Indice di sintesi: misura il numero di morfemi individuabili all interno di una parola (uno o più)
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- Edoardo Massaro
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1 I tipi morfologici Proprietà rilevanti: Indice di sintesi: misura il numero di morfemi individuabili all interno di una parola (uno o più) Indice di fusione: misura il grado di difficoltà nella segmentazione della parola (cioè grado di trasparenza dei confini di morfema e il numero di significati espressi da ogni morfema)
2 Data la combinazione dei due parametri, i tipi logicamente possibili sono i seguenti: 1) Lingue in cui ogni parola è composta da un solo morfema e questo morfema esprime un solo significato 2) Lingue in cui ogni parola è composta da un solo morfema e questo morfema esprime più significati 3) Lingue in cui ogni parola è composta da più morfemi e ogni morfema esprime un solo significato 4) Lingue in cui ogni parola è composta da più morfemi e ogni morfema può esprimere più significati Tipi effettivamente attestati: lingue isolanti (1), lingue polisintetiche / incorporanti (4), lingue agglutinanti (3), lingue fusive (e introflessive) (4) Tipo inesistente: (2)
3 Yupik siberiano (eskimo-aleut) Lingue polisintetiche / incorporanti angya-ghlla-ng-yug-tuq barca-accrescitivo-comprare-desiderativo-3aps.sing egli vuole comprare una grande barca
4 chukchee / chukci (chukotko-kamchatkan) tə-meyŋə-levtə-pəγt-ərkən 1aPS.SING.SOGG-grande-testa-dolore-IMPF ho un tremendo mal di testa
5 Lingue isolanti Vietnamita (Austro-Asiatic, Mon-Khmer, Viet-Muong)
6 Khi tôi đến nhà bạn tôi, chúng tôi bắt đầu làm bài Quando io venire casa amico io, PL io prendere testa fare lezione Quando giunsi a casa del mio amico, cominciammo (prendere testa = cominciare) a fare la lezione
7 Lingue agglutinanti Kalam (Indo-Pacific, East New Guinea Highlands)
8 yad am-mon-pk-d-ap-ay-p-yn io andare-legna-colpire-tenere-tornare-mettere-cmplt- 1PS:SG ho raccolto legna da ardere (ma lett.: sono andato [nella foresta], ho tagliato [la legna], ho preso [la legna], sono tornato [con la legna], ho messo [la legna] )
9 turco Singolare Plurale Nominativo adam adam-lar Genitivo adam-in adam-lar-in Dativo adam-a adam-lar-a Accusativo adam-i adam-lar-i Ablativo adam-dan adam-lar-dan Locativo adam-da adam-lar-da
10 Lingue fusive (/ flessive) Es. latino (lingua indoeuropea, ramo italico) Singolare Plurale Nominativo homo homin-es Genitivo homin-is homin-um Dativo homin-i homin-ibus Accusativo homin-em homin-es Ablativo homin-e homin-ibus Vocativo homo homin-es
11 A quale tipo morfologico appartiene l'inglese? i] isolante: - parole invariabili (es. a little dog) - i gradi di comparazione dell aggettivo (most, more); es. the most beautiful girl la più bella ragazza - tempi verbali composti (es. fut. will: I will sing io canterò, ma lett. 'io FUTURO cantare') - conversione Es. round aggettivo in a round table un tavolo rotondo (o una tavola rotonda ) nome in rounds of paper tondini di carta avverbio in the earth goes round la terra gira in tondo preposizione in to travel round the world viaggiare intorno al mondo verbo in to round a figure arrotondare una cifra.
