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INFORTUNI DOMESTICI: INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI CHE INTERVENGONO NELLA DINAMICA INFORTUNISTICA E NELLE CONDIZIONI DI SALUTE. ANALISI DELLE RELATIVE CONSEGUENZE- RICERCA B/5 8/DML/02 - REGIONE PUGLIA Prof. Giorgio Assennato 1, Dott. Antonio Lo Izzo 1 1 Università di Bari, Sezione di medicina del lavoro - Unità Epidemiologica PREMESSA Negli ultimi anni numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato suggestivi dati di mortalità e di morbosità sulla realtà poco osservata degli infortuni domestici che risultano essere, invece, più frequenti persino degli infortuni sul lavoro. Si stima che in Italia ogni anno vengano registrati ai Pronto Soccorso circa 1.800.000 infortuni domestici e che negli ospedali vengano effettuati circa 270.000 ricoveri per incidenti avvenuti in casa. L ISPESL attualmente stima circa 8000 infortuni domestici mortali all anno. Nel campo dell epidemiologia degli infortuni domestici appare importante spostare l attenzione dagli studi descrittivi, sino ad oggi predominanti in letteratura, all applicazione di metodi analitici più rigorosi, per la definizione dei pattern causali e per la comprensione del complesso insieme di fattori che influenzano l incidenza, la severità e gli outcome degli infortuni in ambienti di civile abitazione. Presso l Istituto Superiore di Sanità, è stato attivato il Sistema Informativo Nazionale sugli Infortuni negli Ambienti di Civile Abitazione (SINIACA), in ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 493/99, mentre presso l ISPESL è stato attivato dal 2002 L Osservatorio nazionale sugli infortuni negli ambienti di vita, che ha dato vita ad un progetto di ricerca nazionale a cui partecipa anche la Puglia. OBIETTIVI Gli obiettivi di questo progetto consistono nella individuazione delle condizioni ambientali che in ambito domestico rappresentano delle fonti di rischio e nella rilevazione dei fattori scatenanti che, in presenza di tali rischi, determinano l accadimento dell infortunio. Altri obiettivi sono la valutazione delle conseguenze di tali infortuni, in termini di inabilità temporanea, permanente o morte. MATERIALI E METODI Si è scelto di effettuare indagini domiciliari, somministrando un questionario strutturato standardizzato. Tale questionario è composto da una serie di domande a risposta chiusa atte ad indagare i molteplici fattori di rischio presenti fra le mura domestiche: corrente elettrica, calore, presenza di stufe, emissioni di gas, difetti della struttura edilizia (come parapetti troppo bassi o facilmente scavalcabili dai bambini), presenza di scale insicure, pavimenti scivolosi, disposizione irrazionale dei mobili, ecc. Un altra serie di domande è incentrata sull indagine di situazioni o di comportamenti che possono essere messi in atto e che potrebbero agire da fattori scatenanti dell evento infortunistico. Infine vi è una sezione che indaga sui costi sostenuti dal momento dell infortunio sino al termine della fase di riabilitazione. Si è quindi proceduto all input dei dati in un data entry costruito sulla base delle domande contenute nei questionari strutturati e nella successiva analisi. Preliminarmente in Puglia sono stati individuati due centri di Pronto Soccorso presso cui effettuare la rilevazione degli infortuni domestici, iniziando tale rilevazione dal Pronto Soccorso del Policlinico di Bari. Sono stati raccolti oltre 1500 referti di Pronto Soccorso inerenti gli infortuni domestici rilevati presso il Policlinico del capoluogo pugliese e, in una fase successiva, anche presso l Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (BA) ed accaduti nel periodo compreso tra aprile 2003 e maggio 2005. Attraverso una procedura randomizzata sono stati selezionati circa 1000 soggetti arruolabili allo studio e tra questi, previa autorizzazione e ottenimento del vita Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 167

