Soroptimist Club Milano alla Scala incontra Intesa-Sanpaolo Donne ed economia Importante iniziativa del Sodalizio presieduto da Paola Peila
Paola Peila, Presidente del Soroptimist Club Milano alla Scala. Sotto: un momento del dibattito e una bella scultura presso la Foresteria di Intesa Sanpaolo a Milano. Ruolo e potenzialità delle donne negli istituti di credito. Di questo si è parlato durante l incontro organizzato da Soroptimist Club Milano alla Scala in collaborazione con Intesa Sanpaolo, mercoledì 25 marzo nella prestigiosa sede della Foresteria di Intesa Sanpaolo a Milano. A discuterne Paola Peila, Direttore del Club Alpino Italiano e nuovo Presidente di Soroptimist Club Milano alla Scala, Alessandra Perrazzelli, dello Staff del CEO di Intesa Sanpaolo e Responsabile dell Ufficio International Affairs del Gruppo, Marco Vernieri, Direttore Centrale del Personale, e Marina Manusardi Fara, Presidente di Soroptimist Club Milano Fondatore. Il progetto di cui vogliamo parlare, ha spiegato Peila introducendo la serata, si chiama Gemma: è stato promosso da Intesa Sanpaolo con lo scopo di individuare e sviluppare le potenzialità degli elementi femminili all interno del Gruppo. Ci sembra un iniziativa meritevole e interessante, anche in riferimento all attuale quadro economico internazionale, che sta vivendo un momento di crisi. La rinascita dell economia potrebbe infatti passare, tra l altro, da un maggior coinvolgimento delle donne e dal riconoscimento del loro ruolo, all interno delle aziende ma anche della società. Come Soroptimist siano chiamate ad approfondire con momenti di dibattito e a promuovere con azioni concrete il fattore di sviluppo rappresentato dal contributo femminile. Un fattore che non ha confini, perché universale. L iniziativa di oggi vede infatti la presenza di una realtà esterna all associazione, insieme a quella di un altro club Soroptimist. Né il nostro impegno si concentra unicamente sulla situazione italiana, perché stiamo portando avanti diversi progetti a favore delle donne in tanti altri paesi del mondo. L evento di stasera vuole inoltre essere occasione di scambio ed arricchimento reciproco tra il nostro club e una delle più importanti realtà finanziarie ed imprenditoriali italiane e internazionali.
Il tavolo della presidenza. Perrazzelli ha illustrato le modalità con cui è stato condotto il progetto Gemma: Si tratta di un iniziativa voluta dall Amministratore Delegato del Gruppo Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, che in ciò ha dimostrato notevole sensibilità. Il progetto è iniziato nella seconda metà del 2007. Abbiamo intervistato circa tremila donne per conoscere quali fossero gli elementi che ne impedivano la progressione di carriera o lo sviluppo e l espressione delle potenzialità professionali. Dal sondaggio sono emersi alcuni punti critici, come un modello di gestione gerarchico, maschile e verticale, ma anche elementi connaturati alla situazione femminile, come la maternità e, per molte donne, la disponibilità a sacrificare posizioni professionali anche di vertice a favore della famiglia. I risultati dell indagine sono stati sottoposti ad Dottor Vernieri, ha proseguito Perrazzelli, affinché, come Direttore del Personale, potesse lavorare per rimuovere gli ostacoli che dipendono dall azienda e favorire le carriere femminili nel Gruppo. Va detto che iniziative di questo genere non sono all avanguardia soltanto in Italia. Lo sono anche in Europa. Le donne posseggono infatti capacità per nulla inferiori a quelle degli uomini. Anzi, nell ambito della comunicazione, della relazione con i clienti e della gestione di criticità, molte volte si dimostrano superiori ai colleghi maschi. Vernieri ha sottolineato un dato di fondo di tutto il progetto, che lo rende particolarmente importante e prezioso non solo per sé, grazie all attenzione che in questo modo Intesa Sanpaolo dimostra verso le donne che lavorano al proprio interno, ma anche in sé:
Valorizzare i talenti femminili serve, oltre che per far procedere la cultura aziendale in senso ampio, anche per aumentare l efficienza e quindi la competitività del nostro Gruppo. Spesso le donne sono più valide degli uomini, ma quasi sempre ai vertici aziendali troviamo invece gli uomini. Le criticità evidenziate dal sondaggio del progetto Gemma vanno rimosse, e ci stiamo adoperando a tal fine. In un ottica manageriale, orientata alla qualità e all efficienza di tutto il sistema produttivo, non possiamo perdere o non utilizzare al massimo il potenziale di una quota significativa delle risorse umane. Sarebbe un errore strategico che va a danno della stessa azienda, oltre che un arretramento sul piano civile della promozione della diversità di genere e delle politiche di inclusione. L obiettivo fondamentale del progetto è selezionare le donne più capaci e arricchirne le doti manageriali, cercando di promuovere stili di leadership femminile compatibili con l impegno nell ambito familiare, parte integrante della vita di molte che lavorano nel nostro Gruppo. L azienda può e deve avvalersi del contributo dell altra metà del cielo, che spesse volte è in grado di esprimere doti di innovazione e creatività maggiori di quelle maschili. Abbiamo cercato inoltre di stabilire buone prassi, per esempio realizzando asili nido aziendali e mantenendo costante la relazione del Gruppo con le donne in maternità, che altrimenti troverebbero più difficile restare in contatto con l ambiente di lavoro. Occasioni di dibattito come questa, ha concluso Peila, sono importanti per conoscere in che modo realtà aziendali d eccellenza si stanno muovendo sul terreno della promozione dei talenti femminili: Cultura d avanguardia e collegamento con le realtà economiche e sociali più avanzate. Sono questi i pilastri della nostra azione, per intervenire con efficacia a favore delle donne sia qui in Italia, che altrove, in tutto il mondo. Gli interventi di stasera gettano luci di speranza per un nuovo ruolo delle donne ai vertici della società. E una sfida difficile, certo. Una sfida prima di tutto culturale. Ma è anche un formidabile stimolo a superare limiti che vanno oltrepassati. A entrare, finalmente, in una nuova dimensione della modernità.
Alcuni interventi durante il vivace dibattito.
Il prestigioso palazzo ove si è svolto l incontro.
Testo e foto: Michele Mornese