L ESPERIENZA DI AVSI 1 NEL SETTORE EDUCATIVO



Documenti analoghi
RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

L Assemblea Generale,

POLITICA DI COESIONE

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

Every Child Needs a Teacher Traccia per le attività

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»

Manifesto dei diritti dell infanzia

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

Beira, Università Cattolica del Mozambico. Con noi per formare nuovi medici.

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale

Costruiamo un futuro sostenibile

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

Che cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure

Democratica del Congo

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Glossario ANG. Apprendimento non formale: Youthpass:

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità

DONNE E LAVORO AGRICOLO:

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

Doveri della famiglia

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

POAT. Europa per i Cittadini. Presentare una proposta di progetto. Comune di Agrigento Giovedì 14 Maggio 2015

A cura di Agenzia Locale Eurodesk per la Mobilità Educativa Transnazionale dei giovani - Ferrara

Europa per i cittadini

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

Carta dei diritti e delle responsabilità dei genitori in Europa

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020

Mani Tese u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico

PROGETTO: TEATRO FORUM

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

BORSA DI STUDIO PER INFERMIERI KERALA - INDIA INDICE 1. SINTESI DEL PROGETTO DESCRIZIONE DEL PROGETTO...3. Pagina 1 di 5

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014

E tu, lo sai chi è un filantropo?

Anche noi, con l Europa, investiamo nel vostro futuro.

UMANA MENTE SUMMER SCHOOL

La scuola Otunga in Kenya

2.6. Organizzazioni non governative

Sviluppo di comunità

La scuola italiana è inclusiva?

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini.

Famiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia

Progetto Verso una Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico febbraio 2014

PRESENTAZIONE PROGETTO

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA

regolamento scuola primaria e secondaria

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, aprile

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

via Regina Elena, Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/ Fax 0733/ IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

IL DIRITTO PER TUTTI ALL ISTRUZIONE. il progetto EAS di

Risoluzione adottata dall Assemblea Generale [sul rapporto del Terzo Comitato (A/66/457)]

Transcript:

L ESPERIENZA DI AVSI 1 NEL SETTORE EDUCATIVO Sommario ABSTRACT... 2 1. QUADRO GENERALE... 3 1.1 Il diritto all educazione... 3 1.2 Erogatori di servizi educativi ed istruzione gratuita... 4 2. INTERVENTI AVSI IN AMBITO EDUCATIVO... 6 2.1 Educazione come pieno sviluppo della persona... 6 2.2 Il metodo AVSI... 6 2.3 Educazione di qualità... 7 3. ESPERIENZE E NUMERI... 8 4. RACCOMANDAZIONI... 11 5. CONCLUSIONI... 12 6. BIBLIOGRAFIA... 13 1 La Fondazione AVSI (www.avsi.org) è una organizzazione non governativa, ONLUS, nata nel 1972 e impegnata con oltre 100 progetti di cooperazione allo sviluppo in 37 paesi del mondo di Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia. AVSI opera nei settori socioeducativo, sviluppo urbano, sanità, lavoro, agricoltura, sicurezza alimentare e acqua, energia e ambiente, emergenza umanitaria e migrazioni; raggiunge oltre 4.000.000 beneficiari diretti attraverso 1.400 persone che lavorano in queste attività, e una rete di circa 1.000 volontari in Italia, coinvolta in attività di sensibilizzazione e fundraising a favore di AVSI che incontra in un anno circa 400.000 persone. Nel 2012, AVSI ha ricevuto contributi per un importo complessivo di circa 28 milioni di euro metà da donatori istituzionali e metà da privati. La raccolta complessiva da parte del network AVSI nel mondo ammonta a 40 milioni di euro. Tra i suoi principali donatori istituzionali figurano il Ministero degli Esteri Italiano, l Unione Europea, USAID, FAO, UNICEF e Banca Mondiale. Fondazione AVSI lavora con 700 partner locali, oltre che con donatori privati e pubblici, come comuni, province, regioni, stato Italiano, Unione Europea, Cooperazioni bilaterali, organismi internazionali, Banche di sviluppo. AVSI è promotrice di un network di oltre 60 organizzazioni, ovvero una rete informale di soggetti del privato sociale che in modo sistematico, collaborano per la realizzazione di progetti e nella condivisione di esperienze e metodi.

ABSTRACT L educazione è una delle priorità maggiori della comunità internazionale ed è considerata come un tema trasversale: l assistenza sanitaria, lo sviluppo sostenibile e il lavoro sono profondamente legati ad essa. Si tratta di uno dei diritti fondamentali di ogni bambino e adulto, come esposto in numerose dichiarazioni internazionali. È sempre più condivisa l idea che l educazione intesa solo come istruzione scolastica non sia più sufficiente. Al contrario, un approccio maggiormente olistico è cruciale per affrontare la questione nella sua interezza. Ad esempio, alcune organizzazioni internazionali hanno apportato delle modifiche al proprio lessico, spostandosi da istruzione (education) ad apprendimento (learning) nella descrizione dei propri obiettivi. Data la grande quantità di sfide in ambito educativo, le alleanze tra i diversi attori che compongono la società, pubblici e privati, sono necessarie per dare impulso all erogazione di servizi educativi grazie alla condivisione di saperi, capacità e risorse differenti. Dal punto di vista di AVSI, la sfida maggiore è quella di definire l idea di educazione in sé e, di conseguenza, il concetto di educazione di qualità. L educatore, la famiglia e la comunità sono tutti attori fondamentali nel percorso educativo del bambino, e il ruolo di ciascuno deve essere compreso in modo corretto. Verranno forniti di seguito alcuni esempi e numeri riguardanti il metodo e l esperienza di AVSI nel campo dell educazione, seguiti da raccomandazioni sulle politiche da seguire. 2 Dopo un ampia consultazione con gli uffici di AVSI presenti in tutto il mondo e alcuni partner, il Knowledge Center di AVSI ha redatto il presente documento per dare un contribuito al dibattito internazionale sul tema dell educazione nei Paesi in via di sviluppo. Con il presente documento, la Fondazione AVSI si propone di fornire commenti e raccomandazioni sul tema dell educazione, condividendo ciò che abbiamo imparato sulle modalità di miglioramento della qualità dell educazione, di incremento della sostenibilità degli interventi e di raggiungimento di risultati soddisfacenti in ambito educativo. Luglio 2012. Per qualsiasi commento o contributo, contattare: segretariato.avsinet@avsi.org Knowledge Center 2

