Processi di fusione e colata, parte I



Documenti analoghi
I METALLI. I metalli sono materiali strutturali costituiti ciascuno da un singolo elemento. Hanno tra loro proprietà molto simili.

Trattamenti termici dei metalli

I MATERIALI SCELTA DEL MATERIALE SCELTA DEL MATERIALE FUNZIONALITÀ

Processi di fusione e colata, parte III. Stampi permanenti Trattamenti termici

Università di Pisa Facoltà di Ingegneria. Leghe non ferrose. Chimica Applicata. Prof. Cristiano Nicolella

Die-casting Steel Solution

tecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ

METALLI FERROSI GHISA ACCIAIO

Trattamenti termici degli acciai al carbonio

TRATTAMENTI TERMICI IMPORTANZA DI ESEGUIRE IL TRATTAMENTO TERMICO NEL MOMENTO OPPORTUNO DEL PROCESSO DI REALIZZAZIONE DEL PEZZO

Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino. Diagrammi di stato

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro)

TECNOLOGIA MECCANICA. Parte 7

Composizione degli acciai Conoscere bene per comprare meglio

Materiali per alte temperature

Lezione 11 Trattamenti termici

Le graniglie sono classificabili, secondo il materiale di cui sono composte, come segue :

Mtll Metallurgia Acciai e ghise

Eccesso di inoculazione nelle ghise grige e sferoidali. Brescia, 22 Novembre 2014 Linda Mazzocco & Fiorenzo Santorini

LEGHE FERRO - CARBONIO

AUTODIFFUSIONE Autodiffusione

FILIERA PRODUTTIVA COMPLETA

CLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE

MATRICE DELLE COMPETENZE DI SCIENZE E TECNOLIE APPLICATE INDIRIZZO DI MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

NOTA TECNICA : Metallurgia di base degli acciai speciali da costruzione

CAFFE` Il segreto è nel fisico

METODOLOGIA DI REALIZZAZIONE DI UN PORTAMOZZO: DALLA FUSIONE IN GRAVITA ALLA FUSIONE IN BASSA PRESSIONE

QUALITÀ E TRATTAMENTO DELL ACQUA DEL CIRCUITO CHIUSO

IMPIANTO AUTOMATICO PER LA SALDATURA DI ESTRUSI DI ALLUMINIO PER APPLICAZIONI NAVALI.

I.I.S. Morea Vivarelli --- Fabriano. Disciplina: SCIENZE TECNOLOGIE APPLICATE. Modulo N. 1 _ MATERIALI DA COSTRUZIONE

G. M. La Vecchia Dipartimento di Ingegneria Meccanica Università di Brescia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

LA CORRENTE ELETTRICA

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

J.Alva Servizio tecnico Tesi SpA

I FORNI FUSORI. Combustibile solido; Energia elettrica per produrre calore; Gas (solitamente naturale).

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

Corso di tecnologia Scuola media a.s PROF. NICOLA CARIDI

CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI

LEGHE METALLICHE STRUTTURA DELLE LEGHE LA GHISA E L ACCIAIO. I metalli sono dei SOLIDI POLICRISTALLINI (aggregati di molti cristalli, detti GRANI)

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Materiali, Sviluppo, Soluzioni. Prodotti di Molibdeno per la industria del vetro

Politecnico di Torino Dipartimento di Meccanica DAI PROVINI AI COMPONENTI

Indici di dispersione

LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE

Schema generale laminazioni

Gli elettrodi nell EDM. G. Fantoni Università di Pisa

Finiture superficiali dei circuiti stampati

TRATTAMENTI PRE - VERNICIATURA

SVILUPPI DEI TRATTAMENTI TERMOCHIMICI DI DIFFUSIONE DA FASE GAS MEDIANTE CARATTERIZZAZIONE SUPERFICIALE GDOES

Cliccare su una o più delle seguenti tipologie di sistemi di riscaldamento ad induzione:

