PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO DI VIA PASCOLI

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COMUNE DI SOVERE PROVINCIA DI BERGAMO PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO DI VIA PASCOLI NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.I.I. Allegato B PROMOTORI GERVASONI PIERA CA.FIN SRL PROGETTISTA DOTT. ARCH. GIACOMO ZANETTI LUGLIO 2009

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.I.I. Art. 1 Il Programma Integrato di Intervento denominato P.I.I. di Via Pascoli in variante al P.R.G., pur proponendo la realizzazione di infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico di carattere strategico ed essenziali per la riqualificazione dell ambito territoriale, è da considerarsi di iniziativa privata. Art. 2 La realizzazione degli interventi privati e di interesse pubblico del presente P.I.I. dovrà rispettare le Norme di Attuazione del P.R.G. e le Norme del Regolamento Edilizio vigenti nel Comune di Sovere, anche se non espressamente richiamate, qualora non siano superate dalle Norme di Attuazione del P.I.I. Art. 3 Le tavole di progetto del P.I.I. illustrano la proposta planivolumetrica relativa agli aspetti urbanistici di carattere generale dell ambito di intervento. Di norma devono essere rispettati i seguenti parametri urbanistici: - la superficie destinata a standard urbanistici; - la S.L.P. DEFINITA sia per la residenza, sia per le attività commerciali e terziarie; - il rapporto di copertura; - l altezza massima e il numero di piani degli edifici. In sede di progettazione esecutiva finalizzata al rilascio del permesso di costruire, oppure alla presentazione degli equipollenti titoli edilizi abilitativi, potranno essere apportate, senza necessità di preventiva approvazione di variante al P.I.I., modificazioni planivolumetriche che possiedano le caratteristiche quantitative e qualitative di cui all art. 14, comma 12, della L.R. n. 12/2005. Art. 4 Prospetto indici planivolumetrici L area interna al perimetro del P.I.I. ha una superficie di mq 15.940. o S.L.P. DEFINITA a destinazione residenziale mq 4.200 Il 10% della S.L.P. sarà riservata all edilizia convenzionata. o S.L.P. DEFINITA a destinazione commerciale-terziaria mq 4.000 Non sarà conteggiata nella S.L.P. la sola pensilina a sbalzo a protezione dell accesso pedonale principale dell edificio commerciale. o Rc residenziale = 30% dell area riservata alla residenza; 1

o o Rc commerciale-terziaria = mq 2.500 al piano terra e mq 1.500 al piano primo; H = 9,00 ml corrispondenti a tre piani fuori terra per la residenza e due per l edificio commerciale-terziario. Gli edifici non potranno superare l altezza di ml 9 e il numero di tre piani fuori terra, per cui non potrà mai essere richiesto il recupero del sottotetto, anche in deroga alle legge attuali e future in materia di recupero del sottotetto, degli edifici composti da tre piani fuori terra. Art. 5 Le sagome edilizie e i caratteri architettonici dei fabbricati residenziali e commerciali-terziari così come la localizzazione e il dimensionamento delle superfici destinate a verde privato, viabilità e parcheggi privati all interno delle aree destinate alla residenza e alle attività commerciali-terziarie, costituiscono indirizzo di progettazione e potranno essere modificati nel rispetto dei parametri edilizi di cui all art. 3 in sede di redazione dei progetti esecutivi allegati all istanza per il rilascio del titolo abilitativo. Gli interventi suddetti dovranno comunque assicurare il benessere delle persone, la salubrità degli immobili e del territorio, il contenimento energetico, il rispetto dei requisiti di fruibilità, accessibilità e sicurezza per ogni tipo di utente, anche in accordo con il protocollo d intesa titolato Edilizia sostenibile, uso razionale, dell energia e certificazione ambientale degli edifici per l edilizia sostenibile sottoscritto il 2.05.2008 dalla Regione Lombardia con gli operatori del settore. 2

