Guido Caselli direttore centro studi e ricerche

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Guido Caselli direttore centro studi e ricerche

Lo scenario internazionale Crescita del PIL 2010-2015 100% 90% 80% 70% 60% 50% Haiti 40% 30% 20% Mondo 267 Stati Uniti 110 Area Euro 90 Germania 133 Francia 103 Spagna 63 Giappone 60 Russia 280 Cina 617 India 510 se l Italia nel 2011-12 viaggerà ai 30 km. orari Fonte: Oecd, settembre 2011 10% Italia Venezuela 0% Portogallo Grecia -50% 0% 50% 100% 150% 200% 250% 300% 350% 400% Crescita del PIL 2000-2010

cosa significa andare in bicicletta 101% 99% 97% 95% PIL per abitante dell ITALIA a confronto con il PIL per abitante dell area EURO 100,2% 96,1% 93% 91% 89% 87,8% 87% 85% Costo della vita, salari e potere d acquisto a confronto 149,1 165,1 90,4 109,1 129,2 130,8 118,4 100,4 130,2 84,2 102,7 121,9 87,8 64,1 73,0 GERMANIA FRANCIA REGNO UNITO SPAGNA GRECIA costo della vita salari/stipendi Potere di acquisto Italia Considerando i primi 50 Paesi del mondo l Italia è decima per costo della vita, 28esima per salario medio, 32esima per potere di acquisto

L effetto Paese sulle dinamiche territoriali 7.600 7.400 7.200 7.000 6.800 Variazione del Valore aggiunto Italia Emilia- Romagna Ferrara 2010 1,5 2,1 1,9 2011 0,6 0,9 1,0 2012 0,2 0,5 0,5 6.600 6.400 6.200 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Italia 30 km. Germania 133 km. Francia 103 km. Mondo 287 km. Emilia-Romagna 53 km. Ferrara 58 km. Velocità di marcia negli anni 2011 e 2012

in sintesi L anno si è concluso all insegna della stagnazione in gran parte dei Paesi europei. Nelle principali economie occidentali vi è una generale incertezza sui tempi e sulla velocità della ripresa. ( ) emergono i punti di debolezza sui quali agire: la difficoltà di affrontare mercati sempre più ampi, la difficoltà ad accedere al capitale di rischio, la crisi di managerialità nel ricambio generazionale e nell approccio a nuovi mercati. ( ) esistono punti di forza sui quali fare leva: la spinta imprenditoriale, una diffusa cultura di produzione artigianale, alcuni insediamenti industriali di rilievo, un sistema universitario diffuso e di qualità. ( ) la ripresa economica premierà i comportamenti strategici delle aziende volti alla crescita dimensionale e alla presenza sistematica sui mercati esteri. Diversamente forti problemi di ristrutturazione riguarderanno settori quali il tessileabbigliamento. ( ) le recenti vicende conducono ad ipotizzare un ripensamento della costituzione in chiave fortemente regionalista. È inevitabile una crescita delle competenze affidate alla regione Tratto dal Rapporto Unioncamere sull economia del 1993

La sedia da spostare Secondo me quella sedia lì va spostata. Anche secondo me quella sedia lì va spostata. Facile dirlo quando l'han detto gli altri. Se è per questo sono anni che lo dico e nessuno mi ascolta. Da una approfondita analisi storica e sociologica viene fuori che quella sedia pesa dai nove ai dieci chili. Non sono d'accordo. Dai sondaggi il 2% degli intervistati dice che pesa dai cinque ai sei chili, il dai sei ai sette chili, il 95% non lo so e non me ne frega niente. Basta che la spostiate. Secondo me per spostarla bisognerebbe prenderla con cautela per la spalliera e la metterla da un'altra parte. Eccesso di garantismo. Al punto in cui siamo non resta che affidarsi a una figura autorevole e competente, forse un tecnico. Magari di destra appoggiato dalle sinistre. Un tecnico? No, un tecnico non può garantire la stabilità della sedia e poi costituisce un'anomalia antidemocratica e anticostituzionale. Se è così cambiamo la Costituzione. Non è una cosa che si può fare da un giorno all'altro. Nel frattempo propongo di indire un referendum. Non si troveranno mai 500.000 firme per spostare una sedia. E allora non c'è scelta: elezioni anticipate. No, le elezioni oggi no. Sarebbe troppo grave per il Paese. Forse domani. Rimane il problema urgente della sedia da spostare. Su questo sono d'accordo. Può essere un punto di incontro. Parliamone..