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS

Corso di Tecnologia Meccanica ( ING/IND16) CF 8. Saldature. Sistemi di Produzione/ Tecnologia Meccanica

una saldatura ad arco

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI

TRATTAMENTI TERMICI DELLE GHISE

PARTE MECCANICA. Requisiti meccanici della struttura da movimentare

Si classifica come una grandezza intensiva

Prodotti sinterizzati

CAPITOLO 11 Materiali ceramici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA. Problemi di conoscenza e comprensione

CAPITOLO 9 Materiali metallici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA. Problemi di conoscenza e comprensione

Tecnologia Meccanica Proff. Luigi Carrino Antonio Formisano Prove tecnologiche

Effetto di elementi alliganti in Fe-C

CAMBIO LIQUIDO E PULIZIA CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO: by Antsrp

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

Rapidamente al grado esatto Tarature di temperatura con strumenti portatili: una soluzione ideale per il risparmio dei costi

Blade cooling Gas Turbine. Impianti per l Energia l

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.

CALORE. Compie lavoro. Il calore è energia. Temperatura e calore. L energia è la capacità di un corpo di compiere un lavoro

MATERIALI. Introduzione

Tecniche di produzione del Silicio. Silicio monocristallino: Processo Czochralski e metodo del floating zone

Capitolo 2 Le trasformazioni fisiche della materia

PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica

Il magnetismo nella materia

b. Discontinue o isolate zattere

Esercitazione IX - Calorimetria

Statica e dinamica dei fluidi. A. Palano

Analisi e diagramma di Pareto

La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di

I MATERIALI METALLICI CORSO DI TECNOLOGIA E DISEGNO TECNICO PROF. ILARIA GALLITELLI

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

LE PROPRIETA DEI MATERIALI METALLICI

Indice Prefazione XIII 1 Introduzione alle tecnologie di fabbricazione 2 Principi fondamentali della produzione per fonderia

STOCCAGGIO DI IDROGENO NEI SOLIDI ATTIVITA DI RICERCA PRESSO IL POLITECNICO DI TORINO

SENSORI E TRASDUTTORI

Come si fa un tubo? Anche se non ce ne accorgiamo, i tubi fanno parte della nostra. vita quotidiana: sono fatti con i tubi i lampioni che illuminano

Termodinamica: legge zero e temperatura

SALDATURA AD ARCO SOMMERSO

TERMOMETRIA E PROCESSI TERMICI

Regole della mano destra.

La resistenza di un materiale dal comportamento fragile va analizzata attraverso gli strumenti della meccanica della frattura.

3.6 DIAGRAMMI DI TRASFORMAZIONE CON RAFFREDDAMENTO CONTINUO

Monica Fabrizio CNR IENI, PADOVA

La corrente elettrica

Esperienza 15: taratura. della termocoppia. Laboratorio di Fisica 1 (II Modulo) A. Baraldi, M. Riccò. Università di Parma. a.a.

Transcript:

Processi di fusione e colata, parte I Solidificazione dei metalli Strutture da solidificazione Calore e flussi Pratica della fusione e forni Leghe da getto

Processi di colata (metalli) Il processo di colata è uno dei processi di formatura più antichi e risale al 4000 a. C. Consiste nel fondere del metallo e versarlo in uno stampo dove solidifica e da cui viene poi estratto assumendo la forma dello stampo Oggigiorno si possono produrre forme molto complicate per fusione e pezzi precisi che in alcuni casi non richiedono lavorazioni successive Si cerca di migliorare il processo di colata per ottenere pezzi sempre più omogenei, precisi e privi di difetti I fattori fondamentali sono: solidificazione del metallo, flusso del metallo nello stampo, trasporto del calore, materiale e caratteristiche dello stampo.

