Regolamento Didattico del Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione PRESIDENTE:Adriano Magli



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5.4.2005 Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Napoli - Federico II Regolamento Didattico del Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione PRESIDENTE:Adriano Magli CLASSE DELLE LAUREE UNIVERSITARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE 1

SOMMARIO 1. Definizione degli obiettivi formativi 2. Ammissione al Corso di Laurea a. Programmazione degli accessi b. Debito formativo 3. Crediti formativi 4. Organi del Corso di Laurea 5. Ordinamento didattico a. Corsi di Insegnamento b. Tipologia delle forme di insegnamento Lezioni frontali Seminari Didattica tutoriale Attività didattiche elettive (a scelta dello studente) Attività formative professionalizzanti (tirocinio) Attività di laboratorio linguistico (inglese) Attività di laboratorio informatico Preparazione della Tesi di laurea 6. Procedure per l attribuzione dei compiti didattici 7. Obbligo di frequenza 8. Apprendimento autonomo 9. Programmazione didattica 10. Sbarramenti 11. Verifica dell apprendimento 12. Attività formative per la preparazione della prova finale 13. Esame di Laurea 14. Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri corsi di studio 15. Riconoscimento delle lauree in Infermiere, Infermiere pediatrico ed Ostetrica, conseguita presso altre Università 16. Valutazione dell efficienza e dell efficacia della didattica 17. Formazione pedagogica del Personale docente 18. Sito Web della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Corso di Laurea Specialistica) 19. Norme transitorie 20. Piano di Studio 2

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE CLASSE DELLE LAUREE UNIVERSITARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE REGOLAMENTO DIDATTICO OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI LE SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE 1. DEFINIZIONE I laureati specialisti in Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione possiedono una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe ( fisioterapista, logopedista, ortottista, podologo,tecnico della riabilitazione psichiatrica, terapista della neuro e psicomotricità dell età evolutiva, terapista occupazionale). I laureati specialisti PSR che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali nell ambito della riabilitazione hanno ulteriormente approfondito lo studio della disciplina e della ricerca specifica, alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica e ai problemi di qualita' dei servizi. In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dell'area sanitaria, sia delle esigenze della collettivita', sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dell' innovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico-formativi nonche' dell'omogeneizzazione degli standard operativi a quelli della Unione Europea. I laureati specialisti sviluppano un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono loro anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari degli ambiti suddetti. 2. COMPETENZE Le competenze dei laureati specialisti nella classe comprendono: * rilevare e valutare criticamente l'evoluzione dei bisogni dell'assistenza pertinenti alla specifica figura professionale, anche nelle connotazioni legate al genere, ove richiesto; * progettare e intervenire operativamente in ordine a problemi assistenziali e organizzativi complessi; * programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualita' (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); 3

* supervisionare l'assistenza pertinente alla specifica figura professionale e svolgere azioni di consulenza professionale; * applicare e valutare l'impatto di differenti modelli teorici nell'operativita' dell'assistenza; * progettare, realizzare e valutare interventi formativi; * sviluppare le capacita' di insegnamento per la specifica figura professionale nell'ambito delle attivita' tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente; * utilizzare i metodi e gli strumenti della ricerca, pertinenti alla figura professionale, nelle aree clinico-assistenziali, nell'organizzazione e nella formazione; analizzare criticamente gli aspetti etici correlati all'assistenza e a problemi multiprofessionali e multiculturali. I laureati specialisti nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono aver maturato nel corso di laurea esperienze formative caratterizzanti corrispondenti al relativo profilo professionale, cosi' come definito dai decreti del Ministero della sanita'. In particolare i laureati: nell'ambito professionale della podologia, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n. 666 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di trattare direttamente, nel rispetto della normativa vigente, dopo esame obiettivo del piede, con metodi incruenti, ortesici ed idromassoterapici, le callosita', le unghie ipertrofiche, deformi e incarnite, nonche' il piede doloroso; su prescrizione medica, di prevenire e svolgere la medicazione delle ulcerazioni delle verruche del piede e assistere, anche ai fini dell'educazione sanitaria, i soggetti portatori di malattie a rischio; di individuare e segnalare al medico le sospette condizioni patologiche che richiedono un approfondimento diagnostico o un intervento terapeutico; di svolgere la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; nell'ambito professionale della fisioterapia, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n. 741 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di svolgere, in via autonoma o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricita', delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita; di elaborare, in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell'ambito delle loro competenze, anche in equipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; di praticare autonomamente attivita' terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilita' motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali; di proporre l'adozione di protesi ed ausili, addestrarne all'uso e verificarne l'efficacia; di verificare le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; di svolgere attivita' di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali; di svolgere la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; nell'ambito professionale della logopedia, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n. 742 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di svolgere la loro attivita' nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in eta' evolutiva, adulta e geriatrica, per l'educazione e rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio 4

orale e scritto e degli handicap comunicativi; eta' evolutiva, adulta e geriatrica, per l'educazione e rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi; di elaborare, in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del medico, nell'ambito delle loro competenze, anche in equipe multidisciplinare, il bilancio logopedico volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; di praticare autonomamente attivita' terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilita' comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali; di proporre l'adozione di ausili, addestrarne all'uso e verificarne l'efficacia; di svolgere attivita' di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali; di verificare le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; di svolgere la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; nell'ambito professionale della ortottica ed assistenza oftalmologica, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre 1994, n. 743 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di trattare, su prescrizione del medico, i disturbi motori e sensoriali della visione ed effettuano le tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica; di assumersi responsabilita' nell'organizzazione, nella pianificazione e nella qualita' degli atti professionali svolti nell'ambito delle loro mansioni; di svolgere la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; nell'ambito professionale della terapia della neuro e psicomotricita' dell'eta' evolutiva, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 17 gennaio 1997, n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di svolgere, in collaborazione con l'equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con le altre discipline dell'area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricita', della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo; in riferimento alle diagnosi e alle prescrizioni mediche, nell'ambito delle specifiche competenze, di adattare gli interventi terapeutici alle peculiari caratteristiche dei pazienti in eta' evolutiva con quadri clinici multiformi che si modificano nel tempo in relazione alle funzioni emergenti; di individuare ed elaborare, nell'equipe multiprofessionale, il programma di prevenzione, di terapia e riabilitazione volto al superamento del bisogno di salute del bambino con disabilita' dello sviluppo; di attuare interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo-motori, neurocognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e di interazione del bambino fin dalla nascita; di attuare procedure rivolte all'inserimento dei soggetti portatori di disabilita' e di handicap neuro-psicomotorio ecognitivo; di collaborare all'interno dell'equipe multiprofessionale con gli operatori scolastici per l'attuazione della prevenzione, della diagnosi funzionale e del profilo dinamico-funzionale del piano educativo individualizzato; di svolgere attivita' terapeutica per le disabilita' neuro-psicomotorie, psicomotorie e neuropsicologiche in eta' evolutiva utilizzando tecniche specifiche per fascia d'eta' e per singoli stadi di sviluppo; di attuare procedure di valutazione dell'interrelazione tra funzioni affettive, funzioni cognitive e funzioni motorie per ogni singolo disturbo neurologico, neuropsicologico e psicopatologico dell'eta' evolutiva; di identificare il bisogno e realizzare il bilancio diagnostico e terapeutico tra rappresentazione somatica e vissuto corporeo e tra potenzialita' funzionali generali e relazione oggettuale; di elaborare e realizzare il programma terapeutico che utilizza schemi e progetti neuromotori come atti mentali e come strumenti cognitivi e meta-cognitivi; 5