12 ii] agglutinante: - comparativo degli aggettivi ( er: taller più alto/a, ma lett. 'alto-comparativo') - plurale dei nomi (es. boys ragazzi da boy) iii] fusivo: - es. cumulo di significati passato semplice/participio passato nel morfema ed - genere pronominale: he {3a PERSONA}+{SINGOLARE}+{MASCHILE} she {3a PERSONA}+{SINGOLARE}+{FEMMINILE} it {3a PERSONA}+{SINGOLARE}+{NEUTRO} - verbi irregolari: hit colpire, hit, hit split dividere, split, split
13 iiibis] introflessivo: - verbi come to sing cantare, sang, sung (e si consideri anche il nome song!); - plurali come foot piede > feet;
14 Gli universali linguistici Universali assoluti: sanciscono la presenza (o l assenza) di una particolare proprietà in ogni lingua storico-naturale, senza fare riferimento ad alcun altro parametro e senza stabilire correlazioni fra tratti differenti. Es. tutte le lingue hanno vocali orali tutte le lingue distinguono vocali e consonanti tutte le lingue distinguono nomi e verbi Universali implicazionali: pongono in relazione due (o più) proprietà, vincolando la presenza di una di esse alla presenza dell altra. In altre parole, essi affermano che un tratto linguistico può realizzarsi in una lingua storico-naturale solo se nella medesima lingua è attestato anche un altro tratto linguistico. Es. l'ordine VSO implica preposizioni l'ordine OV implica una morfologia di tipo agglutinante la categoria del genere implica la categoria del numero
15 Genere Numero Esempio Sì No No Sì Sì No Sì No Italiano Vietnamita Turco inesistente
16 Problemi di assegnazione del genere: Livello interlinguistico: Italiano: mare maschile; es. il mare Mediterraneo (il leone vs la leonessa) Francese: mer femminile; es. la mer Méditerranée (le lion vs la lionne) Inglese: sea senza genere; es. the Mediterranean sea (the lion vs the lioness) Livello intralinguistico: Italiano: la mano: genere femminile, ma terminazione maschile il poeta: genere maschile, ma terminazione femminile il braccio / le braccia: maschile al singolare, ma femminile al plurale
17 Numero Numero: Italiano: tre cani Francese: trois chiens Inglese: three dogs Portoghese: três cães Spagnolo: tres perros
18 Universale 38: in presenza di un sistema di casi, l unico caso che può (ndr. attenzione: può, non deve!) essere espresso mediante un affisso zero (cioè che può essere privo di una desinenza specifica) è quello che include tra le sue funzioni quella di soggetto del verbo intransitivo. In altri termini, l'unico caso che può prevedere una marca zero è quello che include tra le sue funzioni quella di S intrans Nota: l espressione 'tra le sue funzioni' significa che lo stesso caso, a marca zero, può svolgere anche altre funzioni (vale a dire anche Strans in un sistema nominativo-accusativo o Odir in un sistema ergativo-assolutivo).
19 Tre funzioni sintattiche: Soggetto di verbo intransitivo (S intrans ) Soggetto di verbo transitivo (S trans ) Oggetto diretto (O dir ) Tipi di marcatura logicamente possibili: 1) tre marche distinte, una per ogni caso 2) nessuna marcatura 3) unica marca per S trans e O dir e marca specifica per S intrans 4) unica marca per S trans e S intrans e marca specifica per O dir 5) unica marca per S intrans e O dir e marca specifica per S trans
20 Sistemi attestati: Nominativo-accusativo: S intrans e S trans > Nominativo O dir > Accusativo Ergativo-assolutivo: S intrans e O dir > Assolutivo S trans > Ergativo
21 S TRANS S INTRANS O DIR Nom-acc Erg-ass *
22 Latino: sistema nominativo-accusativo a) puer puellam amat ( il ragazzo ama la ragazza ) b) puer currit ( il ragazzo corre ) puer è al caso nominativo (a marca zero) e svolge le funzioni di S trans in (a) e di S intrans in (b) puellam è al caso accusativo (desinenza -am) e svolge la funzione di O dir
23 Basco: sistema ergativo-assolutivo a) emakumeak gizona ikusten du ( la donna vede l uomo ) b) gizona ethorri da ( l'uomo è arrivato ) gizona è al caso assolutivo (a marca zero: la -a finale è l'articolo definito posposto) e svolge le funzioni di S intrans in (b) e di O dir in (a) emakumeak è al caso ergativo (desinenza -k; -a- che la precede è l'articolo definito) e svolge la funzione di S trans in (a)
