Rinvenimento di alcune stazioni preistoriche nella zona di Storo (Val Giudicarie inferiore), Trento

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Preistoria Alpina - Museo Tridentino di Scienze Naturali I VoI. 18 I Pagg. 163-174 1 Trento 1982 I G.DALMERI Rinvenimento di alcune stazioni preistoriche nella zona di Storo (Val Giudicarie inferiore), Trento ABSTRACT "Discovery of some prehistoric settlements in the area of Storo (Iower Val Giudicarie), Trento". This work shows the first results of the surface research undertaken by the author in cooperation with the "Museo Tridentino di Scienze Naturali" in 1981-82, in the lower Val Giudicarie (outermost south-west part of Trentino), together with the individuation of three sites in the area of Storo at various epochs of frequentation from the Neolithic to the lron Age. Giampaolo Dalmeri, Museo Tridentino di Scienze Naturali, via Calepina 14, Trento. Premessa In questo lavoro vengono esposti i primi risultati di una serie di ricerche sul terreno intraprese dall'autore dal 1981 al 1982 (DALMERI, 1980), in collaborazione con il Museo Tridentino di Scienze Naturali, con l'individuazione di tre importanti depositi antropici nella stessa zona, che testimoniano l'antica frequentazione umana anche F.35 IV so. : IV S.E. I.G.M. 1 : 25'000 ~.:-~ Fig. 1 - Topografia della zona in esame con la posizione degli insediamenti. 163

nell' estrema parte sud-occidentale del Trentino, e precisamente nella bassa Val Giudicarie inferiore. L'area degli insediamenti è limitata alla zona di Storo e sono state riconosciute diverse epoche di frequentazione, dal Neolitico all'età del Ferro. Non mancano però i resti di origine romana e medioevali, qui diffusi un po' ovunque. Nonostante le fortunate situazioni topografiche di rinvenimento, in località S. Lorenzo, per scarsità di dati è stato necessario praticare tre sondaggi esplorativi di 1 mq. (sito n. 1) 1). Quindi, in questa nota preliminare, viene esaminato un numero relativamente limitato di reperti che ci possono dare solo alcune indicazioni di carattere generale, mentre un eventuale studio completo e più approfondito necessita di una regolare campagna di scavo, peraltro auspicabile, con una serie di indagini sistematiche dei siti. Aspetti geologico-ambientali Storo (388 m.) si trova ai piedi delle pareti verticali della Rocca Pagana (1685 m.), nella piana alluvionale fra il fiume Chiese ed il torrente Palvico, alla confluenza con la Val d'ampola, circa 6 km. a nord del lago d'idro. La roccia affio rante è la Dolomia Principale del Norico, talora leggermente bituminosa, profondamente fessurata e brecciata; è in bancate massicce di grande spessore, immergenti ad E-SE, localmente con termini calcareo-dolomitici grigio scuro, selciferi. La zona di S. Lorenzo, situata sopra il paese, è in posizione panoramica sulla valle a S-O e si presenta come una conca prevalentemente prativa, a morfologia ondulata (quota variabile da 500 a 650 m. circa), che termina a strapiombo sul fondovalle, con pareti pressoché verticali. È interessante ricordare che sulla breve spianata alla sommità del dosso Cingol sorge un'antica costruzione quadrangolare, la Bastia, eretta probabilmente nel 1464 circa e rasa al suolo nel 1487, della quale rimangono ancora dei ruderi. Più ad est (sotto Terramonte), in parete si notano alcuni fenomeni carsici fossili (inghiottitoi, grotticelle e nicchie) e la presenza di qualche piccolo corso d'acqua temporaneo, mentre a quote più elevate sono rilevabili alcune sorgenti. Il deposito morenico wormiano, qui ben rappresentato, è parzialmente coperto da una fascia di conoidi detritiche, mentre, sulla sella del monte Croce (812 m.), verso la Val d'ampola, affiora il sedimento eolico (Ioess) rosso-giallastro pedogenizzato, che localmente raggiunge lo spessore di 1 m. circa. Da notare che nel morenico sono ab- 164 Fig. 2 - Panoramica dell'area dei rinvenimenti a S. Lorenzo di Storo. bondanti grossi massi