di utilizzare altresi' la dinamica corporea come integrazione delle funzioni mentali e delle relazioni interpersonali; di verificare l'adozione di protersi e di ausili rispetto ai compensi neuropsicologici e al rischio psicopatologico; di partecipare alla riabilitazione funzionale in tutte le patologie acute e croniche dell'infanzia; di documentare le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata secondo gli obiettivi di recupero funzionale e le caratteristiche proprie delle patologie che si modificano in rapporto allo sviluppo; di svolgere attivita' di studio, di didattica e di ricerca specifica applicata, e di consulenza professionale, nei servizi sanitari e nei luoghi in cui si richiede la loro competenza professionale; di contribuire alla formazione del personale di supporto e concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; di svolgere la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; nell'ambito professionale delle tecniche della riabilitazione psichiatrica, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanita' del 29 marzo 2001 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di svolgere, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato in un equipe multidisciplinare, interventi riabilitativi ed educativi sui soggetti con disabilita' psichica, di collaborare alla valutazione della disabilita' psichica e delle potenzialita' del soggetto, analizzare bisogni e istanze evolutive e rivela le risorse del contesto familiare e socio-ambientale, collaborare all'identificazione degli obiettivi formativo-terapeuci e di riabilitazione psichiatrica nonche' alla formulazione dello specifico programma di intervento mirato al recupero e allo sviluppo del soggetto in trattamento; di attuare interventi volti all'abilitazione/riabilitazione dei soggetti alla cura di se' e alle relazioni interpersonali di varia complessita' nonche', ove possibile, ad un'attivita' lavorativa; di operare nel contesto della prevenzione primaria sul territorio, al fine di promuovere lo sviluppo delle relazioni di rete, per favorire l'accoglienza e la gestione dell situazioni a rischio di patologie manifestate; di operare sulle famiglie e sul contesto sociale dei soggetti, allo scopo di favorirne il reinserimento nella comunita'; di collaborare alla valutazione degli esiti del programma di abilitazione e riabilitazione nei singoli soggetti, in relazione agli obiettivi prefissati; di contribuire alla formazione del personale di supporto e di concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; di svolgere la loro attivita' professionale in strutture e servizi sanitari pubblici o privati, in regime di dipendenza o libero-professionale; nell'ambito professionale della terapia occupazionale, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 17 gennaio 1997, n. 136 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di operare nell'ambito della prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti da malattie e disordini fisici, psichici sia con disabilita' temporanee che permanenti, utilizzando attivita' espressive, manuali-rappresentative, ludiche, della vita quotidiana; in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell'ambito delle loro competenze ed in collaborazione con altre figure socio-sanitarie, di effettuare una valutazione funzionale e psicologica del soggetto ed elaborare, anche in equipe multidisciplinare, la definizione del programma riabilitativo, volto all'individuazione ed al superamento dei bisogni del disabile ed al suo avviamento verso l'autonomia personale nell'ambiente di vita quotidiana e nel tessuto sociale; di trattare condizioni fisiche, psichiche e psichiatriche, temporanee o permanenti, rivolgendosi a pazienti di tutte le eta'; di utilizzare attivita' sia individuali che di gruppo, promuovendo il recupero e l'uso ottimale di funzioni finalizzate al reinserimento, all'adattamento e all'integrazione dell'individuo nel proprio ambiente personale, domestico e sociale; di individuare ed esaltare gli aspetti motivazionali e le potenzialita' di adattamento dell'individuo, proprie della specificita' terapeutica occupazionale; di partecipare alla scelta e all'ideazione di ortesi congiuntamente o in alternativa a specifici ausili; di proporre, ove 6

necessario, modifiche dell'ambiente di vita e promuovere azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettivita'; di verificare le rispondenze tra la metodologia riabilitativa attuata e gli obiettivi di recupero funzionale e psicosociale; di svolgere attivita' di studio e ricerca, di didattica e di supporto in tutti gli ambiti in cui e' richiesta la loro specifica professionalita'; di contribuire alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; di svolgere la loro attivita' professionale in strutture socio-sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; nell'ambito professionale dell'educazione professionale, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanita' 8 ottobre 1998, n. 520 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di attuare specifici progetti educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'equipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalita' con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; di curare il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale dei soggetti in difficolta'; di programmare, gestire e verificare interventi educativi mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialita' dei soggetti in difficolta' per il raggiungimento di livelli sempre piu' avanzati di autonomia; di contribuire a promuovere e organizzare strutture e risorse sociali e sanitarie, al fine di realizzare il progetto educativo integrato; di programmare, organizzare, gestire e verificare le loro attivita' professionali all'interno di servizi socio-sanitari e strutture socio-sanitarie-riabilitative e socio educative, in modo coordinato e integrato con altre figure professionali presenti nelle strutture, con il coinvolgimento diretto dei soggetti interessati e/o delle loro famiglie, dei gruppi, della collettivita'; di operare sulle famiglie e sul contesto sociale dei pazienti, allo scopo di favorire il reinserimento nella comunita'; di partecipare ad attivita' di studio, ricerca e documentazione finalizzate agli scopi sopra elencati; di contribuire alla formazione degli studenti e del personale di supporto e concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e all'educazione alla salute; di svolgere la loro attivita' professionale, nell'ambito delle loro competenze, in strutture e servizi sociosanitari e socio-educativi pubblici o privati, sul territorio, nelle strutture residenziali e semiresidenziali in regime di dipendenza o libero professionali. 3. RESPONSABILITA In particolare i laureati: nell'ambito professionale devono essere in grado di : - assumersi responsabilita', dal punto di vista tecnico, relazionale ed educativo, dell'assistenza generale in risposta ai problemi di salute della persona (uomini e donne, secondo le rispettive specificita' ed esigenze legate al genere) e della collettivita' e sotto il profilo preventivo, curativo, palliativo e riabilitativo, con riferimento alla prevenzione delle malattie, all'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le eta' e all'educazione sanitaria; - di partecipare all'identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettivita'; di identificare i bisogni di assistenza della persona e della collettivita' e formulare i relativi obiettivi; - di pianificare, gestire e valutare l'intervento ; - di garantire la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; - di agire sia individualmente che in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto; 7

