III PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO AL 31/12/2014



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Transcript:

III PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO AL 31/12/2014 1

Premessa Le disposizioni contenute nella Circolare della Banca d Italia n.216 del 5 agosto 1996 7 aggiornamento del 9 luglio 2007, Capitolo V - Vigilanza prudenziale, Sezione XII, hanno introdotto per gli Intermediari Finanziari l obbligo di pubblicazione periodica delle informazioni inerenti l adeguatezza patrimoniale. BBVA Finanzia S.p.A., intermediario finanziario iscritto nell Elenco Speciale di cui all art.107 del TUB, pubblica su base individuale soltanto le informazioni riguardanti la propria adeguatezza patrimoniale previste dalla Tavola 1 (Allegato P) in quanto controllata da un soggetto comunitario (Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S.A) sottoposto ai medesimi obblighi d informativa al pubblico. E responsabilità degli intermediari assicurare la correttezza e la veridicità delle informazioni pubblicate pertanto BBVA Finanzia ha attuato presidi organizzativi idonei a garantire l affidabilità dei processi di produzione, elaborazione e diffusione delle informazioni al fine di rispettare i requisiti di trasparenza informativa richiesti. Tale Informativa è pubblicata sul sito internet della Società (Informativa al Pubblico). Le disposizioni della Banca d Italia in termini di Vigilanza prudenziale (Circ. n.216 del 5 agosto 1996 7 aggiornamento del 9 luglio 2007, Capitolo V) si basano sui tre Pilastri previsti dalla disciplina di Basilea (cd. Basilea 2) e prevedono: un requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici dell attività finanziaria (di credito, di controparte, di mercato, di cambio e operativi), stabilendo metodologie alternative di calcolo caratterizzate da diversi livelli di complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi e di controllo (cd. Primo Pilastro); l adozione di un processo di autovalutazione dell adeguatezza patrimoniale, denominato ICAAP (Internal Capitale Adequacy Assessment Process) che richiede di dotarsi di processi e strumenti per determinare il capitale complessivo adeguato, in termini attuali e prospettici, a fronteggiare tutti i rischi rilevanti (cd. Secondo Pilastro); è rimesso all Autorità di Vigilanza il compito di verificare l affidabilità e la coerenza dei relativi risultati e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive; l obbligo di informare il pubblico, mediante appositi schemi informativi, in merito all adeguatezza patrimoniale, all esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo (cd. Terzo Pilastro). 2

TAVOLA 1 Adeguatezza Patrimoniale Informativa qualitativa BBVA Finanzia S.p.A. ha definito il proprio processo ICAAP in conformità alle disposizioni emanate dall Autorità di Vigilanza. Tale processo è imperniato su idonei sistemi aziendali di gestione dei rischi e presuppone adeguati meccanismi di governo societario, una struttura organizzativa con linee di responsabilità ben definite ed efficaci sistemi di controllo interno. Gli Organi societari assicurano che il processo ICAAP sia adeguatamente documentato, conosciuto e condiviso dalle strutture aziendali, e sottoposto a revisione interna. Il processo ICAAP si conforma al principio di proporzionalità e, pertanto, è proporzionato alle caratteristiche, alle dimensioni e alla complessità organizzativa di BBVA Finanzia S.p.A. Il processo ICAAP della Società è articolato nelle seguenti fasi: 1. individuazione dei rischi da sottoporre a valutazione; 2. misurazione/valutazione dei singoli rischi e del relativo capitale interno; 3. misurazione del capitale interno complessivo; 4. determinazione del capitale complessivo e riconciliazione con il Patrimonio di Vigilanza. Le risultanze sono sottoposte all approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società che ne promuove il pieno utilizzo ai fini strategici e gestionali. BBVA Finanzia S.p.A. è principalmente esposta al rischio di credito e ai rischi operativi: per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito è stato utilizzato il metodo standardizzato; per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo è stato utilizzato il metodo base (BIA). La Società non è esposta al rischio di controparte, di mercato, di cambio. Il processo ICAAP prende in considerazione tutti i rischi di secondo pilastro individuati dalla Normativa di Vigilanza, classificandoli in rischi misurabili (rischio di concentrazione, rischio di tasso d interesse, rischio di liquidità, rischio residuo, rischio derivante da cartolarizzazione) e rischi non misurabili (rischio strategico, rischio reputazionale); questi ultimi sono dunque oggetto di valutazioni qualitative. La valutazione di tali rischi può far emergere l opportunità di detenere una specifica copertura patrimoniale da prevedere nel capitale complessivo come integrazione della dotazione necessaria per coprire il livello di capitale interno stimato per i rischi misurabili. BBVA Finanzia S.p.A. determina il capitale interno complessivo mediante l approccio Building Block che consiste nel sommare i singoli capitali interni a fronte di ogni rischio ritenuto rilevante nell ambito dell attività svolta dalla Società. 3

Informativa quantitativa Requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito BBVA Finanzia S.P.A, utilizza la metodologia standardizzata ai fini della determinazione del capitale interno a fronte del rischio di credito. L applicazione di tale metodologia comporta la suddivisione dell esposizione in diverse classi ( portafogli ), secondo la controparte ovvero delle caratteristiche tecniche del rapporto o della modalità di svolgimento di quest ultimo, e l applicazione a ciascun portafoglio di coefficienti di ponderazione diversificati, eventualmente anche in funzione di valutazioni del merito creditizio rilasciate da un soggetto terzo riconosciuto dalla Banca d Italia (ECAI). Al 31 dicembre 2014, il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito è pari a 13,77 milioni di euro, come di seguito indicato: Requisito Tipo di portafoglio patrimoniale (dati in migliaia di euro) Esposizioni retail 12.970 Esposizioni verso Intermediari Vigilati 69 Esposizioni verso imprese e altri soggetti 36 Altre esposizioni 702 Totale requisito patrimoniale 13.777 La ponderazione delle esposizioni al dettaglio è pari al 75% per i crediti in bonis e del 150% per i crediti deteriorati (100% per i crediti deteriorati con rettifiche di valore specifiche uguali o superiori al 20% dell esposizione lorda); la ponderazione media per le esposizioni verso imprese e altri soggetti è pari al 23% in funzione delle valutazioni del merito creditizio rilasciate dalle ECAI. Requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato BBVA Finanzia non è esposta al rischio di mercato. Requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. BBVA Finanzia determina i requisiti di capitale a fronte del rischio operativo secondo il metodo base (BIA Basic Indicator Approach) che prevede l applicazione di un coefficiente regolamentare (15%) all indicatore del volume di operatività aziendale (media del margine d intermediazione degli ultimi 3 esercizi). Il requisito patrimoniale al 31 dicembre 2014 è pari a 2,97 milioni di Euro. 4

Ammontare del patrimonio di vigilanza suddiviso in: Patrimonio di base Il patrimonio di base al 31.12.2014 è pari a 36,76 milioni di euro. Patrimonio supplementare Non vi sono elementi riconducibili nel patrimonio supplementare Patrimonio di vigilanza complessivo Il Patrimonio di Vigilanza complessivo al 31.12.2014 è pari a 36,76 milioni di euro. Coefficienti Patrimoniali totale e di base (Tier-1 ratio) Il coefficiente patrimoniale totale (Total capital ratio) e il Tier-1ratio, al 31 dicembre 2014 sono pari al 13,17%. Ammontare del Patrimonio di vigilanza di 3 livello Al 31.12.2014 non sussistono componenti riconducibili nel patrimonio di terzo livello. 5