INDUSTRIA ALIMENTARE: STRUTTURA, PERFORMANCE E PROSPETTIVE. Roma, 5 giugno 2008



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Transcript:

INDUSTRIA ALIMENTARE: STRUTTURA, PERFORMANCE E PROSPETTIVE Roma, 5 giugno 2008 1

Una panoramica sull industria alimentare Agenda 0 ISMEA 1 STRUTTURA Imprese, occupati Dimensione delle imprese Differenziazioni territoriali 2 PERFORMANCE Valore aggiunto: posizionamento in Italia e nell UE Qualche indicatore di performance aziendale Dinamica del valore aggiunto Produttività del lavoro Scambi con l estero, con particolare riferimento al Made in Italy agroalimentare 3 PROSPETTIVE Breve riepilogo conclusivo e qualche spunto sugli scenari futuri 2

0 L ISMEA 3

L ISMEA ISMEA ISMEA Servizi di mercato Riordino fondiario Riassicurazione Capitale di rischio Fondi di garanzia Rilevazione dati Report finanziari Studi di settore Analisi di mercato Rating aziendale Riordino fondiario Assistenza post-assegnazione Privatizzazione di terreni pubblici Fondo di riassicurazione Multirischio Plurirschio Capitale di rischio e subentro in agricoltura Garanzia diretta Garanzia sussidiaria 4

1 Struttura 5

STRUTTURA Imprese, addetti e dimensione media delle imprese Imprese e addetti nell'industria alimentare numero variazione % 2004 2001 1991 2004/2001 2004/1991 Imprese 71.337 66.936 61.903 6,6 15,2 Addetti 464.577 446.785 466.146 4,0-0,3 Addetti per impresa 6,5 6,7 7,5-2,4-13,5 Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat, Censimenti Industria e Servizi 1991 e 2001 e Archivio ASIA 2004 Negli archivi statistici dell ISTAT risultano circa 71 mila imprese attive nel 2004, quasi 10 mila in più rispetto alle imprese censite nel 1991. Gli addetti sono rimasti sostanzialmente stabili tra il 1991 e il 2004. Di conseguenza, il numero medio di addetti per impresa è ulteriormente diminuito, a 6,5 nel 2004. 6

STRUTTURA La dinamica nell ultimo quinquennio E v o luz io ne de lle im p re s e a ttiv e e de g li o c c upa ti d e ll'ind us tria a lim e nta re e m a nifa tturie ra (indici 2002=100) 120 115 110 105 100 95 90 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Imprese alimentare Imprese manifatturiera Occupati alimentare O ccupa ti m a nifa tturie ra Negli ultimi cinque anni, le imprese attive sono cresciute a un tasso medio annuo del 2,9% e gli occupati dell 1,3%. Nel settore manifatturiero, sia le imprese che gli occupati sono rimasti stabili nello stesso periodo. Fonte: elaborazioni Ismea su dati Unioncamere, Movimprese e Istat, CN 7

STRUTTURA La dimensione economica delle imprese Distribuzione delle imprese e del fatturato per classe dimensionale Numerosità del campione (%) Fatturato (milioni di euro) (%) Fatturato per impresa (milioni euro) Da 0 a 7 milioni di euro 3.650 76,1 6.300 14,0 1,7 Da 7 a 40 milioni di euro 904 18,9 14.009 31,1 15,5 Più di 40 milioni di euro 240 5,0 24.710 54,9 103,0 Totale 4.794 100 45.019 100 9,4 Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Aida Bureau Van Dijk Da un analisi effettuata dall ISMEA su un campione di 4.794 imprese con bilancio (dati 2005), risulta che il 5% delle imprese realizza ben il 55% del fatturato complessivo del campione. Il 76% delle imprese ha un fatturato medio di 1,7 milioni di euro. 4.794 imprese con bilancio (2005), con fatturato superiore a 100.000 euro, che coprono il 43% del fatturato realizzato dal settore alimentare (stima Federalimentare 2005). 8

STRUTTURA La dimensione economica delle imprese Il 70% delle imprese, ordinate per fatturato, realizza solo il 10% del fatturato complessivo del campione. Percentuale del fatturato L indice di concentrazione (che può assumere un valore tra 0 e 1) è pari a 0,792. La concentrazione del fatturato del campione 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 9 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Percentuale delle imprese Il 90% delle imprese, ordinate per fatturato, realizza solo il 30% del fatturato complessivo del campione.

