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MESSAGGERO VENETO - GIOVEDÌ, 06 LUGLIO 2006 Pagina 7 - Economia Fvg, subforniture in ripresa Aumento del 18,6% degli ordini. Superata la crisi del 2003-4 ------------------------------------------------------------------------------- PORDENONE. «La subfornitura regionale può dirsi definitivamente fuori dalle secche congiunturali in cui si era trovata a navigare tra il 2003 e il 2004»: lo afferma, in una nota diffusa ieri, il vice presidente della Camera di Commercio di Pordenone, Silvano Pascolo, commentando i dati dell'indagine congiunturale svolta dal Centro regionale della subfornitura, azienda speciale dell'ente camerale. Il Centro ha elaborato i dati di 753 imprese registrate, con 20 mila addetti. «Oltre il 60% delle imprese intervistate - prosegue Pascolo - ha dichiarato di aver registrato nel 2005, rispetto al 2004, un incremento del portafoglio ordini; il 25,58% parla di sostanziale tenuta e solo il 13,95% attesta un decremento degli ordinativi». Oltre il 50% delle aziende parla di aumento, il 23,26% di tenuta e il restante 25,58% di calo. Per quanto riguarda la tendenza degli ordini rispetto al medesimo periodo del 2004, ma per area di mercato, «vi è un aumento del 18,60% in ambito regionale - ha proseguito Pascolo - un +30,23% su base nazionale e un +20,93% per quel che riguarda l'estero». La positività della subfornitura regionale aveva fatto peraltro registrare un piccolo record anche nel confronto tra il 2003 e il 2004, relativamente alla tendenza degli ordini verso l'estero, «che aveva consegnato - prosegue Pascolo - un lusinghiero +9,8%, il valore più alto di tutte le regioni italiane, seguito dal +4,5% dell'emilia Romagna. Il Veneto aveva accusato un -21,6% e l'umbria, addirittura, un -34,4%. Ecco perchè, oggi più di allora, investire per l' internazionalizzazione mirata delle nostre imprese della subfornitura - conclude - è divenuto oggi un passaggio fondamentale».

AGENZIA ANSA ECONOMIA: FVG; RIPRESA DELLA SUBFORNITURA, AUMENTANO ORDINI INDAGINE CENTRO REGIONALE CCIAA PORDENONE (ANSA) - PORDENONE, 5 LUG - "La subfornitura regionale può dirsi definitivamente fuori dalle secche congiunturali in cui si era trovata a navigare tra il 2003 e il 2004": lo afferma, in una nota diffusa oggi, il vice presidente della Camera di Commercio di Pordenone, Silvano Pascolo, commentando i dati dell' indagine congiunturale svolta dal Centro regionale della Subfornitura, azienda speciale dell' ente camerale. Il Centro ha elaborato i dati di 753 imprese registrate, con 20 mila addetti. "Oltre il 60% delle imprese intervistate - prosegue Pascolo - ha dichiarato di aver registrato nel 2005, rispetto al 2004, un incremento del portafoglio ordini; il 25,58% parla di sostanziale tenuta e solo il 13,95% attesta un decremento degli ordinativi". Oltre il 50% delle aziende parla di aumento, il 23,26% di tenuta ed il restante 25,58% di calo. (SEGUE). ECONOMIA: FVG; RIPRESA DELLA SUBFORNITURA, AUMENTANO ORDINI (2) (ANSA) - PORDENONE, 5 LUG - Per quanto riguarda la tendenza degli ordini rispetto al medesimo periodo del 2004, ma per area di mercato, "vi è un aumento del 18,60% in ambito regionale - ha proseguito Pascolo - un +30,23% su base nazionale e un +20,93% per quel che riguarda l' estero". La positività della subfornitura regionale aveva fatto peraltro registrare un piccolo record anche nel confronto tra il 2003 e il 2004, relativamente alla tendenza degli ordini verso l' estero, "che aveva consegnato - prosegue Pascolo - un lusinghiero +9,8%, il valore più alto di tutte le regioni italiane, seguito dal +4,5% dell' Emilia Romagna. Il Veneto aveva accusato un -21,6% e l' Umbria, addirittura, un -34,4%. Ecco perché, oggi più di allora, investire per l' internazionalizzazione mirata delle nostre imprese della subfornitura - conclude - è divenuto oggi un passaggio fondamentale". (ANSA).

