INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ
|
|
- Berta Ventura
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT
2 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione commerciale di un impresa è il risultato della preferenza espressa dai clienti in relazione ad una pluralità di offerte disponibili sul mercato. Il cliente esprime la preferenza selezionando l offerta che meglio identifica il sistema di valori che viene considerato equo, ovvero che realizza il giusto equilibrio tra lo sforzo sostenuto (il prezzo) e la soddisfazione del bisogno (il livello di qualità). A determinare la preferenza del cliente non è mai una sola dimensione. Il cliente non sceglie unicamente in ragione del minor prezzo disponibile a prescindere dal livello di qualità della soluzione offerta. Così come non formula la sua decisione d acquisto in corrispondenza della migliore qualità disponibile senza curarsi del prezzo pagato. Adottare una politica commerciale vincente significa porre sul mercato un offerta che risulti sempre la migliore rispetto alle offerte concorrenti in ragione dei valori che il cliente considera fondamentali nel processo di acquisto. Le osservazioni fatte su una moltitudine di aziende operanti in mercati liberi, in grado quindi di lasciare alle leggi della domanda e dell offerta il compito di assegnare la leadership al migliore operatore, dimostrano che solo le imprese che si presentano al mercato in modo sistematico con il rapporto Qualità / Prezzo migliore sono in grado di incrementare con continuità la quota di mercato senza dover ricorrere a inutili quanto dannose guerre di prezzo. Le aziende che offrono il miglior valore ai clienti incrementano le quote di mercato nel medio periodo Incrementano Le aziende che offrono il miglior valore ai clienti incrementano le quote di mercato nel medio periodo Fonte: Banche dati PIMS Variazione annua della quota di mercato % Perdono Inferiore Uguale Migliore Preferenza relativa dei clienti L adozione di un processo di Customer Value Management è una modalità evoluta finalizzata alla conquista della leadership del proprio mercato attraverso la revisione del proprio sistema d offerta. L obiettivo del processo consiste proprio nella comprensione del sistema di valori che guidano il cliente, o insieme di clienti (segmenti di mercato), nella formulazione della loro preferenza negli acquisti, e nell individuare i fattori della qualità e del prezzo su cui intervenire per attribuire all offerta dell azienda una posizione di preferenza relativa rispetto ai concorrenti. 1
3 Le aziende che soddisfano meglio i bisogni dei loro clienti sono quelle che hanno le migliori prestazioni Le aziende che soddisfano meglio i bisogni dei loro clienti sono quelle che hanno le migliori prestazioni 40 ROI 30 (%) (%) F 10 o 23 Preferenza relativa dei clienti n te: Banche dati PIMS La validità dell approccio di Customer Value Management è dimostrato, inoltre, dalle evidenze che mostrano la correlazione tra la preferenza relativa dei clienti e la redditività delle imprese. Poter conquistare quote di mercato, senza ricorrere unicamente alla leva del prezzo, consente di mantenere adeguati livelli di redditività. Ma anche in mercati particolarmente difficili, dove le preferenze dei clienti sono espresse in modo prevalente dal prezzo, è possibile praticare politiche di difesa della redditività individuando i fattori di qualità che presentano un basso valore percepito dal cliente e che, quindi, costituiscono inutili costi non adeguatamente remunerati nelle scelte d acquisto del mercato. 2. [ LA TECNICA ] COME MISURARE IL VALORE PERCEPITO DAI CLIENTI? Per passare da un approccio teorico al tema del valore per i clienti ad un applicazione pratica, è necessario identificare una tecnica. La tecnica prescelta si deve basare sui seguenti elementi fondamentali: I. la comparazione del valore percepito dai clienti della nostra offerta con quella dei concorrenti. Infatti, non è importante dare un elevato livello di soddisfazione al cliente per essere leader. E fondamentale dare un livello di soddisfazione superiore rispetto a quello offerto dai concorrenti e, quindi, dobbiamo porci nella prospettiva competitiva. II. il valore percepito dai clienti è la risultante del rapporto tra il prezzo dell offerta e la corrispondente qualità e, pertanto, è necessario rilevarli entrambi sul medesimo sistema di valori. Non sarebbe, infatti, corretto 2
