Le determinanti strategiche dell internazionalizzazione

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Transcript:

Le determinanti strategiche dell internazionalizzazione Annalisa D Orazio Università Bocconi Milano 20 settembre 2010

Struttura A. Investimenti mondiali B. Gli investimenti esteri C. Le imprese italiane all estero

Fenomeno recente e in crescita (anche 2009) R&S, promozione società: raddoppio rispetto a 2004 Sviluppo progetti/impianti: +5 volte valore 2004 Transactions: +6 volte valore 2009 Investimenti in tecnologie pulite (Miliardi di $) Nostre elaborazioni su dati UNEP, SEFI 250 200 150 100 50 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 R&S, innovazione Progetti grandi dimensioni Operazioni straordinarie (M&A) Promozione società emergenti Progetti piccole dimensioni

Progetti 2009 9,0% 3,9% 3,2% 1,3% 0,2% 5,8% 5,1% 56,3% 15,2% Eolico Solare Termodinamico Biomasse e rifiuti Mini idroelettrico Solare PV Biocarburanti Tecnologie intelligenti e efficienza Energia geotermica Energia marina Generazione di energia elettrica (al netto calore 80%) Nuovi GW rinnovabili 80 contro 84 convenzionali (100 Md $) Eolico (56%), Solare (20%), forte crescita wind off shore e CSP Importanti e in crescita biocarburanti (+40% 2004-2009, 9% nel 2009)

Le aree geografiche dei progetti % su totale investimenti greenfield India 2% Mediooriente 1% Africa 1% Cina 28% Europa 37% Asia e Oceania (escluse Cina e India) 4% Brasile 7% Europa Sud America (escluso Brasile) 3% Sud America (escluso Brasile) Asia e Oceania (escluse Cina e India) India Africa Nord America Brasile Cina Mediooriente Nord America 17% Cina supera US, l Europa mantiene la prima posizione TMAC in Cina 2004-2008 110%. Anche 2009 +55% Emergono nuove aree nel continente asiatico e africano

Nuovi investimenti e operazioni straordinarie Valori in miliardi di $ 60 50 40 30 20 10 0 2005 (IG) 2006 (IG) 2007 (IG) 2008 (IG) 2005 (A) 2006 (A) 2007 (A) 2008 (A) Nord America Europa Asia e Oceania Medioriente e Africa Sud America Investimenti greenfield e M&A: stesso andamento in US e UE Crescita M&A inferiore in altre aree Le fasi evolutive (pionieri e nuovi) e le caratteristiche dei paesi (PVS e sviluppo sistema energetico nazionale)

Le operazioni internazionali Limitate informazioni analitiche dato fenomeno recente Emergono tuttavia caratteristiche del fenomeno comuni nel mercato globale

Le operazioni internazionali a. Gli investimenti sono correlati a liberalizzazioni e promozione delle rinnovabili b. Percorso diverso che dipende da sistema energetico e maturità tecnologie b.1 Nei paesi più avanzati primo ingresso attraverso acquisizioni b.2 Nei PVS strategia di crescita e sviluppo progetti anche non alternativi

Le operazioni internazionali Operazioni straordinarie: globali e asset dentro grandi transactions o specializzate per motivi di crescita strategica Investimenti diretti all estero (IG) si privilegia inizialmente area di acquisizione ma emergono altri indicatori di attrattività, correlati a tecnologie: - tecnologie mature: produttività e risorse naturali, superamento specifiche barriere contrattuali (es. bio-energie), cooperazione di filiera - tecnologie emergenti: disponibilità di capitale, progetti pilota (spesso carbon finance), cooperazione tra imprese (K, R&S)

Gli investimenti greenfield Flussi di investimento: maggiori intra UE e UE-SSUU. Avvio progetti (realizzazione o pipeline) imprese UE (tedesche, inglesi, spagnole) e US in area asiatica o aree emergenti (Africa, Mediooriente, Australia) Gli strumenti di sostegno (economici e non, tassonomia tabella pag. 23) al prodotto finale (ricavi) sono ancora rilevanti nelle decisioni di investimento all estero, soprattutto progetti di mediopiccole dimensioni, ma non fondamentali

Gli investimenti greenfield Il capitale elemento fondamentale progetti di grandi dimensioni Il 2009 ha contribuito a ricerca nuove soluzioni e ha favorito accordi di capitale tra imprese Numerosi strumenti per il finanziamento di progetto (un mercato dei capitali particolare tassonomia pag. 23) Tecnologie mature (contributi pubblici agli investimenti caso US, Cina, Carbon Finance WB- BCE-ARRA, fondi privati e borsa per alta valutazione) e nuove (venture capital, investimenti R&S, contributi a progetti pilota in aree internazionali)

Gli investimenti greenfield Forme di cooperazione equity (anche per ripartizione costo) al progetto: c.d. community power ownership models numerosi in tecnologie emergenti (es. off shore in UK e US; CSP in US, Spagna, Egitto, Cina) e non (eolico on shore in Canada, Australia, Sud Africa)

Investimenti e meccanismi flessibili I progetti industriali ex meccanismi flessibili di Kyoto (CDM) pesano ancora poco (circa 200 progetti in RES hanno visto rilascio CER di cui 50% realizzati in Cina. Ma in gran parte si tratta di accordi istituzionali Primi segnali meccanismi ex direttiva 2009/28/CE (c.d. direttiva RES)

Investimenti e CDM Giappone, UK, Germania paesi che hanno utilizzato maggiormente l accordo industriale Italia, Spagna, Olanda: quasi esclusivamente accordo istituzionale (anche per distanza Kyoto 2012)

Investimenti e progetti congiunti

Le imprese italiane all estero Fase di entrata da acquisizioni ritardata Investimenti greenfield solo in tecnologie mature: minore presenza rispetto ad altri operatori sia globali sia specializzati, assenza dalla costruzione impianti nuove tecnologie (eolico off shore, marine, CSP) Bassa diversificazione per tipologia di investimento (comune) Specificità investimenti bioenergie (comune) Alta concentrazione aree (aspetto comune ma specificità nella scelta delle aree, anche per ritardo)

Le imprese italiane all estero Minore uso di strumenti finanziari terzi e di capitale (condiziona anche tipologia di progetti per dimensione, aree geografiche di destinazione, progetti tecnologie mature rispetto a investimenti in nuove tecnologie) Maggiore attrattività da strumenti di sostegno vendita energia (condiziona uso finanziamento tipico dei progetti di minore dimensione e tecnologia matura, con capitale proprio o apporto capitale di prestito da VAN)

Le imprese italiane all estero Limitata presenza nei progetti CDM industriali (38 progetti registrati, no CER, accordo istituzionale) Maggiore attenzione alle prospettive dei meccanismi flessibili direttiva RES (relazione tra quota PAN-interconnessione e realizzazione impianti rinnovabili di imprese italiane in Albania, Montenegro e Tunisia)

Grazie per l attenzione annalisa.dorazio@unibocconi.it