1. QUADRO GENERALE 1.1 Il diritto all educazione L educazione è uno dei diritti fondamentali di ogni bambino e adulto, come esposto in numerose dichiarazioni internazionali. L articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 2 recita: Ogni individuo ha diritto all istruzione, mettendo in evidenza che L istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi ( ). La Convenzione sui Diritti dell Infanzia 3, all articolo 29, dichiara che L'educazione del fanciullo deve favorire lo sviluppo della personalità del fanciullo nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità. Deve sviluppare nel fanciullo il rispetto nei confronti degli altri, dei diritti dell'uomo e della cultura propria e altrui. Nel 2000, 147 capi di Stato e di Governo, e 189 Nazioni si sono prese l impegno di dimezzare l estrema povertà entro il 2015. Hanno individuato otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio 4 da raggiungere entro lo stesso anno. Tali notevoli propositi sono ampiamente considerati come componenti essenziali dello sviluppo sociale, economico e politico di ogni società. Il secondo Obiettivo è quello di Rendere universale l istruzione primaria ; la comunità internazionale e i singoli Paesi hanno speso e continuano a spendere energia e risorse per dare un contributo e quantificare i progressi raggiunti in termini di accesso, iscrizione, continuità, parità dei sessi, qualità e uguaglianza nell educazione primaria. 3 Nonostante cioè, tale obiettivo probabilmente non verrà raggiunto: come riportato dalla Banca Mondiale nella recente Education Strategy 2020, il numero di bambini in età scolare che non vanno a scuola è diminuito da 106 milioni nel 1999 a 68 milioni nel 2008. Anche nei Paesi più poveri, il tasso medio d iscrizione alle scuole primarie è cresciuto sino all 80 percento e i tassi di completamento del ciclo scolastico sino al 60 percento 5. Tali cifre dimostrano che sono stati fatti molti passi in avanti. Tuttavia, l educazione non può essere limitata semplicemente all istruzione scolastica. Vi si riconosce inoltre che L obiettivo generale non è semplicemente l istruzione scolastica (education), ma l apprendimento (learning). Di conseguenza, il nome della nuova strategia della Banca Mondiale è Learning for All e adotta il cosiddetto approccio inclusivo : Il termine sistema educativo si riferisce generalmente alle scuole pubbliche, alle università e ai programmi di formazione che forniscono servizi educativi. In questa iniziativa, il sistema educativo comprende l intera gamma di opportunità formative disponibili in un Paese, erogate o finanziate dal settore pubblico o privato (tra cui organizzazioni religiose, non-profit e forprofit). Include programmi formali e non formali, più l intero gruppo di beneficiari e partecipanti a tali programmi insegnanti, formatori, amministratori, impiegati, studenti e famiglie, e datori di lavoro. Comprende poi le regole, le politiche e i meccanismi di responsabilità che tengono unito il sistema educativo, così come le risorse e i meccanismi finanziari che lo sostengono. Inoltre, la WB si prefigge di in modo che tutti i bambini e i giovani possano non solo andare a scuola, ma acquisire anche conoscenze e 2 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Assemblea Generale delle Nazioni Unite, New York, 10 dicembre 1948. 3 1989 Convenzione sui Diritti dell Infanzia, Adottata dall Assemblea Generale con risoluzione 44/25, 20 novembre 1989. 4 http://www.un.org/millenniumgoals/ 5 Learning for All. Investing in People s knowledge and Skills to promote development, World Bank Group Education Strategy 2020, Banca Mondiale, 2011. p.2. Si veda inoltre La crisi nascosta i conflitti armati e l educazione. Rapporto di monitoraggio FSE su Un Educazione per Tutti, 2011. UNESCO. Knowledge Center 3