Solidificazione dei metalli I metalli puri al contrario delle leghe solidificano ad una temperatura unica e fissa Alla temperatura di solidificazione il metallo produce il calore latente di fusione e la temperatura rimane costante Raffreddamento del liquido Ritiro del solido Temperatura T di solidificazione Inizio solidificazione Fine solidificazione Raffreddamento del solido Densità Ritiro da solidificazione Liquido Liquido + solido Solido Ritiro del liquido Tempo Tempo

Leghe metalliche Con lega intendiamo un metallo non puro composto da due o più elementi (in lega). Possiamo avere: Soluzione solide (lega omogenea): Leghe sostituzionali (gli atomi occupano a caso gli stessi siti atomici, si sostituiscono) Leghe interstiziali (gli atomi più grossi determinano il reticolo cristallino e i più piccoli occupano gli interstizi) Composti intermetallici: con elementi anfoteri (Al) gli atomi differenti si ordinano in strutture stechiometriche simili a composti ionici. Molto dure e poco lavorabili. Leghe bifasiche: sono composte da due fasi distinte con composizioni differenti. Spesso una fase costituisce la matrice e l altra le inclusioni.

Diagrammi di fase Sono diagrammi di equilibrio, ossia rappresentano lo stato costante in un tempo infinito Esempio diagramma di fase binario Ag-Pd: Composizione lega Solido iniziale, nucleazione: 26.5Ag-83.5Pd Liquido: 30Ag-70Pd Liquido+solido Solido: 22Ag-78Pd Liquido: 35Ag-65Pd Soluzione solida: 30Ag-70Pd 58.5 65 70 78 83.5 Liquido finale: 41.5Ag-58.5Pd

! Regola della leva Per calcolare la frazione di due fasi dalla composizione media (iniziale) e dalle composizioni delle due fasi Consideriamo il caso intermedio precedente e chiamiamo C 0 la composizione (in Pd) della lega, C s la composizione della fase solida e C l quella del liquido: Solido: 22Ag-78Pd f s = C 0 " C l C s " C l = 0.3846 Liquido: 35Ag-65Pd! f l = C s " C 0 C s " C l = 0.6154 =1" f s

Altri esempi di diagrammi binari Soluzione solida Lega bifasica Intermetallico

Il diagramma ferro-carbonio Fondamentale per comprendere acciai e ghise Ferro puro < 0.008%wt C Acciai < 2.11%wt C Ghise < 6.67%wt C Ferrite Interstizi per C Austenite+liquido Austenite 2.11 4.3 Ferrite+austenite Austenite+cementite 0.022 0.77 Cementite+liquido Cementite Austenite Ferrite Ferrite+cementite 6.67 Percentuali in peso

Altre fasi Cementite, Fe 3 C Martensite (da tempra)

Porzione a basso C

Microstruttura ed eutettoide (perlite) Austenite Eutettoide Eutettico!!!!! Perlite Cementite Ferrite

Ghise (da 2.11 a 4.5 wt% C) Le ghise hanno alto contenuto in carbonio, di conseguenza bassa temperatura di fusione e bassa duttilità. Per cui il processo di formatura più conveniente è quello per colata Tipi di ghise Fe-grafite Ghisa grigia (da colata contiene grafite) Ghisa sferoidale (nodulare, basso S e O, danno grafite nodulare) Ghisa bianca (contiene carburi) Ghisa malleabile (da bianca, trattata per grafitizzare)

Strutture da colata Raffreddamento in stampo quadrato: a) struttura colonnare da metallo puro b) struttura colonnare con parte centrale equiassiaca tipica di soluzioni solide c) struttura equiassiaca per nucleazione eterogenea a) b) c)

Struttura colonnare e tessitura Il calore viene sottratto dallo stampo e il gradiente di temperatura risulta normale alle pareti dello stampo I grani con orientazione favorevole al gradiente crescono velocemente e bloccano gli altri.

Solidificazione delle leghe Il fronte di solidificazione per metalli puri è uniforme Per le leghe esiste un range di solidificazione (= T L -T S ) nel quale coesistono liquido e solido in equilibrio In tale zona si formano le dendriti Il range di soldificazione è stretto (<50 ) per leghe ferrose e ampio per leghe Al e Mg

Figure di solidificazione Effetto della composizione (ghisa o acciai, contenuto in C) e del tipo di stampo (stampo caldo in sabbia o freddo in metallo) sulla formazione delle dendriti Ghisa Tempo in minuti Acciai, colata in: - sabbia - stampo freddo Tempo in minuti

