Imitazione: una parola scomoda per la psicanalisi Franco Bellotti

Documenti analoghi
Dott.ssa Nunzia Mottola. Cenni sulla teoria dell attaccamento di J.Bowlby e dimensione pedagogica dell'educatrice di prima infanzia

SNADIR. Corso di formazione Sviluppo sociale

Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

Corso introduttivo alla psicologia

Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva. Dott.ssa Elena Luisetti

SCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE

Jerom Bruner - nasce a New York nel 1915 professore di psicologia alla Harvard University

Annalisa Sammaciccio. Tesina Anno II C SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA DINAMICA INTEGRATA

Rapporto empatico con l anziano. Prof.ssa Adriana Celesti

Istituto Comprensivo Statale G. Garibaldi Subbiano-Capolona. Laboratorio del Sapere Scientifico

Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget

12 Il mercato del lavoro dei politici

ARGOMENTI DELLA LEZIONE

La mente è un contenitore di oggetti, questi sono interni o interiorizzati e animano la vita psichica, dando luogo a diversi fenomeni psichici:

PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA'

Che cos è la Psicologia sociale? Dott.ssa Daniela Cipollone

Vettorato G Psicosociologia della Tossicodipendenza. Ravenna, Psicologia della tossicodipendenza, Cap V, pp

Pensioni e Scuola. Intervento del Segretario Generale, Marco Paolo Nigi, a TG2 Insieme - 16/12/2013

APPRENDIMENTO PER INSIGHT

INDICE. Presentazione alla nuova edizione: Psicologia e criminologia clinica nel sistema. (di GAETANO DE LEO e PATRIZIA PATRIZI)...

Aspetti psicologici ed emotivi dell infertilità!

La salute come costruzione sociale

Facilitare la mediazione Tecniche e strumenti per disegnare relazioni

RICERCA-AZIONE PRIMA SCIENZA

ITALO SVEVO. prof.ssa Bosisio Laura

ANALISI A PRIORI DI UNA SITUAZIONE - PROBLEMA

Dott. ssa Monica Castagnetti consulente psico - educativa Dott. ssa Simona Valle pedagogista clinico

Di nuovo uomo vs. animale, ma in un ottica diversa

Il progetto pilota di teatroterapia un nuovo approccio alla fibrosi cistica per le famiglie P.Catastini AOU Meyer

PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI

Richiesta di CITTADINANZA ELENCO DEI DOCUMENTI DA PORTARE PER LA COMPILAZIONE:

L ALBERO DELLE REGOLE

nella Provincia di Monza e Brianza e in Italia

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico

INDICE INTRODUZIONE 5 I. LA PRATICA ANTICA DEL PORTARE 9

Tecnica e metodologia delle attività motorie adattate

ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI

Grazie alla natura della mente siamo in grado di. e di sentire nel nostro corpo

Il coping: definizione, sviluppo e intervento

La casa dei folletti Via Vittorio Emanuele, Colturano (MI) Tel. 02/

COMUNICATO STAMPA. Confermato il ruolo di pubblico servizio e di eccellenza dell offerta specialistica nella Comunità Bresciana

Il concetto di genere

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO SCUOLA DELLE SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICO-SOCIALI Corso di Studio in Scienze Motorie

4 Richiesta di radiografie - osservazione

Matematica e-learning - Corso Zero di Matematica. Gli Insiemi. Prof. Erasmo Modica A.A.

SNADIR. Corso di formazione Il Comportamentismo

IL SELL-OUT MERCATO FARMACIE ITALIANE: ANNO 2015 PREMESSA METODOLOGICA

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON

RICERCA RI METTIAMOCI LA FACCIA UN INDAGINE SUL BULLISMO NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI PADOVA E PROVINCIA

Virginia Henderson cenni storici

La professione docente nell ordinamento scolastico

PSICOLOGIA. Classe prima

LE TEORIE DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Il restauro di opere d arte. Francesco Morante

LA CAMERA DEGLI SPECCHI

ENRICO STENICO 30, VIA FORNACE MORANDI PADOVA italiana. Casa di Salute Mentale Marostica

Per un bambino l ospedale è

DOMENICO CAMERA EURO PERCORSI OPERATIVI SPECIFICI PER LA CONOSCENZA ED IL CORRETTO UTILIZZO DELL EURO.