consenso informato, sono state somministrate 301 questionari agli stessi infortunati, o, quando non possibile, ad un parente prossimo. RISULTATI Informazioni generali sugli infortunati Il campione è composto per il 50,8 % dal sesso femminile e per il 49,2% da infortunati di sesso maschile. Il 26,8% è costituito da ultrasessantacinquenni, il 14,9 % da ultrasettantacinquenni, mentre il 18,6% avevano meno di quindici anni al momento dell infortunio, il 13,2% meno di 6 anni, il 9,5 % meno di due anni, il 7,5% meno di un anno. Il 4,4 % vive da solo, solo lo 0,3% con un badante, gli altri vivono con il coniuge, con i figli o con altri parenti. In circa il 62% si tratta di pensionati (inclusi due inabili al lavoro) o casalinghe, mentre nel rimante 38% si tratta soprattutto di operai o impiegati. L 8,5% possiede una laurea, il 32,9 % possiede il diploma di scuola superiore, il 26,8% la licenza media inferiore, il 21,7% la licenza elementare, il 3,1% nessun titolo ma sa leggere e scrivere, il 4,4% non sa leggere o scrivere. Tra gli infortunati occupati, la maggior parte trascorre tra le 36 e le 40 ore settimanali al lavoro, mentre ben il 12% dedica al lavoro 48 ore e il 3,5% addirittura 60 ore a settimana. Il 50% degli intervistati trascorre non più di otto ore al giorno in casa. Solo 4 persone hanno riferito di trascorrere tutto il tempo della giornata in casa. In circa l 80 % l abitazione dell infortunato è stata definita in buono stato di conservazione. In oltre l 85% il riscaldamento viene alimentato dal metano, mentre nel 5,8% da bracieri o stufe a legna o a carbone. Circa il 10% degli infortunati possiede un cane in casa e circa il 5% un gatto. Un 5% possiede altri animali (volatili, pesci, criceti, tartarughe, ecc.). Il 23% fuma e il 38% assume alcolici (l 8% superalcolici). Informazioni sull infortunio Gli arti superiori risultano maggiormente interessati (40,2%) dagli infortuni domestici, come ampiamente descritto in letteratura, seguiti dagli arti inferiori (23,6%) e quindi da capo e collo (21,9%) e dal tronco (11,3%). Solo in 3 casi è stato interessato il rachide. Distretti del corpo coinvolti dalle lesioni Arti superiori 40,2% Arti inferiori 23,6% Capo e collo 21,9% Tronco 11,3% Bacino 2,0% Rachide e midollo 1,0% In particolare, la mano, come atteso, è risultata la sede anatomica interessata più frequentemente (31,2%), seguita dal piede (13,3%) e dall encefalo (13%). vita Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 168

SPECIFICA SEDE DELLA LESIONE Mano 31,2% Piede 13,3% Encefalo 13,0% Torace (senza lesioni polmonari) 5,6% Braccio 5,3% Lombare (senza lesione midollo spinale) 4,0% Occhio 3,7% Bocca/Denti 3,3% Gamba 3,3% Spalla 3,3% Ginocchio 2,7% Sacrale/Coccigea (senza lesione midollo spinale) 2,3% Coscia (con lesione femorale) 1,7% Addome (senza lesioni polmonari) 0,7% Bacino (senza lesione dell'acetabolo) 0,7% Collo 0,7% Gomito 0,7% Naso 0,7% Coscia (senza lesione femorale) 0,3% Pelvi e urogenitali 0,3% Non precisata 3,3% Per quanto attiene la natura della lesione, in circa il 36% dei casi si tratta di contusioni, nel 24,3% di ferite, nel 15,3% di fratture e nell 8,3% di lussazioni o distorsioni. Le ustioni occorse al nostro campione hanno interessato il 6% degli infortunati, mentre si sono rilevati solo 2 casi di soffocamento e 1 di avvelenamento. NATURA DELLA LESIONE Contusione 35,9% Ferita 24,3% Frattura 15,3% Lussazione/Distorsione 8,3% Ustione 6,0% Lesione da corpi estranei 3,7% Schiacciamento 1,7% Strappo/Stiramento 1,3% Lesione organi interni 0,7% Soffocamento 0,7% vita Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 169

NATURA DELLA LESIONE Avvelenamento 0,3% Lesione vasi 0,3% Non specificato 1,7% Dinamica dell infortunio In generale, il pavimento rappresenta l agente materiale maggiormente rappresentato nelle dinamiche infortunistiche, seguito dai mobili (10,6%), gli utensili da cucina non elettrici (10,6%), le scale fisse (7,3%) e quelle portatili (4%) e le pentole (4,3%). AGENTE MATERIALE Pavimenti 35,9% Altri mobili 10,6% Utensili da cucina non elettrici10,6% Missing 8,6% Scale fisse 7,3% Pentole e loro contenuto 4,3% Scale portatili 4,0% Utensili elettrici 2,7% Sedie/Sedili 2,3% Vetri o taglienti 2,3% Utensili 2,0% Alimenti 1,7% Tappeti 1,7% Vasca da bagno 1,3% Utensili da cucina elettrici 1,0% Utensili da giardinaggio 1,0% Altre sostanze chimiche 0,7% Animali 0,7% Doccia 0,7% Farmaci 0,3% Piante 0,3% Le modalità di accadimento di gran lunga più frequente si è confermata la caduta (nel 58,8%), seguita dal taglio (nel 17,9% dei casi) e dal 9,6% di lesioni da schiacciamento. vita Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 170