abilità di cui necessitano per condurre una vita salutare e produttiva e assicurarsi un lavoro sicuro e valido 6. Questo passaggio nel dibattito internazionale sull educazione verso un approccio maggiormente inclusivo e olistico è in linea con quanto emerge dall esperienza di AVSI. Il termine olistico può essere infatti considerato centrale nel descrivere un educazione ideale: Il sistema educativo al giorno d oggi deve essere concepito in maniera olistica e L istruzione è una condizione indispensabile per ridurre la povertà, migliorare l assistenza sanitaria e costruire una società più pacifica, equa e sostenibile 7. L esperienza di AVSI conferma la necessità di sviluppare ulteriormente tale concetto per poter raggiungere un approccio più inclusivo all educazione. 1.2 Erogatori di servizi educativi ed istruzione gratuita Gli enti privati che forniscono servizi educativi senza scopo di lucro (ONG e scuole confessionali) sono parte essenziale del ambito educativo, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. La loro presenza costante e l esperienza sul campo si fondano sull impegno di rispondere a un bisogno umano basilare. La capacità di formare in determinati contesti riflette la loro flessibilità ad adattare i servizi ai destinatari: Le normative internazionali sui diritti umani richiedono la sostituzione dei requisiti precedenti affinché i bambini possano ricevere qualsiasi tipo di formazione disponibile, adattando l istruzione ai principali interessi di ciascun individuo 8. 4 La comunità internazionale e i ministeri dell istruzione dei vari Paesi riconoscono sempre più con grande chiarezza il ruolo essenziale delle scuole private in risposta alle grandi e differenti esigenze dei bambini. Le scuole private con una missione sociale presentano molti punti di forza e sono particolarmente adatte a rispondere a situazioni complesse, difficili. Le caratteristiche comuni sono: Conoscenza delle risorse sociali, del contesto e delle tradizioni locali; Radici profonde, cioè costanza, sostenibilità e coinvolgimento a livello locale; Motivazione, ovvero maggiore resilienza. Riconoscendo l importanza delle Organizzazioni della Società Civile e delle loro attività nel settore educativo, AVSI, in linea con la Dichiarazione di Dakar 9, sostiene la loro forte partecipazione a tutti i livelli in ambito decisionale per contribuire alla pianificazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione dei servizi educativi. Ciò introduce un aspetto cruciale per la gestione dell istruzione nei Paesi a basso reddito e nelle aree urbane in via di sviluppo: come i Governi possono lavorare insieme agli enti di formazione privati per assicurare l accesso universale di tutti i bambini ad un educazione di qualità. Il partenariato pubblico privato (PPP) nel campo dell educazione è il tema trattato in una recente pubblicazione della Banca Mondiale, intitolata 6 Ivi, p.5 7 Programma e budget 36C/5, Conferenza Generale dell UNESCO, 2012 2013. 8 Diritti Economici, Culturali e Sociali. Il diritto all'istruzione. Rapporto sottoposto dall Interlocutore Speciale, Katarina Tomasevski, alla Commissione delle Nazioni Unite sui Diritti Umani. 15 gennaio 2004. E/CN.4/2004/45. 9 Dichiarazione di Dakar. Forum Mondiale sull Istruzione. Dakar, Senegal, 26 28 aprile 2000. Articolo 54: La società civile ha molta esperienza e un ruolo significativo nell identificare le barriere del progetto Un educazione per tutti, sviluppando politiche e strategie per rimuoverle. Una tale partecipazione, soprattutto a livello locale attraverso collaborazioni tra scuole e comunità, non dovrebbe essere limitata soltanto al sostegno delle decisioni e al finanziamento dei programmi dello Stato. Al contrario, a ogni livello decisionale, i Governi devono mettere in atto meccanismi per il dialogo che permettano ai cittadini e alle organizzazioni della società civile di contribuire alla pianificazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione dell istruzione di base. Knowledge Center 4

Emerging evidence on vouchers and faith-based providers in education 10. In questo rapporto, la Banca Mondiale pone l accento sul fatto che i PPP e il settore privato in sé sono decisivi per lo sviluppo dei sistemi educativi nei Paesi a basso reddito così come in quelli in via di sviluppo. Per esempio, rispetto allo studio di caso sulla Sierra Leone 11, il rapporto della Banca Mondiale afferma che Il ruolo delle scuole private sembra essere importante soprattutto in un contesto nel quale, nonostante il chiaro impegno dei Governi e delle agenzie internazionali nel settore dell istruzione, l accesso equo ed efficace si è dimostrato irraggiungibile a molti. Inoltre, in questo Paese oltre il 50% dei servizi educativi viene fornito da scuole private e confessionali 12. Sulla base dei dati raccolti, la Banca Mondiale osserva che gli studenti che frequentano le scuole confessionali hanno una migliore preparazione rispetto a quelli delle scuole pubbliche: Frequentare una scuola confessionale aumenta il rendimento, con un impatto statisticamente notevole per quanto riguarda le abilità di calcolo e marginalmente notevole per quanto riguarda la lettura dell inglese. Utilizzando i risultati delle nostre stime, è possibile prevedere un aumento del rendimento nelle abilità di calcolo e nella lettura dell inglese per un bambino trasferitosi da una scuola non confessionale a una confessionale. Il rendimento nell abilità di calcolo aumenta dal 39,2 percento al 46,6 percento. Per la lettura dell inglese, l incremento va dal 20,4 percento al 24,3 percento. I partenariati pubblici e privati possono rappresentare una strategia sostenibile ed espandibile per fornire servizi a livello educativo in contesti fragili e vulnerabili. Attraverso l integrazione del settore pubblico e di quello privato, potrebbe essere possibile valutare le caratteristiche e le risorse di ognuno, compresa la disponibilità di risorse umane ed economiche, la pianificazione di riforme legislative da parte del Governo e le conoscenze in ambito educativo e dei contesti locali da parte degli enti di formazione privati. L UNESCO indica poi chiaramente che Per poter dare nuovo slancio agli sforzi per la realizzazione di Un educazione per tutti è necessario rafforzare la collaborazione con tutta una serie di soggetti ( ), tra cui aziende private e gruppi della società civile, così come le modalità di finanziamento innovative 13. 5 I Governi hanno a disposizione un ampia gamma di opzioni per sostenere le collaborazioni in ambito educativo: voucher, borse di studio, canoni e charter school. Un ottimo esempio di uso di voucher riguarda il Governo della Colombia che, attraverso il Programa de Cobertura de la Eduacación Secundaria, ha lanciato un programma per distribuire voucher alle famiglie povere e permettere in questo modo l accesso alle scuole private, estendendo in questo modo la fornitura privata di servizi pubblici. Nel 1996, il Governo ha stabilito che il voucher poteva essere speso soltanto in scuole non-profit/confessionali. Tra i risultati, è interessante evidenziare che il beneficio complessivo di tale programma è costituito da un sostanziale ritorno economico in termini di conseguimento dei diplomi di scuola superiore in Colombia. Le charter school, presenti soprattutto negli Stati Uniti, vengono principalmente finanziate dal settore pubblico (80%) e gestite privatamente da organizzazioni senza scopo di lucro, famiglie, gruppi o società. Tali scuole si impegnano a mostrare risultati positivi al Governo così come agli utenti. Da ciò risulta un alto livello di flessibilità e una risposta a esigenze differenti. Generalmente, 10 Emerging Evidence on vouchers and faith based Providers in Education. Case studies from Africa, Latin America and Asia, Felipe Barrera Osorio, Harry Antony Patrinos and Quentin Wodon, editori, Banca Mondiale, 2009. 11 Emerging evidence, p. 108. 12 A causa di fattori storici (le scuole sono state istituite da missionari e di recente da gruppi musulmani) e di una debolezza di stato dovuta ai conflitti civili, più della metà di tutti gli studenti frequenta oggi scuole confessionali. Emerging evidence, p. 101. 13 Programma e budget 36C/5, Conferenza Generale dell UNESCO, 2012 2013. Knowledge Center 5