- di svolgere la loro attivita' professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale; - di contribuire alla formazione del personale di supporto e concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca; - 5. CAPACITA I laureati specialisti nella classe acquisiscono, nell'intero percorso formativo proprio delle singole professioni, la capacita' di: * analizzare i problemi di salute di una comunità e le risposte dei servizi sanitari e socioassistenziali ai principali bisogni dei cittadini; * apprendere le conoscenze necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici, dei principali meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati, le conoscenze sull' ereditarietà' e sui fenomeni fisiologici, anche in correlazione con le dimensioni psicologiche, sociali ed ambientali della malattia; * comprendere i fondamenti della fisiopatologia applicabili alle diverse situazioni cliniche, anche in relazione a parametri diagnostici; * identificare i bisogni di assistenza della persona e della collettivita' e formulare i relativi obiettivi; * apprendere i principi culturali e professionali di base, che orientano il processo, la concettualita', il pensiero diagnostico, l'agire nei confronti della persona assistita e della collettività, iniziando ad applicare questi principi in esperienze presso strutture sanitarie e assistenziali accreditate; * identificare bisogni fisici, psicologici e sociali e diagnosticare le necessita' di aiuto delle persone di diverse eta', cultura e stato di salute nei vari ambiti sociali, integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche, e rispondere ad esse; * valutare le manifestazioni cliniche connesse al decorso delle principali malattie, al trattamento, alle abitudini di vita, alle reazioni alla malattia, all'ospedalizzazione, agli interventi assistenziali; * pianificare, fornire e valutare l'assistenza rivolta a persone sane e malate, sia in ospedale che nella comunità, promovendo stili di vita positivi per la salute e adottando sistemi di assistenza orientati all'autogestione e all'autocura; * realizzare interventi assistenziali pianificati e garantire l'applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute e nei diversi settori operativi; * monitorare, prevenire e affrontare situazioni critiche relative all'aggravamento clinico e/o psicologico della persona assistita, attivando tempestivamente anche altri professionisti; * dimostrare capacita' di stabilire e mantenere relazioni di aiuto con la persona assistita, con la sua famiglia, applicando le conoscenze fondamentali delle dinamiche relazionali; * prendere decisioni assistenziali in coerenza con le dimensioni legali, etiche e deontologiche che regolano l'organizzazione sanitaria e la responsabilità professionale; * identificare i bisogni di assistenza che richiedono competenze preventive, assistenziali, riabilitative e palliative in settori specialistici in eta' pediatrica, adulta e geriatrica; * riconoscere le principali reazioni della persona alla malattia, alla sofferenza e all'ospedalizzazione rispettando le differenze comportamentali legate alla cultura di appartenenza; 8

* contribuire ad organizzare l'assistenza, nell'ambito della specifica professione, attraverso la definizione di priorita', l'utilizzo appropriato delle risorse a disposizione, delegando ai collaboratori le attivita' di competenza, assicurando continuita' e qualita' assistenziale; * applicare i risultati di ricerche pertinenti per migliorare la qualita' dell'assistenza; * utilizzare strumenti e metodologie di valutazione e revisione della qualita' dell'assistenza; * dimostrare capacita' didattiche orientate alla formazione del personale di supporto e al tutorato degli studenti in tirocinio; * riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli collaborative; * interagire e collaborare attivamente con equipe interprofessionali al fine di programmare e gestire interventi assistenziali multidimensionali in eta' pediatrica, adulta e geriatrica; * acquisire il metodo per lo studio indipendente e la formazione permanente; * effettuare una ricerca bibliografica; * effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici; * raggiungere un elevato livello di conoscenza sia scritta che parlata di almeno una lingua della Unione Europea; * acquisire competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ma anche alla propria autoformazione. 6. LIVELLI MATURATIVI ACQUISITI Al termine del corso di studi, i laureati specialisti nella classe PSR, nell'ambito della specifica figura professionale, sono in grado di: * comprendere, attraverso i metodi epidemiologici, i bisogni sanitari della comunita' e i fattori socio-culturali che li influenzano ai fini della programmazione dei servizi; * costruire, sulla base dell'analisi dei problemi di salute e dell'offerta dei servizi, un sistema di standard assistenziali e di competenza professionale; * applicare i fondamenti metodologici della ricerca scientifica all'assistenza, all'organizzazione dei servizi pertinenti e alla ricerca; * approfondire e sviluppare l'analisi storico-filosofica del pensiero assistenziale; * approfondire i fondamenti teorici disciplinari al fine di analizzarli criticamente, produrre modelli interpretativi, orientare la ricerca e l'assistenza pertinente; * approfondire il processo decisionale per una soluzione efficace di problemi assistenziali e organizzativi; * analizzare i principali approcci metodologici relativi ai sistemi di classificazione dei fenomeni di interesse pertinenti; * approfondire e rielaborare i principi e le tecniche della relazione di aiuto e della conduzione dei gruppi; * approfondire le conoscenze delle influenze socio-culturali e biopsichiche sul comportamento umano come base per una migliore comprensione di se' e degli altri; * progettare e rendere operativi modelli assistenziali innovativi basati su risultati di ricerca per la prevenzione e gestione dei problemi prioritari di salute della comunita'; * supervisionare l'assistenza pertinente e fornire consulenza professionale, utilizzando informazioni di comprovata evidenza scientifica, un approccio globale e personalizzato alle diverse esigenze degli utenti, applicando i modelli teorici e promuovendo il confronto multiprofessionale; 9