VIOLENZA DOMESTICA E SESSUALE CONTRO LE DONNE

LA CONSULTAZIONE PSICOLOGICA: DISPOSITIVO DI PRESA IN CARICO DELL'ADOLESCENTE E DEL SUO CONTESTO

RELIGIONE MODULI OPERATIVI:

I bisogni indispensabili dei nostri bambini: perché amare non significa viziare

Manuale di psicologia dell educazione

ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) NOVEMBRE GIUGNO 2014

PLESSO DI VIA NIEVO PROGETTI DI ATTIVITA PSICOMOTORIA. presentati negli ultimi anni nella scuola dell infanzia di via Nievo:

Nasce negli U.S.A. in rivolta alla scuola wundtiana e come reazione all enfasi posta sui meccanismi interni della coscienza.

TERZA ETA GLI ANZIANI IL SESSO E L AMORE. Un mondo da scoprire, una risorsa da valorizzare

Formato europeo per il curriculum vitae

Indagine conoscitiva DONNE E OMEOPATIA

per mamma e papa UIL COORDINAMENTO PARI OPPORTUNITA PATRONATO DELLA UIL

Competenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze

ISTITUTO COMPRENSIVO ANAGNI 2 A.S. 2015/2016

La storia di Marilù e i 5 sensi

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico

Marcella Caradonna Dottore Commercialista Via Olmetto MIlano

Risultati: Comportamento Statico e Dinamico Del Sistema Muscolo

MANUALE PER TUTORI AZIENDALI

CONSULENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO Tariffa minima Tariffa massima 1. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale 35,00 115,00

IL GIOCO. Sia nella II, che nella III dimensione predomina il GIOCO SIMBOLICO (inizia verso i 2 anni), che

In questa sezione si affronteranno le variazioni dell idea di progresso dal XVII al XIX secolo:

Interactive Storytelling per la Storia dell Arte. Definizione di un modello per l elaborazione e sperimentazione di un corso pilota

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

Corsi per le Residenze assistenziali

EMOZIONI E APPRENDIMENTO a cura di G. Guarnieri

VIOLENZE ALLE DONNE E AI MINORI: UNA QUESTIONE DI SALUTE PUBBLICA


IL TIME MANAGEMENT: ORGANIZZARE IL TEMPO E GOVERNARLO

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA

UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA. Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola

MESSAGGIO funzione poetica. CONTATTO funzione fatica. CODICE funzione metalinguistica

Definizione di PET THERAPY, che cos è e a che cosa serve

PROGETTO MARCHIGIANO DI EDUCAZIONE COOPERATIVA. Elementi caratterizzanti CULTURA COOPERATIVA

IMPATTO PSICOLOGICO E SUL VISSUTO DI UNA DIAGNOSI DI UNA MALATTIA CRONICA

PROGRAMMA BASE PER LO SVILUPPO LOGICO E COGNITIVO. Emidio Tribulato. Volume. Livello 1. Centro studi LOGOS - ONLUS - Messina

Basi teoriche del servizio sociale (II parte) Tiziana Tarsia

Analisi Tecnica Indici

Programmazione annuale A.S

Pedagogia e Didattica speciale (1) M-PED/03

Transcript:

Imitazione: una parola scomoda per la psicanalisi Franco Bellotti L uomo ha una facoltà che per gli intenti collettivi è utilissima, e dannosissima per l individuazione: quella di imitare. Jung 1916-1921 Il concetto di imitazione non è mai diventato una categoria psicoanalitica, tanto che la voce imitazione raramente appare negli indici analitici dei manuali e dei testi specialistici. L unico studio sull imitazione lo si deve a Eugenio Gaddini che pubblicò nel 1968, sulla Rivista ufficiale della Società Psicoanalitica Italiana, un articolo ad essa intitolata. Con la grande sensibilità e l acume psicologico che lo contraddistingueva, Gaddini riconobbe nell imitazione un modo arcaico di operare della mente, una forma cioè del funzionamento mentale legata alla percezione che precede il pensiero e che perdura tutta la vita. Egli vide cioè nell imitazione una struttura permanente e non solo un precursore dei processi di identificazione e di proiezione. Il contributo di Gaddini, in altre parole, è stato quello di mettere in evidenza come l imitazione non solo rappresenti un momento interno di un processo che porta alla formazione del pensiero, ma anche una forma relazionale stabile. Purtroppo il lavoro di Gaddini è rimasto isolato, e la sua riflessione, quando è stata ripresa, è stata sempre ricondotta a una fase interna del processo di identificazione, definita per l appunto adesiva o primaria. Aperture, 11-12, 2001 75