sebbene la maggior parte delle charter school aiuti ragazzi in difficoltà, il rendimento è eccellente. La flessibilità e il rendimento hanno permesso la loro diffusione in molti Stati, dove sono entrate a far parte del sistema educativo pubblico. 2. INTERVENTI AVSI IN AMBITO EDUCATIVO 2.1 Educazione come pieno sviluppo della persona Dal punto di vista di AVSI, la sfida più grande in campo educativo è quella di definire il concetto di educazione in sé e, di conseguenza, il significato di educazione di qualità. Sulla base della definizione di Josef Jungmann 14, AVSI ritiene che L educazione è introduzione alla realtà totale in cui la parola totale significa sia comprensiva di tutto sia che porta alla piena maturità. 15 Partendo da questa visione, le famiglie, le comunità, gli educatori, i Governi così come la comunità internazionale, hanno il dovere di educare i bambini fondandosi sui diritti umani universalmente riconosciuti, ma anche perché è la condizione essenziale affinché ciascuno cresca nella consapevolezza della propria dignità. 2.2 Il metodo AVSI L essere umano, inteso come singolo individuo con ogni sua abilità e necessità, è il nucleo di ogni sviluppo, il che significa che la persona deve essere al centro degli interventi. A partire da questa idea, la metodologia di AVSI nel campo dell educazione prende in considerazione i seguenti elementi fondamentali: La tradizione, intesa come la struttura di valori e significati in cui un bambino nasce 16, è il punto di partenza per qualsiasi processo educativo. Il maestro (educatori, insegnanti e adulti importanti). Una proposta non si basa solo su regole e supposizioni, ma passa anche attraverso un individuo che la vive personalmente. La libertà del bambino. Ogni essere umano è unico e irripetibile, dotato di ragione attraverso cui valuta con spirito critico ciò che riceve e lo trasforma. 6 Anche la famiglia di ciascun bambino ha un ruolo fondamentale. L istruzione dei bambini coinvolge necessariamente i genitori, le famiglie e le comunità, che hanno le principali responsabilità. La scuola, a prescindere da chi fornisce il servizio, deve sostenere il ruolo essenziale dei genitori e della comunità. L esperienza di AVSI dimostra che, quando le famiglie vengono coinvolte e sono presenti, i bambini partecipano maggiormente, apprendono di più e si sviluppano in modo più completo. Inoltre, se i bambini e le loro famiglie acquisiscono consapevolezza della propria dignità, la qualità della vita comunitaria nella sua interezza migliora. In questo quadro, AVSI adotta un approccio centrato sulla famiglia che prevede innanzitutto la necessaria comprensione della situazione in cui vive e dei bisogni del bambino, poiché l ambiente domestico e le caratteristiche dei genitori o tutori influiscono molto sul suo sviluppo. L esperienza di AVSI dimostra in molti aspetti l influsso della famiglia. Ad esempio, uno degli obiettivi più importanti del progetto OVC 17 di AVSI in Uganda, Rwanda, Kenya e Costa d Avorio, è quello di sviluppare nelle famiglie e nelle comunità un senso di responsabilità e la capacità di prendersi cura dei propri bambini sostenendo la loro crescita. La 14 Christus als Mittelpunkt religioser, Josef Jungmann Erziehung, Freiburg i.b. 1939, p.20. In Il rischio educativo, Luigi Giussani, Società Editrice Internazionale, Torino, 1995. Edizione in inglese, The Crossroad Publishing Company, New York, 2001. 15 Il rischio educativo, Luigi Giussani, Società Editrice Internazionale, Torino, 1995. Edizione in inglese, The Crossroad Publishing Company, New York, 2001: Sviluppare fino in fondo tutte le strutture di un individuo e, allo stesso tempo, affermare ogni possibile legame attivo che tali strutture hanno con la realtà. 16 Il rischio educativo, ibidem. 17 AVSI OVC Project. Final evaluation. AVSI e Fondazione per la Sussidiarietà. Stampato da Arti Grafiche Fiorin, Milano, settembre 2011. Knowledge Center 6

