Indice. Introduzione Tavola 3 Composizione del Patrimonio di Vigilanza Tavola 4 Adeguatezza Patrimoniale... 10

Documenti analoghi
Terzo Pilastro di Basilea 2 Informativa al pubblico Aggiornamento al 30 settembre 2009

Terzo Pilastro di Basilea 2. Informativa al pubblico al 30 settembre 2009

Informativa al pubblico in materia di composizione del patrimonio di vigilanza e di adeguatezza patrimoniale. Aggiornamento al 31 marzo 2012 * * *

Informativa al pubblico. Terzo pilastro di Basilea 2 al 31 dicembre 2011

Informativa al pubblico in materia di composizione del patrimonio di vigilanza e di adeguatezza patrimoniale. Aggiornamento al 30 giugno 2012 * * *

Informativa al pubblico in materia di composizione del patrimonio di vigilanza e di adeguatezza patrimoniale. Aggiornamento al 30 giugno 2013 * * *

Informativa al pubblico. Terzo pilastro di Basilea 2 al 31 dicembre 2012

INFORMATIVA AL PUBBLICO

Informativa al pubblico in materia di composizione del patrimonio di vigilanza e adeguatezza patrimoniale. Aggiornamento al 30 settembre 2011 * * *

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia

INFORMATIVA AL PUBBLICO AI SENSI DELLE NUOVE DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PRUDENZIALE PER LE BANCHE (Circ. n. 263 del 27 dicembre 2006)

Informativa al Pubblico

FIDITALIA S.p.A. III PILASTRO DI BASILEA 2. Informativa al pubblico sui requisiti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2012

*** Terzo pilastro dell accordo di Basilea II / Basilea III

FINDOMESTIC GRUPPO TERZO PILASTRO BASILEA 2

COMUNICATO STAMPA. UTILE NETTO STABILE (+0,8% su base annua, nonostante il minor apporto dell utile della gestione non ricorrente)

Informativa al Pubblico

INFORMATIVA AL PUBBLICO AI SENSI DELLE NUOVE DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PRUDENZIALE PER LE BANCHE (Circ. n. 263 del 27 dicembre 2006)

TITOLO II - Capitolo 6 DETERMINAZIONE DEL REQUISITO PATRIMONIALE COMPLESSIVO DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE

Informativa al Pubblico

Rischio di mercato Quantitativa No. Rischio di cambio Quantitativa No. Rischio di concentrazione Qualitativa Sì

Terzo Pilastro di Basilea 2. Informativa al pubblico al 30 giugno 2009

Bilancio delle banche

La struttura del patrimonio di vigilanza. a cura di: Giuseppe Squeo

Provvedimento del 25 febbraio 1997 IL GOVERNATORE DELLA BANCA D ITALIA

1 Direzione Contabile Amministrativa

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (in milioni di euro)

Comunicazione del 23 giugno Chiarimenti sulle disposizioni di vigilanza in materia di patrimonio di vigilanza filtri prudenziali

Fondi propri regolamentari computabili - Trasferimento valori di bilancio

Reporting e controllo degli intermediari finanziari (9 C.F.U.) La struttura della Circolare B.I. 262/2005 (2 ristampa 2014)

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA BANCA POPOLARE DI SPOLETO S.P.A. HA APPROVATO IL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO

Terzo Pilastro di Basilea 2. Informativa al pubblico al 30 settembre 2011

Terzo Pilastro di Basilea 3 Informativa al pubblico al 31 dicembre 2016

CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.p.A.