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.R.G. Si riportano gli articoli o i paragrafi più significativi delle norme tecniche di attuazione del P.R.G. riferiti alla attuali destinazioni urbanistiche interne alla perimetrazione del P.I.I. al fine di confrontarle con quelle proposte dal P.I.I. ART. 29 - ZONA OMOGENEA B1 : CONTENIMENTO ALLO STATO DI FATTO Le zone edificate di contenimento allo stato di fatto, di cui si afferma la destinazione d uso prevalentemente residenziale, sono indicate nella planimetria del PRG con specifico contrassegno di zona. Le aree comprese nella zona omogenea B1 e che risultano libere in conformità alla seguente definizione di aree libere : si considerano aree libere quelle totalmente inedificate di proprietà del richiedente e che non risultino stralciate, dopo la data di adozione del PRG nè dalla sua stessa proprietà, se già edificate nè da aree contigue edificate, nè da altre aree tra loro contigue appartenenti a partite catastali unitarie e già edificate ancorché su un solo mappale, è consentita la edificazione nei limiti di quanto previsto per la zona B2 di completamento e/ o sostituzione. Per gli edifici esistenti nelle zone di contenimento, ferma restando la destinazione d uso prevalentemente residenziale, sono consentite le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, gli interventi di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, demolizione e ricostruzione. E ammesso il recupero del sottotetto abitativo nel rispetto della L.R. 20/2005 e dei seguenti parametri: - h. max 8.50 - max 3 piani fuori terra Il lotto di pertinenza è quello risultante negli atti prima dell adozione del PRG. 28 norme speciali di zona PRG 2006 - norme tecniche di attuazione Sono ammesse anche le ricostruzioni parziali o totali nei limiti dei volumi preesistenti. In ogni caso non possono essere superati i limiti di edificabilità previsti per le zone di completamente e/o sostituzione, da verificare sul lotto di pertinenza, ovvero, in caso di parziale ricostruzione, su una sua quota parte proporzionata all entità della demolizione. Ai soli effetti del presente articolo il volume preesistente è quello dei corpi di fabbrica emergenti valutato all intradosso delle strutture di copertura e computando in esso ogni volume comunque destinato, usabile o no. I complessi edilizi e gli edifici, comprese le loro pertinenze individuati nelle tavole del PRG come zona B1 e mediante apposito simbolo, che siano alla data di adozione del PRG in uso e/o appartenenti a collettività monastiche, conventuali, religiose sono soggetti all obbligatorio mantenimento della loro destinazione funzionale e di uso originario e/o in atto alla data di adozione di PRG. In caso di cessazione effettiva e dichiarata della loro destinazione funzionale e di uso di cui sopra, dovrà essere adottata una variante al PRG indicante la nuova destinazione funzionale. ART. 34 - PIANI PER L EDILIZIA ECONOMICA POPOLARE Modalità di attuazione: Nelle zone individuate da apposito retino si interviene attraverso il Piano per l edilizia economica e popolare (PEEP). Ai sensi delle leggi 167/62 e 865/71 e smi, eventuali varianti ai suoi perimetri o alle aree individuate, nel rispetto dei limiti di fabbisogno prescritti e degli indici, non comporta variante al PRG. 3

