La percezione del rischio, l informazione e la formazione in ambito lavorativo



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Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia La percezione del rischio, l informazione e la formazione in ambito lavorativo Dati della Sorveglianza PASSI - Dicembre 3

A cura di: Giulia Carrozzi, Davide Ferrari, Letizia Sampaolo, Federica Balestra, Lara Bolognesi, Nicoletta Bertozzi 3, Valentina Minardi 4, Stefania Salmaso 4 Dipartimento di Sanità Pubblica, AUsl Modena; Dipartimento di Sanità Pubblica, AUsl Modena e Università Ca Foscari, Venezia; 3 Dipartimento di Sanità Pubblica, AUsl Cesena; 4 Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità Gruppo Tecnico PASSI nazionale: Paolo D Argenio, Nicoletta Bertozzi, Sandro Baldissera, Giulia Carrozzi, Barbara De Mei, Gianluigi Ferrante, Maria Masocco, Valentina Minardi, Elisa Quarchioni, Valentina Possenti, Stefa Campostrini, Pirous Fateh-Moghadam, Angelo D Argenzio, Massimo Oddone Trinito, Stefania Vasselli, Alberto Perra, Stefania Salmaso Coordinatori regionali PASSI: T.Agostini, G. Ammirati, P.Angelini, MC.Antoniotti, V.Aprile, C.Azzarito, R.Baldi, E.Balocchini, R.Bardelli, C.Bietta, S.Bongior, L.Camana, A.Capon, R.Carloni, G.Cauzillo, R.Cecconi, R.Cecconi, V.Cofini, RM.Cristaudo, M.Cristofori, C.Culotta, A.D Alò, A.D Argenzio, G.Dardani, G.DeLorenzo, A.De Luca, G.DiGiorgio, G.Diodati, ML.Duratorre, A.Falla, L.Ferrari, P.Ferrari, F.Filippetti, AC.Finarelli, M.S. Floris, M.Gallo, T.Gallo, G.Garofalo, CA.Germinario, MB.Grasso, S.Iacovacci, A.Lancia, D.Lombardi, F.Macis, C.Mancini, M.M. Marconi, R.Masala, F.Mazzoli Marradi, C.Melani, M.Melis, P.Miceli, F.Michieletto, S.Milani, A.Mira, P.Oreste, I.Osqui, R.Passatempo, T.Pelaggi, ME.Pirola, R.Pizzuti, V.Pomo, L.Pontalti, S.Rago, M.Ramigni, G.Rocca, E.Rovarey, R.Salaroli, S.Scondotto, F.Sconza, A.Silvestri, G.Sorrenti, G.Tagliavento, D.Tiberti, A.Tosti, C.Turchi, E.Turi, S.Weiss, C.Zocchetti

