Friendly Tourism IL TURISMO GAY RAPPRESENTA UNA FETTA SEMPRE PIÙ IMPORTANTE DEL MERCATO ANCHE NEL NOSTRO PAESE. È ORA DI GUARDARE A QUESTA NICCHIA CON UNO SGUARDO LIBERO DA PRECONCETTI E CON PRAGMATICO INTERESSE. PERCHÉ LA DIVERSITÀ CULTURALE E D INTERESSI PUÒ ANCHE ESSERE UNA MAGNIFICA OPPORTUNITÀ PER IL BUSINESS Barbara Ainis Ascuotere le coscienze è arrivata, solo qualche giorno fa, la prima Expo del Turismo Gay, all interno della fiera No Frills di Bergamo (15-16 settembre). Un appuntamento che, nella maggior parte dei paesi europei dalla Germania, alla Spagna, alla Gran Bretagna e, naturalmente, negli 138 11-12 2011 www.mastermeeting.it USA, ormai da anni, non provocherebbe alcuna polemica, ha scatenato in Italia un accesa serie di reazioni, contestazioni e commenti. Ma, visto che tutto questo clamore ha contribuito a dare visibilità ad un tema di estrema attualità e interesse, ben vengano pure le polemiche. Del resto, nel nostro Paese, a causa di reticenze culturali, il mercato del turismo non si è ancora mosso in modo organico per approfittare delle opportunità offerte da una delle nicchie più promettenti del settore: quella del turismo gay (intendendo sotto questa accezione tutte le varianti del cosiddetto turismo GLBT, gay, lesbian, bisex e transgender), che da sola muove ogni anno
L orgoglio gay in festa tra le strade di Madrid Le destinazioni turistiche che, come la Svizzera, si sono dichiaratamente aperte al turismo gay, hanno saputo cogliere un importante opportunità di business 3,2 miliardi di euro, ossia il 7% del fatturato complessivo del mercato di settore italiano. Questi dati, molto probabilmente stimati per difetto data la difficoltà di quantificazione e distinzione delle spese effettuate dal turista gay, non possono e non devono più lasciare indifferenti gli operatori italiani. È ora di considerare in maniera strutturale l occasione di conquistare un pubblico così vasto (dai 3 ai 6 milioni di persone omosessuali in Italia), che spende molto per turismo, wellness, fitness e lifestyle, e che acquista mediamente all anno il doppio della media internet italiana (fonte Gay.it NetObserver 2010) per quanto riguarda biglietti aerei, noleggi auto e pernottamenti in hotel. Un target con capacità di spesa e cultura elevate Come per ogni altro segmento di mercato, è necessario, anche per il turismo gay, conoscere il profilo dei suoi utenti per comprendere cosa cerca e come poter rispondere alla domanda. Il viaggiatore gay, in base ad una recente ricerca presentata da Gay.it proprio alla fiera No Frills, conta mediamente su un reddito elevato (+34% contro la media italiana), su un livello culturale alto (27% di laureati, contro il 22%), su un attività lavorativa, spesso libero professionale, legata alla creatività e all ingegno (38% contro 12%) e su una frequente disponibilità di tutto il proprio salario, senza la responsabilità di figli (DINK, ossia double income no kids, per il 28% contro il 10% della media italiana). Qualitativamente, sempre in base alla ricerca presentata da Gay.it, si tratta di trend setter, estremamente attenti a individuare la moda negli stili di vita, anticipatori per quanto riguarda l uso di tecnologie, opinion leader negli ambiti della cultura e dell arte, più a lungo votati a uno stile di vita giovanilistico. Controversie e opportunità Tra le molte polemiche suscitate dall iniziativa fieristica dedicata al turismo gay, si è paventato anche il rischio di una sorta di ghettizzazione delle persone omosessuali. In che cosa si distinguerebbe il turista gay da quello eterosessuale? Non certo nella ricerca di relax, divertimento, cultura e nuove esperienze, che è comune interesse di tutti i viaggiatori, a prescindere dall inclinazione sessuale. Ma, come ogni altro turismo di nicchia, dal turismo del benessere a quello enogastronomico, dal turismo natura fino a quello per famiglie, anche il turismo LGBT attribuisce al viaggio valori particolari che devono essere soddisfatti e, dunque, indagati e presentati dagli operatori che vogliano conquistarne l interesse. Maggiori possibilità di incontrare persone omosessuali, possibilità di comportamenti più liberi con il proprio partner ( un posto in cui non ci 11-12 2011 www.mastermeeting.it 139
Qui sopra, e, in basso, la Versilia e Torre del Lago, in particolare, sono state tra le prime destinazioni italiane ad aprirsi al turismo gay, organizzando eventi estivi per attrarre questo target di viaggiatori siano pericoli per gli omosessuali e si possa tranquillamente girare mano nella mano con il proprio partner, hanno dichiarato il 53% gay e il 69% di lesbiche), possibilità di sperimentare un ambiente più tollerante, queste, ad esempio, sono tutte esigenze specifiche che si som- 140 11-12 2011 www.mastermeeting.it mano alla ricerca di una bella meta per le vacanze. Italia: meta ideale, con riserva Nei confronti del nostro Paese il rapporto del turista gay si può definire duale. Da un lato l Italia è la meta per eccellenza, destinazione classica del viaggio gay fin da epoche remote (si pensi al Rinascimento toscano e alla sua liberalità nei confronti di gay e lesbiche, oltre alla presenza di grandi omosessuali nell arte e nella cultura), ed oggi Mecca di cultura, arte, design e moda, tutti aspetti molto apprezzati dall esigente ed edonista pubblico omosessuale. D altro lato la reputazione internazionale italiana non è quella di una grande apertura nei confronti di gusti e inclinazioni sessuali diversi. «Alcune misure simboliche adottate ufficialmente da un governo o dalle amministrazioni possono avere grande importanza nelle scelte dei turisti gay, a livello internazionale», chiarisce Daniele Iannaccone, consulente in comunicazione e responsabile grandi clienti per Gay.it. «La Spagna di Zapatero, ad esempio, ha favorito l identificazione del paese iberico come luogo di tolleranza e apertura.
