La centralità delle filiere produttive in Italia e in Piemonte
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- Adelina Viola
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1 La centralità delle filiere produttive in Italia e in Giovanni Foresti Direzione Studi e Ricerche Torino, 9 maggio 2017
2 al 3 posto in Italia per avanzo commerciale 1 Avanzo commerciale nel settore manifatturiero (miliardi di euro) Prime 10 regioni italiane, 2016 Emilia-Romagna 24, ,3 Veneto 19,1 15,3 Toscana 13, ,0 Friuli-Venezia Giulia Marche 7,2 5,4 Abruzzo 4,4 Lombardia 2, ,8 Basilicata 2,0 Umbria 1, Nota: al netto prodotti petroliferi raffinati. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat
3 grazie alla filiera metalmeccanica ma anche all agro-alimentare e al sistema moda 2 : settori manifatturieri con il più alto avanzo commerciale (miliardi di euro) Meccanica Automotive Moda Alimentare Gomma e plastica Bevande Avanzo commerciale componentistica auto 2016: milioni di euro Prod. in metallo Altri mezzi di trasporto Farmaceutica Moda: tessile, abbigliamento, filiera pelle, oreficeria. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat
4 Premiante l elevata diversificazione produttiva italiana 3 L Italia presenta un elevato grado di diversificazione dei prodotti esportati, superiore a quello che caratterizza Cina, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Stati Uniti. 300 Manifatturiero: diversificazione dei prodotti esportati, media (inverso dell indice di Herfindahl) Regno Unito Francia Giappone Cina Germania Stati Uniti Italia Nota: Indice di diversificazione calcolato sul massimo livello di disaggregazione di prodotto disponibile Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Comtrade
5 su buoni livelli e in crescita anche in 4 Manifatturiero: diversificazione dei prodotti esportati (inverso dell indice di Herfindahl) Lombardia Veneto Emilia-Romagna Toscana Campania Friuli-Venezia Giulia Marche Lazio Abruzzo Nota: Indice di diversificazione calcolato sul massimo livello di disaggregazione di prodotto disponibile Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat
6 Quale ruolo per le filiere produttive? Un focus su imprese italiane (413 piemontesi) che hanno aderito al Programma Filiere di Intesa Sanpaolo 5 Numero di imprese in filiera per settore (primi 21 settori) Commercio Prodotti in metallo Meccanica Alimentare Gomma e plastica Agricoltura Trasporti Tessile Costruzioni Chimica Concia e pelle Prod. in carta Metallurgia Abbigliamento Mobili Elettrotec./elettrodom Logistica Stampa Riparazioni IMF Elettronica Automotive Industria in senso stretto: Servizi: Nota: imprese con almeno euro di fatturato nel : fatturato fino a 2 milioni di euro; : fatturato tra 2 e 10 milioni di euro di fatturato; : fatturato tra 10 e 50 milioni di euro di fatturato; : almeno 50 milioni di euro di fatturato imprese in 315 filiere; altre imprese. 413 imprese piemontesi in filiera (14% del totale); altre imprese piemontesi. Numero di imprese in filiera per regione (prime 10 regioni) Lombardia Veneto Emilia-Romagna Toscana Puglia Campania Friuli-Venezia Giulia Umbria Marche Quasi tre quarti delle filiere composte da imprese localizzate in più regioni Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo Integrated Database
7 La competitività delle filiere produttive: più crescita 6 Variazione % del fatturato tra il 2008 e il 2015 (valori mediani) Italia 8,9 15,7 4,6 17,4 10,6 24,0 11,7 24,2 0,9 13,0 1,4 11,7-18,2 1,1-17,0 8, Nota: imprese con almeno euro di fatturato nel : fatturato fino a 2 milioni di euro; : fatturato tra 2 e 10 milioni di euro di fatturato; : fatturato tra 10 e 50 milioni di euro di fatturato; : almeno 50 milioni di euro di fatturato imprese in filiera; altre imprese. 413 imprese piemontesi in filiera (14% del totale); altre imprese piemontesi. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo Integrated Database