prevalentemente di natura intrusiva (tonalite), talora completamente alterati. Le grandi masse detritiche dei conoidi di S. Lorenzo e quelle poste a ridosso di Storo (con orientazione complessiva NO-SE), sono dovute all'intensa fratturazione della roccia per le numerose linee di movimento tettonico presenti, con una conseguente intensificazione dei fenomeni erosivi, così come al ritiro del ghiacciaio wormiano i versanti lasciati scoperti subirono l'azione dei processi degradatori. Lo spessore di questi sedimenti è elevato: il talus detritico presso l'abitato di Storo raggiunge dal piano campagna anche i 150 m. all'apice. Il detrito di cui sono formati è medio -fine, spigoloso e ben stratificato, con la presenza di limo e locali tracce di cementazione. Gene ralmente vi troviamo intercalati alcuni livelli nerastri umici di paleosuoli, dello spessore di qualche centimetro, quindi il suolo della copertura vegetale attuale che riveste queste morfologie ed indica l'avvenuta stabilizzazione delle pareti soprastanti. È per l'appunto in questa particolare situazione morfologica che sono venuti in luce tre diversi insediamenti, in occasione di lavori per l'ampliamento di due stradine per l'accesso alle malghe e dell'attuale cimitero (fig. 1). Sito n. 1 - Stazione Tardo-Neolitica (quota 620 m.) Stratigrafia AI di sotto della cotica erbosa si è rilevata la seguente sequenza stratigrafica (fig. 3): 1) Ai saggi esplorativi hanno preso parte T. Pasquali ed il Gruppo storico-culturale "II Chiese" di Storo.

Figura 4 ~::;] frammenti di ceramica ~manufattidiselce ==- - O 1m Fig. 3 - Situazione stratigrafica del deposito tardoneolitico a S. Lorenzo di Storo (sito n. 1). A) terriccio umico bruno-nerastro con minuto brecciame calcareo-dolomitico a spigoli vivi; spessore 20 cm. circa; B) strato antropico formato da terriccio bruno-nerastro e blocchi prevalentemente calcareo-dolomitici a spigoli vivi, con scarso pietrisco. Nella parte medio-bassa, in corrispondenza della maggior antropizzazione è più argilloso e nero, con rari frustoli carboniosi. Sembra che i blocchi siano disposti in modo tale da formare una specie di massicciata di contenimento dell'abi tato; spessore max. 80 cm. circa; C) deposito morenico. Descrizione delle industrie Ceramica Se ne riconoscono tre tipi: ceramica d'impasto fine, medio e grossolano. Le superfici di quella ad impasto fine sono liscie e leggermente porose; gli inclusi degrassanti sono dati da lamelle di miche scure e feldspati molto sminuzzati. La ceramica d'impasto medio presenta superfici porose, talora levigate e leggermente irregolari; contiene granuli di quarzo, feldspati e miche scure. Quella grossolana ha le superfici d'aspetto irregolare, scabre e porose, con inclusi frammenti di rocce intrusive e calcaree, cristallini di quarzo, miche scure e feldspati. I tre tipi di ceramica considerati non si differenziano cromaticamente e sono di colore bruno, anche con sfumature camoscio, rosso-mattone o meno frequentemente nero. Data la frammentarietà degli elementi vengono qui riportati solo i più significativi. - Frammento di grosso recipiente globulare ad impasto grossolano, con orlo a labbro arrotondato e bordo ispessito, decorato internamente con impressioni ad unghiate e cordone esterno plastico ad impressioni a polpastrello. La superficie è scabra e irregolare; color bruno scuro-nero. 2 - Frammento di bordo a labbro arrotondato, decorato da impressioni ad unghiate sull'orlo e, sotto, da una pasticca a bottone impressa. Probabilmente appartiene a un recipiente tronco-conico. L'impasto è grossolano e la superficie è liscia; colore camoscio. 3 - Frammento di bordo a labbro piatto, decorato con tacche impresse sull'orlo. Impasto fine e colore rosso mattone-bruno. 4 - Frammento di bordo a labbro arrotondato e profilo diritto, con impressione digitale sotto l'orlo. Impasto medio e colore bruno scuro. 5 - Frammento di bordo a labbro assottigliato e profilo convesso, riferibile a ciotola, decorato da cordone digitale sotto l'orlo. Impasto medio e colore bruno. 