Sport, divertimenti e un ambiente tollerante sono tra gli aspetti più ricercati dai giovani turisti omosessuali Ma sono molti i soggetti che possono contribuire a connotare in questo senso l offerta turistica: gli enti del turismo delle diverse destinazioni, le linee aeree, i tour operator, le strutture alberghiere. Gli strumenti per arrivare a questo obiettivo sono la creazione di consorzi, la realizzazione di eventi in target, la cura del prodotto in sé (anche attraverso una specifica formazione degli addetti) e la realizzazione di guide e portali gay. L interesse da parte degli operatori in realtà già c è, come dimostra la Expo del Turismo Gay, e il patrocinio da parte del ministero del Turismo rappresenta una scelta importante nella direzione giusta, al di là dei colori politici. Del re- Attualmente le destinazioni classiche del turismo gay sono le grandi città degli Stati Uniti (San Francisco, New York, Miami, ma anche Key West), le isole Canarie (Gran Canaria e Ibiza in particolare), Mikonos, alcune capitali europee (Lonsto può essere proprio il business a far percepire come più urgente l accettazione della diversità come risorsa». La decisione del ministro Brambilla è senza dubbio indice della maturità dei tempi e della necessità da parte del nostro turismo di cogliere un occasione che altrimenti andrà a beneficio di altre destinazioni. «Trovo che nel nostro Paese il pregiudizio nei confronti dei gay sia ancora radicato oltre che ingiusto», ha ammesso il ministro. «Quindi anche l appoggio a una fiera specializzata può servire ad agevolare un cambiamento culturale di cui c è davvero bisogno. Credo di poter definire la mia posizione come assolutamente liberale. La libertà dei costumi sessuali è un diritto di tutti finché non danneggia nessuno [...] Bisogna combattere un pregiudizio che ancora in parte esiste nella nostra società. Dobbiamo garantire alle persone, a prescindere dal loro orientamento sessuale, la possibilità di godere tranquillamente di un periodo di vacanza senza dover subire alcuna forma di discriminazione. La mia posizione è coerente col dovere di sostenere tutti gli operatori». Toscana: case history su cui riflettere 11-12 2011 www.mastermeeting.it 141
La spiaggia di Torre del Lago è considerata internazionalmente una divertente destinazione gay friendly 142 11-12 2011 www.mastermeeting.it go: ristoranti, locali, bar, pub, bed & breakfast e piccoli alberghi dedicati in prevalenza a un pubblico internazionale di turisti gay stimato in circa 100mila visitatori ogni estate. Puglia: un offerta ricettiva preparata e di livello Più recente e diverso nel carattere è stato lo sviluppo di Gallipoli e della Puglia come destinazione gay friendly. Uno sviluppo meno sistematico ed esclusivo, sicuramente, rispetto a quello di Torre del Lago, ma ugualmente importante per il mercato turistico della regione e per l economia locale. Qui l offerta si è orientata in minore misura sull organizzazione di eventi, mentre si trovano strutture alberghiere gay o gay friendly anche di maggiori dimensioni, o comunque di livello superiore rispetto alla Versilia, che attirano, dunque, una clientela diversa, pur sempre all interno del mondo GLBT. Inoltre questi hotel e B&B offrono occasioni di vita sociale, informazioni specifiche sull offerta gay della regione e personale preparato a rispondere adeguatamente alle esigenze della clientela omosessuale. Accoglienza e tolleranza non bastano per aprirsi al mercato gay Proprio il tema dei servizi dedicati e della preparazione speci- dra, Berlino, Madrid, Barcellona, Copenaghen, Stoccolma e Vienna). Per l Italia sono internazionalmente amate e frequentate dal mondo gay la Toscana, in particolare l area della Versilia e di Torre del Lago, Gallipoli, Venezia, ma anche Roma, Bologna e Catania. E proprio dalla Toscana giunge una delle case history più interessanti su cui riflettere. La regione ha deciso di puntare anche sul turismo gay attraverso una campagna di comunicazione specifica. Il sito dedicato Toscana gay friendly, all interno del portale turismo.intoscana.it, fornisce moltissime informazioni sulle destinazioni, i divertimenti, le strutture ricettive che fanno dell accoglienza e della tolleranza un loro punto di forza, ma anche su località e iniziative espressamente dedicate al pubblico gay. Dunque nel sito si distinguono le