I GRUPPI PER I GIOCATORI D AZZARDO E LE LORO FAMIGLIE: L ESPERIENZA DI CAMPOFORMIDO (UD)



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ROLANDO DR. DE LUCA PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA RESPONSABILE DEL CENTRO DI TERAPIA DI CAMPOFORMIDO (UD) PER EX GIOCATORI D AZZARDO E LORO FAMIGLIE E-mail roldeluc@libero.it tel. 0432 728639 Sito internet www.sosazzardo.it I GRUPPI PER I GIOCATORI D AZZARDO E LE LORO FAMIGLIE: L ESPERIENZA DI CAMPOFORMIDO (UD) Nel corso degli ultimi anni il gioco d azzardo è diventato anche in Italia un attività di massa d enormi proporzioni economiche e sociali. Se è vero che il gioco d azzardo non è una pratica moderna, è altrettanto vero che negli ultimi decenni (particolarmente nei paesi industrializzati più avanzati) è in costante e forte espansione.secondo recenti ricerche oltre l 80 % della popolazione italiana dedica attenzione al gioco d azzardo. Nel complesso i dati disponibili individuano nell 1-3% della popolazione adulta l incidenza del gioco d azzardo patologico. Proprio per trovare una strategia terapeutica che consentisse ai giocatori d azzardo e alle loro famiglie di raggiungere, mantenere l astinenza dal gioco d azzardo e riscontrare a lungo termine (anni) risultati positivi, ho iniziato nel 1995 un lavoro con alcuni giocatori d azzardo e con le loro famiglie. L iniziativa, nel tempo, ha avuto ottimi risultati tanto che nel 1998 si è decisa la costituzione del primo gruppo terapeutico dei giocatori e dei loro familiari. Il Comune di Campoformido (UD) ha patrocinato l iniziativa mettendo a disposizione una sala per gli incontri dei gruppi terapeutici e un recapito telefonico cui tutti possono rivolgersi se interessati o coinvolti nel problema. Attualmente i gruppi di terapia sono nove e coinvolgono tra giocatori d azzardo e familiari oltre cento persone. Il venticinque maggio 2000 si è pure costituita legalmente l Associazione degli ex Giocatori d azzardo e delle loro famiglie con sede a Campoformido (UD) in Largo Municipio 7, della quale è presidente il Signor Adriano Valvasori. L Associazione ha sede nel Municipio di Campoformido perché l Amministrazione Comunale della cittadina ha ritenuto che gli scopi statutari siano d alto contenuto sociale. Alcuni tra gli scopi statutari più importanti sono: prevenzione e trattamento del gioco d azzardo e d altre dipendenze; sviluppo dei programmi sul gioco d azzardo attraverso l informazione, la formazione e la ricerca, attivate anche in collaborazione con altri soggetti, istituzionali e non; promozione e tutela dei diritti civili del giocatore d azzardo o ex giocatore d azzardo e della sua famiglia; reinserimento dei giocatori d azzardo o ex giocatori d azzardo nel mondo del lavoro e delle professioni nonché nella comunità sociale; tutela e difesa dei giocatori d azzardo e delle loro famiglie. 1

Diverse sono state e sono le iniziative (organizzazione di convegni, incontri informativi e culturali sul gioco d azzardo aperti alla popolazione, partecipazione da parte dell èquipe a seminari con finalità scientifiche e di ricerca) che, parallelamente all attivazione dei gruppi terapeutici, sono state progressivamente portate avanti. I convegni organizzati a Campoformido: Organizzazione del primo convegno nazionale su I videopoker ed il gioco d azzardo (Campoformido, 6 maggio 2000); Convegno con presentazione di tre tesi di laurea sul gioco d azzardo ( Lauree d azzardo ) avvenuta a Campoformido il 30 settembre 2000; organizzazione del primo convegno nazionale su auto aiuto e terapia per i giocatori d azzardo e le loro famiglie: esperienze e prospettive in Italia (Campoformido, 16 dicembre 2000); organizzazione del convegno Il Bingo: un gioco d azzardo per le famiglie italiane (Campoformido, 15 giugno 2001) organizzazione del secondo convegno nazionale su auto aiuto e terapia per i giocatori d azzardo e le loro famiglie: esperienze e prospettive in Italia (Campoformido, 15 dicembre 2001) Convegno con presentazione di quattro tesi di laurea sul gioco d azzardo (Lauree d azzardo) Campoformido 21 settembre 2002 organizzazione del terzo convegno nazionale su auto aiuto e terapia per i giocatori d azzardo e le loro famiglie: esperienze e prospettive in Italia (Campoformido, 14 dicembre 2002) organizzazione del convegno su Gioco d azzardo ed Usura con la partecipazione di Padre Massimo Rastrelli (Campoformido, 07 marzo 2003) organizzazione del quarto convegno nazionale su auto aiuto e terapia per i giocatori d azzardo e le loro famiglie: esperienze e prospettive in Italia (Campoformido, 13 dicembre 2003) organizzazione del quinto convegno nazionale su auto aiuto e terapia per i giocatori d azzardo e le loro famiglie: esperienze e prospettive in Italia (Campoformido, 11 dicembre 2004) organizzazione del sesto convegno nazionale su auto aiuto e terapia per i giocatori d azzardo e le loro famiglie: esperienze e prospettive in Italia (Campoformido, 10 dicembre 2005) 2

Le altre partecipazioni più significative: 17.04.1998 Campoformido La terapia di gruppo per i giocatori d azzardo e le loro famiglie 08.04.2000 Forte dei Marmi Il gioco e l azzardo-gestione del workshop 05.05.2000 Balerna (Svizzera) Il gioco d azzardo tra rischio e divertimento 09.06.2000 Gorizia Gioco d azzardo e videopoker 24.01.2001 Trieste Il gioco d azzardo tra divertimento e patologia 20.02.2001 Pordenone Il gioco d azzardo: il piacere e l imbroglio 16.03.2001 Varese La vita in gioco? 19.04.2001 Campoformido(UD) Incontro con gli Operatori sociali dell ASL 4 22.04.2001 Radiounorai La notte dei misteri (in diretta tutta la notte) 25.08.2001 Radiounorai La notte dei misteri (in diretta tutta la notte) 05.09.2001 Reggio Emilia Giochi d azzardo crescono dipendenza o divertimento patologia o solitudine? 10.11.2001 Udine 23.11.2001 Monfalcone 17.02.2002 Radiounorai 18.02.2002 Udine 23.02.2002 Genova 15.03.2002 Udine 16.03.2002 Trieste 23.03.2002 Gorizia 05.04.2002 Lauzacco (UD) 23.04.2002 Bari 10.06.2002 Saronno (VA) 14.06.2002 Zugliano 09.07.2002 Milano 15.11.2002 Ravenna 22.11.2002 Trieste 26.11.2002 Roma 29.11.2002 Conegliano (TV) 03.02.2002 Gorizia 24.02.2003 Bari 11.04.2003 Piacenza Le dipendenze emergenti: Corso operativo di Prima Accoglienza Seconda conferenza regionale sulle dipendenze La notte dei misteri (in diretta tutta la notte) Il Gioco d azzardo - Incontro alla Cappella Universitaria Gioco d azzardo e usura Presentazione del Libro Vite d azzardo Presentazione del libro Vite d azzardo Il ruolo del Medico di Medicina generale nelle dipendenze legali Educazione alla prevenzione delle dipendenze Azzardo e Usura La terapia di gruppo nella dipendenza da gioco d azzardo: l esperienza di Campoformido (Evento formativo crediti ECM) Gioco d azzardo:il piacere e l imbroglio presso il Centro Balducci onlus 3 Congresso SICAD-Gambling-Workshop ECM 1 Convegno Naz.Erit - Dipendenze, nuovi scenari e sfide al cambiamento Corso sul gioco d azzardo patologico Conferenza nazionale Bingo, che fare? organizzato da Cittadinanzattiva e Tribunale dei Diritti del Malato Le nuove dipendenze Gioco d azzardo e comportamenti a rischio (incontro con gli studenti delle scuole medie superiori) Dal gioco per la vita alla vita in gioco - Università degli Studi di Bari e di Foggia Il trattamento integrato del gioco d azzardo nei servizi pubblici 21.05.2003 Pozzuolo (UD) Gioco d azzardo e comportamenti a rischio - Incontro con i ragazzi della Scuola Media G.Marconi di Pozzuolo (UD) 29.05.2003 Ragusa Corso di formazione sul gioco d azzardo patologico 3

