REPORT STATISTICO CBI

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+ 3 2015 REPORT STATISTICO CBI 1 2 9 %

RISERVATEZZA E DIVULGAZIONE Il Consorzio CBI - Customer to Business Interaction di seguito Consorzio CBI in qualità di licenziatario del marchio CBI fornisce queste informazioni prevedendo che siano mantenuti i livelli di correttezza e, se indicati, di riservatezza sui relativi contenuti. Il documento potrà pertanto essere fotocopiato o riprodotto in tutto o in parte ed i contenuti potranno essere divulgati a terzi, anche consulenti, purché siano rispettati i diritti del titolare del Marchio CBI. 2

INDICE 1 PREMESSA E OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 5 2 RIFERIMENTI.... 6 3 SCENARIO ECONOMICO.... 7 3.1 Contesto di riferimento... 8 3.2 Analisi dati Banca d Italia... 9 4 SERVIZIO CBI.... 10 4.1 Dati strutturali... 10 4.1.1 Istituti finanziari... 10 4.1.2 Aziende e Distribuzione geografica... 11 4.1.3 Aziende e distribuzione settoriale... 13 4.2 Dati applicativi di sintesi... 13 4.3 Tempi di attraversamento CBI... 19 5 SERVIZIO CBILL.... 20 5.1 I numeri del Servizio CBILL... 21 5.2 Statistiche sito CBILL... 24 5.3 Statistiche presenza Consorzio CBI sui Social... 25 6 SERVIZIO DI NODO CBI... 26 6.1 Il Servizio di Nodo per il Monitoraggio Finanziario - CAPACI...27 6.2 Il Servizio di Nodo per la Certificazione Crediti...28 6.3 La nuova funzione Fattura elettronica PA...30 6.4 Il Servizio di Nodo per l Agenzia delle Entrate: progetto Pagamenti da Portale..30 6.5 Il Servizio di Nodo per Equitalia...31 3

4 REPORT STATISTICO CBI

1. PREMESSA E OBIETTIVI DEL DOCUMENTO Il presente report, a cadenza annuale, scaricabile gratuitamente dal portale del Consorzio CBI nella sezione dedicata alle statistiche (http://www.cbi-org.eu/engine/raserve- PG.php/P/251510010405/T/Statistiche-CBI), si prefigge l obiettivo di fornire una serie di indicatori quantitativi relativamente a: i dati strutturali di sistema (istituti finanziari, aziende e relativa distribuzione geografica); i dati applicativi di sintesi di tutti i flussi originati a partire da un contratto di Servizio CBI, indipendentemente dalla circostanza che tali flussi vengano immessi sulla rete (quando cioè l Istituto finanziario destinatario, diverso da quello originante, utilizza un diverso punto di accesso); i dati applicativi di sintesi di tutti i flussi originati in relazione ai contratti in essere con la PP.AA. nell ambito dell offerta dei Servizi di Nodo CBI ; i dati applicativi di sintesi del Servizio CBILL. In particolare, per ciò che concerne le funzioni CBI erogate tramite la rete Batch e la Rete Online, si riporta di seguito una tabella riassuntiva di riferimento: tabella 1 Elenco delle Funzioni del Servizio CBI Fonte: Consorzio CBI 5

2. RIFERIMENTI Per ulteriori approfondimenti circa il contenuto nozionistico del presente report, si rimanda alla lettura delle specifiche tecniche contenute all interno degli Standard Tecnici CBI nonché nei manuali di riferimento della rete CBI. La succitata documentazione è disponibile, previa registrazione, sul portale web del Consorzio CBI (www.cbi-org.eu) alle sezioni riservate ai Non Consorziati (ad es. Standard ) e ai Consorziati (ad es. Directory ). Si informa inoltre che l Ufficio Standard e Architettura del Consorzio CBI è disponibile a ricevere eventuali suggerimenti/integrazioni. A tal fine la richiesta può essere inoltrata via mail all indirizzo statistiche@cbi-org.eu inserendo in oggetto Report statistico CBI. 6

3. SCENARIO ECONOMICO Lo scenario europeo, presentato dalla Banca Centrale Europea nell ottobre 2015, evidenzia la crescente adozione di strumenti di pagamento diversi dal contante. Nel particolare, tali pagamenti sono realizzati per il 46% tramite carte di pagamento, 26% tramite Credit Transfer ed il 21% tramite Direct Debit. Il numero totale di pagamenti effettuati senza l utilizzo del contante, è aumentato del 2,8% rispetto al 2013 raggiungendo, nel 2014, i 103,2 miliardi di Euro1 1. In tale scenario il Consorzio CBI rappresenta un importante asset delle imprese bancarie italiane, gestendo il Servizio CBI, il Servizio CBILL e i servizi di Nodo, definendone le regole e gli standard tecnico-normativi in ambito cooperativo. L infrastruttura tecnica messa a disposizione dal Consorzio CBI permette l interconnessione e il colloquio telematico degli Istituti Finanziari Consorziati con la loro clientela per l erogazione di servizi, in un ottica di interoperabilità a livello nazionale ed internazionale. In proposito, per quanto riguarda i flussi dispositivi di pagamento il Consorzio CBI detiene una posizione di leadership a livello domestico, con una quota di mercato pari a oltre il 50% del totale in termini di numero transazioni inizializzate da corporate in ambiente multibanca. Tale dato corrisponde a oltre il 30% dei bonifici telematici, considerate tutte le categorie di utenti (es. mercato retail). Per ciò che concerne i flussi dispositivi di incasso, il Consorzio CBI detiene altresì una posizione di leadership, con una quota di mercato pari in media (RIBA, RID, MAV) ad oltre il 60% del totale in termini di numero transazioni. Con l approssimarsi della SEPA end date nella tratta C2B (febbraio 2016), l Italia riscontra una continua crescita percentuale nell utilizzo degli strumenti XML nativi in luogo dei tracciati legacy. In tale contesto il Consorzio CBI giocherà un ruolo centrale nella valorizzazione dei servizi a valore aggiunto (AOS Additional Optional Services), quali SEDA in ambito Customer-to-Bank (gestione deleghe telematiche SDD), che consentiranno l evoluzione dell offerta di servizi di Corporate Banking mantenendo nel contempo la qualità ed i livelli di servizio cui le imprese italiane sono abituate. A tale riguardo, la riusabilità di infrastrutture cooperative già disponibili e ampiamente diffuse nel mercato bancario costituisce un asset importante per il sistema Paese, e deve essere sfruttato e supportato. Ciò consente di ottimizzare gli investimenti già effettuati anche da industrie private (quale quella finanziaria ad esempio) in modo tale che sia le Pubbliche Amministrazioni sia i soggetti che interagiscono con esse (cittadini ed imprese) possano accedere agevolmente a servizi a valore aggiunto in modalità integrata. 1 European Central Bank, Ottobre 2015 7