Velocità di solidificazione Velocità basse di raffreddamento (~10 2 K/s) producono dendriti grosse con ampi spazi tra i rami delle dendriti Velocità alte di raffreddamento (~10 4 K/s) producono strutture fini Velocità altissime (10 6-10 8 K/s) tendono a produrre leghe amorfe Con strutture più fini si ha: maggiore resistenza e duttilità del pezzo minore microporosità (vuoti da ritiro interdendritico) cala la tendenza alla criccatura e rottura del pezzo

Fronte di solidificazione e segregazioni Le proprietà del pezzo dipendono molto dalla microstruttura delle dendriti e dalla composizione Con le velocità di solidificazione normali non si da il tempo al getto di omogenizzarsi in composizione Negli spazi interdendritici si ha concentrazione differente (microsegregazione) Rompendo le dendriti si aumenta l omogenizzazione

Fronte di solidificazione e macrosegregazioni Anche il fronte di solidificazione che avanza cambia la concetrazione tra le pareti dello stampo e la parte interna (cuore) Gli elementi bassofondenti vengono concentrati al cuore Lega monofasica Lega bifasica

Flussi fluidi e trasporto del calore Esempio: colata in stampo in sabbia; è progettato in modo da evitare più possibile turbolenze, intrappolamenti di gas e scorie sfiatatoio materozza superiore vasca di immissione materozza interna cono di entrata contenitore parte superiore dello stampo cuore dello stampo diffusore linea divisoria dello stampo parte inferiore dello stampo pozzo canale di colata cavità dello stampo entrata sabbia

Teorema di Bernulli e conservazione di massa Teorema di Bernoulli: mette in relazione pressione, velocità e altezza del fluido:! h + p "g + v 2 2g = costante h = altezza, p = pressione, " = densità, g = costante di gravità, v = velocità Tra due punti (1 e 2) in uno stampo esiste la seguente relazione: h 1 + p 1 "g + v 2 1 2g = h + p 2 2 "g + v 2 2 2g + f f = perdite per attrito La conservazione di massa per un fluido incompressibile:! Q = A 1 v 1 = A 2 v 2 Q = quantità volumetrica del flusso, A = sezione del flusso!

Esempio: dimensionamento cono d ingresso Vogliamo fare in modo che la pressione nel punto 1 (più alto) e il punto 2 (più basso) del cono risulti uguale, p 1 =p 2 Supponiamo non vi siano perdite per attrito, f=0 Dalla legge di Bernoulli e conservazione di massa otteniamo: A 1 A 2 = h 2 h 1!

Flussi laminari e turbolenze Per evitare bolle e difetti il flusso dovrebbe rimanere laminare, senza turbolenze La tendenza a formare turbolenze è data dal numero di Reynolds: Re = vd" # D = diametro del canale, # = viscosità del fluido Re<2000 flusso laminare; nei gates si lavora tra 2000 e 20000 per Re; a tali valori si ha un misto di flusso laminare e turbolento! Per minimizzare le turbolenze bisogna evitare il più possibile curve e ostacoli, nonchè scorie nel fuso

Fluidità del metallo fuso La fluidità dipende da: Viscosità (diminuisce con la temperatura) Tensione superficiale (alta tensione superficiale riduce la fluidità) Inclusioni non fuse Caratteristiche di solidificazione; ampio range di solidificazione corrisponde a minore fluidità Le seguenti caratteristiche influenzano anche il flusso e le caratteristiche termiche del sistema: Disegno dello stampo Materiale dello stampo (conduttività termica) e rugosità dello stampo; influenzano il flusso di calore e lo scorrimento del fluido Grado di surriscaldamento sopra la T di fusione Velocità di immissione del fluido; bassa velocità=bassa fluidità Trasporto di calore

Test per la fluidità Per determinare la fluidità di un metallo fuso viene condotto un test nel quale il fluido viene fatto scorrere lungo un canale a temperatura ambiente. Si misura la distanza che il flusso riesce a percorrere prima di solidificare e fermarsi. In genere si usa il termine colabilità (castability) per descrivere la facilità con cui un metallo può venir utilizzato in colate in stampi ed ottenere dei pezzi di buona qualità. Tale termine generale include anche la fluidità ma non solo.