I rischi di credito e operativo

PRIMO SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE

FORTINVESTIMENTI SIM S.P.A. In ottemperanza al Regolamento Banca d Italia del 24 ottobre 2007

CONAFI PRESTITO S.p.A. Basilea 2 Terzo Pilastro Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2014

GRUPPO BANCARIO MEDIOLANUM

CONAFI PRESTITO S.p.A. Basilea 2 Terzo Pilastro Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2012

BASILEA Le novità regolamentari, i passi chiave di oggi, gli scenari di domani. Le novità sull informativa al pubblico (Pillar 3)

Fondo Risultato netto del periodo Valore unitario della quota 1.792, ,017

Banca Popolare di Cividale Risultati consolidati al 31 dicembre 2013

Fondi propri regolamentari computabili - Trasferimento valori di bilancio

GRUPPO ZIGNAGO VETRO:

Il patrimonio netto contabile e il patrimonio di vigilanza

NOTA ESPLICATIVA DEL 58 AGGIORNAMENTO DELLA CIRCOLARE N. 154

Informativa al Pubblico

CASSA DI RISPARMIO DI CESENA SPA

Si precisa infine che non sono state previste modificazioni ai contratti vigenti. La Direzione

COMUNICATO STAMPA BANCA POPOLARE DI MANTOVA SPA IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2015

Informativa al pubblico

Le informazioni sul fair value degli strumenti finanziari e sulla gestione dei rischi finanziari (artt bis e 2428 cod. Civ.)

CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE - BANCA CR FIRENZE -

GRUPPO ZIGNAGO VETRO:

Paragrafo 7 Rischio di controparte

Azimut Holding: Risultati del primo trimestre 2009

Il patrimonio netto contabile e il patrimonio di vigilanza

BANCA D ITALIA. Istruzioni di Vigilanza per le banche

Il nuovo modo di fare Impresa e Banca

Comunicato stampa FIDEURAM INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2017

AGOS DUCATO S.p.A. III PILASTRO DI BASILEA 2. Informativa al pubblico sui requisiti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2013

Comunicato stampa FIDEURAM INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2017

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA CAPOGRUPPO BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A

Zignago Vetro S.p.A. COMUNICATO STAMPA

Gruppo Banco Desio Informativa al pubblico Basilea 2 3 Pilastro (Aggiornamento al )

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA CAPOGRUPPO BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A

GRUPPO MEDIOLANUM Risultati 2014

Banca Generali approva i risultati dei primi 9 mesi 2007

Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale: il Consiglio di Amministrazione approva il progetto di bilancio 2015

Informativa al Pubblico Ai sensi delle disposizioni di vigilanza prudenziale sulle Banche

Informativa al pubblico

Tavola 1 Requisito informativo generale

Basilea 2 Terzo Pilastro Informativa al Pubblico anno 2008

COMUNICATO STAMPA IL CDA DI BANCA FINNAT APPROVA LA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL

Allegati del bilancio consolidato

COMUNICATO STAMPA. Il Consiglio di Amministrazione di Alerion approva il resoconto intermedio sulla gestione del Gruppo al 31 marzo 2008

Comunicato stampa FIDEURAM INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2017

Fondi propri regolamentari computabili - Trasferimento valori di bilancio

Risultati preliminari dell esercizio 2016

Ricavi in crescita del 4,7% nel Q a 390,1m. EBITDA prima degli oneri non ricorrenti in rialzo del 9% a 38,5m

COMUNICATO STAMPA BANCA POPOLARE DI MANTOVA SPA: IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2013

Banca Generali approva i risultati del primo semestre 2007

COMUNICATO STAMPA BANCA POPOLARE DI MANTOVA SPA: IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2016

ALLEGATO D RENDICONTO DEL PATRIMONIO DESTINATO DEGLI IMEL E DEGLI ISTITUTI DI PAGAMENTO IBRIDI

COMUNICATO STAMPA. INCREMENTO DEL RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA a Euro 76,7 milioni (+20,5%)

BANCA SISTEMA: APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2016

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELL ALTO RENO SOCIETA COOPERATIVA. Prospetti contabili predisposti per la determinazione del risultato semestrale

Agenda dell intervento

INFORMATIVA AL PUBBLICO. al 31 dicembre 2014

LE REGOLE DI BASILEA 2 SUL RISCHIO DI CREDITO

Comunicato stampa IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCA FIDEURAM HA APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO DELL ESERCIZIO 2010

Centrale del Latte di Torino & C. S.p.A. Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014

BANCA CARIM CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.P.A.

