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Transcript:

Strategia d investimento Indicatori dell Asset Allocation Strategia d investimento (asset classes, valute, duration obbligazionarie) Bollettino mensile no. 8 agosto 2014 A cura dell Ufficio Ricerca e Analisi Disclaimer: tutte le informazioni e le opinioni contenute in questo documento rivestono unicamente carattere informativo. In nessun caso le informazioni e le opinioni espresse devono essere considerate come inviti, raccomandazioni, offerte d investimento o sollecitazione al pubblico risparmio.

STRATEGIA D INVESTIMENTO Indicatori dell asset allocation Indicatore Situazione attuale Aspettative tra 3 mesi Congiuntura ISM index (USA) Consumer confidence (USA) PMI index (Euroland) Condizioni monetarie Liquidità (M2/M3) Yield curve Corporate spread Valutazione azioni P/E Earnings yield gap Dinamica degli utili EPS momentum Sentimento Indice VIX (volatilità) Bear ratio Crescita mondiale moderata al rialzo al rialzo stabile Neutrali crescita minima in EU curva regolare in ribasso Neutrale neutrale sottovalutato Positiva negli USA in miglioramento Positivo al rialzo al rialzo Crescita moderata consolidamento consolidamento in ripresa Neutrali crescita debole In miglioramento Strategia d investimento Il mercato ha avuto una reazione benigna per mesi nei confronti dell aumentato rischio geopolitico. Nelle ultime settimane gli investitori hanno ignorato i segnali macroeconomici e micro incoraggianti, provenienti in particolare da Stati Uniti e Cina e si sono concentrati sull incertezza dello sviluppo e delle ripercussioni dei conflitti in atto. Sul fronte obbligazionario americano, la paura di un rialzo tassi non sembra prendere piede tra gli investitori che anzi tornano a comperare duration con il rendimento sul decennale tornato in zona 2.40%. Banalmente si può dire che in uno scenario di tassi in rialzo, questo rendimento non è assolutamente attraente. Ma la sindrome giapponese, con tassi sul decennale allo 0.5% e inflazione al 2% pervade ormai la mente degli investitori. Si comincia a credere che le banche centrali possano riuscire a garantire ai governi indebitati tassi reali fortemente negativi semplicemente protraendo la politica dei tassi a 0 all infinito. In questo contesto risulta estremamente difficile garantire solide performance nei mesi a venire. Continuiamo a prediligere la carta corporate emerging. Valutazioni ancora attraenti e flussi in entrata ci fanno sovrappesare questo tipo di asset nei nostri portafogli. Gli indici hanno reagito alla loro posizione di ipervenduto, con un canonico rimbalzo. I mercati azionari non sono cari, se confrontati al livello minimo dei tassi d interesse. Tuttavia, la ripresa del trend rialzista necessita di revisioni al rialzo nelle stime degli utili aziendali. Inoltre in ragione dei molteplici focolai di tensione di non facile soluzione presenti in più parti del mondo (Ucraina e Medio Oiente), consigliamo di non aggiungere rischio ai portafogli, limitandosi a operazioni tattiche. L idea forte sul mercato dei cambi rimane lo short Eur/Usd. Il dollaro statunitense è favorito dalla divergenza tra le politiche monetarie delle rispettive banche centrali e il miglioramento di alcuni indicatori, in particolare il calo della disoccupazione e la ripresa del PIL. Alla luce dell incerta situazione ucraina, consigliamo di astenersi da posizioni lunghe in rubli, zloty polacco e fiorino ungherese. ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 8 agosto 2014 Pagina 2 / 9

STRATEGIA D INVESTIMENTO Asset Classes Asset Classes Strategia Cambiamento Liquidità *) Obbligazioni Azioni Strumenti alternativi *) Parte della liquidità può essere investita in operazioni tattiche (di trading) su attivi più rischiosi, prevalentemente azioni Valute Valute Strategia Cambiamento Euro Dollaro USA Franco svizzero Altre Duration segmento reddito fisso Valute Duration consigliata Breve (<2 anni) Medio (2-5 anni) Lungo (>5 anni) Euro Cambiamento Dollaro USA Cambiamento Franco svizzero Cambiamento 1.45 1.55 1.45 Legenda: - fortemente sovraponderare = - sovraponderare = - neutrale = - sottoponderare = - fortemente sottoponderare = Cambiamento rispetto alla situazione precedente : ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 8 agosto 2014 Pagina 3 / 9

