SAC Salento di Mare e di Pietre

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Transcript:

SAC Salento di Mare e di Pietre ll SAC Salento di Mare e di Pietre racconta a cittadini e visitatori il mare delle coste e le pietre dell entroterra attraverso un sistema integrato di valorizzazione del territorio fondato sulla mobilità lenta e sulla produzione di contenuti culturali innovativi. I primi insediamenti rupestri, i palazzi e i castelli, la rete dei musei e delle biblioteche si trasformano in centri vivi di aggregazione e produzione di narrazioni da circuitare capillarmente dalla terra al mare attraverso la rete della mobilità lenta, in uno scambio bidirezionale tra uomo e paesaggio, prezioso giacimento di idee, invenzioni e racconti. Obiettivo del SAC è mobilitare i flussi balneari costieri verso i beni culturali ed ambientali dell entroterra salentino attraverso la strutturazione ed il potenziamento della rete fisica (percorsi cicloturistici) ed immateriale (racconto dei beni ambientali e culturali) nonché attraverso il consolidamento e l ampliamento della rete di attori locali per stimolare ed incrementare lo sviluppo socio-economico del territorio. La cultura come fattore chiave delle politiche di sviluppo territoriale è un altro importante obiettivo del SAC: le biblioteche, i musei, i luoghi che producono cultura sono la nuova infrastrutturazione sociale di un territorio che considera la valorizzazione dei beni culturali e ambientali non solo come elemento di attrattività, ma anche come motore di innovazione e crescita interna e soprattutto di coesione sociale. Costruire competenze culturali, rendere il SAC un luogo per l apprendimento innovativo, stimolare le avanguardie culturali a produrre contenuti per raccontare il territorio del SAC : questa la strategia generale del SAC Salento di Mare e di Pietre. Entrando nello specifico, il SAC Salento di Mare e di Pietre ha iniziato a specializzare la proposta di valorizzazione territoriale utilizzando il ciclo-turismo, come strumento per la connessione dei beni culturali ed ambientali in una prospettiva di fruizione lenta del territorio. In sede diformulazione del progetto bandiera approvato, il SAC ha iniziato ad integrare la vocazione ciclo-turistica nel proprio sistema culturale. Con uno sguardo alla domanda e al mercato italiano ed europeo di cicloturismo, considerata la molteplicità di territori che connotano la propria attrattività attraverso questo tema, si è quindi provato ad articolare una specificità della propria offerta attraverso adeguati livelli di servizio territoriali, ripartendo dall idea forza individuata dal SAC, che contiene un riferimento cardine al racconto del territorio. Il raggiungimento degli obiettivi generali si concretizza attraverso 3 strategie: 1. rafforzamento delle connessioni fisiche tra mare ed entroterra grazie al potenziamento dei servizi di mobilità lenta e sostenibile per il collegamento tra i nodi del SAC; 2. potenziamento dei beni culturali e ambientali (nodi del SAC) attraverso l inserimento di spazi di qualità per l accoglienza e l apprendimento del racconto del SAC ed attraverso il rafforzamento del significato dei beni culturali quali fattore di sviluppo territoriale e di innovazione. 3. produzione dei contenuti del racconto, filo conduttore e connessione immateriale del SAC, nei laboratori realizzati nei nodi del sistema, con il coinvolgimento della rete di attori locali. Gli interventi finanziati dal SAC, secondo la logica di progetto descritta nella figura, consentono di dotare i beni di servizi accessori e di servizi aggiuntivi, che verranno erogati da soggetti individuati a seguito di procedura di evidenza pubblica.

Il SAC Salento di Mare e di Pietre mette a sistema l offerta territoriale costituita da contenitori culturali già esistenti e attivi (le biblioteche, le aree archeologiche, i castelli e i palazzi nobiliari), che vengono arricchiti da allestimenti volti a dotare il SAC di luoghi di produzione di contenuti culturali per arricchire il sistema della narrazione e della fruizione del territorio. Questo sistema di offerta si costituisce sulla base di un architettura istituzionale complessa. I partner del SAC sono i Comuni di Alezio, Alliste, Aradeo, Collepasso, Gallipoli, Matino, Melissano, Neviano, Parabita, Racale, Sannicola (Soggetto capofila), Seclì, Taviano, Tuglie, l Università del Salento, la Provincia di Lecce, il GAL Serre Salentine, il Parco naturale regionale Isola di S. Andrea e Litorale di Punta Pizzo. Questa importante presenza istituzionale costituisce da un lato il segno della maturità di un territorio, le cui singole comunità e le rispettive rappresentanze sono in grado di sviluppare politiche di gestione congiunta di servizi. Dall altro, però, rappresenta un elemento di complessità, legato alla necessità di coordinare e attuare strategie e azioni volte a garantire un offerta di servizi di valorizzazione effettivamente integrata e qualificante. La definizione del sistema gestionale in un contesto istituzionale così articolato ha comportato una precisa scelta organizzativa, volta a minimizzare i costi operativi dei servizi di gestione del SAC. Questa scelta è stata favorita dal fatto che i servizi di valorizzazione sono perlopiù localizzati in beni e infrastrutture che già ospitano altre funzioni e sono aperti e accessibili al pubblico. Gli interventi realizzati dal SAC, secondo la logica di progetto descritta nella figura che segue, consentono di dotare i beni di servizi accessori e di servizi aggiuntivi, che verranno erogati da soggetti individuati a seguito di procedura di evidenza pubblica. Gli interventi e i servizi di fruizione e valorizzazione finanziati interessano ventitré beni culturali o ambientali. I servizi previsti sono di natura notevolmente diversa tra loro: in particolare, alcuni sono più

