RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE PER LA PRESENZA DI GAS, VAPORI O NEBBIE INFIAMMABILI

Documenti analoghi
SOMMARIO 1. PREMESSA IDENTIFICAZIONE IMPIANTO... 3

RELAZIONE TECNICA. Relazione tecnica di classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili

RELAZIONE TECNICA Centrale termica stabilimento

RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE PER LA PRESENZA DI GAS, VAPORI, NEBBIE E POLVERI INFIAMMABILI

Capitolo Oggetto della relazione tecnica Attività svolta Disposizioni normative Metodo per la classificazione dei

GAS PLUS STORAGE S.r.l Impianto di stoccaggio gas di San Benedetto

RELAZIONE TECNICA DI CALCOLO CLASSIFICAZIONE AREE PERICOLOSE STAZIONE MISURA GAS

PROTEZIONE CONTRO I FULMINI. Realizzazione 1 Lotto ex Scuola di Ghiaie Via Principe Umberto Bonate Sopra (BG)

PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO ATEX GAS

Classificazione delle aree

Valutazione del rischio esplosione

Rischi da atmosfere esplosive. Copyright Diritti riservati

Zone a rischio di esplosione e incendio: le falegnamerie

2294_IM E. Comune di Reggio Emilia RELAZIONE IMPIANTI ELETTICI. 30 giugno Via Emilia San Pietro 12 - Reggio Emilia. Ing.

Nella newsletter dello scorso mese abbiamo iniziato a parlare della classificazione delle aree per la presenza di gas, vapori e nebbie.

Committente: COMUNE DI CESATE Città Metropolitana di Milano. Oggetto: Riqualificazione scuola primaria "Villaggio INA" IMPIANTO ELETTRICO.

REL. Studio Tecnico Associato IMPIANTI TECNOLOGICI - SICUREZZA A.S.P.O.

Modulo 5. Sicurezza negli Impianti

Norma CEI e Guida CEI Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Classificazione dei luoghi pericolosi

CLASSIFICAZIONE AREE CON PERICOLO DI ESPLOSIONE SECONDO LE NORME CEI E GUIDA / A (III edizione) SKID LINEA 3 PRODUZIONE BIODIESEL

Dott. Ing. Roberto Lauri (Lab. IX) Ecomondo, Rimini 9 Novembre 2016

Direttiva Europea ATEX 99/92/CE

ELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX

La classificazione dei luoghi con atmosfere esplosive per presenza di gas. Generalità

Dimensionamento rete aria compressa. Impianti Industriali

LINEE GUIDA PER LA CLASSIFICAZIONE DELLE AREE A PERICOLO DI ESPLOSIONE

Corso di Termofluidodinamica

T R R - T e c n o l o g i a R i c e r c a R i s c h i Metodo Indicizzato ai sensi del D.M. 20/10/98

CORSO DI FORMAZIONE ATMOSFERE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE

VALUTAZIONE DEL RISCHIO ESPLOSIONE (ATEX)

La certificazione ATEX. Nota informativa

CLASSIFICAZIONE ANTIDEFLAGRANTI per

RELAZIONE DESCRITTIVA. Realizzazione 1 Lotto ex Scuola di Ghiaie Via Principe Umberto Bonate Sopra (BG) PROGETTO DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI

Analisi di Rischio Semiquantitativa in Supporto alle Valutazioni in Presenza di Atmosfere Esplosive (ATEX)

Novità per la classificazione delle centrali termiche a metano

ATEX CERTIFICATI DI CONFORMITA

ATEX 94/9/CE in materia di prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive

Pierluca Bruna Marketing Sicurezza Macchine e Atex Schneider Electric Membro CEI CT 44 e UNI TC 114

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LE ATTIVITÀ DI ISPEZIONE AI SENSI DEL D.P.R. 462/01

Engineering 2K S.p.A.

Relazione Tecnica Specialistica : progetto rete idrica antincendio

Calcolo Camini : Camini Singoli - UNI EN EX_A1 LA CALDAIA HA LE SEGUENTI CARATTERISTICHE : Caldaia Gas Metano Pressurizzata

D. Lgs. 81/08 Titolo XI

Direttiva ATEX. Normative per Ambienti con Pericolo di Esplosione

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08

PERDITE DI CARICO CONTINUE

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI D.Lgs 81/08 smi, DM 10/03/98 TU in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro

NORME CEI ARMONIZZATE RECEPIMENTO DELLE NORMATIVE EN

Generatore di calore a gasolio MAXY

GRANDE CUCINA A GAS METANO O GPL (cucina in ambiente non domestico: ristorante, mensa, selfservice, pizzeria, comunità, etc.)