Modulo sulla Sicurezza sul lavoro La promozione della cultura della sicurezza in ambito lavorativo e la corretta percezione dei rischi so fattori importanti nel processo di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, ricosciuti dagli ultimi Piani Sanitari Nazionali e dal DPCM 7//7, che recepisce il Patto Stato-Regioni per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro. A questo riguardo il D.lgs. 8/8, cosiddetto Testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, assegna al datore di lavoro specifici obblighi di informazione e formazione dei lavoratori sui rischi lavorativi e la loro prevenzione. Contenuti, durata e modalità della formazione dei lavoratori so stati definiti da Accordi Stato-Regioni entrati in vigore nel gennaio. Il modulo opzionale sulla Sicurezza sul Lavoro si pone l obiettivo di indagare proprio questi aspetti: percezione del rischio di infortunio o malattia in ambito lavorativo e prevalenza di interventi di informazione e formazione sui rischi lavorativi e oltre a questi la diffusione dell utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, quale aspetto indicativo dell attenzione ai comportamenti di autotutela. L analisi ha dedicato particolare attenzione ai settori a maggior rischio, di seguito deminati di interesse, individuati da alcuni piani regionali di prevenzione - tra i quali quello della regione Emilia-Romagna - come gli ambiti a cui dedicare maggiore impeg in termini di azioni di prevenzione e vigilanza, in quanto a più alto rischio di infortuni e/o malattie professionali: l edilizia, la metalmeccanica, la lavorazione del leg, l agricoltura, la sanità e i trasporti. Caratteristiche del campione di lavoratori intervistato Il modulo opzionale è stato adottato da 7 Regioni/PA (Piemonte, Valle d'aosta, Lombardia, P.A. Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna) ed è stato somministrato agli intervistati che han riferito di lavorare (63 del campione); di questi l 89 ha dichiarato di aver un lavoro continuativo e l n continuativo. Le analisi so state fatte su 47.646 interviste in cui era stato compilato il modulo sulla sicurezza sul lavoro (4.866 del,.59 del e.79 del ). Quali Regioni han partecipato al modulo Sicurezza sul lavoro e in quali anni Regione Numero interviste Anni di partecipazione Piemonte 4. - Valle d'aosta 635 - Lombardia.83 - P.A. Trento 79 - Veneto 6.8 - Friuli Venezia Giulia.88 - Liguria.7 - Emilia-Romagna 4.68 - Toscana 3.98 - Umbria.777 - Marche.59 - Lazio 5.73 - Abruzzo 453 Molise 388 - Campania.96 - Puglia 3.5 - Basilicata.64 - Calabria.39 - Sardegna.3 - Totale 47.646 3

I settori di occupazione I servizi e il commercio risulta essere i settori più rappresentati nel campione di lavoratori intervistato. Altri servizi Commercio Settori () Metalmeccanica 9 Edilizia 8 Altre manifatturiere 8 Sanità 8 Scuola e università 7 Pubblica amministrazione 6 Agricoltura 5 Trasporti 4 Lavorazione leg e carta,5 5 5 5 35 Tra le persone che han riferito di lavorare in modo continuativo i settori più rappresentati so i servizi e il commercio. Gli intervistati con un lavoro n continuativo, invece, so occupati prevalentemente nei servizi, nel commercio, nell edilizia e nell agricoltura. Settori per tipologia di lavoro* () Altri servizi Commercio Edilizia Agricoltura Altre manifatturiere Metalmeccanica Scuola e università Sanità Trasporti Pubblica amministrazione Lavorazione leg e carta,4 3 4 4 5 8 7 7 5 5 6 8 9 9 8 5 5 5 35 Non continuativo Continuativo * Lavoro continuativo: persone che riferisco di lavorare in modo continuativo nel tempo (a tempo pie o part-time); Lavoro n continuativo: persone che riferisco di lavorare solamente per alcuni periodi durante l an (es. lavoratori stagionali) Circa un terzo del campione (36) ha riferito di essere occupato nei settori considerati a maggior rischio e definiti di interesse, a cui i servizi di prevenzione e sicurezza sul lavoro delle ASL devo dedicare particolare attenzione nelle loro attività. In particolare: - il 9 lavora in metalmeccanica - l 8 nell edilizia - l 8 nella sanità - il 5 nell agricoltura - il 4 nei trasporti - il nella lavorazione del leg e della carta. La percentuale di lavoratori occupati nei settori di interesse è maggiore negli uomini (in tutte le classi d età), nelle persone con una bassa istruzione e in quelle con molte difficoltà ecomiche. 4

Questa quota è lievemente più alta nelle Regioni del Sud e del Nord (37 in entrambe) rispetto a quelle del Centro (3). Occupati nei settori di interesse per Regione () 54 Le mansioni 45 Le mansioni più diffuse nel campione di lavoratori intervistato so quelle di impiegato e operaio. Basilicata Molise Puglia Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia-Romagna Piemonte Calabria P.A. Trento Valle d'aosta Sardegna Pool Regioni Toscana 39 38 37 36 36 Impiegato Operaio Libero professionista 36 35 35 34 Mansioni () Marche Campania Umbria Lombardia Liguria Lazio Abruzzo 33 33 9 8 Dirigente/datore 6 Commerciante 5 Artigia 5 Insegnante/professore 4 Infermiere/tecnico sanitario Collaboratore domestico Operatore socio-sanitario Medico Forze dell'ordine/militari Conducente 5 5 5 35 45 5