attività gay only, quelle gay friendly, quelle gay owned, ossia di proprietà o gestite da persone omosessuali, e quelle etero friendly, ossia prevalentemente orientate verso un pubblico gay, ma aperte a tutti. Esempio emblematico di destinazione gay friendly è la Versilia. Il progetto Friendly Versilia, nato nel 1998 per iniziativa dell Arcigay Pride! di Pisa e del Comune di Viareggio, dopo un inizio denso di contestazioni, ha innescato uno sviluppo commerciale ed edilizio imprevedibile nella piccola cittadina di Torre del Lafica degli operatori è forse l aspetto più importante per chi oggi voglia aprirsi al mercato del turismo gay. «I nostri clienti cercano informazioni particolareggiate sulle mete turistiche che proponiamo, sia che si tratti di rinomate destinazioni gay, sia che intendano organizzare viaggi di gruppo verso Paesi non altrettanto tolleranti, e quindi necessitino di un supporto organizzativo e culturale forte. Altrettanto importante per noi è offrire ai clienti una selezione di strutture alberghiere garantite», ci spiega Alberto Correra, consulente
ciente una dichiarata disponibilità ad accogliere tutti, il turista GLBT richiede una nuova disponibilità all accoglienza, uscendo dai soliti cliché», si legge sul sito. «La non discriminazione, la piena accoglienza, la disponibilità a fornire informazioni sulle proposte gay del territorio, la professionalità e formazione in tal senso del personale, dovrebbero essere competenze acquisite che però non possiamo assolutamente dare per scontato. Queste sono le principali caratteristiche per le quali una struttura si caratterizza come gay friendly. Strutture che acquistano sicuramente un maggior valore se inserite in un territorio dove le proposte per il turista GLBT sono molteplici, dal punto di vista culturale e di divertimento». Il questionario attraverso il quale può essere richiesto l inseri- Gli hotel devono offrire non solo accoglienza e tolleranza, ma anche una preparazione specifica per rispondere alle richieste del turista gay. Credits Svizzera Turismo commerciale e marketing di Out Travel Group, uno dei principali tour operator italiani per viaggi GLBT. «Così, gli hotel o i B&B gay o gay friendly che proponiamo devono offrire non solo l ovvia e doverosa accoglienza e tolleranza estesa a tutti, ma soprattutto una preparazione specifica per rispondere alle richieste del turista gay. Un elemento di preferenza è dato dal fatto che il proprietario o il manager sia gay e possa dunque garantire una conoscenza importante del mondo omosessuale e dell offerta relativa della destinazione». Non esistono ancora certificazioni o standard riconosciuti per l accoglienza ai turisti omosessuali, ma il progetto Toscana gay friendly ha definito chiaramente i criteri con i quali introdurre nel proprio circuito le strutture più adeguate. «Non è suffimento tra le strutture gay friendly della regione Toscana pone domande in merito: alle motivazioni per cui l attività potrebbe essere appetibile per un pubblico gay; all impegno per l assoluta parità di trattamento e accoglienza riservata ai turisti omosessuali; alla formazione culturale specifica del personale; alle policy di non discriminazione per orientamento sessuale o identità di genere; alla disponibilità di informazioni e materiale informativo sull offerta turistica friendly della zona; all interesse ad elaborare proposte turistico-commerciali specificamente dirette al mondo GLBT. La sfida di domani? Un albergo tutto gaio a Roma oavenezia Fatte salve le esperienze virtuose di alcune regioni (la Toscana, l Emilia Romagna, l Umbria e la Puglia) ancora molto si può fare per valorizzare l offerta turistica dedicata al mondo gay. In particolar modo nel nostro Paese non si è ancora raccolta l occasione, o la sfida culturale se vogliamo, di orientare il proprio business in maniera esclusiva in direzione del turismo GLBT. «Mentre all estero, da Berlino, a Barcellona, a Buenos Aires, ci sono grandi hotel di alta categoria destinati espressamente ai turisti gay (come quelli della catena Axel Hotels), in Italia questa offerta ancora manca», continua Alberto Correra. «La più interessante occasione di business? Senza dubbio sarebbe rilevare un grande albergo nel centro di Roma o di Venezia e trasformarlo in un albergo gay. Farebbe soldi a palate». 11-12 2011 www.mastermeeting.it 143