COMUNICATO STAMPA N. 2 DELL 11 FEBBRAIO 2015 Presidenza Comm. Graziano Di Battista All aumento della produzione corrisponde anche un incremento del grado di utilizzo degli impianti, che passa dal 69 al 70,7 per cento. In crescita anche gli ordini con le settimane di produzione assicurata che negli ultimi tre mesi salgono da 7 a 8,6. Si dimezzano le ore di Cassa integrazione nell ultimo trimestre dell anno (-50,2 per cento ). SISTEMA MANIFATTURIERO DELLE MARCHE, ANCORA IN CRESCITA PRODUZIONE, FATTURATO E ORDINATIVI Di Battista: tra l inizio di ottobre e la fine dell anno, la produzione è aumentata del 2 per cento, il fatturato dell 1,5 e gli ordinativi del 6,2 per cento. Anche per i prossimi tre mesi le previsioni inducono all ottimismo con il numero delle imprese che prevedono un ulteriore incremento produttivo superiori a quelle che temono una fase recessiva. Marche, diminuiscono le imprese manifatturiere ma per quelle che rimangono, il 2015 è stato un anno di crescita. Lo ha affermato il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista, presentando i dati della rilevazione trimestrale Giuria della Congiuntura sugli ultimi tre mesi dell anno. Nel corso del 2015 ha sostenuto Di Battista le imprese manifatturiere marchigiane sono scese da 19.860 a 19.638 con la perdita di 222 aziende. Ma quelle che sono riuscite a rimanere sul mercato, hanno aumentato per il quarto trimestre consecutivo produzione, fatturato e ordinativi. In particolare, tra l inizio di ottobre e la fine dell anno, la produzione è aumentata del 2 per cento, il fatturato dell 1,5 e gli ordinativi del 6,2 per cento. Anche per i prossimi tre mesi le previsioni inducono all ottimismo con il numero delle imprese che prevedono un ulteriore incremento produttivo superiori a quelle che temono una fase recessiva. Per consolidare la ripresa occorre sostenere il manifatturiero marchigiano con politiche per le reti d impresa, le start up, l innovazione e l accesso al credito. Tutti settori sui quali le Camere di commercio da sempre svolgono un ruolo fondamentale e intendono continuare a farlo, malgrado i tagli alle risorse che rischiano di penalizzare la nostra attività per le imprese e il territorio marchigiano. L INDAGINE CONGIUNTURALE DI UNIONCAMERE MARCHE Secondo Giuria della Congiuntura, a far crescere il fatturato delle 19.638 imprese manifatturiere marchigiane, nell ultimo trimestre dell anno è stato soprattutto il mercato interno (+4 per cento) mentre il fatturato estero è diminuito del 2,1 per cento. Per quanto riguarda gli ordinativi sono invece aumentati di più quelli verso l estero (+10,6) rispetto a quelli interni (+ 3 per cento). Un trimestre, quello finale del 2015, positivo anche per le imprese artigiane che hanno visto aumentare produzione (+2,8), fatturato (+4,7) e ordinativi (+6,9). Il buon andamento del comparto manifatturiero marchigiano ancora fatica a far sentire i suoi effetti positivi sul mercato del lavoro. Infatti l occupazione tra ottobre e dicembre cresce solo nelle imprese artigiane (+2,8) mentre complessivamente cala dello 0,6 per cento. All aumento della produzione corrisponde un incremento del grado di utilizzo degli impianti, che passa dal 69 al 70,7 per cento. In crescita anche gli ordini con le settimane di produzione assicurata che negli ultimi tre mesi salgono da 7 a 8,6. Disaggregando le imprese per classe di addetti, il Centro Studi Unioncamere Marche ha rilevato come questa volta a crescere di più sono state le imprese manifatturiere sotto i dieci dipendenti con la produzione che è salita del 6 per cento. Aumento che per le imprese tra i 10 ed i 49 dipendenti si è fermato allo 0,6 per cento mentre oltre i 50 dipendenti l incremento produttivo è stato dell 1,8 per cento. 2