4 III. porre sul medesimo sistema di valutazione due offerte alternative, ognuna con differenti livelli di qualità senza considerare adeguatamente il rispettivo prezzo. Alto Comportamento d acquisto: rapporto Qualità/Prezzo con il medesimo valore La mappa del valore permette di valutare il Prezzo B A posizionamento competitivo della nostra offerta sul mercato Basso Bassa Qualità percepita relativa Alta La tecnica di Customer Value Management proposta consente di contemplare in un unico sistema di valori i principi fondamentali sopra citati. L immagine descrive la mappa del valore generata dalla misurazione delle due dimensioni essenziali di due offerte alternative A e B: il livello di qualità percepita relativa delle offerte e il corrispondente livello di prezzo. Il valore percepito dal cliente è rappresentato dalla distanza ortogonale della posizione di ciascuna offerta e la retta inclinata che attraversa il piano. La retta rappresenta tutte le possibili combinazioni di Prezzo e Qualità che il cliente considera eque rispetto al suo criterio di selezione, ovvero rispetto al corretto rapporto costo / beneficio. Secondo la tecnica proposta, quindi, ogni offerta che si posizionasse sulla retta sarebbe in grado di fornire al cliente il medesimo Valore Percepito e quindi la scelta tra tali offerte risulterebbe indifferente. Osservando l esempio proposto nell immagine, definiremo l offerta A quella in grado di creare valore per i clienti in quanto si posiziona nella parte destra della mappa. La posizione dell offerta A è, infatti, in grado di assicurare un livello di prezzo inferiore a quanto considerato equo da parte del cliente per un corrispondente livello di qualità offerta. Viceversa, l offerta B assume la posizione di distruzione di valore per i clienti, proponendo un livello di prezzo considerato troppo alto per il livello di qualità offerto. Questa tecnica presenta il vantaggio di fornire una visione d insieme del sistema competitivo in cui operano imprese concorrenti e di determinare, attraverso un processo di misurazione, il grado di leadership sostenibile dalle singole offerte. Come modificare il sistema d offerta per conquistare la leadership di mercato? Applicando la tecnica di Customer Value Management si perviene ad un sistema di valori che esprime la misura che il cliente fornisce delle differenti 3
5 offerte disponibili sul mercato. Tale valutazione viene espressa in termini assoluti, assegnando dei voti ai singoli attributi di qualità e di prezzo, ed in termini relativi, fornendo delle indicazioni precise dei confronti tra le offerte esaminate. Costi non necessari (qualità sprecata) Importante vantaggio competitivo +5 La mappa dei differenziali competitivi permette di identificare punti di forza e aree di miglioramento della nostra offerta Differenziale Competitivo 0-5 x y z Bassa Media Alta Grave svantaggio competitivo Importanza nella scelta d acquisto La mappa dei differenziali competitivi sopra riportata illustra la scomposizione delle differenze tra l offerta della nostra impresa e l offerta migliore sul mercato per Qualità Percepita dai clienti. I punti (x,y,z) rappresentati sulla mappa sono associati a specifici attributi di qualità elementi del prodotto, del servizio e dell immagine - che il cliente ritiene alla base della scelta d acquisto. L approccio di Customer Value Management consente di posizionare ciascuno di questi attributi dell offerta della nostra impresa su un asse orizzontale che esprime l importanza relativa dei singoli attributi nella formulazione della scelta. Sull asse verticale i fattori vengono, invece, posizionati secondo la valutazione che il cliente fornisce della prestazione dell offerta della nostra impresa rispetto alla migliore prestazione disponibile sul mercato. Qualora l attributo di qualità si posizionasse sul valore 0, significherebbe che l offerta è ritenuta in linea con le migliori. Se si posizionasse sotto lo zero, significherebbe che la prestazione è giudicata inferiore alla migliore del mercato. Viceversa se si posizionasse sopra lo zero, l offerta sarebbe giudicata la migliore del mercato. La scomposizione della differenza di qualità percepita tra la nostra offerta e quella dei concorrenti è fondamentale per comprendere la natura dei differenziali competitivi e per intraprendere azioni correttive e recuperare competitività. La presenza, infatti, di elementi della nostra offerta posizionati in alto a sinistra (fattore x) significherebbe che la nostra impresa sostiene costi importanti per avere il primato in un attributo di qualità che il cliente non ritiene fondamentale nella scelta del fornitore. Viceversa se un attributo si posizionasse in basso a destra (fattore z) significherebbe che la nostra impresa ha una prestazione inferiore al miglior concorrente proprio su un elemento di qualità che è ritenuto importante da parte dei clienti. 4
