Gestione integrata a scala di bacino di acque transfrontaliere: i laghi Ceresio e Verbano

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Transcript:

Ottimizzare l uso l della risorsa idrica timento Gestione integrata a scala di bacino di acque transfrontaliere: i laghi Ceresio e Verbano Edy Riva Dr. Ing. Andrea Salvetti Ufficio dei corsi d acquad Dipartimento del Territorio Cantone Ticino Milano, 20 aprile 2012

Verbano e Ceresio: il contesto transfrontaliero Bacino imbrifero Verbano: 6598 km 2 Bacino imbrifero Ceresio: 615 km 2 CH I I

Il sistema Verbano & Ceresio Modalità di regolazione attuali in base a protocolli Internazionali degli anni '40 (Verbano) e '60 (Ceresio) Nuove esigenze di carattere ambientale, normativo e di percezione sociale Modifiche del regime idrologico (variabilità climatica e cambiamento climatico) Ricerca di politiche di regolazione tramite un approccio multidisciplinare e con modalità partecipate

Progetto STRADA Azione 2.1 Sviluppo di scenari climatologici (Azione 2.1.1) Sviluppo di scenari idrologici (Azione 2.1.2) Ricerca di modalità di gestione efficienti e partecipate (Azione 2.1.4) Analisi effetti ecologici e regolazione Verbano e Ceresio (Azione 2.1.3)

Sottoazione 2.1: Obiettivi specifici - Attività Sviluppo di scenari climatologici (attività 2.1.1) ) tramite procedure di downscaling stocastico delle uscite dei modelli climatici regionali. Generazione dei corrispondenti scenari di afflusso ai laghi (attività 2.1.2) ) in condizioni di cambiamento climatico. Analisi degli effetti ecologici dovuti alle fluttuazioni di livello e ai cambiamenti climatici (attivit( attività 2.1.3). Individuazione di politiche di regolazione dei laghi Ceresio e Verbano (Politiche( di miglior compromesso). Politiche ricercate a scala di bacino (Direttiva Quadro Europea), con un processo partecipato e sulla base del principio di gestione integrata delle risorse idriche (IWRM) (attività 2.1.4)

Attività 2.1.1: Stima dei campi meteorologici a seguito del cambiamento climatico Azione 2.1.1 Sviluppo di scenari climatologici (Azione 2.1.1) Modelli globali Modelli regionali Modelli idrologici

Attività 2.1.1: Stima dei campi meteorologici a seguito del cambiamento climatico Azione 2.1.1 Sviluppo di scenari climatologici (Azione 2.1.1) Scenario di emissione (IPCC): A1-B Analisi dei campi generati da RCM (REMO e ICTP-RegCM3) per lo scenario A1- B 2050 e per lo scenario di controllo Downscaling stocastico basato sulle statistiche storiche e sulle proprietà dei due scenari. Correlazione spaziale tra le singole stazioni

Attività 2.1.1: Stima dei campi meteorologici a seguito del cambiamento climatico Azione 2.1.1 Analisi dei campi generati da GCM e RCM per lo scenario selezionato e per lo scenario di Controllo (Control( Run) Precipitazione e Temperatura Control Run = 2001-2010 2010 + 4 scenari stazionari 2011-2020 2020 2021-2030 2030 2031-2040 2040 2041-2050 2050

Attività 2.1.1: Stima dei campi meteorologici a seguito del cambiamento climatico Azione 2.1.1 Downscaling stocastico Precipitazione: Modello NSRP generalizzato (con correlazione spaziale) Riparametrizzazione con scenari RCM

Attività 2.1.1: Stima dei campi meteorologici a seguito del cambiamento climatico Azione 2.1.1 Risultati:

Attività 2.1.1: Stima dei campi meteorologici a seguito del cambiamento climatico Stato di avanzamento: Giugno 2012 Azione 2.1.1 Tecnico 90% (manca il rapporto definitivo) Economico 50% (I acconto) 50% (Saldo)

Attività 2.1.2: Azione 2.1.1 Scenari di afflusso a seguito del cambiamento climatico Sviluppo di scenari idrologici (Azione 2.1.2) Generazione di scenari di afflusso ai laghi tramite l'utilizzo di un modello idrologico distribuito e gli scenari climatologici generati nell'attività 2.1.1 Elementi da considerare Modifica delle condizioni di piena e magra Modifica della stagionalità degli eventi Analisi della variabilità del regime idrologico M. Pfaundler

Attività 2.1.2: Scenari di afflusso a seguito del cambiamento climatico Azione 2.1.2 Control Run 2001-2010 REG-CM3 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y Run 1 Run 2 REMO 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y Run 1 Run 2 IPCC A1-B 2041-2050 REG-CM3 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y Run 1 Run 2 REMO 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y 10Y Run 1 Run 2

Attività 2.1.2: Scenari di afflusso a seguito del cambiamento climatico Azione 2.1.2 Stato di avanzamento: Marzo 2012 Giugno 2012 Tecnico 50% Calibrazione modello Simulazioni scenari CC

Attività 2.1.4: Individuazione di politiche di regolazione integrate/condivise Diga della Miorina Diga di Ponte Tresa Individuare politiche di regolazione dei due Laghi (Politiche di miglior compromesso). Politiche ricercate a scala di bacino (Direttiva Quadro Europea), con un processo partecipato e sulla base del principio di gestione integrata delle risorse idriche (IWRM) Punto di partenza: studi precedenti progetto di rifacimento Miorina (AIPO) modelli propagazione fino a Pavia