3.1 Contesto di riferimento 2 I trend sui servizi di incasso e pagamento registrano a fine 2015 una costante crescita (CAGR +5%) e sono superiori rispetto a quelli registrati in Europa. Tuttavia, pur con un costante incremento dei volumi relativi ai servizi SEPA, in particolare per il SEPA Credit Transfer, si riscontra una predominanza dei Credit Transfer paper based (57% del totale bonifici nel 2015 fonte Banca d Italia). In tale scenario i servizi definiti dal Consorzio CBI (Servizio CBI, Servizio CBILL, di seguito indicati anche come servizi ) confermano il fatto che il canale CBI sia il più utilizzato dalle imprese per i pagamenti telematici in Italia. In proposito, per quanto riguarda i flussi dispositivi di pagamento, il Consorzio CBI detiene una quota di mercato pari a circa il 60% del totale in termini di numero transazioni inizializzate da prodotti corporate in ambiente multibanca. Tale dato corrisponde a oltre il 30% dei bonifici telematici, considerate tutte le categorie di utenti (es. mercato retail). Per ciò che concerne i flussi dispositivi di incasso, il Consorzio CBI detiene altresì una quota di mercato pari in media (RIBA, RID, MAV) ad oltre il 60% del totale in termini di numero transazioni. Con l approssimarsi della SEPA end date nella tratta C2B (febbraio 2016), l Italia riscontra una continua crescita percentuale nell utilizzo degli strumenti XML nativi in luogo dei tracciati legacy. In tale contesto il Consorzio CBI giocherà un ruolo centrale nella valorizzazione dei servizi a valore aggiunto (AOS Additional Optional Services), quali SEDA in ambito Customer-to-Bank (gestione deleghe telematiche SDD), che consentiranno l evoluzione dell offerta di servizi di Corporate Banking mantenendo nel contempo la qualità ed i livelli di servizio cui le imprese italiane sono abituate. I trend di crescita dei flussi scambiati nel circuito CBI nonché dei soggetti attivi nella community sono raccolti attraverso rilevazioni statistiche condotte presso gli ESTEC 3 che, nelle loro ultime elaborazioni, includono segmenti specifici di servizio (es.: flussi F24 e relativi esiti) e tutti i controvalori dispositivi (eccettuati i bonifici esteri che non consentono detta aggregazione a causa della eterogeneità di divise). 2 Fonte: elaborazioni Consorzio CBI su dati Banca d Italia, BCE. 3 L elenco ESTEC (Elenco dei Soggetti Tecnici del Consorzio CBI) disponibile sul portale del Consorzio al seguente indirizzo: http://www.cbi-org.eu/engine/raservepg.php/p/322410010320 comprende le Strutture Tecniche Delegate (STD), i Gestori dei Punti di Accesso CBI (GPA), i Gestori Market Place (MP). Tali soggetti svolgono i servizi di gestione informatica dei flussi per conto di uno o più Consorziati CBI. 8

3.2 Analisi dati Banca d Italia Il seguente paragrafo evidenzia alcuni benchmark rispetto ai dati pubblicati da Banca d Italia all interno della base informativa pubblica. Di seguito alcune elaborazioni: grafico 1. Distribuzione Strumenti di Pagamento Bancari 2015 Fonti: Banca d Italia, Consorzio CBI Si riporta di seguito i dati riportati dalla rilevazione Banca d Italia del precedente grafico 1 con particolare riferimento al canale CBI: tabella 2 Volumi Strumenti di Pagamento unità 2015 Fonte: Banca d Italia, Consorzio CBI 9

4. SERVIZIO CBI 4.1 Dati strutturali 4.1.1 Istituti finanziari Le statistiche elaborate dal CBI evidenziano che il processo di crescita del Servizio è stato negli ultimi cinque anni considerevole, con punte superiori al 9% in termini di incremento annuo del numero di istituti finanziari collegate al sistema. In particolare, a dicembre 2015, risultano consorziati 559 Istituti Finanziari, inclusi Poste Italiane e istituti di moneta elettronica, che rappresentano l 86% dei prestatori di servizi di pagamento, nonché il 100% delle banche che offrono servizi di corporate banking. La crescita di tale quota, in media del 4% annuo fino al 2007, ha subito un rallentamento derivante principalmente dal processo di concentrazione in atto nel sistema bancario italiano ( Merger & Acquisition ). Il tasso medio composto di crescita (CAGR) è pertanto pari allo 0.4% annuo. Gli Istituti finanziari che svolgono un mero ruolo di Banca Passiva sono solo 20 e rappresentano circa il 3% del totale del sistema. Ciò significa che il 97% degli Istituti finanziari aderisce per svolgere il doppio ruolo di Banca Proponente e Banca Passiva. Gli Istituti finanziari che erogano la funzione F24 CBI rappresentano il 97,5% del totale degli Istituti finanziari CBI (dati desunti dall anagrafica presente sul Directory e disponibili sul portale web del Consorzio alla sezione Servizio CBI/Banche e funzioni erogate ). grafico 2 - Istituti finanziari aderenti (% sul totale del sistema) Fonte: Consorzio CBI-Bankitalia 10

