MAGMATICHE SEDIMENTARIE METAMORFICHE

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LE ROCCE Per roccia si intende un aggregato naturale di minerali, cristallini e/o amorfi, particelle e solidi di vario tipo; le rocce sono sostanze non esprimibili con una formula chimica e generalmente formano masse ben individuabili. A seconda del processo che dà loro origine le rocce vengono distinte in tre grandi categorie. MAGMATICHE SEDIMENTARIE METAMORFICHE

Le rocce magmatiche Le rocce magmatiche (dette anche eruttive o ignee) si formano in seguito alla solidificazione del magma, cioè di vari componenti (FeO, MgO, CaO, ecc.) e sostanze volatili (acqua, anidride carbonica, idrogeno, metano, ecc.). Costituiscono quasi il 65% della crosta terrestre; ma, sulla superficie della Terra, questa abbondanza è nascosta dallo strato diffuso, sebbene molto sottile, di rocce sedimentarie e metamorfiche.

Classificazioni In base alle modalità di messa in posto e consolidamento A seconda che il magma sia solidificato all'interno della crosta terrestre oppure all'esterno di essa, attraversando il condotto vulcanico per forte pressione dei gas (come durante le colate vulcaniche), si ha l'ulteriore suddivisione in: Rocce ipoabissali

Le rocce effusive Rocce effusive (o vulcaniche), se la cristallizzazione è avvenuta anche in superficie per cui il raffreddamento è avvenuto rapidamente e a volte senza che vi sia il tempo affinché si formino i cristalli, infatti nella maggior parte dei casi presentano una struttura amorfa (non cristallina).

Le rocce intrusive Rocce intrusive (o Plutoniche), se la cristallizzazione è avvenuta in profondità, per cui il raffreddamento e la solidificazione avvengono molto lentamente e si possono formare cristalli di notevoli dimensioni che danno alla roccia una struttura granulare; i corpi intrusivi rocciosi consolidati. I numerosissimi e variopinti cristalli delle rocce magmatiche intrusive determinano il grande valore estetico di queste pietre che, dopo un'accurata lavorazione, sono poste in opera in luoghi dove saranno soggette a forte usura: banche, ristoranti, uffici pubblici.

Le rocce ipoabissali Le rocce filoniane o ipoabissali sono un tipo di rocce magmatiche che si raffreddano all'interno della crosta terrestre, a metà tra la superficie e la camera magmatica. Se il magma, risalendo verso la superficie, incontra una spaccatura nel terreno e vi penetra, comincia a raffreddarsi cedendo calore alle rocce circostanti. La solidificazione del magma avviene quindi ad una velocità maggiore rispetto a quella delle rocce intrusive ma minore rispetto a quella delle rocce effusive. Le rocce ipoabissali sono dunque considerate intermedie tra le rocce efusive e quelle intrusive. Le rocce ipoabissali possono presentare diverse strutture: porfirica con cristalli di dimensioni diverse immersi in una pasta vetrosa; aplitica con cristalli molto piccoli e tutti della stessa dimensione; pegmatitica con cristalli di dimensioni notevoli.

Caratteristiche chimiche Da un punto di vista chimico, i minerali che compongono le rocce magmatiche appartengono essenzialmente a silicati riunibili in due gruppi di minerali: minerali sialici: sono più ricchi di SiO 2 (silice), e sono per lo più di colore chiaro. minerali femici: sono per lo più di colore scuro (bruno, verde o nero). Se le caratteristiche cromatiche permettono pertanto una prima indicazione sulle caratteristiche chimiche, la quantità di permette di distinguere le rocce magmatiche in: Rocce acide: rocce con un contenuto di silice superiore o uguale al 63% rioliti e trachiti. Rocce intermedie: rocce con un contenuto di silice tra 52% e 63% dioriti e andesiti. Rocce basiche: rocce con un contenuto di silice tra 45% e 52% gabbri e basalti. Rocce ultrabasiche: rocce con un contenuto di silice inferiore al 45% peridotiti e picriti.

Granito Roccia plutonica acida costituita da ortoclasio, plagioclasio (albite - oligoclasio), quarzo, biotite e minerali accessori. Struttura granulare idiomorfa con grana da media a grossa. Il colore dipende generalmente da quello dell'ortoclasio presente ed è variabile da bianco a rosa a rosso. La punteggiatura nera è dovuta alla biotite. Aree di affioramento: Lombardia (Baveno), Isola d'elba, Sardegna.

Porfido Roccia vulcanica acida. Struttura porfirica con fenocristalli di quarzo, ortoclasio, plagioclasio (oligoclasio) e biotite; massa di fondo di ortoclasio e quarzo. Il colore è per lo più rosso. Area di affioramento: Alto Adige, Val Camonica (Bs).

Sienite Roccia plutonica intermedia costituita da ortoclasio, plagioclasio (oligoclasio), biotite, anfibolo (orneblenda) e quarzo (poco). Struttura granulare idiomorfa con grana media. Colore chiaro (violaceo) con punteggiatura nera. Aree di affioramento: Valle del Cervo (Biella).

Trachite Roccia vulcanica. Struttura porfirica con fenocristalli di sanidino, plagioclasio (andesina - labradorite) e biotite; massa di fondo di sanidino (feldspato potassico), spesso vetrosa. Colore grigio chiaro. Area di affioramento: Colli Euganei (Pd), Isola d'ischia.

Diorite Roccia plutonica costituita da plagioclasio (oligoclasio - andesina), anfibolo (orneblenda) e biotite. Struttura granulare idiomorfa con grana da media a fine. Colore grigio scuro. Aree di affioramento: Val Sesia (No), massiccio dell'ortles.

Gabbro Roccia plutonica basica costituita da plagioclasio (labradorite), iperstene (pirosseno) e olivina. Struttura granulare idiomorfa con grana media. Colore scuro: nero, verde. Aree di affioramento: Appennino ligure e bolognese, Val Sesia.

Basalto Roccia vulcanica. Struttura variabile (per lo più intersetale - struttura a cristalli allungati con orientazione a caso) con fenocristalli di olivina, plagioclasio (labradorite) e pirosseno (augite); massa di fondo di plagioclasio (andesina). Colore molto scuro: nero. Area di affioramento: Etna, Sardegna, Monti Lessini (Vr).

Peridotite Roccia plutonica basica costituita da olivina (spesso alterata in serpentino) e pirosseno. Struttura granulare idiomorfa. Colore nerastro, verde molto scuro. Aree di affioramento: Appennino ligure, Canavese, Val Sesia.

Utilizzi rocce magmatiche nell edilizia Le rocce magmatiche sono usate in edilizia per la loro grande resistenza alla compressione, all'usura e per la loro lavorabilità, ossia per l'attitudine a lasciarsi tagliare e levigare. Una volta erano usate soprattutto per strutture portanti, muri, colonne, volte, che oggi sono costruite in cemento armato, più leggero ed economico. Oggi continuano però ad essere impiegate per rivestimenti e pavimentazioni.

Per le pavimentazioni stradali la pietra più usata è il porfido, riolite di colore variabile dal porpora al rosso mattone, ricca di fenocristalli di quarzo e feldspato. Molti centri storici, soprattutto in Italia settentrionale, hanno piazze e vie pavimentate con questa pietra. Il basalto fornisce materiale per lastricati stradali pietrisco per massicciate stradali e ferroviarie, soprattutto nelle zone circostanti gli affioramenti. È la materia prima per la produzione della lana di roccia. La trachite è un ottimo materiale per lastricati e pavimenti poiché è poco suscettibile a lucidarsi con l'attrito.