Corso di laurea in Comunicazione Interculturale A. A / 2016 Linguistica Generale Prof. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.
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1 Corso di laurea in Comunicazione Interculturale A. A / 2016 Linguistica Generale Prof. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. I tipi linguistici Nozione di tipo linguistico: combinazione di proprietà strutturali logicamente indipendenti le une dalle altre, ma reciprocamente correlate (Grandi, N., 2003, Fondamenti di tipologia linguistica, Roma, Carocci) Es.: le lingue con ordine OV (oggetto-verbo) tendono ad avere posposizioni, mentre le lingue VO tendono ad avere preposizioni criterio per classificare le lingue in base a somiglianze strutturali, indipendentemente da relazioni genealogiche
2 non esistono tipi puri : una lingua storico-naturale non realizza perfettamente un tipo ideale ; le lingue presentano prevalentemente aspetti di un tipo, ma, di norma, anche tratti di altri tipi tipi morfologici (classificazione basata sulla struttura delle parola) vs. tipi sintattici (classificazione basata sull ordine dei costituenti nella frase)
3 1.1 Tipologia morfologica Tipologia delle lingue sulla base della struttura delle parole prima forma di classificazione tipologica (XIX secolo): [ Marco Terenzio Varrone, I sec. a.c.: tutte le lingue hanno declinatio] Friedrich von Schlegel: lingue affissali vs. lingue flessive / flessionali August W. von Schlegel: lingue senza struttura (es. cinese classico) Wilhelm von Humboldt: quattro tipi (lingue incorporanti); no tipi puri lingua ideale (sanscrito), lingue imperfette (cinese) M. Müller: lingue primitive vs. lingue avanzate August Schleicher (1859): lingue isolanti vs. agglutinanti vs. flessive Tipi: lingue isolanti, lingue polisintetiche (e incorporanti), lingue agglutinanti, lingue flessivo-fusive (e introflessive)
4 Lingue isolanti Parole (tendenzialmente) invariabili nella forma, importanza dell ordine delle parole e degli indicatori lessicali (avverbi di tempo, etc.), utilizzo di una stessa parola con valore di nome, verbo Esempi: Cinese mandarino (famiglia sino-tibetana, gruppo sinitico) tā zài túshūguǎn kàn bàozhǐ egli PREP biblioteca leggere giornale (lui) sta leggendo un giornale in biblioteca biblioteca = tú-shū-guǎn immagine-libro-edificio giornale = bào-zhǐ bollettino-carta qù = andare, vado, vai, andassi, andrebbe ǎi = basso, bassa, bassi, basse gōngzuò = lavoro, lavorare
5 wǒ ài tā, dànshi tā bù ài wǒ io amare lei ma ella non amare io io la amo, ma lei non mi ama zuòtiān hái xiàyǔ ieri ancora piovere (lett. scendere acqua ) ieri pioveva ancora Vietnamita (famiglia austroasiatica, gruppo mon-khmer) Công may một cái áo lụa là 8 đồng lavoro cucire un CLASS vestito seta COP otto dong Il costo del lavoro per fare un abito di seta è di 8 dong
6 Lingue agglutinanti Le parole variano e hanno una struttura complessa, ma ogni segmento della parola esprime un solo significato ( una forma una funzione ) e tendenzialmente non si modifica in combinazione con altri corrispondenza 1:1 tra morfi e significati Esempi: Turco (famiglia altaica, gruppo turco / turcico) Uomo Singolare Plurale Nom. adam adam-lar Acc. adam-i adam-lar-i Gen. adam-in adam-lar-in Dat. adam-a adam-lar-a Loc. adam-da adam-lar-da Abl. adam-dan adam-lar-dan
7 Nahuatl (famiglia uto-azteca, gruppo azteco) no-kali mio-casa no-kali-mes mio-casa-plur mo-pelo tuo-cane mo-pelo-mes tuo-cane-plur la mia casa le mie case il tuo cane i tuoi cani