* progettare e coordinare interventi organizzativi e gestionali diversificati, finalizzati allo sviluppo di una efficace ed efficiente azione professionale; * negoziare, selezionare, assegnare le risorse del personale tecnico in relazione agli standard di competenza professionale e a carichi di lavoro delle specifiche aree assistenziali; * valutare le competenze del personale per accrescerne le potenzialita' professionali; * contribuire alla definizione di un piano sistematico di miglioramento continuo della qualita' e definire standard e indicatori condivisi per la valutazione dell'assistenza pertinente; * progettare percorsi formativi di base, specializzanti e di formazione continua pertinenti ai bisogni dei destinatari e correlati ai problemi di salute e dei servizi; * sviluppare l'insegnamento disciplinare riguardo specifici ambiti della disciplina pertinente alla specifica figura professionale e dell'assistenza; * sviluppare l'analisi storico filosofica del pensiero assistenziale * applicare le cognizioni fondamentali dei valori etico deontologici del rapporto tra la persona, la malattia, le istituzioni sanitarie e gli operatori al fine di sviluppare le capacita' di giudizio etico e di assunzione delle responsabilita'; * sperimentare strategie e interventi orientati alla complessita' relazionale dell'assistenza pertinente alla specifica figura professionale e ai processi di educazione alla salute; * gestire gruppi di lavoro e strategie per favorire processi di integrazione multiprofessionali ed organizzativi; * approfondire i modelli di apprendimento dall'esperienza per condurre processi di formazione professionalizzante; * approfondire l'applicazione di modelli e strumenti di valutazione dei processi di apprendimento, dell'efficacia didattica e dell'impatto della formazione sui servizi; * applicare, in relazione allo specifico contesto operativo, metodologie didattiche formali e tutoriali; * progettare e realizzare, in collaborazione con altri professionisti, interventi educativi e di sostegno del singolo e della comunita' per l'autogestione e il controllo dei fattori di rischio e dei problemi di salute; * identificare specifici problemi e aree di ricerca in ambito clinico, organizzativo e formativo; * verificare l'applicazione dei risultati di ricerca in funzione del continuo miglioramento di qualita' dell'assistenza; * sviluppare la ricerca e l'insegnamento riguardo a specifici ambiti della disciplina pertinente alla specifica figura professionale e dell'assistenza; * analizzare l'evoluzione e i cambiamenti dei sistemi sanitari; * approfondire le strategie di gestione del personale e i sistemi di valutazione dei carichi di lavoro; * approfondire i sistemi di valutazione e di accreditamento professionale. La frazione dell'impegno orario complessivo riservato allo studio o alle altre attivita' formative di tipo individuale in funzione degli obiettivi specifici della formazione avanzata e dello svolgimento di attivita' formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico, nel rispetto delle apposite direttive dell'unione Europea, non può superare il 50% delle ore complessive dei CFU. 2. Ammissione al Corso di Laurea Specialistica a) Programmazione degli accessi 10

Possono essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della riabilitazione candidati senza debiti formativi che siano in possesso di Laurea in una dei CL della Classe Triennale, o di titolo italiano o estero equipollente. Il numero di Studenti ammessi al Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della riabilitazione è programmato in base alla programmazione nazionale ed alla disponibilità di Personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche, coerentemente con le raccomandazioni dell'unione Europea, applicando i parametri e le direttive predisposti dall Ateneo e dalla Facoltà. Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell'art. 3, c.2 della Legge 264 del 2 settembre 1999 ( Norme in materia di accesso ai corsi universitari ). Il termine ultimo per l'iscrizione al 1 anno del CL Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della riabilitazione è fissato inderogabilmente al 5 novembre, compatibilmente con l espletamento delle procedure del concorso di ammissione. b) Debito formativo L'organizzazione didattica del Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della riabilitazione prevede che gli Studenti ammessi al 1 anno di corso possiedano una adeguata preparazione iniziale, conseguita negli studi precedentemente svolti. Ciò premesso, la Commissione Didattica di Vigilanza (CDV) della Facoltà (art. 13 del Regolamento Didattico di Ateneo) potrà accertare eventuali debiti formativi, per una o più discipline indicate dal Consiglio di Corso di Laurea, che gli studenti sono tenuti a sanare prima di sostenere gli esami del 1 anno. Allo scopo di consentire l'annullamento del debito formativo, la CDV potrà istituire attività didattiche propedeutiche che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli Studenti in debito. Tali attività didattiche propedeutiche potranno anche essere garantite dai Docenti del corso di laurea. La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell ambito della valutazione dei corsi corrispondenti. 3. Crediti formativi L'unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l'espletamento di ogni attività formativa prescritta dall'ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU). Il Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della riabilitazione prevede 120 CFU complessivi, articolati in due anni di corso, di cui almeno 32 da acquisire in attività formative finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali (tirocinio). Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di lavoro per lo Studente, comprensive: a) delle ore di lezioni e seminari; b) delle ore di attività didattica tutoriale svolta in laboratori, reparti assistenziali, ambulatori, day hospital; c) delle ore spese dallo Studente nelle altre attività formative previste dall'ordinamento didattico; d) delle ore di studio autonomo necessarie per completare la sua formazione (non superiore al 30%). I crediti corrispondenti a ciascun Corso di insegnamento sono acquisiti dallo Studente con il superamento del relativo esame. 4. Organi del Corso di Laurea Sono organi del Corso di Laurea: 11