STRUTTURA Dimensione e territorio Il 34% delle imprese del campione si trova nel Sud e nelle Isole ma realizza solo il 18% del fatturato; Distribuzione delle imprese e del fatturato per area geografica Numerosità del campione (%) Fatturato (milioni di euro) (%) Fatturato per impresa (milioni euro) Nord Ovest 1.175 24,5 16.284 36,2 13,9 Nord Est 1.217 25,4 15.202 33,8 12,5 Centro 752 15,7 5.304 11,8 7,1 Sud 1.218 25,4 6.448 14,3 5,3 Isole 432 9,0 1.780 4,0 4,1 Totale 4.794 100 45.019 100 9,4 Elaborazioni Ismea su dati Aida Bureau Van Dijk Il fatturato medio per impresa è molto più basso che al Nord. 10

STRUTTURA Dimensione e territorio Fatturato superiore ai 40 milioni di euro Fatturato compreso tra 7 e 40 milioni di euro Fatturato compreso tra 1 e 7 milioni di euro Fatturato inferiore a 1 milione di euro 11

2 Performance 12

PERFORMANCE Il valore aggiunto: confronto con le altre industrie Valore aggiunto ai prezzi di base, valori correnti (milioni di euro) 2007 quota % Prodotti in metallo 46.159 18,3 Macchine ed apparecchi meccanici 36.952 14,7 Macchine elettriche e apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche 25.357 10,1 Alimentari, bevande e tabacco 23.608 9,4 Tessile e abbigliamento 19.653 7,8 Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali 17.281 6,9 Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 14.576 5,8 Mezzi di trasporto 14.047 5,6 Carta e prodotti di carta; stampa ed editoria 13.889 5,5 Altre industrie manifatturiere 12.088 4,8 Articoli in gomma e materie plastiche 10.247 4,1 Coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 6.523 2,6 Industrie conciarie, prodotti in cuoio, pelle e similari 6.313 2,5 Industria del legno e dei prodotti in legno 5.141 2,0 Totale industria manifatturiera 251.834 100 Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Istat, CN 13 Nel 2007 l industria alimentare è la quarta industria manifatturiera in termini di valore aggiunto nominale.

PERFORMANCE Il valore aggiunto: confronto con alcuni paesi dell UE (milioni di euro) 2005 2006 Regno Unito 32.920 n.d. Germania 36.950 n.d. Francia 29.169 28.692 Italia 24.116 23.583 Spagna 17.937 18.332 Paesi Bassi 11.353 11.129 Belgio 6.220 6.247 Danimarca 4.214 Finlndia 2.333 2.324 Repubblica Ceca 2.600 2.753 Slovacchia 642 760 Slovenia 481 494 Lussemburgo 251 225 UE27 209.178 219.494 Valore aggiunto ai prezzi di base, valori concatenati, anno rif.2000 Fonte: Elaborazioni Ismea 14su dati Eurostat

Branche PERFORMANCE Dinamica del valore aggiunto reale Milioni di euro 2007 Quote % sul Pil 15 Var. % Variazione % media annua 2007/'06 2006/'05 2002-'07 a prezzi costanti 2000* Valore aggiunto Agricoltura 28.507 0,0-1,4 0,0 Industria alimentare 20.765-1,7 0,0 0,1 Industria in senso stretto 247.619 0,8 1,2-0,1 Pil 1.284.868 1,5 1,8 1,0 a prezzi correnti Valore aggiunto Agricoltura 27.926 1,8 0,1-1,2-1,4 Industria alimentare 23.608 1,5 0,1-2,2 0,4 Industria in senso stretto 284.835 18,5 4,1 2,2 1,5 Pil 1.535.540 100 3,8 3,6 3,5 * serie storiche dei valori concatenati anno base 2000. Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat, Conti Nazionali Nell ultimo quinquennio il valore aggiunto dell industria alimentare non è cresciuto né a prezzi costanti né a prezzi correnti. Nel 2007 in particolare si è registrata una forte riduzione del valore aggiunto reale e una stabilità di quello nominale.