Informativa al pubblico

COMUNICATO STAMPA IL CDA DI CAMFIN SPA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2012 PRIMO TRIMESTRE IN DECISO MIGLIORAMENTO

Gruppo Banca Sella, positivo il bilancio 2016: cresce l utile netto, migliora la qualità del credito, sale la solidità patrimoniale

COMUNICATO STAMPA IL CDA DI CAMFIN SPA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2010 PRIMO TRIMESTRE IN NETTO MIGLIORAMENTO

BNP PARIBAS REIM SGR APPROVA LA RELAZIONE DI GESTIONE 2016 DEL FONDO IMMOBILIARE DINAMICO

COMUNICATO STAMPA INTESA SANPAOLO VITA APPROVATI I RISULTATI AL 31 MARZO 2016:

Transcript:

Indice Introduzione................................................. 3 Tavola 3 Composizione del Patrimonio di Vigilanza....................... 6 Tavola 4 Adeguatezza Patrimoniale................................ 10 Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 14 2

Introduzione Note esplicative sull informativa al pubblico Terzo Pilastro di Basilea 2 La normativa di vigilanza prudenziale (circolare Banca d Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti - Titolo IV - Informativa al pubblico) prevede a carico delle banche specifici obblighi circa la pubblicazione di informazioni riguardanti la propria adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all identificazione, alla misurazione, al controllo e alla gestione di tali rischi, nonché la fornitura di elementi informativi sulle prassi e politiche di remunerazione, al fine di rafforzare il ruolo di disciplina assicurato dal mercato. Il presente documento, denominato Informativa al pubblico, che costituisce adempimento agli obblighi normativi sopra richiamati, è redatto su base consolidata ed è oggetto di pubblicazione con la cadenza di seguito riportata: dati al 31 dicembre (disclosure annuale): aggiornamento di tutte le informazioni di carattere qualitativo e quantitativo; dati al 30 giugno (disclosure semestrale): pubblicazione delle informazioni di carattere quantitativo per le banche autorizzate all utilizzo dei sistemi interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di credito od operativi; dati al 31 marzo e al 30 settembre (disclosure trimestrale): pubblicazione delle informazioni di carattere quantitativo contenute nella tavola 3 (patrimonio di vigilanza) e nella tavola 4 (adeguatezza patrimoniale), per le banche autorizzate all utilizzo dei sistemi interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di credito od operativi. È prevista inoltre la possibilità di pubblicare l Informativa al pubblico con maggior frequenza, in relazione alla rilevanza delle attività svolte dalla banca, alla presenza in diversi Paesi e settori finanziari, alla partecipazione a mercati finanziari e a sistemi internazionali di pagamento, regolamento e compensazione, alla volatilità del valore delle esposizioni. Pertanto, in relazione all ottenimento dell autorizzazione da parte dell Autorità di Vigilanza (comunicazione del 18 maggio 2012) all utilizzo dei modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito e dei rischi di mercato, il Gruppo Banco Popolare si è attivato per la produzione dell informativa con le cadenze infrannuali sopra richiamate. Nel seguito troveranno rappresentazione tutte le informazioni di carattere quantitativo relativamente alla Tavola 3 (Patrimonio di Vigilanza) e alla Tavola 4 (Adeguatezza Patrimoniale) con data di riferimento 30 settembre 2012. Per le informazioni di carattere quantitativo delle altre tavole si rimanda al documento semestrale (30 giugno 3