MODALITA DI ACCADIMENTO Caduta 58,8% Taglio 17,9% Schiacciamento 9,6% Ustione termica/chimica 5,3% Caduta di oggetti 1,7% Penetrazione in orifizi 1,7% Puntura 0,7% Soffocamento 0,7% Avvelenamento/intossicazione 0,3% Contatto cutaneo/mucoso 0,3% Non specificato 3,0% CADUTE Stratificando le cadute per agente materiale, il pavimento risulta essere la causa più frequente, seguita dalle scale fisse e da quelle portatili. AGENTE MATERIALE Pavimenti 58,2% Scale fisse 12,4% Scale portatili 6,8% Altri mobili 6,2% Sedie/Sedili 3,4% Tappeti 2,3% Vasca da bagno 2,3% Doccia 1,1% Piante 0,6% Utensili 0,6% Non precisato 6,2% vita Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 171

FERITE Le ferite da taglio risultano procurate soprattutto da coltelli (nel 55,6% dei casi), come mostrato nella tabella seguente. AGENTE MATERIALE Utensili da cucina non elettrici (coltelli) 55,6% Vetri o taglienti 11,1% Utensili 7,4% Altri mobili 5,6% Utensili da cucina elettrici 5,6% Utensili elettrici 5,6% Utensili da giardinaggio 3,7% Alimenti 1,9% Non specificato 3,7% SCHIACCIAMENTO Anche nelle lesioni da schiacciamento gli utensili da cucina non elettrici risultano essere la causa più frequente, come evidenziato dalla tabella successiva. AGENE MATERIALE Percent Utensili da cucina non elettrici55,6% Vetri o taglienti 11,1% Utensili 7,4% Altri mobili 5,6% Utensili da cucina elettrici 5,6% Utensili elettrici 5,6% Utensili da giardinaggio 3,7% Alimenti 1,9% Non precisato 3,7% USTIONI Le ustioni avvengono quasi sempre in cucina, nel 68,8% dei casi per contatto con le pentole (e loro contenuto). vita Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 172

AGENTE MATERIALE Pentole e loro contenuto 68,8% Alimenti 18,8% Utensili elettrici 6,3% Non precisato 6,3% Nel 51,6% gli intervistati hanno dichiarato che l incidente è occorso per distrazione e nel 23,1% dei casi per comportamento improprio. Nel 9,2% dei casi è avvenuto per un malessere improvviso. Fattori strutturali dell abitazione sono stati la causa nell 8,1%, mentre i comportamenti impropri di terzi nel 4,4% degli incidenti. CAUSA DICHIARATA Distrazione 51,5% Comportamento improprio 23,1% Malessere improvviso 9,2% Fattori strutturali 8,1% Comportamento improprio altrui4,4% Altra causa 1,4% Non precisata 2,4% La cucina è il luogo della casa risultato a maggior rischio infortunistico (nel 37,6% dei casi), seguito dalla camera da letto (15,3%) e dal bagno (12,5%). Nel ripostiglio è avvenuto solo 1 caso di infortunio. Alcuni infortuni sono avvenuti anche all aperto, in giardino o sul balcone. Abbiamo anche rilevato 9 incidenti avvenuti sulle scale condominiali (3%). LUOGO Cucina 37,6% Camera letto 15,3% Bagno 12,5% Soggiorno 7,5% Altro 5,8% Balcone/Terrazza3,4% Giardino 2,4% Ingresso 2,4% Camera pranzo 1,4% Corridoio 1,4% vita Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 173

LUOGO Garage 1,4% Cantina 1,0% Ripostiglio 0,3% Non precisato 7,8% Nella maggioranza dei casi, al momento dell infortunio l infortunato svolgeva un attività quotidiana fisiologica (29,5%) o una attività domestica usuale (23,4%). Nel 13,6% stava svolgendo un attività di tempo libero e nel 9,8% piccole riparazioni. Vi sono stati anche alcuni infortuni avvenuti durante attività legate alla cura dell igiene personale e perfino durante l assistenza a bambini, anziani o disabili. ATTIVITA SVOLTA AL MOMENTO DELL INFORTUNIO Attività quotidiane fisiologiche 29,5% Attività domestiche usuali 23,4% Attività di tempo libero 13,6% Piccole riparazioni 9,8% Attività ludico-sportive 5,1% Attività legate alla cura dell igiene personale 3,7% Assistenza a bambini, anziani o disabili 2,0% Riparazioni/manutenzioni maggiori 1,0% Non precisata 11,9% CONSEGUENZE DELL INFORTUNIO L 87% è stato curato in Pronto Soccorso, oltre il 12% è stato sottoposto a ricovero. Per quanto riguarda la prognosi iniziale, formulata al Pronto Soccorso, nell 80% si è ipotizzata una guarigione da 1 a 10 giorni, nel 5% dei casi in 15 giorni, nel 7% in 30, nel 2% oltre 40. Il 30% ha dichiarato di aver subito un periodo di inabilità assoluta alle occupazioni domestiche ed un 20% al lavoro, oltre ad un simile periodo di inabilità parziale. Oltre il 5% ha trascorso più di 15 giorni di ricovero in ospedale. In oltre il 5% dei casi è stato necessario intervenire chirurgicamente. Su 301 infortuni domestici indagati, 4 sono risultati mortali, di cui due successivamente alla dimissione. Tra le diagnosi più frequenti che hanno richiesto una degenza in ospedale vi sono la frattura del femore e il trauma cranico. STATO DI SALUTE DEGLI INFORTUNATI Il 12% soffre di artrosi, il 9,5% di cardiopatie, il 2,7% è risultato affetto da demenza, il 5,4% da diabete, il 7,1% da disturbi dell udito, il 12,2% da disturbi della vista, il 2,7% da epatopatia, il 18,6% da ipertensione, il 12,9% da osteoporosi, l 1,4 da Parkinson, il 7,5% da patologie dell apparato respiratorio, il 4,4% da vertigini, in un caso da esiti di ictus. Il 5,8% era già portatore di handicap prima dell infortunio (di cui l 1,4% con invalidità al 100%). Il 4,4 % era già stato in passato vittima di un altro infortunio. vita Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 174