Trasporto del calore Il trasporto del calore durante il processo di colata e raffreddamento è molto importante e dipende da diversi fattori, molti già citati. Spesso si usano delle simulazioni al calcolatore ed metodi FEM (Finite Element Method) per analizzare il trasporto del calore. Ad esempio se si vogliono ottenere delle sezioni sottili per colata, il trasporto di calore sarà molto rapido attraverso le ampie superfici dello stampo. Bisogna aumentare la velocità del flusso, ma questo tende ad aumentare la turbolenza. Quindi bisogna trovare il giusto compromesso.

Tempo di solidificazione La solidificazione comincia dalle pareti dello stampo con un sottile velo. Per pareti piane lo spessore della parete solidificata è proporzionale alla radice quadrata del tempo. Per cui si può esprimere il tempo di solidificazione come funzione del volume della colata tramite la legge di Chvorinov: " volume % tempo solidificazione = C$ ' # area superfice& 2! C è una costante che dipende dal materiale dello stampo, dalle proprietà del metallo e dalla temperatura

Solidificazione, esempio Se dopo aver messo il fuso in uno stampo aperto, lo ribaltiamo e facciamo uscire il metallo non solidificato, possiamo osservare come procede la solidificazione. Nel caso seguente si vede come il flusso di calore è maggiore sugli angoli esterni (A) rispetto agli interni (B) B A 5 s 1 min 2 min 6 min

Ritiro del fuso Il metallo si contrae sia durante la solidificazione che nel successivo raffreddamento a temperatura ambiente Il ritiro oltre a cambiare dimensionalmente il pezzo (anche in maniera non omogenea) può causare cricche e fessure Il ritiro totale del metallo è dato da: ritiro del fluido prima di solidificare (contrazione termica) contrazione del metallo durante la solidificazione (differente densità tra liquido e solido) ritiro del metallo durante il raffreddamento a temperatura ambiente (contrazione termica) La maggior parte del ritiro avviene nella solidificazione. Alcune leghe (ghisa grigia) possono anche espandere per la formazione di grafite a densità inferiore

Ritiro o espansione per solidificazione materiale % contrazione Aluminio 7.1 Zinco 6.5 Al,4.5%Cu 6.3 Oro 5.5 Ghisa bianca 4-5.5 Rame 4.9 Ottone (70-30) 4.5 Magnesio 4.2 Cu,10%Al 4 Acciai 2.5-4 Al,12%Si 3.8 Piombo 3.2 materiale % espansione Bismuto 3.3 Silicio 2.9 Ghisa grigia 2.5

Difetti da colata Sporgenze metalliche (bave o rugosità) Cavità, da ritiro o da soffiature... Discontinuità (cricche e fessure) Difetti di superficie (pieghe, sabbia rimasta attaccata, ossidi...) Colata incompleta per mancanza di metallo d apporto o solidificazione prematura Dimensionamento incorretto per ritiro eccessivo o montaggio errato dello stampo, ritiro disomogeneo... Inclusioni, specialmente non metalliche sono pericolose Porosità

Porosità La porosità è dovuta a ritiro o gas intrappolato La porosità è negativa per tutte le proprietà meccaniche e anche per la finitura superficiale Spesso il metallo solidifica prima nelle sezioni più sottili e quindi fatica a riempire bene le regioni più spesse (il flusso è costante) che non solidificano e il flusso scorre via maggiormente. Nelle regioni più spesse al centro si crea porosità. Microporosità si forma poi nelle regioni interdendritiche Si può eliminare con sorgenti fredde (vedi seguito) Si riduce con stampi ad alta conducibilità termica Si elimina con Hot Isostatic Pressing (HIP, costoso) I gas maggiormente solubili nel liquido vengono espulsi nel solido creando bolle. Si riducono con fusioni sotto vuoto o in gas inerte oppure aggiungendo deossidanti (Al o Si)