2012) pubblicato lo scorso agosto. Per le descrizioni riguardanti gli obiettivi e le politiche di gestione del rischio (tavola 1) e tutte le informazioni qualitative delle altre tavole, si rimanda al documento annuale (31 dicembre 2011) pubblicato lo scorso aprile in quanto non richieste dalla normativa di riferimento. Le informazioni di natura quantitativa del presente documento non vengono poste a confronto con le corrispondenti evidenze alla data del 30 settembre 2011, in quanto, avendo ottenuto la validazione a partire dal 30 giugno 2012, tale raffronto in molti casi non sarebbe stato significativo. Il confronto verrà fornito a partire dalla prossima rilevazione annuale. Il Gruppo Banco Popolare, nel rispetto degli obblighi informativi e di frequenza sopra richiamati, pubblica il presente documento sul proprio sito internet www.bancopopolare.it nella sezione investor relations. Esso è disponibile in lingua italiana e in lingua inglese. Tutti gli importi riportati nelle tabelle a seguire sono espressi in migliaia di Euro, salvo differenti indicazioni. 4

I coefficienti di solvibilità al 30 settembre 2012 Patrimonio di Vigilanza e coefficienti di solvibilità 30/09/2012 A. Requisiti Patrimoniali di Vigilanza Patrimonio di vigilanza Patrimonio di base netto (Tier 1) 6.638.059 Patrimonio supplementare netto (Tier 2) 1.639.806 (-) altri elementi da dedurre 39.900 Prestiti subordinati di terzo livello (Tier 3) 0 PATRIMONIO DI VIGILANZA 8.237.965 Attività di rischio ponderate Rischi di credito e controparte 50.161.130 Rischi di mercato 1.477.250 Rischi operativi 6.245.250 ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE 57.883.630 B. Coefficienti di Solvibilità (%) B.1 Core Tier 1 Ratio 10,41% B.2 Tier 1 Ratio 11,47% B.3 Total Capital Ratio 14,23% Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti al 30 settembre 2012 sono stati determinati con l applicazione delle disposizioni di Banca d Italia secondo la normativa Basilea 2. Al 30 settembre 2012 il patrimonio di vigilanza complessivo ammonta a 8.238 milioni, a fronte di un attivo ponderato di 57.884 milioni, derivante in misura prevalente dai rischi di credito e di controparte e, in misura minore, dai rischi operativi e di mercato. Il coefficiente di solvibilità totale (Total Capital ratio) si colloca al 14,23%; il rapporto tra il Patrimonio di base del Gruppo e il complesso delle attività ponderate (Tier 1 ratio) si attesta all 11,47%. Il rapporto tra Patrimonio di Vigilanza core e le attività di rischio ponderate (Core Tier 1 ratio) risulta pari al 10,41%. 5

Tavola 3 - Composizione del Patrimonio di Vigilanza Informativa quantitativa Nel seguito viene esposta la composizione del Patrimonio di Vigilanza e il dettaglio sulla composizione del patrimonio di base e supplementare. Composizione del Patrimonio di Vigilanza ELEMENTI DEL PATRIMONIO DI VIGILANZA 30/09/2012 A. Patrimonio di Base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 8.276.026 B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: -275.340 B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 275.340 C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 8.000.686 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 1.362.627 E. Totale Patrimonio di base (Tier 1) (C-D) 6.638.059 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 3.041.315 G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: -38.882 G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 38.882 H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 3.002.433 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 1.362.627 L. Totale Patrimonio supplementare (Tier 2) (H-I) 1.639.806 M. Elementi da dedurre dal totale del patrimonio di base e supplementare 39.900 N. Patrimonio di Vigilanza (E+L-M) 8.237.965 O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) 0 P. Patrimonio di Vigilanza incluso Tier 3 (N+O) 8.237.965 Per quanto riguarda le caratteristiche contrattuali degli elementi patrimoniali si segnala che in data 15 febbraio 2012, con data di regolamento 20 febbraio 2012, è stata perfezionata l operazione di cash tender, ovvero il riacquisto da parte dell emittente di titoli Tier 1 e Tier 2. Per ulteriori dettagli si rimanda al Resoconto intermedio di gestione di Gruppo al 31 marzo 2012. Si evidenzia, inoltre, che nel computo del Patrimonio di Vigilanza è ricompresa anche l eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore (cd "shortfall") pari a 1.352 milioni di euro, che è oggetto di deduzione al 50% dal Patrimonio di base e al 50% dal Patrimonio supplementare. 6