4.1.2 Aziende e Distribuzione geografica Le recenti rilevazioni a dicembre 2015 hanno evidenziato un dato interessante in chiave evolutiva: oltre 1,8 milioni di aziende sono contrattualizzate in base alla normativa CBI, e di queste 982.762 sono censite sul Directory CBI; la restante parte ha quindi rapporti monobanca ovvero viene gestita in modalità intra-pool. Tali utenti, seppure non censiti sul Directory, rappresentano un bacino di utenza potenziale per l offerta di servizi di gestione documentale. Tali valori evidenziano un tasso medio composto di crescita (CAGR) pari al 5% annuo. grafico 3 - Imprese connesse al CBI (numero) Fonte: Consorzio CBI 11

Si riporta di seguito il dettaglio grafico della distribuzione geografica delle aziende attive CBI, dalla quale si evince chiaramente una diffusione capillare al Nord (66,6% del totale) con una preponderanza delle regioni del Nord-Ovest (la Lombardia è la regione con più clienti 24,3% del totale nazionale). grafico 4 - Distribuzione geografica degli utenti CBI Fonte: Consorzio CBI grafico 5 - Distribuzione degli utenti CBI per Settore Economico di Attività (SAE) Fonte: Consorzio CBI 12

4.1.3 Aziende e distribuzione settoriale Per ciò che concerne la distribuzione delle aziende CBI in base al settore di attività economica (codifica SAE), il grafico 7 evidenzia che è preponderante la presenza delle imprese produttive (tipicamente le grandi imprese) con il 47% del totale, seguite dalle Società con meno di 20 addetti, presenti nel 12,9% dei casi. Le Istituzioni ed Enti sono presenti per il 11,7% mentre le imprese artigiane rappresentano il 4% del totale. grafico 6 - Distribuzione degli utenti CBI per Settore Economico di Attività (SAE) Fonte: Consorzio CBI 4.2 Dati applicativi di sintesi A partire dal 2007 il Consorzio CBI ha avviato un nuovo sistema per la rilevazione della totalità dei dati applicativi, che a tendere, con il progressivo arricchimento dei contenuti estratti dai c.d. Soggetti Rilevatori (essenzialmente, i soggetti che effettuano le attività di smistamento dei flussi elettronici sulla rete CBI), contribuirà alla realizzazione di un Osservatorio dati sempre più performante. I dati applicativi riguardano in sintesi tutti i flussi originati a partire da un contratto di Servizio CBI, indipendentemente dalla circostanza che tali flussi vengano immessi sulla rete (quando cioè l istituto finanziario destinatario, diverso da quello originante, utilizza un diverso punto di accesso). Precedentemente all implementazione della Architettura di rete CBI2, infatti, i dati erano riferiti ai soli volumi gestiti dai centri applicativi, che inevitabilmente non coprivano l intera casistica del Servizio (es.: flussi in pool oppure flussi destinati alla stessa Banca Proponente, che funge contemporaneamente da Passiva). Inoltre, le nuove rilevazioni includono segmenti specifici di servizio (es.: flussi F24 e relativi esiti) e tutti i controvalori dispositivi (eccettuati i bonifici esteri che non consentono siffatta aggregazione comprendendo potenzialmente operazioni in divisa). I dati raccolti vengono resi pubblici dal Consorzio CBI esclusivamente in forma aggregata, in ottemperanza al D.Lgs n.196 del 30 giugno 2003 recante disposizioni in materia di tutela della privacy. 13

I dati vengono forniti dai Soggetti Rilevatori su base semestrale; l obiettivo è quello di poter disporre a breve di una tracciatura più puntuale dei flussi dispositivi e dei relativi flussi di ritorno al fine di supportare l attività di monitoraggio delle funzioni utilizzate e meglio definire nuove direttrici di sviluppo. In tale direzione un importante contributo è stato dato dalla c.d. naming convention, ossia l applicazione da parte degli Istituti finanziari CBI di nuove regole che definiscono la modalità di creazione dei codici identificativi con cui denominare ciascun flusso immesso in rete. Tali nuove regole consentono di attribuire la paternità di ciascun flusso a ciascun Istituto finanziario nonché di avere a disposizione nuove statistiche circa il rispetto degli SLA di servizio e l utilizzo della rete da parte di ciascun Istituto consorziato. I dati ultimi disponibili (cumulato anno 2015) mostrano un trend positivo, legato all ulteriore sviluppo del Servizio CBI. grafico 7 - Andamento flussi dispositivi (incassi + pagamenti) 2007-2015 Fonte: Consorzio CBI Quanto al totale delle disposizioni transitate nel sistema (circa 904 milioni) nel corso del 2015 (Cfr. grafici 5-6-7), esse hanno evidenziato un andamento crescente specialmente nella componente relativa alle disposizioni di pagamento. A tal proposito si evidenzia che le disposizioni di pagamento Italia (PC-EF), che rappresentavano da sempre la componente preponderante di tali tipologie di flussi, denotano con un trend decrescente (circa il 40% del totale nel 2015 con un numero pari a circa 82 mln di disposizioni), visto il passaggio alla SEPA nella tratta C2B (cfr. intra) avvenuto il 1 febbraio 2016. Le disposizioni bonifici esteri rappresentano una quota minoritaria con circa il 2% del totale principalmente disposti tramite data entry da front-end. Seppur in crescita, le 14

disposizioni di pagamento vedono lo scarso utilizzo della firma digitale (in media circa il 4% del totale contro il 2% del 2014), mentre visto il target di clienti evidenziano degli importi medi elevati pari in media a circa 18mila euro. grafico 8 - Disposizioni di pagamento CBI (% - anno 2015) Fonte: Consorzio CBI Tra le disposizioni di pagamento merita un cenno particolare quella relativa alla veicolazione delle deleghe F24. La funzione di Pagamento F24 CBI consente a ciascun contribuente, dotato di un home banking, di eseguire i pagamenti delle imposte tramite collegamento remoto e di ricevere, sempre in remoto, le attestazioni di conferma degli avvenuti pagamenti. In particolare sul canale CBI sono transitate il 51% delle deleghe a sistema (di cui il 27% tramite Funzione F24 CBI e il 24% tramite I24). Tale percentuale sale al 86% se consideriamo gli importi versati tramite F24. 15