a) Il Consiglio di Corso di Laurea (CDCL) è costituito da tutti i docenti universitari di ruolo e ricercatori afferenti al Corso di studio, nonché dai componenti le Commissioni di Coordinamento delle Sedi non Universitarie (come da protocollo d intesa Università-Regione). Del Consiglio fa parte anche una rappresentanza degli studenti composta da uno studente per ogni anno di corso per ogni sede del corso di Laurea. Il Consiglio può operare attraverso una Giunta di Consiglio definendone composizione e compiti con approvazione del relativo regolamento da parte del Consiglio di Facoltà. b) Il Presidente del Corso, responsabile del medesimo, è eletto ogni tre anni tra i professori universitari di ruolo dai membri del Consiglio del Corso di Laurea ed è rieleggibile per un solo mandato consecutivo. c) I coordinatori degli insegnamenti tecnico-pratici e di tirocinio (uno per ciascuna Sede di svolgimento del Corso), proposti dal C.C.L: tra coloro che, in servizio presso la struttura sede del Corso, sono dotati di laurea (o titolo equipollente) nell ambito dello specifico profilo professionale cui corrisponde il Corso e nominati dal Consiglio di Facoltà. Il Coordinatore degli insegnamenti tecnicopratici presso ciascuna sede del C.L. dura in carica per tre anni ed è riproponibile, è responsabile degli insegnamenti tecnico pratici organizza le attività complementari, assegna i tutori e ne prevede l attività,garantisce l accesso degli studenti alle strutture qualificate per l attività di tirocinio. 5. Ordinamento didattico Il CDCL ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, definiscono l'ordinamento didattico, nel rispetto della legge vigente, che prevede, per ogni Corso di Laurea, l'articolazione in Attività formative di base, caratterizzanti, affini o integrative, a scelta dello Studente, finalizzate alla prova finale, altre. Ciascuna attività formativa si articola in ambiti disciplinari, costituiti dai Corsi ufficiali, ai quali afferiscono i SSD pertinenti. L ordinamento didattico del CL fa parte integrante del presente regolamento. Qualora si renda necessario apportare cambiamenti all'ordinamento (contenuto, denominazione, numero dei Corsi e numero degli esami), il CDCL propone al Consiglio di Facoltà le necessarie modifiche del Regolamento. a) Corsi di Insegnamento L'ordinamento didattico: a) definisce gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari ed individua le forme didattiche più adeguate per il loro conseguimento, articolando le attività formative in corsi di insegnamento. b) definisce il numero di esami che occorre sostenere per accedere all'esame di laurea Qualora nello stesso Corso siano affidati compiti didattici a più di un Docente, è prevista la nomina di un Coordinatore, designato dal CDCL. Il Coordinatore di un Corso, in accordo con il CDCL esercita le seguenti funzioni: - rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso; - coordina la preparazione delle prove d esame; - presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso da lui coordinato ; - è responsabile nei confronti del CDCL della corretta conduzione di tutte le attività didattiche previste per il conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso stesso; c) Tipologia delle forme di insegnamento. 12

All'interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme di attività di insegnamento, come segue: Lezione ex-cathedra Si definisce "Lezione ex-cathedra" (d'ora in poi "Lezione") la trattazione di uno specifico argomento identificato da un titolo e facente parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Docente, sulla base di un calendario predefinito, ed impartita agli Studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso, anche suddivisi in piccoli gruppi. Seminario Il "Seminario" è un'attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione ex-cathedra ma è svolta in contemporanea da più Docenti, anche di SSD diversi, e, come tale, viene annotata nel registro delle lezioni. Il Seminario si caratterizza anche per un più diretto coinvolgimento dei discenti, che possono fare presentazioni e ricerche guidate dai docenti. Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate anche sotto forma di videoconferenze. Didattica Tutoriale Le attività di Didattica Tutoriale costituiscono una forma di didattica interattiva indirizzata ad un piccolo gruppo di Studenti; tale attività didattica è coordinata da un Docente-Tutore, il cui compito è quello di facilitare gli Studenti a lui affidati nell'acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di competenze utili all'esercizio della professione. L'apprendimento tutoriale avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall'analisi dei problemi, attraverso la mobilitazione delle competenze metodologiche richieste per la loro soluzione e per l'assunzione di decisioni, nonché mediante l'effettuazione diretta e personale di azioni (gestuali e relazionali) nel contesto di esercitazioni pratiche e/o di internati in ambienti clinici, in laboratori etc. Per ogni occasione di attività tutoriale il CDCL definisce precisi obiettivi formativi, il cui conseguimento viene verificato in sede di esame. Il CDCL nomina i Docenti-Tutori fra i Docenti, all inizio di ciascun anno accademico. Su proposta dei Docenti di un Corso, il CDCL può incaricare annualmente, per lo svolgimento del compito di Docente-Tutore, anche personale di riconosciuta qualificazione nel settore formativo specifico. Il CDCL su proposta di un Docente coordinatore dell attività didattica pratica di tirocinio nomina all inizio di ogni anno accademico i tutori addetti al tirocinio appartenenti allo specifico profilo professionale. Attività didattiche elettive Il CDCL organizza l'offerta di attività didattiche opzionali, realizzabili con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi interattivi a piccoli gruppi, attività non coordinate oppure collegate in "percorsi didattici omogenei", fra i quali lo Studente esercita la propria personale opzione, fino al conseguimento del numero di CFU previsti. Fra le attività elettive si inseriscono anche tirocini elettivi svolti in strutture di ricerca o in reparti clinici o direzioni sanitarie. Il CDCL definisce gli obiettivi formativi che le singole attività didattiche opzionali si prefiggono. 13