verifica di questo progetto ha provato il forte legame tra le caratteristiche delle famiglie e il benessere dei bambini. Lo stesso è stato notato nella valutazione del progetto per lo sviluppo urbano PATS 18 in Brasile (in cui AVSI collabora con il Ministero italiano degli Affari Esteri, la Banca Mondiale e lo stato di Bahia, in Brasile) e nei risultati di un programma educativo realizzato nei distretti di Gulu e Kitgum nel nord dell Uganda. Complessivamente, le metodologie di realizzazione di AVSI si concentrano sulla persona nella famiglia e nella comunità, con la valutazione del retaggio personale (resilienza) e delle risorse della comunità, strutturando gli interventi attraverso e con associazioni e istituzioni locali che contribuiscono alle relazioni e alle reti di sostegno sociale. 2.3 Educazione di qualità AVSI è in grado di dimostrare che realizzare un cambiamento attraverso l educazione non è semplicemente una questione di numero di iscrizioni e quantità di denaro destinata alle scuole. L educazione di qualità, nell esperienza e nella visione di AVSI, non è nemmeno la somma automatica di molti aspetti quali infrastrutture accettabili, libri e strumenti di apprendimento, e insegnanti con un titolo minimo. In altre parole, il materiale e i contributi finanziari misurati solo in termini di stanziamenti e voti ottenuti in matematica e lingue non sono gli unici fattori per un sistema educativo forte ed efficiente. La qualità ha a che fare con l esperienza di apprendimento di uno studente invitato a esplorare e conoscere il mondo intorno a lui, a partire dal punto di riferimento solido di sé, dalla propria esperienza e tradizione, accompagnato da un adulto coinvolto attivamente, a livello personale, nel processo di conoscenza motivato da meraviglia e desiderio della verità e del significato. 7 La qualità dell educazione può esistere in un ambiente in cui chi apprende viene introdotto alla scoperta di sé, all assoluto e unico valore dell esistenza, al significato della realtà e anche alla capacità di usare la propria libertà per agire e prendere decisioni. Soltanto tale ambiente educativo plasma adulti responsabili : persone capaci di affrontare la realtà nella sua interezza e le sfide, non solo ripetendo schemi definiti, ma anche esprimendo la propria autoconsapevolezza e agendo secondo totale responsabilità e creatività. Il processo di apprendimento diventa un esperienza affascinante che deriva dall incontro tra il maestro e il bambino; conoscenze adeguate, capacità e valori diventano mezzi per aiutare chi apprende nel processo di scoperta e sviluppo del proprio potenziale. L attenzione al bambino porta ad un attenzione verso ogni aspetto della realtà che può favorire l esperienza educativa: Nel processo educativo, i genitori e gli insegnanti lavorano mano nella mano per un educazione coerente ed equilibrata; Quanto insegnato a scuola si riflette in programmi adeguati e in materiali e strumenti di apprendimento creativi; Gli insegnanti utilizzano approcci educativi centrati sul bambino per facilitare l apprendimento e accrescere l attenzione data a ogni bambino; Gli ambienti devono essere sani, sicuri e devono essere dotati di risorse e strutture adeguate alla scoperta dell amore per la bellezza e per l ordine. 18 Analise de un programa de desenvolvimento urbano integrado, na perspectiva de seus baneficiários, através de uma abordagem qualitativa. Ana Cecília de Sousa Bastos, Universidade Federal da Bahia, Istituto de Saúde Coletiva, 2003. Plano de Desenvolvimento Social e Ambiental do Programa Ribeira Azul. Dell Università di Trento, Italia, 2003. Dati dal Projeto de Apoio Técnico e Social na Area do Ribeira Azul. AVSI, Cities Alliance, Banca Mondiale, Ministero Italiano degli Affari Esteri Direzione Generale Cooperazione Sviluppo, Governo di Bahia. Knowledge Center 7

Di conseguenza, il concetto di qualità non può essere ridotto alla capacità degli educatori di insegnare con le migliori o le ultime tecniche o strumenti, ma consiste più nella loro capacità di relazionarsi con i bambini e coinvolgerli nella scoperta attiva della realtà. Allo stesso modo, la qualità non può essere ridotta ai risultati dell apprendimento quantificati attraverso esami e valutazioni, sebbene abbiano un ruolo certamente importante nella stima della qualità di un ambiente educativo e dell efficienza di un insegnante. Al contrario, la valutazione della qualità di un ambiente educativo deve riflettere lo scopo del compito stesso. Ciò che dimostra la qualità di un ambiente educativo comprende: Il fatto che tutti gli studenti percepiscano l interesse da parte degli insegnanti e si sentano sicuri e contenti di stare a scuola; Il fatto che i genitori credano nell importanza del ruolo che rivestono nel percorso educativo dei figli e sappiano di esserne all altezza e si sentano coinvolti nella comunità educativa della scuola; Il fatto che gli insegnanti siano motivati dal valore intrinseco del loro ruolo in quanto educatori e prendano sul serio tale compito, dimostrato nell impegno responsabile dell insegnamento (presenza e preparazione in aula); Il fatto che ci sia uniformità nell uso degli strumenti del sistema educativo e nelle proposte della scuola: le pagelle, gli esami e i voti, le punizioni, le proposte extracurricolari, le vacanze e le festività siano usate per il loro valore educativo, e non come mezzi di controllo o incentivo; Il fatto che i voti degli esami e i risultati dell apprendimento riflettano un impegno nel rendimento di tutti gli alunni, e il fatto che gli insegnanti e il personale rispondano ai particolari bisogni di apprendimento degli studenti; Il fatto che gli studenti, soprattutto quelli più grandi, si impegnino nella vita della comunità scolastica e dimostrino una maturità nei confronti dei problemi e delle sfide della vita. 8 Similmente, esiste un più grande riconoscimento del fatto che l apprendimento non si debba fermare dopo il completamento dell istruzione primaria; le attività educative devono essere orientate all interno di un approccio di sistema, considerando il sistema educativo nella sua interezza. Data la complessità del mondo attuale e il fatto che un ampia fetta dei giovani e degli adulti a livello globale non abbia la possibilità di acquisire le abilità basilari, garantire un educazione permanente è un servizio che deve divenire priorità fondamentale per i Governi e la comunità internazionale. L educazione permanente può prendere la forma di scuola non formale, formazione professionale e tecnica, così come di programmi di alfabetizzazione e abilità di calcolo per adulti. In questo senso, la formazione professionale deve ricoprire un ruolo cruciale in ogni sistema educativo. In particolare, il legame tra la formazione professionale e il mercato del lavoro deve essere rafforzato. I PPP hanno estrema importanza nella promozione di tale obiettivo. 3. ESPERIENZE E NUMERI Le attività di AVSI in ambito educativo comprendono l educazione e lo sviluppo della prima infanzia, l educazione primaria e secondaria, l educazione non formale, gli interventi di qualità educativa, il rafforzamento delle organizzazioni della società civile, delle scuole e delle reti di solidarietà, e un attenzione particolare alle persone con disabilità. Circa il 70% di tutti i progetti di AVSI a livello globale si concentrano sull area dello sviluppo sociale e dell educazione. Complessivamente, AVSI sostiene circa 90.000 bambini all anno e alle loro famiglie attraverso progetti educativi. In altri settori, l attenzione all elemento educativo di AVSI è evidente; invece di fornire con un semplice Knowledge Center 8