grafico 9 - Numero F24 acquisti delle imprese bancarie Fonte: Agenzia delle Entrate Stime Consorzio CBI Per ciò che concerne le disposizioni di incassi, è evidente un inversione di tendenza nella distribuzione degli strumenti ad iniziativa del beneficiario dovuta al graduale passaggio perlomeno nella tratta cliente/banca all utilizzo di strumenti in formato xml. Si noti come per la prima volta in ambito CBI il SEPA Direct DEBIT sia infatti lo strumento più utilizzato con il 76,9% del totale, superando i volumi degli strumenti tradizionali basati su tracciati flat. In particolare il RID ha una quota del 5,7% mentre gli strumenti di nicchia nazionali (MAV, RIBA) rappresentano invece il 17,4% del totale. 16

grafico 10 - Disposizioni di incasso CBI (% - anno 2015) Fonte: Consorzio CBI Come evidenziato in precedenza, la migrazione alla SEPA ha coinvolto nel 2015 gli Istituti finanziari obbligandoli a utilizzare gli strumenti nativi xml nella tratta di regolamento B2B. Pertanto è opportuno sottolineare che la porzione di rid (IR-EF) e bonifici (PC-EF) rilevati rappresentano la quota di disposizioni soggette necessariamente a conversioni (da legacy ad xml) a carico delle banche passive. Analizzando il trend degli ultimi due anni, è evidente che nella tratta customer to bank si percepisce chiaramente una generale inversione di tendenza nell utilizzo degli strumenti dispositivi a favore di quelli xml, favorita dalla spinta normativa delle così detta SEPA end date C2B in vigore dal 1 febbraio 2016. Per ciò che concerne le disposizioni di incasso CBI, si registra nel 2015 una evidente inversione di tendenza nella distribuzione degli strumenti ad iniziativa del beneficiario, già iniziata nel 2014, dovuta al graduale passaggio all utilizzo di strumenti in formato XML. Il SEPA Direct Debit è diventato infatti oramai lo strumento di incasso più utilizzato sul CBI quasi sostituendo completamente i volumi dei RID (c.d. arricchiti + nicchie), che registrano ora una quota del 6,91% sul totale degli addebiti diretti CBI (l SDD quindi cuba ora il 93,09% del totale degli addebiti diretti veicolati nel CBI). Per ciò che concerne le disposizioni di pagamento CBI seppur positivo il trend di migrazione non è paragonabile al caso del SEPA Direct Debit. Si registra infatti nel 2015 ancora una parte, pari alla metà dei flussi, delle disposizioni di pagamento Italia (PC-EF) (il 44,43% del totale dei bonifici al dettaglio veicolati sul CBI) con un trend comunque positivo rispetto al 2014 (l SCT CBI che cuba pertanto il 55,6% del totale dei bonifici al dettaglio veicolati nel CBI contro circa il 25,74% del 2014). 17

grafico 11 - Migrazione SEPA 2014-2015 Fonte: Consorzio CBI Infine, passando ad analizzare i volumi di traffico delle informazioni contabili in termini di numero di righe di estratto conto transitate (grafico 12), queste al 31 dicembre 2015 sono risultati pari a 4.120.574.586 con un incremento del 2% rispetto al 2014. grafico 12 - Informazioni contabili transitate nel CBI (mln di record cumulati) Fonte: Consorzio CBI 18

4.3 Tempi di attraversamento CBI Il Consorzio CBI ha condotto, a partire dal 2011 e su richiesta del Consiglio Direttivo, una puntuale ricognizione presso gli Istituti Consorziati circa il rispetto degli obblighi relativi alle tempistiche massime di veicolazione dei flussi dispositivi CBI. Si ricorda che tale previsione normativa, sancita dal comma 10.2.5 delle Norme del Servizio CBI, congiuntamente alle disposizioni tecniche di cui al manuale tecnico Criteri e regole generali par. 4, è in vigore dal 1 novembre 2010 ed è ad oggi pari a trenta minuti primi. In sintesi, per l anno 2015, si rilevano i seguenti tempi medi di attraversamento: Tratta intrapool: 7,75 minuti per supporto logico veicolato; Tratta CBI: 9,58 minuti per supporto logico veicolato. Mediamente un supporto logico è veicolato in 7,75 minuti se consideriamo la totalità dei flussi scambiati nelle due tratte (Intrapool e CBI). Il calcolo di tali tempistiche medie non ha tenuto conto della quota di flussi veicolati oltre i 40 minuti (2,30% del totale), in considerazione della possibile dipendenza di tali ritardi da eventi quali la chiusura del Servizio CBI, eventi eccezionali o cause di forza maggiore, le cui segnalazioni sono gestite dai Consorziati attraverso la funzione di Tavolo Operativo offerta dal Consorzio CBI. Alcune considerazioni finali relative alla metodologia di rilevazione. In particolare: la rilevazione è stata effettuata sulla totalità dei soggetti ESTEC per tutti i flussi logici CBI da questi elaborati in qualità di STD e/o GPA per conto di tutti gli Istituti Finanziari serviti; il dato è stato fornito dal primo Soggetto Veicolatore, indipendentemente dall immissione in rete (sono quindi compresi gli eventuali flussi intrapool, infragruppo, o destinati/ricevuti da Banca Proponente coincidente con Banca Passiva); la rilevazione tiene conto della tratta Banca Proponente/Banca Passiva integralmente considerata per la veicolazione di flussi dispositivi. Tale tratta ha inizio nel momento in cui la Banca proponente ha ricevuto 4 i flussi inviati dal cliente e ha termine nel momento in cui tali supporti vengono messi a disposizione della Banca passiva ricevente; le aree considerate sono due: 1. flussi interni (destinati a stessa Banca Proponente o a Banca Passiva servita da stesso Nodo Banca Proponente); 2. flussi esterni (destinati a Banca Passiva raggiunta mediante infrastruttura di rete CBI). 4 Tali termini sono calcolati avendo a riferimento i due momenti temporali di cui ai commi 10.2.6 e 10.2.7 delle Norme del Servizio. Si definisce ricezione ai sensi del comma 10.2.6 l istante in cui si verificano entrambe le condizioni seguenti: - il flusso inviato dal cliente è a completa disposizione della Banca Proponente; - il cliente ha autorizzato l inoltro del flusso verso la Banca Passiva. 19