Per ogni attività didattica elettiva istituita, il CDCL nomina un Responsabile al quale affida il compito di valutare, con modalità definite, l impegno posto da parte dei singoli Studenti nel conseguimento degli obiettivi formativi definiti e quindi l acquisizione dei crediti. I crediti acquisiti nelle attività didattiche elettive vengono comunicati e debitamente certificati alla Segreteria Studenti. I crediti vengono registrati in apposita scheda per ogni studente. Il voto finale è calcolato sulla media aritmetica delle singole votazioni La didattica opzionale costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata nel registro delle lezioni. Attività formative professionalizzanti Durante i due anni di CL lo Studente è tenuto ad acquisire specifiche professionalità. A tale scopo, lo Studente dovrà svolgere attività formative professionalizzanti frequentando le strutture identificate dal CDCL e nei periodi dallo stesso definiti. Il tirocinio obbligatorio è una forma di attività didattica tutoriale che comporta per lo Studente l'esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia, a simulazione dell'attività svolta a livello professionale. In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un Tutore. Le funzioni didattiche del Tutore, al quale sono affidati Studenti che svolgono l'attività di tirocinio obbligatorio, sono le stesse previste per la Didattica tutoriale svolta nell'ambito dei corsi di insegnamento. Il docente coordinatore dell attività didattica pratica di tirocinio propone ogni ora al C.C.L: la nomina dei tutori e di tirocinio,ne coordina le attività. La competenza acquisita con le attività formative professionalizzanti è sottoposta a valutazione, con modalità stabilite dal CDCL, ed è espressa in trentesimi. Il voto finale dell attività di tirocinio sarà certificato, alla fine del tirocinio del secondo anno, dal docente coordinatore dell attività didattica pratica di tirocinio, che calcolerà la media aritmetica dei voti delle attività di tirocinio, organizzate per aree omogenee, di norma di durata semestrale, espresse dai tutori delle singole aree omogenee in un unico voto cumulativo. Il CDCL può identificare strutture assistenziali non universitarie presso le quali può essere condotto, in parte o integralmente, il tirocinio, dopo valutazione ed accreditamento della loro adeguatezza didattica da parte della CDCL. Lingua inglese Il CDCL predispone un Corso di attività di laboratorio di lingua inglese, che consenta agli Studenti di acquisire le abilità linguistiche necessarie per leggere e comprendere il contenuto di lavori scientifici su argomenti biomedici e di comunicare con i pazienti e con il personale sanitario nei paesi anglofoni. La competenza acquisita con le attività di laboratorio di lingua inglese è sottoposta a valutazione, con modalità stabilite dal CDCL, ed è espressa in trentesimi. Il Consiglio di Facoltà potrà, eventualmente anche avvalendosi di strutture, organizzazioni o enti esterni qualificati, consentire agli studenti di conseguire eventuali attestazioni. Informatica Il CDCL predispone un Corso di attività di laboratorio informatico, che consenta agli Studenti di acquisire le abilità necessarie per il conseguimento della patente europea di informatica. La competenza acquisita con le attività di laboratorio informatico è sottoposta a valutazione, con modalità stabilite dal CDCL, ed è espressa in trentesimi. Il Consiglio di Facoltà potrà, eventualmente anche avvalendosi di strutture, organizzazioni o enti esterni qualificati, consentire agli studenti di conseguire eventuali attestazioni. 14

Elementi di Radioprotezione : Il CDCL predispone una attività formativa specifica all'interno di Corsi Integrati di materie professionalizzanti Preparazione della Tesi di Laurea Lo Studente ha a disposizione 15 CFU ed eventuali altri crediti di quelli previsti a scelta dello studente da dedicare alla preparazione della Tesi di Laurea e della prova finale di esame. Il presente Regolamento esplicita le norme che il CDCL prevede per la conduzione del lavoro di tesi (punti 13 e 14). 6. Procedure per l'attribuzione dei compiti didattici Ai fini della programmazione didattica, il Consiglio di Facoltà, su proposta del CDCL: a) definisce la propria finalità formativa secondo gli obiettivi generali descritti dal profilo professionale del Laureato, applicandoli alla situazione e alle necessità locali così da utilizzare nel modo più efficace le proprie risorse didattiche e scientifiche; b) approva il curriculum degli studi coerente con le proprie finalità, ottenuto aggregando, in un numero massimo di 20 Corsi Integrati, gli obiettivi formativi specifici ed essenziali ( core curriculum ) derivanti dagli ambiti disciplinari propri della classe; c) ratifica, nel rispetto delle competenze individuali, l attribuzione ai singoli Docenti dei compiti didattici necessari al conseguimento degli obiettivi formativi del core curriculum. Il CDCL, consultati i Coordinatori dei Corsi ed i Docenti dei settori scientifico-disciplinari afferenti agli ambiti disciplinari della classe, esercita, tra le altre, le seguenti funzioni (specificatamente riportate nell art. 7 del Regolamento Didattico d Ateneo): d) identifica gli obiettivi formativi del core curriculum ed attribuisce loro i crediti formativi, in base all impegno temporale complessivo richiesto agli Studenti per il loro conseguimento; e) aggrega gli obiettivi formativi nei corsi di insegnamento che risultano funzionali alle finalità formative del CL; f) ratifica con il consenso degli interessati, le afferenze ai Corsi di insegnamento dei Docenti, tenendo conto delle necessità didattiche del CL, delle appartenenze dei Docenti ai SSD, delle loro propensioni e del carico didattico individuale; g) pianifica, di concerto con i Docenti, l assegnazione ai Docenti dei compiti didattici specifici, finalizzati al conseguimento degli obiettivi formativi di ciascun Corso, garantendo nello stesso tempo l efficacia formativa e il rispetto delle competenze individuali; h) individua con i Docenti le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei singoli obiettivi didattico-formativi; i) organizza l'offerta di attività didattiche elettive e ne propone l'attivazione. Il CDCL, inoltre: discute con i Docenti la modalità di preparazione delle prove - formative e certificative - di valutazione dell apprendimento, coerentemente con gli obiettivi formativi prefissati; organizza il monitoraggio permanente di tutte le attività didattiche con la valutazione di qualità dei loro risultati, anche attraverso le valutazioni ufficialmente espresse dagli studenti; promuove iniziative di aggiornamento didattico e pedagogico dei docenti; organizza un servizio permanente di tutorato degli studenti, al fine di facilitarne la progressione negli studi. 15