8 Produttività più elevata tra le PMI in filiera 7 Produttività del lavoro, 2015 (valore aggiunto in migliaia di euro a prezzi correnti per addetto; valori mediani) Italia 87,1 86,0 71,6 77,6 72,4 76,9 74,3 80,8 56,2 60,0 60,8 58,5 43,7 47,7 45,5 50, Nota: imprese con almeno euro di fatturato nel : fatturato fino a 2 milioni di euro; : fatturato tra 2 e 10 milioni di euro di fatturato; : fatturato tra 10 e 50 milioni di euro di fatturato; : almeno 50 milioni di euro di fatturato imprese in filiera; altre imprese. 413 imprese piemontesi in filiera (14% del totale); altre imprese piemontesi. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo Integrated Database
9 e in crescita in tutte le classi dimensionali, micro imprese incluse Produttività del lavoro: differenza tra 2008 e 2015 (costo del lavoro in migliaia di euro per addetto; valori mediani) Italia 8 5,4 12,2 4,7 9,5 9,7 7,6 8,5 13,1 5,3 3,4 5,0 3,9-1,3 2,2-1,5 3, Nota: imprese con almeno euro di fatturato nel : fatturato fino a 2 milioni di euro; : fatturato tra 2 e 10 milioni di euro di fatturato; : fatturato tra 10 e 50 milioni di euro di fatturato; : almeno 50 milioni di euro di fatturato imprese in filiera; altre imprese. 413 imprese piemontesi in filiera (14% del totale); altre imprese piemontesi. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo Integrated Database
10 Costo del lavoro solo di poco più elevato 9 Costo del lavoro, 2015 (costo del lavoro in migliaia di euro per addetto; valori mediani) Italia 50,0 53,7 48,4 51,0 46,4 45,8 48,3 46,4 40,9 39,2 41,4 40,2 33,7 32,0 34,2 33, Nota: imprese con almeno euro di fatturato nel : fatturato fino a 2 milioni di euro; : fatturato tra 2 e 10 milioni di euro di fatturato; : fatturato tra 10 e 50 milioni di euro di fatturato; : almeno 50 milioni di euro di fatturato imprese in filiera; altre imprese. 413 imprese piemontesi in filiera (14% del totale); altre imprese piemontesi. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo Integrated Database
11 Il differenziale tra produttività e costo del lavoro è maggiore tra le imprese in filiera 10 Italia Differenza tra Produttività e Costo del lavoro, 2015 (migliaia di euro per addetto; valori mediani) 32,3 37,1 20,6 29,2 26,6 30,6 32,5 27,9 19,1 17,0 19,4 18,3 13,9 11,7 16,7 12, Nota: imprese con almeno euro di fatturato nel : fatturato fino a 2 milioni di euro; : fatturato tra 2 e 10 milioni di euro di fatturato; : fatturato tra 10 e 50 milioni di euro di fatturato; : almeno 50 milioni di euro di fatturato imprese in filiera; altre imprese. 413 imprese piemontesi in filiera (14% del totale); altre imprese piemontesi. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo Integrated Database
12 Tra le imprese più piccole in filiera una migliore gestione del magazzino Italia Magazzino in % del fatturato, 2015 (valori mediani) 11 11,4 12,8 13,0 12,2 12,6 13,4 14,3 13,5 10,0 11,7 10,5 13,1 6,1 10,3 5,5 9, Nota: imprese con almeno euro di fatturato nel : fatturato fino a 2 milioni di euro; : fatturato tra 2 e 10 milioni di euro di fatturato; : fatturato tra 10 e 50 milioni di euro di fatturato; : almeno 50 milioni di euro di fatturato imprese in filiera; altre imprese. 413 imprese piemontesi in filiera (14% del totale); altre imprese piemontesi. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo Integrated Database