caratterizzati dalla possibilità di produrre benefici economici, altri attengono a una dimensione meno remunerativa del settore culturale. Per migliorare le prospettive di gestione rispetto al numero e alla dimensione dei beni oggetto di valorizzazione, in un primo momento si era deciso di operare delle aggregazioni di tipologie di servizi, sulla base di considerazioni legate ai seguenti criteri: - contiguità geografica; - livello di attrattività dei beni oggetto delle iniziative di valorizzazione; - grado di integrazione/omogeneità dei servizi aggregati (volta a favorire, nei bandi, l aggregazione di soggetti nella definizione di un offerta progettuale integrata) Tale ipotesi di aggregazione, ritenuta in principio necessaria per garantire un sufficiente tasso di redditività in settori la cui domanda territoriale è ancora da sviluppare, era stata definita anche in funzione della domanda potenziale interna ai territori comunali (in particolare per quanto riguarda i servizi educativi per utenza giovanile). Come prospettato in una prima versione del presente documento, sebbene tale ipotesi fosse derivata da una serie di consultazioni condotte dai progettisti del SAC con i diversi partner, essa è stata ulteriormente discussa e approfondita nel corso degli incontri pubblici per la definizione di dettaglio dei contenuti progettuali tenutisi a Gallipoli dal 10 al 12 settembre 2013. Il risultato ha visto una variazione sostanziale nella predisposizione di aggregazioni di beni e servizi. In particolare, non si è più ritenuto di operare aggregazioni per contiguità geografica, ma per tipologia di beni da gestire e di servizi da fornire. L iniziativa di animazione territoriale finanziata dalla Regione, anche finalizzata alla definizione condivisa dei contenuti di dettaglio e dei requisiti dei progetti e dei servizi da realizzare, si è confermata fondamentale per il raggiungimento del risultato di condivisione degli obiettivi e della metodologia del SAC, in aggiunta alle iniziative di accompagnamento dei territori messe in atto dall Amministrazione Regionale con l azione di Assistenza Tecnica per la redazione dei Programmi Gestionali e per l accompagnamento alla fase negoziale. Il quadro degli interventi è stato quindi costruito attribuendo ai beni ed ai servizi culturali del SAC due differenti valenze territoriali: le piccole biblioteche ed i piccoli musei, valorizzati con allestimenti nuovi ed utilizzati anche per la realizzazione di laboratori didattici aventi un tema comune (secondo una trama di connessioni immateriali che ne faccia un sistema unitario), contribuiscono ad incrementare il capitale sociale del territorio ed a diffondere capillarmente contenuti culturali innovativi, rimanendo spazi a forte connotazione pubblica; alcuni beni acquisiscono invece, attraverso appalti integrati di allestimento e gestione, un carattere di servizio collettivo del SAC, rivolto agli utenti del territorio ma anche, per la valenza dei servizi erogati, ai potenziali fruitori esterni. Questi beni serviranno a sperimentare forme innovative di rapporto tra enti locali e operatori economici privati, nel rispetto di standard prestazionali elevati e con meccanismi di premialità per le aggregazioni tra privato e terzo settore, per la multidisciplinarietà e la capacità di fare rete. In particolare: 1. i servizi culturali di base, biblioteche e musei (servizi puntuali), saranno allestiti secondo standard di qualità comuni coerenti con le linee guida del MIUR per gli atelier per l apprendimento: spazi generici che si specializzano con gli arredi e le dotazioni tecnologiche, con differenti tipologie di sedute (tavoli e sedie classici e sedute morbide e informali) e arredi per la sosta, contenitori di strumenti didattici, differenti supporti per la comunicazione. Arredi e attrezzature dovranno inoltre rispondere ai principi dell UniversalDesign e quando ciò sia già disponibile sul mercato avere la certificazione Ecolabel per gli arredi e le attrezzature elettroniche. L allestimento sarà oggetto di una gara unitaria e specifica; 2. gli spazi così allestiti saranno oggetto di gare singole (un unico appalto frazionato in lotti funzionali) finalizzate alla realizzazione di laboratori avente come tema unitario la produzione innovativa di contenuti narrativi (il racconto del mare e delle pietre). La frazionabilità dell appalto ha come obiettivo di rendere la gara accessibile anche a piccole realtà locali, nel rispetto di standard di qualità uniformi e che non sminuiscano il valore dell operazione. I laboratori didattici dovranno garantire il requisito delle pari opportunità e della più ampia accessibilità (fisica e linguistica), con una riserva di posti gratuiti disponibili per bambini/ragazzi in condizioni di disagio. La connessione tra tutti i laboratori (l unitarietà dell operazione) sarà determinata dal fatto che il capitolato conterrà l obbligo per chi si aggiudica la gestione di laboratori in una biblioteca o museo di un comune, di realizzare alcuni dei laboratori almeno in altri tre beni del SAC;