Tav Be8. Provincia Regionale di Ragusa. Aggiornato ai sensi dei disposti del comma A dell'art.10 della L.R n.12. data: Aprile 201 O

Beretta presenta Ciao Green, importante novità nel segmento delle caldaie murali a condensazione.

Aspirazione ad alta pressione di materiale esplodibile

Contenitori da parete

CONTROLLO E MANUTENZIONE IMPIANTI A GASOLIO OLTRE 35 kw (da UNI 8364) {PRIVATE } {PRIVATE }Scheda indicativa del rapporto di controllo

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs.

UNI Relatore: Collini Gianluca Vice presidente Consulente Impianti Fumari

REV motive power transmission. addendum delphi Ex

ESPLOSIONI. Cause: chimiche. combustione di sostanze infiammabili (gas/vapori/polveri) reazioni "fuggitive" (runaway) fisiche

Perdite nei generatori di calore. Perdite nei generatori di calore

CORSO DI FORMAZIONE ATMOSFERE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

Dimensionamento dei componenti principali di un impianto sanitario. Riduttori Miscelatori Vasi d espansione

QUADRO DELLE PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO

temperatura ambientale massa totale d aria contenuta nella stanza temperatura raggiunta nella stanza dalla massa d aria pressione atmosferica

DOCUMENTI NORMATIVI PER L EVACUAZIONE FUMO E CALORE. Norme di sistema UNI 9494:2007

IL RISCHIO DI ESPLOSIONE

(1) Dipartimento di Sanità Pubblica Azienda USL di Modena (2) CERMET Cadriano (Bologna)

ATTIVITA ISPETTIVA Febbraio 2014 Novembre 2016

Esercitazione Dimensionamento di una micro turbina eolica

classificazione dei luoghi Prodotti vernicianti e rischio esplosione: la corretta Alessandro Aggio

TRENTO 01 GIUGNO 06. Prospettive e nuove opportunità. Novità legislative e normative

INDICE 1. OGGETTO 2. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 3. DATI DI PROGETTO 4. CARICO TERMICO INVERNALE 5. DESCRIZIONE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

Progetto RESET Attività di formazione. LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Norma UNI TS Impianti termici MODULO 3. Ing.

ASPETTI GENERALI DELLA DIRETTIVA ATEX

ATEX 94/9/CE -Tutti i rischi di esplosione Qualsiasi Qualsiasi componente componente con con potenziale potenziale sorgente sorgente di di innesco inn

Gli impianti di climatizzazione e trattamento dell aria faranno capo ad unità esterne da collocarsi sulla copertura dell'edificio stesso, in numero

CICLONE SEPARATORE Punto di emissione n. Temperatura emissione (K) Altezza geometrica di emissione (m)

Centrali Termiche Classificazione dei luoghi pericolosi

Verifica della potenza termica installata

So m m a r i o. Introduzione... p.» IX Autore...» X. Ca p i t o l o 1

EMISSIONI IN ATMOSFERA

DPR 462/01. Pasquale Fattore ATEX DAY Bologna, 23 ottobre 2014

RA02122Rpf-1. STABILIMENTO VILLAPANA SPA., stabilimento di Faenza (RA), via Pana n

S016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici

COME SI CLASSIFICANO LE CABINE DI VERNICIATURA?

Oggetto: Videoispezioni canne fumarie. Condominio via...

IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO. Allegato C

05/07/2016 Agenzia per la formazione Asl 11 Sovigliana/Vinci (FI) Relatore Roberto Nanni 2

POLITECNICO DI MILANO DIPARTIMENTO DI ENERGIA

è completamente immerso in acqua. La sua

Caldaria Condensing. incentivi. Esempio di installazione di Caldaria Condensing all interno di un autofficina. Sistema combinato:

Valutazione e gestione del rischio

GIOVANNI GIANOTTI Perito Industriale Termotecnico

SOMMARIO 1.1 SEZIONE INDICATIVA CALDAIA LAY-OUT CALDAIA GENERALITA SCHEMI FUNZIONALI BRUCIATORE GAS MODULANTE 8

Formulario corso vapore

o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua";

Ventilazione & aerazione del vano corsa / locale macchinario

Ratei di guasto: un (possibile) impiego per un mondo più SIL

Transcript:

Via Milano, 12/B 24040 Bonate Sopra (BG) TEL 035/6010028 FAX 035/992035 Web: www.cs-progetti.it @mail: studio@cs-progetti.it - per. ind. Claudio Boschini - per. ind. Simone Plebani - RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE PER LA PRESENZA DI GAS, VAPORI O NEBBIE INFIAMMABILI Realizzazione 1 Lotto ex Scuola di Ghiaie Via Principe Umberto - 24040 Bonate Sopra (BG) PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTI ELETTRICI COMMITTENTE: Spett.le Comune di Bonate Sopra Piazza Vittorio Emanuele II, 5, 24040 Bonate Sopra (BG) Data: 25/03/2016 Rev04 Comm. CS026/13 CS PROGETTI

1 INDICE Sommario 1 Indice... 2 2 PREMESSA... 3 3 CLASSIFICAZIONE... 4 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 Parametri di progetto... 4 Ambiente Codice A001 - Descrizione: Centrale Termica... 4 Sostanza infiammabile... 5 Sorgente di emissione Codice: SE001 Descrizione: Foro tipico di guasto... 5 Controllo dell'ambiente... 6 Zone pericolose (generata dalla SE: SE001 - Foro tipico di guasto)... 6 4 CONCLUSIONI... 7 CS026/13 Pagina 2 di 7

2 PREMESSA La presente relazione si riferisce alla Centrale termica ubicata al piano Terra in un locale dedicato all esterno della struttura.. Le Centrali Termiche possono risultare luoghi con pericolo di esplosione. Nelle zone pericolose l impianto elettrico dovrà essere conforme alla Norma CEI EN 60079-14 / CEI 31-33 ed i componenti dovranno essere marcati CE ai sensi della direttiva Atex 94/9/CE (DPR 126/98), mentre al di fuori delle zone pericolose è sufficiente un impianto elettrico ordinario. L eventuale impianto elettrico a servizio dei generatori di calore in oggetto dovrà essere realizzato nel rispetto delle Norme vigenti e in particolare: - Distanza minima dei componenti elettrici dalle sorgenti di emissione: 30 cm (Vedi sotto) - Esecuzione con grado di protezione IP55; Inoltre è installato un Comando di emergenza posto all esterno della Centrale Termica che toglie tensione all intero locale e alle macchine installate in copertura. L impianto termico dovrà essere eseguito secondo le Norme UNI-CIG in vigore, impiegando apparecchi a gas conformi al DPR 661/96. Di seguito la Centrale Termica viene classificata considerando dati ambientali peggiori, in particolare: - Fattore di efficacia della ventilazione:3 1 - Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0,05 2 1 Il fattore di efficacia della ventilazione 3 può essere definito come di seguito indicato: Ventilazione naturale o artificiale generale con la presenza di un medio numero di impedimenti alla libera circolazione dell aria che possono ridurre in modo significativo la sua effettiva capacità di diluizione dell atmosfera esplosiva nell intorno della SE (es. in ambienti con strutture solo parzialmente chiuse, all interno di bacini di contenimento serbatoi di stoccaggio con diga o terrapieno non alto in relazione alla distanza dal serbatoio, in avvallamenti poco profondi del terreno in presenza di gas pesanti, in ambienti con una non perfetta conformazione del sistema di ventilazione e di distribuzione delle aperture di ventilazione, ecc.). 2 Negli ambienti chiusi alla velocità dell aria può essere attribuito un valore compreso tra 0,05 e 0,15 m/s (CEI 31-35). CS026/13 Pagina 3 di 7