approccio caritatevole donazioni o servizi, AVSI dà importanza all impegno dell individuo e al personale processo di apprendimento a partire dalle esperienze passate e dall ambizione di fronte alla vita e al futuro. a. Educazione rivolta alla prima infanzia Gli interventi di AVSI nell ambito dell educazione rivolta alla prima infanzia si basano sull idea che un adeguato sviluppo fin dalla nascita consenta al bambino una crescita equilibrata, a livello sociale, fisico e in termini di abitudini e capacità cognitive. Gli elementi importanti dell educazione rivolta alla prima infanzia sono l accesso ai concetti di bellezza, ordine e igiene, l interazione personale con gli adulti che si prendono cura di loro, il movimento fisico e l introduzione alla musica, al lessico e alle dinamiche di gruppo. Il ruolo dei genitori e, in particolare, delle madri è fondamentale nei primi anni di vita e ciò viene presentato in modo rilevante nei programmi di AVSI; i genitori ricevono una formazione pratica e traggono beneficio dal sostegno dei gruppi familiari per promuovere la comprensione di una completa assistenza all infanzia. AVSI coinvolge 7.000 bambini nei progetti educativi rivolti alla prima infanzia. Ad esempio, AVSI sostiene una rete di scuole materne in Brasile, con circa 4.000 bambini. In Ecuador, il programma Prescolar en la Casa (Pelca) coinvolge 500 bambini in età prescolare e le loro famiglie. Inoltre, le iniziative locali di sviluppo per la prima infanzia e le scuole materne godono del sostegno di AVSI e dei partner locali in Argentina, Venezuela, Nigeria, Sierra Leone, Uganda, Kenya e Rwanda. b. Educazione non formale L educazione non formale abbraccia tutti quegli interventi necessari allo sviluppo olistico del bambino e dei ragazzi con un età compresa tra i 6 e i 18 anni. Secondo il metodo di AVSI, l educazione non formale offre opportunità per la guida personale dei bambini e dei ragazzi, anche nel contesto familiare, e un attenzione complementare specifica al sostegno del loro percorso educativo formale. Alcuni esempi sono il sostegno dopo-scuola (ad esempio in Uganda, Messico, Kenya), attività ricreative (ad esempio in Albania, Ecuador, Costa d Avorio), sport e attività di tipo artistico (ad esempio ad Haiti, Brasile, Argentina). AVSI coinvolge ogni anno 20.000 ragazzi di diversi Paesi nei programmi di educazione non formale. 9 c. Scuola AVSI promuove la partecipazione alle lezioni e il rendimento dei bambini e dei ragazzi in modi diversi, a seconda del contesto e delle opportunità. Il sostegno di AVSI può prendere la forma di finanziamenti agli studenti o borse di studio, investimenti nelle infrastrutture e nel materiale, formazione e supporto agli insegnanti e, infine, la gestione diretta delle scuole. Nella Repubblica Democratica del Congo e ad Haiti, AVSI ha aiutato a ricostruire alcune strutture scolastiche che offrono un servizio pubblico ai bambini e ai ragazzi, soprattutto nelle aree più povere. Si stima che l impatto dei progetti realizzati negli ultimi anni riguardi almeno 15.000 bambini e giovani. In entrambi i Paesi, AVSI collabora nell ambito della campagna Back to school (ritorno a scuola) dell UNICEF. In Eastern Equatoria, nel Sud Sudan, AVSI contribuisce alla direzione di un programma sull educazione dell UNICEF; ciò è un importante riconoscimento dell efficacia del metodo e degli interventi di AVSI. AVSI sostiene alcune scuole formali primarie e secondarie, retribuendone gli insegnanti e sostenendone la gestione (Kenya, Uganda, Sierra Leone, Paraguay, Nigeria). In queste scuole sono coinvolti circa 5.000 bambini e ragazzi. In alcuni Paesi, dove non esiste ancora l istruzione gratuita, AVSI realizza un progetto di sostegno a distanza che consente ai bambini più poveri di pagare le rette scolastiche. Tale progetto coinvolge almeno 5.000 bambini e ragazzi con un età compresa tra i 7 e i 18 anni. Ad Haiti, in Costa d Avorio, Uganda, Kenya e Rwanda, AVSI si occupa più nello specifico dell istruzione di bambini particolarmente vulnerabili (bambini orfani e vulnerabili, restavek, bambini di strada, bambini che hanno dovuto abbandonare gli studi). In questo caso AVSI coinvolge circa 8.000 bambini. Nel Medio Oriente, AVSI sostiene molte scuole in Palestina, Giordania e Libano, aiutando i bambini bisognosi nel Knowledge Center 9