Destinazioni La residenza deve costituire almeno il 75% della SLP ammessa sull area di intervento. Categorie di intervento: Sono ammessi gli interventi di nuova costruzione, compresa la demolizione di eventuali fabbricati incongrui esistenti nell area. Indici urbanistici ed edilizi: - Slp = 0,50 mq./mq. - H max = 12,30 ml. Essendo nell area presente un elettrodotto, è necessario rispettare per l edificazione tutte le distanze dettate dalla normativa vigente. Le aree a standard potranno essere localizzatela di sotto dell elettrodotto. ART.55 - ZONE SP3A PER AREE ATTREZZATE A VERDE PUBBLICO O DI USO PUBBLICO, PARCHI E PER IL GIOCO E LE FESTE Sono le aree destinate a verde pubblico e/o a parchi di quartiere; In tali aree è consentito: a) la difesa, la formazione e l incremento del verde; b) La realizzazione di percorsi pedonali e di sosta; c) La realizzazione di specifiche attrezzature ludiche e ricreative; d) La realizzazione di servizi igienici, di ripostigli per le attrezzature e di cabine elettriche, idriche e per il gas; e) Limitate attrezzature per il ristoro come chioschi per la vendita di bibite, cercando in primo luogo di utilizzare gli eventuali edifici esistenti. La realizzazione di tali strutture è finalizzata solo all impegno dell effettivo uso a completamento di un parco. Nell area per le feste individuata in località PIOMBO e lungo il Parco del Borlezza, potranno essere recuperate le strutture esistenti di supporto alle attività ludiche, inoltre potranno essere realizzate, strutture di tipo mobile nella parte adiacente alla via S. Rocco dell area a festa. Gli standard da reperire a parcheggio di uso pubblica devono rispettare i parametri dettati dall art.10.2. ART.57 - ZONE SP4 DESTINATE ALLE AREE PER PARCHEGGI PUBBLICI O DI USO PUBBLICO Sono le aree destinate al parcheggio di automezzi, banchine pedonali, aiuole e quanto funzionale all area di parcheggio. a) Impianti non attrezzati, cioè le soluzioni a raso, comprendenti esclusivamente l area a parcheggio; b) Impianti attrezzati, soluzioni di parcheggi coperti e scoperti comprese le aree di manovra, piccoli manufatti per la protezione, ossia sbarre mobili, cancelli automatizzati, piccoli manufatti per la manutenzione quali officine, lavaggi etc. Le aree a parcheggio sia pubblico che ad uso pubblico rientrano all interno della dotazione minima dello standard. ART.63 - ZONE SC5 AREE ATTREZZATE PER LA PROTEZIONE CIVILE Attrezzature per la protezione civile. Sulla base delle vigenti disposizioni per la protezione civile, sono indicate nella tavola di PRG le corrispondenti previsioni areali ed attrezzature,mediante apposito simbolo accompagnato da numerazione, posti su zone a varia destinazione urbanistica, in relazione alle seguenti funzioni: 1. Comando operativo, localizzato nella sede municipale dovrà ospitare gli Organismi di coordinamento per la protezione civile e le necessarie attrezzature. 4

2. Ospedale da campo. Nell area indicata, nel caso di dichiarata situazione di emergenza, saranno sospese le destinazioni funzionali normali indicate dal PRG e dovranno essere ospitate le attrezzature sanitarie da campo della protezione civile. 3. Aree per alloggiamenti di emergenza dotate di infrastrutture primarie. Le zone contrassegnate con il simbolo corrispondente, debbono essere dotate di infrastrutture e servizi tali da consentire la permanenza anche prolungata di un numero cospicuo di persone in situazione di disagio ( servizi igienici, reperimento di acqua potabile o da rendere potabile indipendentemente dall acquedotto comunale, (pozzi diretti o bacini di raccolta di adeguate capienze e caratteristiche costruttive ), collettori fognari di dimensioni adeguate ). Nel caso di dichiarata situazione di emergenza, saranno sospese le destinazioni funzionali normali indicate dal PRG e assunte quelle riportate nel presente punto. 4.Aree non attrezzate di possibile impiego per alloggiamenti di emergenza. Le zone indicate nel PRG dovranno essere idonee secondo le indicazioni di un piano preventivo a recepire la rapida realizzazione delle infrastrutture e attrezzature ricettive indispensabili per la eventuale concentrazione di persone. Si richiama il 2 comma del precedente punto 3. 5. Piazzale per scarico e smistamento degli approvvigionamenti. La zona indicata nel PRG rimarrà vincolata alla destinazione sopra descritta per il periodo di emergenza relativo agli approvvigionamenti. Dovranno essere rapidamente allestiti più diretti collegamenti con la strada provinciale. 6.Depositi di mezzi operativi. Vengono indicati dal PRG nella zona prevista a magazzini e depositi comunali che dovranno ospitare e mantenere i mezzi operativi della protezione 104 paesaggio e ambiente PRG 2006 - norme tecniche di attuazione civile. 7.Piazzale per eliporto. Il PRG prevede la localizzazione del piazzale per il decollo e l atterraggio di elicotteri che dovrà avere caratteristiche e segnaletiche rispondenti alla normativa vigente. 5