31.05.2003 Azienda USL 7 Ser.T di Ragusa 15.09.2003 Perugia Le nuove dipendenze.interventi clinici e di prevenzione nell ambito del SSN e del privato sociale.efficacia ed efficienza degli interventi dello psicologo 10.09.2003 Praga 03.11.2003 Udine 10.11.2003 Firenze XXXIII Annual Congress of the EABCT Mood states and personality traits in pathologic gamblers and their family members Progetto annuale sul Gioco d azzardo e i comportamenti a rischio con gli studenti della quarta F dell Istituto Statale d Arte G. Sello di Udine I Ser.T e il gioco d azzardo patologico - Azienda Sanitaria Firenze, Dipartimento delle Dipendenze 19.11.2003 Pordenone Gruppi terapeutici nelle nuove dipendenze: i giocatori d azzardo -Progetto formativo ECM Il gruppo come strumento terapeutico nell intervento sulle dipendenze e in psichiatria: presupposti teorici e pratica clinica 09.02.2004 Olbia (SS) Corso di formazione di una settimana sul gioco 13.02.2004 d azzardo. Ser.T Olbia-Tempio. Regione Sardegna 09.04.2004 Gorizia Discussione e dibattito su La rivincita di natale organizzata dall Ordine dei Medici di Gorizia 10.05.2004 Padova Dal Gioco all azzardo - Aula Magna della Facoltà di psicologia-progetto Lazarus-Benessere senza rischio-media Campus-Università degli Studi di Padova 17.05.2004 Ferrara Corso sulla dipendenza patologica da gioco d azzardo - Ser.T di Ferrara 26.05.2004 Udine Gioco d azzardo e i comportamenti a rischio Incontro con gli studenti della quarta F dell Istituto Statale d Arte G. Sello di Udine 06.06.2004 Salerno La terapia di gruppo nella dipendenza da gioco 07.06.2004 d azzardo. Corso di formazione - Gruppo Logos Onlus 21.06.2004 Pulfero (UD) Incontro sul Gioco d azzardo ed i comportamenti a rischio con gli studenti del centro estivo della Caritas della provincia di Udine Frazione Montefosca Canonica 04.10.2004 Olbia(SS) Corso di formazione (seconda settimana) sul gioco 08.10.2004 d azzardo.ser.t. Olbia-Tempio.Regione Sardegna 15.11.2004 Bari 19.11.2004 Padova Psicologia e denaro.significati,usi e abusi Convegno organizzato dall Ordine degli Psicologi della Puglia Gruppo e dipendenza Patologica.Nuove tecniche per nuovi pazienti.convegno ECM organizzato 4

07.02.2005 Milano 04.04.2005 Nocera Inf. 12-13-14 aprile 2005 Campoformido 18-19.04.2005 Olbia 09.05.2005 Udine 13.05.2005 Pistoia dalla Società di Psicologia delle Dipendenze Le dipendenze non da sostanze.corso di formazione degli operatori dei Servizi Dipendenze delle ASL della Provincia di Milano La terapia di gruppo nella dipendenza da gioco d azzardo-giornata di studio-ecm Olbia incontra Campoformido(sul tema dell azzardo) Corso di formazione sul Gioco d azzardo Sert Olbia-Tempio.Regione Sardegna(3 settimana) Incontro al Lions di Udine sul gioco d azzardo Convegno Il gioco d azzardo:entità del fenomeno caratteristiche e possibili trattamenti 3.06.2005 Ronchi dei Leg. Serata sul gioco d azzardo patologico Centro Iniziative culturali Calicanto 2000 03.10.2005 Udine 25.11.2005 Salerno 31.01.2006 Gemona 20.02.2006 Udine 06.03.2006 Padova 20.03.2006 Udine Mi gioco la vita -Baldini Castoldi Dalai Editore Presentazione dell opera in Sala Ajace-Interventi Silvana Mazzocchi,Rolando De luca,susanna Petri,Romano Vecchiet,Andrea Zuliani Seminario di