13 Sono però presenti criticità nella gestione del circolante 12 Giorni clienti, 2015 (valori mediani) Italia 92,9 87,6 88,8 88,4 106,8 103,4 103,5 102,3 119,2 117,5 124,4 118,8 124,0 123,4 125,8 125, Nota: imprese con almeno euro di fatturato nel : fatturato fino a 2 milioni di euro; : fatturato tra 2 e 10 milioni di euro di fatturato; : fatturato tra 10 e 50 milioni di euro di fatturato; : almeno 50 milioni di euro di fatturato imprese in filiera; altre imprese. 413 imprese piemontesi in filiera (14% del totale); altre imprese piemontesi. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo Integrated Database
14 Capitale umano fattore chiave per le imprese in filiera: non c è qualità di prodotto senza qualità della forza lavoro 13 Differenza tra subfornitura locale e subfornitura localizzata nelle economie emergenti: quota % di imprese capofila del sistema moda che valuta molto positivamente il posizionamento competitivo (per variabile strategica) delle imprese di subfornitura locali Costi di produzione Prodotto/servizio innovativo Livello delle tecnologie di produzione Capacità di progettazione e di offrire soluzioni Flessibilità produttiva Tempi di consegna Personalizzazione del prodotto Affidabilità Prodotto/servizio di qualità Qualità della forza lavoro Nota: elaborazioni sulle risposte di 63 imprese capofila del Sistema moda intervistate da Intesa Sanpaolo nella primavera del Fonte: G. Foresti, F. Guelpa e S. Trenti, 2013, «Innovazione tra i subfornitori e rischi di contagio sulla catena del valore», in G. Bracchi e D. Masciandaro (a cura di), «Banche e ciclo economico: redditività, stabilità e nuova vigilanza», Edibank,
15 Un ruolo centrale per management e lavoratori 14 Il ruolo di management, proprietà e capitale umano tra le medie imprese di successo (% imprese; possibile anche più di una risposta) Impresa veloce e capace di rinnovarsi continuamente 95,7 Alte competenze e capacità del management 88,2 Coincidenza tra management e proprietà 83,3 Forte coinvolgimento della proprietà 71,0 Alta qualità della forza lavoro 67,0 Fonte: 9 Rapporto Intesa Sanpaolo «Economia e finanza dei distretti industriali»
16 Esiste però un problema di ricambio generazionale che mette a rischio il rinnovo delle competenze Il maggior rischio per il tessuto produttivo italiano non sembra venire dall esterno e dai competitor internazionali a basso costo, bensì dall interno e dalla sua capacità di rinnovarsi e di attrarre l interesse delle giovani generazioni. Occorre un rilancio di tutto il sistema formativo: scuole professionali, tecniche, università. 15 Quota % capofila che ritiene esistano problemi di nascita di nuove imprese nel distretto Quota % capofila che ritiene esistano problemi gravi di rinnovo competenze professionali nel distretto Meccanica 48,3 Meccanica 41,4 Totale 63,8 Totale 61,4 Sistema casa 68,2 Sistema casa 65,9 Sistema moda 68,5 Sistema moda 68, Fonte: G. Foresti, F. Guelpa e S. Trenti, 2013, op. cit.
17 Le sfide per le imprese italiane 16 L Italia è attesa proseguire lungo il percorso di crescita iniziato nel 2015, su ritmi che saranno anche in prospettiva lenti e inferiori rispetto a quelli degli altri paesi, sia emergenti che avanzati. In un quadro che rimarrà caratterizzato da numerosi fattori di rischio politico e strategico, proseguiranno nei prossimi anni le tendenze che vedono i fattori immateriali, come l innovazione e la comunicazione, sempre più importanti nel determinare la competitività dei paesi e delle imprese. Un contributo importante potrà venire dalle imprese italiane e piemontesi in filiera che risultano più competitive, mostrando una crescita più elevata e una produttività maggiore e in aumento. Più in generale, l attuale contesto competitivo rende ancora più determinante il contributo del capitale umano alla crescita dei paesi e delle imprese: l intelligenza e la creatività umana possono determinare vantaggi competitivi non facilmente imitabili e replicabili.
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