24 Gli ecosistemi più forti sono quelli che contengono la massima diversità. E, applicando il ragionamento allo sviluppo umano, si è spesso sostenuto che il nostro successo nel colonizzare il pianeta è dipeso dalla nostra capacità di sviluppare culture diverse, capaci di adattarsi a tutti i tipi di ambiente. La necessità di conservare la diversità linguistica si fonda proprio su argomenti di questo tipo. Se la diversità è un requisito indispensabile al successo dell umanità, allora la conservazione della diversità linguistica è essenziale, perché il linguaggio è l essenza stessa di ciò che vuol dire essere «umani». Se lo sviluppo di culture multiformi è così importante, allora il ruolo delle lingue diviene decisivo, perché il principale strumento di trasmissione delle culture sono le lingue scritte e parlate. La lingua racchiude in sé la maggior parte della storia di una comunità, e buona parte della sua identità (David Crystal (2004), La rivoluzione delle lingue, Bologna, Il Mulino, 64)
25 Come muore una lingua? - morte improvvisa - sterminio della comunità umana che la parla - imposizione di una nuova lingua - morte graduale - dall alto: cambia la lingua usata in contesto formale (es. amministrazione, istruzione, ecc.); la lingua originaria / indigena resta vitale nell uso informale, domestico - dal basso: cambia la lingua nell uso informale, domestico; la lingua originaria / indigena resta in uso al livello formale in entrambi i casi, prima o poi si afferma la percezione secondo cui un altra lingua offre più opportunità della propria
26 La diffusione dell inglese - il boom si è verificato negli anni Novanta del secolo scorso - perché una lingua diventi globlale, non basta l opera dei madrelingua; è necessario che venga adottata da altri paesi del mondo, che in altri paesi del mondo le venga attribuita una qualche forma di statuto, a prescindere dal numero dei madrelingua si impone come lingua veicolare: il numero dei parlanti come L2 è maggiore del numero dei parlanti come L1 una lingua viene privilegiata nell insegnamento delle lingue straniere una lingua diventa ufficiale o semi-ufficiale nell amministrazione di un paese Molti di questi paesi hanno avuto un boom demografico
27 Perché l inglese? - concomitanza di fattori favorevoli: una lingua rispecchia il potere di chi la parla - potere a) politico / militare: il colonialismo, la ripopolazione dell America settentrionale b) tecnologico: l Inghilterra è stata la culla della rivoluzione c) economico: prepotente crescita degli USA (a causa anche dell improvviso aumento della loro popolazione) d) potere culturale: in conseguenza di (c) le sfere di influenza principalmente americana su molti ambiti del sapere (cfr. la musica pop )
28 Quale futuro per l inglese? - forze centrifughe: adattare la lingua ai singoli contesti un cui è parlata, soprattutto attraverso prestiti lessicali (influsso di sostrato): porta alla differenziazione - forze centripete: necessità che l inglese mantenga la funzione di lingua franca del mondo, cha garantisca la reciproca comprensione Tre inglesi? - Una varietà standard internazione - Una varietà standard nazionale - Una varietà familiare (con forti elementi di mescolanza): l uso della lingua in ambito familiare è fuori da ogni possibile forma di controllo
29 L uomo: l animale parlante Perciò è chiaro che l uomo è un animale più socievole di qualsiasi ape e di qualsiasi altro animale che vive in greggi. Infatti, secondo quanto sosteniamo, la natura non fa nulla invano, e l uomo è l unico animale che abbia la parola: la voce è segno del piacere e del dolore e perciò l hanno anche gli altri animali, in quanto la loro natura giunge fino ad avere e a significare agli altri la sensazione del piacere e del dolore; invece la parola serve a indicare l utile e il dannoso, e perciò anche il giusto e l ingiusto. E questo è proprio dell uomo rispetto agli altri animali: esser l unico ad aver nozione del bene e del male, del giusto e dell ingiusto e così via. (Aristotele, Politica, in Politica e Costituzione di Atene di Aristotele, a cura di C. A. Viano, U.T.E.T., Torino, 1995, p )
30 E. O. Wilson, ottimo entomologo ed ecologo americano, [ ] ispirato dalla ben nota organizzazione sociale delle api e delle formiche (gli insetti eusociali), ha avanzato l ipotesi che anche nell uomo molti comportamenti sociali siano determinati geneticamente e che l intera cultura umana sia largamente controllata dai geni, come accade in quegli insetti [ ]: Ma le società degli insetti detti, appunto, eusociali, sono molto più organizzate ed efficienti delle nostre, proprio perché il comportamento dei loro membri è largamente determinato geneticamente, anche nei dettagli, mentre nell uomo vi è un complesso sistema di apprendimento individuale e sociale che richiede molti anni della nostra vita [ ]. Il risultato è che ognuno di noi ha un raggio di azione e decisione e quindi [ ] di libertà individuale molto più esteso di quello di qualunque insetto (L. L. Cavalli Sforza (2004), L evoluzione delle cultura, Torino; Codice Edizioni, p. 94) Uomo: animale irrazionale?
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