studi Il gioco d azzardo tra illusioni realtà L Agita incontra i Rotary di Cividale del Friuli e Gemona. Incontro con gli Insegnanti della SISS al laboratorio di didattica della probabilità Università di Udine Facoltà Psicologia Università di Padova Progetto Lazarus Ri-giocarsi la vita.i gruppi terapeutici per giocatori d azzardo e loro familiari:l esperienza di Campoformido Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico marinelli di Udine Nel contempo abbiamo pure partecipato ad: incontri con i mass-media regionali e nazionali volti ad una sensibilizzazione e ad un informazione sul problema; (in particolare decine di partecipazioni a trasmissioni su Raitv1-2-3, reti Mediaset, altre tv private e sulle radio nazionali pubbliche e private) analisi ed approfondimenti continui sul lavoro terapeutico con le persone coinvolte nel problema; 5

La ricerca epistemologica e clinica La ricerca epistemologica e clinica attuata con l apporto di contributi forniti da varie discipline quali: la psicologia, la psicopatologia, la psichiatria, la psicoterapia, la sociologia e la letteratura ha portato ad elaborare molteplici contributi. In particolare, tra gli altri: prefazione al libro di Silvana Mazzocchi Mi gioco la vita.mal d azzardo:storie vere di giocatori estremi Baldini Castoldi Dalai Editore, Milano 2005 (Il libro è stato realizzato grazie alle storie raccolte al Centro di Campoformido) prefazione al libro di Silvana Mazzocchi Vite d azzardo.storie vere di giocatori estremi Sperling & Kupfer, 2002 (Il libro è stato realizzato grazie alle storie raccolte al Centro di Campoformido) Contributo al libro Il gioco & l azzardo Ed. Franco Angeli, Milano, 2001 Contributo al libro La vita in gioco? Ed.Franco Angeli, Milano 2002 Contributo allo studio su Psicopatologia e gioco d azzardo: uno studio preliminare su un campione di giocatori d azzardo patologici Rivista di Psichiatria, n.1/2001, Ediz. Il pensiero Scientifico Contributo alla rivista Argomenti di Psichiatria e scienze sociali-segnalazioni n.35- ottobre 2001 Contributo alla Rivista Itaca Il gioco d azzardo come dipendenza Anno 5-Numero 15/2001 Cedis Editrice Contributo agli Atti del Convegno Il gioco e il danno Casinò, SuperEnalotto, Lotterie: risorse Pubbliche e danno sociale-mestre, 1999 a cura di MagVenezia, Eurooffset Edizioni,Venezia,2000-Titolo del contributo Terapia di gruppo per i giocatori d azzardo: L esperienza di Campoformido Contributo allo studio Stati dell umore e tratti di personalità in un campione di Giocatori d Azzardo Patologici e dei loro familiari Rivista di psichiatria, Il Pensiero Scientifico Editore, 2003 Contributo al numero 3 di Altrove-Giochi Rivista di approfondimento Editore Corso Bacchilega Cooperativa Giornalisti,Imola,2004 Quando il gioco ti prende la vita sta in Messaggero di S.Antonio-1209-Anno 106 settembre 2004,Editore Prov.Pad.F.M.C.,2004 Contributo(1 parte) alla rivista Elisir,il punto di vista dei medici e ricercatori 6/2004.Editore Galeati,Imola,2004 Contributo(2 parte) alla rivista Elisir,il punto di vista dei medici e ricercatori 1/2005.Editore Galeati,Imola,2005 Atti a cura del Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna Dipendenze nuovi scenari e sfide al cambiamento Volume 2-pag.213-227-Stampa a cura del Centro Stampa dell Azienda USL di Ravenna,2005 Contributo a Linea d incontro esperienze e contributi per una riflessione critica sui percorsi della follia e della salute,dicembre 2005,Rivista semestrale,pistoia In corso di pubblicazione diversi contributi portati ai convegni (Sicad, Trieste, Bari, Conegliano, Piacenza,Padova,)). 6