Le funzioni svolte dai componenti del CDCL sono riconosciute come compiti istituzionali e pertanto certificate dalle Autorità accademiche come attività inerenti la Didattica. 7 Tutorato Si definiscono tre distinte figure di Tutore: a) la prima è quella del consigliere e cioè del Docente al quale il singolo Studente può rivolgersi per avere suggerimenti e consigli inerenti la sua carriera scolastica. Il Tutore al quale lo Studente viene affidato dal CCL è lo stesso per tutta la durata degli Studi o per parte di essa. Tutti i Docenti del Corso di Laurea sono tenuti a rendersi disponibili per svolgere le mansioni di Tutore. b) La seconda figura quella del Docente Tutore al quale un piccolo numero di Studenti è affidato per lo svolgimento delle attività didattiche tutoriali (vedi) previste nel Documento di Programmazione Didattica. Ogni Docente Tutore è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche nella preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale. c) La terza figura è quella del Tutore Professionale al quale uno o un piccolo numero di Studenti è affidato per lo svolgimento delle attività di tirocinio professionalizzante previste nel Documento di Programmazione Didattica. Ogni Tutore è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi. 8 Obbligo di frequenza La frequenza all'attività didattica formale, alle attività integrative, alle attività formative professionalizzanti e di tirocinio è obbligatoria. Il passaggio agli anni successivi è consentito solo se lo studente ha frequentato l attività didattica formale, completato il monte ore di tirocinio previsto, superato con valutazione positiva il tirocinio e tutti gli esami dell'anno precedente; detto passaggio è peraltro consentito qualora la frequenza alle attività didattiche non sia inferiore al 75% del totale. Per essere ammesso all'esame finale di laurea - che ha valore abilitante - lo studente deve aver superato tutti gli esami di profitto, ed avere avuto una valutazione positiva di tutti i tirocini. La frequenza viene verificata dai Docenti, secondo le modalità stabilite dal CDCL, che ne comunicano i risultati al CDCL che ne valuta l efficacia. L attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento è necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame. L attestazione di frequenza viene apposta sul libretto dello Studente dall'ufficio Segreteria-Studenti, sulla base degli accertamenti effettuati dai Docenti, certificati dal Coordinatore del Corso che li trasmette alle Segreterie Studenti. Gli Studenti eletti negli organi collegiali hanno giustificate le assenze dalle attività didattiche per l espletamento delle riunioni dei medesimi organi. 9. Apprendimento autonomo Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti di dedicarsi all'apprendimento autonomo e guidato, completamente libero da attività didattiche, diretto: a) alla utilizzazione individuale, o nell'ambito di piccoli gruppi, in modo autonomo o dietro indicazione dei Docenti, dei sussidi didattici messi a disposizione dal Corso di Laurea per l'autoapprendimento e per l'autovalutazione, al fine di conseguire gli obiettivi formativi prefissati. I sussidi didattici (testi, 16

simulatori, manichini, audiovisivi, programmi per computer, etc.) saranno collocati in spazi, nei limiti del possibile, gestiti dalla Facoltà; b) all'internato presso strutture universitarie scelte dallo Studente, inteso a conseguire particolari obiettivi formativi; c) allo studio personale, per la preparazione degli esami. 10. Programmazione didattica Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio non oltre la prima settimana di novembre. L'iscrizione a ciascuno degli anni di corso deve avvenire entro il 5 novembre, compatibilmente con le procedure del concorso di ammissione. Prima dell'inizio dell'anno accademico e con almeno un mese di anticipo sulla data di inizio dei corsi il CDCL approva e pubblica il documento di Programmazione Didattica nel quale vengono definiti: - il piano degli studi del Corso di Laurea; - le sedi delle attività formative professionalizzanti e di tirocinio; - il calendario delle attività didattiche e degli appelli di esame; - i programmi dei singoli Corsi; - i compiti didattici attribuiti a Docenti e Tutori Professionali. Il CDCL propone al Consiglio di Facoltà l utilizzazione delle risorse finanziarie, con particolare riferimento alla destinazione ed alla modalità di copertura dei ruoli di Professore e di Ricercatore. 11. Sbarramenti È consentito il passaggio da un anno al successivo esclusivamente agli Studenti che, al termine della sessione di esami di settembre/ottobre o, comunque, prima dell'inizio dei corsi del 1 semestre, abbiano superato gli esami previsti dal piano di studi con un debito massimo di 20 crediti. Lo studente che non abbia conseguito almeno i 2/3 dei crediti per ogni anno di corso, si iscrive come ripetente nell anno corrispondente. Non è consentito allo studente l iscrizione come ripetente per più di due volte per ciascun anno di corso. Lo studente si considera fuori corso quando, avendo frequentato le attività formative previste dall Ordinamento, non abbia superato gli esami e le altre prove di verifica relative all intero curriculum e non abbia acquisito il numero di crediti necessari al conseguimento del titolo. Non è consentito allo studente l iscrizione allo stesso anno di corso con la qualifica di fuori corso per più di tre anni consecutivi. Lo Studente deve conseguire, nel periodo della durata legale del corso di studio non meno di 20 crediti su 120; nel caso che non raggiunga tale obiettivo è sospeso dalla posizione di studente. La Commissione Didattica di Vigilanza valuta la obsolescenza o meno dei crediti acquisiti dallo studente sospeso, che intende riprendere gli studi ed indica a quale anno di corso deve iscriversi. Ove lo studente non riprenda gli studi entro otto anni è dichiarato decaduto. 12. Verifica dell apprendimento 17

Il CDCL stabilisce le tipologie ed il numero delle prove di esame necessarie per valutare l'apprendimento degli Studenti Il numero complessivo degli esami curriculari non può superare quello dei corsi ufficiali stabiliti dall ordinamento. La verifica dell'apprendimento può avvenire attraverso valutazioni formative e valutazioni certificative. Le valutazioni formative (prove in itinere) sono intese a rilevare l efficacia dei processi di apprendimento e d insegnamento nei confronti di contenuti determinati. Le valutazioni certificative (esami di profitto) sono invece finalizzate a valutare e quantificare con un voto il conseguimento degli obiettivi dei corsi, certificando il grado di preparazione individuale degli Studenti. Gli esami di profitto possono essere effettuati esclusivamente nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d esame. La sessione si considera conclusa quando tutti gli Studenti prenotati hanno sostenuto l esame. I momenti di verifica non possono coincidere con i periodi nei quali si svolgono le attività ufficiali, né con altri che comunque possano limitare la partecipazione degli Studenti a tali attività. Le sessioni di esame sono fissate in tre periodi: 1a sessione nei mesi gennaio-febbraio, 2a sessione nei mesi giugno-luglio, 3a sessione nei mesi di settembre-ottobre. Le date di inizio e di conclusione delle tre sessioni d esame sono fissate nella programmazione didattica di Facoltà. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane. Il numero degli appelli è fissato in non meno di due per ciascuna sessione di esame. Per gli Studenti ripetenti, fuori corso e per gli studenti lavoratori devono essere istituiti ulteriori appelli d esame durante i periodi di attività didattica. La Commissione di esame è costituita da almeno due Docenti impegnati nel relativo Corso Integrato ed è presieduta, di norma, dal Coordinatore. Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del medesimo esame: prove orali tradizionali e prove scritte oggettive e strutturate (per la valutazione di obiettivi cognitivi, che devono riguardare tutte la discipline del corso integrato in una ottica interdisciplinare); prove pratiche e prove simulate (per la valutazione delle competenze professionali e delle capacità gestuali e relazionali). 13. Attività formative per la preparazione della prova finale Lo Studente ha la disponibilità di 15 crediti finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea presso strutture deputate alla formazione. Tale attività dello Studente viene definita "Internato di Laurea". Lo Studente che intenda svolgere l Internato di Laurea in una determinata struttura deve presentare al CDCL una formale richiesta corredata del proprio curriculum (elenco degli esami sostenuti e voti conseguiti in ciascuno di essi, elenco delle attività opzionali seguite, stages in laboratori o cliniche o qualsiasi altra attività compiuta ai fini della formazione). Il CDCL sentiti i Docenti del CL afferenti alla struttura, e verificata la disponibilità di posti, accoglie la richiesta ed affida ad un Docente-Tutore, eventualmente indicato dallo Studente, la responsabilità del controllo e della certificazione delle attività svolte dallo Studente stesso nella struttura. 14. Esame di Laurea Per essere ammesso a sostenere l Esame di Laurea, lo Studente deve : 18

