Cenni di tipologia morfologica

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Linguistica Generale (cod. 24169), Modulo 1 - a.a. 2017-18 Materiale 3 Prof.ssa Federica Guerini Cenni di tipologia morfologica (1) Tipo morfologico nozione tradizionale elaborata nell 800; le lingue variano a seconda della forma tipica della parola, della sua segmentabilità o meno in morfi, della presenza più o meno forte di allomorfia. I principali tipi morfologici conosciuti sono 4: isolante, agglutinante, flessivo, polisintetico. Due parametri: a- Indice di sintesi: numero di morfemi per parola; b- Indice di fusione: numero di morfemi per morfo. (2) Lingue isolanti: - Parole dalla struttura molto semplice: un solo morfema (m. lessicale); - Basso indice di sintesi 1:1; - Categorie espresse in modo analitico, tramite il lessico o la sintassi; Esempi: vietnamita, cinese, thailandese inglese? (3) Vietnamita: Ngu ò i dàn ông la Lo straniero persona CLASS. maschio di fuori (sesso) (lett. nonno) Akan (famiglia niger-congo): Kɔ fa no ma me Portamelo vai prendi 3.SG.OGG dai 1.SG Akan Ne fie no mu Nella sua casa 3.SG.POSS casa DET POSP

(4) Lingue agglutinanti - Struttura della parola molto complessa (catene di morfemi); - Alto indice di sintesi: 3:1; - I morfemi hanno un valore unico ed una sola funzione (assenza di m. cumulativi); - Parole trasparenti, facilmente segmentabili; Esempi: turco, ungherese, finlandese, basco, giapponese, esperanto. (5) Esperanto (lingua artificiale, costruita a tavolino (1877) con funzione di lingua veicolare internazionale): Malsanulejo Ospedale Mal- san- ul- ej- o NEG-sano-per-luogo-NR patr-o padre patr-in-o madre genitore-nr genitore-femm-nr knab-o ragazzo knab-in-o ragazza knab-in-o-j ragazze ragazzo-nr ragazzo-femm-nr ragazzo-femm-nr-pl vir-o uomo vir-in-o donna vir-in-o-j donne uomo-nr uomo-femm-nr uomo-femm-nr-pl (6) Turco: declinazione del sostantivo el mano : sing. plur. nom. el mano (SOG.) el-ler mani (SOG.) acc. [def.] el-i la mano (OGG.) el-ler-i le mani (OGG.) gen. el-in della mano el-ler-in delle mani dat. el-e alla mano el-ler-e alle mani loc. el-de nella mano el-ler-de nelle mani abl. el-den dalla mano el-ler-den dalle mani (7) Lingue flessive (o fusive) - Ricca morfologia (= molte categorie sono espresse tramite la morfologia); - Alta allomorfia; - Casi di omonimia, sinonimia e polisemia tra morfi; - Ridondanza (= ripetizione delle stesse marche su ogni costituente del SN); - I confini della parola sono chiari, ma la struttura interna della parola è poco trasparente; - Indice di sintesi 2:1. Esempi: lingue indoeuropee, greco, latino, russo, lingue romanze.

(8) Latino Puell-arum ragazza-gen.pl.1decl.(femm) delle ragazze Italiano L-e mi-e bell-e student-ess-e ART-F.PL POSS-F.PL bella-f.pl studente-fem-pl (9) Lingue polisintetiche - ricca morfologia; - struttura della parola molto complessa: catene di morfemi in cui possono comparire 2 o più m. lessicali; - le parole tendono a corrispondere a ciò che nelle altre lingue sarebbero intere frasi; - parole poco trasparenti, fenomeni di fusione; Esempi: eschimese, lingue amerindiane, lingue paleosiberiane, lingue australiane. (10) Eschimese: Tuttuppuq Tutt- p- puq caribù- prende-3sg.ind Prese un / dei caribù Irni ilinniartitsisunngurtippaa Fece diventare insegnante suo figlio Irn -i ilinniartitsisu -nngur -tip -paa figlio-poss.rifl.ass insegnante -diventa -CAUS -3.SG.REL.ASS.IND (11) Riassumendo: il numero medio di morfemi per parola indica la ricchezza della morfologia (indice di sintesi), mentre il numero di morfemi per morfo esprime il grado di fusione: Numero di morfemi per parola (indice di sintesi) Numero di morfemi per morfo (indice di fusione) basso alto basso ISOLANTE alto AGGLUTINANTE FLESSIVA