Le Tesi di Laurea: diverse sono le Tesi di Laurea in Psicologia e Medicina realizzate totalmente o in parte presso il Centro di Campoformido;riportiamo gli Autori in ordine alfabetico. Austoni Giovanni,Biffi Sara,Galetto Clara,Melchiorre Sara,Perinelli Sofia,Pitti Paolo,Pittini Erika. Altre Tesi sono in corso di realizzazione presso il nostro Centro e sarà nostra cura, ad ultimazione dei lavori, procedere alla pubblicazione del nominativo degli autori. Di notevole importanza pure: l apertura di un sito internet (www.sosazzardo.it) che, oltre a fornire un ampia informazione sul problema, consente di chiedere informazioni ed ottenere risposte in tempo quasi reale l attivazione di un servizio telefonico continuativo e gratuito che consente alle famiglie italiane in difficoltà di entrare in contatto e mantenere stretti legami con le famiglie in terapia al Centro di Campoformido Il progetto biennale sul Gioco d azzardo e i comportamenti a rischio che vede coinvolti gli studenti dell Istituto Statale d Arte G.Sello di Udine Ia festa annuale dell AGITA che ogni anno viene organizzata il 25 aprile a Zompicchia di Codroipo presso il campo sportivo( le precedenti edizioni hanno avuto luogo il 25 aprile 2000,il 25 aprile 2001,il 25 aprile 2002,il 25 aprile 2003, il 25 aprile 2004,il 25 aprile 2005 e il 25 aprile 2006. E stato pure costituito nel 1998 il gruppo di studio e ricerca sul gioco d azzardo e i comportamenti a rischio composto dallo scrivente, dalla psicologa e psicoterapeuta Marina Ponton, dalla sociologa Marilena Zoccolan e dalla dott.ssa Susanna Petri. Brevi cenni sui gruppi di terapia La prassi prevede, immediatamente dopo la richiesta d intervento del giocatore o di un suo familiare, un paio di colloqui con il giocatore e/o i suoi familiari; la presa in carico avviene se il soggetto rientra nei criteri diagnostici del DSM-IV, alla categoria gioco d azzardo patologico. Nelle sedute con il solo giocatore d azzardo e la sua famiglia sono fornite alcune informazioni propedeutiche con lo scopo di creare i presupposti per l entrata nel gruppo.la scelta di entrare in un gruppo terapeutico pone il giocatore d azzardo e la sua famiglia di fronte all accettazione di un lavoro teso a conseguire cambiamenti profondi nello stile di vita; a tale riguardo questi aspetti sono comunicati a tutti i partecipanti alle sedute individuali contestualmente alle regole del setting. 7

I gruppi terapeutici sono stati organizzati in base ad alcuni fondamentali criteri riguardanti la composizione, lo spazio, il tempo, le regole. Il coinvolgimento nella terapia di gruppo dei familiari parte dalla costatazione che il giocatore coinvolga nelle proprie perdite l intera famiglia (con conseguenti problematiche economiche, sociali e relazionali); l analisi e l obiettivo del cambiamento non sono rivolti al solo portatore del sintomo ma a tutto il nucleo familiare; questo fa sì che i familiari che partecipano alla terapia di gruppo (con o senza il giocatore d azzardo) si rendano conto che il problema del gioco d azzardo non è del solo giocatore, ma di tutti i componenti il nucleo familiare; gradatamente con l analisi delle relazioni, la famiglia consegue dei cambiamenti permettendo al giocatore (se ancora non è presente al gruppo) di entrare nel gruppo terapeutico.i risultati ottenuti con alcolisti e tabagisti in questi venti anni hanno fatto sì che il lavoro terapeutico di gruppo potesse essere esteso ai giocatori d azzardo e alle loro famiglie Certamente qualsiasi gruppo nasce con un compito ed elabora, nel tempo, un progetto; i nostri gruppi per