6 - Frammento di bordo con unghiata impressa sull'orlo arrotondato e, sotto, con serie di impressioni ad unghiate disposte in fila orizzontale. Impasto medio e colore bruno-camoscio. 7 - Orlo decorato da cordone digitale disposto subito sotto. Impasto grossolano e colore bruno scuro-nero. 8 - Frammento di bordo a profilo convesso e labbro assottigliato, decorato da pasticca a bottone impressa. Impasto medio e colore bruno-camoscio. 9 - Bordo a labbro piatto di probabile vaso tronco-conico, con impressione digitale sotto l'orlo. Impasto medio e colore bruno scuronero. 10 - Frammento di bordo a profilo diritto, con labbro arrotondato. Impasto medio e colore bruno. 11 - Frammento di recipiente profondo, a parete sottile. Impasto medio e colore bruno-camoscio. 12 - Frammento.di vaso globoso a collo ristretto, con orlo piatto. Impasto fine e superficie liscia; colore bruno-camoscio. 13 - Orlo a labbro arrotondato di probabile recipiente globoso. Impasto fine e colore bruno. 165

99~. ~ U Ol!S lap P!mOaUOpJBl p!wbja::l Iluawal3. OJQ'S t!p OZU~JOl S - V 6!:::~ Uv UuOS 61> UUu b-u H ~ - I ~, [1 -) [il ~ ~;:;'liy >~~:~ ' (;'àk~.j - I ~ ~~«' Q~ d U ~J) -~ - _ (\ U7rJ\ _

14 - Frammento di bordo con labbro arrotondato e profilo diritto. Impasto fine e colore brunocamoscio. 15 - Frammento di parete diritta, con cordone digitato, probabilmente appartenente a grosso recipiente tronco-conico. Impasto grossolano e superficie scabra; colore camoscio. 16 - Frammento di parete convessa con cordone ad impressioni digitali, appartenente a probabile recipiente globoso. Impasto grossolano e superficie scabra; colore camoscio. 17 - Frammento di parete diritta con due file di unghiate impresse. Impasto medio e colore rosso mattone-camoscio. 18 - Frammento di probabile vaso globulare, decorato con cordone ad impressioni digitali. Impasto medio e colore nero-camoscio. 19 - Frammento di parete appartenente a recipiente globulare, decorato da una fila verticale di piccole unghiate impresse e da una tacca laterale. Impasto fine e colore brunocamoscio. 20 - Frammento di vaso globulare con due grandi unghiate impresse. Impasto grossolano e colore rosso mattone-camoscio. 21 - Frammento di parete convessa decorato da due cordoni plastici impressi a polpastrello, con andamento ondulato. Impasto medio e colore bruno-camoscio. 22 - Frammento di parete diritta con cordone ad impressioni digitali. Impasto grossolano e colore rosso mattone-camoscio. 23-27 - Piccoli frammenti decorati da impressioni digitali. Rispettivamente di colore bruno-rosso mattone e bruno-camoscio. Impasto medio. 24-25-26 - Frammenti di pareti convesse decorati da unghiate impresse, disposte in file verticali (n. 24) e orizzontali (n. 26). Colore bruno (n. 24); camoscio gli altri due. Impasto medio. 28 - Frammento di parete sottile a profilo convesso, decorato da una serie di linee graffite a diverso spessore. Impasto fine e superficie liscia e porosa; colore bruno scuronero. 29 - Frammento di parete a profilo diritto, decorato da una grande pasticca a bottone impressa. Impasto grossolano e colore rosso mattone-camoscio. 30 - Frammento di parete a profilo concàvo ascrivibile a recipiente globoso, decorato da una pasticca a bottone impressa. Impasto medio e superficie liscia; colore bruno-camoscio. 31-32-33-34 - Piccoli frammenti decorati da una pasticca a bottone impressa; n. 31 e n. 34 ad impasto medio e colore rosso mattonecamoscio; n. 32 impasto grossolano e colore bruno-camoscio; n. 33 ad impasto medio e colore camoscio. 35 - Frammento di parete probabilmente appartenente a vaso tronco-conico, decorato da una pasticca a bottone impressa. Impasto grossolano e superficie liscia; colore camoscio. 36 - Frammento di parete convessa decorato da due pasticche a bottone impresse. Impasto medio e colore camoscio. 