6 La presenza di fattori d offerta posizionati in alto a destra (fattore y) costituisce invece un vantaggio competitivo che l impresa dovrà difendere e mantenere distanziato dalle offerte dei concorrenti. Alla luce di questa analisi razionale e sistematica, l impresa potrà intraprendere delle iniziative mirate, finalizzate al miglioramento della qualità offerta sia in termini di incremento delle prestazioni importanti per il cliente, sia in termini di riduzione dei costi non necessari che il mercato non apprezza a sufficienza, recuperando competitività di prezzo. Si possono così individuare gli interventi necessari per migliorare: I. l offerta al mercato in termini di prodotto, servizio e immagine; II. la politica di prezzo; III. il processo d innovazione; IV. i processi aziendali responsabili della qualità percepita. 3. [ IL SERVIZIO ED I RISULTATI ] COME INTRODURRE UN SISTEMA DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT NELLA VOSTRA AZIENDA? L adozione della tecnica proposta di Customer Value Management è un processo articolato in tre fasi: a. La fase di progettazione Questa fase consiste nella ricerca di differenti tipologie di clienti all interno del mercato servito della nostra impresa. La differenziazione dei clienti viene ricercata in funzione dei differenti attributi di qualità e della differente importanza ad essi attribuiti nelle decisioni di acquisto. Dopo aver determinato la segmentazione del mercato, la direzione aziendale dovrà identificare un numero di clienti per ciascun segmento rilevante ai fini dell analisi, che costituisca un campione rappresentativo del segmento stesso. Questa fase comporta alcune riunioni con le risorse commerciali (Key Account Manager, Capi Area, Agenti, ecc.) e si conclude con la definizione della segmentazione del mercato che è rappresentativa dei differenti modelli d acquisto applicati dai clienti. b. La fase di rilevamento dei dati Durante questa fase verranno condotte delle interviste ai clienti che sono stati identificati come campioni rappresentativi dei singoli segmenti. Le modalità di erogazione delle interviste variano al variare della numerosità, del grado di complessità dell intervista e del tipo di business in cui opera l impresa. Tendenzialmente le interviste meno complesse ma più numerose sono quelle che riguardano i clienti consumatori. Viceversa un minor numero di interviste ma più articolate interesserà gli intermediari della distribuzione ed i clienti professionali. La fase di rilevamento ha una 5
7 durata proporzionale al numero delle interviste e alla facilità con la quale si riescono ad effettuare. c. La fase di elaborazione ed analisi dei dati Al termine della fase di rilevamento dei dati verrà costruito un database contenente tutte le informazioni raccolte durante le interviste. Il modello di Customer Value Management conterrà gli algoritmi necessari per effettuare le analisi quantitative e per redigere tutte le mappe dettagliate, dal singolo cliente alle sintesi per ogni segmento analizzato. Alla fine di questa fase, della durata di circa una settimana, verranno rilasciate le mappe del valore e le mappe dei differenziali competitivi e verrà condotto un workshop con la direzione aziendale al fine di analizzare i risultati e identificare le linee guida di intervento per avviare un percorso di rafforzamento della posizione sul mercato nei differenti segmenti oggetto di valutazione. PER INFORMAZIONI Ceccarelli S.p.A. via Cerva 1, Milano Tel Fax cpa@ceccarelli.it 6
Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliLESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE
LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliSegmentazione del mercato e scelta del target
Segmentazione del mercato e scelta del target 1 DEFINIZIONE DEL MERCATO: PROCESSO A PIU STADI LIVELLI DI SEGMENTAZIONE (Lambin): 1. Segmentazione strategica: identifica grandi settori di attività CORPORATE
DettagliI PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino
2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliLE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG
LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DI MTKG È LA SEQUENZA LOGICA DI ATTIVITÀ CHE CONSENTE DI: Stabilire gli obiettivi di mtkg, Formulare
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliMilano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP
Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2
DettagliPROGETTO D IMPRESA. Guida alla Compilazione del Business Plan 1
PROGETTO D IMPRESA Guida alla Compilazione del Business Plan 1 1 Il seguente format si ispira al modello di Business Plan proposto dal progetto Mambo del Comune di Bologna. INDICE DEL BUSINESS PLAN 1.
DettagliOLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE
OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE Fermo, 31 Gennaio 2015 CHE COS E IL MARKETING? Il marketing può intendersi come il complesso di attività che un azienda
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliIl Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit
Performance Management Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit Da 16 sistemi diversi (in sedici paesi) ad un approccio globale Executive Development and Compensation Milano, 12 Novembre 2010 cfr
DettagliLTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e
LTA STARTS YOU UP! FATTIBILITA DI BUSINESS E RICERCA PARTNER FINANZIARI E INDUSTRIALI In un momento in cui entrare nel mondo imprenditoriale con idee nuove e accattivanti diventa sempre più difficile e
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliLa valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliIndagine 2011 Customer Satisfaction. Marzo 2011
Indagine 2011 Customer Satisfaction Marzo 2011 Obiettivi Per il terzo anno consecutivo, l UFFICIO MARKETING DI FIRE ha SVOLTO un indagine sul grado di soddisfazione dei propri CLIENTI, in base a un sistema
DettagliPRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliCriteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma
Criteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma Aprile 2005 Definire un nuovo prodotto: Metterne a fuoco il concept, ovvero
DettagliLezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri
Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Valutazione degli investimenti in azioni Intuitivamente si crea valore quando un azienda
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
DettagliEvidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.
5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica
DettagliTITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU
TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione
DettagliBureau Veritas. 23 gennaio 2003. Maurizio Giangreco (Team Leader Qualità) For the benefit of business and people
For the benefit of business and people Bureau Veritas 23 gennaio 2003 Maurizio Giangreco (Team Leader Qualità) SOMMARIO La valutazione della soddisfazione dei clienti nelle amministrazioni comunali attraverso
DettagliDISPORRE DEL CAPITALE UMANO ADEGUATO PER COGLIERE GLI OBIETTIVI DELL AZIENDA
DISPORRE DEL CAPITALE UMANO ADEGUATO PER COGLIERE GLI OBIETTIVI DELL AZIENDA LA FORMAZIONE MANAGERIALE 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ PROGETTARE E REALIZZARE PERCORSI DI CRESCITA MANAGERIALE E PROFESSIONALE?
DettagliFondamenti di strategia competitiva ed analisi dei settori industriali
Fondamenti di strategia competitiva ed analisi dei settori industriali 1) Illustrare le variabili che descrivono i caratteri dell ambiente in cui operano le imprese industriali 2) Con riferimento alla
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliCapitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1
Capitolo 7 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Capitolo 7- slide 1 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Obiettivi
DettagliRidurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati.
Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati. Servizi di approvvigionamento professionale. Essere più informati, fare scelte migliori. Supplier Management System delle Communities (CSMS) Prequalifiche
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO
INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliLezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta
DettagliObiettivi generali del revisore
Obiettivi generali del revisore Acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, che
DettagliAssessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica
Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica ALLEGATO D.1 BANDO PUBBLICO APERTO RIVOLTO AD IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DELLE TECNOLOGIE
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto
DettagliSTRATEGIA COMPETITIVA. Gestione strategica ed operativa. Obiettivi strategici
STRATEGIA COMPETITIVA Nei confronti dell evoluzione dell ambiente esterno, l imprenditore può adottare differenti atteggiamenti: atteggiamento di attesa: risposta al verificarsi di cambiamenti ambientali;
DettagliLe strategie di marketing
Stampa Le strategie di marketing admin in Professione Consulente Con l analisi di mercato è possibile mettere a punto i prodotti o servizi corrispondenti alle esigenze di ogni segmento di mercato. Essa
DettagliAppendice 2 Piano di business preliminare
Appendice 2 Piano di business preliminare Sistema di valutazione di business idea e/o start-up innovative Piano di business preliminare DOCUMENTO DA RIEMPIRE A CURA DEL PROPONENTE Indice 1 Analisi tecnica
DettagliIndice di un Business Plan (2)
Il Piano di Marketing www.docenti.unina unina.it/mario.raffa Corso di Gestione dello Sviluppo Imprenditoriale Prof. Mario Raffa raffa@unina.it it Indice di un Business Plan (2)! 3. Il piano di marketing
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliLe Scelte Finanziarie. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08
Le Scelte Finanziarie 1 Tasso Interno di Rendimento Consideriamo un operazione finanziaria (t 0 =0): 0 x 0 t 1 t 2 t m...... x 1 x 2 x m Posto: x = x0, x1,, xm { } si definisce tasso interno di rendimento
DettagliPerfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI
Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale
DettagliTorreBar S.p.A. Svolgimento
TorreBar S.p.A. Svolgimento 2. Partendo dalle informazioni sopra esposte, si costruisca la mappa strategica specificando le relazioni di causa effetto tra le diverse prospettive della BSC. Azioni Crescita
DettagliUNI ISO 21500 Guida alla gestione dei progetti (project management)
UNI ISO 21500 Guida alla gestione dei progetti (project management) adozione nazionale in lingua italiana della norma internazionale ISO 21500 A cura di Relatore: Eugenio Rambaldi Presidente Assirep presidente@assirep.it
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
Dettagli25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Tecnologie dell informazione e controllo 2 Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale IT e coordinamento esterno IT e
DettagliComprendere le aspettative e le percezioni del cliente con le ricerche di marketing
Corso di Marketing Strategico Comprendere le aspettative e le percezioni del cliente con le ricerche di marketing Angelo Riviezzo angelo.riviezzo@unisannio.it Gap del fornitore n.1 CLIENTE Servizio atteso
DettagliIL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004
Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliPIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti
PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti Dott.ssa Patrizia Castelli Premessa: Il processo di pianificazione della formazione nasce dall esigenza di sviluppare le competenze e le conoscenze
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliAssociazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane
Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment
DettagliTECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E
DettagliValutazione degli investimenti aziendali
Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Valutazione degli investimenti aziendali Capitolo 18 Indice degli argomenti 1. Definizione e classificazione degli investimenti 2. I profili
DettagliEsistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono
REPORTING INTERNO: PREMESSE Esistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono REPORT ISTITUZIONALI REPORT OPERATIVI REPORT
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY
ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere
DettagliLe competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William
DettagliDistinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate
Linee guida per la costruzione di test per la valutazione degli esiti dei percorsi di apprendimento per Coordinatori all interno delle strutture residenziali per anziani Queste linee guida sono rivolte
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliValore economico per il cliente e determinazione del prezzo di vendita
Valore economico per il cliente e determinazione del prezzo di vendita G. TOSCANO e A. VINCI Corso: Pricing & Costing LIUC Università di Castellanza Novembre 2010 Anno accademico 2010/11 Lucidi di Giuseppe
DettagliCARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI
CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI La fiducia dei Risparmiatori in un mercato amico dei loro diritti è il primo e fondamentale requisito su cui i Promotori finanziari basano le prospettive di sviluppo
DettagliIL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna
IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo
DettagliCOMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso
COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso SISTEMA DI VALUTAZIONE PERMANENTE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE E DELLE PERFORMANCE ORGANIZZATIVE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI G.C. N. 15 DEL 9.2.2012 E MODIFICATO
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliCAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo
CAPITOLO 8 Tecnologie dell informazione e controllo Agenda Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale Sistemi di controllo a feedback IT e coordinamento
DettagliCosti unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180
SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliCOMUNIC@CTION INVIO SMS
S I G e s t S.r.l S e d e l e g a l e : V i a d e l F o r n o 3 19125 L a S p e z i a T e l e f o n o 0187/284510/15 - F a x 0187/525519 P a r t i t a I V A 01223450113 COMUNIC@CTION INVIO SMS GUIDA ALL
DettagliUNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo
Questa parte del rapporto del Nucleo di valutazione analizza alcuni indicatori bibliometrici calcolati a partire dai dati contenuti nel database Scopus (interrogato nel periodo ottobre-dicembre 2009).
