09/11/2013 BRESCIAOGGI
11/11/2013 GIORNALE DI BRESCIA
11/11/2013 GIORNALE DI BRESCIA
11/11/2013 BRESCIAOGGI
12/11/2013 GIORNALE DI BRESCIA
12/11/2013 GIORNALE DI BRESCIA
IL CORSIVO Chiari capitale della tribù dei lettori cartacei DATA 12/11/2013 CORRIERE DELLA SERA BRESCIA Con la cultura si mangia» era il titolo scelto quest anno dall Associazione l Impronta per l XI edizione della Rassegna della microeditoria di Chiari, svoltasi con successo lo scorso week end a Villa Mazzotti. Un titolo ottimista al limite della baldanza, senza punti di domanda cautelosi. Forse con la cultura non si banchetta lautamente ma di sicuro ci si diverte, la mente respira, e si fanno degli incontri un gran belli. Il rinnovato successo della manifestazione conferma che la cultura può brillare anche in provincia e che le idee dei giovani possono camminare anche fuori dai circuiti metropolitani. Il successo non è certificato solo dai numeri (diecimila visitatori in tre giorni sono però una bella iniezione di fiducia) ma anche dal clima che si è respirato a Villa Mazzotti. Almeno tre gli ingredienti del successo. Il primo è il contesto, in cui gioca un ruolo importante questa villa liberty vecchiotta, dall illuminazione datata, bisognosa di cure ma accogliente e calda, in cui di anno in anno le piccole case editrici, i marchi di frontiera, danno appuntamento ai lettori negli stessi spazi. Il secondo punto di forza sono gli eventi, gli incontri con l autore: gli scrittori continuano a dimostrare un feeling speciale con questa manifestazione per il contatto ravvicinato ed empatico che si stabilisce con il pubblico. I nomi di quest anno (Giorello e Daverio, De Carlo e Rondoni fra gli altri) certificano un ulteriore salto di qualità nella notorietà delle firme e attestano forse il limite massimo che si può raggiungere con la capienza circoscritta degli spazi. Il terzo fattore di successo è il clima che si crea quando la tribù dei lettori - lettori di libri cartacei - si ritrova, incrocia storie e gusti, esperienze e pareri. A Villa Mazzotti gli e-book erano rarità, il vecchio caro libro è stato protagonista assoluto. E ha mostrato una longevità e una vitalità che fanno ben sperare. Massimo Tedeschi
LA LETTERA Gli ebook alla Microeditoria di Chiari e le tribù dei lettori Il confronto Le trasformazioni passate e future dell'oggetto-libro, la specificità di una Fiera dell'editoria DATA 1211/2013 CORRIERE DELLA SERA BRESCIA Siamo la Prospero Editore, una casa editrice digitale, e abbiamo partecipato alla fiera della Microeditoria 2013. Dopo aver letto l'articolo di Massimo Tedeschi («Chiari capitale della tribù dei lettori cartacei») apparso sul Corriere della Sera del 12 novembre, in cui il giornalista, con un pizzico di soddisfazione, sottolineava l'assenza di editori digitali a Chiari, ci sentiamo in dovere di segnalarvi che, a onor del vero, gli ebook erano invece molto presenti: nella nostra sala, su quattro espositori, ben due (incredibile a dirsi!) erano editori di ebook, e girando per Villa Mazzotti se ne potevano incontrare molti altri. Purtroppo, specie nel nostro paese, è ancora molto forte un romanticismo stantio che, alimentato da affermazioni come quelle di Tedeschi, riduce il libro a vuoto feticcio da annusare, toccare, guardare con ammirazione e che, anziché concentrarsi sul messaggio veicolato, si concentra sul mezzo che lo veicola: il contenitore predomina sul contenuto. Questo atteggiamento nostalgico e conservatore innesca un processo di museificazione del libro che trasforma l'editoria in archeologia; invece che prodotto in costante trasformazione l'attuale forma del libro viene considerata da molti come definitiva e immutabile, e questo con grave danno per le nuove forme come l'ebook, che andrebbero a risolvere non pochi problemi e a creare nuovi e interessanti processi di lettura.
1211/2013 CORRIERE DELLA SERA BRESCIA La fobia del cambiamento è tipica di quei soggetti il cui universo mentale è appiattito sul presente e considerano lo status quo l'unica condizione possibile e auspicabile, senza tenere conto delle trasformazioni passate e così ignorando e negando legittimità a quelle future: il presente è rassicurante, e accettare il nuovo equivale ad accettare l'ignoto. L'affermazione di Tedeschi circa l'esistenza di una «tribù dei lettori cartacei», che quindi ne sottintende un'altra di «lettori digitali», è emblematica di questo modo di pensare. Trasporre questo tipo di lessico all'interno dell'editoria costituisce un processo di neocolonialismo culturale, in cui gli «immigrati digitali» (per riprendere la definizione di Marc Prensky) o colonizzatori rinchiudono i «nativi digitali» in uno spazio dominato e circoscritto nel quale è più facile tenerli a bada, arroccandosi, da parte loro, in uno spazio egemonico dal quale è più semplice governare: dividi et impera. Questa visione delle cose è, dal nostro punto di vista, un atto di grande semplificazione, che non prende in considerazione il fatto che uno stesso lettore possa essere sia digitale che cartaceo (così come può esserlo una fiera dell'editoria) a seconda delle proprie esigenze e delle situazioni in cui la lettura si sviluppa di volta in volta. Avete mai provato a prendere un volo low cost con un volume di 500 pagine? Auguro ogni fortuna all'e-book e naturalmente a Prospero editore, ma invito i responsabili a leggere meglio i testi che contestano. L'articolo in questione non sosteneva che gli editori di ebook erano assenti a Chiari, bensì che «erano rarità» (dato obiettivo).
Definiva i lettori di libri cartacei una «tribù» non per oscuri intenti neocoloniali, ma con affettuoso senso di appartenenza verso un genere umano che si sente ristretto in una riserva indiana, a rischio di estinzione. Sottolineava che una Fiera del libro esalta il confronto con gli autori e il contatto con titoli, pagine, libri-oggetto da DATA 1211/2013 CORRIERE DELLA SERA BRESCIA sfogliare e ammirare. Per gli e-book? non si adontino gli editori di Prospero? forse è più funzionale un portale web. Aggiungo: ben vengano gli ebook per quello che possono dare (praticità, costi, immediata consegna), non come nuova ideologia. Le loro ragioni saranno tanto più convincenti quanto più dimostreranno di aver moltiplicato il popolo dei lettori e non semplicemente di averlo suddiviso e frazionato in tribù eternamente esigue. Troppo esigue. Gorla Sandra
15/11/2013 CHIARI WEEK
Le TV che hanno parlato della Microeditoria!
07/11/2013 TV TT Teletutto Racconta
09/11/2013 TV RAI 3 TGR Lombardia
Le radio che hanno parlato della Microeditoria! MEDIA PARTNER
05/11/2012 SITO WEB VIVIMILANO.IT
05/11/2012 SITO WEB TOURINGMAGAZINE.IT
27/10/2012 SITO WEB ILTURISMOCULTURALE.IT
07/11/2013 SITO WEB BUONGIORNOSLOVACCHIA.COM
15/10/2013 SITO WEB PRIMAPAGINANEWS.IT