PERFORMANCE Produttività del lavoro Valore aggiunto reale per unità di lavoro Settori Migliaia di euro Variazione % Var. % media annua 2007 2007/'06 2006/'05 2002-'07 Agricoltura 21,6 2,9-2,5 2,0 Industria alimentare 43,6-3,6-1,4-0,9 Industria manifatturiera 44,6-0,1 0,1-0,3 Industria in senso stretto 48,7-0,1 0,1-0,1 Totale economia 45,9 0,6 0,1 0,2 Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat, Conti Nazionali Nel 2007, la produttività del lavoro è lievemente più bassa della media dell industria manifatturiera e più bassa della produttività dell intera economia. 16 Ma soprattutto, nell ultimo quinquennio si è ridotta quasi dell 1% medio annuo. Le performance dell industria alimentare in questo periodo appaiono peggiori rispetto alla media delle altre industrie.

54,4 50,6 47,6 PERFORMANCE Produttività del lavoro nei principali paesi dell UE Valore aggiunto reale per occupato* (migliaia di euro, media 2005-2006) 80,0 70,0 74,5 69,4 64,4 63,6 60,0 50,0 40,0 43,8 35,8 34,0 37,9 30,0 20,0 22,6 10,0 0,0 Paesi Bassi Regno Unito Finalndia Belgio Danimarca Francia Lussemburgo Italia Germania Spagna Slovenia Ue27 *VA a prezzi concatenati 2000/Occupati. Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat 17

PERFORMANCE Produttività del lavoro Dinamica della produttività del lavoro* dell'industria alimentare nei principali paesi dell'ue: tvma 2001-2006 e 1995-2000 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0 Finalndia Regno Unito Paesi Bassi Belgio Danimarca Francia Lussemburgo Spagna Germania Italia Repubblica Ceca Ue27 *VA a prezzi concatenati 2000/Occupati. Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat 18 L OECD Factbook 2008 ha mostrato l Italia agli ultimi posti per la dinamica della produttività del lavoro nel periodo 2000-2005, tra i principali paesi dell OCSE. Nell industria manifatturiera l Italia è l unico tra 23 paesi a registrare una contrazione del valore aggiunto per occupato. Per quanto riguarda l industria alimentare, nell UE a 27 in compagnia dell Italia ci sono anche la Germania e la Repubblica Ceca, e in misura minore la Spagna.

PERFORMANCE Produttività del lavoro Gap della produttività del lavoro* dell'industria alimentare: Italia-paese leader e Italia-Ue27 (migliaia di euro) 15,0 10,0 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0-20,0-25,0-30,0 L Industria alimentare italiana ha perso progressivamente quota sia rispetto ai paesi leader nell alimentare che rispetto alla Francia, con la quale fino al 2003 era allineata. -35,0 2002 2003 2004 2005 2006 gap Italia-Ue27** gap Italia-Regno Unito** *VA a prezzi concatenati 2000/Occupati. ** dati provvisori Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat gap Italia-Paesi Bassi gap Italia-Francia 19

PERFORMANCE Produttività del lavoro Var % media annua degli occupati Valore aggiunto reale e occupati nell'industria alimentare nei principali paesi dell'ue (variazione % media annua 2002-'06) 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0 CZ Slo Dan Ita PB Ger Ue27 Uk Spa -4,0-6,0-4,0-2,0 0,0 2,0 4,0 Var % media annua del VA reale* Bel Fra Fin Lus Il calo della produttività del lavoro è dovuto a una crescita degli occupati che non ha generato un aumento almeno corrispondente del valore aggiunto. Questo è accaduto in Italia, in Spagna e in Germania. Negli altri paesi dell UE, l occupazione nell industria alimentare è in riduzione, mentre il valore aggiunto è aumentato *VA a prezzi concatenati 2000. Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat 20