proseguimento della carriera scolastica. d. Formazione professionale e lavoro giovanile La formazione professionale è in molti casi uno strumento necessario per coinvolgere i giovani nella realtà del lavoro. La formazione professionale di AVSI è legata all insegnamento di abilità tecniche con un approccio olistico nei confronti dei partecipanti, che sono per lo più giovani. Il Brasile, l Argentina, la Romania, l Uganda e il Kenya sono i principali Paesi dove AVSI e i suoi partner svolgono programmi di formazione professionale per oltre 5.000 giovani l anno. Per esempio, in Kenya AVSI ha creato e gestisce l'istituto di formazione professionale St. Kizito a Githurai, zona periferica di Nairobi. Dal 1994, la scuola conferisce titoli professionali a 350 ragazze e ragazzi ogni anno. Nel 2010, è stato aperto un secondo istituto professionale a Kibera, uno dei principali quartieri poveri di Nairobi. In Brasile, AVSI ha acquisito una grande esperienza nel campo, coinvolgendo anche aziende private attraverso programmi di responsabilità sociale d impresa, come nella partnership AVSI-FIAT con il progetto Arvore da Vida per l istruzione e l occupazione giovanile. In Giordania e in collaborazione con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, AVSI ha fondato 11 centri per la formazione sulle tecnologie comunicative e informatiche, soprattutto per giovani e adulti con disabilità fisiche. e. Formazione per gli educatori Tutti i progetti di AVSI comprendono attività regolari per la formazione e lo sviluppo professionale degli insegnanti. Sul sito di AVSI (www.avsi.org) è disponibile in 5 lingue un manuale intitolato Il rischio educativo, che viene usato principalmente durante le sessioni formative. Ad oggi è già stato utilizzato per la formazione di oltre 18.000 educatori, insegnanti e assistenti sociali. 10 In Uganda è stato aperto il Centro Permanente per l'educazione (PCE) di Kampala (www.pceuganda.org), come centro di risorse locali che fornisce corsi di formazione permanente per educatori e assistenti sociali nei settori dell educazione e dell assistenza sociale e sanitaria. Il PCE ha svolto più di 400 corsi per circa 20.000 partecipanti dal 2002 al 2011 in Uganda, Kenya, Nigeria, Kazakhstan, Rwanda, Burundi, Thailandia, Palestina, Sudan del Sud e Mozambico. Il feedback è molto positivo per quanto riguarda l impatto sul metodo d insegnamento, la motivazione e l ambiente di apprendimento. Di conseguenza, si prevede che tali condizioni positive abbiano effetti molteplici, tra cui una diminuzione dell assenteismo e del ricambio di insegnanti, una riduzione dei tassi di abbandono degli studi, un aumento delle iscrizioni e, infine, un apprendimento migliore. Un altro esempio di formazione per educatori è stato realizzato negli ultimi anni in Brasile (Salvador Bahia, Belo Horizonte, Rio de Janeiro, San Paulo, Brasilia, Manaus, Macapà) attraverso una piattaforma educativa a distanza, in collaborazione con oltre 20 partner locali e con il coinvolgimento di oltre 100 educatori provenienti dal settore dell istruzione per la prima infanzia. Nel 2004 SHIS (http://www.shisalbania.org), partner di AVSI in Albania, ha creato un centro di formazione per educatori chiamato Kardinal Mikel Koliqi in collaborazione con AVSI e l ONG spagnola CESAL (www.cesal.org). Nel novembre 2011, il centro è stato riconosciuto dal Ministero dell Istruzione albanese ed i suoi corsi di formazione permettono agli insegnanti e agli educatori di ottenere un titolo migliore e di avere la possibilità di crescere professionalmente. f. Educazione in situazioni di emergenza In situazioni di emergenza e di conflitto, i bambini necessitano innanzitutto di adulti che li guidino a riscoprire il proprio valore intrinseco in quanto esseri umani, infondendo speranza e promuovendo lo sviluppo e il desiderio per la pace. Di conseguenza, come dimostrano i progetti di AVSI in Rwanda, Knowledge Center 10

Uganda del nord 19, Repubblica Democratica del Congo e Kenya (campi per rifugiati somali a Dadaab), è il primo e principale livello di protezione. Il sostegno psicosociale deve essere parte integrante dell educazione formale e non formale se l obiettivo generale è quello di fornire un educazione di qualità in situazioni di emergenza e migliorare la sostenibilità degli investimenti. In questo modo, la scuola può diventare la prima vera risorsa di protezione per i bambini: non solo come luogo di rifugio, ma anche per incontrare una persona (un adulto) che li veda per quello che sono, cioè per la loro irriducibile unicità e dignità. g. Educazione ambientale e sviluppo sostenibile In molti casi, AVSI ha cominciato a svolgere attività di educazione ambientale nelle scuole che sostiene. Ad esempio, in collaborazione con l associazione italiana BRAMA, AVSI ha introdotto il progetto Ri-scoprire la natura in alcune scuole dei territori palestinesi, con l obiettivo di insegnare ai ragazzi e alle ragazze quanto valgono attraverso la scoperta dell ambiente in cui vivono e si sviluppano, e la relazione con esso. In Uganda, AVSI sostiene le Junior Farmer Field School e le scuole di giardinaggio come mezzo educativo per trasmettere il valore dell agricoltura e la tradizione della tutela delle risorse naturali. 4. RACCOMANDAZIONI a. Le iniziative basate sulla comunità sono una risorsa per lo sviluppo, ma la loro attuazione deve essere sostenuta e promossa da politiche. I Governi e la comunità internazionale dovrebbero sostenere ciò che già esiste, come gli interventi del settore privato in campo educativo. Attraverso una serie di contributi risorse economiche e umane, voucher, borse di studio, canoni, e soprattutto, riforme a livello legislativo sono chiamati a riconoscere e sostenere i servizi del settore privato come mezzo per raggiungere gli obiettivi di accesso universale ai servizi basilari di alta qualità, sviluppando i partenariati pubblici privati laddove possibile. 11 b. Il settore privato dovrebbe inoltre sostenere e incentivare il legame tra programmi di formazione porfessionale e aziende. Le autorità pubbliche dovrebbero attuare riforme legislative per realizzare iniziative di Responsabilità Sociale d Impresa che abbiano come destinatari i giovani più vulnerabili. Dato che senza lavoro non può esserci sviluppo vero, qualsiasi iniziativa e politica educativa dovrebbe cercare soluzioni per introdurre i giovani sul mercato del lavoro. c. Qualsiasi parte interessata e attore attivo nel promuovere l istruzione in tutto il mondo, in particolare le Organizzazioni della Società Civile, dovrebbero essere maggiormente coinvolte nei termini di definizione e negli indicatori relativi alla qualità dell istruzione. Ciò è essenziale per meglio definire gli strumenti che possono descrivere nel migliore dei modi la situazione reale e, di conseguenza, dare un impronta alle politiche e agli interventi. d. L attenzione all educazione rivolta alla prima infanzia dovrebbe essere parte integrante di ogni politica educativa, e l impegno diretto dei genitori in questo settore dovrebbe essere messo in evidenza. e. Per migliorare l educazione di qualità, la formazione permanente degli educatori dovrebbe essere rafforzata e ampliata in termini di opportunità, ambito di contenuti e rilevanza. 19 Education in Emergencies as a Catalyst to Peace and Development: The Essential Role of a Community of Adults. Documento della Conferenza internazionale sull educazione e lo sviluppo del Centro Permanente per l'educazione, Uganda. Settembre 2011. Knowledge Center 11