Tra i settori di attività i migliori risultati sono stati ottenuti dalle imprese del legno e del mobile che hanno aumentato la produzione dell 8,8 per cento e il fatturato del 6,6 per cento. Bene anche le industrie chimiche, petrolifere e della plastica con la produzione in salita del 6,8 e il fatturato del 4,7 per cento. Sopra il 2 per cento la crescita produttiva degli alimentari (2,2) e dei metalli (2,3) mentre per la meccanica la crescita si è fermata allo 0,9 per cento. Perdono colpi il tessile e l abbigliamento con la produzione che cala dell 1,6 per cento. In fase recessiva anche le industrie delle macchine elettriche ed elettroniche (produzione 0,6 e fatturato 3,6 per cento). Infine i territori, con le imprese di Pesaro e Urbino che fanno registrare le migliori prestazioni, con la produzione che aumenta del 5,5 per cento, il fatturato del 5,6 e gli ordinativi del 5 per cento. Bene anche Macerata (produzione +3,7 e fatturato +3,5). Contenuta la crescita di Ascoli Piceno (produzione +0,8 e fatturato +1,2). Per le imprese della provincia di Ancona, invece, ad una produzione pressoché stabile ( +0,1) corrisponde un calo del fatturato (-1,3). Il contrario di quel che è accaduto nel fermano dove la produzione è calata dello 0,6 per cento con il fatturato in aumento dell 1,5 per cento. LA CASSA INTEGRAZIONE NEL QUARTO TRIMESTRE DEL 2015 Secondo le elaborazioni del Centro Studi Unioncamere sui dati Inps, nell ultimo trimestre del 2015 si è dimezzata la Cassa integrazione nelle imprese marchigiane, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, scendendo da 16,3 a 8,1 milioni di ore (-50,2 per cento). Un calo che ha riguardato sia la Cassa in deroga (da 10,1 a 4,5 milioni di ore) sia quella straordinaria (da 4,2 a 2,8 milioni di ore) e quella ordinaria (da 2 a 0,7 milioni di ore). Il taglio più consistente delle ore di cassa integrazione si è registrato in edilizia (-84,2 per cento) e nell artigianato (-50,2). Più contenuto il calo nell industria (-44,4) e nel commercio (-43,6). Tra i settori manifatturieri la cassa integrazione è diminuita di più negli alimentari (-91,7), nella meccanica (-63,7), nella carta (-52,5) e nel tessile (-51,2). E invece aumentata nella lavorazione dei minerali non metalliferi (+48,9). LE PREVISIONI DELLE AZIENDE PER I PROSSIMI MESI Quali sono le aspettative delle imprese marchigiane per i prossimi mesi? Per la prima volta prevale l ottimismo con il 27 per cento delle aziende che si aspetta un ulteriore aumento della produzione mentre 29 imprese su 100 pensano di aumentare anche il fatturato. Un impresa su quattro teme invece un peggioramento di produzione e fatturato. Le imprese manifatturiere della nostra regione sono ancora caute sul fronte assunzioni. Solo il 10 per cento pensa che assumerà nei prossimi tre mesi ed altrettante ritengono probabile una riduzione della forza lavoro. Infine, per l 80 per cento delle imprese, l occupazione rimarrà stabile. 3
11 febbraio 2016 Meno imprese Marche, ma produzione +2% Unioncamere, a fine 2015 mercato interno +4% Diminuiscono le imprese manifatturiere delle Marche, ma per quelle che restano attive il 2015 è stato un anno di crescita. Lo dice il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista, presentando i dati della rilevazione trimestrale della Giuria della congiuntura sugli ultimi tre mesi dell'anno passato. Le imprese manifatturiere sono scese da 19.860 a 19.638, con una perdita di 222 aziende. Ma quelle che sono riuscite a rimanere sul mercato, hanno aumentato per il quarto trimestre consecutivo produzione, fatturato e ordinativi. In particolare, tra l'inizio di ottobre e la fine dell'anno, la produzione è aumentata del 2%, il fatturato dell'1,5 e gli ordinativi del 6,2%. 4
11 febbraio 2016 Marche, cala il numero delle imprese ma torna a crescere la produzione ANCONA - Diminuiscono le imprese manifatturiere delle Marche, ma per quelle che restano attive il 2015 è stato un anno di crescita. Lo dice il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista, presentando i dati della rilevazione trimestrale della Giuria della congiuntura sugli ultimi tre mesi dell'anno passato. Le imprese manifatturiere sono scese da 19.860 a 19.638, con una perdita di 222 aziende. Ma quelle che sono riuscite a rimanere sul mercato, hanno aumentato per il quarto trimestre consecutivo produzione, fatturato e ordinativi. In particolare, tra l'inizio di ottobre e la fine dell'anno, la produzione è aumentata del 2%, il fatturato dell'1,5 e gli ordinativi del 6,2%. Anche per i prossimi tre mesi le previsioni sono improntate all'ottimismo: sono di più le imprese che prevedono un ulteriore incremento produttivo