La distribuzione delle mansioni nelle persone che han dichiarato di lavorare in modo continuativo è simile a quella dell intero campione intervistato. Tra i lavoratori n continuativi, invece, è significativamente maggiore la percentuale di operai e collaboratori domestici ed è inferiore quella di impiegati. Mansioni per tipologia di lavoro () Impiegato Operaio Libero professionista Dirigente/datore Commerciante Artigia Insegnante/professore Infermiere/tecnico sanitario Collaboratore domestico Operatore socio-sanitario Medico Forze dell'ordine/militari Conducente 6 5 5 4 3 5,3,3 3 9 8 3 44 5 5 5 35 45 Non continuativo Continuativo Le mansioni so state classificate in tre tipologie: - manuali - n manuali esecutive - n manuali dirigenziali*. Nel complesso il del campione svolge un lavoro manuale, percentuale che sale nei settori di interesse. Il 43 ha riferito di aver una mansione n manuale esecutiva, cioè alle dipendenze, e il 7 di esercitare un lavoro n manuale dirigenziale. 39 Tipologia di mansione* () 54 Manuale Tutti i settori 44 8 Non manuale esecutiva 7 8 Non manuale dirigenziale Settori di particolare interesse * Mansioni: - manuali: operaio, artigia, conducente, collaboratore domestico, operatore socio-sanitario; - n manuali esecutive: impiegato, commerciante, insegnante/professore, infermiere/tecnico sanitario, forze dell'ordine/militari; - n manuali dirigenziali: dirigente/datore, libero professionista, medico. 6

Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro Il 5 dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di subire un infortunio, il 59 bassa, il alta e il 4 molto alta. La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta nei lavoratori occupati nei settori di interesse. La percentuale di lavoratori che han riferito alto o molto alto il rischio di subire un infortunio n è differente tra chi ha un lavorato continuativo (7) e chi l ha n continuativo (6). 5 8 Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro ()* 59 49 Assente Bassa Alta Molto alta Tutti i settori 36 Settori di particolare interesse * esclusi i n so (pari all,6 sia in tutti i settori sia nei settori di interesse) 4 7 In particolare la percezione del rischio di subire un infortunio è più alta tra i lavoratori occupati nell edilizia, nei trasporti e nell agricoltura. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per settore () Edilizia Trasporti 47 57 Agricoltura Lavorazione leg e carta Metalmeccanica Sanità 43 36 34 Pubblica amministrazione 8 Altre manifatturiere 3 Altri servizi 8 Commercio Scuola e università 4 3 9 La percentuale di lavoratori che han riferito la possibilità di subire un infortunio sul lavoro alta o molto alta è maggiore tra chi svolge una mansione manuale e più bassa tra chi ne fa una n manuale esecutiva. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro per tipologia di mansione () 5 66 58 35 8 6 7 3 Assente Bassa Alta Molto alta Manuale Non manuale esecutiva Non manuale dirigenziale 7

Le mansioni che han riportato una più alta percezione del rischio di subire un infortunio so i conducenti, le forze dell ordine o militari, gli infermieri o tecnici sanitari e gli operatori socio-sanitari. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per mansione () Conducente Forze dell'ordine/militari Infermiere/tecnico sanitario Operatore socio-sanitario Operaio 43 43 48 7 Artigia Medico 36 Libero professionista Dirigente/datore Collaboratore domestico Commerciante Insegnante/professore 7 4 3 Impiegato 9 9 9 La percezione del rischio di infortunio in ambito lavorativo è maggiore tra le Regioni del Sud () rispetto a quelle del Nord (5) e del Centro (6), differenza significativa sul pia statistico. Tali differenze territoriali si mantengo anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per Regione () 44 Molise Puglia 36 3 9 8 Sardegna Calabria Basilicata Valle d'aosta Abruzzo Liguria Toscana Umbria Pool Regioni 8 8 8 7 6 6 6 6 Friuli Venezia Giulia 5 5 Emilia-Romagna Veneto Campania Lazio Marche Piemonte P.A. Trento Lombardia 4 3 3 8

