GEO-ARCHEOLOGIA SEZIONE TOSCANA

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SEZIONE TOSCANA

Le vie cave : straordinari monumenti da salvare Le vie cave costituiscono un grande patrimonio storicoarcheologico, culturale e paesaggistico pressoché unico, e sono tra i principali aspetti che caratterizzano l Area del Tufo della bassa Toscana (Sovana, Pitigliano, Sorano). Si tratta di vie sinuose, che scendono (e salgono) dall altipiano nei profondi valloni in basso, scavati dalle acque fluviali, veri e propri canyons con le pareti tagliate a picco nel tufo, alte anche fino a venti metri. Sono percorsi caratterizzati, ad intervalli, da scalinate, canali per lo scolo delle acque, grotte, tombe etrusche; è straordinaria la suggestione per il visitatore, che ha l impressione di entrare nelle viscere della terra. Alcune di queste antiche vie risalgono agli Etruschi, altre al Medioevo, altre all età moderna ed hanno costituito la soluzione delle popolazioni locali per superare gli altissimi dislivelli esistenti tra gli altopiani, il fondovalle dei fiumi e le alte rupi su cui sono abbarbicati i centri abitati. Ve ne sono numerose nella necropoli etrusca di Sovana, intorno a Sorano e tutto intorno a Pitigliano, dove formano un reticolo in ogni direzione. Le vie cave sono state utilizzate per il transito fino ad alcuni decenni fa ma poi abbandonate con le nuove strade ed i nuovi mezzi di locomozione. Finché sono state usate la manutenzione di queste vie cave era assicurata, in maniera empirica ma efficace, tanto che hanno potuto sfidare i secoli (e talune i millenni) per giungere fino a noi, mentre noi in pochissimo tempo rischiamo di perderle completamente. Infatti l abbandono e la mancata manutenzione danno via libera ai processi di degrado, costituiti principalmente dall eccesso incontrollato di vegetazione sui fianchi e dall infiltrarsi delle radici nelle pareti di tufo, che insieme agli agenti atmosferici provocano il distacco di massi e i crolli conseguenti; il degrado è oggi molto più accentuato e più veloce per i cambiamenti climatici, con piogge più abbondanti, irregolari e a carattere torrenziale. 91

Proprio per questo ci sono stati crolli consistenti nella via cava di San Giuseppe di Pitigliano, a più riprese nelle cave di S. Rocco e di Castelsereno presso Sorano e, recentemente, un alluvione disastrosa nel Cavone di Sovana, la più celebre delle vie cave etrusche. In parte si è intervenuti con ingenti fondi pubblici per il ripristino, oltretutto non sempre eseguito in maniera valida a causa di forme di intervento talora grossolane, ma tutto ciò non preserva le vie cave da nuovi disastri. Inoltre altre vie cave sono da tempo in stato di abbandono e a rischio di crolli. Infatti il problema fondamentale è la loro sistematica manutenzione. Per evitarne il degrado e la perdita è assolutamente necessario agire preventivamente, facendo manutenzione continua. Per tali motivi la SIPBC-ONLUS Sezione Toscana ha più volte proposto ai Sindaci dei Comuni interessati di costituire un gruppo di operai manutentori specializzati presso l Unione dei Comuni della Val di Fiora (in precedenza Comunità Montana Colline del Fiora ). Ovviamente si rende necessario uno specifico corso di specializzazione che tenda a recuperare le vecchie tecniche di manutenzione delle pareti, della vegetazione e degli scoli delle acque (da ripristinare nella misura più larga possibile), unitamente all acquisizione di conoscenze specifiche e di nuove tecniche fornite dalle tecnologie moderne. Creare un efficiente gruppo di manutenzione ridurrebbe al minimo i costi, costituirebbe un assicurazione sulla salvaguardia delle vie cave, evitando oltretutto grosse spese d intervento dopo i crolli, fornirebbe tutta l area di un indispensabile strumento d intervento anche in altre situazioni delicate con le stesse problematiche di conservazione, come la salvaguardia delle tombe rupestri nella straordinaria necropoli etrusca di Sovana, del Parco Archeologico Città del Tufo e del Parco Manzi di Pitigliano. Angelo Biondi 92

Foto 1. Via cava con scalinata e canaletta per le acque Foto 2. Crollo nella cava di S. Giuseppe Foto 3. Frontone. 93

Foto 4. Strada verso il Cavone di Sovana. Foto 5. Effetti disastrosi dell alluvione nel Cavone di Sovana. Foto 6. Fango e detriti nel Cavone di Sovana. Foto 7. Interno del Cavone di Sovana. 94