Ammontare del patrimonio di base, con il dettaglio dei singoli elementi positivi e negativi ELEMENTI DEL PATRIMONIO DI BASE 30/09/2012 Elementi positivi del Patrimonio di Base Capitale 4.335.713 Sovrapprezzi di Emissione 2.917.056 Riserve 2.700.344 Strumenti non Innovativi 0 Strumenti Innovativi 0 Utile del Periodo 5.867 Strumenti oggetto di disposizioni transitorie (Grandfathering) 619.659 Filtri Prudenziali: Incrementi del Patrimonio di Base Fair value option: variazioni del proprio merito creditizio 0 Azioni rimborsabili 0 Risorse patrimoniali oggetto di impegni di acquisto a termine computabili nel patrimonio di base 0 Altri filtri prudenziali positivi 0 Totale degli elementi positivi del Patrimonio di Base (A) 10.578.639 Elementi negativi del Patrimonio di Base Azioni o Quote Proprie 4.643 Avviamento 1.693.135 Altre Immobilizzazioni Immateriali 549.798 Perdita del Periodo 55.037 Altri elementi negativi Rettifiche di valore su crediti 0 Rettifiche di valore di vigilanza relative al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza 0 Altri 0 Filtri Prudenziali: Deduzioni dal Patrimonio di Base Fair value option: variazioni del proprio merito creditizio 248.027 Riserve negative su titoli disponibili per la vendita - titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 0 Riserve negative su titoli disponibili per la vendita - titoli di debito0 Plusvalenza cumulata netta su attività materiali 0 Risorse patrimoniali oggetto di impegni di acquisto a termine computabili nel patrimonio di base 0 Altri filtri negativi 27.313 Totale degli elementi negativi del Patrimonio di Base (B) 2.577.953 Patrimonio di Base Lordo (C=A-B) 8.000.686 Totale Elementi da dedurre da Patrimonio di Base (D) 1.362.627 Patrimonio di Base (E=C-D) 6.638.059 A decorrere dal 30 giugno 2010, il Gruppo ha adottato l impostazione prevista dal Provvedimento della Banca d Italia datato 18 maggio 2010, che consente l esclusione dal computo del patrimonio di vigilanza della quota di riserve da valutazione connessa ai titoli delle amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all Unione Europea, inclusi nel portafoglio attività finanziarie disponibili per la vendita. In particolare, in alternativa all approccio asimmetrico (integrale deduzione delle minusvalenze nette dal Tier 1 e parziale inclusione per il 50% delle plusvalenze nette nel Tier 2) già previsto dalla normativa italiana, il citato Provvedimento ha riconosciuto la possibilità di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle riserve da rivalutazione (approccio simmetrico ). Tale opzione deve essere estesa a tutti i titoli della specie detenuti nel citato portafoglio, deve essere applicata in modo omogeneo dal Gruppo e mantenuta costantemente nel tempo. Al 30 settembre 2012 la variazione delle riserve dei titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all Unione europea, intervenuta a partire dal 1 gennaio 2010, ed esclusa dal computo del patrimonio di vigilanza, è negativa per 211 milioni; in assenza di tale approccio, detta variazione avrebbe comportato un decremento del patrimonio di base di un corrispondente importo, in presenza di riserve su titoli di debito complessivamente negative. 7