3. in alcuni beni del SAC verranno insediati servizi a carattere collettivo (servizi territoriali) l azione bandiera ha già consentito di allestire gli spazi dedicati alla valorizazzione dei beni archeologici del SAC. Gli allestimenti del castello di Collepasso, di Palazzo Grassi di Aradeo, del Museo MacMa di Matino, del laboratorio urbano di Sannicola, previsti nell azione bandiera, saranno, per conferire maggiore efficacia all operazione, maggiore attrattività all appalto e sostenibilità della gestione, inseriti in gare unitarie (I beni che oggi sono contenitori temporanei di attività devono essere aggregati in una formula unica che unisca la progettazione di contenuti e attività culturali alle dotazioni tecniche e allestitive necessarie al loro svolgimento. La progettazione di allestimenti e delle dotazioni tecnologiche sarà perciò funzionale alle attività che verranno ideate e svolte all interno di questi spazi)1che comprendono, oltre alla realizzazione di servizi culturali specifici, la gestione del bene stesso. Il finanziamento dell azione bandiera e quello del completamento saranno, nel rispetto delle regole della rendicontazione della spesa del FESR, messi assieme per garantire razionalizzazione ed economie nella spesa, oltre che maggiore impatto dei risultati. I beni in cui sono insediati servizi collettivi erogheranno servizi anche agli altri beni del SAC. Nello specifico si realizzeranno un Centro per le produzioni digitali del SAC (digitalstorytelling) nelcastello di Collepasso, il potenziamento del Museo di Arte Contemporanea a Matino, un Centro per le produzioni narrate del SAC adaradeo, un Polo archelogico ad Alezio e Parabita, un officina della biodiversità e delle produzioni locali del SAC a Sannicola. 4. La ex colonia Staiano di Sannicola localizzata all interno del SIC Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro, sarà allestita e gestita come Centro di servizi a supporto della mobilità lenta del SAC. Il gestore dovrà svolgere le principali attività amministrative e operative di competenza presso gli spazi della ex colonia Staiano di Sannicola (LE), garantendo inoltre la presenza di personale specializzato presso 4 punti di ciclo-assistenza ubicati presso il castello di Felline (Alliste), presso Torre Suda (Racale), presso il palazzo Ducale dei D Amato di Seclì e presso il palazzo Marchesale del Tufo di Matino.Il soggetto gestore dovrà inoltre raccordare la propria offerta a quella del Parco Regionale Isola di S.Andrea e Litorale di Punta Pizzo che, all interno del SAC, è un ulteriore punto di servizio per la mobilità lenta. Le procedure di valutazione degli affidamenti dei beni e servizi aggregati dovranno prevedere meccanismi di premialità nel caso di consorzi, raggruppamenti e altre forme consociate di gestione. La valutazione dovrà avvenire anche in funzione di un piano di gestione economico-finanziaria dei servizi erogati, calcolato per un minimo di 5 anni nel rispetto dei requisiti qualitativi e prestazionali minimi stabiliti dal SAC. Rispetto a questi requisiti, saranno valutate positivamente le eventuali proposte migliorative del servizio reso. I capitolati di gara per l allestimento conterranno gli standard prestazionali minimi, gli obiettivi cui deve corrispondere l allestimento, le dotazioni tecnologiche minime definite nel rispetto di quanto indicato in via consultiva dall Organismo di Coordinamento Tecnico-Operativo (o dai membri attivi, nelle more del completo avvio delle attività dell Organismo stesso). Di seguito sono riportati alcuni requisiti che già questo Programma individua come livelli prestazionali minimi: - Gli spazi di accoglienza e per l apprendimento e la produzione di contenuti culturali dovranno rispettare standard prestazionali coerenti con le linee guida del MIUR per gli atelier per l apprendimento:spazi generici che si specializzano con gli arredi e le dotazioni tecnologiche, differenti tipologie di sedute (tavoli e sedie classici e sedute morbide e informali) e arredi per la sosta, contenitori di strumenti didattici, differenti supporti per la comunicazione.arredi e attrezzature dovranno inoltre rispondere ai principi dell Universal Design e quando ciò sia già disponibile sul mercato avere la certificazione Ecolabel per gli arredi e le attrezzature elettroniche. - Tutto il materiale informativo cartaceo dovrà essere stampato su carta e cartone certificati FSC/PEFC. - I laboratori didattici dovranno garantire il requisito delle pari opportunità e della più ampia accessibilità (fisica e linguistica), con una riserva di posti gratuiti disponibili per bambini/ragazzi in condizioni di disagio. Per ogni altra tipologia di servizio che il SAC pone in gara i soggetti gestori aggiudicatari dei servizi (turistici, culturali, di coaching per la produzione di contenuti multimediali ecc.) devono assicurare l impiego

di personale in possesso di titoli coerenti con le attività oggetto del relativo appalto di servizi, comprovati da curricula ed attestazioni.