rispetto a quelle che temono una fase recessiva. Secondo Di Battista "per consolidare la ripresa occorre sostenere il manifatturiero con politiche per le reti d'impresa, le start up, l'innovazione e l'accesso al credito. Tutti settori sui quali le Camere di commercio da sempre svolgono un ruolo fondamentale e intendono continuare a farlo, malgrado i tagli alle risorse che rischiano di penalizzare la nostra attività per le imprese e il territorio marchigiano". MERCATO INTERNO +4% - A far crescere il fatturato delle 19.638 imprese manifatturiere nell'ultimo trimestre dell'anno è stato soprattutto il mercato interno (+4%) mentre il fatturato estero è diminuito del 2,1%. Per quanto riguarda gli ordinativi sono invece aumentati di più quelli verso l'estero (+10,6) rispetto a quelli interni (+3%). Un trimestre, quello finale del 2015, positivo anche per le imprese artigiane che hanno visto aumentare produzione (+2,8), fatturato (+4,7) e ordinativi (+6,9). MEGLIO IMPRESE SOTTO 10 ADDETTI - Disaggregando le imprese per classe di addetti, il Centro studi Unioncamere Marche rileva che a crescere di più sono state le imprese manifatturiere sotto i dieci dipendenti con la produzione che è salita del 6%. Aumento che per le imprese tra i 10 ed i 49 dipendenti si è fermato allo 0,6%, mentre oltre i 50 dipendenti l'incremento produttivo è stato dell'1,8. Tra i settori di attività i migliori risultati sono stati ottenuti dalle imprese del legno e del mobile che hanno aumentato la produzione dell'8,8% e il fatturato del 6,6%. Bene anche le industrie chimiche, petrolifere e della plastica con la produzione in salita del 6,8 e il fatturato del 4,7%. CIG DIMEZZATA - Si è dimezzata la Cassa integrazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, scendendo da 16,3 a 8,1 milioni di ore (-50,2%). 5
11 febbraio 2016 Manifatturiero Marche: buona la produzione, rimane il problema occupazione nel 2015 Nonostante diminuiscano le imprese manifatturiere, il 2015 per quelle rimaste è stato un buon anno. Lo ha detto il presidente Unioncamere Marche, Graziano Di Battista, che ha presentato i dati della rilevazione trimestrale Giuria della Congiuntura sugli ultimi tre mesi dell anno. Nel corso del 2015 ha detto Di Battista le imprese manifatturiere marchigiane sono scese da 19.860 a 19.638. Chi ha resistito, comunque, ha aumentato per il quarto trimestre consecutivo produzione, fatturato e ordinativi, ha proseguito Di Battista. Tra l inizio di ottobre e la fine dell anno, la produzione è aumentata del 2%, il fatturato dell 1,5 e gli ordinativi del 6,2%. ha continuato e anche per i prossimi tre mesi le previsioni inducono all ottimismo. Questo perché le imprese che prevedono un incremento produttivo sono superiori a quelle che prevedono una fase di stallo o di recessione. Di Battista ha anche aggiunto che per consolidare la ripresa occorre sostenere il manifatturiero marchigiano con politiche per le reti d impresa, le start up, l innovazione e l accesso al credito. Tutti settori sui quali le Camere di commercio da sempre svolgono un ruolo fondamentale ha detto e intendono continuare a farlo, malgrado i tagli alle risorse che rischiano di penalizzare la nostra attività per le imprese e il territorio marchigiano. Secondo Unioncamere, a far crescere il fatturato delle imprese manifatturiere marchigiane nell ultimo trimestre dell anno è stato soprattutto il mercato interno (+4%) mentre il fatturato estero è diminuito del 2,1%. Sul fronte degli ordinativi, sono diminuiti quelli verso l interno, del 3%, e sono cresciuti quelli verso l estero. Mancano ripercussioni positive sul mercato del lavoro: solo del 2,8% cresce l occupazione nelle imprese artigiane, altrimenti in generale cala dello 0,6%. Le imprese del legno e del mobile hanno ottenuto le performance migliori, avendo aumentato la produzione dell 8,8% e del 6,6% il fatturato. Ottimo anche il risultato delle industrie chimiche, petrolifere e della plastica: in questo caso la produzione è salita del 6,8% e il fatturato del 4,7%. 6