Patrimonio supplementare Elementi positivi del Patrimonio Supplementare Riserve da Valutazione - Attivita materiali ELEMENTI DEL PATRIMONIO SUPPLEMENTARE 30/09/2012 Leggi speciali di rivalutazione 4.048 Attività materiali ad uso funzionale 0 Riserve da valutazione - Titoli disponibili per la vendita Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 66.074 Titoli di debito 1.803 Strumenti innovativi di capitale non computabili nel patrimonio di base 0 Strumenti non innovativi di capitale non computabili nel patrimonio di base Strumenti non innovativi di capitale computabili fino al 35% 0 Strumenti non innovativi di capitale computabili fino al 50% 0 Strumenti Ibridi di Patrimonializzazione 515.823 Passività Subordinate di 2 Livello 2.454.523 Eccedenza rettifiche di valore complessive rispetto alle perdite attese 0 Plusvalenze nette su partecipazioni 0 Altri elementi positivi 0 Filtri prudenziali: incrementi del patrimonio supplementare Plusvalenza cumulata netta su attività materiali 0 Risorse patrimoniali oggetto di impegni di acquisto a termine computabili nel patrimonio supplementare 0 Altri filtri positivi 0 Totale elementi positivi del Patrimonio Supplementare (A) 3.042.271 Elementi negativi del Patrimonio Supplementare Minusvalenze nette su partecipazioni 0 Crediti 0 Altri elementi negativi 955 Filtri prudenziali: deduzioni dal patrimonio supplementare Quota non computabile della riserva da valutazione su attività materiali ad uso funzionale 0 Quota non computabile delle riserve positive su titoli disponibili per la vendita - Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 33.037 Quota non computabile delle riserve positive su titoli disponibili per la vendita - Titoli di debito 902 Risorse patrimoniali oggetto di impegni di acquisto a termine non computabili nel patrimonio supplementare 0 Passività subordinate di 2 livello e strumenti ibridi di patrimonializzazione oggetto di impegni di acquisto a termine non computabili nel patrimonio supplementare 0 Altri filtri negativi 4.944 Totale elementi negativi del Patrimonio Supplementare (B) 39.838 Patrimonio Supplementare Lordo (C=A-B) 3.002.433 Totale Elementi da dedurre da Patrimonio Supplementare (D) 1.362.627 Patrimonio Supplementare (E=C-D) 1.639.806 8

Patrimonio di terzo livello ELEMENTI DEL PATRIMONIO DI TERZO LIVELLO 30/09/2012 Patrimonio di Terzo Livello (Tier3) 0 Elementi positivi Passività subordinate di 2 livello non computabili nel patrimonio supplementare 0 Passivita' subordinate di 3 livello 0 Elementi negativi Filtri prudenziali: deduzioni dal patrimonio di 3 livello Passivita' subordinate di 2 e 3 livello oggetto di impegni di acquisto a termine non computabili nel patrimonio di 3 livello 0 Altre deduzioni 0 Elementi da dedurre dal patrimonio di vigilanza ELEMENTI DA DEDURRE DAL PATRIMONIO DI VIGILANZA 30/09/2012 Elementi da dedurre da Patrimonio di Base 1.362.627 di cui Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive (Patrimonio di Base) 675.902 Elementi da dedurre da Patrimonio Supplementare 1.362.627 di cui Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive (Patrimonio Supplementare) 675.902 Altre elementi da dedurre dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare 39.900 9