La ragione di tale ostracismo per l imitazione è ovviamente teorica, e riguarda la motivazione sulla quale la psicoanalisi fonda l agire umano: la teoria degli istinti e i suoi rappresentanti pulsionali. Se si assegna infatti all imitazione una struttura originaria e permanente, inevitabilmente si sostituisce la spinta pulsionale quale fondamento dei concetti di identificazione e di proiezione. L imitazione va perciò ricondotta alle corrispondenti fasi dello sviluppo psicosessuale e in particolare alla fase orale, prima tappa in cui il lattante, incorporando il cibo, struttura il prototipo somatico dell introiezione dei fantasmi e successivamente dell identificazione propriamente detta. Un ulteriore passo verso la rimozione (se ci è concesso il termine) del ruolo che l imitazione svolge nei rapporti umani (basti ricordare che Freud parlò dell identificazione primaria come la forma più precoce del legame affettivo), è stata la teorizzazione kleiniana della Identificazione Proiettiva e il suo successo in tutta la psicologia dinamica. L Identificazione Proiettiva teorizzata da Melanie Klein si fonda sull idea che il lattante è dominato fin dalla nascita da fantasie insopportabili e aggressive che, per poterle controllare e in qualche modo liberarsene, vanno scisse e proiettate sulla figura della madre; da questo meccanismo sono nati i famosi seni buoni e seni cattivi. Nelle successive elaborazioni, il concetto di Identificazione Proiettiva, proprio per questa presunta possibilità di spostare letteralmente una propria parte in un altro individuo, è diventato uno strumento di conoscenza nella cura psicoanalitica. L analista riconosce il vissuto e la patologia del paziente dal disagio che prova su se stesso, dovuto alle proiezioni del paziente. L Identificazione Proiettiva, così rivisitata, è diventata un concetto cardine della cura psicoanalitica, con il grande svantaggio a nostro avviso di deresponsabilizzare l analista dalla sua partecipazione reale alla strutturazione della relazione. Sulla sacrosanta verità, esaltata ovviamente dall Identificazione Proiettiva, che ciascun individuo si deve assumere la responsabilità della propria vita, il che significa che la soluzione dei disagi spetta principalmente a colui che li patisce e l analista rappresenta un aiuto indispensabile ma non sufficiente, si è attribuito al lattante e al paziente una presunta pulsione di morte. Una vera fan- 76

tasia metafisica che disconosce la relazione reale prima fra il bambino e la madre e poi quella fra analista e paziente. Una relazione invece che si struttura con il contributo di entrambi i partner configura diverse possibilità. Possibilità che sono state categorizzate come stili di attaccamento, forse non a caso, da John Bowlby, ex allievo della Klein. Egli infatti abbandonò del tutto la scuola psicoanalitica kleiniana, allora dominante in Inghilterra, senza cercare compromessi concettuali come tentarono prima di lui Winnicott e poi Bion. Bowlby contrappose alla infant observation della scuola kleiniana, principalmente rivolta allo studio dello sviluppo che va dal narcisismo primario ai primi investimenti oggettuali, l osservazione del momento della separazione e del ricongiungimento del bambino dalla madre. L attaccamento, e non la pulsione quale rappresentante dell istinto, era visto come Sistema Motivazionale fondante le relazioni umane, in quanto indispensabile per la sopravvivenza e l evoluzione della specie animale e umana. Solo recentemente, dopo il riconoscimento quasi unanime dell insostenibilità teorica del modello pulsionale, lo psicoanalista americano Arnold Modell ha riconosciuto alla teoria dell attaccamento il fondamento biologico che mancava alla teoria psicoanalitica delle relazioni oggettuali. Io credo, con Bowlby, scrive Modell che le relazioni oggettuali trovino un loro analogo nei comportamenti gregari di altre specie. (il corsivo è nostro; Modell, 1992; p. 199 ) La capacità di entrare in relazione possiede, dunque, un significato evolutivo molto più ampio della nutrizione, come invece pensava Freud, e comprende innatismo e mimetismo. Secondo la teoria dell attaccamento sottolinea Bowlby l organismo si sviluppa già provvisto di un numero ampio, ma finito di sistemi comportamentali strutturati che nel corso dello sviluppo subiscono una elaborazione attraverso processi di apprendimento e integrazione, e nell uomo attraverso l imitazione e l uso di simboli. (corsivo nostro; Bowlby, 1969/1972; p. 215) Tuttavia, nonostante il riconoscimento di Modell, la teoria dell attaccamento è stata poco accettata nel mondo psicoanalitico per il motivo preciso che questa teoria non rende conto dei fantasmi inconsci, vero fiore all occhiello della psicoanalisi. L accusa che viene rivolta alla teoria dell attaccamento è quella di rimanere ad un livello fenomenologico del comportamento o, peggio 77