definizione sono per giocatori d azzardo e, come già precedentemente affermato, il tema del gioco d azzardo è al centro delle prime sedute; attorno a questo tema ruotano tempo, spazio, ruoli ed elaborazioni; poi, attraverso una difficile esplorazione, tutto è ridefinito fino a portare alla luce ciò che il gioco d azzardo copriva come fosse una spessa coltre di ghiaccio. Ecco allora che emergono di nuove emozioni, ricordi, immagini che ricreano rimodellandolo un gruppo che non è più quello delle prime sedute. In particolare dopo due anni di terapia possiamo considerare superata la fase del gioco-non gioco ; emergono però ansia, rabbia, angoscia relative ad una vita che comincia ad essere considerata dal giocatore senza particolari rischi, non condotta al limite. Il compito dello psicoterapeuta sarà di elaborare tutto questo materiale individuando tempi e modi di conclusione della terapia riconsegnando le famiglie alla vita d ogni giorno; una vita da vivere senza il gruppo di terapia, senza quell involucro che garantiva comunque una protezione. La nostra previsione è che la terapia di gruppo, con cadenza settimanale, debba avere una durata almeno triennale. Ritengo utile fornire alcuni dati emersi in questi anni d attività clinica rispetto allo stato civile, al titolo di studio, provenienza, alle abitudini di gioco, all età, al sesso, alla professione, uso d alcol, tabacco e sostanze psicotrope, alla frequenza, alle percentuali d abbandono e ai risultati. Stato civile Il 65% dei giocatori sono sposati mentre il 35% non lo sono. Titolo di Studio Il 3% è in possesso della licenza elementare, il 48% della licenza media, il 45% di diploma di scuola superiore e il 4% di laurea. Provenienza Il 76% dei giocatori provengono dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il restante 24% da oltre Regione. Abitudini relative al gioco il 51% giocava al casinò, il 21% alle corse ai cavalli, il 15% al lotto, il 13% ai videopoker; facciamo riferimento alla classificazione dei giochi che fece R.Caillois (23) in quattro campi semantici (fortuna, competizione, simulacro e vertigine); si tratta, a ben vedere, di giochi di Alea ( Il caso non ha né cuore né anima ). 8

Età dei partecipanti Il 7% ha meno di trenta anni, il 14% dai trenta ai quaranta anni, il 51% dai quaranta ai cinquanta anni, il 22% dai cinquanta ai sessanta anni, mentre il 6% ha più di sessanta anni; emerge quindi un età media piuttosto elevata e questo fa ritenere che i giocatori e le famiglie arrivano al nostro Centro con esperienze di gioco d azzardo protratte nel tempo. Sesso Il 85%% dei giocatori in terapia sono maschi e il 15% femmine; considerato che la percentuale di donne giocatrici secondo le statistiche è del 25% è interessante osservare come rispetto a tre anni fa, la percentuale di soggetti femminili che richiedono un intervento terapeutico per gioco d azzardo patologico è aumentato e, in futuro, sembra destinato ad avvicinarsi alla percentuale (25%) della popolazione generale. Sempre in merito alle giocatrici presenti in terapia, è interessante osservare come la loro età media sia relativamente avanzata rispetto a quella dei giocatori maschi, aggirandosi attorno ai cinquanta-sessant anni, e che in molti casi arrivano al Centro da sole (senza il supporto dei famigliari) e in condizioni estremamente critiche. Professione Il 73% sono lavoratori autonomi, il 27% lavoratori dipendenti.e interessante notare come all interno dei nostri gruppi non ci siano disoccupati. Frequenza Il 71% dei giocatori partecipano ai gruppi di terapia accompagnati dai familiari, il 5% partecipa