8 Lingue flessivo-fusive Parole complesse, ma (tendenzialmente) più semplici rispetto alle lingue agglutinanti; singole forme assumono più funzioni, frequenti i casi speciali (irregolarità), spesso una stessa forma si ritrova in più contesti con valori diversi, i segmenti costituenti le parole tendono a fondersi e a cambiare forma quando entrano in combinazione corrispondenza 1:>1 tra morfi e significati, elevata frequenza di morfi cumulativi Es.: Latino (famiglia indoeuropea, gruppo italico) Ragazza Singolare Plurale Nom. puell-a puell-ae puell-a = nominativo, singolare, Gen. puell-ae puell-arum femminile, I declinazione Dat. puell-ae puell-is (= vocativo, ablativo) Acc. puell-am puell-as Voc. puell-a puell-ae puell-ae = gen. sing,. dat. sing., nom. Abl. puell-a puell-is plur., voc. plur. Uno stesso significato può corrispondere a più forme: homin-es, lup-i, ros-ae = nominativo plurale
9 Es./2: Russo (famiglia indoeuropea, gruppo slavo): Io, noi Singolare Plurale Nom. ja my Gen. menja nas Dat. mne nam Acc. menja nas Str. mnoj nami Prep. (obo) mne (o) nas cfr. vietnamita chúng tôi noi (lett. PLUR-io ), cinese m. wǒmen (lett. io-plur)
10 Lingue introflessive (sotto-tipo delle lingue flessivo-fusive) Informazione lessicale affidata a combinazioni di consonanti (tipicamente tre in arabo) e informazione grammaticale veicolata dalle vocali, inserite 'a pettine' nelle radici transfissi Es.: Ebraico moderno (famiglia afro-asiatica, gruppo semitico) K(/X)TB(/V) 'scrivere' kotv ktiva mixtav 'lui scrive' 'qualcosa che è stato scritto' lettera Es./2: Arabo standard (famiglia afro-asiatica, gruppo semitico) ƷMɁ ʒœmaʔœ ʔiʒmaʔ tœʒmiʔ 'mettere insieme' 'gruppo di persone' 'unanimità' 'assemblea' (Aikhenvald, A. Y., 2007, Typological distinctions in word formation, in Shopen, T. (ed.), Language Typology and Syntactic Description, Volume III, Cambridge: CUP)
11 N.B.: fenomeno diverso da apofonia / Ablaut (morfemi sostitutivi: sostituzione di un fono ad un altro fono) inglese goose oca vs. geese oche, to sing cantare, sang, sung non c'è nessuna associazione regolare tra il significato lessicale della radice e il significato grammaticale delle vocali coinvolte
12 Lingue polisintetiche e incorporanti Massimo indice di sintesi: all interno della parola viene collocato un numero piuttosto elevato di segmenti, corrispondenti ad altrettanti (o più) significati, giungendo a condensare in una sola parola informazioni che normalmente richiederebbero la costruzione di un intera frase. Esempi: Yupik siberiano (famiglia eskimo-aleutina) angya-ghlla-ng-yug-tuq barca-accrescitivo-comprare-desiderativo-3pers.sing egli vuole comprare una grande barca Čukči (famiglia čukotko-kamčadala) tə-meyη-ə-levt-pəγt-ərkən 1SING-forte-CONN-testa-male-PRES ho un tremendo mal di testa (Iannàccaro, G., 2008, Le lingue paleo-siberiane, in Banfi, E. & Grandi, N. (a cura di), Le lingue extraeuropee: Asia e Africa, Roma: Carocci)
13 Altre caratteristiche del tipo polisintetico: (a) Prevalenza dei morfemi legati (b) frase minima costituita da un verbo (complesso) (c) incoporazione di nomi nel verbo complesso, e di aggettivi nel nome, così come di strumenti, luoghi, etc. Es.: groenlandese occidentale anigu-ga-ssa-a-junna-a-ngajal-luinnar-simassa-galuar-put evitare-pass-part-fut-essere-non.più-quasi-davvero-dovere-comunque-3pl.indic 'Dovevano davvero essere diventati quasi inevitabili, ma...' distinzione polisintetico / incorporante: le lingue incorporanti formano verbi con l'aggiunta (incorporazione) di nomi alla radice verbale; non tutte le lingue polisintetiche hanno incorporazione, e anche lingue non polisintetiche possono conoscere questo fenomeno (Aikhenvald, A. Y., 2007, Typological distinctions in word formation, in Shopen, T. (ed.), Language Typology and Syntactic Description, Volume III, Cambridge: CUP)