ancora, di vedere una continuità fra il piano inconscio e quello della coscienza. Sia la psicoanalisi (eccetto Gaddini) che la teoria dell attaccamento, pur avendo intuito il ruolo dell imitazione, non ne hanno visto una forma originaria e permanente del pensiero; forma, che invece spiegherebbe non solo la nascita dei fantasmi inconsci, ma anche una modalità del funzionamento mentale come ha mostrato René Girard, colui che sulla mimesi ha fondato tutti i suoi studi. Studi inizialmente antropologici poi letterari, i quali si basano sul principio estremamente semplice che una mimesi originaria fonda sia l intersoggettività che la stessa società. L essere umano è caratterizzato, secondo Girard, dal valore imitativo delle percezioni sensoriali, come lo stesso Freud aveva intuito nel 1895 nel discusso Progetto di una Psicologia, fino all imitazione vera e propria di un modello. L imitazione del modello crea una rivalità in cui il fantasma non rappresenta un immagine speculare riflessa del soggetto, né tanto meno una fantasia originaria o archetipica che l individuo possiede fin dalla nascita, ma l immagine di un altro reale che da modello si trasforma in antimodello. La trasformazione è dovuta al fatto che l imitazione non riguarda il modello in quanto tale, ma il suo desiderio. È abbastanza noto, a questo proposito, quell esperimento in cui in una stanza vengono messi diversi bambini, ad uno di essi viene regalata una bici e solo successivamente vengono regalate agli altri bambini delle bici identiche, ma che loro rifiutano perché vogliono la prima. La genesi reale del rivale è testimoniata, secondo Girard, anche quando rimane sul piano dell immaginario, dalle repliche violente con cui il soggetto le registra. (R. Girard, 1973; p. 377) La rivalità mimetica di Girard riconduce ai reali rapporti umani il fondamento mitologico sia del triangolo edipico della psicoanalisi, che quello drammaturgico della vittima, del persecutore e del salvatore elaborato dal cognitivismo evoluzionista. (Liotti, 2001; pp. 84-85) Gli strani giochi identificatori che presiedono i triangoli, che guarda caso sono inconsci, sono appunto dati da un attività mimetica che ci accompagna tutta la vita, nel bene e nel male; vero fondamento delle identificazioni e delle proiezioni. Sull imitazione, come forma stabile del funzionamento mentale, mi si conceda di portare solo tre esempi, senza nessuna prete- 78

sa teorica, ma alla portata di tutti, presi in tre fasi successive nell arco di una vita. Il primo esempio è noto a chi abbia dato da mangiare a un bambino appena svezzato: è sufficiente che ricordi tutto quel gioco di imitazioni delle espressioni facciali che accompagnano la comunicazione in quei momenti. Il secondo esempio è sotto gli occhi di tutti: basta osservare come gli adolescenti vestano tutti uguali, testimoniando come l imitazione rappresenti un passaggio obbligato nella strutturazione dell identità. Il terzo è meno noto, forse perché più raro da vedersi, e riguarda la somiglianza che accomuna due anziani coniugi, che hanno vissuto tutta la loro vita insieme. Tre esempi molto semplici, dati dall esperienza quotidiana, per vedere l imitazione al livello dell espressione delle emozioni, al livello della costruzione dell identità e a livello della regolazione affettiva. BIBLIOGRAFIA Bowlby J., Attaccamento e Perdita, vol. 1, Bollati Boringhieri, Torino 1972. Gaddini E., Sull imitazione, Riv. Psicoan., 3, 1968; p. 368. Girard R., Dalla violenza al Sacro, Adelphi, Milano 1980. Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo, Adelphi, Milano 1983. Liotti G., Le opere della coscienza. Psicopatologia e psicoterapia nella prospettiva cognitivo-evoluzionista, Raffaello Cortina Editore, Milano 2001. Modell A., Per una teoria del trattamento psicoanalitico, Raffaello Cortina Editore, Milano 1994. 79