11 febbraio 2016 Manifatturiero, prevale l ottimismo Diminuiscono le imprese manifatturiere, ma per quelle che rimangono il 2015 è stato un anno di crescita, lo ha affermato il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista. ANCONA Secondo la rilevazione trimestrale Giuria della Congiuntura sugli ultimi tre mesi dell anno, nel corso del 2015 le imprese manifatturiere marchigiane sono scese da 19.860 a 19.638 con la perdita di 222 aziende. Ma quelle che sono riuscite a rimanere sul mercato, hanno aumentato per il quarto trimestre consecutivo produzione, fatturato e ordinativi. L INDAGINE Secondo l indagine a far crescere il fatturato delle 19.638 imprese manifatturiere marchigiane, nell ultimo trimestre dell anno, è stato soprattutto il mercato interno (+4 per cento) mentre il fatturato estero è diminuito del 2,1 per cento. Per quanto riguarda gli ordinativi sono invece aumentati di più quelli verso l estero (+10,6) rispetto a quelli interni (+ 3 per cento). Un trimestre, quello finale del 2015, positivo anche per le imprese artigiane che hanno visto aumentare produzione (+2,8), fatturato (+4,7) e ordinativi (+6,9). Il buon andamento del comparto manifatturiero marchigiano ancora fatica a far sentire i suoi effetti positivi sul mercato del lavoro. Infatti l occupazione tra ottobre e dicembre cresce solo nelle imprese artigiane (+2,8) mentre complessivamente cala dello 0,6 per cento. MEGLIO LE PICCOLE IMPRESE Disaggregando le imprese per classe di addetti, il Centro Studi Unioncamere Marche ha rilevato come questa volta a crescere di più sono state le imprese manifatturiere sotto i dieci dipendenti con la produzione che è salita del 6 per cento. Aumento che per le imprese tra i 10 ed i 49 dipendenti si è fermato allo 0,6 per cento mentre oltre i 50 dipendenti l incremento produttivo è stato dell 1,8 per cento. I SETTORI Tra i settori di attività i migliori risultati sono stati ottenuti dalle imprese del legno e del mobile che hanno aumentato la produzione dell 8,8 per cento e il fatturato del 6,6 per cento. Bene anche le industrie chimiche, petrolifere e della plastica con la produzione in salita del 6,8 e il fatturato del 4,7 per cento. Sopra il 2 per cento la crescita produttiva degli alimentari (2,2) e dei metalli (2,3) mentre per la meccanica la crescita si è fermata allo 0,9 per cento. Perdono colpi il tessile e l abbigliamento con la produzione che cala dell 1,6 per cento. In fase recessiva anche le industrie delle macchine elettriche ed elettroniche (produzione 0,6 e fatturato 3,6 per cento). LE PROSPETTIVE Le imprese di Pesaro e Urbino che fanno registrare le migliori prestazioni, con la produzione che aumenta del 5,5 per cento, il fatturato del 5,6 e gli ordinativi del 5 per cento. Bene anche Macerata (produzione +3,7 e fatturato +3,5). Contenuta la crescita di Ascoli Piceno (produzione +0,8 e fatturato +1,2). Per le imprese della provincia di Ancona, invece, ad una produzione pressoché stabile ( +0,1) corrisponde un calo del fatturato (-1,3). Il contrario di quel che è accaduto nel fermano dove la produzione è calata dello 0,6 per cento con il fatturato in aumento dell 1,5 per cento. Le aspettative delle imprese marchigiane per i prossimi mesi? Per la prima volta prevale l ottimismo. UNIONCAMERE Per consolidare la ripresa occorre sostenere il manifatturiero marchigiano con politiche per le reti d impresa, le start up, l innovazione e l accesso al credito. commenta Graziano Di Battista Tutti settori sui quali le Camere di commercio da sempre svolgono un ruolo fondamentale e intendono continuare a farlo, malgrado i tagli alle risorse che rischiano di penalizzare la nostra attività per le imprese e il territorio marchigiano. 7
11 febbraio 2016 Regge il sistema manifatturiero delle Marche. In crescita produzione, fatturato e ordinativi per le imprese ancora in attività ANCONA Marche, diminuiscono le imprese manifatturiere ma per quelle che rimangono, il 2015 è stato un anno di crescita. Lo ha affermato il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista, presentando i dati della rilevazione trimestrale Giuria della Congiuntura sugli ultimi tre mesi dell anno. Nel corso del 2015 ha sostenuto Di Battista le imprese manifatturiere marchigiane sono scese da 19.860 a 19.638 con la perdita di 222 aziende. Ma quelle che sono riuscite a rimanere sul mercato, hanno aumentato per