Porosità: dito freddo per ridurla Si usano delle sorgenti fredde (dita fredde) per aumentare la velocità di raffreddamento in alcune zone critiche e ridurre la porosità (a) interni, stesso materiale dello stampo (b) esterni, metallici (c) per grossi volumi

Pratica della fusione e forni La fusione è molto importante poichè determina la qualità della colata I forni vengono caricati con il materiale base: metallo più elementi in lega, si aggiungono degli addensanti di scoria per rimuovere impurezze e gas disciolti. La scoria risultante è usata in alcuni casi come barriera all ambiente (galleggia sopra il fuso) Per gli acciai la scoria è composta principalmente da CaO, SiO 2, MnO e FeO Nella carica principale si aggiunge anche il materiale di riciclo

Forni di fusione Forni ad arco elettrico: hanno alta velocità di produzione e contaminano poco il fuso, molto usate nelle fonderie Forni ad induzione: molto usati in piccole fonderie, adatti per fusioni a composizioni controllate (acciai e leghe speciali). Il crogiolo è circondato (interamente o in parte) da una spirale in rame raffreddata nella quale passa una corrente ad alta frequenza. Il campo elettromagnetico molto forte funziona anche da agitatore del fuso omogenizzando la composizione. Forni a crogiolo: molto comuni nel passato il crogiolo viene riscaldato con vari metodi e può essere movimentato. Forni a pozzo: sono verticali rivestiti in refrattario e vengono caricati dall alto con strati alternati di metallo, coke e calcare. Operano in continuo ma sono molto costosi. Fusione in levitazione: un campo magnetico tiene confinato il metallo fuso. Riducono al minimo le contaminazioni. Si ottengono getti uniformi, liberi da gas e inclusioni a grana fine.

Fonderie e automazione Le fonderie svolgono la maggior parte dei processi di fusione e colata. Le due attività di lavoro principali sono: preparazione dei pattern e stampi; per tale compito si fa molto uso di CAD e prototipazione rapida per minimizzare gli errori; tale processo è solo in parte automatizzato, fusione e controllo della composizione. Il resto delle operazioni, ossia la colata in stampi, apertura degli stessi, pulizia, trattamenti termici e ispezioni sono completamente automatizzate. L ambiente della fonderia è poco salubre e pericoloso, per cui l automazione spinta è una necessità.

Leghe da getto ferrose Ghisa grigia: molto fragile e poco lavorabile, si forma per colata in getti; usata molto come basamento di macchine utensili o macchine in genere per le proprietà di smorzamento vibrazioni (tramite dissipazione per attrito interno) Ghisa sferoidale: per applicazioni dove si richiede maggior resistenza a shock Ghisa bianca: molto più dura, si usa dove ci sono problemi di usura (piani di lavoro in macchine utensili, rulli per laminatoi...) Ghisa malleabile: più duttile e tenace si usa tipicamente per rotaie Acciai da fusione: hanno un alta T di fusione e sono difficili da colare in getti; in genere hanno proprietà molto più isotrope dei pezzi ottenuti per deformazione meccanica o altre lavorazioni; si possono saldare, ma vanno poi trattati termicamente per ripristinare la microstruttura Acciai inox da fusione: come per gli acciai al carbonio possono poi venir saldati per ottenere pezzi più complessi; hanno un range di solidificazione molto ampio che non facilita la colata in stampi

Microstruttura ghise Ghisa grigia Ghisa sferoidale Ghisa malleabile

Leghe da getto non ferrose Leghe d alluminio: sono leghe leggere utilizzate molto in areonautica e altre applicazioni meccaniche. E in crescita l uso di leghe d alluminio da fusione per blocchi motore (precedentemente fatti in ghisa per smorzare le vibrazioni) Leghe magnesio: leghe leggere con buone caratteristiche di resistenza alla corrosione Leghe rame: leghe dalla buona conducibilità elettrica e termica, buone per l usura e quindi usate molto in cuscinetti e guarnizioni Leghe zinco: buona fluidità, si usano molto per colate in stampi Leghe per alta temperatura: sono in genere molto dure e poco lavorabili, per cui i processi di colata sono molto usati per la loro formatura in pezzi