Luci e ombre del mercato delle bonifiche in Italia Carlo Bossi
Una breve storia (1) Le bonifiche negli anni 80 (Norme regionali e nazionali sullo smaltimento dei rifiuti) Risanamento delle discariche incontrollate Risanamento di depositi incontrollati di rifiuti Risanamento delle aree interessate da incidenti Le bonifiche negli anni 90 (Regolamenti di igiene, Leggi sanitarie, Norme regionali sulla qualità dei suoli e delle acque) Rimozione di rifiuti Bonifica delle acque sotterranee Bonifica dei suoli
Una breve storia (2) Le bonifiche degli anni 2000 (Norme sullo smaltimento dei rifiuti) Messa in sicurezza di emergenza Bonifiche in situ, on site, off site I siti di interesse nazionale: the never ended story L era dei contenziosi legali
I caratteri tipici del mercato italiano (1) fattori originanti gli interventi Depositi e discariche abusive di rifiuti Dispersione di inquinanti per incidenti Riconversione di aree industriali dismesse Compravendita di stabilimenti industriali osservazioni fattore prevalente negli anni 80, con molti casi ancora da risolvere pochi casi, anche se significativi fattore prevalente negli anni 90, soprattutto nelle grandi aree urbane casi sempre più frequenti a partire dagli anni 90, ma legati ad un mercato in cui la compravendita non ha raggiunto dimensioni rilevanti
I caratteri tipici del mercato italiano (2) fattori originanti gli interventi Riconversione della rete di vendita carburanti osservazioni fattore rilevante nel presente decennio; mercato a termine nel giro di pochi anni Siti di interesse nazionale fattore assai rilevante nel presente decennio, ma che ha generato finora quasi esclusivamente contenziosi legali e interventi di cosiddetta messa in sicurezza di emergenza anziché bonifiche
Le bonifiche immobiliari (1) La maggior parte degli interventi attuati a livello nazionale, per lo meno in termini di valore economico, é con ogni probabilità relativa alla riconversione delle aree industriali dismesse. Meccanismi decisionali: Norme di igiene locali Evidenziazione inquinamento con gli scavi Sostenibilità economica Corretti accantonamenti Titolari: imprese di costruzione, società immobiliari
Le bonifiche immobiliari (2) Tipo di bonifiche: sovrapposizione tra attività a fini edificatori e bonifica prevalenti i trattamenti semplificati (es. vagliatura, smaltimenti e recuperi) scarso ricorso a tecniche in situ fortissima componente off site Il mercato: le grandi aree urbane del nord sono quasi completamente bonificate e riconvertite esiste un mercato minore dato da una miriade di piccole aree urbane dismesse
Le bonifiche di interesse nazionale (1) I caratteri specifici del mercato e la lettura parallela della norma Le grandi aspettative degli enti locali. La bonifica della contaminazione storica delle grandi aree industriali. Gli inquinati ex lege, obbligati a caratterizzare il sito. La legge secondo il Ministero (anche i vangeli sono quattro). La priorità della Messa in Sicurezza di Emergenza. Il cul de sac dei contenziosi legali. Il Superfund: chi si rivede. Un sistema che genera il blocco delle vere bonifiche. Tutto sotto controllo ma le passività restano.
Le bonifiche di interesse nazionale (2) Il mercato: più di 50 siti e alcune centinaia di coinsediati (se si esclude il Litorale domizio flegreo e agro aversano) un ordine di grandezza: 10.000 milioni di euro in 10 anni molte opere civili ed idrauliche molto smaltimento di rifiuti poca innovazione?
Prima analisi degli operatori iscritti all Albo (1) 650 imprese del settore Il campione che ha risposto al Questionario: 70 imprese Una prima lettura dei questionari ci dice che: le imprese iscritte all Albo per la sola Categoria 9 (Bonifica di siti) sono pari al 30,0 %; le imprese iscritte all Albo per la Categoria 9 e le Categorie 2-5 (Raccolta e trasporto di rifiuti) sono pari al 42,9 %; le imprese iscritte all Albo per la Categoria 9 e la Categoria 6 (Gestione di impianti fissi di titolarità di terzi) sono pari al 18,6 %; le imprese iscritte all Albo per la Categoria 9 e la Categoria 7 (Gestione di impianti mobili per l esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero) sono pari allo 0 %; le imprese iscritte all Albo per la Categoria 9 e la Categoria 8 (Intermediazione e commercio di rifiuti) sono pari allo 0 %; le imprese iscritte all Albo per la Categoria 9 e la Categoria 10 (Bonifica di siti e beni contenenti amianto) sono pari al 35,7 %.
Prima analisi degli operatori iscritti all Albo (2) In estrema sintesi: il 70 % delle Imprese che operano nelle bonifiche hanno anche un attività nel settore della gestione dei rifiuti (43 %), in particolare la raccolta ed il trasporto, e nel settore dell amianto (36 %) Il fatturato di questo campione previsto per il 2007 per le bonifiche, incluse quelle da amianto, risulta pari a circa 295 milioni di euro, su un totale di 1.280 milioni di euro fatturati per il complesso delle attività societarie (23 %) e su un totale di 616 milioni di euro fatturati per il complesso delle attività nel settore ambientale (48 %). Il fatturato per le bonifiche ambientali, traslato alla totalità del campione di cui al Prontuario, ammonterebbe a circa 2.750 milioni di euro. Tale dato è congruente con gli ordini di grandezza del mercato delle bonifiche stimati nel paragrafo precedente. L analisi dei dati di cui sopra conferma che le imprese operanti nel settore delle bonifiche hanno una attività prevalente (52 %) in settori di natura diversa da quello delle bonifiche (es. gestione rifiuti o amianto) e, in particolar modo (78 %), da quello ambientale (es. attività edili e di trasporto).
Elementi di forza e di debolezza dell attuale sistema di qualificazione degli operatori (1) L esistenza di un Albo rappresenta un elemento di controllo, perfezionabile, che disincentiva le operazioni fai da te, in un settore così delicato, assolutamente non ripetitivo e ricco di insidie sia in termini progettuali che di esecuzione. Tuttavia gli operatori devono disporre di adeguata: esperienza; organizzazione; dotazione impiantistica; capacità finanziaria. Ma tale adeguatezza è necessariamente funzione delle diverse procedure e modalità di bonifica che, nel caso di attività di messa in sicurezza o di bonifica off site, on site e in situ, variano in modo sostanziale.
Elementi di forza e di debolezza dell attuale sistema di qualificazione degli operatori (2) Vengono premiate le aziende con grande disponibilità di mezzi operativi generici anche in bonifiche che richiedono elevato know how tecnologico come quelle on site e in situ rischio: nel corso della bonifica emergono incompetenze tecniche, con rallentamenti, aggravio dei costi, problemi con le autorità e la popolazione... Viene fatto un grande ricorso a subappaltatori anche per parti qualificanti dell intervento rischio: mancanza di coordinamento, cattiva qualità del prodotto, rallentamenti, aggravio dei costi... Vengono presi in carico interventi pur sapendo di non possedere impianti adeguati rischio: cambio degli obiettivi di bonifica ed eccessive varianti in corso d opera, abusivismi nella gestione della bonifica, esposizione legale per la committenza...