37-38 - Piccoli frammenti decorati ciascuno da una pasticca a bottone impressa; n. 37 ad impasto grossolano e colore bruno-camoscio; n. 38 ad impasto medio e colore camoscio. 39-40-41 - Frammenti di parete decorati da bugnette; n. 39 colore camoscio; n. 41 brunocamoscio; il n. 40 è decorato con due bugnette ed il colore è bruno-camoscio. L'impasto è grossolano. 42 - Frammento a profilo convesso decorato da due piccole bugnette. Impasto medio e colore rosso mattone-bruno. 43 - Frammento a profilo convesso con bugnetta. Impasto grossolano e superficie liscia; colore bruno-camoscio. 44 - Frammento a profilo convesso con grossa bugna. Impasto grossolano e superficie scabra; colore rosso mattone-bruno. 45 - Frammento a profilo irregolare con due bugne. Impasto grossolano e superficie scabra; colore bruno-camoscio. 46 - Frammento con bugnetta conica. Impasto grossolano e colore bruno-camoscio. 47 - Frammento a profilo convesso decorato da piccola bugnetta. Impasto medio e colore rosso mattone-camoscio. 48 - Frammento decorato da bugnetta. Impasto medio e colore rosso mattone-camoscio. 49 - Frammento di ansa verticale a sezione piano-ellittica. Impasto fine e colore bruno. 167

50 - Frammenti di bordi ad impasto medio-fine, riferibili per lo più a recipienti di piccole dimensioni. Colore dal rosso mattone al nero. 51 - Frammenti di fondi di vaso a base piana; impasto grossolano e colore camoscio. Figura 5 1 - Frammento di parete convessa a superficie scabra e colore rosso mattone-camoscio. Impasto grossolano. 2 Fondo piano con parte bassa lievemente ingrossata. Impasto grossolano e superficie liscia ed irregolare; colore rosso mattone. 3 - Fondo piano con pareti lievemente convesse e superficie liscia. Impasto grossolano e colore bruno-camoscio. -\ Manufatti litici Dai saggi esplorativi eseguiti sono stati recuperati complessivamente 36 manufatti, 7 strumenti e 2 nuclei di forma irregolare (fig. 6). La selce impiegata è generalmente bianca e lievemente opaca, grigio-bianca o bruno-verde. Figura 6 2) 1-2 - Grattatoi frontali di cui uno corto - G3 ed uno framm.; 3 - Troncatura marginale - T1; 4 - Punta a ritocco bifacciale parziale - F5; 5 - Lama a ritocco semplice marginale - L1; 6 - Lama a ritocco semplice marginale, parziale - L1; 7 - Scheggia a ritocco erto marginale, parziale - A1; 2) Viene seguito il sistema tipologico di G. Laplace (1964). Fig. 5 - S. Lorenzo di Storo. Elementi ceramici tardoneolitici del sito n. 1. [JO1 Q)-~ 2 \ /m-~ td u 3 - ~ 4 5 [J- 6 0) - ~ Fig. 6 - S. Lorenzo di Storo (sito n. 1). Industria litica. l < ~" ~ - - ~.1 \ " l' I i, i r>. (;~~ ~ 9 168

Considerazioni Dalla stratigrafia e dalle osservazioni sulla ceramica e sull'industria Iitica, quest'ultima peraltro scarsamente documentata, posso affermare che l'abitato collinare in esame rappresenta un unico complesso inseribile nella fase tardoneolitica dove, in particolare, sembra evidenziare sensibili influssi culturali della Lagozza; le forme vascolari caratterizzanti sono del tipo tronco-conico e globulare, decorate da cordoni digitati, unghiate e tacche impresse sul bordo dell'orlo e sotto, e pasticche a bottone sulle pareti. Il frammento n. 28, decorato da alcune linee graffite, potrebbe invece essere riferito alla fase recente della Cultura dei vasi a bocca quadrata. Ad un primo esame le ceramiche di S. Lorenzo mostrano nell'insieme alcune analogie con i resti del Castelaz di Cagnò, in Val di Non (PERINI, 1973), dove qualche elemento è stato accostato ai tipi della Lagozza. Il rinvenimento del sito tardoneolitico nella bassa Valle del Chiese può contribuire quindi notevolmente ad allargare le attuali conoscenze di tale fase, peraltro ancora mal documentata sia in Trentino che nell'alto Adige; per un inquadramento più completo del deposito si rende però necessario uno scavo sistematico, in quanto, utilizzando un maggior numero di dati a disposizione, si potranno porre relazioni più attendibili con altri depositi conosciuti a livelli tardoneolitici-eneolitici della Val d'adige e