5. SERVIZIO CBILL A livello nazionale e internazionale si registra un trend crescente nello sviluppo di servizi di e-billing in grado di supportare il processo di invio e riscossione di conti spesa (es. bollette) emessi da soggetti creditori. Tale tendenza rispecchia un orientamento del mercato consumer europeo, che vede con crescente interesse l integrazione dei servizi offerti dalle banche con funzionalità di tipo EBPP (Electronic Billing Presentment and Payment). Tali servizi di pagamento innovativi possono portare significativi vantaggi sia per i cittadini che per i fatturatori in termini di efficientamento dei processi (semplificazione delle procedure, dematerializzazione documenti). In Italia circolano ogni anno circa 630 milioni di bollettini postali pagati per circa il 90% su canale postale, la restante parte viene pagata per circa il 7% attraverso Tabaccai e GDO e solo il 3% dei bollettini è pagato presso canali bancari (home/corporate banking, sportello, ATM). La procedura di pagamento maggiormente utilizzata inoltre risulta essere quella basata sul contante con limiti, sia per i clienti utilizzatori che per le aziende fatturatrici, collegati alle lunghe code di attesa per pagamento presso sportelli fisici e ai tempi di riversamento delle somme molto elevate. Il freno all utilizzo di canali alternativi è dovuto da un lato alla scarsa attenzione e propensione da parte dei cittadini all utilizzo dei canali digitali ma soprattutto da una mancanza, fino ad oggi, di una forte proposizione delle imprese bancarie verso un offerta di sistema multicanale. Seguendo tali esigenze, e proprio sulla scorta dell esperienza internazionale, le banche italiane hanno sviluppato un nuovo servizio di pagamento on line dei bollettini (es. bollette, ticket sanitari, multe e tasse). Si tratta del servizio CBILL (www.cbill.it), messo a punto dal Consorzio CBI ed offerto da 525 Istituti Finanziari Italiani sui propri internet banking, per permettere ai cittadini di consultare e pagare on line le bollette e i conti spesa. Una grande differenza con gli altri servizi di pagamento on line delle bollette consiste nel fatto che il Servizio CBILL è multibanca. Con il Servizio CBILL tutti i privati/aziende che hanno un conto on line presso un qualsiasi Istituto Finanziario possono consultare e pagare on line le bollette di tutte le aziende/pa che vi hanno aderito. Cioè tutti i Fatturatori attivi sul CBILL sono raggiungibili dall utente, qualsiasi banca esso utilizzi. Fino ad oggi infatti i servizi di pagamento attivi consentivano al cliente di pagare solo quelle delle aziende/pa che avevano sottoscritto specifici accordi con l Istituto Finanziario del cliente stesso. CBILL permette ai Fatturatori di mettere a disposizione elettronicamente i dati delle bollette ai propri clienti retail, corporate e PA, che potranno pagarle in logica multicanale (Internet Banking, ATM, mobile, ecc.). Anche relativamente al Servizio CBILL, il Consorzio ha sviluppato a favore degli Interme- 20

diari Finanziari lo standard del servizio multibanca di consultazione e pagamento delle bollette in modalità multicanale, lasciando a ciascun Consorziato lo sviluppo di ulteriori funzionalità competitive associate al Servizio CBILL da offrire alla propria clientela sia come proponente del debitore che come proponente del creditore (P.A. ed aziende di servizio). In particolare, il Servizio CBILL consente la visualizzazione dei dati delle bollette da parte dei Debitori dotati di Home Banking/Corporate Banking; il pagamento delle bollette selezionate ed il successivo rilascio al Debitore di una comunicazione attestante l avvenuto addebito del pagamento; la ricezione da parte del Fatturatore creditore di una notifica di avvenuto pagamento contenente le informazioni necessarie al processo di riconciliazione. Il Servizio CBILL consente il pagamento di bollette emesse da soggetti Fatturatori clienti CBI (es. multiutilities); di servizi tipici della Pubblica Amministrazione Locale (es. multe, TASI, bollo auto, ticket sanitario, ); di ticket eventi e trasporti pubblici (sia verso imprese che Pubbliche Amministrazioni). 5.1 I numeri del Servizio CBILL In seguito al lancio ufficiale, avvenuto il 1 Luglio 2104, nel mese di dicembre 2015 risultano attivi oltre il 97% degli Istituti Finanziari Consorziati CBI 5. Dalla partenza a dicembre 2015, il CBILL ha attivato circa 2 milioni di operazioni (1,6 milioni solo nel 2015) inizializzate quasi esclusivamente su canale web, ciascuna del valore medio di circa 190 euro, per un controvalore complessivo di circa 373 milioni di euro (figg. 20, 21, 22). Numeri destinati a crescere considerando che è in programma l ingresso di altri Fatturatori, tra aziende private e pubbliche amministrazioni. 5 L Elenco Istituti Finanziari Attivi è pubblicato sul sito www.cbill.it nell apposita sezione 21

grafico 13 - Servizio CBILL: numero operazioni Fonte: Consorzio CBI grafico 14 - Servizio CBILL: controvalore complessivo Fonte: Consorzio CBI 22