La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta tra i lavoratori: - uomini - con una bassa istruzione - con molte difficoltà ecomiche - stranieri - occupati nei settori di interesse - con mansioni manuali - che han ricevuto informazioni sui rischi lavorativi - che han riferito un infortunio negli ultimi mesi. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta () CLASSE D'ETA' 8-34 35-49 -69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale n manuale esecutiva n manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* ASSENZA PER INFORTUNIO Totale: 6,4 (IC 95: 5,9-7,) 3 7 5 7 6 8 5 4 34 6 3 4 5 3 36 38 39 43 4 * informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, si registra una significativa associazione con la classe d età -69 anni, il genere maschile, la presenza di molte difficoltà ecomiche, i settori di interesse, la mansione manuale, l aver avuto informazioni su come prevenire gli infortuni e l assenza dal lavoro per infortunio negli ultimi mesi. Regressione logistica per la percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta () Se si limita l analisi ai lavoratori con una mansione manuale si mantengo significative le associazioni con tutte le variabili, ad eccezione della classe d età. * categoria di riferimento 9

Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro Il 3 dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro, il 57 bassa, il 8 alta e il molto alta. La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta nei lavoratori occupati nei settori di interesse. 3 Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro ()* 6 57 55 8 6 La percentuale di lavoratori che han riferito alto o molto alto il rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è significativamente maggiore tra chi ha un lavorato continuativo () rispetto a chi l ha n continuativo (6). Assente Bassa Alta Molto alta Tutti i settori Settori di particolare interesse * esclusi i n so (pari all sia in tutti i settori sia nei settori di interesse) 3 In particolare la percezione di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori occupati nella sanità, nell edilizia e trasporti. Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per settore () Sanità Edilizia Trasporti Metalmeccanica Agricoltura Pubblica amministrazione Scuola e università Lavorazione leg e carta Altre manifatturiere 7 5 4 4 8 Altri servizi 3 Commercio 9 9

La percentuale di lavoratori che han riferito la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro alta o molto alta è maggiore tra chi svolge una mansione manuale. Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro per tipologia di mansione () 8 6 8 56 59 56 Assente Bassa Alta Molto alta 3 Manuale Non manuale esecutiva Non manuale dirigenziale 4 5 3 La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra le figure sanitarie o socio-sanitarie. Infermiere/tecnico sanitario Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per mansione () Medico 56 Operatore socio-sanitario Forze dell'ordine/militari Conducente 46 44 43 Operaio Artigia Insegnante/professore 6 5 4 Dirigente/datore Libero professionista Impiegato 5 4 Collaboratore domestico Commerciante 7 7 9 Tale percezione è leggermente maggiore tra le Regioni del Sud () e del Centro () rispetto a quelle del Nord (8), differenza significativa sul pia statistico. Le differenze territoriali evidenziate so più evidenti se si restringe l analisi ai soli settori di interesse.

Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per Regione () 35 4 4 Molise Puglia Sardegna Friuli Venezia Giulia 3 La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori: - 35-49enni - uomini - con una bassa istruzione - con molte difficoltà ecomiche - che lavora nei settori di interesse - che svolgo una mansione manuale - che han ricevuto informazioni sui rischi lavorativi e la loro prevenzione - che han riferito una malattia legata al lavoro negli ultimi mesi Umbria Emilia-Romagna Calabria Marche Lazio Pool Regioni Veneto 9 9 9 8 8 8 7 5 5 4 Campania Liguria Toscana Valle d'aosta Lombardia P.A. Trento Basilicata Piemonte Abruzzo Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta () CLASSE D'ETA' 8-34 35-49 -69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale n manuale esecutiva n manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* ASSENZA PER MALATTIA^ Totale: 9,6 (IC 95: 9,-,) 7 9 7 4 8 8 6 4 5 6 6 8 6 5 9 9 37 *informazioni su come prevenire le malattie professionali ^malattia legata al lavoro

Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, si evidenzia l associazione con l età, il livello d istruzione medio-alto, la presenza di molte difficoltà ecomiche, i settori di interesse, la mansione manuale, l aver ricevuto informazioni sulle malattie professionali e l aver avuto una malattia legata al lavoro. Regressione logistica per la percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta () Se si limita l analisi ai soli lavoratori con una mansione manuale, si evidenzia le stesse associazioni. * categoria di riferimento ^malattia legata al lavoro Informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali Oltre la metà (56) dei lavoratori intervistati ha dichiarato di aver ricevuto informazioni negli ultimi mesi sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro o delle malattie professionali (53 sugli infortuni e 4 sulle malattie professionali). Il 44 n ha ricevuto invece alcuna informazione. La percentuale di chi riferisce di aver ricevuto informazioni è più alta tra gli addetti occupati nei settori di interesse (66). Le informazioni so state riportate in percentuale statisticamente maggiore dalle persone con un lavoro continuativo (57) rispetto a quelle con lavoro n continuativo (4). Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali ()* Solo sugli infortuni Solo sulle malattie professionali Sugli infortuni e sulle malattie professionali Nessuna informazione 3 4 5 7 38 34 45 44 Tutti i settori Settori di particolare interesse * esclusi i n so (pari al circa in tutti i settori e all,5 nei settori di interesse) 3

A dichiarare di aver ricevuto informazioni so soprattutto i lavoratori occupati in metalmeccanica, edilizia e lavorazione del leg e della carta. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per settore () Metalmeccanica Edilizia Lavorazione leg e carta 7 69 75 Altre manifatturiere Trasporti Sanità 64 64 63 Pubblica amministrazione 56 Scuola e università Agricoltura Altri servizi Commercio 48 47 46 39 9 Le informazioni, soprattutto sugli infortuni, so state riferite maggiormente dalle persone con una mansione manuale. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per tipologia di mansione () Solo sugli infortuni 9 4 Solo sulle malattie professionali 3 4 3 Sugli infortuni e sulle malattie professionali 39 37 36 Nessuna informazione 46 Non manuale diregenziale Non manuale esecutiva Manuale 4

In particolare la percentuale di chi ha ricevuto informazioni è maggiore tra infermieri, tecnici sanitari, dirigenti, forze dell ordine e i militari, operai e conducenti. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per mansione () Infermiere/tecnico sanitario Dirigente/datore Forze dell'ordine/militari Operaio 64 65 68 65 Operatore socio-sanitario Conducente Impiegato Artigia Medico 6 57 56 56 Insegnante/professore Libero professionista Commerciante 38 46 Collaboratore domestico 46 9 La percentuale di lavoratori che han ricevuto informazioni appare più alta nelle Regioni del Nord (58) e del Centro (56) rispetto a quelle del Sud (5), differenza significativa sul pia statistico. Le differenze territoriali si mantengo anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse (68 al Nord, 67 al Centro e 6 al Sud). Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per Regione () 9 7 Basilicata Molise 63 6 P.A. Trento Piemonte 6 Friuli Venezia Giulia 59 58 58 57 57 57 56 Veneto Toscana Emilia-Romagna Marche Lombardia Pool Regioni Lazio Umbria Liguria Valle d'aosta Sardegna Puglia 56 55 55 54 53 5 5 Campania Abruzzo Calabria 48 5