Primo indicatore: la congiuntura USA: ISM Index 70.00 60.00 50.00 40.00 30.00 L indice ISM (inchiesta sulle prospettive economiche effettuata tra i direttori agli acquisti statunitensi) è tornato a salire, grazie a un balzo dei nuovi ordini e alla tonicità della componente produzione, al di sopra di quota 60. Anche l indice occupazione è in miglioramento per il 13 mese consecutivo. L indice generale è ai massimi degli ultimi 2 anni e depone a favore della continuazione dell accelerazione nella congiuntura statunitense. USA: ISM Index Componente nuovi ordini 70.00 60.00 50.00 40.00 La componente nuovi ordini è tornata a salire, tornando sui massimi dello scorso anno. Questo andamento, con l indice della produzione già ad alti livelli, si tradurrà in un positivo andamento congiunturale. 30.00 20.00 USA: ISM Index - Componente prezzi 90 75 60 45 La componente prezzi si mantiene nell alto del range degli ultimi anni, ma non rappresenta a questi livelli un pericolo per i margini operativi delle società. 30 15 ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 8 agosto 2014 Pagina 4 / 9

USA: Fiducia del consumatore 160.00 140.00 120.00 0.00 80.00 60.00 La fiducia del consumatore statunitense è salita in luglio a toccare il massimo degli ultimi sette anni, grazie all ottimo andamento del mercato del lavoro e al miglioramento della congiuntura interna. Il dato conferma l ottimo momento dell economia statunitense e l ottimismo per il futuro prossimo. 40.00 20.00 Eurolandia: PMI Index 65.00 60.00 55.00 50.00 45.00 40.00 In Europa la pubblicazione dei PMI nazionali confermano un momento di fiacca della congiuntura. La crisi ucraina inizia a intaccare la congiuntura della zona euro e in particolare della Germania, dove i dati economici e gli indici precursori tendono al basso. 35.00 30.00 11 12 13 14 Prospettive sulla crescita economica I dati macro negli Stati Uniti confermano una sostanziale ripresa dell attività economica dopo il rallentamento invernale dovuto in gran parte alle condizioni climatiche avverse. L elemento chiave che potrebbe spingere la Fed ad un rialzo tassi anticipato è la crescita dei salari, che tuttavia finora non si è manifestata nonostante il tasso di disoccupazione in calo. Fino a quando non assisteremo ad un trend di crescita dei salari resteremo in un contesto di politica monetaria accomodante. In Europa la crescita continua ad essere prossima lo zero, con l Italia che è tornata in un contesto recessivo e fatica ad implementare riforme efficaci. Gli investitori stanno invece riscoprendo il tema cinese, con gli ultimi dati che confermano la consistenza della crescita economica e non fanno temere revisioni al ribasso nei prossimi mesi. A destare le maggiori preoccupazioni è in questo momento la situazione geopolitica in deterioramento. Il conflitto ucraino con conseguenti sanzioni alla Russia può pesare sulla già debole crescita europea e sta generando grande incertezza sul mercato. Le tensioni in Iraq e Palestina non sembrano destinate a risolversi in tempi brevi e mettono alla prova la politica estera americana. ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 8 agosto 2014 Pagina 5 / 9

CRESCITA Secondo indicatore: condizioni monetarie A) Massa monetaria USA: M2 (crescita annuale) 12 Eurolandia: ECB M3 (crescita annuale) 14.00 8 6 11.00 8.00 4 5.00 2 2.00 0-1.00 La massa monetaria M3 è cresciuta di EUR31 mrd in giugno permettendo un aumento annuale dell 1.5%. L attività creditizia da segnali di stabilizzazione. I prestiti al settore privato sono scesi dell 1.1% a/a, un tasso minore rispetto ai mesi precedenti. B) Scenario economico e Yield curve INFLAZIONE oggi r r sc Fase II Fase I r Fase III Fase IV r sc L andamento dei prezzi al dettaglio in Europa (+0.4%) rimane fonte di preoccupazione per investitori e Bce. Nell ultimo seduta la banca centrale europea ha lasciato invariato la sua politica monetaria, ma ha continuato i lavori preparatori per un quantitative easing, qualora lo ritenesse necessario. sc sc Utilizziamo quest indicatore, in quanto esiste una chiara relazione tra lo scenario economico, espresso in crescita congiunturale e inflazione, con l inclinazione della yield curve e l andamento del mercato azionario. In questo contesto, la yield curve è definita come la differenza tra i rendimenti delle obbligazioni a anni e i tassi d interesse a due anni. Possiamo definire quattro fasi del ciclo congiunturale, a cui corrispondono quattro forme della curve dei rendimenti. ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 8 agosto 2014 Pagina 6 / 9