3 CLASSIFICAZIONE 3.1 PARAMETRI DI PROGETTO Parametro K (grado continuo e primo): 0,25 Parametro K (grado secondo): 0,5 Parametro Kdz (grado continuo e primo): 0,25 Parametro Kdz (grado secondo): 0,5 Parametro K0: 2 Fattore di sicurezza Ka: 1,2 3.2 AMBIENTE CODICE A001 - DESCRIZIONE: CENTRALE TERMICA Tipo di ambiente: chiuso Volume libero dell'ambiente (m³): 6 Pressione atmosferica (Pa): 100127 Temperatura ambiente ( C): 20 Fattore di efficacia della ventilazione f: 3 Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0,05 Disponibilità della ventilazione: Buona Tipo di ventilazione: Naturale Portata d'aria per la ventilazione Qa (m³/s): 0,0112 3 Numero ricambi d'aria per la ventilazione primaria Ca (1/s): 0,001866667 Portata d'aria per effetto della spinta del vento Qaw (m³/s): 0,0112 3 Con la ventilazione naturale, la portata d aria di ventilazione è dovuta all effetto della spinta del vento (Qaw ), alle infiltrazioni naturali (Qai) e, se presente, all effetto camino (Q at ). In questa verifica si è calcolato il solo valore Q aw con riferimento alle griglie d areazione installate. (tramite software) In fase esecutiva dovranno essere verificate le aperture per la ventilazione. CS026/13 Pagina 4 di 7

3.3 SOSTANZA INFIAMMABILE Nome: Gas naturale Numero: 202 LEL % volume: 3,93 LEL (kg /m³): 2,56E-02 UEL % volume: 17,50 Densità relativa all'aria: 0,55 Massa molare (kg/kmol): 16,04 Coefficiente gamma (rapporto calori specifici): 1,31 Massa volumica del liquido (kg/m³): 450 Calore specifico a temperatura ambiente csl (J/(kg/K)): 2340 Coefficiente di diffusione del gas cd (m²/h): 0,090 Calore latente di vaporizzazione clv (J/kg): 5,10E5 Temperatura di ebollizione Tb ( C): - 185 Temperatura di accensione ( C): 485 Temperatura di infiammabilità ( C): -185 Gruppo delle costruzioni elettriche: IIA Classe di temperatura: T1 3.4 SORGENTE DI EMISSIONE CODICE: SE001 DESCRIZIONE: FORO TIPICO DI GUASTO Sostanza pericolosa: Gas naturale Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 3 Grado di emissione: secondo Modalità di emissione: gas/vapore Pressione all'interno del sistema di contenimento: Relativa (bar): 0,04 Assoluta (Pa): 104127 Pressione all'esterno del sistema di contenimento (Pa): 100127 Area del foro di emissione (mm²): 0,5 Coefficiente di efflusso: 0,8 Temperatura della sostanza ( C): 20 Portata di emissione Qg (kg/s): 0,0000289592 Distanza dal soffitto hs (m): 5 CS026/13 Pagina 5 di 7

3.5 CONTROLLO DELL'AMBIENTE Sorveglianza del personale : Luogo: sottoposto a generica sorveglianza 3.6 ZONE PERICOLOSE (GENERATA DALLA SE: SE001 - FORO TIPICO DI GUASTO) Emissione di grado secondo Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,06263623 Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,002264146 Tempo di persistenza t (s): 155,02 Volume Vex (m³): 0,0542213 Volume Vz (m³): 0,1084426 (non trascurabile) Grado della ventilazione: Medio Direzione dell'emissione: non nota Tipo di zona: Zona 2 Distanza pericolosa dz (m): 0,3326047 Quota a (m): 0,399 Volume zona pericolosa (m³): 0,2663285 Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante Nota - Nel caso in cui l'esperienza pratica mettesse in evidenza che, per una determinata zona, identificata nella presente classificazione come zona 1 o zona 2, la durata complessiva di atmosfera esplosiva effettivamente presente nell'arco dell'anno risulta superiore a quella prevista dalla guida CEI 31-35 per il tipo di zona individuato, è opportuno modificare conseguentemente il tipo di tale zona (in zona 0 o zona 1). CS026/13 Pagina 6 di 7

4 CONCLUSIONI La Centrale Termica da origine ad un luogo con pericolo di esplosione nella zona attorno all eventuale foro di guasto della tubazione del gas per una distanza corrispondente alla quota a sopra indicata. Gli impianti elettrici presenti nelle vicinanze della caldaia e della tubazione del gas e che sono esterni all eventuale zona pericolosa, che si può presentare in caso di guasto, sono da considerare ordinari. CS026/13 Pagina 7 di 7