Il 16,9% aveva assunto farmaci nelle 24 ore precedenti l infortunio, il 3,7% aveva assunto alcolici nelle 24 ore precedenti, il 3% nelle 12 ore precedenti. CONOSCENZE SUI RISCHI E RELATIVI COMPORTAMENTI Il 15,3% dei soggetti ha risposto di non essere a conoscenza dei principali fattori di rischio infortunistico presenti in ambito domestico. Nel 77% circa dei casi gli intervistati hanno dichiarato di essere a conoscenza dei principali fattori di rischio domestico grazie all informazione diffusa da televisione e giornali. Circa il 5% ha dichiarato di aver appreso tali informazioni frequentando corsi o conferenze, l 8% tramite Internet, un ulteriore 5% da conoscenti, un 10% da persone specializzate nel campo. Circa il 90% è a conoscenza delle conseguenze di fumo e alcol. Oltre il 95% è a conoscenza dei rischi derivanti dall utilizzo del gas domestico. L 88% è a conoscenza delle modalità di conservazione dei farmaci. Queste percentuali scendono verticalmente quando viene chiesto il significato dei pittogrammi utilizzati sulle etichette. Il simbolo infiammabile è apparso quello maggiormente conosciuto (da circa il 50% degli intervistati); molta incertezza destano i simbolo nocivo e tossico riconosciuti da circa il 10% dei soggetti. L 87,5% dichiara di avere impianti a norma, ma nel 18% dei casi dichiara che le riparazioni vengono effettuate senza il rispetto delle norme di sicurezza. Nel 17% dei casi è stato ammesso di non conservare i prodotti chimici in luoghi sicuri. Solo il 78% verifica sempre le date di scadenza dei prodotti alimentari. I guanti vengono utilizzati sempre nel 22% dei casi, mentre una omologa quota di soggetti non li utilizza mai. Solo il 55% non utilizza apparecchi elettrici in bagno, mentre circa il 19% li utilizza almeno qualche volta con le mani bagnate. Nel 65% dei casi non è presente una maniglia nei pressi della vasca. Ad oltre il 25% capita di lasciare accessi i fornelli. Solo il 40% provvede alla manutenzione periodica degli impianti. Il 15% ha dichiarato che le prese elettriche non sono sicure. Il 5% non possiede ancora il salvavita, mentre ben il 77% dei soggetti infortunati ha dichiarato che il proprio impianto non è conforme alla Legge 46/90. CONCLUSIONI Questa indagine si conferma molto utile per la individuazione dei pericoli presenti nelle abitazioni e che frequentemente diventano fonti di rischio a causa di errati comportamenti. Malgrado una discreta conoscenza delle principali norme di sicurezza, spesso gli ambienti di vita risultano luoghi meno sicuri di molti ambienti di lavoro. Si avverte l assenza di una corretta valutazione dei rischi essenziale per la gestione del rischio. Ci sembra utile, in futuro, pensare a mirate campagne di informazione e formazione, al fine di aumentare la consapevolezza della presenza delle innumerevoli sorgenti di rischio, che in alcuni ambienti, come la cucina, tendono a concentrarsi, favorendo l accadimento di un infortunio. Inoltre, da questa analisi ci sembra che un miglioramento del livello di sicurezza in casa possa essere raggiunto anche ridisegnando il layout degli ambienti di vita, utilizzando pavimenti antiscivolo negli ambienti umidi, ottimizzando gli spazi, eliminando gli ostacoli (in molti casi dovuti agli stessi mobili posti in spazi angusti), razionalizzando il deposito di materiali ad altezze adeguate alla frequenza di utilizzo, in modo da ridurre l utilizzo delle scale. vita Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 175