grafico 15 - Servizio CBILL: Importo medio pagamento Fonte: Consorzio CBI Inoltre, con l adesione di Equitalia al Servizio, avvenuta lo scorso giugno 2015, ciascun cittadino cliente degli Istituti Finanziari attivi ha la possibilità di effettuare con CBILL anche il pagamento degli avvisi e delle cartelle emesse da Equitalia, con l opzione di ricalcolare l importo prestampato sul bollettino RAV qualora esso risulti variato (a causa, ad esempio di pagamento in ritardo o di emissione di uno sgravio da parte dell Ente). Opzione questa a tutto vantaggio dell utente che, estinguendo l importo esatto del suo debito, comprensivo quindi degli eventuali interessi di mora che sono nel frattempo maturati, vedrà chiudersi definitivamente la propria posizione debitoria con Equitalia. Il gradimento degli utenti è chiaro, da giugno ad oggi sono state registrate solo con Equitalia circa 270.000 operazioni. Ricordiamo infine che tali numeri sono destinati a crescere sulla scorta dell avvio del Nodo dei Pagamenti dell Agenzia per l Italia Digitale e dell integrazione dello stesso con il Servizio CBILL. Il Servizio consentirà infatti a cittadini e imprese di pagare somme dovute alla Pubblica Amministrazione e ai gestori di pubblici servizi mediante i canali previsti dai PSP (Prestatore di servizi di pagamento) convenzionati, a cui potranno essere affiancati i servizi già diffusi presso i Consorziati CBI, tra cui il nuovo Servizio CBILL. 23

5.2 Statistiche sito CBILL Il Consorzio CBI ha messo in atto, sin dal 2014, molteplici azioni di comunicazione al fine di supportare l attività informativa sul lancio del Servizio CBILL. Tra queste ha assunto particolare rilevanza la realizzazione del sito www.cbill.it. Dalle analisi sugli accessi al portale è emerso infatti un particolare interesse da parte degli utenti alle pagine e al materiale presente sullo stesso. Attraverso il portale è possibile infatti conoscere le modalità di utilizzo e i vantaggi del Servizio CBILL, nonché sapere quali bollette è possibile pagare con esso, consultando on line l elenco dei Consorziati che hanno attivato il Servizio e dei soggetti Fatturatori che vi hanno aderito. Analizzando i dati di accesso, si rileva una crescita esponenziale negli ultimi mesi. Si è passati infatti da 40.913 accessi nel mese di gennaio 2015 a 113.585 nel mese di gennaio 2016. Anche il numero di utenti che hanno visitato il sito si è più che raddoppiato raggiungendo a gennaio 2016 le 102.319 unità a fronte delle 36.487 di gennaio 2015. Il numero medio di pagine visualizzate è di 2,89 con una durata media per sessione di 1:32 min. Questo può essere valutato come un buon risultato considerata la relativa ampiezza del sito, puramente informativo, ed indice di una agevole navigabilità del medesimo. grafico 16 - Sorgente di accesso al sito www.cbill.it (dati al 24 gennaio 2016) Fonte: Consorzio CBI Per quanto concerne la sorgente di accesso al sito www.cbill.it si rileva che la URL del medesimo ha raggiunto una buona awareness con il 44,52% degli accessi diretti. Ampia anche la percentuale di accesso dai motori di ricerca (32,61%). La restante parte è costituita da accessi intermediati dal sito del Consorzio CBI (www.cbi-org.eu) e dall attività del Consorzio sui Social ovvero da altri siti, tra cui alcune testate editoriali e i siti degli Istituti Finanziari Consorziati che riportano informazioni sul Servizio CBILL citando direttamente il sito relativo. 24

Un approfondimento sulle chiavi di ricerca utilizzate negli appositi motori conferma la crescente awareness anche sul nome del servizio in quanto quelle maggiormente usate sono: cbill cbill cos è www.cbill.it servizio cbill bolletta cbill cbill enel pagamento cbill cbill pagamenti Tali dati confermano l importanza di attivare una comunicazione puntuale sul Servizio CBILL sia a livello consortile, sia a livello dei singoli Istituti Finanziari al fine di creare la massima viralità sui vantaggi del Servizio CBILL sia per i fatturatori che per gli utenti. 5.3 Statistiche presenza Consorzio CBI sui Social Al fine di mantenere un contatto costruttivo con i propri stakeholder, nonché valorizzare le attività che le imprese bancarie italiane stanno portando avanti tramite la rete CBI, il Consorzio si è avvalso, anche nel corso del 2015, di forme di comunicazione più innovative, utilizzando e anzi rafforzando la propria presenza sui Social Media. Il Consorzio CBI gestisce ed alimenta costantemente le proprie pagine su LinkedIn, Facebook e Twitter avvalendosi anche di un canale YouTube. Le statiche elaborate sulla risposta degli utenti alle attività sui social, mostrano nel corso del 2015, un rilevante aumento di interesse imputabile oltre che a una maggiore attenzione dell opinione pubblica a tematiche afferenti alla fatturazione elettronica, anche all incrementate delle attività di comunicazione sul Servizio CBILL. 25

grafico 17 - Presenza del Consorzio CBI sui Social (dati al 24 gennaio 2016) Fonte: Consorzio CBI 6. SERVIZIO DI NODO CBI Il Consorzio CBI ha visto in questi anni trasformare la propria mission, sviluppando servizi evoluti e rivolgendo le progettualità verso nuovi mercati e target di clientela, in primis la Pubblica Amministrazione. Proprio con riferimento a quest ultimo aspetto, le esigenze di innovazione della Pubblica Amministrazione stanno portando alla creazione di nuovi progetti di collaborazione con con le imprese bancarie tramite la definizione di servizi finanziari personalizzati. Da tali accordi sono derivati progettualità specifiche per l offerta alla Pubblica Amministrazione di servizi personalizzati, erogati attraverso il Servizio di Nodo CBI. Il Nodo permette l accesso diretto delle Pubbliche Amministrazioni Centrali alla rete CBI per lo scambio con con le imprese bancarie di disposizioni di incasso e pagamento, fatture elettroniche e flussi documentali ed ulteriori tipologie di flussi definite ad hoc sulla base delle esigenze della singola PA Centrale. 26