14 Rapporto tra morfi, morfemi e parole: Lingue isolanti: corrispondenza tendenziale 1:1 tra morfema e morfo, confini stabili tra morfi, allomorfia rara, molte parole-funzione in luogo di affissi, molte parole monomorfemiche Lingue agglutinanti: corrispondenza tendenziale 1:1 tra morfema e morfo, confini stabili tra morfi, parola tipica formata di più morfi / morfemi Lingue flessivo-fusive: morfi grammaticali frequentemente cumulativi (rapporto 1:>1 tra morfi e morfemi), confini tra morfi soggetti a erosione, parola tipica formata da più morfi, corrispondenti ad un numero ancora maggiore di morfemi Lingue polisintetiche (e incorporanti): caso estremo di agglutinazione, parole contenenti più morfi lessicali 14
15 Lingue 'analitiche' vs. lingue 'sintetiche': + analitico + sintetico lingue isolanti lingue fless.-fusive lingue agglutinanti lingue polisintetiche 15
16 2. La tipologia sintattica Tipologia basata sull ordine di base delle parole nella frase Principali combinazioni sintattiche analizzate: (1) Posizione di verbo (V), soggetto (S) e oggetto (O) nella frase dichiarativa Tipi logicamente possibili: a) SOV b) SVO c) VSO d) VOS e) OVS f) OSV 16
17 Quale ordine dei costituenti? Ungherese, i ragazzi rubano le patate: a fiúk krumplit lopnak SOV i ragazzi patate rubano krumplit lopniak a fiúk lopnak a fiúk krumplit lopnak krumplit a fiúk a fiúk lopnak krumplit krumplit a fiúk lopnak OVS VSO VOS SVO OSV ordine naturale vs. ordine marcato 17
18 Tipi più frequenti: SOV (turco, basco, coreano, giapponese, lingue dravidiche, etc.; circa 45%) Tarō ga inu o mita Taro SOGG cane OGG vedere-pass Taro vide il cane (giapponese) SVO (lingue romanze, germaniche, bantu, vietnamita, etc.; circa 42%) wǒ ài zǔguó io amare patria io amo la patria (cinese mandarino) VSO (lingue celtiche, ebraico, aramaico, berbero, etc.; circa 10%) Lladdodd y ddraig y dyn uccise ART drago ART uomo il drago uccise l uomo (gallese) 18
19 Diffusione dei tre tipi rimanenti: VOS: malgascio (Madagascar) e coeur d Aléne (lingua penuti parlata a Nord di Salt Lake City) OVS: hixkaryana (Brasile) e, in parte, le lingue penuti dei gruppi coos e siuslaw (parlate nella regione a nord di San Francisco) OSV: privo di attestazioni certe (forse in dyirbal, lingua australiana) perché questo squilibrio nella distribuzione? 19
20 Motivi della prevalenza di SOV, SVO e VSO: (1) il soggetto spesso coincide con il tema (= ciò di cui si parla) di una frase, che, nella successione naturale del discorso, sta in prima posizione (prima ciò di cui si parla, poi ciò che si dice a suo proposito) (2) azione del principio di precedenza il soggetto è un costituente prominente, logicamente prioritario (ruolo tipico di controllore dell azione) e, quindi, deve precedere l oggetto (da cui la rarità di VOS, OVS e OSV, in cui O compare prima di S) (3) azione del principio di adiacenza verbo e oggetto devono essere contigui, dato il loro stretto legame sintattico e semantico SOV e SVO rispettano tutti e tre i principi; VSO non realizza il princio di adiacenza (ed è meno diffuso); OSV viola entrambi i principi, e infatti non ne abbiamo attestazioni certe Diffusione dei tipi tra le lingue d'europa 20