del Bresciano. Riguardo ai resti faunistici rinvenuti, per ora non è possibile trarne alcuna deduzione, in quanto sono troppo esigui e mal conservati. Sito n. 2 - Stratigrafia Due orizzonti culturali riferibili al Neolitico Medio (V.B.Q.) ed alla" Età del Ferro (quota 600 m.) Dalle osservazlonì stratigrafiche notiamo al di sotto del manto erboso (fig. 7): A) livello con terriccio umico bruno-nerastro con minuto pietrisco calcareo-dolomitico a spigoli vivi; spessore 20 cm. circa; B) detrito generalmente minuto, a spigoli vivi, con scarsa frazione limosa; spessore 15 cm. circa; C) livello con pietrisco minuto e limo, con la presenza di blocchi e pietrame grossolano. Vi troviamo intercalate alcune lenti di solo pietrisco; spessore 30 cm. circa; D) strato antropico formato da terriccio bruno-nerastro e da numerosi blocchi prevalentemente calcareo-dolomitici a spigoli vivi, con scarso S. LORENZO DI STORO - VAL GIUDICARIE INF - TN -.982 SEZIDNEPARZIALEN -SDELDEPOSIT0(D ~FRAMMDICERAMICAECARBONI '. stradina :.j\~ Fig. 7 - Situazione stratigrafica del deposito Neolitico e dell'età del Ferro a S. Lorenzo di Storo (sito n. 2). pietrisco. Nella zona medio-alta, in corrispondenza degli elementi culturali più recenti, sono presenti alcuni ciottoli fluviali in arenaria e roccia vulcanica che, assieme alla struttura di contenimento in blocchi, probabilmente fanno parte dell'originario abitato riferibile alla Il Età del Ferro. Superiormente si trovano abbondanti resti culturali di epoca romana. In basso, al contatto col morenico, si ha un'antropizzazione più marcata, con scarsi elementi ceramici del Neolitico Medio, parzialmente sconvolti in epoche 'più recenti. Il terreno è più argilloso e nero, con numerosi frustoli carboniosi. La successione culturale non è ben netta ed in corrispondenza a questa attualmente non' è visibile nessuna variazione stratigrafica; spessore max. dello strato 90 cm. circa; E) deposito morenico. NEOLITICO Descrizione delle industrie Ceramica È riconoscibile un solo tipo di ceramica che, in prima analisi, si presenta ad impasto mediofine, con inclusi generalmente scarsi e di piccole 169

dimensioni, di quarzo, lamelle di miche chiare e scure e granuli di roccia calcarea. La cottura non è omogenea; spesso in sezione appare un nucleo più scuro e mal cotto. La superficie è mediamente scabra o appena lisciata, di colore dal marrone rossiccio al bruno chiaro. Lo stato di conservazione della ceramica nel complesso non è buono e le superfici sono corrose in modo tale da rendere difficile l'individuazione dei motivi decorativi. I reperti sono' molto scarsi e frammentari e non è stato possibile ricostruire quindi nessuna forma; vengono qui riportati solo quelli significativi. Figura 8 - Frammento di orlo riferibile a vaso a bocca quadrata, con labbro arrotondato e profilo convesso. Superficie scabra; colore marrone-rossiccio. 2 - Frammento di parete sottile a profilo leggermente concavo, decorato a graffito da una serie di linee parallele. Superficie corrosa; colore rossiccio. 3 - Frammento di parete sottile a profilo concavo, decorato da un motivo impresso di forma quadrangolare. Superficie corrosa; colore marrone-rossiccio. 4 - Frammento di parete a profilo convesso decorato da I bugnetta. Superficie corrosa; colore rossiccio. 5 - Frammento di ansa tubercolata su parete a profilo convesso, quest'ultima decorata da incisione lineare. Superficie scabra; colore bruno-rossiccio. 6 - Frammento di ansa a nastro decorato da due linee parallele incise. Superficie parzialmente lisciata; colore bruno-rossiccio. 7 - Frammento di ansa verticale a sezione circolare. Superficie scabra; colore bruno-rossiccio. 8-13 - Frammenti di parete a profilo convesso (n. 8) e diritto (n. 13). Superficie lisciata con segni di scorrimento. Colore bruno chiaro. 10 - Frammento di fondo piano con parete diritta. Superficie lisciata; colore rossiccio. 