il quarto trimestre consecutivo produzione, fatturato e ordinativi. In particolare, tra l inizio di ottobre e la fine dell anno, la produzione è aumentata del 2 per cento, il fatturato dell 1,5 e gli ordinativi del 6,2 per cento. Anche per i prossimi tre mesi le previsioni inducono all ottimismo con il numero delle imprese che prevedono un ulteriore incremento produttivo superiori a quelle che temono una fase recessiva. Per consolidare la ripresa occorre sostenere il manifatturiero marchigiano con politiche per le reti d impresa, le start up, l innovazione e l accesso al credito. Tutti settori sui quali le Camere di commercio da sempre svolgono un ruolo fondamentale e intendono continuare a farlo, malgrado i tagli alle risorse che rischiano di penalizzare la nostra attività per le imprese e il territorio marchigiano. L INDAGINE CONGIUNTURALE DI UNIONCAMERE MARCHE Secondo Giuria della Congiuntura, a far crescere il fatturato delle 19.638 imprese manifatturiere marchigiane, nell ultimo trimestre dell anno è stato soprattutto il mercato interno (+4 per cento) mentre il fatturato estero è diminuito del 2,1 per cento. Per quanto riguarda gli ordinativi sono invece aumentati di più quelli verso l estero (+10,6) rispetto a quelli interni (+ 3 per cento). Un trimestre, quello finale del 2015, positivo anche per le imprese artigiane che hanno visto aumentare produzione (+2,8), fatturato (+4,7) e ordinativi (+6,9). Il buon andamento del comparto manifatturiero marchigiano ancora fatica a far sentire i suoi effetti positivi sul mercato del lavoro. Infatti l occupazione tra ottobre e dicembre cresce solo nelle imprese artigiane (+2,8) mentre complessivamente cala dello 0,6 per cento. All aumento della produzione corrisponde un incremento del grado di utilizzo degli impianti, che passa dal 69 al 70,7 per cento. In crescita anche gli ordini con le settimane di produzione assicurata che negli ultimi tre mesi salgono da 7 a 8,6. Disaggregando le imprese per classe di addetti, il Centro Studi Unioncamere Marche ha rilevato come questa volta a crescere di più sono state le imprese manifatturiere sotto i dieci dipendenti con la produzione che è salita del 6 per cento. Aumento che per le imprese tra i 10 ed i 49 dipendenti si è fermato allo 0,6 per cento mentre oltre i 50 dipendenti l incremento produttivo è stato dell 1,8 per cento. Tra i settori di attività i migliori risultati sono stati ottenuti dalle imprese del legno e del mobile che hanno aumentato la produzione dell 8,8 per cento e il fatturato del 6,6 per cento. Bene anche le industrie chimiche, petrolifere e della plastica con la produzione in salita del 6,8 e il fatturato del 4,7 per cento. Sopra il 2 per cento la crescita produttiva degli alimentari (2,2) e dei metalli (2,3) mentre per la meccanica la crescita si è fermata allo 0,9 per cento. Perdono colpi il tessile e l abbigliamento con la produzione che cala dell 1,6 per cento. In fase 8
recessiva anche le industrie delle macchine elettriche ed elettroniche (produzione 0,6 e fatturato 3,6 per cento). Infine i territori, con le imprese di Pesaro e Urbino che fanno registrare le migliori prestazioni, con la produzione che aumenta del 5,5 per cento, il fatturato del 5,6 e gli ordinativi del 5 per cento. Bene anche Macerata (produzione +3,7 e fatturato +3,5). Contenuta la crescita di Ascoli Piceno (produzione +0,8 e fatturato +1,2). Per le imprese della provincia di Ancona, invece, ad una produzione pressoché stabile ( +0,1) corrisponde un calo del fatturato (-1,3). Il contrario di quel che è accaduto nel fermano dove la produzione è calata dello 0,6 per cento con il fatturato in aumento dell 1,5 per cento. LA CASSA INTEGRAZIONE NEL QUARTO TRIMESTRE DEL 2015 Secondo le elaborazioni del Centro Studi Unioncamere sui dati Inps, nell ultimo trimestre del 2015 si è dimezzata la Cassa integrazione nelle imprese marchigiane, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, scendendo da 16,3 a 8,1 milioni di ore (-50,2 per cento). Un calo che ha riguardato sia la Cassa in deroga (da 10,1 a 4,5 milioni di ore) sia quella straordinaria (da 4,2 a 2,8 milioni di ore) e quella ordinaria (da 2 a 0,7 milioni di ore). Il taglio più consistente