PERFORMANCE Performance reddituali Industria alimentare Industrie manufatturiere (escluso alimentare) Val aggiunto /fatturato % 17,7 26,2 Margine operativo lordo/ fatturato % 8,3 10,0 Margine operativo lordo/ val aggiunto % 47,0 38,1 Costo delle materie prime/ fatturato % 62,7 51,2 Costo del personale/ fatturato % 9,4 16,2 Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Aida Bureau Van Dijk Tornando al campione di imprese analizzato dall ISMEA, i principali indicatori economico-finanziari mostrano che. Minore incidenza Valore aggiunto/fatturato (minori costi del personale) MOL simile alla manifatturiera 21 Incidenza delle materie prime più elevata (esposizione alle variazioni del mercato)

PERFORMANCE Gli scambi con l estero a. E s p o rta z io n i e im p o rta z io n i (v a lori corre n ti) Settori M ilio ni d i e u ro Va ria zio n e % Var. % media annua 2007 2006 2007/'06 2006/'05 Esportazioni Agricoltura 4.848 4.408 1 0,0 6,7 Industria alimentare 18.861 17.876 5,5 8,4 Agroalimentare 23.709 22.284 6,4 8,0 Intera economia 358.633 332.013 8,0 10,7 Im portazioni Agricoltura 10.149 9.9 4 6 2,0 6,7 Industria alimentare 22.9 39 22.234 3,2 8,1 Agroalim entare 33.088 32.180 2,8 3,5 Intera economia 368.080 352.465 4,4 3,5 2002-'07 1,9 4,8 4,2 5,0 2,1 4,2 2,7 3,7 b. S a ld i (v a lori corre n ti) Settori S a ld o co m m e rcia le S a ld o n o rm a lizza to * Milioni di euro Percentuali 2007 2006 2007 2006 2001 Agricoltura -5.301-5.538-35,3-38,6-36,9 Industria alimentare -4.078-4.358-9,8-10,9-10,3 Agroalimentare -9.379-9.896-16,5-18,2-17,8 Intera economia -9.447-20.452-1,3-3,0 1,5 * il sa ld o n o rm a liz za to è d a to d a l ra p p o rto fra 22il sa ld o d e lla b ila n c ia co m m e rcia le e il v o lu m e c o m p le ss iv o d i sca m b i: X M X + M x 100 Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat

PERFORMANCE Gli scambi con l estero Dinam ica del saldo norm alizzato dell'agroalim entare (m ilioni di euro correnti) 20 10 0-10 -20-30 -40-50 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Agroalimentare 23 Intera economia Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat

PERFORMANCE Gli scambi con l estero Abbiamo definito, all interno della bilancia agroalimentare, l aggregato del Made in Italy agroalimentare Saldo normalizzato > 20 Export > 300 meuro La bilancia commerciale agroalimentare e il Made in Italy nel 2007 (milioni di euro, valori correnti) Totale Agroalimentare 31.045 23.587-7.458-13,7 Made in Italy 6.137 14.700 8.563 41,1 di cui Olio di oliva 1.279 1.053-226 -9,7 Made in Italy escluso Olio 4.858 13.646 8.788 47,5 Agroalimentare (escluso Made in Italy) 24.908 8.888-16.020-47,4 Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Istat Import Export Saldo Le esportazioni del Made in Italy rappresentano il 62% dell export agroalimentare Saldo Normalizzato 24

PERFORMANCE Gli scambi con l estero Dinamica del saldo commerciale del Made in Italy agroalimentare (milioni di euro, valori correnti) 10.000 5.000 0-5.000-10.000-15.000 L avanzo commerciale del Made in Italy, sostanzialmente stabile fino al 2004, è aumentato sensibilmente tra il 2005 e il 2007 (+39% nel 2007 rispetto al 2004), compensando il progressivo peggioramento del resto del settore -20.000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat Made in Italy Agroalimentare (escl Made in Italy) Totale agroalimentare 25