Tavola 4 Adeguatezza Patrimoniale Informativa quantitativa In base alle disposizioni di vigilanza prudenziale attualmente in vigore ( Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le Banche - circolare Banca d Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti), il requisito patrimoniale minimo è fissato all 8% delle attività ponderate per il rischio. Il requisito minimo patrimoniale è pari alla somma dei requisiti patrimoniali prescritti a fronte dei rischi di credito, controparte, mercato e operativo. A loro volta tali requisiti derivano dalla somma dei requisiti individuali delle società appartenenti all area di consolidamento del Gruppo dal punto di vista prudenziale, depurati dei rapporti infragruppo sui rischi di credito, operativi e di controparte. Il Banco Popolare ha ricevuto lo scorso 18 maggio 2012 l autorizzazione dell Organo di Vigilanza per l adozione dei propri modelli interni ai fini della misurazione regolamentare dei rischi di credito e di mercato a valere sulla rilevazione al 30 giugno 2012. L Organo di Vigilanza ha indicato, nel proprio provvedimento autorizzativo, il livello minimo consolidato del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di Primo Pilastro che non può essere inferiore all 85% (floor) del requisito patrimoniale standard, calcolato in base alle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in vigore alla fine del 2006 (cosiddetto Basilea 1 ). Per quanto riguarda il rischio di credito l autorizzazione riguarda i modelli interni di rating avanzati (PD, sia di monitoraggio sia di accettazione, e LGD) relativi ai crediti verso imprese e al dettaglio di Banco Popolare e Credito Bergamasco. Nello specifico è stata richiesta e ottenuta l'autorizzazione all'utilizzo di: cinque modelli di rating, finalizzati alla stima della probabilità di default (PD Probability of Default) rispettivamente delle controparti segmentate (di prima accettazione e di monitoraggio) Large Corporate, Mid Corporate Plus, Mid Corporate, Small Business e Privati (segmentazione modelli di rating ); due modelli LGD (Loss Given Default), volti alla stima del tasso di perdita in caso di default rispettivamente delle controparti Imprese e Privati. Per i portafogli creditizi non rientranti nel perimetro di prima validazione A-Irb - tra cui quelli riferiti a Banca Aletti e alle società dell ex Gruppo Banca Italease - permane l applicazione, a fini prudenziali, dell approccio regolamentare standard. E stato previsto e presentato all Organo di Vigilanza un piano per lo sviluppo dei modelli interni di rating, relativamente a segmenti e società non ricomprese nel perimetro di validazione. Le esposizioni rientranti nel piano di estensione progressiva ( Roll Out ) sono nello specifico: modelli PD e LGD: relativamente a Banca Aletti è previsto il rilascio entro il 2014 10

sia del modello PD (di prima accettazione e di monitoraggio) sia di quello LGD, mentre per le Società dell ex Gruppo Italease è previsto il rilascio entro il 2017 sia del modello PD (di prima accettazione e di monitoraggio) sia di quello LGD; modello per la stima della Exposure at Default (EAD): è previsto il rilascio a partire dal 2016 e non oltre il 2017 del modello relativo a tutte le banche del Gruppo (Banco Popolare, Credito Bergamasco, Banca Aletti, Società dell ex Gruppo Italease - Banca Italease, Mercantile Leasing e Release); esposizioni creditizie verso intermediari vigilati: è previsto il rilascio entro il 2017 dei modelli PD, LGD e EAD relativamente al perimetro societario costituito da Banco Popolare, Credito Bergamasco, Banca Aletti ed ex Gruppo Italease. Con riferimento al rischio di mercato il Gruppo Banco Popolare ha ottenuto l autorizzazione, da parte dell Autorità di Vigilanza, all utilizzo del modello interno per il calcolo degli assorbimenti patrimoniali per il portafoglio di negoziazione di Banca Aletti e della Capogruppo. Il perimetro di applicazione è il rischio generico e specifico dei titoli di capitale, il rischio generico dei titoli di debito e il rischio quote di fondi OICR. La restante parte dei rischi di mercato continuerà ad essere misurata secondo l approccio standard e non è previsto un piano di estensione progressiva ( Roll Out ). Il rischio operativo è misurato con metodologia Standard per la quasi totalità del Gruppo, ad eccezione di Banca Italease e di alcune società minori per le quali si utilizza il metodo Base. Il Gruppo effettua inoltre, con periodicità trimestrale, anche una valutazione gestionale della propria adeguatezza patrimoniale in relazione ad un insieme di rischi più ampio rispetto a quelli previsti dalla normativa di Primo Pilastro in condizioni ordinarie e di stress (rilevazioni ICAAP). Tale verifica viene effettuata utilizzando, in massima parte, strumenti di misurazione dei rischi di tipo gestionale, basati prevalentemente su metodologie statisticoquantitative riconducibili in particolare alla tecnica del VaR (Value at Risk). Le risultanze di tali analisi formano oggetto di specifica rendicontazione agli Organi sociali ed alle funzioni aziendali competenti della Capogruppo. Nel seguito trovano rappresentazione i requisiti patrimoniali e i coefficienti di vigilanza del Gruppo Banco Popolare alla data del 30 settembre 2012. 11

