ABCD, Floor:15, Room:15035/A Cankaya Ankara. TOP Global Business Bridges In riferimento alla tappa egiziana dell iniziativa 'Global Business Bridges', promossa dalla Delegazione dell'unione Europea in Turchia, dal Ministero dell'economia turco, da Eurochambres e dall'unione delle Camere di Commercio della Turchia, in collaborazione con il partner egiziano FEDCOC (Federazione delle Camere di Commercio Egiziane), si ricorda che si sta avvicinando l evento di Alessandria (26-27 maggio 2013), dove si svolgerà il terzo round del matchmaking trilaterale, con la partecipazione di aziende dell'ue, della Turchia, dell' Egitto, della Tunisia e dei Territori Palestinesi. Come anticipato, i settori di interesse trattati ad Alessandria saranno: turismo, energie rinnovabili, costruzioni, alimentare, vendita al dettaglio e franchising, trasporti e logistica. L appuntamento di Alessandria e aperto anche a quelle imprese che non hanno partecipato alle fasi precedenti dell iniziativa. Alle imprese interessate che già in passato avevano presentato domanda di adesione e si erano registrate nel sistema on line (http:// www.gbbi2013.eu/) basterà semplicemente manifestare sempre tramite tale canale il proprio interesse per Alessandria. Le imprese, invece, che non avessero preso parte alle fasi precedenti dell iniziativa possono aderire direttamente a questa fase del progetto attraverso la compilazione dei moduli qui scaricabili (Clicca qui). A tale proposito si ricorda che le domande di partecipazione possono essere inviate anche direttamente alla FEDCOC (Global Bridges Unit, Fax +20 2 33368786, E-mail magicx@ahk-mena.com) entro il 30 aprile 2013. Da parte egiziana, in particolare dal Presidente della FEDCOC, è stata auspicata una forte partecipazione di rappresentanti del settore privato italiano. TOP Italy in Details Dünya, il principale quotidiano economico turco, ha in programma di realizzare a breve uno speciale sull Italia dal titolo Italy in Details, nell ambito di una serie di inserti dedicati ai Paesi stranieri principali partner economici della Turchia. Le imprese interessate al mercato turco, che siano o meno già presenti in Turchia, possono contattare direttamente la responsabile del progetto all indirizzo mail: gulsun.sallioglu@dunya.com TOP Indicatori macroeconomici Crescita del PIL Dopo la crescita tumultuosa del 2010 (+9,2%) e del 2011 (+8,5%), che ha fatto attestare la Turchia ai primi posti al mondo fra i Paesi con la piu alta crescita del PIL, nel 2012 il ritmo di

crescita del PIL turco, in rallentamento per effetto delle politiche governative di contenimento e della congiuntura internazionale di contenimento, si e attestato al 2,2%. P TOP Inflazione annua Nel 2011 l inflazione, dopo aver toccato il valore minimo storico del 3,9% (marzo), ha raggiunto a fine anno un valore a due cifre pari al 10,45%. Nel 2012 l inflazione ha mostrato una tendenza al calo, particolarmente marcata nell ultimo trimestre dell anno, che si e chiuso al 6,16%. A marzo 2013, l inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata pari al 7,29% rispetto allo stesso mese del 2012, in leggera crescita rispetto a febbraio 2013. TOP Interscambio con l Italia Nel 2011, l intercambio Italia-Turchia ha raggiunto la cifra record di 21,3 miliardi di dollari con esportazioni italiane pari a 13,45 miliardi di dollari, importazioni a 7,85 miliardi di dollari e un saldo attivo per l'italia di 5,6 miliardi dollari. Nel 2012 l Italia si è attestata al sesto posto nella graduatoria dei Paesi partner della Turchia, dopo Germania, Federazione Russa, Iran, Cina e Stati Uniti, con un interscambio pari a 19,7 miliardi di dollari (-7,4% rispetto al 2011), articolato in e- sportazioni pari a 13,3 miliardi di dollari (-0,8%, quinto Paesi fornitore) ed importazioni pari a 6,3 miliardi di dollari (-18,8%, settimo mercato di sbocco per le merci turche). Il saldo era attivo per l'italia e ammontava a 6,9 miliardi di dollari. Nel mese di febbraio 2013, l Italia si e collocata al quinto posto fra i partner commerciali della Turchia, con un interscambio pari a 2,9 miliardi di dollari (+2,2%), composto da 1,1 miliardo di dollari di importazioni (+10,3%) e da 1,8 miliardi di dollari di esportazioni (-2,30%). Il saldo positivo per l Italia è di 673 milioni di dollari. TOP Borsa di Istanbul Borsa di Istanbul (IMBK-100): 83.026 punti al 19 aprile 2013 TOP Cambio al 19 aprile 2013 1 Euro = 2,3550 TL 1 Dollaro = 1,8010 TL TOP Cronache Economiche A cura di: Francesco Varriale Redazione: Edoardo Bonacina In collaborazione con: Zeynep Demirtaş Per info: commerciale.ambankara@esteri.it