GAZZETTINO Economia Nordest Giovedì, 6 Luglio 2006 FRIULI VENEZIA GIULIA PORDENONE - «La subfornitura regionale può dirsi definitivamente fuori dalle secche congiunturali in cui si era trovata a navigare tra il 2003 e il 2004». Lo afferma il vice presidente della Camera di Commercio di Pordenone, Silvano Pascolo, commentando i dati dell'indagine congiunturale svolta dal Centro regionale della Subfornitura, azienda speciale dell'ente camerale. Il Centro ha elaborato i dati di 753 imprese registrate, con 20 mila addetti. «Oltre il 60\% delle imprese intervistate - prosegue Pascolo - ha dichiarato di aver registrato nel 2005, rispetto al 2004, un incremento del portafoglio ordini; il 25,58\% parla di sostanziale tenuta e solo il 13,95\% attesta un decremento degli ordinativi». Oltre il 50\% delle aziende parla di aumento, il 23,26\% di tenuta ed il restante 25,58\% di calo. Per quanto riguarda la tendenza degli ordini rispetto al medesimo periodo del 2004, ma per area di mercato, «vi è un aumento del 18,60\% in ambito regionale - ha proseguito Pascolo - un +30,23\% su base nazionale e un +20,93\% per quel che riguarda l'estero». La positività della subfornitura regionale aveva fatto peraltro registrare un piccolo record anche nel confronto tra il 2003 e il 2004, relativamente alla tendenza degli ordini verso l'estero, «che aveva consegnato - prosegue Pascolo - un lusinghiero +9,8\%, il valore più alto di tutte le regioni italiane, seguito dal +4,5\% dell'emilia Romagna.

Il Veneto aveva accusato un -21,6\% e l' Umbria, addirittura, un -34,4\%. Ecco perché, oggi più di allora, investire per l'internazionalizzazione mirata delle nostre imprese della subfornitura - conclude Pascolo - è divenuto oggi un passaggio fondamentale». GAZZETTINO EDIZIONE DI PORDENONE Giovedì, 6 Luglio 2006 Subfornitura, risalita in tedesco I terzisti agganciano il risveglio della Germania: incremento ordini nel 60 per cento delle imprese Subfornitura, la risalita comincia dalla meccanica. E riparte dalla Germania. E infatti il risveglio dell'economia tedesca trascina una buona parte delle imprese terziste della provincia di Pordenone. Ad agganciare la ripresa tedesca sono in modo particolare imprese del comparto della meccanica di precisione altamente tecnologizzata, ma anche della meccanica più tradizionale. E sono aziende che operano nei settori dell'automotive e delle macchine utensili. Dunque, la subfornitura regionale può dirsi fuori dalle secche congiunturali in cui si era trovata a navigare tra il 2003 e il 2004. La nuova situazione emerge da alcuni indicatori del Centro regionale della subfornitura, l'azienda speciale della Camera di commercio che si occupa di questo segmento produttivo che coinvolge in regione circa 750 imprese e ventimila addetti. Da un sondaggio risultata che oltre il 60 per cento delle imprese intervistate ha dichiarato di avere registrato nel 2005 - rispetto all'anno precedente - un incremento del portafoglio ordini. Oltre il 25 per cento delle imprese parla di tenuta, mentre il 13 per cento attesta un decremento degli ordinativi. «I primi segnali di ripresa - ha spiegato il vicepresidente della Camera di commercia, Silvano Pascolo, nonché presidente dell'unione degli Artigiani - li abbiamo percepiti già nella primavera del 2005. Gli indicatori hanno poi proseguito con il segno positivo per tutto l'anno. Ora che siamo a metà 2006 c'è una conferma del trend e quindi c'è un

incoraggiante giudizio». Da sottolineare un dato di fatto: buona parte di questa "boccata d'ossigeno" proviene soprattutto dai polmoni della ripresa tedesca. La Germania è infatti il Paese che detiene il primato della vendita estera di macchinari che vengono prodotti da imprese che ricorrono in maniera massiccia alla fornitura di terzi». Segno che alcune grandi imprese tedesche guardano con maggiore fiducia ai subfornitori friulani. «Molte delle nostre imprese - aggiunge - Pascolo - hanno dimostrato grande capacità di rispondere alle richieste di questo nuovo mercato con grande puntualità offrendo garanzie in qualità, affidabilità». Ma è stato anche un altro fattore a giocare un ruolo chiave nella competitività delle imprese subfornitrici: si sta velocemente sviluppando una sorta di filiera della subfornitura in grado di fornire dei prodotti molti più innovativi e competitivi. Sta insomma sparendo la singola azienda specializzata nella fornitura del singolo pezzo: si lavoro in équipe tanto da fornire al committente la soluzione a partire dal progetto fino alla consegna del prodotto finito, una sorta di componente completo e preassemblato in grado di mettere insieme - se serve - competenze di meccanica, elettronica e plastica. Ma nel mondo della subfornitura non ci su culla certo sugli allori. E si pensa a un nuovo cambio di rotta che sia maggiormente strategico, almeno per quanto riguarda le attività della Camera di commercio. «È necessaria - aggiunge ancora Silvano Pascolo - da parte delle nostre aziende una differenziazione nel proprio mix di fatturato che va ovviamente esteso ad altri Paesi a matura industrializzazione. Penso a Svezia, Finlandia e Francia, anche se in quest'ultimo caso le imprese faticano a concludere affari». Un nuovo sforza che vada proprio nella direzione di incrementare anche la sinergia tra le associazioni di categoria e istituzioni che a vario titolo si occupano di internazionalizzazione delle imprese». Come dire: nell'internazionalizzazione è necessario fare squadra.