9-11-12 - Frammenti di pareti convesse a superfici scabre e parzialmente lisciate (n. 12). Colore marrone-rossiccio. Manufatti titici È stato recuperato un solo frammento di punta foliata a faccia piana, in selce giallo-verde (n. 14). Considerazioni Della Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata, riconosciuta in questo sito (i frammenti nn, 8, 9, 10, 11, 12, 13, sono invece di incerta attribuzione), non è possibile attualmente individuane il preciso momento culturale. Nella migliore delle ipotesi, i residui di decorazione potrebbero suggerire un riferimento ai vasi a bocca quadrata della III fase. D-C\2J \\-~ (1\ \ \ 4 «( ~ c--- o \\ ~ -~ \\~ \~ -D \ \ \~CJ \ 12,éTh - ~ 14 ' Fig. 8 - S. Lorenzo di Storo. Elementi ceramici e litici del Neolitico (sito n. 2). 170

ETÀ DEL FERRO Descrizione dei reperti Ceramica Le ceramiche recuperate sono essenzialmente di due tipi, ad impasto fine e grossolano. In entrambi i casi è compatta e smagrata con lamelle di mica, tritumi fini di calcare e quarzo; le superfici sono prevalentemente trattate a liscio, talora corrose. Figura 9 - Frammento di recipiente a corpo globoso ed orlo a tesa che forma una stretta gola. Impasto grossolano e superficie lisciata; colore bruno-nerastro. 2 - Frammento di spalla rientrante.ad orlo leggermente piatto; sotto questo corre un leggero cordone. Impasto fine e superficie porosa; colore bruno-nerastro. 3 - Probabile frammento di brocca a spalla convessa che termina con orlo arrotondato, sopra l'attacco del manico a nastro. Impasto fine e colore marrone-rossiccio. 4-5 - Frammenti di bordi con orli arrotondati. Impasto grossolano; superficie porosa (n. 4) e liscia (n. 5). Colore bruno scuro-nerastro. 6 - Frammento di parete convessa cui segue una breve gola arrotondata che si. fonde con l'orlo a tesa. Impasto fine e superficie liscia. Colore bruno scuro-nerastro. 7 - Frammento di manico a nastro. Impasto fine e colore bruno chiaro. 8 - Frammento di parete diritta con bugnetta. Impasto fine e superficie porosa; colore bruno-rossiccio. 9 - Frammento di parete convessa con bugnetta. Impasto fine e colore bruno-nerastro. 10 - Frammento di probabile scodella con parete a spalla rientrante. Impasto grossolano e superficie porosa; colore bruno scuro-nero. 11 - Frammento di parete convessa con accenno a gola. Impasto grossolano e superficie porosa. Colore bruno scuro-nero. 12 - Frammento di parte inferiore di boccale, con parete leggermente convessa e concava in corrispondenza del residuo di attacco del manico. Impasto fine e superficie liscia. Colore bruno-rossiccio. ~, \f\:j ru \)- i-~~\ ~--U /1,II )) ~ 5. 2 I 3. 4 (~ ~ c!7 \,\~O ' 6 ' 7~ \\~D 11,J) \1,V ~ ~ ~ '\O~O Fig. 9 - S. Lorenzo di Storo. Elementi ceramici e manufatti in pietra levigata dell'età del Ferro (sito n. 2). 171

13 - Frammento di parete convessa con accenno a breve gola. Impasto grossolano e superficie scabra. Colore bruno. 14 - Frammenti di bordi con orli arrotondati. Impasto fine e colore dal nero al bruno-rossiccio. 15-16 - Frammenti di fondo di vasi a base piana. Impasto fine e superfici lisciate; colore bruno scuro-nero. Manufatti in pietra levigata 17 - Frammento di macinella a sezione quadrangolare con due pareti convesse e due piane, in arenaria. 18 Fig. 10 - Situazione stratigrafica del sito n. 3 a Storo, con resti di strutture murarie. Frammento di manufatto in materiale conglomeratico a forma di punta a sezione quadrangolare e spigoli smussati. Considerazioni I frammenti recuperati sono scarsi ed in uno stato di conservazione mediocre. Alcuni resti riportati in questa breve nota non sono del tutto caratterizzanti di un preciso momento culturale, mentre la presenza di forme vascolari come il frammento di olia (n. 1), brocca (n. 3), scodella (n. 10) e boccale (n. 12) ci inducono ad attribuire la fase culturale recente del sito n. 2 genericamente all'orizzonte retico. Future ricerche potranno fornire in tal senso indicazioni cronologiche e.culturali più dettagliate. È interessante notare che tali forme