Mondo, prossimo futuro Mondo, prossimo futuro Oramai è noto a tutti che stiamo andando verso il collasso definitivo. Restano da calcolare solo la velocità con la quale stiamo precipitando nel baratro e il momento dello schianto. S. Latouche

Mondo, prossimo futuro Ricordati, devi morire Oramai è noto a tutti che stiamo andando verso il collasso definitivo. Restano da calcolare solo la velocità con la quale stiamo precipitando nel baratro e il momento dello schianto. S. Latouche

Ferrara, anno 2031-4.500 abitanti 12 stranieri ogni 100 abitanti 270 anziani per 100 bambini 11 over 80 ogni 100 abitanti +11.000 fabbricati +51mila abitazioni Superficie agricola 1990 > 80% del territorio 2031 < 70% del territorio

Ferrara, anno 2031 +?mila abitanti? stranieri ogni 100 abitanti? anziani per 100 bambini? over 80 ogni 100 abitanti +? fabbricati +? abitazioni l evoluzione di una società non avviene seguendo traiettorie lineari, la crescita di un territorio passa attraverso momenti di rottura e di discontinuità Superficie agricola 1990 > 80% del territorio 2031 <?% del territorio

ciclo di vita di un prodotto

ciclo di vita di un modello territoriale Emilia-Romagna ed Italia a confronto Valore aggiunto per abitante dell Emilia-Romagna Italia=100 Discontinuità

dove siamo arrivati creare la discontinuità tenendo in equilibrio fenomeni che sembrano andare in direzione opposta Mercato Sfera economica Ricchezza Sviluppo Individualismo Democrazia Sfera sociale Lavoro Progresso Collettività

Resilienti & Vulnerabili Occupazione Risultati economici

non conta la dimensione Occupazione Piccole Medie Grandi Risultati economici

non conta il settore Occupazione agroalimentare moda legno Carta-chimica Meccanica Costruzioni Commercio Servizi Risultati economici

Resilienti & Vulnerabili Investitrici Imprese che investono molto 80% 75% 70% 65% 60% 55% 50% 76% 71% 69% 62% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 32% 24% 16% 6% Addetti laureati 10% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% 8% 6% 5% 4% Investono non tanto in innovazione di processo e di prodotto, ma nella organizzazione aziendale e, soprattutto, nella formazione e nel benessere dei dipendenti.

Resilienti & Vulnerabili Esportatrici Filiali all'estero 70% 40% 65% 30% 31% 60% 56% 56% 55% 20% 10% 16% 11% 17% 50% 0% Delocalizzazione Export in crescita nel 2009 10% 8% 6% 4% 2% 4% 6% 8% 5% 50% 40% 30% 20% 10% 44% 11% 26% 20% 0% 0%

cosa serve per essere resilienti? La discontinuità va ricercata, prima ancora che nei comportamenti verso l esterno, all interno delle imprese stesse, va letta nel ricambio generazionale del management, Il giudizio sulle nell innovazione scelte e sulle azioni organizzativa non è più e circoscritto nella cura alla verso sfera i dipendenti. economica ed al criterio della profittabilità, entrano in gioco valutazioni che riguardano il significato, il senso, attribuito Nelle resilienti all agire il e valore alle ambizioni si realizza personali attraverso (dell impresa la condivisione e dei e singoli ridando dipendenti) il senso a nonché tutto ciò la che ruota attorno all impresa: loro coerenza dall azione con la dell imprenditore visione complessiva. a quella dei lavoratori fino ai consumatori finali. Individualismo (Ego) Collettività (Anima) Adattamento al modello i livelli di cambiamento di Robert Dilts

Buttare lì l qualcosa Da collettività a comunità una comunità fatta di persone che condividono il senso e che attraverso il loro contributo assolvono ad una funzione e ad una responsabilità. una comunità costituita da persone che di fronte a difficoltà e problemi irrisolti decidono che devono farsene carico collettivamente. una comunità che non è sinonimo di chiusura ed esclusione, ma è riconosciuta e legittimata dai soggetti esterni con i quali si confronta. Un riconoscimento che viene dalla sua capacità di rispondere nell interesse di una comunità più ampia, anch essa alla ricerca di senso. Una Governance che è dentro al processo che sa dove vuole andare che sa scegliere quali strade percorrere che sia riconosciuta e legittimata all interno della comunità che sia riconosciuta e legittimata dalle altre comunità

L'APPARTENENZA