Negli ultimi anni, il Consorzio CBI ha erogato i seguenti Servizi di Nodo CBI verso le Pubbliche Amministrazioni Centrali: Monitoraggio finanziario delle Grandi Opere Pubbliche verso il Dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della politica Economica DIPE; Servizio di Accesso alla Piattaforma Elettronica per la Certificazione Crediti verso la Pubblica Amministrazione; La nuova funzione Fattura elettronica PA ; Gestione del Fondo Unico Giustizia e della tesoreria aziendale verso il Gruppo Equitalia S.p.A.; Pagamenti da Portale verso l Agenzia delle Entrate, ex AdT; Servizio di Trasmissione comunicazioni all Anagrafe Tributaria verso l Agenzia delle Entrate. Si riportano di seguito alcuni dati statistici di sintesi sui principali progetti in corso con le suddette Pubbliche Amministrazioni. 6.1 Il Servizio di Nodo per il Monitoraggio Finanziario - CAPACI Proprio grazie al supporto dell infrastruttura CBI, si è sviluppato il progetto relativo al Monitoraggio Finanziario, che risponde all esigenza del Ministero dell Interno e del DIPE di monitorare i flussi di natura finanziaria legati alla realizzazione di Grandi Opere Pubbliche, sia per acquisire una maggiore conoscenza dell utilizzo del denaro pubblico, ma soprattutto per fornire supporto alle indagini volte a prevenire l infiltrazione della criminalità negli appalti pubblici. Grazie infatti all apertura di un conto corrente dedicato e pagamenti effettuati tramite bonifici on line con specifico codice identificativo dell intervento pubblico (CUP), non è necessario che l investigatore acceda presso le banche, ma sono quest ultime a mettere a disposizione il dato che viene aggregato automaticamente e rappresentato secondo modalità prestabilite, consentendo la disponibilità immediata dell informazione finanziaria relativa alle singole transazioni e una rappresentazione completa della filiera. Questi risultati vengono conseguiti senza particolari aggravi per gli operatori economici, facendo leva su asset (strumenti finanziari e reti informatiche) preesistenti. Il sistema è pertanto capace di rilevare possibili anomalie nei flussi finanziari e di segnalarle alle Agenzie Investigative, generando degli appositi «alert», nonché consente di monitorare l avanzamento finanziario dell opera pubblica e di comprendere se vi è dispersione di risorse, essendo quindi anche funzionale alle esigenze di monitoraggio degli investimenti pubblici. In attuazione di un Protocollo d intesa specifico ABI-DIPE del luglio 2009, il Consorzio CBI ha dapprima avviato la sperimentazione del monitoraggio finanziario dei conti correnti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici coinvolte nella realizzazione di parte della tratta T5-linea C della metropolitana di Roma. In considerazione della rilevanza assunta e del riscontro positivo ottenuti, il Consorzio CBI ha poi partecipato insieme al Ministero dell Interno e al Formez al bando pubblicato 27

dalla Commissione Europea, rientrante nel programma di Prevenzione e lotta contro la criminalità (ISEC), presentando il progetto Creation of Automated Procedures Against Criminal Infiltration in public contracts (CAPACI). A seguito dell aggiudicazione dei fondi europei la sperimentazione è stata estesa pertanto alla Variante di Cannitello e al Grande Progetto Pompei, per poi essere più recentemente attivata per la realizzazione della metropolitana M4 di Milano. Parimenti è stata effettuata una specifica attività di dissemination verso alcuni Paesi Europei (Svizzera, Croazia e Spagna) per verificare l interesse dei medesimi all attivazione del progetto nell ambito delle proprie azioni di lotta alla criminalità e di monitoraggio degli investimenti pubblici. Tutte queste caratteristiche hanno permesso di accreditare il progetto CAPACI tra le buone pratiche nella Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulla lotta alla corruzione in Italia, presentata a Bruxelles il 3 febbraio 2014. Grazie alle attività di sensibilizzazione e valorizzazione dei risultati della sperimentazione presso le Istituzioni, questa best practice è divenuta disposizione di legge: il Decreto Legge N. 90 del 24 giugno 2014, convertito in Legge 114 dell 11 agosto 2014, ha esteso gli obblighi relativi al monitoraggio finanziario a tutte le Grandi Opere Pubbliche. Inoltre il 28 gennaio 2015 sono state approvate le Linee Guida che definiscono gli aspetti operativi tramite la delibera n. 15/2015 del CIPE, pubblicata sulla G.U. del 7 luglio scorso. Tale delibera consente l aggiornamento delle modalità di esercizio del sistema di Monitoraggio Finanziario delle Grandi Opere, sulla base delle Linee-guida disposte dal Comitato di Coordinamento per l Alta Sorveglianza delle Grandi Opere (CCASGO) nel novembre del 2014, e istituisce a tal fine, presso il DIPE, un Gruppo di Lavoro appositamente dedicato. La portata della delibera è molto ampia, in quanto permetterà un puntuale controllo sui flussi finanziari inerenti alle Grandi Opere riguardo a tutte le imprese delle filiere produttive interessate alla progettazione e alla realizzazione delle infrastrutture strategiche. Ad oggi le stazioni appaltanti coinvolte nella realizzazione delle opere facenti parte del Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) circa 300 opere, delle quali 32 prioritarie hanno siglato circa 50 protocolli di intesa, consentendo il monitoraggio di oltre 1000 conti correnti dai quali sono state generate migliaia di operazioni monitorate. 6.2 Il Servizio di Nodo per la Certificazione Crediti Nel corso del 2012 il Ministero dell Economia e Finanze (MEF) ha realizzato, in collaborazione con la Sogei S.p.A., una Piattaforma elettronica per la Certificazione dei Crediti che consente ai creditori della Pubblica Amministrazione di richiedere la certificazione dei crediti relativi a somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti. I crediti certificati possono essere sia oggetto di compensazione con i debiti fiscali sia di cessione pro-soluto o anticipazione pro-solvendo nei confronti di banche e intermediari finanziari. È nata quindi l esigenza di individuare una soluzione tecnica tale da consentire a banche e intermediari finanziari di collegarsi alla piattaforma e di tracciare le eventuali operazioni di anticipazione e cessione a valere sui crediti certificati. 28