delle ore di cassa integrazione si è registrato in edilizia (-84,2 per cento) e nell artigianato (-50,2). Più contenuto il calo nell industria (-44,4) e nel commercio (-43,6). Tra i settori manifatturieri la cassa integrazione è diminuita di più negli alimentari (-91,7), nella meccanica (-63,7), nella carta (-52,5) e nel tessile (-51,2). E invece aumentata nella lavorazione dei minerali non metalliferi (+48,9). LE PREVISIONI DELLE AZIENDE PER I PROSSIMI MESI Quali sono le aspettative delle imprese marchigiane per i prossimi mesi? Per la prima volta prevale l ottimismo con il 27 per cento delle aziende che si aspetta un ulteriore aumento della produzione mentre 29 imprese su 100 pensano di aumentare anche il fatturato. Un impresa su quattro teme invece un peggioramento di produzione e fatturato. Le imprese manifatturiere della nostra regione sono ancora caute sul fronte assunzioni. Solo il 10 per cento pensa che assumerà nei prossimi tre mesi ed altrettante ritengono probabile una riduzione della forza lavoro. Infine, per l 80 per cento delle imprese, l occupazione rimarrà stabile. 9
11 febbraio 2016 Servizio nei TG Rai regionali al link (minuto 06,08): http://www.rainews.it/dl/rainews/tgr/basic/publishingblock-e0503c86-9be1-4117-8ddee20cd23f45ca-archivio.html# 10
12 febbraio 2016 Per le Marche previsioni più ottimistiche secondo Unioncamere Nel 2015 le imprese manifatturiere marchigiane sono scese da 19.860 a 19.638 con la perdita di 222 unità. Ma quelle che sono riuscite a rimanere sul mercato, hanno aumentato per il quarto trimestre consecutivo produzione, fatturato e ordinativi. Nel quarto trimestre la produzione è aumentata del 2%, il fatturato dell'1,5 e gli ordinativi del 6,2 per cento. Lo afferma il presidente di Unioncamere Marche, Graziano Di Battista, che ha presentato i dati della rilevazione trimestrale della Giuria della congiuntura. salgono da 7 a 8,6. A far crescere il fatturato delle aziende manifatturiere è stato soprattutto il mercato interno (+4%) mentre il fatturato estero è diminuito del 2,1 per cento. Per quanto riguarda gli ordinativi sono invece aumentati di più quelli verso l estero (+10,6) rispetto a quelli interni (+3%). Un trimestre, quello finale dello scorso anno, che è stato positivo anche per le imprese artigiane che hanno visto aumentare produzione (+2,8), fatturato (+4,7) e ordinativi (+6,9). All incremento della produzione corrisponde anche un maggior grado di utilizzo degli impianti, che passa dal 69 al 70,7 per cento. In crescita anche gli ordini con le settimane di produzione assicurata che negli ultimi tre mesi Il Centro Studi dell ente camerale ha inoltre rilevato come a crescere di più sono state le attività manifatturiere sotto i dieci dipendenti con la produzione che è salita del 6 per cento. Aumento che per le imprese tra i 10 ed i 49 dipendenti si è fermato allo 0,6% mentre oltre i 50 dipendenti l incremento produttivo è stato dell 1,8 per cento. Tra i settori i migliori risultati sono stati ottenuti dai comparti del legno e del mobile che hanno aumentato la produzione dell 8,8% e il fatturato del 6,6. Bene anche le industrie chimiche, petrolifere e della plastica con la produzione in salita del 6,8 e il fatturato del 4,7 per cento. Sopra il 2 per cento la crescita produttiva degli alimentari (2,2) e dei metalli (2,3) mentre per la meccanica fa segnare solo uno + 0,9 per cento. Perdono colpi il tessile e l abbigliamento con la produzione che cala dell 1,6 per cento. In fase recessiva anche le industrie delle macchine elettriche ed elettroniche. Tra i territori, Pesaro e Urbino fanno registrare le migliori prestazioni, seguite da Macerata, Ascoli Piceno, Ancona e Fermo. Secondo le elaborazioni camerali sui dati Inps, nell ultimo trimestre 2015 si è dimezzata la cassa integrazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, scendendo da 16,3 a 8,1 milioni di ore (-50,2 per cento). «Per la prima volta prevale l ottimismo afferma il presidente di Unioncamere Marche, Graziano Di Battista con il 27% delle aziende che si aspetta un ulteriore aumento della produzione mentre 29 su 100 pensano di aumentare anche il fatturato». 11
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