vascolari ed in particolare il frammento di di boccale (n. 12), sono presenti in diverse stazioni dell'orizzonte retico del Trentino occidentale, comprendente le Valli Giudicarie e la Val di Non. Sito n. 3 - Orizzonte culturale riferibile alla /I Età del Ferro (quota 400 m.) Stratigrafia In sezione, sotto la zolla erbosa notiamo (figg. 10-11) : A) terreno umico bruno-nerastro con scarso brecciame di piccole dimensioni; spessore da 20 a 40 cm. circa; B) livello di pietrisco minuto e grossolano misto a terriccio limoso. Spessore variabile da 60 a 100 cm. circa; C) strato antropico argilloso, nerastro, continuo e spesso in grumi fortemente carboniosi, lungo circa 40 m., con andamento ondulato che localmente segue la morfologia del versante. 172 Fig. 11 - Situazione stratigrafica del sito n. 3 a Storo, con resti strutture murarie. Sono abbondanti i ciottoli fluviali in arenaria ed in roccia vulcanica, talora con tracce di altera zione termica, che con ogni probabilità rappre sentano un originario acciottolato di pavimentazione dell'abitato. In più parti sono visibili anche i resti di strutture murarie, costituite da grossi blocchi calcarei e tonalitici. Spessore dello strato variabile da 20-30 a 150 cm. circa. Sono presenti sporadicamente materiali di epoca romana; D) alternanza di brecciame minuto e grossolano talora con abbondante frazione Iimosa. Descrizione delle industrie Ceramica Distinguiamo due tipi di ceramica: ceramica ad impasto medio, di colore bruno -rossiccio o marro ne e d'impasto fine, depurata, di colore bruno scuro-nero; le superfici sono lisciate, mentre nella

ceramica fine possono essere anche lucidate. Si riconoscono, in entrambi i casi, inclusi dati da lamelle di miche, minuti frammenti di calcare o più raramente quarzo. I resti sono in buono stato di conservazione ma frammentari e in numero assai esiguo. Figura 12 1 - Frammento di parete convessa con orlo diritto che termina con bordo piatto. Impasto medio e colore marrone. 2 - Frammento di probabile alla con parete convessa e breve gola che termina con bordo a tesa. Impasto fine e superficie lucidata; colore nero. 3 - Frammento riferibile a probabile brocca, con parete convessa terminante superiormente con bordo arrotondato e, subito sotto, con attacco del manico a nastro. Impasto medio e superficie poco lisciata. Colore bruno-rossiccio. 4 Frammento di orlo con bordo arrotondato. Impasto medio e colore marrone. 5 - Frammento di manico a nastro probabilmente riferibile a boccale, decorato sul dorso da alcuni trattini impressi, convergenti verso un solco mediano e da tre cerchietti impressi a stampiglio. Impasto fine e colore rossiccio. 6 - Frammento di manico a nastro riferibile probabilmente a boccale, impostato sull'orlo, con due solchi leggeri e tondeggianti sul dorso. Impasto medio e colore marrone. 7-8-10 - Frammenti di pareti convesse sottili, a superfici lucidate; impasto fine e colore nero. 9 - Frammento di fondo di recipiente a parete sottile, leggermente convessa. Impasto fine e superficie lucidata; colore bruno. 11 - Frammenti di orli a bordo arrotondato. Impasto fine e superficie lucidata. Colore bruno e nero. 12 - Frammenti di collo di vasi. Impasto fine e superficie lucidata. Colore nero. Manufatti in osso 13 - Placchetta ossea con tracce di combustione e segni di taglio. Manufatti in metallo 15 - Frammento di filo in bronzo a sezione circolare, leggermente incurvato. 16 - Strumento in ferro a sezione quadrata con testa a scalpello. Altri manufatti 14 - Frammento di peso da telaio di forma cilindrica schiacciata in terracotta. --r--~ ~~,---J ~-v~~u ))CJ ~ ~ 5 (to 7 (\L] // ò lù9,))d,~,1)) ' 12 ~ -~ 13 J ' C~~J Fig. 12 - Resti culturali del sito n. 3 a Storo. 173