La soluzione tecnica, che costituisce l oggetto di una apposita Convenzione sottoscritta tra l Associazione Bancaria Italiana (ABI) ed il MEF, consente alle imprese bancarie di collegarsi alla piattaforma per il tramite dei Servizi messi a disposizione dal Consorzio CBI. I creditori possono dunque usufruire delle funzionalità messe a disposizione dalle banche e dagli intermediari aderenti alla convenzione, ottenendo di fatto l anticipo o la cessione dei propri crediti in modo sicuro, veloce ed efficace. Il Servizio di Nodo CBI per l Accesso alla Piattaforma Certificazione Crediti del MEF, attivo dal 10 aprile 2013, abilita quindi ad oggi tutti gli Istituti Finanziari italiani, siano essi Consorziati CBI o meno: alla visualizzazione dei dati relativi ai crediti commerciali verso le Pubbliche Amministrazioni certificati dalle stesse, alla comunicazione dell anticipo o cessione degli stessi (cioè segnalazione - in caso di cessione di tali crediti - alla PA l acquisto della titolarità del credito o in caso di anticipazione, l acquisizione di un mandato irrevocabile all incasso). Gli Intermediari Finanziari attivi a dicembre 2015 risultano essere 84. Dall avvio del servizio, tali Intermediari hanno richiesto la visualizzazione di 8.287 crediti certificati, sui quali sono state eseguite 3.833 operazioni di finanziamento (anticipo/cessione), per un controvalore totale di circa 1.816 mln di euro. grafico 18 - Piattaforma Certificazione Crediti numero di Richieste eseguite dagli Intermediari Finanziari (2013-2015) Fonte: Consorzio CBI 29

6.3 La nuova funzione Fattura elettronica PA Il Consorzio CBI ha definito un Servizio che, basato sull infrastruttura di rete CBI, permette la trasmissione e quindi l emissione delle fatture elettroniche verso le PP.AA. La funzione CBI Fattura PA è infatti attiva sul canale CBI dal 6 dicembre 2013 e consente agli Istituti finanziari consorziati di interfacciarsi con il Sistema di Interscambio gestito dall Agenzia delle Entrate sia per l invio di fatture elettroniche per conto dei propri clienti, che per la ricezione di fatture elettroniche per conto delle proprie Pubbliche Amministrazioni clienti. In particolare, la funzione CBI è oggi attiva su 38 banche ed ha visto finora un totale di 553.518 fatture inviate da 1110 aziende/pa per il tramite della rete CBI e dei prodotti di corporate banking offerti da tali Istituti. Tale incremento è naturalmente dovuto alla spinta decisiva data dal D.L. del 24/4/2014 n. 66 (attuazione dell obbligo di fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione), che ha completato sul piano formale il quadro normativo che ha reso obbligatoria la fatturazione elettronica nei confronti di tutte le Pubbliche Amministrazioni dello Stato. Si ricorda infatti che dal 31 marzo 2015 l obbligo si è esteso alle operazioni verso tutte le altre amministrazioni pubbliche. 6.4 Il Servizio di Nodo per l Agenzia delle Entrate: progetto Pagamenti da Portale Uno dei progetti in essere è quello che il Consorzio CBI ha attivato nel corso del 2010 con l Agenzia del Territorio (successivamente incorporata nell Agenzia delle Entrate) con l obiettivo di analizzare possibili modalità per ottimizzare il colloquio tra quest ultima e gli Istituti Finanziari. Tale progetto denominato Pagamenti da Portale SISTER abilita gli utenti del portale dell Agenzia delle Entrate (sister.agenziaentrate.gov.it) al pagamento in via telematica dei servizi offerti tramite collegamento tra portale di servizi telematici dell Agenzia e gli Istituti Finanziari consorziati. Sulla base dei dati inviati mensilmente dall Agenzia delle Entrate, il Consorzio CBI ha rilevato che dal 1 gennaio a dicembre 2015, sono stati disposti circa 16.000 bonifici (grafico 19). 30

grafico 19 - Pagamenti da Portale SISTER : numero disposizioni 2015 Fonte: Elaborazione Consorzio CBI su dati Agenzia delle Entrate 6.5 Il Servizio di Nodo per Equitalia Il Consorzio CBI supporta Equitalia nell ottimizzazione della gestione finanziaria e nella gestione della tesoreria di Equitalia Holding e delle società controllate attraverso il servizio di Nodo CBI. Il progetto è partito dapprima con Equitalia Giustizia S.p.A., con l obiettivo di razionalizzare la gestione delle somme amministrate dal sistema giustizia nell ambito del Fondo Unico Giustizia - FUG, ed in ottemperanza a quanto previsto dal D.L. 143/2008, convertito nella Legge 181/2008, recante Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario, che ha individuato nel Consorzio CBI il soggetto attraverso il quale realizzare, in modalità accentrata, un servizio abilitante il controllo telematico dei rapporti riconducibili al FUG. Nel corso del 2009, il Consorzio CBI ha implementato, attraverso l utilizzo dei servizi di Nodo CBI, una connessione telematica tra Equitalia Giustizia S.p.A e e le imprese bancarie, al fine di consentire a quest ultima di ricevere le rendicontazioni elettroniche dei suddetti rapporti e la misura del tasso attivo a questi applicato e movimentarne le disponibilità. I grafici 20 e 21 presentano i dati cumulati dei Flussi informativi (intesi come il numero di Record) e dei Flussi dispositivi (conteggiando il numero di disposizioni contenute nel singolo flusso) veicolati nel 2015 per Equitalia Holding e società controllate (tra cui Equitalia Giustizia). 31

grafico 20 - Equitalia: Flussi informativi veicolati nel 2015 (dati cumulati) Fonte: Consorzio CBI grafico 21 - Equitalia: Flussi dispositivi veicolati nel 2015 (dati cumulati) Fonte: Consorzio CBI 32

Finito di stampare nel mese di Febbraio 2016 33

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