Requisiti patrimoniali e coefficienti di vigilanza del Gruppo Banco Popolare Informazioni Importi ponderati 30/09/2012 Requisiti A. Requisiti Patrimoniali di Vigilanza A.1 Rischio di Credito e di Controparte 50.161.130 4.012.890 1.Metodologia Standard 22.632.331 1.810.586 2.Modelli interni - Base 0 0 3.Modelli interni - Avanzati 27.528.799 2.202.304 A.2 Rischio di Mercato 1.477.250 118.180 1.Metodologia Standard 476.088 38.088 2.Modelli interni 1.001.163 80.092 3.Rischio di Concentrazione 0 0 A.3 Rischio Operativo 6.245.250 499.620 1.Metodo Base 350.287 28.023 2.Metodo Standardizzato 5.894.963 471.597 3.Metodo Avanzato 0 0 A.4 Altri requisiti prudenziali 0 0 A.5 Totale Requisiti Prudenziali 57.883.630 4.630.690 B. Coefficienti di Solvibilità (%) B.1 Core Tier 1 Ratio B.2 Tier 1 Ratio B.3 Total Capital Ratio 10,41% 11,47% 14,23% Requisito patrimoniale per Rischio di Credito e di Controparte (Metodo Standard) REQUISITO PATRIMONIALE PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE 30/09/2012 Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali 243 Esposizioni verso o garantite da enti territoriali 5.305 Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico 48.199 Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo 0 Esposizioni verso o garantite da organizzazioni internazionali 0 Esposizioni verso o garantite da intermediari vigilati 348.187 Esposizioni verso o garantite da imprese 564.950 Esposizioni al dettaglio 43.292 Esposizioni garantite da immobili 62.820 Esposizioni scadute 383.666 Esposizioni ad alto rischio 10.408 Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite 0 Esposizioni a breve termine verso imprese 473 Esposizioni verso organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) 40.591 Altre esposizioni 285.330 Cartolarizzazioni: Totale Esposizione 17.123 TOTALE RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE 1.810.586 12

Requisito patrimoniale per Rischio di Credito e di Controparte (Metodo IRB) PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI 927.334 - Altre Imprese 688.793 Esposizioni al dettaglio - esposizioni garantite da immobili residenziali: PMI 69.337 - esposizioni garantite da immobili residenziali: Persone Fisiche 203.707 - esposizioni rotative al dettaglio qualificate 11.516 - altre esposizioni al dettaglio: PMI 261.084 - altre esposizioni al dettaglio: Persone Fisiche 40.533 TOTALE 2.202.304 REQUISITO PATRIMONIALE 30/09/2012 Requisito patrimoniale per Rischio di Controparte PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE REQUISITO PATRIMONIALE 30/09/2012 Rischio di Controparte 138.082 Il valore del requisito è già ricompreso nel requisito patrimoniale relativo al rischio di credito e di controparte, così come esposto nelle tabelle precedenti. Requisito patrimoniale per Rischio di Mercato PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE A. Attività ricomprese nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza Rischio di Posizione 103.683 Rischio di Concentrazione 0 B. Intero Bilancio Rischio di Cambio 14.396 Rischio di Regolamento 9 Rischio di Posizioni in merci 92 TOTALE RISCHI DI MERCATO (A+B) 118.180 REQUISITO PATRIMONIALE 30/09/2012 Requisito patrimoniale per Rischio di Operativo PORTAFOGLIO REGOLAMENTARE Metodo di Base 28.023 Metodo Standardizzato 471.597 Metodi Avanzati 0 TOTALE RISCHIO OPERATIVO 499.620 REQUISITO PATRIMONIALE 30/09/2012 13

14

15