senza la presenza dei familiari, mentre il 24% è rappresentato da familiari che partecipano al gruppo senza il giocatore d azzardo.rispetto a tre anni fa notiamo un aumento sensibile (+19%) di questa ultima categoria.questo significa che le famiglie sentono ugualmente la necessità di partecipare ai gruppi, in qualche modo anticipando il lavoro sulle relazioni all interno del contesto familiare. Uso d alcol, tabacco e sostanze psicotrope Il dato che maggiormente s impone è che il 90% dei giocatori d azzardo è dipendente da tabacco; fanno uso d alcol (almeno tre volte la settimana) il 15% dei partecipanti, mentre l uso di una o più sostanze psicotrope riguarda il 3% dei frequentanti i gruppi di terapia. Percentuale d abbandono. La percentuale di abbandono della terapia corrisponde al 10%, rischio che risulta interessare maggiormente le donne ; ciò è in parte spiegabile considerando il fatto che esse generalmente entrano in terapia più tardi rispetto agli uomini e spesso non vengono supportate dalla famiglia. D altra parte, l abbandono da parte di giocatori maschi si osserva maggiormente tra i soggetti di età inferiore ai trent anni e, come anche per le donne, di solito avviene in prima o in seconda seduta. Si riscontra invece una percentuale piuttosto bassa di famigliari che si ritirano dalla terapia subito o dopo poche sedute lasciando nel gruppo il solo giocatore. Ciò può essere interpretato come una forma di svalutazione della terapia (talvolta anche a fronte di effettivi risultati), che viene sentita dalla famiglia come una pericolosa minaccia e come tale è presentata al giocatore. In alcuni casi quest ultimo continua da solo a frequentare il gruppo ed elabora il comportamento famigliare che lo relegava nel ruolo di paziente designato o capro espiatorio. 9

Infine, è importante segnalare anche il verificarsi di «fughe tardive» dalla terapia, dopo due o tre anni dal suo inizio; si tratta di abbandoni che coinvolgono giocatori e famigliari e sono molto pericolosi, nonostante riguardino una percentuale minima di partecipanti. Dimostrano infatti come le famiglie, una volta liberate dal sintomo azzardo, non intendano analizzare ed elaborare a fondo le dinamiche disfunzionali presenti al loro interno, individuando nel solo sintomo l origine dei propri problemi. Ad ogni modo, secondo la nostra esperienza, in tutti i casi di abbandono si verifica un più o meno repentino ritorno al sintomo. Risultati terapeutici La stragrande maggioranza dei giocatori che frequentano il gruppo non giocano più d azzardo, mentre gli altri, pur continuando a frequentare la terapia, continuano a giocare, anche se in misura inferiore rispetto all inizio del trattamento. La naturale conclusione della terapia come degno compimento dell intero percorso terapeutico consiste nella dimissione delle famiglie dal gruppo, che avviene in tempi stabiliti dal terapeuta (in genere dopo tre o quattro anni); attualmente a Campoformido sono oltre una trentina le famiglie che sono state dimesse e hanno aperto la strada a quelle ancora nel gruppo, in attesa di uscita. Siamo comunque in grado di affermare che quanti concludono la terapia nei tempi prescritti non ritornano poi in nessun caso a giocare d azzardo. E evidente che i dati riportati, pur rappresentando una tendenza non possono essere considerati definitivi; ciò che, invece, ci sentiamo di poter sostenere è che la terapia di gruppo per i giocatori d azzardo e per le loro famiglie rappresenta uno degli strumenti più adeguati per affrontare la dipendenza da gioco d azzardo sempre più emergente nella nostra società. 10