- aver seguito tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami; - avere ottenuto, complessivamente 120 CFU articolati in 2 anni di corso; - avere consegnato alla Segreteria Studenti : domanda al Rettore almeno 15 giorni prima della seduta di Laurea; una copia della Tesi almeno 10 giorni prima della seduta di Laurea. L esame di Laurea si svolge nelle tre sessioni indicate per legge, di norma nei mesi di Ottobre/Novembre e Marzo/Aprile Giugno/Luglio. La composizione della Commissione per l' esame di Laurea è conforme all' Art. 6 del DPR 2/1/2001. L esame di Laurea, verte su: - redazione e discussione di un elaborato (tesi) di natura teorico-applicativa o sperimentale. A determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono i seguenti parametri: a. la media ponderata del voto di laurea e la media dei voti conseguiti negli esami curriculari ed il voto di laurea conseguito nella laurea triennale, fino ad un massimo di 110 punti, (Corsi Integrati, abilità informatiche, conoscenza lingua inglese); b. i punti attribuiti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi, fino ad un massimo di 7 punti. Il voto complessivo, determinato dall elaborazione dei punteggi previsti dalle voci "a - d", effettuata con atto deliberativo del CDCL, viene arrotondato per eccesso o per difetto al numero intero più vicino. La lode può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale > 110. 15. Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio Gli studi compiuti presso Corsi di Laurea Specialistica in Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione di altre sedi universitarie della Unione Europea, nonché i crediti in queste conseguiti, sono riconosciuti con delibera del CDCL, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati. Per il riconoscimento degli studi compiuti presso Corsi di Laurea di paesi extra-comunitari, il CDCL affida l'incarico ad una apposita Commissione di esaminare il curriculum ed i programmi degli esami superati nel paese d'origine e dai programmi dei corsi in quella Università accreditati per il riconoscimento degli studi compiuti preso C.D.L: di Paesi extracomunitari il C.C:L: affida l incarico ad una apposita commissione di esaminare il curriculum ed il programma degli esami superati nel Paese di origine e dei programmi dei Corsi in quella Università accreditati. Per il riconoscimento degli studi compiuti presso il C.D.L: di Paesi extracomunitari, il C.C.L: affida l incarico ad una apposita Commissione di esaminare il curriculum ed il programma di esami superati nel Paese di origine.. Sentito il parere della Commissione, il CDCL riconosce la congruità dei crediti acquisiti e ne delibera il riconoscimento. I crediti conseguiti da uno Studente che si trasferisca al CL da altro Corso di Laurea della stessa o di altra Università possono essere riconosciuti dopo un giudizio di congruità, espresso dall'apposita Commissione, con gli obiettivi formativi di uno o più insegnamenti compresi nell'ordinamento didattico. Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il CDCL dispone per l'iscrizione regolare dello Studente ad uno dei tre anni di corso, adottando il criterio che stabilisce che, per iscriversi ad un determinato anno di corso, lo Studente deve avere superato tutti gli esami previsti per gli anni precedenti, con un debito massimo di 20 crediti. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal CDCL. 19

16. Riconoscimento della Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della riabilitazione conseguita presso Università estere La laurea Specialistica in Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della riabilitazione conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l'equipollenza del titolo. In attesa della disciplina concernente la libera circolazione dei laureati entro l'unione Europea, le Lauree rilasciate da Atenei dell'unione saranno riconosciute fatta salva la verifica degli atti che ne attestano la congruità curriculare. Ove non esistano accordi tra Stati, in base al combinato disposto degli articoli 170 e 332 del T.U. sull istruzione universitaria, le autorità accademiche possono dichiarare l equipollenza caso per caso. Ai fini di detto riconoscimento, il CDCL: - accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità della Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati; - esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l'università di origine. Lo studente deve comunque sostenere l esame finale e preparare la tesi di laurea. Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua con l'ordinamento vigente, il CDCL dispone l'iscrizione a uno dei due anni di corso, in base al criterio che, per iscriversi a un determinato anno, lo Studente deve aver superato tutti gli esami previsti per gli anni precedenti, con un debito massimo di 20 crediti. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti nell'ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal CDCL. I tirocini effettuati prima o dopo la laurea nelle sedi estere (comunitarie ed extracomunitarie) possono essere riconosciuti ai fini dell'ammissione all'esame di abilitazione professionale. Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 31 Agosto 1999, n. 394. 17. Valutazione dell'efficienza e dell'efficacia della didattica Il Corso di Laurea è sottoposto con frequenza annuale ad una valutazione riguardante: - l efficienza organizzativa del Corso di Laurea e delle sue strutture didattiche; - la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli Studenti; - la facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell'attività didattica; - l efficacia e l'efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate, comprese quelle finalizzate a valutare il grado di apprendimento degli Studenti; - il rispetto da parte dei Docenti delle deliberazioni del CDCL; - la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli Studenti; - la qualità della didattica, con particolare riguardo all'utilizzazione di sussidi didattici informatici e audiovisivi; - l'organizzazione dell'assistenza tutoriale agli Studenti; - il rendimento didattico medio degli Studenti, determinato in base alla regolarità del curriculum ed ai risultati conseguiti nel loro percorso formativo. Il CDCL, in accordo con il Nucleo di Valutazione dell Ateneo, indica i criteri, definisce le modalità operative, stabilisce e applica gli strumenti più idonei per espletare la valutazione dei parametri sopra 20