21 SOV: lingue indo-arie (lingue degli zingari, pur in modo non uniforme); lingue ugrofinniche ad eccezione del finnico e dell estone; basco; lingue turche; calmucco. SVO: lingue romanze; albanese; neogreco; lingue germaniche; lingue slave; lingue baltiche; bretone; finnico, estone; maltese VSO: lingue celtiche (ad eccezione del bretone) VOS, OVS, OSV: nessuna attestazione nelle lingue d Europa N.B.: ungherese, tipo misto SVO/SOV 21
22 Altri parametri dell ordine delle parole rilevanti: ordine di nome ed aggettivo (NA vs AN) ordine di nome e genitivo (NG vs GN) preposizioni (Pr) vs. posposizioni (Po) combinazioni logicamente possibili: svariate decine tipi effettivamente attestati: 18 circa tuttavia, la maggior parte delle lingue parlate al mondo tende a concentrarsi in tre tipi 22
23 VO, Pr, NG, NA (ebraico, aramaico, arabo, berbero; masai; lingue polinesiane e probabilmente altre lingue austronesiane; la maggior parte delle lingue del gruppo benuecongo incluse tutte le lingue bantu; la maggior parte del gruppo chad della famiglia camito-semitica; vietnamese, le lingue tailandesi; ecc.) OV, Po, GN, AN (hindi, bengalese e altre lingue arie dell India; armeno moderno; coreano,giapponese, molte lingue caucasiche; lingue dravidiche; ecc.) OV, Po, GN, NA (birmano, tibetano classico; la maggior parte delle lingue australiane). 23
24 Tipi più diffusi tra le lingue d'europa: VO, Pr, NG, NA (lingue romanze, albanese, neogreco, lingue celtiche, bretone escluso) VO, Pr, NG, AN (una parte delle lingue germaniche, tedesco, olandese, islandese: lingue slave) VO, Pr, GN, AN (le restanti lingue germaniche, svedese, norvegese, danese) VO, Po, GN, NA (finnico, estone) OV, Po, GN, AN (le altre lingue ugro-finniche; le lingue turche) OV, Po, GN, NA (basco) 24
25 2.1 Una possibile spiegazione per le correlazioni Ordine dei costituenti in: s. verbale s. adposizionale s. nominale a. VO Pr NG, NA b. OV Po GN, AN( / NA) Tipo a.: testa-complementi Tipo b.: complementi-testa 25
26 La struttura del sintagma: matrice testa-complemento Italiano (Indo-Europea, Romanza) (S)VO NA NG Nrel Prep (Luca) mangia la mela (Luca mangia) la mela rossa (Luca mangia) la mela di Marco (Luca mangia) la mela che Marco ha raccolto (Luca torna) a casa 26
27 La struttura del sintagma: matrice complemento- testa Giapponese (lingua isolata) (S)OV boku ga shashin o toru io SOGG fotografia OGG prendere io faccio fotografie AN atarashii hon nuovo libro libro nuovo GN imoto no pasokon sorella minore POSS computer il computer di mia sorella (minore) RelN watashi ga yonda hon io SOGG leggere-pass libro il libro che (io) ho letto Posp sensei kara professore da dal professore 27
28 2.2 La Branching Direction Theory Teoria della direzione della ramificazione (M. Dryer): La coerenza tipologica nei costrutti che compongono i due tipi VO e OV è rigorosamente rispettata solo dai costituenti che hanno una struttura (micro)sintattica interna, cioè dai costituenti che, in una rappresentazione ad albero, esibiscano una ramificazione. Al contrario, i costituenti di tipo puramente lessicale (privi dunque di struttura sintattica) sono meno propensi ad occupare rigidamente una specifica posizione. Inglese: (S)VO AN NG NRel (Mary) eats an apple black dog (ma anche GN) (the) leader of the party (ma anche Anne s bike) the book that I read 28
29 Italiano: (S)VO il gatto insegue il topo ART N il gatto NAgg (il) gatto bello AggN (il) bel gatto NSAgg (il) gatto molto bello *SAggN *(il) molto bello gatto SN N leader SP P of SN the party 29