La percentuale di persone che han ricevuto informazioni sulla prevenzione degli infortuni o delle malattie professionali è più alta tra i lavoratori: - 35-49enni - uomini - con un istruzione medio-alta - senza molte difficoltà ecomiche - con cittadinanza italiana - occupati nei settori di interesse - con mansioni manuali - che han riferito alme un assenza negli ultimi mesi per infortunio o malattia legata al lavoro. Nel valutare l apparente incongruenza tra l aver ricevuto informazioni e l aver riferito assenze per infortunio o malattia va ricordato che i lavoratori dei settori di interesse o con mansioni più a rischio so probabilmente quelli più informati. Iltre è possibile che chi ha subito un infortunio sia adeguatamente informato sulle misure di sicurezza in seguito all evento. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali () nessuna/elementare media inferiore media superiore DIFF. ECONOMICHE CITTADINANZA straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE TIPOLOGIA DI MANSIONE n manuale esecutiva n manuale dirigenziale INFORTUNIO E/O MALATTIA* Totale: 55,7 (IC 95: 55,-56,3) CLASSE D'ETA' 8-34 35-49 -69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE laurea molte qualche nessuna italiana manuale 56 58 53 49 45 57 57 53 49 55 56 46 58 6 55 6 55 66 9 * assenza dal lavoro negli ultimi mesi per infortunio o malattia legata al lavoro 6

Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, si conferma l associazione con il genere maschile, il livello d istruzione basso, l assenza di molte difficoltà ecomiche, la cittadinanza italiana, i settori di interesse, la mansione manuale, l aver avuto informazioni sulle malattie professionali e l essersi assentati dal lavoro per malattia legata al lavoro. Regressione logistica per l aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali () * categoria di riferimento ^ assenza dal lavoro negli ultimi mesi per infortunio o malattia legata al lavoro Le informazioni so state fornite soprattutto mediante corsi di formazione e materiali informativi o opuscoli specifici. Come e da chi so state date le informazioni () Corsi di formazione 6 63 Materiali informativi/opuscoli specifici 33 35 Medico competente/medico di fabbrica 5 9 Superiori o colleghi 4 6 Tutti i settori Settori di particolare interesse 9 7

Uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) Tra i lavoratori le cui mansioni richiedo l uso di dispositivi di protezione individuale, il 7 li usa sempre quando necessario, il 4 quasi sempre e l 8 a volte. Il 6 ha dichiarato di n usarli mai: il 3 perché n gli so stati forniti e l altro 3 per altri motivi. Nei settori di interesse la distribuzione della frequenza dell uso dei dispositivi di protezione individuale n si differenzia di molto rispetto a tutti i settori. La percentuale di persone che han riferito di utilizzare sempre i DPI, se e quando è richiesto, è più alta tra chi ha un lavoro continuativo (73) rispetto a chi l ha n continuativo (58). Uso dei dispositivi di protezione individuale ()* 7 7 Sempre 4 7 Quasi sempre Tutti i settori 8 7 A volte Mai, n forniti 3 3 Settori di interesse Mai, per altri motivi * esclusi gli intervistati che han riferito che il proprio lavoro n ne richiede l uso e i n so (pari a circa l sia in tutti i settori sia nei settori di interesse) Uso dei dispositivi di protezione individuale per settore () Sanità Metalmeccanica Altre manifatturiere Pubblica amministrazione 75 79 79 77 I dispositivi di protezione individuale so usati in percentuali più alte tra i lavoratori della sanità e della metalmeccanica. Trasporti Lavorazione leg e carta Commercio Altri servizi Edilizia Scuola e università 74 7 69 68 64 Agricoltura 56 9 57 Non appaio grosse differenze nell uso dei dispositivi di protezione individuale per tipologia di mansione. Uso dei dispositivi di protezione individuale Per tipologia di mansione () 7 7 7 6 4 Sempre Quasi sempre A volte Mai, n forniti 9 8 9 3 5 4 4 Mai, per altri motivi Manuale Non manuale esecutiva Non manuale dirigenziale 8

