Pagina 1 di 7 rassegna stampa 8 Gennaio 2015 IL CITTADINO Lodi Intervento sulla porta del pronto soccorso Ospedale, code e traffico è anarchia per i parcheggi Ultimi giorni al Calicantus per gli angeli di Pellicani Codogno Bloccati i ricoveri in ospedale: giornata nera al pronto soccorso Casalpusterlengo Sant Angelo Lodigiano IL GIORNO Lodi Codogno Casalpusterlengo Sant Angelo Lodigiano
Pagina 2 di 7 Disagi negli accessi Intervento sulla porta del pronto soccorso di C.V. La porta del pronto soccorso è ancora rotta. Una situazione che domenica notte ha rischiato anche di far scontrare le ambulanze in entrata e in uscita. I mezzi entravano in retro dall uscita e ritornavano dalla stessa via. Non è la prima volta che le porte di accesso al pronto soccorso si rompono. In questi giorni, dopo essere state riparate una prima volta, si sono bloccate di nuovo, a distanza di 48 ore, sia in entrata che in uscita. A causare la situazione diversi fattori incrociati che però hanno mandato in tilt l accesso più importante dell ospedale. Ieri mattina, l ingresso in questione era ancora transennato e gli operai erano al lavoro per il ripristino. Per l occasione il traffico delle ambulanze era stato deviato. Da un lato c è il problema della fotocellula della camera calda. Le ambulanze, per farla attivare, devono avvicinarsi di molto, con il rischio, se non prendono bene le misure, di finire contro il meccanismo, mandandolo in tilt. Dall altro, invece, c è il problema della stessa porta della camera calda che si apre molto lentamente e i mezzi di corsa, con un paziente critico a bordo, se non stanno attenti, anche in questo caso, rischiano di danneggiare il portone. A volte è lo stesso semaforo a non essere visto in tempo. Pare che l ingresso in uscita si sia rotto proprio perché un ambulanza ha cercato di infilarsi dietro a un auto; il sistema di riconoscimento non le ha viste e la saracinesca si è richiusa. Ieri, inoltre, ci sono stati disagi anche agli ascensori.
Pagina 3 di 7 Ospedale, code e traffico è anarchia per i parcheggi Di G. B. La viabilità in zona ospedale continua a suscitare polemiche. E per diversi motivi. A cominciare dalle lunghe code nelle ore di punta, anche se capita che il traffico proceda a rilento nelle cosiddette ore di morbida. «Basta che si fermi la corrierina davanti all ingresso dell ospedale e altro che coda - si lamentano i conducenti -. Adesso non è più possibile superare i bus, non c è più lo spazio per passare». La corrierina, a ben guardare, non è l unico mezzo che quando transita in largo Donatori del Sangue si ferma. Ci sono anche le macchine, con o senza quattro frecce accese, lasciate sul bordo della strada per poter accompagnare i parenti all interno del nosocomio. Qualcuno preferisce evitare di sostare dove non potrebbe e scarica direttamente i famigliari in corsa. Il tutto contribuisce a rendere il traffico caotico. Per dividere una carreggiata dall altra sono stati posizionati dei cinesini, piccoli catarifrangenti che delimitano i due sensi di marcia. Alcuni sono già stati spazzati via delle auto, ci sono guidatori che semplicemente non li hanno notati, altri invece non si sono posti il problema e ci sono finiti sopra con le ruote. Durante la fase dei lavori sono stati inseriti i posteggi per i disabili, che prima mancavano. Non tutti sono soddisfatti della loro collocazione, dall altra parte della strada rispetto all ingresso dell ospedale; in ogni caso sono sempre utilizzati. Ieri mattina, sul marciapiede di largo Donatori del Sangue era stata posizionata una transenna a cui era stato appeso un foglio di carta con scritto a mano pronto soccorso. Una freccia indicava la direzione in cui procedere per raggiungere la meta. Nel frattempo, rispetto al passato, nella zona il Broletto ha ricavato una rotonda di fronte al gommista per smistare i flussi di traffico.