PERFORMANCE Gli scambi con l estero Dinamica delle esportazioni in valore del made in Italy (milioni di euro) Prodotti Milioni di euro Quota %* Variazione % Tvma % 2007 2007/'06 2002-'07 Vino 3.478 23,7 8,9 4,4 Frutta fresca escl. agrumi 2.099 14,3 11,9 1,7 Pasta 1.542 10,5 12,0 3,7 Prodotti dolciari 1.328 9,0 27,9 10,9 Formaggi 1.323 9,0 9,3 5,1 Legumi e ortaggi inscatolati 1.300 8,8 12,4 1,7 Olio di oliva 1.053 7,2-17,3 8,3 Prodotti panetteria e biscotteria 967 6,6-11,7 2,9 Carni suine prep. e salumi 790 5,4 6,8 5,5 Succhi di frutta e ortaggi 429 2,9 19,1 3,2 Risi 389 2,6 13,4 4,7 Made in Italy 14.700 62,3 7,6 4,4 * per i prodotti, le quote sono calcolate sul totale made in Italy, per l'aggregato made in Italy sul commercio estero agroalimentare totale. Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat 26

PERFORMANCE Gli scambi con l estero Andamento del cambio euro/dollaro e del valore unitario delle esportazioni verso i paesi extra-ue 1,4 1,3 1,2 1,1 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Val. un. export made in italy (escluso olio) Tasso di cambio euro-dollaro Val. un. export made in italy 27 Fonte: elab. Ismea su dati Ufficio Italiano Cambi

3 Prospettive 28

PROSPETTIVE In conclusione Legame tra struttura e performance produttive e reddituali L industria alimentare sembra accentuare le sue caratteristiche di frammentazione e in corrispondenza non riesce a migliorare i risultati economici, ma vi sono certamente differenze tra i diversi comparti alimentari. L aumento delle imprese attive e degli occupati è un dato positivo dal punto di vista socio-economico ma il settore è caratterizzato da un accentuata vulnerabilità, come conferma il tasso di mortalità delle imprese aumentato nel 2007 Le nuove imprese attratte dagli aumenti dei prezzi hanno difficoltà a fronteggiare l aumento dei costi e in generale sono penalizzate da un contesto competitivo sempre più complesso e un sistema paese che è percepito in difficoltà 29

PROSPETTIVE In conclusione Le performance negli scambi con l estero Sul fronte dell export i risultati appaiono confortanti e i nostri prodotti di punta non sembrano penalizzati sui paesi terzi dall andamento sfavorevole del tasso cambio. Tuttavia, le imprese esportatrici sono sempre appena il 10% del totale delle imprese attive nel settore. Troppo poche per trainare la redditività complessiva. Innovazione Sul tema dell innovazione i dati statistici sono pochi, poco aggiornati e di difficile interpretazione per il settore alimentare. La statistica in questo caso lascia il campo agli esperti e agli operatori. 30

PROSPETTIVE Gli scenari futuri A ottobre 2007 abbiamo immaginato il futuro del settore agroalimentare insieme a Federalimentare, effettuando alcune simulazioni di scenari al 2015. Questo tipo di lavoro è di grande utilità perché consente di confrontare situazioni alternative in un contesto caratterizzato da rilevanti cambiamenti, sui quali esiste un forte grado di incertezza. I risultati di questo esercizio non sono incoraggianti. Anche ipotizzando un evoluzione moderata del contesto internazionale e una situazione di status quo nelle politiche economiche, le performance di reddito dell industria alimentare potrebbero peggiorare, con maggiori difficoltà per le imprese di minori dimensioni. I dati più recenti per il momento fanno prevedere il permanere di una situazione di tensione sui mercati internazionali. In uno scenario di shock più serio ma anche abbastanza plausibile allo stato attuale, la compressione dei margini di redditività potrebbe essere ancora più marcata, ancora una volta per le imprese minori. I risultati piuttosto negativi ottenuti potrebbero essere ragionevolmente attenuati o, addirittura invertiti, attraverso l aumento della produttività e il ricorso alle principali leve in grado di garantire competitività al settore. 31