5. CONCLUSIONI L esperienza di AVSI indica che l educazione non consiste semplicemente nel formare o impartire un insegnamento, ma vuol dire far emergere da una persona il suo potenziale. Tale processo dinamico non solo coinvolge colui che apprende, ma anche l educatore, la famiglia e la comunità. Tutti gli elementi esposti nel presente documento sono fondamentali per la creazione del cosiddetto ambiente favorevole perché le organizzazioni della società civile, come AVSI, siano in grado di agire in modo efficace in ogni contesto in cui operano. AVSI ritiene che la presenza attiva di tali organizzazioni e gruppi sia cruciale per il raggiungimento della singola persona che non è caratterizzata soltanto dai propri bisogni, ma principalmente dal suo valore in quanto essere umano. Le Organizzazioni della Società Civile possono essere considerate come l ultimo miglio, il che significa che sono quegli attori che, colmando la distanza tra le complesse infrastrutture sociali e l individuo, accrescono i livelli di sviluppo. L esperienza di AVSI dimostra che la prima e più importante base per lo sviluppo è una crescente consapevolezza del proprio valore e dei propri desideri. Le persone bisognose e quelle povere che ricevono un educazione attraverso un approccio olistico e inclusivo diventano un essenziale risorsa per lo sviluppo che ha un impatto positivo non solo sulla comunità, ma anche sul mondo intero. 12 Infine, AVSI riconosce come aspetto chiave di qualsiasi processo educativo il bisogno di cominciare dalla realtà e la relazione tra l educatore e i ragazzi. Il risultato di tale approccio può essere riassunto come segue: Soltanto in un processo che viene tracciato e monitorato con grande attenzione, senza ritardi o limiti eccessivi, l educatore si distaccherà gradualmente dall alunno. Lo spronerà per ottenere impegno e giudizi sempre più personali; dovrà introdurlo nella totalità del reale e dovrà trasmettergli un forte senso di dipendenza dalla realtà, nonché il suo senso ultimo. Tocca ai giovani oggi continuare la ricerca senza scetticismi, con la convinzione che ci sia positività in ogni cosa ed esista una spiegazione a tutto 20. 20 Il rischio educativo, Luigi Giussani, Società Editrice Internazionale, Torino, 1995. Edizione in inglese, The Crossroad Publishing Company, New York, 2001. Knowledge Center 12

6. BIBLIOGRAFIA Analise de un programa de desenvolvimento urbano integrado, na perspectiva de seus baneficiários, através de uma abordagem qualitativa. Ana Cecília de Sousa Bastos, Universidade Federal da Bahia, Istituto de Saúde Coletiva, 2003. AVSI OVC Project. Final evaluation. AVSI e Fondazione per la Sussidiarietà. Stampato da Arti Grafiche Fiorin, Milano, settembre 2011. Christus als Mittelpunkt religioser Erziehung. Josef Jungmann, Freiburg, 1939. Convenzione sui Diritti dell Infanzia. Adottata dall Assemblea Generale con risoluzione 44/25, 20 novembre 1989. Dichiarazione di Dakar. Forum Mondiale sull Istruzione. Dakar, Senegal, 26-28 aprile 2000. Diritti Economici, Culturali e Sociali. Il diritto all'istruzione. Rapporto sottoposto dall Interlocutore Speciale, Katarina Tomasevski, alla Commissione delle Nazioni Unite sui Diritti Umani. 15 gennaio 2004. E/CN.4/2004/45. Education in Emergencies as a Catalyst to Peace and Development: The Essential Role of a Community of Adults. Documento della Conferenza Internazionale sull Educazione e lo Sviluppo del Centro Permanente per l'educazione, Uganda. Settembre 2011. Impact Evaluation of AVSI education program. Rapporto. AVSI, Fondazione de Agostini, Fondazioni 4 Africa, 2011. Learning for All. Investing in People s knowledge and Skills to promote development, World Bank Group Education Strategy 2020, Banca Mondiale, 2011. Plano de Desenvolvimento Social e Ambiental do Programa Ribeira Azul. Dell Università di Trento, Italia, 2003. Dati dal Projeto de Apoio Técnico e Social na Area do Ribeira Azul. AVSI, Cities Alliance, Banca Mondiale, Ministero italiano degli Affari Esteri Direzione Generale Cooperazione Sviluppo, Governo di Bahia. Programma e budget 36C/5, Conferenza Generale dell UNESCO, 2012-2013 La crisi nascosta - i conflitti armati e l educazione. Rapporto di monitoraggio FSE su Un educazione per Tutti, 2011. UNESCO. Il rischio educativo, Luigi Giussani, Società Editrice Internazionale, Torino, 1995. Edizione in inglese, The Crossroad Publishing Company, New York, 2001. Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Assemblea Generale delle Nazioni Unite, New York, 10 dicembre 1948. 13 LINK UTILI http://www.unicef.org/ http://www.un.org/millenniumgoals/ http://www.worldbank.org/ Knowledge Center 13