Pagina 4 di 7 Fino a lunedì all Ospedale Maggiore di Lodi Ultimi giorni al Calicantus per gli angeli di Pellicani Di Ma. Ar. Ultimi giorni di visibilità, fino a lunedì 12 gennaio, per la mostra di Rosanna Pellicani dedicata alle immagini delle creature celesti, che ha animato nel periodo delle festività lo spazio del Calicantus Bistrot, nell atrio dell Ospedale Maggiore di Lodi. Nove angeli musicanti e uno della speranza è il titolo dell insieme di dieci pastelli, nel quale le figure di classica impostazione disegnativa, soffuse di tenue colorazioni, raccontano l interesse dell autrice per l arte sacra, accentuato nelle fasi più recenti della sua ricerca. L atteggiamento di colloquio con gli strumenti musicali, scelto da Pellicani per la rappresentazione delle figure celesti, rispecchia un altro aspetto della sua personalità artistica, che trova nella musica un appassionata forma di espressione. Proprio con un concerto di brani per arpa, salterio e voce si era inaugurata lo scorso 11 dicembre la mostra : in veste di soprano la stessa Pellicani, cantante anche solista in cori polifonici e gregoriani. Diplomata in pittura e specializzata in tecniche dell incisione all Accademia di Brera, dove è attualmente assistente di Bernardino Luino per i progetti della scuola di grafica, ha posto il tema degli angeli anche al centro di opere teatrali da lei scritte e dirette.
Pagina 5 di 7 Nessun posto disponibile nei nosocomi di Lodi, Vizzolo, Piacenza e Crema Bloccati i ricoveri in ospedale: giornata nera al pronto soccorso Di Cristina Vercellone L emergenza è scattata in mattinata: per ospitare i malati sono state approntate barelle in corridoio Letti tutti occupati e nessun posto in ospedale. Né a Codogno, né a Lodi, ma nemmeno a Piacenza, Melegnano e Crema. Quella di ieri, ma non solo, è stata una giornata di passione all ospedale di Codogno. Alle 8 della mattina mancavano già all appello 7 letti. Il personale del pronto soccorso ha dovuto approntare barelle in corridoio per far fronte alla situazione di emergenza e ai molti anziani che affollavano il presidio: 90enni con ictus e 75enni con pluripatologie. Poi attaccarsi al telefono e cercare un posto libero nel circondario, visto che in loco non erano in vista dimissioni. Né il Maggiore di Lodi, ma nemmeno Vizzolo, Piacenza e Crema avevano un posto libero. Solo Cremona ha accolto un malato da Codogno. Subito è partita anche l allerta al direttore sanitario Valerio Tagliaferri. Nessun posto a Codogno Il taglio di 6 letti nel reparto di medicina, in seguito all accorpamento con la cardiologia, si sta facendo sentire. Per non parlare del problema dei malati con problemi di cuore che si autopresentano all ospedale nonostante il demansionamento della cardiologia della Bassa. I malati non sono informati, lamentano i medici. Quando si presentano in pronto soccorso devono comunque essere accolti e stazionano lì fino a che non si libera un posto e non si attua il trasferimento in un altro ospedale. I letti con i monitor, infatti, sono solo 4, un numero inferiore alle richieste. Per trasferire i pazienti poi bisogna attivare la life-car e sottrarre un operatore al pronto soccorso. I 36 posti della medicina in periodi come questi, con molti anziani, polmoniti e problemi di ogni tipo, sono insufficienti. Ieri la medicina aveva 10 pazienti in appoggio in reparti diversi dal suo, 6 dei quali in chirurgia. A mancare poi sono anche i posti nelle strutture riabilitative. Spesso il reparto di chirurgia è costretto a tenere ricoverati i suoi malati operati anche 6 giorni dopo l intervento perché il reparto di cure intermedie di Casale è pieno e non ci sono altre possibilità. La Tac torna in funzione Per fortuna, intorno alle 12.30 di ieri, la Tac di Codogno che dal 2 gennaio era fuori uso, ha ripreso a funzionare. Una situazione
Pagina 6 di 7 analoga si era vissuta qualche giorno fa a Lodi.«Ho incontrato il 5 le Rsu dell Azienda ospedaliera - commenta Mauro Tresoldi -. Abbiamo affrontato il disagio di tutti e quattro i presidi: hanno gestioni completamente diverse. Il 13 mi confronterò con Umberto Ambrosoli. Abbiamo chiesto un incontro anche ai consiglieri Claudio Pedrazzini e Pietro Foroni e al Movimento 5 stelle. Visto che le grandi scelte sono politiche chiediamo a loro lumi su come vogliono intervenire rispetto alla gestione dell Ao».
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