I dispositivi di protezione individuale so usati in percentuale più alta tra forze dell ordine e militari, operatori socio-sanitari, infermieri o tecnici sanitari e conducenti. Uso dei dispositivi di protezione individuale per mansione () Forze dell'ordine/militari Operatore socio-sanitario Infermiere/tecnico sanitario Medico 78 83 Conducente 77 Dirigente/datore 74 Operaio Impiegato Artigia Libero professionista Commerciante 7 7 67 Insegnante/professore 58 Collaboratore domestico 45 9 76 La percentuale dichiarata dell utilizzo costante dei dispositivi di protezione mostra un gradiente territoriale significativo sul pia statistico (75 Nord, 7 Centro e 67 Sud). Le differenze territoriali evidenziate si mantengo anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse (75 Nord, 74 Centro e 66 Sud). Uso dei dispositivi di protezione individuale per Regione () 9 79 P.A. Trento Abruzzo 79 77 77 77 76 75 74 74 Sardegna Liguria Emilia-Romagna Friuli Venezia Giulia Umbria Veneto Lombardia Valle d'aosta Lazio Pool Regioni Piemonte Molise Toscana Marche Puglia 74 7 7 7 69 69 68 67 67 Campania Calabria Basilicata 56 53 9

L uso costante dei dispositivi di protezione individuale è più alto nei lavoratori: - uomini - con istruzione medio-alta - senza difficoltà ecomiche - con cittadinanza italiana L uso costante dei dispositivi è fortemente influenzato dall aver ricevuto informazioni; n appare, invece, essere associato alla percezione del rischio di subire un infortunio o di contrarre una malattia professionale e neppure all aver avuto un infortunio o una malattia legata al lavoro. Uso dei dispositivi di protezione individuale () CLASSE D'ETA' 8-34 35-49 -69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale n manuale esecutiva n manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* PERCEZIONE RISCHIO INFORTUNIO alta/molto alta bassa/assente PERCEZIONE RISCHIO MALATTIA^ alta/molto alta bassa/assente AVER AVUTO UN INFORTUNIO AVER AVUTO UNA MALATTIA^ Totale: 7,5 (IC 95:,8-7,) 63 7 7 6 7 73 69 73 69 7 66 7 74 7 67 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 73 7 74 77 9 *informazioni su come prevenire gli infortuni e/o le malattie professionali ^malattia legata al lavoro Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, l uso dei dispositivi è maggiore tra i lavoratori con un livello d istruzione medio-alto, con cittadinanza italiana, senza difficoltà ecomiche, tra quelli che han riferito un infortunio o una malattia legata al lavoro e tra chi ha ricevuto informazioni. Regressione logistica per l uso dei dispositivi di protezione individuale () L associazione tra l uso dei DPI e l aver ricevuto informazioni è quella più forte, anche correggendo per l aver avuto infortunio o malattia legata al lavoro (OR=,). * categoria di riferimento **informazioni su come prevenire gli infortuni e/o le malattie professionali ^malattia legata al lavoro

Conclusioni I dati raccolti dal modulo PASSI sulla sicurezza sul lavoro han fornito interessanti informazioni sugli aspetti oggetto di indagine. Si è evidenziato come la percezione del rischio in ambito lavorativo sia influenzata da diversi fattori socio-ecomici e sia associata anche all informazione e formazione sui temi della salute e sicurezza sul lavoro e all aver subito danni da lavoro. Emerge iltre come l informazione e formazione sui rischi lavorativi e la loro prevenzione giochi un ruolo importante n solo nella percezione del rischio ma anche nell adozione di comportamenti di autotutela. Infatti l utilizzo regolare dei dispositivi di protezione individuale nelle lavorazioni che li richiedo risulta sensibilmente maggiore tra i lavoratori che han ricevuto informazioni sulla prevenzione di infortuni e malattie professionali rispetto a coloro che n le han ricevute. Il modulo sembra soddisfare gli obiettivi per cui è stato ideato poiché è in grado di evidenziare le differenze tra settori e mansioni per quanto riguarda sia la percezione del rischio sia gli altri aspetti relativi alla prevenzione nei luoghi di lavoro indagati. Può essere u strumento utile anche per valutare su larga scala e monitorare nel tempo l efficacia di interventi di prevenzione e promozione della salute e sicurezza sul lavoro e l adesione ad alcuni degli obblighi di prevenzione previsti dalla rmativa a carico dei datori di lavoro, quali ad esempio la informazione e formazione dei lavoratori sui rischi occupazionali.