30 SN N book FRel Pron that F Pron I V read 30
31 SN Agg black N dog SN Art the N table 31
32 SN Art il N gatto SN SN Agg Art N il gatto bello 32
33 SN Art SN Agg N il bel gatto 33
34 SN Art SN N SAgg Avv Agg il gatto molto bello 34
35 SN Art SN SAgg N Avv Agg il molto bello gatto 35
36 2.3 Non esistono tipi puri Lingue VO Incoerenza nel sintagma nominale: - Svedese (Indoeuropean, Germanic, North, East): Verbo-Oggetto, Preposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome - Arapesh (Indo-Pacific, Torricelli, Arapesh): Verbo-Oggetto, Preposizioni, Genitivo-Nome, Nome-Aggettivo Incoerenza anche nel sintagma adposizione: - Zoque (Amerind, Northern Amerind, Penutian, Mexican, Mixe-Zoque): Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome 36
37 Lingue OV Incoerenza nel sintagma nominale: - Kanuri (Nilo-Saharan, Saharan, Western, Kanuri): Oggetto-Verbo, Posposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo - Kunama(Nilo-Saharan, Kunama): Oggetto-Verbo, Posposizioni, Genitivo-Nome, Nome-Aggettivo Incoerenza anche nel sintagma adposizionale: - Khamti (Austric, Austro-Tai, Daic, Li-Kam-Tai, Be-Kam-Tai, Lakkia-Kam-Tai, Kam-Tai, Southwestern): Oggetto-Verbo, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo 37
38 2.4 Tipi incoerenti: quando la diacronia spiega la sincronia Schizzo tipologico del latino di Pompei (dati risalenti al 79 d.c., anno dell'eruzione del Vesuvio) P. Ramat (1984): L importanza di un esame delle iscrizioni pompeiane dal punto di vista linguistico è evidente: abbiamo a che fare con uno dei più chiari esempi di lingua parlata, all interno di una tradizione linguistica a noi nota quasi esclusivamente grazie a testi letterarii e nella quale il parlato è comunque sempre filtrato attraverso la lingua di autori letterarii, da Plauto a Patronio. (Linguistica tipologica, Bologna, Il Mulino, p. 137). Frase indipendente dichiarativa assertiva 54 occorrenze di SOV (il 57% del totale); 32 occorrenze di SVO (il 33% del totale, circa) 5 occorrenze di OVS 2 occorrenze di OSV 1 occorrenza di VSO 1 occorrenza di VOS 38
39 Sintagma nominale 105 occorrenze di NA 55 occorrenze di AN 26 occorrenze di GN 59 occorrenze di NG frase relativa sempre posposta rispetto alla testa nominale Sintagma adposizionale 1 occorrenza di posposizione (cum in mecum 'con me', ma lett. 'me con') preposizioni in tutti gli altri casi 39
40 Riepilogo: Sintagma verbale l'oscillazione tra i principi testa-complemento e complemento-testa, pur favorendo leggermente il secondo, non produce un divario statisticamente significativo; Sintagma nominale preponderanza del principio testa-complemento Sintagma adposizionale piena affermazione del principio testa-complemento 40
41 Come spiegare questa incoerenza? il latino 'classico' può essere descritto come una lingua non rigidamente di tipo SOV (tendente dunque al principio complementi-testa ); le moderne lingue romanze impiegano con pochissime eccezioni la strategia opposta, testa-complementi, tanto nel sintagma verbale, quanto nel sintagma nominale; nel latino pompeiano convivono le due strategie opposte: l una, quella rispondente all ordine OV, in fase di regresso; l altra, esemplificata dall ordine VO, in netta ascesa e già pienamente affermatasi nel sintagma adposizionale e nelle strategie di relativizzazione; quindi, le basi del grande slittamento tipologico che ha accompagnato la nascita delle lingue romanze erano già saldamente poste nel I sec. d.c. 41
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