DettagliFinanziare il Fotovoltaico. Analisi economica, finanziaria, fiscale e patrimoniale tra diverse forme tecniche di finanziamento
Finanziare il Fotovoltaico Analisi economica, finanziaria, fiscale e patrimoniale tra diverse forme tecniche di finanziamento Novembre 2009 Indice 1. Finanziare il fotovoltaico: il caso della XYZ Srl 2.
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliIstituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliEFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE
LEZIONE DEL 3 GIUGNO 2004 L articolo 15 comma 2 della direttiva IPPC prevede l obbligo di identificare quelle che siano le B.A.T ovvero le migliori tecniche disponibili in campo ambientale relative ad
DettagliDEFINIZIONE DEL PRODOTTO O SERVIZIO. a cura di Annamaria Annicchiarico
DEFINIZIONE DEL PRODOTTO O SERVIZIO a cura di Annamaria Annicchiarico Settembre 2005 Indice dei contenuti Definizioni utili Il prodotto/servizio Il rapporto col mercato Valutare le idee Il piano d azione
DettagliIl Business Process Management nella PA: migliorare la relazione con i cittadini ed ottimizzare i processi interni. A cura di Bernardo Puccetti
Il Business Process Management nella PA: migliorare la relazione con i cittadini ed ottimizzare i processi interni A cura di Bernardo Puccetti Il Business Process Management nella PA Presentazione SOFTLAB
DettagliNOVACONSULT. LA FORMAZIONE secondo il D.Lgs. n 81/08 NUOVI ACCORDI STATO-REGIONE
NOVACONSULT LA FORMAZIONE secondo il D.Lgs. n 81/08 NUOVI ACCORDI STATO-REGIONE Novaconsult Via Gaggia n 1/a - 20139 MILANO Tel. +39 02.57408940 - Fax +39 02.57407100 e-mail: info@novaconsult.it www.novaconsult.it
DettagliI SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI
I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI DINO BOGAZZI Direttore Qualità e Organizzazione Consorzio Cooperative Costruzioni e Vicepresidente Settore Costruzioni AICQ 1. Premessa Il
DettagliPolitica di Acquisto di FASTWEB
Politica di Acquisto di FASTWEB Edizione Settembre 2012 Editoriale Innovare per crescere ed essere sempre i primi, anche nell eccellenza con cui serviamo i nostri Clienti. Questo il principio ispiratore
DettagliPRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE
PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE LINEE GUIDA PER UNA EFFICACE PRESENTAZIONE DI UN BUSINESS PLAN INTRODUZIONE ALLA GUIDA Questa breve guida vuole indicare in maniera chiara ed efficiente gli elementi salienti
DettagliCodice di Condotta relativo alla fornitura di servizi di messaggistica aziendale contenenti codici alfanumerici (Alias) come mittenti ( Codice )
Codice di Condotta relativo alla fornitura di servizi di messaggistica aziendale contenenti codici alfanumerici (Alias) come mittenti ( Codice ) Premessa Il presente Codice di Condotta è redatto ai sensi
DettagliLEAD GENERATION PROGRAM
LEAD GENERATION PROGRAM New Business Media al servizio delle imprese con una soluzione di comunicazione totalmente orientata alla generazione di contatti L importanza della lead generation La Lead Generation
DettagliALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT
ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT Premessa L analisi del sistema di controllo interno del sistema di IT può in alcuni casi assumere un livello di
Dettagli