Attività 2.1.4: Individuazione di politiche di regolazione integrate/condivise Politiche efficienti di regolazione (Azione 2.1.4) Elementi da considerare Effetti sui comuni rivieraschi Applicazione del deflusso minimo vitale Effetti sul Ticino emissario (Pavia) Effetti sugli ecosistemi acquatici

Gli interessi e i portatori Azione 2.1.4 Fiume Tresa Lago Ceresio Fiume Ticino Lago Maggiore ambiente Verbania Lugano Locarno Pavia protezione dalle esondazioni utilizzo turismo pesca irrigazione idroelettrico navigazione

La procedura di pianificazione integrata e partecipata Azione 2.1.4 0. Ricognizione e obiettivi 1. Definizione delle azioni 2. Definizione di criteri e indicatori 3. Identificazione del modello 4. Progetto delle alternative 8. Mitigazione e compensazione no 9. Scelta politica 5. Stima degli effetti si Cercare ancora? 6. Valutazione delle alternative 7.Comparazione e negoziazione Alternative ragionevoli

Momenti e strumenti della partecipazione: pianificazione Azione 2.1.4 Incontri pubblici Obiettivo del progetto Dalle problematiche ai settori di interesse Azioni Comparazione Incontri di settore Gerarchia dei criteri Indicatori Funzioni utilità Azioni 13 Incontri di settore da ottobre 2010 a marzo 2012 Strumenti utilizzati: Incontri pubblici Incontri di settore Comunicazion e web Questionari Brainstormi ng Interviste strutturate Mappe concettuali accompagn ati Ordinament o di opzioni (validazione Spralluoghi ) X X X X X X X X X X

Politiche di regolazione: oggi regolazione disgiunta Azione 2.1.4 Verbano Rilascio Miorina V C Ceresio Rilascio Ponte Tresa r Mio r PT h Ver h Cer

Politiche di regolazione: regolazione congiunta Azione 2.1.4 Rilascio Miorina V VerbaCe C Rilascio Ponte Tresa r Mio r PT h Ver h Cer h Cer h Ver

Politiche di regolazione: regolazione congiunta Azione 2.1.4 r PT r PT = m 1 t(h Ver, h Cer ) 1. Identificare compromesso ottimo r PT = m 2 t(h Ver, h Cer ) r PT = m t (h Cer ) -0,5???? 2. Progettare regolazione congiunta 1,5 h Ver

Gestione integrata a scala di bacino di acque transfrontaliere: i laghi Ceresio e Verbano Recenti obiettivi raggiunti 26 ottobre 2011: Prenegoziazione Ceresio a Lugano Con gli incontri di settore conclusione degli indicatori e delle funzioni di utilità corrispondenti Implementazione completa del modello del sistema concettuale e logico (congiunto Verbano + Ceresio) Inizio delle ottimizzazioni per la ricerca delle alternative efficienti del sistema congiunto

Esondazioni a Pavia Azione 2.1.4 ll livello del fiume a Pavia dipende dalla portata di Ticino e dal rigurgito di Po Il livello a Ponte Coperto è oggi stimabile con il modello (dinamico) MIKE 11 disponibile presso la Protezione Civile Lombardia. E un modello fisicamente basato 1D che descrive: il Ticino da Porto Torre alla confluenza con Po il Po: da Isola S. Antonio a Piacenza Porto della Torre Isola S. Antonio Pavia Piacenza

Studio AIPO: conclusioni Azione 2.1.4 La configurazione attuale dell'incile lacuale non permette di migliorare significativamente la prevenzione delle piene a monte. Una ricalibrazione dell'alveo tra Sesto Calende e Porto della Torre permette di aumentare la portata in uscita, a parità di quote del lago, con conseguente riduzione delle esondazioni lacuali e della loro durata, ma anche con un potenziale incremento del rischio di esondazione a valle. Per prevenire questo rischio è necessario modificare lo sbarramento al fine di poter regolare anche durante le piene. Le simulazioni mostrano che con il nuovo sbarramento è possibile ridurre le esondazioni del Verbano senza accrescere i colmi di portata nel Ticino emissario e nel tratto di Po immediatamente a valle della confluenza con il Ticino.

Azione 2.1.4 Scelta della portata limite (q lim ) q Po = 5000 m 3 /s q lim = 2500 m3/s h lim

Attività 2.1.4: Individuazione di politiche di regolazione integrate/condivise Stato di avanzamento: Settembre 2012 Tecnico 60% Azioni Criteri Alternative Ceresio Alternative cong. Negoziazione Economico Circa 65% (I e II acconto) 35% (Saldo)

Gestione integrata a scala di bacino di acque transfrontaliere: i laghi Ceresio e Verbano Prossimi passi: Maggio 2012: Generazione alternative congiunte Verbano-Ceresio Giugno 2012: Conclusione definitiva Attività 2.1.1 e 2.1.2 Estate 2012: Analisi della sensitività delle alternative efficienti al Cambiamento Climatico (2041-2050) (Giugno 2012: primo incontro di negoziazione Verbano) Autunno 2012: Negoziazione delle alternative con i portatori di interesse e ricerca dell alternativa di compromesso