Yield Curve (differenza rendimento obbl. 2 anni) Stati Uniti 4.00 Eurolandia 3.50 3.00 3.00 2.00 1.00 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50 0.00-1.00 0.00-0.50 02 03 04 05 06 07 08 09 11 12 13 14 Il mese di luglio è stato caratterizzato da una certa volatilità sui mercati finanziari. L acuirsi delle tensioni internazionali (vedi fronte Ucraina, Striscia di Gaza, Libia, Iraq ecc) ha favorito una certa riduzione della propensione al rischio degli investitori internazionali. Se però sul fronte azionario abbiamo assistito ad una generalizzata, seppur non troppo importante, correzione sugli indici (in particolare dei paesi periferici europei), sul fronte obbligazionario nulla sembra voler fermare la marcia trionfale dei mercati. Questo e assolutamente comprensibile per i bond di emittenti sovereign AAA, che in periodi di tensioni fungono come sempre da beni rifugio. Inoltre i dati macroeconomici evidenziano in Europa una preoccupante fase di ristagno dell economia abbinata ad una continua discesa dell inflazione, addirittura negativa ormai in parecchi paesi. In questo contesto, quindi, vedere il rendimento del Bund scendere fino all attuale 1% non sorprende. Resta da valutare se questi siano rendimenti sostenibili nel tempo, ma questo solo il futuro ce lo dirà. C) Obbligazioni: corporate spread Credit spread obbligazioni corporate Continuiamo a prediligere la carta corporate emerging che ormai da mesi e stata riscoperta nei portafogli degli investitori. Valutazioni ancora attraenti e flussi in entrata ci fanno sovrappesare questo tipo di asset nei nostri portafogli. ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 8 agosto 2014 Pagina 7 / 9

Terzo indicatore: la valutazione dei mercati azionari USA: P/E prospettico 12 mesi 25 Europa: P/E prospettico 12 mesi 22 20 17 15 12 89 91 93 95 97 99 01 03 05 07 09 11 13 Serie1 Serie2 Serie3 7 89 91 93 95 97 99 01 03 05 07 09 11 13 Serie1 Serie2 Serie3 Fonte: Nomura/Bloomberg I multipli di valutazione dei mercati azionari sono scesi nell ultimo mese, soprattutto in Europa, dove la correzione sulle borse è stata più corposa. I mercati azionari non sono cari, se confrontati al livello minimo dei tassi d interesse. Tuttavia, la ripresa del trend rialzista necessita di revisioni al rialzo nelle stime degli utili aziendali. Quarto indicatore: la dinamica degli utili (EPS Momentum) La revisione degli utili negli Stati Uniti continua a sorprendere in bene. La stagione dei risultatati trimestrali è in dirittura d arrivo. Circa il 70% delle società hanno battuto le attese degli analisti che sono stati costretti ad aumentarle. Questo cambiamento va nella direzione auspicata, ma purtroppo assistiamo alla dinamica opposta in Europa. Le aziende del Vecchio continente faticano a rilanciare la redditività aziendale e sono penalizzate dall assenza di una crescita economica. Il rafforzamento del dollaro potrebbe essere la chiave di un miglioramento, in ragione dell alta esposizione di fatturato a questa area. Definizione: l EPS momentum indica il cambiamento della previsione degli utili aziendali nel tempo ed è espresso a lato come numero di revisioni degli utili al rialzo meno quelle al ribasso, il tutto diviso per il numero totale delle stime. Europa: EPS Momentum 15 5 0-5 - -15-20 -25 96 97 98 99 USA: EPS Momentum 20 0 - -20-30 -40 96 97 98 99 Fonte: Nomura ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 8 agosto 2014 Pagina 8 / 9

Quinto indicatore: il sentimento Indice VIX (volatilità) sul CBOE 90 80 70 60 La volatilità si è impennata sul consolidamento delle borse, ma non segnala per il momento un eccessivo pessimismo. 50 40 30 20 gen.06 gen.08 gen. gen.12 gen.14 L indice VIX riflette una stima della volatilità futura dell S&P 500, basata su media ponderata della volatilità implicita di diverse sue opzioni (differenti strikes e scadenze). La linea tratteggiata corrisponde all indice S&P 500, da notare che ad alti valori del VIX è seguito un movimento della borsa al rialzo. Put/Call Ratio (a sinistra) e Investitori Bear sul mercato azionario statunitense 1.25 80 1.00 60 0.75 40 0.50 20 0.25 gen.09 gen. gen.11 gen.12 gen.13 gen.14 0 gen.06 gen.07 gen.08 gen.09 gen. gen.11 gen.12 gen.13 gen.14 Serie1 Il numero degli investitori ribassisti sulla borsa americana è salito ed è ora in posizione neutrale, senza offrire indicazioni utili. Il put/call ratio è ottenuto dividendo il numero del volume delle opzioni put con quello dei call. Un eccesso verso l alto indica negativismo da parte degli investitori e un possibile rimbalzo del mercato azionario. Un valore basso può preludere a un movimento al ribasso. L indicatore investitori bear mostra la percentuale di operatori ribassisti nell ottica di 6 mesi. Un valore alto è associato con un pessimismo elevato sull andamento borsistico. ufficio Ricerca e Analisi Bollettino mensile no. 8 agosto 2014 Pagina 9 / 9