(12) Alcuni dati relativi alle lingue del mondo. Numero di morfemi per parola: vietnamita (isolante) 1,06 yorùba (isolante) 1,09 inglese (misto) 1,68 inglese antico (fusivo) 2,12 swahili (agglutinante) 2,55 turco (agglutinante) 2,86 russo (fusivo) 3,33 eschimese (polisintetico) 3,72 Numero di morfemi per morfo: yoruba (isolante) 1,00 inglese (misto) 1,37 turco (agglutinante) 1,31 russo (fusivo) 1,58 (13) Non dimenticare che: - Nella realtà non vi sono tipi puri, ma solo tendenziali. Ad esempio, l akan (famiglia niger-congo), è una lingua isolante o una lingua agglutinante? Akan: ɔrebɛmfrɛ Non sta per chiamare ɔ -re -bɛ -m -frɛ 3.SG-PROGRESSIVO-FUTURO-NEG-chiama - In ciascuna lingua una certa area nozionale può essere espressa in modo sintetico, ed un altra in modo analitico. Cfr. inglese: I will not be sleeping Non starò dormendo I will not be sleep-ing 1.SG.SOGG FUTURO NEG PROGRESSIVO dorme-gerundio Unfaithfulness Infedeltà Un-faith-ful-ness NEG-fede-AGG-NR irragionevolezza ir-ragion-evol-ezz-a VR-ragione-AGG-NR-SG - Questa classificazione non possiede alcuna implicazione valutativa.

Linguistica Generale (cod. 24169), Modulo 1 - a.a. 2017-18 Materiale 4 Prof.ssa Federica Guerini Cenni di tipologia sintattica (1) Tipologia sintattica tipologia dell ordine dei costituenti delle lingue del mondo [Greenberg (1963), Mallison / Blake, Hawkins, Tomlin], nella quale si cerca di: a. descrivere gli ordini empiricamente osservati; b. spiegarne la distribuzione statistica; c. cercare di individuare correlazioni tra i diversi ordini. I costituenti fondamentali presi in considerazione sono soggetto (S), verbo (V) e oggetto diretto (O). (2) Dati sugli ordini dei costituenti maggiori e sulla loro distribuzione nei campioni analizzati in alcune delle ricerche più note: SOV SVO VSO VOS OVS OSV Greenberg (1963) 11 13 6 0 0 0 su 30 (37%) (43%) (20%) Ruhlen (1975) su 427 51.5% 35.6% 10.5% 2.1% 0 0.2% Mallinson/ 41 35 9 2 1 1 Blake (1981) su 100 Tomlin (1986) 180 168 37 12 5 0 su 402 (44.8%) (41.8%) (9.2%) (3%) (1.2%) [N.B.: Greenberg (1963): campione troppo piccolo e sostanzialmente casuale; Ruhlen (1975): campione vasto, ma non filtrato da alcun criterio; i campioni di Mallison / Blake (1981) e di Tomlin (1986), invece, sono accuratamente studiati per evitare distorsioni dovute sia ad affinità genetica che ad affinità areale delle lingue scelte]. (3) Nell individuazione dell ordine non marcato si tiene conto di: a. Frasi dichiarative b. Frasi non dipendenti (le dipendenti possono avere ordini speciali) c. Frasi con S e O realizzati con elementi lessicali pieni (non pronomi, in particolare non pronomi atoni) ed entrambi definiti obiezione: si tiene conto di frasi statisticamente piuttosto rare.

(4) Esempi. SOV lingue indoeuropee orientali (India), latino, lingue altaiche (turco), lingue dravidiche (India meridionale), lingue del ramo tibetano della famiglia sino-tibetatna, in Africa le lingue khoisan, in Europa il basco. SVO lingue indoeuropee occidentali (lingue romanze), lingue bantu in Africa, gruppo sinitico della famiglia sino-tibetana VSO lingue celtiche, lingue semitiche arcaiche / classiche, in polinesia: tongano VOS malgascio e qualche altra lingua austronesiana OVS qualche raro esempio nei caraibi: hishkaryana e apalai (5) Tomlin (1986) propone il seguente ordine di distribuzione: SOV = SVO > VSO > VOS = OVS > OSV (> più frequente di ) (6) Criteri per la spiegazione della distribuzione appena citata in termini funzionali. a. tema al primo posto (elemento definito), che fa prevedere S > O b. legame tra V e O, che fa prevedere OV e VO c. elemento animato prima dell elemento non o meno animato, che fa prevedere di nuovo S > O (7) SOV = SVO obbedisce ai principi a, b, c VSO obbedisce ai principi a, c VOS = OVS obbedisce solo al principio b OSV non obbedisce ad alcun principio Si noti però che i principi a e c sono in parziale sovrapposizione, ovvero si assegna al criterio S > O valore doppio. (8) Correlazioni fra gli ordini dei costituenti. OV ModT DimN PosN AggN Posposizioni RelN VO Tmod Ndim Npos Nagg Preposizioni Nrel V = testa (elemento essenziale, ineliminabile, al cui natura definisce il costituente sintattico stesso) O = modificatore