SUMMARV Considerazioni Dall'esame del materiale notiamo delle forme e tipi presenti nell'orizzonte retico. Di particolare interesse è il frammento di manico decorato con un motivo a stampiglio (n. 5), presente assieme ad altre decorazioni in varie stazioni retiche del Trentino e in Valcamonica (Doss dell'arca) e che trova pure un riferimento nelle ceramiche di Golasecca. A questo punto sarebbe utile approfondire le ricerche anche per stabilire eventuali rapporti e confronti con il sito n. 2, considerato prima. È da rilevare inoltre la cospicua presenza di frammenti osteologici, anche con tracce di combustione. I disegni e le fotografie sono dell'autore. RIASSUNTO In questo lavoro preliminare vengono esposti i risultati di una ricerca di superficie intrapresa dall'autore in collaborazione con il Museo Tridentino di Scienze Naturali nel 1981-82, nella Valle Giudicarie inferiore (estrema parte sud-occidentale del Trentino). Sono stati individuati tre siti nella zona di Storo, con frequentazioni dal Neolitico all'età del Ferro. In particolare nel sito n. 1 è stata individuata una cultura di aspetto tardoneolitico; nel sito n. 2, parzialmente sconvolto in epoche più recenti, sono riconoscibili due epoche di frequentazione: il Neolitico Medio (V.B.a.), scarsamente rappresentato e resti culturali protostorici riferibili all'orizzonte retico; il terzo sito è caratterizzato da una frequentazione protostorica riferita alla fase retica. Dopo un inquadramento geologico-ambientale della zona, vengono considerati singolarmente i vari siti con una descrizione della stratigrafia e dell'industria ceramica e Iitica. Seguono alcune brevi considerazioni di carattere generale. ZUSAMMENFASSUNG In dieser Vorarbeit werden die Ergebnisse einer Flache - Untersuchung herausgestellt, die der Autor mit dem Naturkundemuseum von Trient, im Jahre 1981-82, in dem niedr. Giudicarie Tal (Ietztem sod-westlichen Teil von Trentino) untergenommen hat. Es sind drei Siedlunqsplàtze in der Storo Zone nachgewiesen worden, mit Besetzungen seit dem Neolithikum bis zur Eisenzeit. 1m besonderen ist eine Kultur mit spatneolithischen Aussehen in dem Siedlungsplatz Nr. 1 erkannt worden; in dem Siedlungsplatz Nr. 2, teilweise in jongsten Zeiten durchgewohlt, sind zwei Besetzungszeiten erkennbar: das wenig dargestellte Mittelneolithikum (V.B.a.) und froh-geschichtliche Kulturreste, die dem ratìschen Horizont zugeh6ren; der dritte Siedlungsplatz ist von einer froh-geschichtlichen Besetzung charakterisiert, die sich auf die ratische Phase bezieht. Nach einer geologischen Untersuchung und einem Lebensraumstudium der Zone, werden die verschiedenen Siedlunqsplàtze mit einer Beschreibung der Stratifikation und der keramischen und Iitischen Industrie einzeln betrachtet. Es folgen dabei einige kurze allgemeine Bemerku~gen. 174 This preliminary work shows the results of the surface research which the author undertook in cooperation with the "Museo Tridentino di Scienze Naturali" in 1981-82, in the lower Valle Giudicarie (the outermost south-west part of Trentino). Three sltes have been located in the area of Storo, with frequentations from the Neolithic to the lron Age. In particular in site n. 1 a culture with late Neolithic characteristics has been individuated; in site n. 2, partly upset in more recent ages, we can recognize two epochs of frequentation : the Middle Neolithic (V.B.a.), poorly represented, and protohistoric cultural remains referable to the Raethian orizon; the third site is characterized by a protohistoric frequentation referred to the Raethian periodo After framing the area from the geological-ambient point of view, the author has examined the three sites separately describing their stratigraphy and their ceramic and Lithic craftsmanship. The work ends with some brief thoughts of generai character. BIBLIOGRAFIA BAGOLINI B., BIAGI P., 1975 - L'insediamento di Garniga (Trento) e considerazioni sul Neolitico della Valle dell'adige nell'ambito dell'italia Settentrionale. Preistoria Alpina, n. 11, Trento. BAGOLINI B., 1980 - Introduzione al Neolitico dell'italia Settentrionale. Società naturalisti "Silvia Zenari", Pordenone. 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